Roberto Occhiuto “in Libertà” promuove la conta degli azzurri a Roma

di SANTO STRATI – A buona ragione il governatore della Calabria Roberto Occhiuto rivendica il diritto di una conta “aggiornata”di Forza Italia. I numeri realizzati in Calabria da Forza Italia (32%a, grazie anche e soprattutto all’instancabile supporter Francesco “Ciccio” Cannizzaro, giustificano la nascita di una nuova corrente di Forza Italia (ma ce ne sono mai state quando c’era Silvio?). E nonostante Occhiuto ripeta che «è solo un’iniziativa per discutere insieme su come rendere Forza Italia e il centrodestra un po’ più liberali», da troppe parti si mormora che si tratti di una manovra, da fine e gran politico, per usurpare il “trono”  del segretario Tajani e prenderne il posto.

A ben vedere, però, non sarebbe un obiettivo di immediata realizzazione, ma va considerata, piuttosto, come una significativa “prenotazione” per il futuro, mettendo avanti numeri e risultati.

La Calabria ha una solida storia di personaggi politici che hanno “amministrato”da posizioni diverse il Paese: Giacomo Mancini, Riccardo Misasi, giusto per fare qualche nome, e non è inimmaginabile la proiezione “nazionale” di Occhiuto come futuro segretario di un partito ancora in cerca di una precisa identità “liberal-centrista” dopo la scomparsa di Berlusconi.

In tanti avevano profetizzato  la scomparsa di Forza Italia, dopo la morte del fondatore e “padrone”, ma avevano sottostimato la voglia di centro che è radicata tra gli italiani, sempre più smarriti tra una sinistra divisiva e rancorosa e una destra che conosce poco la moderazione. C’è, obiettivamente, una grande voglia di centro, soprattutto tra i non-elettori volontari, ovvero tra molti di coloro che non vanno più a votare perché disgustati dalla politica e privi di qualunque motivazione ideologica, pur mantenendo, in realtà, una forte propensione a seguire e occuparsi di politica.

Quest’area, a dir poco immensa, di elettori mancati non soltanto costituisce un pericoloso vulnus al sistema democratico, ma rivela la necessità che la politica torni sul territorio ad animare le piazze, a ricreare “scuole di partito”, ad avvicinare e formare i giovani.

E qui risalta in assoluta evidenza che esiste un vuoto al “centro”, nel senso che serve agli elettori un riferimento più concreto e deciso che riaccenda gli animi e rifaccia palpitare i cittadini (come avveniva fino agli anni Settanta). In questi ultimi 55 anni, dalla nascita delle regioni in avanti, s’è registrato un continuo senso di disillusione e di stanchezza nei confronti della politica, oggi più che mai meno rappresentativa e sempre più spesso con una classe dirigente raccogliticcia e priva non soltanto di qualunque appeal politico, ma anche di competenze e capacità.

Occorre tornare a fare Politica (con la lettera maiuscola) perché è il popolo che lo richiede, lo stesso che si ritiene legittimato a disertare le urne, stante l’attuale legge elettorale che, non a caso, è stata ribattezzata porcellum dal suo stesso ideatore Calderoli. Una nuova legge elettorale è quanto mai indispensabile se si vuol far tornare alle urne gli elettori, tenendo conto, ovviamente, della necessità di legalizzare con apposita legge il voto a distanza (dai più considerato terrore della destra e  company) che consenta a lavoratori, studenti e comunque a tutti i fuori sede di poter partecipare alle elezioni.
Solo per fare un esempio, si consideri la vicenda Calabria col suo modesto 44% di votanti alle ultime consultazioni di ottobre: su un milione e ottocentomila circa di aventi diritto al voto, almeno seicentomila vivono fuori della regione pur conservando la residenza. Cosa significa? che la percentuale di voto rapportata agli effettivi residenti sarebbe non del 44% bensì oltre il 55%. E questo valore si potrebbe applicare alle altre astensioni registrate nelle ultime elezioni regionali, senza tuttavia sottovalutare l’impatto negativo di quanti per fare pace con se stessi preferiscono disertare le urne, esprimendo indifferenza (e qualche volta disprezzo) verso la politica e per come viene fatta oggi.

In questo scenario, l’iniziativa di Roberto Occhiuto di mettere in piedi una “corrente” battezzata “in libertà” esprime in pieno l’intuito politico del Presidente della Calabria e  una lunga visione che gli deriva da tantissimi anni spesi da politico. Ha cominciato a 23 anni come consigliere comunale e prima di diventare, la prima volta, Presidente della Calabria era capogruppo dei deputati azzurri alla Camera.

Qual è il vero obiettivo? Gli osservatori sono divisi, ma ai più risulta evidente che i tempi non sono maturi per un “rovesciamento” dell’attuale Segreteria: bisognerà aspettare il prossimo anno (2027) quando andranno gestite le elezioni politiche che vedranno, con larga probabilità, la riconferma dell’attuale premier con un successo non inaspettato. Quello che, invece, conterà, riguarda la coalizione che dovrà costituire il futuro esecutivo del Meloni 2: ci sono all’orizzonte gli spazi del centro che Lega e Fratelli di Giorgia non riescono a captare e le piccole formazioni (Noi Moderati) stentano a far propri. E qui prevale l’idea che sia Forza Italia, una “nuova” Forza Italia, a seminare e raccogliere nuovo consenso mettendo in crisi (si fa per dire…) il partito di Giorgia Meloni e la Lega, quest’ultimo in affanno di identità. Salvini ha avuto l’intelligenza di sorridere e far sorridere il Sud, con poco entusiasmo dei veteroleghisti, ma la raccolta non ha dato i risultati sperati, nonostante la buona semina.

Ci sono, però, da considerare gli investimenti prossimi futuri che riguardano il Mezzogiorno e in particolare, Calabria e Sicilia: Ponte, Alta Velocità, strade e autostrade. Una barca di miliardi che andrà gestita – si spera – tenendo solo in mente il bene comune e non interessi personali o elettoralistici.

Si tratterà di avviare un nuovo modo di intendere la politica avvicinandola al territorio per venire incontro alle esigenze dei cittadini e far partire, al Sud, un vero piano di crescita e sviluppo che – se decollasse – sarebbe davvero inarrestabile.

L’intero Paese, questo è chiaro, non va da nessuna parte senza l’apporto più che significativo del Mezzogiorno, probabile locomotiva di un futuro di crescita e benessere. Quindi, la mossa di Occhiuto  non è “sabotare” Tajani e la sua segreteria, ma mettere una seria ipoteca (viste anche le simpatie e gli endorsement rivelati da Marina e PierSilvio Berlusconi nei suoi confronti) sul futuro management di Forza Italia. Cominciando anche dalla comunicazione: da questo punto di vista è molto probabile che il Presidente della Calabria, da vicesegretario diventi presto anche portavoce di Forza Italia, perché – è evidente – che la narrazione di un centro da rendere coeso e politicamente fruttuoso richiede una strategia di non basso profilo. E in questo, Occhiuto ha sempre mostrato di saperci fare, seguendo visione e prospettive, anche se qualche volta – sbagliando – fa prevalere la logica dell’”uomo solo al comando”, ma spesso indovinando le mosse strategiche che gli hanno portato successo.

Per Tajani, a fine mandato, nei primi giorni del 2027 (quando si tratterà, appunto, di preparare le elezioni politiche) non mancano alternative di livello: il Quirinale (dove, tranne Draghi e Casini, non ci sono seri competitor), oppure un incarico internazionale che premi le esperienze maturate prima come Presidente del Parlamento   Europeo e poi come ministro degli Esteri.

Con queste premesse, domani a Palazzo Grazioli (che fu la casa romana di Berlusconi) e oggi ospita la Stampa Estera) non ci saranno scintille, ma evidentemente una prima conta su chi sta con chi.

Maliziosamente, qualcuno, ha addebitato a Tajani il suggerimento di “disertare” l’invito di Andrea Ruggeri (ex deputato azzurro, giornalista e uomo onnipresente nei salotti che contano), ma riteniamo troppo intelligente il ministro degli Esteri per temere attacchi sotterranei. Non convengono a nessuno, ma una prima conta farà solo che bene al partito-non partito che deve decidere un suo ruolo preciso nello scenario della politica nazionale.

La tentazione (e l’ambizione) di far crescere consenso in quel centro smarrito e in cerca di riferimenti è fin troppo evidente e questo, sì, potrebbe creare qualche fibrillazione nella coalizione, che – in tal caso – peccherebbe di superficialità ignorando i guai veri della sinistra che cerca di capire dove andare e come recuperare credibilità. Così come sono ingiustificate le palpitazioni dei neo consiglieri azzurri calabresi: Occhiuto non ha alcuna intenzione di abbandonare la “nave” calabrese (almeno per il momento) per fare il segretario azzurro. Ci sono tempi e modi e il Presidente, pur nel suo frenetico e inarrestabile modo di agire, capisce bene che, qualche volta, correre non è salutare. Piccoli passi portano benessere e stabilità: l’obiettivo vero è far crescere il consenso.

Il modello di seduzione – è chiaro – è quello mutuato da Silvio Berlusconi: Roberto Occhiuto (56 anni) ha dimostrato di saper conquistare contemporaneamente grandi industriali che guardano a nuove attrazioni d’investimento al Sud e semplici cittadini che difendono il proprio territorio e quanti chiedono, amareggiati per i figli che vanno via, di fermare l’emorragia di giovani dalla Calabria. Impresa ai più impossibile, ma non per lui. Auguri.

Il bilancio della tre giorni forzista a Reggio
Tajani: «Si può fare davvero molto per il Sud»

Chiusa la tre giorni di Forza Italia che ha chiuso il tour “Radici del Sud”, è tempo di bilanci e di prospettive immediate.

Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia non ha dubbi sui risultati di tale assise: «Non sono venuto qui per un gesto di amicizia verso Occhiuto e Cannizzaro o per il partito in Calabria. Sono qui perché ero convinto che si dovessero accendere i riflettori internazionali su questa parte d’Italia, per far capire quali sono le potenzialità di questo nostro Meridione. Questa tre giorni ha dimostrato che si può fare veramente molto per il Sud».

Soddisfatto il deputato forzista Francesco Cannizzaro artefice e regista di questa tre giorni: «Ce la possiamo fare? – ha detto ai giornalisti e all’affollata platea del Kalura di Catona – Assolutamente sì, perché il Sud negli ultimi anni ha rialzato la testa. Il percorso è già tracciato, lo dobbiamo proseguire con contenuti, impegno e obiettivi. Quello che abbiamo fatto oggi non è stato tempo perso».
Chiuso il sipario degli Stati generali, ora si apre il capitolo elezioni.

Occhiuto lascia la Presidenza
ma rimane Commissario alla Sanità
L’opposizione – spiazzata – insorge

Roberto Occhiuto anche ieri alla seconda giornata degli Stati generali del Sud promossi da Forza Italia, ribadendo che formalizzerà le dimissioni nei prossimi giorni, ha ricevuto attestazioni di solidarietà dalla coalizione di centro-destra che appare compatta nel sostenere la decisione del Governatore. Ma le dimissioni da Presidente non comportano anche quelle da Commissario alla Sanità: la nomina proviene dal Consiglio dei ministri e può essere revocata solo dalla Presidente Meloni (cosa che la premier si guarderà bene di fare). Del resto da mesi Occhiuto aveva annunciato la fine del commissariamento con l’accettazione del ripianamento, ma il provvedimento ancora tarda ad arrivare. E le opposizioni insorgono anche per questa incongruità (che tale non è) del mantenimento dell’incarico di Commissario alla Sanità. Anzi attaccano ancora una volta Occhiuto sul nodo Sanità ancora da sciogliere con troppe criticità da risolvere. E sulla sanità, c’è da prevedere, ci impernierà la prossima campagna elettorale. La sinistra, spiazzata dalle dimissioni improvvise – ha poco tempo per decidere su chi puntare: Falcomatà o Tridico, o su outsider come il consigliere regionale Ernesto Alecci (già sindaco di Soverato) o Flavio Stasi (sindaco di Corigliano-Rossano)

Oggi terza e ultima giornata della assise azzurra, in diretta sulla rete: https://youtube.com/@forzaitalia?si=rTibNa8Ux1ZBuxXE

Stati generali del Sud di Forza Italia: seconda giornata a Reggio

Gli Stati generali del Sud di Forza Italia hanno iniziato ieri a Catona di Reggio Calabria una tre giorni molto partecipata e superaffollata. Un weekend azzurro caratterizzato, ovviamente, dalle dimissioni del Presidente Occhiuto che ha trovato piena solidarietà e naturalmente il massimo appoggio da Antonio Tajani, nella qualità di Segretario di Forza Italia. Il ministro degli Esteri ha annunciato il pieno appoggio per una campagna elettorale “importante” definendo il sicuro successo di Occhiuto il «trampolino di lancio per il partito per le prossime elezioni politiche del 2027». Oggi la seconda giornata con cinque panel che vedranno protagonisti, tra gli altri, i governatori del Sud: Occhiuto, Schifani (Sicilia) Roberti (Molise) e Bardi (Basilicata), con ospite quello del Piemonte Alberto Cirio, moderati dalla vicepresidente del Senato Licia Ronzulli. Si parlerà poi di Economia reale e investimenti, di agricoltura e turismo, degli enti locali e il territorio e il Sud come motore dell’Italia.

Forse un po’ angusta la location: il Kalura di Catona, a pochi km da Villa San Giovanni e Reggio,  affacciato sullo Stretto, uno dei posti più incantevoli del mondo, gremito all’inverosimile. Dalla riva dello Stretto, al termine di questa tre giorni, si tireranno le conclusioni di quanto scaturito dagli Stati generali del Mezzogiorno “Le radici del Sud,La Forza dell’Italia”, per una convergenza importante su tematiche cruciali per il futuro, non soltanto di questa parte del Paese. Una riflessione condivisa che non si limita alla sola analisi delle problematiche, ma che intende farsi motore di proposte, visioni e strategie orientate alla ripresa.

A fare gli onori di casa aprendo i lavori dell’evento è stato il Segretario regionale della Calabria e Vice Capogruppo alla Camera dei Deputati, Francesco Cannizzaro, insieme al Presidente della Regione Calabria e Vice Segretario Nazionale, Roberto Occhiuto, seguito dall’intervento del leader di Forza Italia e Vice Premier, Antonio Tajani, che ha sottolineato l’impegno concreto del  Governo di CentroDestra per il Sud Italia.

“La Calabria vi accoglie!” così Francesco Cannizzaro ad amministratori, sindaci, deputati, senatori, sottosegretari, eurodeputati, ministri, rappresentanti del mondo dell’impresa e delle associazioni, che da tutta l’Italia si sono ritrovati a Reggio Calabria per questo evento senza precedenti in questa regione.

Inevitabile per Roberto Occhiuto nel suo saluto non affrontare l’argomento dimissioni: “La politica deve avere il coraggio di guidare i processi, nel rispetto della magistratura, e gli elettori hanno il diritto di scegliere da chi essere governati”.

Nel suo atteso intervento Antonio Tajani ha parlato di una famiglia che non si ferma mai, quella di Forza Italia: “In agosto non andiamo in vacanza ma parliamo di politica e di sud, che rappresenta una straordinaria risorsa di idee, energie, donne e uomini che si impegnano in politica. Una fucina culturale di buon governo. E FI governa ben 4 regioni del sud, perché per noi il sud è straordinaria risorsa, una fucina culturale. L’obiettivo che perseguiamo non è chiedere soldi a Roma, ma usarli! Usare quei soldi per cambiare la regione, e questo è accaduto col governo Occhiuto. La dignitàper il sud è valore fondamentale edin questi ultimi anni è stata restituita ai calabresi. Ciò non toglie che continueremo a prestare attenzione alla Calabria ed a tutto il meridione. Sempre più amministratori locali aderiscono al nostro modo di fare politica perché credono nel nostro progetto, si sono resi conto che abbiamo idee chiare ed una prospettiva di futuro”.

Durante il primo panel “Giovani, Politica, Sport e Impresa” è emerso un passato prossimo fatto di difficoltà legate all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, soprattutto in settori tradizionalmente maschili, dove oggi cresce la presenza e il contributo femminile, come testimoniato da imprenditrici e imprenditori intervenuti. La Calabria sta guadagnando sempre più attenzione positiva, anche grazie alla valorizzazione di vari comparti con imprenditori e imprese che si fanno portavoce del territorio e delle sue eccellenze. Lo sport è stato riconosciuto come un valore aggiunto, non solo sotto il profilo sociale e formativo, ma anche economico e sanitario.

A seguire il panel “Capitale Umano e Mercato Unico Europeo: competenze, istruzione e pari opportunità”: negli ultimi anni, c’è stato un netto cambio di passo: la Regione ha iniziato a investire concretamente nel capitale umano, arrivando a finanziare master di I e II livello per favorire il ritorno e la permanenza dei giovani qualificati sul territorio. “Oggi, le opportunità ci sono: non ci sono più scuse” è stato affermato. Sono numerosi i bandi attivi per chi vuole lavorare e investire in Calabria. Anche Forza Italia ha dato un contributo importante, promuovendo politiche e azioni concrete per favorire lo sviluppo locale. I giovani chiedono opportunità ma serve anche un impegno forte contro la burocrazia, che spesso rappresenta il principale ostacolo all’iniziativa e alla crescita.

Il panel “Piano strategico per il servizio sanitario pubblico” ha visto a dibattere ordini professionali di Medici e farmacisti, esponenti di massimo livello di SUMAI, ANAAO e AIFA, parlamentari a cui è affidato l’arduo compito di far parte delle Commissioni Sanità e Tutela della Salute presso la Camera dei Deputati, sfaccettature diverse dello stesso complesso mondo, che hanno fornito chiavi di lettura differenti per migliorare la Sanità.

“Infrastrutture e trasporti – un ponte … verso il futuro” è stato l’ultimo panel, dove il focus inevitabilmente è stato il Ponte sullo Stretto; ma non è stato certo l’unico argomento: SS 106, alta velocità e capacità ferroviaria, porti e aeroporti, sono stati gli altri argomenti del panel, da cui è emersa la cruciale necessità di pigiare sull’acceleratore della realizzazione di opere pubbliche per consentire uno sviluppo della Calabria e del Sud più al passo con l’Europa oltre che col Nord Italia.

La prima giornata si è conclusa con l’intervista live alla deputata Rita Dalla Chiesa sul tema della Legalità, tema a lei particolarmente caro per questioni personali. Al centro del face-to-face col giornalista RAI Riccardo Giacoia, infatti, il confronto di una vita vissuta da figlia del Generale Dalla Chiesa e da volto noto di Mediaset e amica del Presidente Silvio Berlusconi. (dr)

scarica il programma del 2 agosto

Si potrà seguire la diretta su:

https://youtube.com/@forzaitalia?si=rTibNa8Ux1ZBuxXE

Occhiuto conferma le dimissioni
e lancia le elezioni: si voterà a ottobre?
«Non potevo tollerare mesi di immobilità»

Agli Stati generali del Sud di Forza Italia in corso a Catona (Reggio Calabria) con la regia del deputato azzurro Francesco Cannizzaro, tiene la scena da protagonista il presidente Roberto Occhiuto. Dimissionario e candidato, «attuale e futuro presidente» lo presenta Cannizzaro, e lo sostiene il ministro degli Esteri Antonio Tajani, giunto a Reggio con grandi esponenti forzisti (praticamente tutto lo stato maggiore). Occhiuto ha confermato che ufficializzerà le dimissioni la prossima settimana: entro 10 giorni il presidente del Consiglio regionale dovrà convocare l’assemblea per decretarne lo scioglimento. Si voterà a ottobre e Tajani annuncia che la rielezione di Occhiuto sarà il trampolino di lancio per le elezioni politiche del 2027.

Occhiuto ha spiegato che i tempi della giustizia non sono quelli della politica: la Regione è ingessata, ogni attività è praticamente immobile: «Non potevo aspettare dicembre per la conclusione delle indagini e l’auspicata archiviazione delle accuse contro di me».

A Reggio gli Stati Generali di Forza Italia
Si conclude il tour “Le radici del Sud”

Da oggi, primo agosto, al Kalura di Villa San Giovanni (RC) una tre giorni di Forza Italia a conclusione del tour “Le radici del Sud, la Forza dell’Italia”. Previsto un parterre d’eccezione con la partecipazione di oltre 50 tra parlamentari e dirigenti nazionali, 4 eurodeputati e 5 presidenti di Regione. Aprirà i lavori il ministro degli Esteri Antonio Tajani, col il Presidente Roberto Occhiuto e il vicecapogruppo azzurro alla Camera on. Francesco Cannizzaro.

SI potrà seguire la diretta su:

https://youtube.com/@forzaitalia?si=rTibNa8Ux1ZBuxXE

In Calabria si chiudono gli Stati Generali del Sud di Forza Italia

Gli Stati Generali del Sud Italia di Forza Italia si chiuderanno a Reggio Calabria il 28 e 29 giugno. È quanto ha reso noto Francesco Cannizzaro, deputato di Forza Italia, segretario regionale del partito in Calabria e responsabile nazionale del Dipartimento Sud, presentando l’iniziativa che partirà da Matera il 29 marzo, per poi proseguire il 12 aprile a Napoli, il 26 aprile a Termoli, il 10 maggio a Taranto, il 17 e 18 maggio a Ortona e Sulmona, il 14 e 15 giugno a Budoni, in Sardegna, il 21 giugno a Palermo e chiudersi, infine, a Reggio.

«Ringrazio il Segretario Nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, per averci creduto subito nelle potenzialità di questa iniziativa – ha detto Cannizzaro – e invitandoci ad organizzare questa campagna itinerante di ascolto-dibattito che non ha precedenti nella storia del partito. Un doveroso grazie anche ai colleghi segretari regionali ed ai presidenti di Regione azzurri del Mezzogiorno per il contributo che hanno dato e soprattutto daranno per la realizzazione dell’iniziativa».

«In ogni singola regione del Sud – ha spiegato Cannizzaro – organizzeremo un evento per illustrare le iniziative messe in campo dal governo ed al contempo ascoltare, raccogliere le istanze che provengono dai territori. Il Sud ha la necessità di porre all’attenzione del governo l’ancora attualissima cosiddetta questione meridionale, perché il divario tra Nord e Sud esiste ancora, sebbene si sia ridotto grazie all’azione dell’esecutivo di centrodestra e in particolare di Forza Italia».

«Per questo, ascolteremo i territori, tramite i cittadini, i nostri eletti, tutte le associazioni, il mondo universitario, le istituzioni. Ed a conclusione dell’iniziativa – ha continuato – sarà redatto un documento da sottoporre all’attenzione del governo, al cui inseriremo richieste e proposte. Vogliamo radicarci ancora di più in ogni singolo comune del Paese e ritengo che nel Mezzogiorno ci sia un terreno fertile dove possiamo recuperare molto consenso».

«Sono particolarmente orgoglioso poi – ha concluso il parlamentare calabrese – che il tour si chiuda proprio in Calabria, a Reggio, dove non si analizzerà solo la questione calabrese ma sarà l’occasione anche per tirare le somme di tutti gli Stati generali del Sud». (rrm)

Francesco Cannizzaro nella Segreteria nazionale di Forza Italia

Prestigioso incarico per il deputato reggino di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, che è entrato nella Segreteria nazionale di Forza Italia.

La nomina è stata formalizzata da Antonio Tajani.

«Una nomina che mi riempie di orgoglio e soddisfazione, che sono felice di condividere con tutti coloro che mi sostengono da sempre con passione», ha detto Cannizzaro.

Congratulazioni e auguri di buon lavoro all’on. Francesco Cannizzaro, dopo la sua nomina nella segreteria nazionale di Forza Italia, vengono espressi in una nota dal sindaco di Taurianova, Roy Biasi, dall’assessore Maria Fedele e dal gruppo consiliare forzista composto da Nello Stranges e Vincenzo Papalia.

«L’ennesimo e più prestigioso riconoscimento che la segreteria guidata da Antonio Tajani manifesta in tal modo per il lavoro del nostro segretario regionale – hanno dichiarato i forzisti taurianovesi – traduce ancora una volta, e meglio di qualsiasi parola, l’impegno corale per quel radicamento qualificato di cui Cannizzaro si è incaricato e che vede il partito calabrese straordinariamente protagonista anche rispetto al resto del Paese».

«Si tratta, dunque – hanno aggiunto – di un successo personale, ma soprattutto politico, che sentiamo di dover condividere con tutte le articolazioni organizzative e le figure nuove che Cannizzaro stesso ha voluto creare e coinvolgere in questi anni, facendo brillare la Calabria per originalità organizzativa e incisività di un messaggio che mai come in questi anni ha designato la nostra regione quale modello da seguire, anche grazie alla buona amministrazione del governatore Roberto Occhiuto, che non a caso è già nel vertice nazionale del partito».

«Siamo certi – hanno concluso gli amministratori taurianovesi di Forza Italia – che il nostro segretario regionale, al quale va riconosciuto anche il merito di aver saputo fin qui dimostrarsi un autorevole vice capogruppo alla Camera  e un lungimirante responsabile del Dipartimento Sud del partito, saprà rappresentare al meglio quel ricambio generazionale che la segreteria nazionale ha voluto perseguire anche per offrire al Paese il volto di un Mezzogiorno dinamico che dimostra nelle istituzioni, incisività, attitudine all’ascolto e quella capacità di non risparmiarsi di cui fa campione il compianto presidente Berlusconi»(rrm)

M5S: Norma di FI su commissariamento sanità calabrese è un condono grottesco

Pasquale Tridico, capo della Delegazione parlamentare M5S in seno al Parlamento europeo, i parlamentari nazionali Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci, il consigliere regionale Davide Tavernise, gli amministratori e i consiglieri comunali pentastellati della Calabria, hanno definito «un guazzabuglio molto pericoloso, fuori dalle regole, l’emendamento nel Milleproroghe a firma dei soliti senatori forzisti Ternullo e Paroli che mira ad abrogare il regime commissariale della Sanità calabrese».

«Da dove nasce tale norma? – si sono chiesti i pentastellati –. Senza dubbio, è un condono grottesco che deriva da due fatti gravissimi: i ritardi mostruosi della Regione Calabria rispetto agli interventi sulla sanità finanziati dal Pnrr e la ricostruzione inveritiera dei bilanci passati delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria; questi ultimi approvati durante le ultime festività natalizie, nell’ombra e nel silenzio generale, addirittura con “analisi deduttive”».

«Ancora, la norma forzista prevede, quale eccezione per la sola Calabria, il ritorno alle competenze regionali in ambito sanitario – hanno spiegato gli esponenti M5S – per fronteggiare le criticità infrastrutturali degli ospedali pubblici mediante la nomina di un nuovo super-commissario con poteri di ordinanza sconfinati, che potrebbe essere il presidente Roberto Occhiuto, chiamato a predisporre e attuare un piano straordinario di interventi appositi e di riqualificazione, del tutto imprecisata, della rete ospedaliera con le risorse dedicate del Pnrr e altre eventualmente già disponibili».

«Detta norma, subordinata all’approvazione dei bilanci pregressi delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria, salta come nulla fosse – hanno spiegato ancora i pentastellati – le disposizioni generali sul riequilibrio finanziario in tema di sanità regionale contenute nella Finanziaria per il 2005; salta quelle di legge sull’esercizio dei poteri sostitutivi contemplati dall’articolo 120 della Costituzione; salta quelle sulla programmazione operativa del commissario ad acta indicate nella Finanziaria per il 2010. In altri termini, l’emendamento è un rimedio alla carlona a pesantissime deficienze di spesa e bilanci nella Sanità calabrese; sarebbe tecnicamente irricevibile; non affronta il problema delle impressionanti carenze di personale e dell’assoluta inadeguatezza delle reti assistenziali, ma si concentra sugli edifici sanitari pubblici. È pura nebbia, insomma».

«Questo emendamento – hanno concluso – non proviene da una visione di insieme dei problemi e delle necessità del Servizio sanitario della Calabria e certifica il fallimento del commissario Occhiuto e dei suoi amici al governo del Paese». (rrm)

Venerdì e sabato il ministro per le Riforme Istituzionali Casellati in Calabria

Venerdì 6 e sabato 7 dicembre, il ministro delle Riforme istituzionali e della Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sarà in Calabria per una serie di incontri politici e istituzionali.

Lo ha annunciato il deputato e segretario regionale di Fi, Francesco Cannizzaro.

La prima tappa è Catanzaro, alle 11, alla Cittadella regionale “Jole Santelli”, per la firma di un protocollo d’intenti con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, per l’individuazione di linee d’intervento normativo volte alla semplificazione a diretto beneficio del sistema dei cittadini e delle imprese.

Alle 13, al Palazzo dell’Amministrazione provinciale, saranno presentati i quadri dirigenziali del Coordinamento catanzarese di Forza Italia. Il ministro, poi, si sposterà a Taurianova, “Capitale del Libro 2024”, per visitare la rinomata Biblioteca Comunale e porgere un saluto all’Amministrazione comunale. La tappa seguente è Reggio Calabria, per partecipare, in Consiglio regionale, alla presentazione del completo organigramma del Coordinamento Provinciale di Forza Italia e del Coordinamento Grande Città di Reggio Calabria.

Sabato, primo appuntamento alle 9 con gli studenti del Liceo classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria. Successivamente, visita ai Bronzi di Riace ed a tutte le bellezze storiche custodite dal MarRC, Museo Archeologico nazionale.

Alle ore 10.30, all’l’Altafiumara Resort, in località Santa Trada, per la presentazione “Europa a Casa”, iniziativa del gruppo di Forza Italia Calabria e PPE, un servizio rivolto al territorio per dare opportunità concrete per attingere alle risorse europee con mirate azioni di informazione ed accompagnamento.