Elezioni / Oliverio sulle accuse di Graziano: attribuirmi sconfitta scorse regionali è sfregio alla verità

«Attribuire la responsabilità della sconfitta delle scorse regionali al sottoscritto da parte di “Graziano da Caserta”, protagonista, insieme a pochi ascari, di un triennio di gestione fallimentare del PD calabrese, è davvero uno sfregio alla verità», ha dichiarato il candidato alla presidenza Mario Oliverio, nel corso di una iniziativa a Longobucco della Cgil.

Stefano Graziano, commissario regionale del Partito Democratico, ha attribuito a Oliverio la sconfitta di Callipo alle regionali 2020. «Callipo – ha spiegato Oliverio – fu una candidatura imposta ai calabresi da Roma, uomo di destra che sostenne Wanda Ferro alle regionali 2014, candidata contro di me perse col 30%, e Mangialavori alle politiche del 2018».

«Nemmeno l’autore delle più fantasiose sceneggiate napoletane avrebbe osato fino a tal punto – ha proseguito il candidato –. Ma, se davvero, “Graziano da Caserta”, avesse pensato che io fossi portatore di un consenso, pari o superiore allo scarto tra la compianta Santelli e Callipo, del 25,2% dei voti, allora credo che sia lui che i suoi amici romani dovrebbero porsi più di una domanda sulle ragioni della mia estromissione, che politicamente non è mai stata spiegata a me ed ai calabresi».

«Ora, dopo due anni – ha proseguito – dovrebbe farmi piacere che il Commissario fallimentare faccia pubblica autocritica, purtroppo però arriva tardi. Infatti, la sua gestione del partito, nel chiuso di quattro mura e completamente scollata dalla base e dai territori, ha ormai già tracciato la strada per il secondo tempo della distruzione».

«Lo ringrazio – ha concluso – solo perché, con queste sue esternazioni spiega, in maniera ancora più esaustiva, le motivazioni della nostra battaglia e della mia scesa in campo». (rrm)

 

Elezioni / Fabio Guerriero (PD) sostiene e rilancia proposta di Italia Nostra per tutela dell’Ambiente

Il candidato del Partito Democratico al Consiglio regionale, Fabio Guerriero,  si è dichiarato pronto a sposare e promuovere la Proposta di Legge Disposizioni urgenti in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio e individuazione delle aree inidonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili, presentata dall’Associazione “Italia Nostra” ai candidati presidenti.

«Mentre in Europa si parla di transizione ecologica – ha spiegato – in Calabria solo le associazioni ambientaliste combattono ancora per salvare lo skyline di territori incontaminati dalla devastazione delle pale eoliche. La transizione ecologica ha l’obiettivo di rilanciare l’economia e i settori produttivi all’interno di un quadro ben definito che mette al centro la tutela e il rispetto dell’ambiente».

«Ma a queste latitudini – ha aggiunto – ancora si scende a compromessi con le multinazionali per fare gli esclusivi interessi di pochi gruppi di potere che operano a discapito del patrimonio ambientalistico naturale e culturale della nostra Calabria. Non possiamo non condividere le battaglie condotte dalle associazioni come quelle “Italia Nostre” per un argine al cosiddetto “eolico selvaggio” perseguendo gli obiettivi di protezione dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale. E non possiamo che assumere un patto d’onore con la nostra terra per preservare quella bellezza da cui può e deve nascere il futuro».

«Dalla battaglia dei produttori del vino – ha proseguito – che da 12 anni cercano, giustamente, di contrastare la nascita dell’impianto eolico “Timpe di Muzzonetti”, che si vorrebbe realizzare sulle colline del Cirò, patria del più noto e fra i più antichi vini calabresi, all’impegno per il voto del Consiglio regionale per una mozione per impegnare l’assessorato regionale all’Ambiente a ritirare le autorizzazioni concesse per l’installazione di impianti eolici, abbiamo il dovere di ascoltare con attenzione e sensibilità alle richieste che vengono dal territorio, per il territorio».

«Condivido l’assunto di Italia Nostra Catanzaro – ha detto ancora – che le Istituzioni e gli Enti della Calabria, in una regione esportatrice di energia elettrica avessero già ampiamente favorito la realizzazione sul suolo regionale di impianti eolici ben oltre le reali esigenze di consumo interno da tale fonte energetica, è pertanto ampiamente condivisibile. Da qui dobbiamo ripartire per ricercare di un punto di equilibrio ragionevole per graduare con le giuste proporzioni le diverse esigenze, quella legittima della produzione di energia da fonti rinnovabili e quella altrettanto legittima di salvaguardia ecologica».

«E lo dobbiamo fare insieme, in consiglio regionale – ha concluso Guerriero – la parola d’ordine deve essere: programmazione, sana, giusta e concertata». (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria chiedono alla prossima Giunta impegni e nuove strategie per il territorio calabrese

Impegni e nuove strategie per il territorio calabrese e le future generazioni per la filiera agroalimentare-ambientale. È quanto hanno chiesto i segretari generali  Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino, auspicando che, con la nuova Giunta regionale si possa avviare «un percorso di confronto responsabile e produttivo, finalizzato a cogliere le opportunità previste dal Pnrr e a sostenere nuova occupazione e lavoro contrattualizzato».

I tre segretari, che hanno partecipato al confronto con i candidati regionali promosso da Cgil, Cisl e Uil Calabria lo scorso 20 settembre, hanno «apprezzato le idee e i riferimenti alla messa in sicurezza del territorio e alla lotta al dissesto idrogeologico, emersi in vari interventi».

le Segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, nel ricordare lo straordinario lavoro svolto dai lavoratori forestali, impegnati nella lotta agli incendi boschivi che quest’anno hanno distrutto vaste aree di bosco e messo in ginocchio molte comunità, hanno ribadito «che, se in Calabria si intende affrontare, con serietà, il tema del dissesto idrogeologico e della rivalutazione delle aree montane e rurali, c’è bisogno di valorizzare e sostenere il lavoro idraulico forestale con un immediato ricambio generazionale a tutela del territorio e delle comunità, con precise attività di prevenzione, rimboschimento, recupero della viabilità forestale e rafforzamento del servizio antincendio boschivo, assicurando ai lavoratori sia retribuzioni che contrattazione».

«Sottolineiamo – hanno precisato i sindacalisti – che il contratto integrativo regionale forestale scaduto nel lontano 2011 e siglato tra le parti a fine 2019 ad oggi resta non applicato. Su questo argomento ci attendiamo un approccio diverso e in discontinuità rispetto al passato»

«Mentre dal punto di vista delle risorse finanziarie per il settore forestale – hanno detto ancora – tante sono le difficoltà affrontate in questi anni, ma oggi le risorse previste dal Pnrr e quelle ulteriori comunitarie e statali per l’ambiente rappresentano vere opportunità di sviluppo e sicurezza per il territorio calabrese da non sprecare, ma da cogliere, tramite la programmazione e la pianificazione degli interventi, con il coinvolgimento diretto e più coordinamento degli Enti Gestori».

«Sarà fondamentale, anche – hanno detto ancora – riportare alla gestione ordinaria alcuni enti come l’azienda regionale Calabria Verde, commissariata da troppi anni a causa delle note vicende giudiziarie».

«Inoltre – hanno proseguito – è evidente la necessità di avviare un percorso di confronto regionale per valorizzare il ruolo dei Consorzi di bonifica a tutela del territorio e a servizio del settore agricolo, tramite una rivisitazione dell’attuale normativa prevista per il comparto della bonifica calabrese, recuperando ritardi e tagli degli ultimi decenni, procedendo all’ammodernamento delle reti e al completamento degli schemi irrigui per un ottimale utilizzo della risorsa idrica».

«Per un settore come quello agricolo, in continua evoluzione – hanno spiegato i sindacalisti – restano molte le sfide da affrontare per riaffermare l’importanza del lavoro agricolo ben retribuito. In agricoltura, sarà necessario proseguire nel percorso di confronto regionale avviato sul tema dello sfruttamento lavorativo agricolo, alla luce della Legge 199/2016 e, visto l’importante riconoscimento della “condizionalità sociale” nella nuova Pac, sarà indispensabile realizzare nuovi luoghi di confronto regionale per una giusta promozione dell’eticità, dal punto di vista del lavoro e della qualità dei prodotti e delle eccellenze dell’agroalimentare calabrese».

«Così come – hanno aggiunto – attraverso ulteriori investimenti e azioni sarà necessario sostenere, a favore del comparto agricolo calabrese, l’operatività e il rilancio dell’azienda regionale Arsac e delle professionalità presenti».

«In una regione con un importante litorale – hanno concluso – sarà, poi, strategico sostenere il comparto della pesca tramite il confronto regionale, per definire ulteriori opportunità per la tutela dell’ambiente marino, presidio dei borghi marinari, nonché valorizzare quelle eccellenze che nel tempo rappresentano tradizioni e sapori della nostra regione come la sardella, il “caviale calabrese” che da pochi mesi, con l’avvio in Calabria della campagna sperimentale, rappresenta un primo segnale positivo a favore della pesca artigianale, che necessita tuttavia di ulteriori investimenti e attività». (rcz)

Elezioni / Dal territorio al futuro, partecipato l’incontro di Antonio Montuoro con la coordinatrice di Fdi Wanda Ferro

Molto partecipata l’iniziativa, svoltasi nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro, organizzata dal candidato al Consiglio regionale di Fratelli d’ItaliaAntonio Montuoro, e che ha visto la partecipazione della coordinatrice regionale e deputata di Fratelli d’ItaliaWanda Ferro.

Perché “dal territorio nasce il futuro”. In tanti hanno voluto manifestare il proprio sostegno politico e umano ad Antonio Montuoro, testimonianze affidate in particolare agli interventi della vice presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Roberta Gallo, del consigliere comunale di San Mango Serafino Gallo, dell’assessore di Botricello Francesco Mercurio, ed infine il sindaco di Amato, Saverio Ruga.

La parola d’ordine è “territorio”. Attenzione alle istanze che vengono dagli amministratori, il primo presidio dello Stato soprattutto nelle aree dell’entroterra, penalizzate dalle carenze infrastrutturali e a rischi isolamento, dove mancano servizi essenziali e la speranza di una quotidianità che sembra negata.

«Da amministratore comunale e provinciale – ha spiegato Montuoro – ho deciso di accettare la sfida della competizione regionale perché sogno una Calabria in cui la vita delle persone che ci vivono sia più facile e più giusta, oltre che sicura. Dove l’organizzazione dei servizi e la qualità della vita siano affidati all’ordinarietà della gestione trasparente affidata a donne e uomini competenti, e non alla casualità della fortuna. Un buon amministratore deve saper ascoltare e dare voce al proprio territorio, perché è sulle gambe e nel cuore di chi lo vive che si poggia il tessuto economico, produttivo e sociale di questa regione dalle mille potenzialità inespresse».

«Avere alle spalle un partito, radicato, strutturato e identitario come Fdi mi ha perso messo di fare l’amministratore con la concretezza di chi ascolta e realizza progetti, tra la gente – ha detto ancora Montuoro –. I calabresi sono spesso delusi da politica che non è riuscita a dare cambio di passo che meritava: qui deve entrare il nostro obiettivo, fare della Cittadella regionale la casa degli amministratori».

«Il nostro – ha proseguito – è un territorio difficile, alle prese con l’isolamento, le carenze infrastrutturali, le difficoltà dei trasporti; ogni anno affrontiamo il problema della depurazione, della raccolta rifiuti. Quello che serve è una Pubblica amministrazione sburocratizzata, al servizio dei cittadini e delle imprese che vogliono investire per creare lavoro. Solo in questo modo i nostri giovani sceglieranno di restare».

«E, per questo – ha detto ancora – che vogliamo una terra libera, dal bisogno e dai condizionamenti, all’insegna della legalità e della trasparenza, che sprigioni le energie positive perché ci sono. Crediamoci meritiamo la normalità».

«Il mio impegno – ha concluso Montuoro – sarà quello di prendere in considerazione e realizzare quante più idee condivise, utili alla nostra comunità di modo che la pagina torni bianca: con impegno, passione, senso civico e spirito comunitario potremo depennare ogni progetto realizzato, ogni  criticità risolta in modo da trasformare le parole in realtà, e l’intenzione del singolo in bene comune».

«Fratelli d’Italia, prima ancora che un partito, è una grande comunità, prima di tutto umana – ha esordito Wanda Ferro –. Nello scegliere i nostri candidati non abbiamo guardato ai pacchetti di voti ma al percorso comune di militanza e di valori: valutando esperienze e competenze. a scelta di candidare Antonio mi ha convinto per molti motivi, prima di tutto per questa grande capacità di dare voce al territorio».

Wanda Ferro e gli amministratori che si sono succeduti raccontano la capacità di Montuoro di «saper saper essere sempre a disposizione dei cittadini. La politica deve lavorare per mettere in campo azioni che consentano ai giovani di avere le opportunità di restare, i nostri ammalati di curarsi nei nostri ospedali».

Il Consiglio regionale che si insedierà dopo il 3 e 4 ottobre deve mettere mano alla burocrazia, creare lavoro, sostenere l’impresa, utilizzare al meglio i Fondi del Pnrr: per fare questo servono buoni amministratori, «e noi chiederemo una cabina di regia per gestire al meglio bandi e risorse, saremo vigili rispetto alle scelte – ha concluso Wanda Ferro –. Ma la politica da sola non ce la può fare, ha bisogno di un esercito di imprenditori, amministratori, professionisti, giornalisti sani e onesti. Non dobbiamo tradire i calabresi. E mi risulta che Montuoro non ha mai tradito un impegno assunto». (rcz)

Elezioni / Molinaro (Lega): Distretti del Cibo non vanno snaturati come ha fatto Dipartimento Agricoltura con i Gal

Il consigliere regionale uscente della Lega, Pietro Molinaro, ha ribadito l”opportunità per le imprese agricole che i Distretti del Cibo rappresentano, e ha sottolineato come questi «non vadano snaturati, come il Dipartimento Agricoltura ha fatto con i Gruppi d’Azione Locale, ovvero i Gal».

«Certo – ha aggiunto – i Gal vennero snaturati ai tempi della Giunta Oliverio, ma il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura di oggi è lo stesso di allora. Oggi come allora, al vertice del Dipartimento c’è il dott. Giacomo Giovinazzo che nel corso degli anni è stato artefice di tante interpretazioni strane ed originali, oltre che responsabile di tante inefficienze, che vanno sradicate dal Dipartimento Agricoltura».

«Nati e disciplinati a livello europeo e nazionale come strumenti dedicati allo sviluppo rurale di aree delimitate – ha spiegato – i Gal subirono una mutazione innaturale ad opera del Dipartimento Agricoltura, che ne estese il raggio d’azione, praticamente, a tutti i comuni della Calabria. In questo modo, l’efficacia dell’azione dei Gal è stata penalizzata enormemente. Non deve accadere lo stesso con i nuovi distretti».

«I “distretti del cibo” – ha spiegato – sono uno strumento radicalmente diverso dai GAL e sia la legge nazionale che li ha istituiti, sia il primo bando per le agevolazioni del Ministero parlano chiaro al riguardo. Le varie forme possibili di distretto, sono accomunate dall’essere dei “sistemi produttivi locali” ovvero delle reti di imprese interconnesse e specializzate. Per questo, i distretti non possono essere confusi con un partenariato socio-economico che non esiste nella definizione nazionale dell’”Accordo di distretto”».

«Tanto meno, il “distretto del cibo” – ha proseguito – può essere confuso con una  mera perimetrazione geografica, per cui i concetti di mappatura ed eleggibilità dei territori applicati ai “distretti del cibo”, appaiono fuorvianti. Al riguardo può essere utile ricordare che questi concetti sono stati già applicati ai distretti rurali ed agroalimentari di qualità, riconosciuti in Calabria ai sensi della L.R. 21/2004. Ed i risultati sono stati fallimentari. Insistere sarebbe diabolico».

«Nonostante tutto ciò – ha detto ancora – molte iniziative di “distretto del cibo” che si stanno annunciando nella nostra regione, vedono come protagonisti le amministrazioni comunali, che candidano il proprio territorio a far parte dei distretti del cibo, o organizzazioni economico-sociali, anziché le imprese. Da quanto si sente in giro, c’è più di un indizio che tanti, compreso il D.G. del Dipartimento Agricoltura, abbiano finora travisato il senso dei “distretti del cibo”, con l’aggravante di averli caricati di procedimenti ed adempimenti burocratici inutili e costosi, senza che vi sia stato alcun impegno programmatorio e finanziario da parte delle Regione Calabria».

«Per quanto mi sarà possibile – ha concluso – impegnerò il centrodestra a garantire che, con i “distretti del cibo” non ci saranno manipolazioni che assecondino la creazione di “nuovi carrozzoni o nuove carrozzelle” inutili, da far vivere col paravento delle imprese agroalimentari». (rcz)

Elezioni / Giuseppe Conte: Stop al commissariamento della sanità calabrese

Il leader del Movimento 5 StelleGiuseppe Conte, nel corso di un incontro a Catanzaro a sostegno della candidata del centrosinistra, Amalia Bruni, ha sottolineato come «la nuova amministrazione regionale, quella che uscirà da questo voto – e ovviamente confido che questo nostro progetto sia vincente – dovrà assumersi la responsabilità, dopo la gestione commissariale e dopo gli interventi normativi e finanziari che abbiamo fatto, di affrontare la politica sanitaria calabrese con mezzi ordinari. Quindi stop al commissariamento».

«Abbiamo contribuito – ha proseguito il leader – alla designazione di una candidata presidente della Regione che capisce di sanità. È una grande ricercatrice, è una punta di eccellenza nella ricerca nel campo medico e scientifico calabrese, quindi stiamo offrendo un progetto che pone la sanità e il miglioramento della qualità dei servizi sanitari al primo posto».

«Adesso c’è stata stata una pandemia – ha detto ancora Conte, in merito al Reddito di Cittadinanza – e abbiamo avuto un milione in più di persone in povertà assoluta. Il reddito di cittadinanza è una misura di civiltà che tutti gli altri paesi occidentali hanno. Noi l’abbiamo introdotta in ritardo quindi fare polemiche politiche solo perché è stato il Movimento 5 stelle che l’ha voluta e introdotta significa veramente essere vigliacchi. Questi sono comportamenti vigliacchi. Il Movimento 5 stelle è in prima linea per perfezionarne l’applicazione, per migliorare l’efficacia ma il reddito di cittadinanza non si tocca, che sia ben chiaro». (rcz)

Elezioni / Unindustria Calabria ha incontrato i candidati alla presidenza della Regione

I vertici di Unindustria Calabria hanno incontrato i quattro candidati alla presidenza della Regione Calabria, dove hanno esposto i loro programmi davanti agli organi di rappresentanza di Unindustria, sia in presenza, nella misura in cui le normative anti Covid lo hanno permesso, sia collegati su piattaforma.

«È stato un momento particolarmente importante – ha dichiarato Aldo Ferrara, Presidente di Unindustria Calabria – perché anche noi abbiamo avuto, in maniera chiara e netta, l’occasione per riproporre e rilanciare all’attenzione della classe politica, dopo poco più di un anno, un’idea di sviluppo ed una strategica visione di crescita su cui poter costruire un progetto nella consapevolezza e nel quadro di una condivisione collettiva responsabile che si propone di rappresentare la cornice ed il fil rouge su cui costruire interventi ed azioni, nonché destinare risorse finanziarie che, nei prossimi mesi, saranno significativamente cospicue (Recovery Fund, Next Generation e Programmazione Comunitaria 2021/2027)».

«Visione e progetto – ha aggiunto – che abbiamo già avuto modo di declinare nel documento “Calabria 2030 – competitiva, aperta, inclusiva” avanzate nel corso dei mesi precedenti e che abbiamo arricchito e rilanciato a Luglio con il documento programmatico “Calabria & Sviluppo – Missione 2030 – Uniti per creare valore” che contiene i punti fermi attraverso i quali Unindustria intende rilanciare la propria proposta di sviluppo all’interno di una competizione elettorale particolarmente importante e decisiva per il futuro della nostra regione».

«Ora, è più che mai necessario – ha proseguito – volgere lo sguardo al domani costruendo le condizioni per programmare il futuro e la ripresa, occorre un’assunzione di responsabilità da parte di tutti per riprendere in mano il nostro destino, perché la Calabria sarà quello che noi calabresi tutti insieme – politica, imprese, sindacati, istituzioni finanziarie e cittadini – decidiamo che possa e meriti di essere».

«Per tornare a crescere serve, però – ha proseguito – un progetto di lungo respiro accompagnato da una coerente visione di sviluppo e da pochi, ma ben definiti obiettivi e strategiche priorità. Orizzonti di crescita più duraturi nel tempo e con prospettive di medio termine; dunque sempre meno di affanno quotidiano e di consenso elettorale. Le nostre imprese hanno testa e cuore in questa terra. Ed è quella terra che bisogna difendere, sviluppare e preservare per le generazioni future».

«Perché la Calabria che desideriamo – ha spiegato – è semplicemente una Calabria normale, coesa ed efficiente nella quale il merito possa davvero rappresentare il vero ascensore sociale. Coesione, coraggio e lungimiranza: sono questi gli unici elementi per un nuovo approccio ai temi dello sviluppo e della crescita nella nostra regione. Anche per questo la Calabria ha bisogno, in un virtuoso percorso di legalità, di uno straordinario impegno collettivo».

«Nessuno può tirarsi indietro – ha concluso – nessuno può volgere lo sguardo da un’altra parte, nessuno può più distrarsi: ce lo chiede la nostra coscienza civile ed il nostro senso di responsabilità».

Tutti i candidati – dott.ssa Amalia Bruni, dott. Luigi de Magistris, on. Roberto Occhiuto, on. Mario Oliverio – hanno manifestato ed espresso vivo apprezzamento e condivisione per la piattaforma programmatica elaborata dagli industriali calabresi, condividendo, in particolare quali priorità da affrontare con urgenza, l’implementazione – in termini di efficienza ed efficacia – dell’apparato burocratico amministrativo, il contesto infrastrutturale ed il rilancio del ciclo degli investimenti pubblici e privati. (rcz)

Elezioni / Dalila Nesci: Bene Conte, colmare divario Nord-Sud è priorità

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha sottolineato come «le parole del presidente Giuseppe Conte sul Mezzogiorno rappresentano in pieno la nostra linea».

«Durante la sua visita in Calabria – ha spiegato la Nesci – Conte ha sottolineato la necessità di investire sul Sud  puntando sulla fiscalità di vantaggio, colmando il gap infrastrutturale rispetto al Nord e assicurando che ogni risorsa destinata al meridione non sia dirottata altrove. Abbiamo già assicurato che il 40% delle risorse del Pnrr sia destinato al Mezzogiorno e metteremo in campo ancora altre misure».

«Colmare il divario tra Nord e Sud – ha concluso – è per noi una priorità, vogliamo costruire l’equità territoriale perché solo così il Paese può ripartire». (rrm)

Elezioni / Irto (PD): Appello degli operatori è una preziosa traccia per il dibattito politico

Il consigliere regionale uscente, e candidato capolista nel Pd nella Circoscrizione Sud, Nicola Irto, ha sottolineato come «l’appello lanciato dal Forum del Terzo Settore della Calabria merita la massima attenzione da parte degli schieramenti politici. Le richieste in esso contenute dovranno essere priorità per il prossimo governo regionale e per il Consiglio, nella nuova composizione che sarà determinata dalle elezioni regionali del 3 e 4 ottobre».

«La necessità di procedere ad una maggiore condivisione espressa dagli operatori del Terzo Settore – ha spiegato Irto – è certamente da valutare positivamente. La co-programmazione richiesta, poi, rappresenta l’unica strada per evitare le difficoltà che si sono registrate anche durante l’ultimo anno, quando l’Amministrazione regionale ha spesso alzato un muro invece di predisporsi all’ascolto e a una reale concertazione».

«L’utilizzo ponderato e intelligente dei fondi del Pnrr  – ha detto ancora – deve essere una priorità, così come l’obiettivo di arrivare finalmente ad un welfare comunitario, portando a compimento la riforma del sistema dei servizi sociali calabresi, essenziali per la Comunità, che è in ritardo di circa 20 anni».

«E, poi – ha aggiunto ancora – la giusta attenzione per la Sanità e i Livelli essenziali d’assistenza, nonché la rimozione delle differenza tra le classi più abbienti e i poveri, sempre più insopportabili e ancora aggravate dopo la pandemia».

«Il documento del Forum del Terzo Settore della Calabria –  ha concluso Irto – è sicuramente una traccia utile per la fase finale della campagna elettorale, ma dovrà essere tenuto in grande considerazione anche nella fase iniziale della prossima legislatura che sarà cruciale per il futuro della Calabria». (rrm)

REGGIO – È nato il primo Comitato Donne per Roberto Occhiuto presidente

A Reggio Calabria è nato il primo Comitato Donne in favore di Roberto Occhiuto presidente. Composto da solo donne, il Comitato è nato in occasione della campagna regionale, a sostegno della candidatura di Roberto Occhiuto a Governatore della Calabria, il Comitato vuole porsi come punto di riferimento sul territorio anche dopo il momento elettorale, per tutte coloro che intendono sentirsi coinvolte in un progetto politico “in rosa”.

E così donne di ogni età, casalinghe, imprenditrici, impiegate, studentesse, pensionate, si sono ritrovate faccia a faccia proprio con il Capogruppo della Camera, Roberto Occhiuto, presso il Coordinamento provinciale Forza Italia di Reggio Calabria, trasformando la sede politica quartier generale del deputato Francesco Cannizzaro in un tavolo di confronto e di lavoro, una rete strategica di rapporti, finalizzata alla creazione di sinergie virtuose.

Un’istituzione che il padrone di casa, Cannizzaro, ed il futuro Presidente della Regione, Occhiuto, hanno voluto con forza e salutato con grande favore.

«Sono anni che Forza Italia punta su donne e giovani, un target su cui altri partiti hanno invece spesso deciso di non fare affidamento, proponendo molti soliti noti. Noi invece – hanno affermato i due parlamentari calabresi – abbiamo sempre fatto di questa scelta un vanto, perché donne e giovani rappresentano la componente fondamentale del nostro tessuto economico e spero presto anche del nostro futuro quadro dirigenziale. I tempi ci chiamano a compiere una revisione strutturale della politica. E le donne dovranno essere protagoniste in prima linea».

Diversi i temi all’ordine del giorno trattati nel corso del primo incontro del Comitato, alla presenza di altre due personalità politiche d’eccezione, le deputate forziste Matilde Siracusano e Maria Tripodi: politiche sociali, cultura, sport, lavoro, caso tirocinanti, infrastrutture, legami tra turismo e mobilità, opportunità per l’imprenditoria al femminile. 

Il Comitato Donne Reggine – Occhiuto presidente, dunque, si configura come luogo di confronto con finalità di condivisione, sostegno e valorizzazione del gentil sesso calabrese. Obiettivo: promuovere e attuare in modo organico e concertato un’efficace politica di pari opportunità, contro gli stereotipi che riducono le potenzialità delle donne, a favore della crescita del ruolo delle donne in ruoli pubblici e nel mondo del lavoro in generale. (rrc)