Prestigioso incarico per Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Calabria, che è stato eletto vice coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
La nomina è avvenuta nel corso della plenaria che si è svolta a Firenza per il rinnovo degli organi direttivi.
Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, è il nuovo presidente – coordinatore della Conferenza (subentra al presidente dell’Assemblea del Veneto Roberto Ciambetti).
Assieme a Mancuso, è stato eletto vice la presidente del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna Emma Petitti).
Il presidente Mancuso si è detto «onorato di poter rappresentare la Calabria in questo importante organismo e lusingato per il delicato compito affidatomi dai colleghi Presidenti dei Consigli».
«Compito che intendo espletare – ha detto Filippo Mancuso – anzitutto per favorire il confronto e la collaborazione tra le Assemblee regionali».
«Convinto come sono – ha proseguito – che l’organismo nazionale deve, sempre più, assicurare il buon funzionamento delle macchine amministrative dei Consigli, armonizzandone i sistemi istituzionali e le procedure legislative. Un’azione dispiegata con lungimiranza dal presidente Ciambetti cui va anche il mio ringraziamento per il lavoro svolto».
Il presidente Mancuso ha, inoltre, auspicato «che la Conferenza possa costituire, avendo i Consigli una conoscenza approfondita delle specificità dei territori, sia nei lavori della Commissione parlamentare per le Questioni regionali che nelle relazioni con le Istituzioni europee, un interlocutore di estrema utilità».
Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, si è congratulato con Mancuso per l’elezione a vice cordinatore dell’organismo.
Per Occhiuto, infatti, si tratta di una «nomina prestigiosa che rafforza istituzionalmente il ruolo della Calabria e premia il suo ottimo lavoro svolto in seno al nostro Consiglio regionale».
«A Mancuso auguro buon lavoro – ha concluso – nella certezza che saprà ricoprire con efficacia questo nuovo ruolo all’interno di un organismo importante e autorevole». (rrm)