Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria potrebbero slittare a seguito dell’invito, del Comitato Tecnico Scientifico, di posticipare le elezioni previste il 24 gennaio.
Lo riporta l’agenzia Dire che, in un articolo a firma di Mario Vetere, ha riferito che il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, in merito alla proposta del Cts, ha dichiarato che «valuteremo entro 48 ore questa ipotesi».
Il primo cittadino, infatti, nel corso della presentazione delle due liste, Democratici Insieme e S’Intesi, ha riferito che il suo obiettivo rimane, comunque, quello di «far svolgere il turno elettorale, che coinvolge circa mille amministratori pubblici, nella massima sicurezza e in ottemperanza alle normative di contenimento del virus» e di aver «sentito anche il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia».
«Proprio per questo – ha concluso il sindaco – istituiremo complessivamente tre seggi, uno a Reggio Calabria a palazzo Alvaro, uno a Locri e uno a Palmi».
Un deciso no al rinvio delle elezioni viene dal movimento Azione Reggio Calabria, ribadendo che le «elezioni metropolitane sono necessarie e urgenti», facendo un appello al primo cittadino e all’Ente metropolitano a non rinviare la scadenza delle elezioni.
«Si tratta, infatti – si legge in una nota – di un appuntamento elettorale troppo importante per il nostro territorio, propedeutico ad una serie di scadenze che la Città Metropolitana deve affrontare con urgenza, a cominciare dall’approvazione del Bilancio previsionale, utile a programmare la spesa pubblica sul territorio metropolitano in settori stratetegici come la viabilità, la cultura, la scuola. D’altra parte la fase relativa alla programmazione del Recovery Plan, impone per la Città Metropolitana di Reggio Calabria la necessità di costituire un Consiglio Metropolitano realmente legittimato, pienamente operativo e del tutto rappresentativo delle istanze politiche che oggi rappresentano le istituzioni territoriali nonchè in linea con gli auspici ed i bisogni del vasto ed eterogeneo territorio dell’intera Città Metropolitana».
«Bene ha fatto Falcomatà – continua la nota – a convocare la consultazione elettorale. La comunità metropolitana ha bisogno di un Consiglio stabile, dinamico e pienamente operativo. Le urgenze relative al piano di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, la programmazione culturale, le attività inerenti la viabilità, impongono con urgenza che il Consiglio operi delle scelte chiare e nette. Sul tema dell’aeroporto ad esempio, la Città Metropolitana aveva avviato un lavoro serio di programmazione che puntava all’ingresso nella governance della Sacal, al fine di partecipare concretamente e direttamente, alle scelte che riguardano il presente ed il futuro dello scalo aeroportuale di Reggio Calabria. In questo senso, solo un Consiglio realmente legittimato, non monco come quello che nei mesi scorsi ha operato in regime di prorogatio, può fare seguito concreto agli intendimenti auspicati».
«Per questi motivi – continua la nota – il Movimento Azione chiede con forza al Sindaco Metropolitano e a tutte le forze politiche e agli Amministratori del territorio metropolitano, di procedere in maniera univoca e senza tentennamenti ulteriori, al momento elettorale previsto per domenica prossima. La sicurezza sarà garantita dalla presenza di più seggi su tutto il territorio, in città come in provincia. E considerando che il corpo elettorale, anche volendo considerare la partecipazione piena degli amministratori, sarà di circa 1000 partecipanti, la suddivisione in tre seggi consente tranquillamente lo svolgersi del momento elettorale in totale sicurezza. In questo senso, la cosa più ovvia ed importante da considerare è che la democrazia, anche di fronte a paventati rischi che fortunatamente risultano del tutto azzerati, non può certo fermarsi».
Il Movimento Civico AmaReggio, invece, ritiene che il rinvio delle elezioni metropolitane sia un «atto dovuto in rispetto della democrazia».
«Apprendiamo dalla stampa – si legge in una nota di Pasquale Morisani, di AmaReggio – che forse un po’ di buonsenso è entrato in zucca al sindaco reggino il quale ha annunciato il possibile rinvio delle elezioni metropolitane. A placare questa suo improvviso, e sospetto, slancio democratico però, non è un atto di responsabilità a fronte dell’impossibilità di partecipazione per ben undici Comuni della provincia, e nemmeno una onesta presa di coscienza sulla legittimità dell’attuale Consiglio comunale di Reggio Calabria il cui esito è stato viziato da brogli elettorali. No, niente buonsenso e senso etico verso la democrazia: il possibile rinvio delle elezioni metropolitane, secondo Falcomatà, viene a seguito di un incontro con il ministro Boccia il quale ha riportato il consiglio del “Comitato Tecnico Scientifico” (Cts) di rinviare a marzo le elezioni causa covid».
«In realtà Falcomatà – continua la nota – non è proprio convinto del suggerimento del Cts poiché per il sindaco il pericolo assembramento, nonostante il parere del Cts, non sarebbe fondato tanto di avere fretta da “operare nella legalità».
«Le motivazioni del sindaco – prosegue la nota – fanno davvero ridere, perché fonte di tante contraddizioni. La prima, è che il suo partito – il PD – a livello nazionale sta facendo di tutto per evitare di tornare a votare per il rinnovo del Parlamento, sostenendo (come indicato anche dal Cts) che sarebbe un rischio in questa fase della pandemia. Certo, si possono avere posizioni diverse dentro uno stesso partito, ma la smania di elezioni di Falcomatà resta sospetta: perché non aspettare un paio di mesi per votare quando lui stesso, causa covid, ha avuto un anno supplementare di mandato? In un caso si può aspettare nell’altro no? Magari non si può attendere per motivi di opportunità elettorale? Forse un po’ di saggezza potrebbe emergere dal confronto con gli altri candidati, sperando che almeno questi abbiano senso di responsabilità politica nei confronti della collettività».
«Come abbiamo più volte espresso – continua la nota – la democrazia non può essere solo una bella parola da usare come disonesto slogan all’occorrenza. La democrazia deve essere riempita di fatti concreti e coerenti! Non è possibile designare le elezioni metropolitane senza la partecipazione di ben undici Comuni della provincia. E se si parla di legalità, non si può votare con un Consiglio comunale, quello di Reggio Calabria che è addirittura determinante nell’esito del suffragio, viziato da brogli elettorali! La democrazia è la sovranità del popolo, non l’interesse particolare di qualcuno! Questa è la sostanza della democrazia e questo i reggini chiederanno al prefetto tramite una petizione popolare di successo promossa dal Comitato #ReggioNonSiBroglia che noi di #AmaReggio continuiamo a sostenere come forza civica». (rrc)