Al via il bando per trovare le strutture in cui realizzare i ‘Covid-Hotel’ in Calabria

È stato ultimato il bando per il reperimento di strutture ricettive per l’ospitalità di persone positive al Covid o da sottoporre a quarantena obbligatoria.

Lo ha reso noto Federalberghi Calabria, che ha dichiarato di aver «condiviso, finalmente, un lavoro di equipe con il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, i dirigenti della Protezione Civile nonché con le principali Associazioni di categoria Confindustria e Assohotel, e siamo riusciti ad ottenere l’accordo ed emanare, in pochi giorni, l’Avviso, con un parametro economico pari ad euro 71,50 a stanza comprensiva di pensione completa rispetto ai 40 euro che erano stati disposti negli altri bandi andati deserti».

«Per come richiesto – ha spiegato Federalberghi – l’avviso (non a scadenza ma a bando “ a sportello”) prevede il vuoto/pieno con una quota di euro 16,50 al giorno per le camere vuote. L’albergatore si dovrà fare carico di diversi servizi, tra cui la pensione completa, il servizio lavanderia, la pulizia e sanificazione delle camere».

Si cercano, dunque, mille posti in tutta la Regione, che saranno distribuiti in questo modo: 200 posti per la Provincia di Catanzaro, 300 posti per la Provincia di Cosenza, 100 posti per la Provincia di Crotone, 300 posti per la Provincia di Reggio Calabria e 100 posti per la Provincia di Vibo Valentia.

«Siamo fiduciosi – ha detto ancora Federalberghi – nella buona riuscita e, contestualmente, la scrivente Federazione chiede maggiore unità nelle scelte ed una cabina di regia unica dell’emergenza, con un coordinamento costante tra tutti gli Enti; infatti solo qualche giorno fa l’Asp di Catanzaro e la Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno emanato, in autonomia, dei propri bandi (imprecisi,  a nostro parere, nella forma e nel contenuto) che chiediamo di revocare per non generare ulteriore confusione e non disperdere importanti energie per la gestione dell’emergenza». 

L’avviso. (rrm)

Federalberghi Calabria annuncia ‘class action’ e azione di responsabilità del commissario Cotticelli

Federalberghi Calabria, che si è definita ‘ basita e sconvolta’ dall’ascolto  dell’intervista apparsa ieri su Rai Tre durante la trasmissione Titolo Quinto da parte del Commissario Saverio Cotticelli, ha annunciato di essersi rivolti agli avvocati «per attivare, lì dove è possibile, una Class Action oltre ad un’azione di responsabilità del Commissario che rappresenta lo Stato».

«Il Generale – ha spiegato Federalberghi Calabria – disconosceva che era suo compito redigere e attuare il piano operativo Covid per la Regione Calabria; una comunicazione ministeriale di fine ottobre rimasta sulla scrivania e dallo stesso mai letta (in risposta ad un quesito posto solo a giugno – dopo 4 mesi – allo stesso ministero della sanità su chi dovesse predisporre ed attuare il piano) e consegnata da una persona dietro le quinte che gli consigliava, ad alta voce, di “andare preparato”».

«La vicenda Covid – ha concluso Federalberghi Calabria – ha ucciso un’economia turistica regionale (che ricordiamo era, solo fino a pochi giorni fa, considerata regione “verde” da parte dei mercati esteri – in primis la Germania) e, pertanto, non si può più rimanere inermi di fronte a dichiarazioni del genere che rappresentano la fotografia di un sistema sanitario regionale al collasso». (rrm)

Federalberghi: la Calabria sempre più distante e il Frecciarossa “rallenta”

Polemica presa di posizione di FederAlberghi Calabria per la scelta di Trenitalia che, sostituendo il Freggia Argento da Reggio a Roma, con il più veloce Frecciarossa, da oggi 21 settembre, ha allungato i tempi di percorrenza, portandoli da 5 ore e 13 minuti a 6 ore e 23 minuti.

«Trenitalia – si legge in una nota di FederalAberghi Calabria – “alla chetichella” sostituisce il treno. Basta fare una facilissima visita sul sito di Trenitalia e ci si accorge subito che le Frecce di Trenitalia da lunedì incredibilmente allungano i tempi di percorrenza delle loro corse. Infatti sino a Domenica, da Reggio Calabria a Roma Termini (e viceversa) il Freccia Argento impiega(va) poco più 5 ore. Da Lunedi in poi da Reggio Calabria a Roma Termini (e viceversa) il Freccia Argento scomparirà e sarà sostituito dal Freccia Rossa che impiegherà 6 ore e 15 min.
«Ci potremmo infilare – dice il segretario generale Francesco Perino – in facilissimi commenti sull’alta velocità, sulla distanza, sui tempi, sulle frecce senza Wi-Fi e senza servizi, sui costi ma non lo facciamo, sperando che il collegamento veloce della Calabria con la Capitale e con il resto d’Italia sia un diritto da garantire per un’intero territorio. Poiché, però, queste Frecce erano oramai parte integrante degli spostamenti dei calabresi (erano infatti sempre pieni) vi ricordiamo i vecchi e nuovi orari del treno mattutino di andata e pomeridiano del ritorno» che evidenziano l’incremento di un’ora e 10 minuti nella percorrenza precedente. Inutile sottolineare – evidenzia la nota – che da Milano a Rona i 600 km si percorrono in tre ore circa».

La garbata “protesta” è stata inviata oltre che a Trenitalia anche a tutti i parlamentari calabresi. C’è da aspettarsi una sollecita risposta e interventi rapidi a tutela dei passeggeri in partenza e in arrivo a Reggio Calabria. (rrc)

Federalberghi Calabria: decisive le banche per il funzionamento del bonus vacanze

Il bonus vacanza è attivo dal 1° luglio e in meno di un mese sono stati emessi oltre 900mila voucher, per un controvalore superiore ai 400 milioni di euro e, per Federalberghi Calabria, «è necessario che le banche si attivino immediatamente per promuovere la conoscenza e la diffusione del bonus vacanze e offrire al tempo stesso la possibilità di cessione del credito d’imposta».

I bonus vacanza, infatti, sono un’importante misura di sostegno alle famiglie, che può tradursi in uno stimolo alla domanda e quindi determinare ricadute positive anche per le imprese anche se, tuttavia, «non può stupire quindi il fatto che molte imprese calabresi, che già si trovano in debito d’ossigeno, esitino di fronte alla prospettiva di dover erogare dei servizi e sostenere i relativi oneri senza ricevere il relativo pagamento».

«La possibilità, quindi, di cedere il credito d’imposta agli istituti bancari – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Calabria, Fabrizio D’Agostino – è uno degli snodi centrali per il funzionamento del bonus vacanza, il contributo istituito dal decreto rilancio in favore delle famiglie che trascorrono un periodo di vacanza in Italia».

«Per questo motivo – ha aggiunto – è necessario che le banche si attivino immediatamente per promuovere la conoscenza e la diffusione del bonus vacanze e offrire al tempo stesso la possibilità di cessione del credito d’imposta. Infatti, l’albergo che riceve il buono dal cliente non ottiene immediatamente il controvalore in danaro, ma può essere costretto ad attendere anche un mese prima che possa compensare il credito».

«Sul sito internet http://www.bonusvacanze.italyhotels.it – ha concluso il presidente D’Agostino – realizzato da Federalberghi in collaborazione con la Direzione Generale Turismo del MIBACT sono presenti molte strutture ricettive calabresi che accettano il bonus e che ancora è in fase di implementazione». 

Il numero è raddoppiato in poche settimane ed è in continua crescita. Il servizio è completamente gratuito, sia per i turisti sia per le strutture ricettive e il sito sta registrando un gran numero di visite (oltre 5 milioni nel giorno di massima visibilità). (rrm)

Spot Locride, Federalberghi Calabria: prendiamo distanza dal messaggio di Davi

Federalberghi Calabria prende le distanze dal messaggio diffuso da Klaus Davi nello spot della Locride, «per nulla aderente al pensiero dei cittadini della Riviera dei Gelsomini».

«Siamo un popolo ospitale e solidale per natura – si legge in una nota di Maurizio Baggetta, presidente provinciale di Reggio Calabria e di Francesco Perino, direttore di Federalberghi – non ci appartiene lo spirito con cui si è prodotto un video di discutibile fattura tecnica e di vacui contenuti. Non è questa la nostra idea di rilancio di un territorio, a scapito di un altro».

«L’Italia – hanno proseguito Baggetta e Perino – ha dimostrato di sapersi unire davanti alle difficoltà, non saremo di certo noi a spezzare questo sentimento comune. Il nostro invito agli italiani è quello di visitare le meraviglie di cui la nostra nazione è ricca, dal nord al sud, e di scoprire il nostro territorio, la Locride, che al pari di altri offre qualità e bellezza, cultura e tradizione, accoglienza e coinvolgimento. Siamo una terra di una storia millenaria».

«Venite a trovarci – hanno concluso Baggetta e Perino – perché vi promettiamo nuove ed infinite sensazioni e scoperte, non per i motivi contenuti nel video». (rrm)

L’appello di Federalberghi Calabria: interventi urgenti per sostenere le imprese del turismo

C’è ancora tanta preoccupazione per il Turismo, un settore che è stato danneggiato gravemente dall’emergenza sanitaria, e che rischia il collasso.

A ribadire la necessità di «un cambio di passo» e di «interventi urgenti volti a sostenere le imprese del turismo» è Giancarlo Formica, presidente degli Albergatori della provincia di Cosenza.

«Tutti gli imprenditori del settore – ha dichiarato il presidente Formica  – si stanno chiedendo come e quando potranno ripartire. Ci sono anche molti che si domandano se sia il caso di riaprire. Noi ovviamente lottiamo con i denti perché vogliamo riaprire, ma potremo farlo solo se i provvedimenti in itinere, opportunamente modificati, e quelli che verranno, forniranno alle imprese il sostegno e le certezze necessarie, perché le imprese da sole non ce la fanno».

Anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha ribadito che «l’impatto del Covid-19 sul sistema dell’ospitalità italiana è stato devastante».

Il presidente Bocca, infatti, ha presentato alla Commissione X del Senato gli ultimi dati dell’osservatorio Federalberghi, che monitora mensilmente un campione di circa duemila alberghi. Federalberghi ha rilevato a marzo un vero e proprio tracollo delle presenze negli esercizi ricettivi (-92,3% per gli stranieri e -85,9% per gli italiani). Ad aprile il mercato si è completamente fermato (-99,1% per gli stranieri e -96,4% per gli italiani). Ad aprile, nel comparto ricettivo sono andati persi circa 106 mila posti di lavoro stagionali. Se si guarda all’intero settore turismo, i posti di lavoro stagionali a rischio per l’estate 2020 sono quasi 500mila. Una volta terminata la cassa integrazione, dovranno purtroppo attendersi conseguenze anche sui contratti a tempo indeterminato.

«Tutto questo – ha segnalato Bocca – comporterà nel 2020 la perdita di oltre 305 milioni di presenze (-71,2% rispetto al 2018), con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 17 miliardi di euro (-71,4%)». (rcs)