CORIGLIANO ROSSANO – M5S: Pronti a continuare il cammino per riscatto della città

Il M5S di Corigliano Rossano ha annunciato «ufficialmente la nostra partecipazione alle elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno a sostegno del sindaco Flavio Stasi».

«Nel corso di questi ultimi 5 anni – hanno spiegato i pentastellati – con il sindaco Stasi abbiamo sperimentato un lavoro sinergico  nell’esclusivo interesse della nostra comunità, invertendo l’agire di una classe politica più interessata agli ordini delle segreterie politiche che ai servizi del territorio. Per questo insieme vogliamo proseguire verso l’obiettivo del definitivo riscatto della città».

«Il M5S con la guida del presidente Giuseppe Conte ha avviato una fase di apertura alle forze sane del territorio – si legge – che abbracciano i nostri valori fondanti. Giovani, imprenditori, cittadini provenienti dall’associazionismo, docenti, storie di lotta quotidiana contro la discriminazione sociale e di genere, insieme a donne e uomini che in questi anni con dedizione impegno e costanza hanno portato avanti le idee del M5S sono i candidati che i cittadini di Corigliano Rossano potranno scegliere nella lista del M5S alle prossime elezioni amministrative».

«Siamo pronti a metterci al servizio della nostra comunità – conclude la nota – e a lavorare instancabilmente per portare avanti una visione progressista e centrata sul benessere di una comunità che non lasci indietro nessuno. Siamo e resteremo il “mal di pancia” di quanti guardano alla politica per soddisfare l’ego personale a discapito dell’interesse della città. La nostra è una comunità aperta a chiunque voglia dare un contributo nel rispetto assoluto dei nostri valori ma prima di tutto delle persone che la abitano. Siamo e resteremo quelli del noi e non quelli dell’io». (rcs)

A Cetraro Marina il vescovo Stefano Rega incontra i candidati a sindaci

È stato un momento di dialogo e riflessione, che ha posto al centro l’importanza dell’unione e del servizio per il bene dei territori, l’incontro avvenuto a Cetraro Marina, tra il vescovo della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea, Stefano Rega, e i candidati a sindaci e gli aspiranti consiglieri comunali.

Un incontro promosso dall’Ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro diretto da don Guido Quintieri, in cui il vescovo Rega ha espresso un forte invito all’unità e alla collaborazione, sottolineando il ruolo fondamentale della Chiesa nel promuovere il benessere della persona in tutte le sue dimensioni. Ha richiamato il significato profondo del dialogo, citando le parole di Papa Francesco sulla fratellanza, l’amicizia e la comunione, evidenziando l’importanza di ascoltarsi reciprocamente per costruire un mondo migliore.

«Vi ringrazio per questa bellissima prospettiva che emerge da questo incontro – ha detto mons. Rega – che manifesta la volontà e il desiderio di camminare insieme. Il nostro invito è proprio questo: unirci e creare sinergia, un’alleanza per il bene dei nostri territori. Come Chiesa, sappiamo che il bene della persona è fondamentale. Come recita un vecchio detto, “Il progresso è il nostro bene”. Ci preoccupiamo per l’uomo in tutte le sue dimensioni e per tutte le persone, senza distinzioni né separazioni. La persona è un’unità indivisibile, non separabile in spirito e corpo, come magari si pensava in passato. Per noi, il benessere della persona è una priorità».

Il Vescovo si è poi soffermato sulle sfide che affliggono le comunità locali, come il lavoro, la sanità e le povertà educative, ribadendo la necessità di un impegno comune per affrontarle. Ha richiamato il senso del servizio come principio fondamentale, sottolineando che eccellere significa prima di tutto servire.

Un appello particolare è stato rivolto ai cristiani e a coloro che si dedicano alla politica, invitandoli a promuovere i valori umani e cristiani e a contrastare la diffusa sfiducia verso le istituzioni. Monsignor Rega ha inoltre evidenziato l’importanza di aiutare la comunità a sognare, incoraggiando la ricerca di obiettivi nobili come la pace e il dialogo.

«Mi rivolgo anche ai cristiani nei nostri gruppi e associazioni, nonché a coloro che si dedicano alla politica – ha sottolineato il Presule –. Ciascuno di noi può contribuire positivamente, portando avanti i valori umani e cristiani. Grazie perché vi impegnate a contrastare le difficoltà e la diffusa sfiducia verso le istituzioni. Dobbiamo lavorare per riconquistare fiducia, specialmente nelle istituzioni e nella politica, che è la forma più alta di servizio verso la persona».

Infine, il Vescovo ha richiamato alla responsabilità nell’uso delle parole durante le competizioni elettorali, invitando a un dialogo costruttivo e sereno. Ha citato esempi significativi di impegno civile, come quello di Don Giuseppe Dossetti e Don Peppe Diana, sottolineando l’importanza di coinvolgere attivamente la comunità nella costruzione di un futuro migliore.

L’appello del Vescovo Stefano Rega richiama i principi della dottrina sociale della Chiesa, ponendo al centro l’uomo e il bene comune. Un richiamo all’unione, al servizio e alla solidarietà, fondamentali per costruire una comunità più giusta e inclusiva per tutti.

Per il vescovo Rega: «È bello incontrarvi anche nei vari momenti in cui le comunità si riuniscono per celebrazioni, convegni o altre attività. È bello vedere la vostra presenza e quella dei sindaci vicini, testimoniando una bella comunione, un’alleanza, una sinergia e una collaborazione sul territorio».

«Questo è molto bello e diventa una testimonianza importante – ha sottolineato –. Anche noi abbiamo bisogno di essere incoraggiati e entusiasmati da voi, e questo ci sostiene molto. Potete veramente dire di avere un amico nel vescovo che vi sta vicino, vi sostiene e vi accompagna con affetto, comprendendo le fatiche e le gioie di questo territorio. Personalmente, ho sempre apprezzato la ricchezza e la bellezza di questa terra». 

Ha ringraziato per la partecipazione e ha evidenziato l’importanza del dialogo e dell’ascolto con le comunità locali. Ha sottolineato la necessità di valorizzare le potenzialità della Calabria e ha incoraggiato a superare la sfiducia e a osare. Ha ringraziato per le parole chiave che lo guideranno nel suo servizio pastorale per il prossimo anno.

Hanno successivamente preso la parola  i candidati alla carica di sindaco presenti nell’assemblea.

Felice Amoroso, aspirante sindaco di Verbicaro, ha sottolineato l’importanza della politica come un’attività nobile e pulita, da abbracciare pienamente anziché evitare. Richiamando le parole del Vescovo, Amoroso ha invitato alla costruzione collaborativa durante la campagna elettorale per creare soluzioni utili per la comunità locale.

Egli promuove l’approccio responsabile e competente nel comprendere il territorio e nel proporre idee adatte alla realtà locale, mirando a generare entusiasmo e coinvolgimento nella comunità. Amoroso ha  sottolineato l’importanza del rispetto delle persone e delle istituzioni come fondamenta di una politica sana e orientata al confronto costruttivo. Infine, egli ha identificato l’innovazione sociale come una priorità cruciale per affrontare le sfide attuali, proponendo soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita delle comunità locali e promuovere una ripartenza basata su idee diverse e orientate al cambiamento positivo.

Angela Barbiero, candidata per un secondo mandato come sindaco di Buonvicino, ha presentato la sua candidatura insieme al suo gruppo con l’obiettivo di continuare il lavoro avviato nella comunità. Il suo impegno è focalizzato sull’eccellenza nella salute, nel lavoro sul territorio e soprattutto sulla vicinanza alle persone, come dimostra il suo slogan “politica vicina alle persone, amministratori vicini alle persone”.

Barbiero  ha sottolineato l’importanza di sognare e proiettarsi verso il futuro mantenendo un ottimismo necessario per affrontare le sfide quotidiane. Ha ringraziato  monsignor Stefano Rega per il suo costante impegno e sostegno alla comunità, riconoscendo l’importanza della sua comunicazione e riflessione mentre si preparano per la nuova sfida elettorale.

Luigi Bloise, candidato alla carica di sindaco del comune di Santa Domenica Talao, si è rivolto ai  presenti con gratitudine, ringraziando il Vescovo per il suo sostegno morale per tutti i candidati. Ha sottolineato l’importanza di agire per il bene della comunità e ha promesso di condurre una campagna elettorale basata su toni pacati e costruttivi.

Bloise ha espresso la speranza che anche le altre liste adottino un approccio simile, poiché considera importante mantenere un clima civile e adulto durante il processo elettorale.

Il candidato a Sindaco Davide Bufano, consigliere uscente ed ex assessore del comune di Santa Caterina Albanese, ha espresso ringraziamenti al vescovo Rega per la sua stimolante lettera, che ha evidenziato l’impatto diretto della politica sulla comunità e promosso la sinergia tra le persone. Bufano ha annunciato che la campagna elettorale affronterà punti nel programma, ispirandosi alla lettera del Vescovo per rendere la campagna non solo politica, ma anche culturale e civica. Bufano ha, infine, augurato una campagna elettorale  tranquilla basata su trasparenza e vicinanza ai cittadini, riproponendo un progetto di trasparenza per il futuro. 

Carmine Cirimele, candidato a sindaco di Verbicaro, ha evidenziato due punti chiave della lettera di mons. Rega. Prima di tutto, ha sottolineato l’importanza che i giovani restino nel Sud  per la vera crescita del territorio, proponendo di coinvolgerli attivamente sia a livello politico che sociale per contrastare  lo spopolamento verso il Nord.

In secondo luogo, ha sottolineato la necessità di condurre una campagna elettorale pacifica, nel rispetto reciproco tra candidati e cittadini, allo scopo di affrontare insieme il problema della disoccupazione, soprattutto nei piccoli paesi, per promuovere una maggiore partecipazione politica e contrastare l’astensionismo elettorale.

Igor Cozza, candidato a sindaco di Santa Caterina Albanese ha sottolineato il compito importante di valorizzare i comuni calabresi e portarli al livello che meritano, in linea con l’ispirazione fornita dal Vescovo. Ha evidenziato l’importanza di riportare la politica al suo valore, affrontando l’astensionismo evidenziato nella lettera del Vescovo con umiltà e determinazione.

Cozza ha sottolineato il bisogno di ridare speranza sia ai giovani che agli anziani, promettendo di rappresentare al meglio i cittadini  ascoltando con umiltà i loro bisogni. Ha invocato il sostegno di tutti per questa missione importante e ha concluso esortando tutti a procedere con determinazione.

Gioberto Filice, da poche ore ex sindaco di Cervicati, ha evidenziato alcuni punti cruciali della lettera aperta di mons. Rega, considerandola pregnante in vista delle prossime elezioni. Prima di tutto, ha sottolineato l’importanza dell’atteggiamento di servizio nella vita politica, ribadendo la necessità che i governanti siano al servizio della comunità anziché perseguire il potere personale. Ha espresso l’urgenza di recuperare la vocazione originaria della politica come servizio alla collettività, specialmente in un contesto dominato dagli interessi individuali e collettivi.

Filice ha parlato, inoltre, dell’importanza di incoraggiare la comunità a sognare, specialmente in una regione considerata periferica in molti settori. Ha sottolineato la necessità di promuovere una mentalità che favorisca il coraggio, la fiducia nella vita e la capacità di sognare un futuro migliore nonostante le sfide economiche e sociali. Infine, ha affrontato la questione delle alleanze, dichiarando che la lista civica di cui fa parte mira a difendere l’autonomia del piccolo paese di Cervicati e a opporsi ad accorpamenti con comuni più grandi. Tuttavia, ha sottolineato l’apertura alla collaborazione e alla comunione con altre comunità, sia a livello locale che internazionale, evidenziando l’importanza di prendere decisioni sulla base di motivazioni non esclusivamente economiche.

Annarita Guaraglia, candidata a sindaco di Malvito, ha espresso gratitudine a mons. Rega per la stimolante lettera che ha spinto il suo gruppo di giovani candidati a riflettere. La loro prima candidatura è motivata dal desiderio di investire nella crescita per il territorio, sfidando il sentimento di rassegnazione diffuso. Non accettano l’idea che nulla possa cambiare e credono fermamente nella necessità di permettere ai giovani di vivere appieno il presente.

Nonostante siano stati considerati giovani e inesperti, essi sfidano questa percezione, credendo di possedere le competenze e la volontà necessarie per fare la differenza. Infine, si propongono come “cacciatori di nuovi orizzonti”, ispirandosi all’incoraggiamento di un vescovo del Sud Italia, con l’obiettivo di risvegliare il senso di riscatto nel territorio.

Fernando Mancino, candidato sindaco di Acquappesa, ha evidenziato l’importanza della riflessione sulla libertà, soprattutto per i giovani, sottolineando la necessità che essi non siano solo il futuro, ma anche il presente della comunità. Mancino ha esposto preoccupazioni riguardo allo spopolamento, paragonandolo all’immigrazione degli anni ’50 e ’60 ma notando una differenza: la perdita non solo di manodopera, ma anche di professionisti qualificati come medici, ingegneri e architetti, a causa della mancanza di opportunità locali.

Ha identificato la disaffezione politica giovanile come conseguenza diretta di questa situazione. Infine, ha sottolineato l’importanza di rinvigorire il coinvolgimento dei cittadini nella vita amministrativa, auspicando una maggiore partecipazione attiva per fare davvero la differenza.

Jim Di Giorno, sindaco di San Donato di Ninea e candidato per il terzo mandato, ha ringraziato il Vescovo per la sua vicinanza alle istituzioni e alle persone dei nostri piccoli paesi, nonché gli altri amministratori che hanno condiviso con lui varie battaglie nel corso degli anni. Ha esaltato il senso di servizio e umiltà che ha contraddistinto la sua amministrazione.

Ha condiviso le preoccupazioni del Vescovo riguardo alla politica durante la campagna elettorale, notando un clima sempre più aspro, caratterizzato da attacchi personali anziché valutazioni sull’azione amministrativa. Ha esortato al mantenimento del rispetto reciproco e al riconoscimento del merito dei vincitori per evitare divisioni e ostilità nel comune.

Luisa Marino, candidata sindaco per il comune di Mongrassano, approcciandosi per la prima volta a questa esperienza con serenità e umiltà, manifesta una forte volontà di mettersi al servizio della sua comunità. La sua decisione di entrare in politica nasce dalla convinzione che ogni cittadino debba prendere parte all’impegno politico per il bene del paese.

Docente di inglese nella scuola secondaria, trascorre il suo tempo con i giovani, riconoscendo l’importanza dell’empatia, dell’equilibrio e della capacità di ascolto nell’educazione e nella gestione amministrativa. Come sognatrice, si impegna a contribuire al miglioramento del suo paese per creare opportunità per i giovani e realizzare i loro sogni.

Virginia Mariotti, sindaca uscente di San Marco Argentano e candidata per il terzo mandato, durante questo periodo elettorale, si impegna a incontrare i cittadini e discutere dei progetti e delle azioni previste, insieme alla quasi intera squadra. Mariotti ha sottolineato l’importanza di creare alleanze e misurare attentamente le parole, promettendo una campagna elettorale equilibrata e incentrata sulle proposte e i temi che interessano alla comunità. Ha auspicato di trasmettere al popolo una visione concreta per contribuire alla crescita della sua città, con particolare attenzione ai temi della legalità e della giustizia sociale.  

Achille Ordine, candidato a sindaco di Diamante, ha posto l’accento su due aspetti chiave per una dialettica politica corretta. Prima di tutto, ha evidenziato l’importanza del rispetto dell’avversario, invitando al confronto sulle idee. Inoltre, ha ribadito l’importanza del perseguimento della coesione sociale, con particolare attenzione alla centralità della famiglia come veicolo dei valori autentici. Infine, ha concluso auspicando un confronto sereno durante la campagna elettorale e la fase amministrativa successiva, con l’obiettivo di innescare un esempio virtuoso che possa contribuire alla crescita della società.

Salvatore Paolino, candidato a sindaco di Santa Domenica Talao, ha apprezzato il richiamo alla fiducia nella politica come “Nobile arte”, secondo gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa. Ha ribadito il suo impegno per contribuire alla solidarietà e alla giustizia sociale, opponendosi alla cultura della forza economica e politica. Infine, ha ringraziato monsignor Rega per aver ricordato l’importanza della lotta contro l’autonomia differenziata e ha sollecitato la Diocesi ad intraprendere l’iniziativa della scuola di formazione politica.

Marcello Pascale, candidato sindaco del Comune di Diamante, ha sottolineato l’importanza di “misurare le parole” in campagna elettorale, poiché queste possono avere conseguenze nel tempo e causare divisioni. Ha ribadito l’invito a lavorare solo per il bene della comunità, concentrandosi sui programmi e sui progetti senza cadere nel personalismo. Ha anche riflettuto sul distacco dei giovani dalle comunità e dai territori esortando a dare voce ai giovani anziché lasciarli ai margini.

Pino Pascale, candidato sindaco del Comune di Diamante,  ha ricordato l’incontro con il cardinale Zuppi che li ha esortati a essere portatori di speranza. Ha fatto eco a quest’invito, sottolineando l’importanza di trasformare speranza e sogni in realtà attraverso l’impegno nell’amministrare le comunità. Infine, ha invitato tutti a prendere in considerazione “la meravigliosa lettera ricevuta da mons. Rega”, suggerendo che possa diventare il regolamento per le future campagne elettorali, auspicando che l’adesione a tali principi possa portare beneficio alle comunità.

Vincenzo Russo, candidato a sindaco di San Donato di Ninea, ha  espresso la speranza che quanto scritto nella lettera da mons. Rega si realizzi effettivamente. Russo ha condiviso la propria storia personale, nato a San Donato di Ninea ma successivamente trasferitosi a Venaria nei pressi di Torino insieme alla sua famiglia durante gli anni sessanta.

Ha ricordato alcune esperienze vissute durante la sua gioventù, sottolineando come i valori cristiani e familiari siano sempre stati fondamentali nella sua vita. Nonostante non sia più giovane, ha sottolineato che il tempo testimonia chi è e quali principi lo guidino. Infine, ha accettato la sfida di amministrare San Donato di Ninea, consapevole delle grandi responsabilità che ciò comporta, ma pronto ad affrontare i molteplici problemi che il territorio presenta.

Giuseppe Sacco, candidato a Sindaco di Mongrassano, ha dichiarato di aver deciso di scendere in campo dopo aver accumulato esperienza nella politica e nelle istituzioni sin da giovane. Ha sottolineato la passione per la politica che ha sempre caratterizzato la sua vita, partecipando attivamente ai movimenti giovanili fin dai tempi delle scuole superiori.

Attualmente vicesindaco di Mongrassano ha accettato questa sfida con una nuova squadra, con un’età media di 36 anni, composta da persone di varie professioni e fasce d’età, ha evidenziato l’importanza di dare spazio alle nuove generazioni. Ha augurato che la campagna elettorale possa essere svolta con educazione e rispetto, evitando attacchi personali e sperando che la politica sia sempre esercitata come servizio alla comunità.

Giulio Serra, candidato a Sindaco a San Marco Argentano, ha riflettuto sui cambiamenti evidenziando la mancanza di formazione e sostegno per i giovani che si avvicinano alla politica. Serra ha esortato i giovani coinvolti nelle candidature a condurre una campagna elettorale positiva e ha auspicato un rinnovamento nella classe politica.

Ha evidenziato il problema dell’astensionismo e della mancata realizzazione dei programmi elettorali, che porta alla disillusione degli elettori. Ha ringraziato il Vescovo per la lettera ricevuta e per l’impegno pastorale dimostrato nel primo anno in mezzo a noi. 

Felice Spingola, candidato a Sindaco di Verbicaro, ha evidenziato il problema dell’astensionismo politico, al 51%, che è il più grande partito della Calabria, sottolineando l’importanza di comprendere le ragioni dietro questa mancanza di partecipazione. Ha poi discusso della deriva autoritaria delle democrazie occidentali, notando un cambiamento rispetto al passato, quando l’Europa rappresentava un punto di riferimento per i valori.

Ha citato la situazione geopolitica internazionale, esprimendo preoccupazione per il coinvolgimento in conflitti esterni. Infine, ha affrontato temi come il bene comune, il sostegno ai giovani e alle famiglie, evidenziando la necessità di lavorare sull’assistenza agli anziani, già inclusa nei suoi programmi elettorali.

Francesco Tripicchio, candidato per il secondo mandato a sindaco di Acquappesa, ha riconosciuto l’importanza delle iniziative promosse dalla Diocesi per coinvolgere i giovani nella politica, considerandole un antidoto all’indebolimento della partecipazione. Ha sottolineato l’invito a condurre una campagna elettorale basata su argomenti e toni elevati, anziché su contrasti personali, evidenziando la centralità del bene comune rispetto agli interessi individuali. Tripicchio ha concluso ribadendo la necessità di dialogo e collaborazione tra “vincitori e vinti” dopo le elezioni.

Vincenzo Vuono,  candidato a Sindaco di San Donato di Ninea pur non definendosi un politico nel senso tradizionale, ha sottolineato di aver dedicato quasi 40 anni al servizio della collettività, ponendo sempre al centro il bene della persona. Ha richiamato i principi della dottrina della Chiesa, in particolare il rispetto, l’umiltà e l’ascolto, che hanno guidato il suo operato quotidiano.

Ha evidenziato l’importanza del concetto di “servizio”, che ha sempre interpretato nel vero senso della parola: servire. Concludendo, ha ribadito di essersi sempre considerato un umile servitore del cittadino, evocando il motto “al servizio della gente” che ha reso cardine della sua appartenenza alla Polizia di Stato.

A conclusione dell’incontro il direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro don Guido Quintieri ha ribadito l’importanza della collaborazione della Chiesa e della Politica per realizzare il bene comune, supportando i giovani e le famiglie. Ha espresso gratitudine per l’opportunità di dialogare e ha augurato buon lavoro a tutti i candidati.

Il vescovo Stefano Rega si è detto soddisfatto dell’incontro, definendolo bello e fruttuoso. (rcs)

 

NUOVA PROVINCIA E NUOVO CAPOLUOGO?
LA CITTÀ CORIGLIANO-ROSSANO CI CREDE

L’avvento della prossima campagna elettorale amministrativa a Corigliano-Rossano, dovrebbe indurre partiti e aspiranti candidati a riflettere su una serie di tematiche determinanti per il futuro di Corigliano-Rossano e dei territori limitrofi. Il momento è quanto mai propizio per abbracciare tematiche basate su programmi concreti.

Imperativo dovrà essere il superamento di personalismi e scontri di basso profilo. Gli stessi scontri che, storicamente, hanno alimentato disillusione e incultura, radicando il ritardo che la Città sibarita sconta rispetto altri contesti calabresi. Se da un lato le vecchie classi dirigenti non sono state garanzia d’affidabilità, dall’altro le nuove generazioni politiche non sempre sono riuscite a rappresentare innovazione e speranza. Quello che serve, adesso, in questo preciso momento storico, è la promozione e la messa in campo di pensieri innovativi e idee sfidanti che possano rilasciare un vero e proprio rinnovamento culturale, capace di ridare slancio alla Comunità jonica.

È tempo di smetterla con i discorsi di pancia e con un linguaggio fatto da slogan pseudo-moralisti. Tale linguaggio, fatto salvo chi si limita alle battaglie di tastiera per poi prostrarsi all’arrivo dei conquistatori esterni al territorio jonico, ha ormai stancato la maggior parte del corpo elettorale. I tempi sono maturi per adottare una visione del territorio che offra alla città di Corigliano-Rossano e al dirimpettaio territorio jonico una prospettiva di crescita e sviluppo sostenibile.

Vieppiù, le circostanze impongono di pensare a progetti che possano rilasciare benessere riequilibrando scriteriate sperequazioni regionali. Non per ultimo, l’applicazione di azioni volte al riconoscimento della pari dignità territoriale jonica rispetto altri contesti più emancipati in Calabria.

Chiaramente, il focus dell’agenda politica dovrà essere concentrarsi sull’emergenza occupazionale. Quest’ultima, rappresenta una ferita aperta nella comunità di Corigliano-Rossano e dell’Arco Jonico tutto. Bisognerà trovare quei sistemi atti a cauterizzare detta ferita che, altrimenti, rischia di incancrenirsi. Certamente, non si può sperare di risolvere la partita concentrando sforzi e programmi elettorali su questioni come la realizzazione di qualche tratto della statale o una lunetta sui binari della jonica.

Tantomeno, immaginare che la vicenda occupazione possa essere liquidata con l’arrivo di Nuovo Pignone. Significherebbe, invero, spingersi verso un vicolo cieco. È necessario auspicare riflessioni profonde, proponedo all’elettorato progetti che possano riverberare concretamente crescita sociale ed economica.

Per le motivazioni su richiamate, rivolgiamo agli attuali Candidati in campo: il sindaco Stasi, l’on. Straface, il consigliere Salimbeni, l’attivista Piattello e a tutte le forze politiche e civiche che appoggiano e appoggeranno i nominati uomini di punta, una sfida di autodeterminazione per il bene della Città e del territorio tutto.

La chiave di svolta per il futuro di Corigliano-Rossano risiede nell’assunzione di coraggio e lungimiranza da parte della Classe Politica. Dovrà essere perentoria l’adozione di programmi elettorali lungimiranti, affinché si possa trasformare la terza Città della Calabria in un polo attrattivo per gli investimenti e lo sviluppo socio-economico. Programmi che, nella loro stesura, dovranno confermare, anche e soprattutto, la capacità di uomini e partiti di essere scevri da condizionamenti esterni al territorio jonico.

Anche per dimostrare, una volta per tutte, la capacità di autonomia decisionale degli attori protagonisti verso la Città. Senza lasciarsi influenzare e guidare dalle imposte dettature covate nelle segreterie politiche centraliste che, in riva allo Jonio, dettano le agende politiche da diversi decenni.

La proposta di elevare Corigliano-Rossano a Capoluogo di una nuova Provincia, insieme a Crotone, rappresenterebbe un passo fondamentale verso la ristrutturazione politico-amministrativa del nostro territorio. Una provincia demograficamente importante avrebbe accesso diretto alle decisioni politiche regionali, aprendo nuove opportunità di crescita e progresso. Un’idea di sviluppo non contrapposta ai Capoluoghi storici della Regione, ma che si pone lo sfidante obiettivo di riequilibrare un deviato “Sistema Calabria”; incardinando i suoi principi su basi d’equità e giusto dimensionamento demografico e territoriale degli ambiti regionali.

È evidente, quindi, che l’elevazione della Città a Capoluogo rappresenterebbe la vera chiave di svolta per il nostro futuro e, insieme a Crotone, ovviamente, di vero rilancio dell’intero Arco Jonico. Una nuova Provincia con una popolazione di circa 400mila abitanti avrebbe un peso significativo nelle decisioni politiche regionali ed extraregionali.

Non già, quindi, un processo di semplice elevazione a Capoluogo, tra l’altro non suffragato dai numeri di cui la Sibaritide autonomamente dispone. Piuttosto, un progetto di spessore e valore aggiunto rispettoso dei criteri richiesti dalla norma in materia di giusto parametro demografico e territoriale. La storia ha dimostrato quanto inutile sia stata la creazione di piccole Province come Vibo, Crotone, Biella, Verbania, Fermo, ecc. Questi contesti geo-politici, infatti, sono rimasti fuori dalla gestione dei grandi interessi nei relativi contesti regionali. È importante assurgere al richiamato ruolo, ma, ancor più, farlo coaudiuvati da  una demografia importante e dimensionata al resto degli ambiti già consolidati.

Vieppiù, lavorare alla costituzione di un’area metropolitana Crotone-Gallipoli, promuovendo la cooperazione tra i 24 porti presenti nell’area, potrebbe essere una mossa strategica per valorizzare le risorse lungo la baia jonica. Quindi, favorendo la genesi di consorzi turistici-agricoli-industriali tra i Comuni rivieraschi calabro-appulo-lucani che si affacciano sullo specchio d’acqua del golfo di Taranto.

L’illustrato progetto, dovrebbe essere alla base di un concreto e reale programma elettorale e politico da parte di tutti i candidati in campo. Per attuarlo non sarebbero richiesti investimenti finanziari da parte dello Stato. Invero, basterebbero impegno, volontà e coraggio nelle scelte politiche.

È arrivato il momento che la Politica tutta, almeno quella scevra da legami a doppio filo con gli ambienti del centralismo storico, raccolga questa sfida di dignità e rigenerazione sociale.

Una città, Corigliano-Rossano, nata senza una sua anima ben definita, ma alla ricerca di uno scopo preciso: dare una speranza al suo popolo e ai popoli ad essa riconducibili e bisognosi di una guida. Senza la richiamata speranza, la Città jonica, rischia di non avere alcuna certezza del futuro. Vieppiù, perdendo ogni possibilità di disegnare su un foglio bianco e pulito gli obiettivi a cui ambire. Recuperiamo e riscriviamo tutti, pertanto, un rinnovato senso d’appartenenza alla causa  comune.

Tuttavia, per fare questo, bisogna avere una visione. Soprattutto, c’è necessità di uomini e donne capaci e in grado di guardare con passione e fiducia al loro comune interesse: dare alla nuova città concrete prospettive  di sviluppo. Prospettive, invero, mancate ancor prima che il processo di sintesi amministrativa si compiesse; quando, ancora, la Città, oggi unica, si presentava come due anime urbane e territorialmente separate.

Ricombiniamo, infine, processi policentrici che partendo dal cuore della municipalità sibarita si estendano a tutte le Comunità ricadenti nel vasto contesto dell’Arco Jonico sibarita e crotoniate.

In caso contrario, continueremo a vivacchiare ascoltando inutili cantilene dai palchi elettorali, senza mai cogliere appieno le opportunità che il futuro ci offre. (Comitato Magna Graecia)

Dl elezioni, Occhiuto (FI): Partito sostenuto e promosso diritto di voti per studenti fuori sede

Il senatore di Fi, Mario Occhiuto, ha evidenziato come il DL elezioni «è frutto di un lungo e meticoloso lavoro, un impegno che anche Forza Italia ha portato avanti con dedizione e con un profondo ascolto delle esigenze dei cittadini e delle istituzioni che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese».

«Abbiamo sostenuto e promosso – ha ricordato – il diritto di voto per gli studenti universitari fuori sede, riconoscendo l’importanza di garantire a tutti i giovani italiani, ovunque si trovino, la possibilità di esercitare il loro diritto più sacro in democrazia. È un primo passo, ma concreto e significativo che mai era stato compiuto. La decisione di estendere le operazioni di voto non solo per le elezioni amministrative ma anche per quelle europee del 2024, è una dimostrazione di sensibilità verso la necessità di favorire una più ampia partecipazione al processo democratico».

«La revisione delle anagrafi e la determinazione della popolazione legale non sono solo tecnicismi burocratici; rappresentano la base per un sistema elettorale equo e trasparente, dove ogni voto ha il suo reale valore. Abbiamo ascoltato le esigenze espresse da Anci e Upi e presentato ordini del giorno che impegnano il governo a circoscrivere con precisione i poteri e le responsabilità dei sindaci e dei presidenti delle province».

«Abbiamo portato avanti emendamenti che aprono la porta a una maggiore inclusione – ha concluso – eliminando barriere di ineleggibilità per coloro che, pur svolgendo funzioni umili, sono l’anima e il cuore pulsante della nostra società. Questo decreto rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso verso una democrazia più inclusiva, dinamica e rappresentativa». (rp)

L’OPINIONE / Maria Limardo: Grazie della fiducia, ma non sono disponibile a ricandidatura

di MARIA LIMARDO – Quelli che si stanno per concludere sono stati cinque anni davvero intensi, duri, probanti, ma anche entusiasmanti e ricchi di soddisfazioni. Di certo sono stati anni, per certi versi, singolari, durante i quali non mi sono mai risparmiata e mai ho indietreggiato di un millimetro nonostante bufere giudiziarie, covid, rischio dissesto, esodo del personale e offese gratuite.

Ringrazio il mio partito, Forza Italia, per l’investitura di questi giorni. Però sono stati giorni non facili, nel corso dei quali gli eventi mi hanno indotto a ripensare ciò che è giusto per la coalizione, ma soprattutto ciò che è giusto – mi sia consentito – per me. Sono pronta a fare la mia parte, ma non in qualità di candidato sindaco.

Ho sempre detto che un progetto politico di rilancio di una città ha bisogno di dieci anni per completarsi, un’idea della quale resto convinta: il progetto deve andare avanti, perché ci sono tutte le carte per vincere. A differenza degli altri schieramenti che punteranno su parole e accuse, noi potremo parlare con i fatti.

Ritengo, infatti, di lasciare una città migliore rispetto a come l’ho ereditata e soprattutto sono orgogliosa di aver rappresentato quel cambio di passo che, seppur oggi non ancora da tutti percepito, è certamente in atto ed ha dato la possibilità di attuare una visione di città completa, strategicamente avanzata rispetto ai prossimi anni.

Sono stata sempre mossa dal desiderio di fare e ottenere il meglio per la mia città, la mia gente, indossando la fascia tricolore con onore e orgoglio.

E questo nonostante i gratuiti attacchi, tanto continui e numerosi quanto spesso infondati e ingenerosi. Sono rimasta al mio posto anche quando avrei voluto lasciare tutto, assolutamente consapevole del mandato affidatomi dagli elettori e dal dovere di portare a compimento atti di fondamentale importanza per la vita dell’ente, per le generazioni future, il bene comune e dunque quello della comunità amministrata, come quelli assunti nell’ultimo consiglio comunale dove, oltre al via libera agli importanti finanziamenti fatti recapitare al Comune di Vibo Valentia, si è formalmente e definitivamente concluso il processo che ha condotto la città fuori dal dissesto e alla conquista dell’agognato risanamento finanziario.

Alla luce di tutto quanto ciò, ringrazio quanti hanno riposto fiducia nella mia persona, ma non sono disponibile ad una ricandidatura. (ml)

[Maria Limardo è sindaco di Vibo Valentia] 

Elezioni a Gerace, Lizzi e Macrì annunciano formalmente l’impegno politico

«In questi giorni di Festa, durante i quali ci richiamiamo al Natale, che è da sempre sinonimo di famiglia, bontà e buoni propositi, io e il mio amico Giuseppe Macrì, abbiamo deciso di annunciare con questo breve video, pubblicamente e formalmente,  il nostro impegno politico per le prossime elezioni comunali». Così Rudi LizziGiuseppe Macrì hanno annunciato il nome della nuova lista civica con la quale correranno per le prossime elezioni comunali nella città di Gerace. Si chiamerà Con voi per Gerace.

Insieme a Lizzi e Macrì c’è un gruppo di persone che uniti hanno voglia di fare bene e sempre meglio per Gerace e soprattutto per i cittadini.

«Il nostro intento con questa lista civica – ha spiegato Lizzi – è di mettere, o meglio rimettere, voi al centro del nostro operato. Perché è per voi, con voi e soprattutto grazie a voi, che noi abbiamo avuto in passato, e ci auspichiamo di avere in futuro, l’onore di amministrare la nostra amata città».

«Oggi sono qui insieme a Rudi – ha detto Macrì – per rinnovare il mio impegno con voi e per voi nella vita politica della nostra città. Da anni, come ben sapete, il mio impegno è rivolto verso di voi cittadini con l’intento di fare bene quello che serve per tutti noi. Mi avete sempre visto al fianco di altre coalizioni nelle passate elezioni politiche degli ultimi 20 anni, oggi mi vedete ad appoggiare Rudi nella sua candidatura a sindaco, questo perché ritengo che politicamente sia arrivato il momento di dare davvero spazio ai giovani, alle nuove idee ed ai nuovi modi di fare politica».

«Non dico con persone nuove  – ha concluso Macrì – perché anche nella nostra lista ci sono e ci saranno persone con esperienza pregressa, ma dico con nuovi punti di vista per dare un respiro diverso alla cosa pubblica».

«Non vogliamo avere la presunzione di non sbagliare – ha detto ancora Lizzi – ma vogliamo  assicurarvi che saremo attenti, vigili e aperti ad ogni vostra segnalazione. Questa lista vuole essere   trasparente, consapevole, coerente e aperta all’ascolto del cittadino. Naturalmente abbiamo dei punti fermi del nostro programma ma il nostro intento è scriverlo con voi ascoltando le vostre reali necessità. Per questo il nostro nome è legato ad un libro e una penna, vogliamo scrivere con voi il  futuro di Gerace».

Questo come annunciato nel video è solo il primo di una serie di video che il gruppo Con Voi Per Gerace farà nei prossimi mesi per informare i cittadini di Gerace sulla futura programmazione del gruppo, dice Lizzi «affinché abbiate tutti gli strumenti utili per scegliere al momento del voto chi realmente ascolta e prende a cuore le vostre esigenze».

Proprio per questo è stato attivato un indirizzo email dedicato convoipergerace@gmail.com

Rosarno ha di nuovo un sindaco, è Pasquale Putrì

di CATERINA RESTUCCIA – Dopo 25 mesi di amministrazione prefettizia con la triade Giannelli, Mancuso e Buda, Palazzo San Giovanni festeggia il nuovo gruppo entrante.

Questa volta è il dottore Pasquale Cutrì a dirigere i prossimi cinque anni di vita amministrativa della cittadina pianigiana, che da anni spera in una vera rinascita.

E mentre in Piazza Duomo erano in tanti i festosi per i risultati della squadra della lista numero 2 “Obiettivo Rosarno”, nelle sedi ufficiali delle liste non vincitrici si rifletteva e si correggeva il tiro sulla fiducia non acquisita. In Piazza Valarioti alla seconda lista più votata, gruppo “Rosarno prima di tutto”, non è mancata la tristezza per uno scarto non elevatissimo, ossia della sola differenza del 9% sul totale vincitore dei voti di fiducia del 45%.

Certamente la scarsezza dell’affluenza ha giocato molto a favore della lista vincitrice, sulla popolazione che avrebbe dovuto votare, ossia dai 12.906 iscritti solo il 54% si è portato alle urne, decidendo così per l’intera città. Dati allarmanti di mancata partecipazione e di poco interesse, che spiegano la stanchezza e la sfiducia di una comunità ampia, ma anche molto articolata socialmente e politicamente.

E con grande spirito collaborativo non sono mancate le serene parole dell’avvocato Michele Filippo Italiano, che nel suo messaggio scrive «Congratulazioni al nuovo sindaco di Rosarno, dott. Pasquale Cutrì, al quale formulo i miei più sinceri auguri di buon lavoro per il bene della nostra città».

Sulla stessa linea si sono mosse le espressioni del candidato alla carica di sindaco con la prima lista “Rosarno bene comune” Cosma Ferrarini, che, pur dichiarando apertamente di non essersi aspettato siffatto risultato da quanto ci si auspicava, e augurando longevità alla nuova amministrazione, non tace la soddisfazione di un buon operato dicendo «Abbiamo fatto una bella battaglia con una bellissima squadra, forse una sola cosa: i cittadini non ci hanno capiti, ma prendiamo atto di questo risultato e andiamo avanti nell’auspicio che quanto accaduto sia buono per il nostro paese».

Terminate le corse, concluse le operazioni, in una di quelle che sembra essere stata la tornata elettorale amministrativa più veloce e lampo, su un totale di 6.918 voti validi, 3.180 voti hanno decretato la vittoria del dottor Cutrì quale sindaco di Rosarno. La cittadina, con i numeri nelle urne, riconferma senza troppi fronzoli gli stessi sostegni storici e consolidati sodalizi elettorali, già manifestati ed espressi in altre campagne di bacino provinciale e regionale, ribadendo una certa fiducia, nonostante gli ultimi esiti, verso gli stessi indirizzi e le stesse simpatie politiche. (cr)

Europa verde Calabria: «Un’alleanza eco sociale per il clima e la democrazia»

Sabato scorso, si è riunito il Consiglio Federale Nazionale di Europa Verde che ha approvato, con l’83% dei voti favorevoli, la mozione presentata dal Co Portavoce Angelo Bonelli in vista delle prossime elezioni europee.

Al Cfn hanno preso parte i consiglieri federali calabresi: in rappresentanza regionale Giuseppe Campana, Roberto Caligiuri per la provincia di Catanzaro e Ferruccio Scorza per la provincia di Cosenza; assieme a loro Elisa Romano componente della direzione nazionale.

La mozione “Un’alleanza eco sociale per il clima e la democrazia”, che vedrà un evento pubblico in autunno a Roma, si costituisce su una proposta radicale argomentata su diversi temi quali clima, welfare, modello economico, femminismo e diritti universali della persona che si contrappone a quella delle destre negazioniste che, insieme a Giorgia Meloni, hanno il chiaro progetto di fermare la transizione ecologica per difendere un modello economico e fossile che è la causa della drammatica crisi climatica che ha generato, e genera, malcontento sociale, alimentando conflitti e guerre.

Il documento approvato affronta anche questioni che in questo momento i parlamentari Verdi stanno ponendo al governo Meloni, come quella dei costi delle bollette energetiche per famiglie e imprese che continuano a salire, portando ogni mese molte persone ad entrare nella soglia di povertà a fronte degli extraprofitti energetici, che il governo italiano non vuole tassare. Tutto questo è una dimostrazione di quanto il modello fossile sia dannoso anche per l’economia delle famiglie italiane, ancor più ove si consideri che ad agosto 2022 il gas costava 330 euro/Mwh mentre oggi è a 370 euro/Mwh.

Le prossime elezioni europee, saranno un punto di svolta per il futuro dell’Europa e delle politiche sul clima e sociali e, in forza della positiva esperienza di Alleanza Verdi e Sinistra, si ritiene che occorre lavorare per uno spazio aperto e inclusivo alle tante realtà associative, al civismo, che sappia anche andare oltre, con l’obiettivo di costruire una proposta convincente, credibile e attraente per le prossime elezioni europee del 9 giugno 2024. Una data cruciale per i Verdi Italiani che con Europa Verde, come avvenuto già da diverso tempo in altri paesi con ottime percentuali, saranno impegnati nel costruire un percorso incisivo nelle politiche europee e non un partito unico o a rifondare la sinistra.

Per questo si ritiene fondamentale e strategico rafforzare le politiche di riorganizzazione territoriale del partito focalizzando la discussione anche nella programmazione di altri importanti appuntamenti elettorali quali le amministrative. Su questo punto è intervenuto il coordinatore dell’esecutivo regionale Giuseppe Campana «La mozione, fa anche riferimento ai territori e per quanto riguarda la Calabria stiamo già tracciando la linea dei contenuti citati. A livello regionale, stiamo lavorando per chiudere, a stretto giro, importanti adesioni ad Europa Verde da parte di figure rappresentative delle istituzioni regionali ed altre di reti territoriali ambientaliste e civiche. Stiamo continuando a dialogare, ognuno mantenendo la propria autonomia, certamente con Sinistra Italiana in vista dei prossimi appuntamenti importanti delle amministrative che ci attendono tra qualche mese, come quelle di Corigliano Rossano».

Interviene anche Elisa Romano affermando che «Questa mozione riporta i contenuti di una discussione ampia, pluralista e democratica avvenuta all’interno delle ultime direzioni nazionali. E’ bene continuare a dialogare con quelle forze politiche e quelle reti civiche che ci hanno permesso di ritornare in parlamento e, quindi, di poter dire la nostra come partito». (rcz)

Calabria al voto, sono 41 i Comuni che andranno alle urne domani e lunedì

Comunali in Calabria. Domani e lunedì si vota, infatti, si vota in 41 Comuni suddivisi per le 5 province calabresi.
Si voterà, in particolare, in 7 Comuni della provincia di Catanzaro, 15 della provincia di Cosenza, 3 in provincia di Crotone, 10 in provincia di Reggio Calabria e 6 in provincia di Vibo Valentia.

A Catanzaro sfide elettorali a Cardinale, Curinga, Gasperina, Guardavalle, San Mango d’Aquino, Santa Caterina dello Ionio e Stalettì.

In provincia di Cosenza si vota a Bonifati, Canna, Cariati, Carolei, Casali del Manco, Castrolibero, Maierà, Malito, Mandatoriccio, Marano Marchesato, Paterno Calabro, Piane Crati, San Martino di Finita, Serra d’Aiello e Terravecchia.

Cerenzia, Savelli e Scandale sono le amministrazioni comunali che si rinnovano nel crotonese.

A Reggio Calabria si vota a Bianco, Candidoni, Condofuri, Fiumara, Gioiosa Ionica, Locri, San Pietro di Caridà, Santa Cristina d’Aspromonte, Serrata e Sinopoli.

Dinami, Filandari, Gerocarne, Nardodipace, Parghelia e Sant’Onofrio sono invece i Comuni del vibonese dove si va alle urne. (fc)

PROVINCIA DI CATANZARO
Cardinale
Danilo Staglianò (Si Amo Cardinale)
Salvatore Nicola Salvi (Io Partecipo – Movimento Civico)

Stalettì
Alfonso Mercurio (Libertamente)
Mario Gentile (Stalettì Futura)

Curinga
Elia Carmelo Pallaria (Impegno Comune)
Patrizia Giovanna Maiello (Cittadini al Centro)
Roberto Sorrenti (Oltre)

Gasperina
Domenico Carlo Lomanni (Alleanza per Gasperina)
Gregorio Gallello (Insieme per Gasperina)

Santa Caterina dello Ionio
Francesco Severino (Il Faro)

Guardavalle
Antonio Purri (Patto Civico per Guardavalle)
Giuseppe Caristo (Trasparenza e Partecipazione)

San Mango D’Aquino
Gianmarco Cimino (Futuro Adesso San Mango 2030)
Francesco Trunzo (Impegno e Passione)

PROVINCIA DI COSENZA
Bonifati
Francesco Grosso (Bonifati insieme)
Olimpia De Gregorio (Mediterranea)

Canna
Manuela Radicioni (Alternativa Sociale Italiana Autonoma)(
Sante Cospito (Insieme per Cambiare Canna)
Maria Truncellito (Si Amo Canna)
Paolo Stigliano (Viva Canna)

Cariati
Saverio Greco (L’alternativa c’è)
Cataldo Minò (Insieme)
Mimmo Formaro (Lampare)

Carolei
Francesco Iannucci (Rinascita)
Francesco Rotondaro (Cambiamo insieme Carolei)

Casali del Manco
Francesca Pisani (Casali del Manco 2.0)
Ippolito Morrone (Spazio e futuro)
Stefania Rota (Progetto Casali del Manco)

Castrolibero
Antonella Garritano (Castrolibero nel cuore)
Orlandino Greco (Rinascita Civica)

Maierà
Francesco Antonio Liserre (Amerai Maierà)
Ivano Russo (Insieme si può)

Malito
Mario Francesco De Rosa (4.0)
Luisa Carpino (La torre)
Pierfrancesca Pellegrini (Alternativa sociale)

Mandatoriccio
Vincenzo Leonardo Grispino (Insieme si può)
Egidio Carlino (La fenice)

Marano Marchesato
Eduardo Vivacqua (Insieme per Marano Marchesato)
Domenico Carbone (Libera Mente)

Paterno Calabro
Lucia Papaianni (Paterno al Centro)
Luigi Gagliardi (Paterno Insieme)

Piane Crati
Stefano Borrelli (Piane Crati 2023)

San Martino di Finita
Paolo Calabrese (Uniti per un futuro)
Salvatore De Marco (Consenso comune)

Serra d’Aiello
Antonio Cuglietta (Sosteniamo Serra)
Vincenzo Paradiso (Viviamo Serra)
Vito Antonio Andrioli (Alternativa Sociale Italiana – Serra d’Aiello Autonomia)

Terravecchia
Paolo Pignataro (Progressisti)
Saverio Liguori (Amore vero)

PROVINCIA DI CROTONE
Savelli
Domenico Frontera (L’Alveare Savelli a Lavoro)
Francesco Spina (Ricominciamo)

Cerenzia
Francesco De Paola (Insieme per Cambiare)
Pasquale Arcuri (Vivi Amo Cerenzia)
Salvatore Mascaro (Per Cerenzia)

Scandale
Antonio Barberio (Adesso! Scannale)
Adelina Rizzuto (Civicamente Insieme per Scandale)

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
Condofuri
Bruno Maisano (Democrazia È libertà)
Filippo Paino (Si Amo Condofuri)
Tommaso Iaria (Rilanciamo Condofuri)

Fiumara
Michele Filocamo (Amiamo Fiumara)
Vincenzo Pensabene (Fiumara è Viwa)

Sinopoli
Luigi Chiappalone (Lista Arcobaleno)
Vincenzo Caruso (Uniti per Sinopoli)

Santa Caterina D’Aspromonte
Antonio Violi (Rinascita Cristinese)
Salvatore Papalia (Insieme per Santa Caterina d’Aspromonte)
Saverio Caminiti (Guardare Avanti)

Bianco
Giovanni Versace (Insieme per Bianco)
Pasquale Ceratti (Uniti per Bianco)

Locri
Giuseppe Fontana (Tutti per Locri)
Raffaele Sainato (Con Senso Civico per Locri)
Ugo Passafaro (Storia e Progresso per Locri)

Gioiosa Ionica
Domenico Depino (Costruire Insieme)
Luca “Giuseppe” Ritorto (Gioiosa Bene Comune)

San Pietro di Caridà
Caterina Gatto (Cambiare si Deve)
Mario Masso (Insieme per il Futuro di San Pietro di Caridà)
Sergio Rosano (Patto per San Pietro di Caridà)

Serrata
Angelo D’Angelis (Viviamo Serrata)
Pasquale Giordano (Risveglio Popolare)

PROVINCIA DI VIBO VALENTIA
Dinami
Antonino Di Bella (Dinami nel Cuore)
Carmelo Callà (Libera Mente)
Gregorio Ciccone (Le Ali della Libertà)

Filandari
Concettina, Rita, Maria Fuduli (Ancora e Sempre – con e per la Gente)
Enzo Deodato (Uniti per Filandari)
Fortunato Rotella (Filandaresi Uniti per il Cambiamento)

Gerocarne
Luigi Crispo (Per Gerocarne)
Pasquale Vivona (Gerocarne Futura)

Nardodipace
Fabio Tassone (Alleanza democratica)
Romano Loielo (Uniti per Nardodipace)
Samuele Maiolo (Costruiamo il Futuro per Nardodipace)

Parghelia
Daniele Antonello Vasinton (Guardare al Futuro)
Antonio Landro (Parghelia Democratica)

Sant’Onofrio
Antonino Pezzo (Forza Sant’Onofrio)
Giuseppe Alibrandi (Costruiamo il Futuro)
Ottavio Gaetano Bruni (Per il Bene Comune)

L’OPINIONE / Alessandro Crocco: Il nuovo Parlamento discuta su temi e riforme non più procastinabili

di ALESSANDRO CROCCOL’elezioni politiche dello scorso 25 settembre hanno delineato, con la nomina dei nuovi deputati e senatori, il nuovo Governo italiano. In Nord e Centro America gli eletti che rappresenteranno gli italiani all’estero sono tre: La Marca (PD), al Senato e alla Camera Di Giuseppe (FDI) e Di Sanzo (PD). A loro, come presidente del Comites NYC, gli auguri di buon lavoro, per un ruolo che riteniamo di fondamentale importanza, essendo il tramite e la voce in Parlamento e in Senato per un riconoscimento certo e attivo degli italiani all’estero.

Un ruolo che va senza dubbio rafforzato, rinsaldato per promuovere quel rapporto fiduciario fra le comunità italiane allestero e la terra di origine, fra chi è partito e chi è rimasto, creando una rete di relazioni che colleghi il resto del mondo allItalia e ai suoi territori e recuperando voce e diritti. Una riflessione post voto che porta a definire priorità e azioni da mettere in campo con maggiore insistenza e determinazione, per risaldare attraverso i nostri rappresentanti e gli organismi preposti, un legame istituzionale sempre maggiore, così da garantire alle nostre comunità quei servizi e quellascolto di cui necessitano e hanno diritto.

Il dibattito politico intorno ad alcuni temi caldi, che solo in parte sono stati presentati nei programmi politici dei diversi schieramenti, deve tornare ad essere preponderante per attuare sia quelle riforme necessarie per il riconoscimento dei diritti degli italiani allestero, sia quei provvedimenti che sostengano il rinnovamento di molti degli ambiti, degli enti e degli organismi che promuovono e mantengono le relazioni istituzionali e non.

La prima battaglia da condurre è proprio sulla riforma del voto allestero che manifesta tutta la sua inefficienza e quindi la negazione di poter esercitare un propio diritto. Vanno riviste sia la legge riferita allAnagrafe e censimento degli italiani allestero (Aire), che si mostra come uno strumento imperfetto sia perché liscrizione pur obbligatoria non viene da tutti effettuata sia per i meccanismi di aggiornamento degli elenchi che rende impossibile il contatto con il cittadino e il ricevimento della cartolina o del plico elettorale in caso di votazioni (che si lega al fenomeno dei cittadini irreperibili allestero o di cui non si è comunicata la scomparsa), sia quella che disciplina il voto degli italiani allestero.

Il peso degli italiani estero nel corpo elettorale nazionale oggi è pari a circa il 10,3%, va da sé che ciò influisce nella determinazione del tasso di astensione dal voto, alto soprattutto nelle elezioni regionali e locali che non ne consentono lesercizio per corrispondenza come invece nelle nazionali, dove la percentuale dei non votanti trova ragione nella farraginosa modalità dellesercizio stesso del voto. La stessa che da spazio a brogli più volte denunciati!

Un impegno oggettivo, quindi, che i nuovi rappresentanti devono assumersi, guardando, anche, ad una generale riforma degli organismi dai Consolati, al Cgie (Consiglio Generale degli Italiani allEstero), agli stessi Comites. I quali, così come sono strutturati, non rispondono più alle reali esigenze di un mondo, quella della immigrazione, in continua evoluzione e che necessita di una nuova visione e una prospettiva diversa, in quanto rappresentano dei veri e propri organismi di prossimità che hanno ben chiara la realtà in cui si muovono e vivono, sono la vera trade union con le comunità.

In sintesi, queste sono solo alcune delle richieste di discussione che, come presidente del Comites NYC, rivolgo ai neo letti affinché la propria azione politica sia indirizzata, attraverso una fattiva e reale collaborazione tra le parti, a rispondere alle sfide del cambiamento e guidata a conquistare una dignitosa posizione all’interno dei processi di quella nuova globalizzazione che, anche e soprattutto dopo la pandemia, guarda sempre di più alle comunità come valore ed essenza delle azioni e delle scelte. (ac)

[Alessandro Crocco è presidente Comites NYC]