Pnrr, Occhiuto: Italia deve spendere bene le risorse Ue per riforme necessarie

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha dichiarato che si riterrà «soddisfatto se riusciremo a spendere gran parte delle risorse Pnrr, ma sarò davvero felice se per spenderle facessimo davvero quelle riforme ormai indispensabili per l’Italia».

«Riformare, del resto, significa creare le condizioni per spendere presto e bene», ha evidenziato il governatore intervenendo a Roma all’evento Pnrr, a che punto siamo?, promosso da Affari&Finanza, il settimanale economico di Repubblica.

«Ricordo il dibattito nella fase preparatoria del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha proseguito –. Si diceva che ci volevano le risorse, ma anche le riforme. Del resto, se mettessimo sui piatti di una bilancia da una parte le risorse e dall’altra le riforme, credo che peserebbero molto più le riforme. E invece negli ultimi anni abbiamo riempito i vagoni di un treno con risorse, molte prese solo a prestito dall’Europa, ma nel frattempo non abbiamo costruito i binari per far viaggiare speditamente questo treno».

«C’è un vezzo tipico del nostro Paese – ha aggiunto – che è quello di concentrarsi più sulle risorse che sulle riforme. E per questa ragione oggi siamo impegnati a fare le riforme mentre il treno è in corsa, una cosa molto complicata. Alla fine del ciclo previsto dal Pnrr noi misureremo la qualità dell’azione istituzionale del governo nazionale e dei governi regionali in relazione alla capacità che questi esecutivi avranno avuto di riformare il Paese per spendere le risorse».

«Vede, io sono presidente della Regione Calabria da due anni – ha ricordato –. Appena insediatomi ho trovato 1 miliardo di fondi del Fondo di sviluppo e coesione e 1 miliardo di fondi Por non spesi dai miei predecessori, e sto facendo di tutto per spendere queste risorse e non perderle».

«In generale nel Paese paghiamo spesso un eccesso di ottimismo in relazione ai fondi comunitari – ha concluso – rimandiamo, non rendicontiamo per tempo, dilatiamo alcune procedure, e spesso finiamo per perdere fondi. Questo non deve succedere». (rrm)

L’OPINIONE / Laura Ferrara: La Calabria ancora una volta sarà bocciata per la spesa fondi Ue

di LAURA FERRARAMancano poco più di due mesi alla chiusura del Programma operativo della Calabria 2014-2020 e la Commissione europea, rispondendo ad una mia interrogazione, mi informa che solo il 27 settembre la Regione ha notificato l’ennesima modifica dello stesso.

Il processo di revisione che riguarda il Programma operativo calabrese 2014-2020 non è altro che un artificio grazie al quale si elargiscono fondi a pioggia così da centrare l’obiettivo della spesa, o almeno provarci, a discapito della qualità. La riprogrammazione, dunque, non servirà ai calabresi, non gli verrà restituito, infatti, un territorio i cui investimenti hanno prodotto crescita e competitività, bensì si metterà, giusto, in sicurezza il programma. Questo va detto a futura memoria, quando il centrodestra, al pari di chi li ha preceduti, sbandiererà il raggiungimento dei target di spesa. Da tempo nel Dipartimento programmazione si promuovono operazioni volte esclusivamente a fare cassa, bandi per progetti da 5mila euro utili ad accontentare qualche associazione amica, risorse ridestinate a progetti vecchi e accantonati nei cassetti dei vari Enti. Così come si sposta la spesa verso assi del Por già ampiamente coperti. Circa 120 milioni verranno destinati per il programma Safe. Tutto lecito, per carità, ma se il 5% di un programma pluriennale (quasi decennale) potrebbe essere speso a pagare bollette elettriche e quindi colmare un’emergenza attuale, questo significa che nulla si sarebbe mai realizzato con quelle risorse. Nonostante la rincorsa, la spesa ancora arranca. Alla data del 2 ottobre 2023, infatti, l’importo della spesa certificata, in base alle informazioni fatte pervenire dall’autorità di gestione, ammontava a 1.619,5 milioni di euro. Ciò equivale al 72,8 % delle risorse disponibili a valere sul Por, ancora da modificare, tuttavia. Ecco perché, secondo la Commissione europea, al momento non è possibile escludere che le risorse inutilizzate possano essere disimpegnate in sede di chiusura della programmazione. Ancora una volta la nostra Regione verrà bocciata circa la qualità della spesa dei fondi comunitari, a maggior ragione se consideriamo i numerosi processi di revisione e rimodulazione già intervenuti sul Por Calabria negli scorsi anni e che hanno inciso notevolmente, per non dire stravolto, la struttura originaria dello stesso. (lf)

[Laura Ferrara è europarlamentare del Movimento 5 Stelle]

Fondi Ue, Regione al fianco dei comuni per uso delle risorse

La Regione Calabria è al fianco dei Comuni per l’utilizzo dei fondi Ue. Questa mattina, infatti, alle 10.30, è in programma un incontro tra Salvatore Siviglia, dirigente generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, con i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici dei Comuni beneficiari per una prima verifica dello stato delle procedure al fine di pervenire celermente alla cantierizzazione delle opere finanziate.
Nei giorni scorsi, infatti, a seguito della ricognizione dei progetti immediatamente cantierabili, e che dunque potranno concludersi entro il 31 dicembre 2023, la Giunta aveva deliberato lo stanziamento di 43 milioni di euro di fondi Por Fesr Fse 2014-2020 per 94 Comuni.

La gran parte delle risorse – poco più di 33,5 milioni di euro – andranno a 71 comuni per preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse. Poco meno di 9,5 milioni di euro saranno destinati, invece, a 23 Comuni per sostenere la transizione energetica verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori.

Prosegue, dunque, «l’impegno della Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto – si legge in una nota del Dipartimento Territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria. per preservare e tutelare l’ambiente e sostenere la transizione energetica ed ecologica nei Comuni della Calabria».

«In particolare – viene spiegato – sull’Asse 6 del Por Calabria 2014-2020, sono stati finanziati 17 progetti per complessivi 8,8 milioni relativi al ciclo dei rifiuti (raccolta differenziata, isole ecologiche, compostaggio di prossimità), e altri 44 progetti per 24,7 milioni relativi al ciclo idrico integrato (reti idriche, reti fognarie, impianti di depurazione e stazioni di sollevamento)».

«Un’azione organica quella intrapresa dalla Giunta regionale in materia ambientale – si legge ancora – in cui si coniugano attività emergenziali estive (monitoraggio degli impianti di depurazione e relativo finanziamento di interventi urgenti per complessivi 9 milioni) e programmazioni di interventi ordinari a carattere strutturale».

«In questa programmazione – viene spiegato – è stato disposto anche il finanziamento del progetto “Smart Water Innovation” per ulteriori 9,4 milioni in favore di Sorical, che prevede la realizzazione di un sistema tecnologicamente avanzato di gestione della risorsa idrica per l’ottimizzazione della distribuzione di acqua potabile, nonché il complessivo controllo digitale delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato (sorgenti e pozzi, rete di adduzione, reti idriche di distribuzione, reti fognarie, impianti di depurazione e di sollevamento)».

«Tale sistema, oltre a rispondere alle esigenze politiche e alle strategie europee esplicate nelle direttive “Drinking water directive” (1998/83/EC) e “Water framework directive” (2000/60/CE), per la messa in atto di misure urgenti finalizzate ad accrescere la resilienza delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato, consentirà di monitorare la corretta distribuzione dell’acqua nelle infrastrutture idriche a servizio dei comuni stessi».

«Gli interventi, d’intesa con gli enti attuatori – conclude la nota – saranno realizzati entro fine anno, anche per la forte volontà del presidente Occhiuto di non perdere nemmeno un euro delle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea». (rcz)

Fondi Ue, l’assessore Minenna risponde al PD: Regione lavora per stimolare Enti locali e programmare spesa

L’assessore regionale all’Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici, della Regione Calabria, Marcello Minenna, ha replicato al Partito Democratico Calabria, sottolineando come «l’opposizione non vuole comprendere la ratio di una misura chiara, che ha l’obiettivo di avviare regole di programmazione per la spesa dei fondi comunitari nella nostra Regione».

«Spiace constatare che il gruppo regionale del Partito democratico attribuisca al bando per la spesa dei fondi Ue funzioni extra ordinem. Ognuno valuta con i parametri con cui è abituato ad operare», ha detto Minenna, spiegando che «l’Assessorato tecnico ha semplicemente avviato un nuovo modus procedendi orientato a creare le basi per una solida sinergia con gli enti locali. Il bando è, infatti, di semplice attivazione, e si riferisce a progetti esecutivi pronti ad essere realizzati».

«A questo bando, come ho già spiegato, ne seguiranno altri su base periodica – ha proseguito –. L’idea è quella di stimolare gli enti locali a programmare le loro attività nella certezza che periodicamente arriveranno bandi per i supporti finanziari del caso peraltro sempre con omogenea sintassi amministrativa. Il fine ultimo è quello di evitare soluzioni su misura o comunque estranee ad una visione programmatica. Abbiamo ereditato una situazione molto complessa, e stiamo operando per invertire la rotta e fare della Calabria una Regione virtuosa. Da tecnico non comprendo come si possa fare polemica anche su questo. Noi andiamo avanti, i bilanci li faremo, dati alla mano, a fine anno». (rcz)

Il PD Calabria sul bando Fondi Ue 2013-2020

Mimmo Bevacqua, capogruppo del Partito Democratico Calabria, ha evidenziato come «oltre al danno adesso arriva anche la beffa per tutti gli enti locali interessati al bando elaborato dalla giunta regionale per la spesa dei fondi europei in scadenza a dicembre».

«Le tante segnalazioni che stiamo ricevendo sulla fattibilità ed esecutività di progetti da finanziare con la programmazione 2013/2020 da sindaci e amministratori è la conferma di quanto da noi già sostenuto – hanno spiegato ancora i consiglieri dem  – che lamentano l’impossibilità di potere rispettare la scadenza prevista dal bando per potere usufruire delle eventuali risorse. I requisiti e le modalità con le quali lo stesso bando è formulato sono di per sé impossibili da rispettare per i Comuni in termini così brevi. Il bando prevede, ad esempio,  che  per ottenere i finanziamenti  gli  Enti locali dovranno avere già approvato la progettazione esecutiva, in linea con il prezziario delle opere pubbliche della Regione Calabria per il 2023».

«Requisiti così stringenti e scadenze temporali così ristrette che fanno venire in mente si tratti dunque di bandi rivolti a qualche Comune “amico”, magari avvisato in precedenza.  Se ciò dovesse essere vero sarebbe mortificante per i tanti Comuni calabresi oggi alla ricerca di finanziamenti, ma con progetti non ancora cantierabili. Si conferma ancora una volta – hanno proseguito ancora i dem – l’approssimazione e la mancanza di una strategia di sviluppo e crescita da parte della giunta regionale. Non è possibile continuare a sprecare e perdere risorse con interventi a pioggia e senza nessuna concertazione – conclude il gruppo del Pd – e ciò fa crescere la nostra preoccupazione anche in ordine alla programmazione futura». (rrc)

Iniziativa fondi Ue a Bruxelles, Nucera: Il futuro di Reggio passa da qui

«Reggio e la Calabria nel percorso di rilancio non hanno strade alternative rispetto all’utilizzo massiccio dei fondi europei. È una sfida che va colta e che richiede sacrificio, per farlo nel migliore dei modi però servono competenze, lungimiranza e capacità di programmazione». È quanto ha detto Giuseppe Nucera, leader del movimento La Calabria che vogliamo ed ex presidente di Confindustria RC, all’iniziativa Fondo di coesione e opportunità per le amministrazioni locali. Migliori pratiche, ultime tendenze e consigli utili svoltosi a Bruxelles.

«Si è trattato di una tre giorni preziosissima sul piano delle nozioni acquisite e dell’apprendimento. Non posso che congratularmi con l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Denis Nesci per la brillante iniziativa che ci ha dato la possibilità di ascoltare gli interventi di funzionari di alto livello», ha aggiunto, sottolineando come «conoscere da vicino come funziona la macchina europea, con particolare riferimento all’utilizzo dei fondi comunitari da parte degli enti locali, mi ha consentito di capire la valenza fondamentale che possiedono queste risorse per lo sviluppo delle amministrazioni, permettendo agli enti locali di centrare gli obiettivi prefissati nei vari settori».

Secondo l’ultimo rapporto “L’economia della Calabria”, presentato in questi giorni da Bankitalia, alla data del 22 maggio risultano assegnati a soggetti attuatori pubblici circa 5 miliardi (4,4 nell’ambito del Pnrr e 0,6 sul versante del Pnc) per interventi da realizzare in Calabria, pari al 4,4 per cento del totale nazionale. 

I fondi finora assegnati, in rapporto alla popolazione – è detto nel report – sono superiori alla media nazionale: 2.265 euro pro capite contro 1.911. Numeri incoraggianti ma che hanno la necessità di essere tradotti in pratica con la capacità di far giungere a destinazione le risorse entro le date previste dal Pnrr.

«Come ha giustamente evidenziato Bankitalia, il Pnrr offre un’opportunità unica per affrontare i nodi strutturali e accorciare il divario che separa le regioni più in difficoltà come la Calabria rispetto a quelle più avanzate», ha evidenziato Nucera, ricordando come «il Comune di Reggio Calabria vive, da anni,  uno stato di incertezza amministrativa che sta ingabbiando ogni opportunità di rilancio».

«L’importante iniziativa tenutasi a Bruxelles e alla quale ho avuto il piacere di partecipare – ha concluso – mi ha convinto rispetto alle reali possibilità per il nostro territorio di riscattarsi, lasciandosi alle spalle difficoltà e problematiche datate. Nessuno però potrà farlo per noi: serve la capacità di cogliere le possibilità che i fondi europei ci offrono». (rrc)

 

Il Pd Calabria: La programmazione dei fondi si conferma fallimentare

Il Gruppo Pd Calabria ha evidenziato come «la programmazione dei Fondi si conferma fallimentare».

«Nella sua “dettagliata” relazione fatta in consiglio regionale nell’ultima seduta – viene spiegato – l’assessore Minnenna aveva rassicurato tutti negando qualsivoglia criticità in vista del raggiungimento degli obiettivi e nella spesa dei fondi comunitari relativi alla programmazione 2013/2020».

«Avevamo ragione, dunque – continua la nota – quando denunciammo di essere davanti al fallimento in termini di programmazione da parte del dipartimento della Programmazione unitaria – governato oramai da 4 anni dal centrodestra così come il resto della Regione – evidenziando che il loro obiettivo fosse  soltanto quello del mero raggiungimento del risultato finanziario rinunciando ad un concetto che pur alberga nel suo nome e che dovrebbe essere prioritario per una Regione come la nostra, ovvero la programmazione. Il bando di questi giorni, osannato dall’assessore Minenna e dal presidente Occhiuto, rivolto a quegli enti locali dotati di progetti che dovranno essere portati a termine entro dicembre ne è la testimonianza più lampante».

«L’approssimazione e la mancanza di una strategia di sviluppo e crescita sono manifeste – è stato evidenziato dal Pd Calabria – se si volesse davvero venire incontro alle difficoltà dei Comuni, non si varerebbe una misura di così corto respiro. Non è certo questa la maniera di agevolare e supportare interventi strutturali capaci di impattare significativamente sulla vita economica e sociale delle comunità. Durante l’ultima seduta di Consiglio avevamo invitato il governo regionale a cambiare rotta cominciando a coinvolgere le Università e i mondi vitali per la programmazione, avviando un rapporto di collaborazione serio e costruttivo con gli Atenei calabresi».

«La programmazione 2021-2027, invece – conclude la nota – non ha avuto nessuna forma di confronto con gli attori sociali. E adesso assisteremo a una raccolta di progetti fatta in fretta e furia, senza alcun piano organico e senza alcuna ricaduta sui territori. Quel che però si raggiungerà, sarà il consueto obiettivo primario: spendere e spandere per lasciare la Calabria sempre in obiettivo 1. Anche questa volta, il presidente Occhiuto si autoloderà attraverso i social, ma i fatti iniziano ad essere ogni giorno che passa più forti della macchina mediatica sempre in moto e che, ormai, gira a vuoto». (rrc)

Fondi Ue: Minenna, 85% di quanto speso viene messa a terra dalla Regione

L’assessore regionale all’Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici, Marcello Minenna, è intervenuto in Consiglio regionale per relazionare in merito allo stato di attuazione della programmazione europea 2014-2020.

«Il Piano di Attuazione dei fondi comunitari calabrese – ha spiegato – è un piano che prevede, dal punto di vista finanziario, tre pilastri fondamentali – l’Europa per il 78,93%, lo Stato centrale per il 13,18% e la Regione per il 7,89% – ed è rivolto agli enti pubblici, alle imprese e alla collettività».

«Ha una dotazione totale 2,2 miliardi di euro – ha detto ancora – di cui la quota comunitaria è di 1,8 miliardi rispetto al quale, per conseguire il target previsto al 31.12.23, dovrà essere sostenuta una ulteriore spesa per 538 milioni di euro che, in virtù degli attuali tassi di co-finanziamento, corrisponde ad una spesa totale di oltre 680 milioni di euro».

«Ma il tema rilevante – ha proseguito  – sono alcune variabili che indicano la capacità di accelerazione del programma. Tra queste, le cosiddette operazioni sponda, in cui andiamo a rendicontare spese fatte da soggetti terzi rispetto all’ente Regione. Parliamo di risorse che non rappresentano la messa terra diretta dell’ente».

«Bene, su questo punto – ha detto ancora – la Regione ha fatto un gran lavoro: quando abbiamo ereditato il programma la logica era 15% di spesa diretta e 85% progetti sponda. Oggi siamo in una situazione, grazie al grande lavoro degli uffici e dato dagli indirizzi della Giunta, in cui quella proporzione si è addirittura invertita: 85% di spesa che viene messa a terra dalla Regione e 15% di spesa sponda. Ciò significa una spesa migliore e una capacità di governo delle decisioni che hanno impatto sul territorio. E non c’è dubbio che c’è stata anche un’importante accelerazione nell’ultimo anno fiscale».

«Questa inversione di spesa, inoltre – ha concluso – ci consente di migliorare la nostra capacità nella prossima programmazione. Io non ravviso dunque criticità nella realizzazione degli obiettivi del programma». (rrc)

Il presidente Occhiuto: Il Sud è luogo di opportunità

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha evidenziato di come il Sud è luogo di opportunità, e di come può «essere hub dell’Europa sul Mediterraneo».

«Devo esprimere la mia riconoscenza a The European House Ambrosetti per aver contribuito a modificare il paradigma della discussione sul Mezzogiorno, che spesso è stato rappresentato nella comunità nazionale soltanto come un luogo di problemi. Oggi invece cominciamo a parlarne anche come luogo di opportunità e di investimenti nazionali e internazionali. Un luogo di opportunità non solo per le regioni del Sud ma per il Paese e per l’Europa», ha detto il Governatore nel corso del suo intervento al Forum Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socioculturale del Mediterraneo.

«Questo perché – ha detto ancora – il Sud Italia può davvero candidarsi ad essere l’hub dell’Europa sul Mediterraneo, in grado anche di interloquire con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Quindi non solo un hub energetico, ma anche un luogo cruciale per il commercio internazionale».

«Io lo sto vivendo sotto i miei occhi – ha proseguito – perché la mia Regione ospita il primo porto d’Italia, quello di Gioia Tauro, che fa 3,5 milioni all’anno di movimentazione di container. Oggi ancora non produce ricchezza in Calabria perché è un porto di transhipment ma è un asset logistico straordinario in questo nuovo scenario internazionale. Credo che le Regioni del Sud se sanno interpretare l’attività di governo in chiave moderna, e non meramente rivendicativa, possono vivere le stesse condizioni di crescita che hanno avuto le Regioni del Nord nei decenni passati».

«La coesione si realizza non solo attraverso la spesa produttiva del governo nazionale e dell’efficacia delle risorse dell’Unione europea, ma anche con una visione in grado di creare sviluppo. Noi lo stiamo facendo», ha sottolineato ancora Occhiuto.

Il Governatore, poi, ha parlato dei fondi Ue, dicendo come «non credo che il presidente Emiliano abbia ragione quando dice che ci sia l’intenzione da parte del governo di dirottare verso altri lidi le risorse dell’Fsc».

«Le risorse destinate alle Regioni devono essere spese in quelle Regioni. Dobbiamo però dimostrare di essere una classe dirigente che abbia onestà intellettuale», ha detto ancora, ricordando come «sulla spesa ci sono dei problemi strutturali da affrontare, ma le risorse ci sono. Inoltre giudico come un fatto positivo che ci sia un unico ministro, Fitto, che si occupi di tutti gli strumenti di finanziamento e programmazione».

«Certo, anche io vorrei che questo lavoro di ricognizione dei programmi di spesa che sta facendo il ministro fosse rapportato ai dati attuali – ha concluso – e vorrei anche si passasse presto alla fase operativa dell’accordo con le singole Regioni.
Ma confido che a questa fase ci si arrivi da qui a qualche giorno». (rrm)

Fondi Ue, l’eurodeputato Nesci: Bene iniziativa Regione per impermeabilizzare sistema da infiltrazioni criminali

L’eurodeputato Fdi-Ecr, Denis Nesci, ha evidenziato come «il protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Calabria e Direzione nazionale investigativa antimafia, rappresenta un importante strumento di prevenzione da infiltrazioni della criminalità organizzata, per quanto concerne le linee di finanziamento dell’Unione Europea».

«Le ingenti risorse previste dal Pnrr – ha aggiunto  ma anche dai programmi operativi europei e dal Piano di sviluppo e coesione, sono appetibili per le organizzazioni criminali, e questo accordo, tra i primi d’Italia, sottoscritto dal Governatore Roberto Occhiuto e il direttore nazionale della DIA Maurizio Vallone, riuscirà a garantire maggiori controlli sulle procedure di appalto, autorizzazioni e concessioni, riferiti alla messa a terra dei progetti finanziati con fondi europei».

«Un’attività di controllo – ha continuato l’esponente di Fdi-Ecr – pianificata ed integrata volta ad impermeabilizzare il sistema dei finanziamenti indiretti, per cercare di dare respiro e soprattutto una spesa qualificata, dei tanti interventi previsti, di cui avrebbe bisogno la Calabria in questa fase di rilancio avviata dal governo regionale».

«Complimenti al consigliere Antonio Montuoro – ha concluso – che ha fortemente voluto e sostenuto questa iniziativa di collaborazione e di sinergia interistituzionale, il cui lavoro di diversi mesi, ha portato i suoi frutti grazie alla firma del protocollo siglato». (rrm)