Il Frecciargento Sibari-Bolzano farà la sua ultima corsa il 31 dicembre, o forse no? Mantenere un collegamento ferroviario che consente a un bacino di oltre 150 mila persone di spostarsi dalla costa jonica fino al profondo Nord, per una regione come la Calabria non è fondamentale, di più. È necessaria, dunque, una mobilitazione generale della Regione per evitare che si interrompa un collegamento che si è rivelato vitale per l’area dell’Alto Jonio, ma anche per l’intera Calabria.
È per i cittadini del territorio jonico – prendendo in prestito le parole della compianta presidente Jole Santelli, quando annunciò a inizio ottobre la proroga della tratta fino a fine anno – «il giusto diritto a ricevere servizi di qualità per una mobilità moderna ed efficiente» oltre che un segnale importante per una regione che ha bisogno di investimenti non solo infrastrutturali, ma anche di trasporti, e un’ulteriore proroga o la stabilizzazione a tempo indeterminato di un servizio così fondamentale, può essere un chiaro segnale – da parte di Regione e delle Autorità competenti – della volontà di investire seriamente su un territorio che ha tante potenzialità da poter sfruttare.
Ed è per questo che il Comune di Cassano allo Ionio, guidato dal sindaco Gianni Papasso, ha deliberato per chiedere alle Ferrovie dello Stato, alla Regione Calabria, al Ministero delle Infrastrutture e ai Comuni del Cosentino, la proroga del collegamento ferroviario Frecciargento Sibari – Bolzano con la conseguente stabilizzazione a tempo indeterminato del servizio in modo da garantire al comprensorio dell’Alto Ionio un collegamento divenuto ormai vitale per lo sviluppo socio-economico oltre che sostenibile – dal punto di vista economico – dato l’alto numero di adesioni.
Gli amministratori di Cassano, infatti, hanno sottolineato che «il territorio dell’Alto Jonio registra un forte ritardo infrastrutturale e che i collegamenti con il resto del Paese sono resi particolarmente difficoltosi, così da rappresentare un ostacolo per lo sviluppo dell’intero territorio» ma, grazie al collegamento Sibari-Bolzano, si è «rotto l’isolamento della costa jonica cosentina e ha messo in connessione un’area, come la Sibaritide, importante dal punto di vista economico e turistico con il resto del Paese» e che la soppressione del treno «determinerebbe un arretramento per l’intero territorio rendendo inutili i vantaggi già conseguiti con l’attivazione del percorso».
Vantaggi, dunque, che non si può permettere di perdere, soprattutto se la Calabria è diventata ‘più vicina’ all’Italia grazie a questo collegamento che potrebbe – e speriamo – diventare ancora più importante e, sopratutto, dovrebbe essere potenziato in futuro, qualcosa venisse confermato o indeterminato. Un gesto che, per la Calabria e i calabresi, rappresenterebbe un passo in avanti verso un vero e proprio sviluppo e un futuro che viene sempre più chiesto a gran voce. (rrm)