Intesa tra la Garante della Salute Stanganelli e l’Autorità Portuale per sicurezza e prevenzione

Sviluppare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, avviare massicce campagne di prevenzione e screening e promuovere iniziative condivise a tutela del diritto alla salute. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa siglato tra la Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli e l’Autorità di Sistema Portuale  dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidata da Andrea Agostinelli e i  due terminalisti che gestiscono le attività di una delle infrastrutture più importanti del Mediterraneo, ovvero MCT, per quanto riguarda la movimentazione dei containers, rappresentato al tavolo dall’A.d. Antonio Testi e Automar Spa, per il settore automotive, nella persona della Compound Manager, Rosy Ficara.

Il protocollo avrà durata di tre anni dalla data della sottoscrizione. È prevista, inoltre, l’opportunità di riunire, almeno una volta all’anno, un “tavolo di lavoro”, dietro convocazione e previo coordinamento dell’Ufficio del Garante, per la programmazione e definizione di attività, interventi, convegni e incontri formativi. Sarà, inoltre, istituzionalizzata la presenza del Garante della Salute della Regione Calabria all’interno del Comitato di igiene e sicurezza istituito dall’Autorità Portuale.

L’accordo, i cui obiettivi comuni a lungo termine saranno anche a beneficio dei dipendenti delle imprese ex art. 16 e di tutti gli stakeholders che ruotano attorno alla realtà produttiva calabrese, prevede la volontà di avviare una collaborazione strutturata in merito allo sviluppo di iniziative in materia di salute, sicurezza e prevenzione sul lavoro, anche con l’istituzione di un tavolo tecnico per il coordinamento e lo sviluppo di iniziative congiunte.

L’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio si impegna a implementare strumenti e metodologie per lo studio e l’analisi degli eventi incidentali sul lavoro verificatisi in ambito portuale, al fine di una classificazione più dettagliata in riferimento alle cause determinanti e con ciò raggiungere l’obiettivo di enfatizzare tutte quelle situazioni pericolose che hanno origine dai comportamenti errati la cui correzione contribuirebbe alla riduzione del rischio, garantendo così una maggiore sicurezza sui luoghi di svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali.

«Le Società datrici di lavoro si impegnano – si legge nell’accordo di collaborazione promosso dall’Ufficio del Garante della Salute e per la cui redazione ha dato un prezioso contributo la legale degli organi di garanzia del Consiglio Regionale, l’avv. Stefania Valente – a sostenere iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; promuovere campagne di prevenzione, su diverse patologie oncologiche, per i lavoratori e i loro familiari nonché attività di ricerca, studio e approfondimento sulle aree oggetto della presente intesa, nel rispetto delle eventuali indicazioni e raccomandazioni degli Organismi sovranazionali, in raccordo con le Autorità nazionali, regionali e comunali; programmare l’organizzazione di convegni volti, attraverso un coordinamento degli interventi istituzionali, ad approfondire le tematiche di comune interesse».

«La sicurezza all’interno degli ambienti di lavoro e durante le operazioni portuali –  hanno evidenziato i firmatari nel protocollo d’intesa – costituisce un importante strumento di crescita sociale e un valore aggiunto per il perseguimento di una pluralità di obiettivi, tra i quali la riduzione del fenomeno infortunistico e l’informazione e formazione dei lavoratori e dei responsabili della sicurezza».

«Il diritto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro – viene evidenziato ancora nel documento – rappresenta un impegno di natura prioritaria di tutti gli Enti, Aziende e Amministrazioni pubbliche, impegno per il quale sono tutti chiamati a dare il proprio contributo».

La Garante della Salute Stanganelli incontra a Messina i genitori del piccolo Nicholas Green

«La Calabria non ha mai dimenticato l’esempio del piccolo Nicholas e il gesto d’amore dei suoi genitori, che rappresentano il faro guida nella costante ricerca di riscatto della nostra regione e di tutti i calabresi onesti». È quanto ha detto la Garante della Salute regionale, Anna Maria Stanganelli, nel corso del Congresso Internazionale “Donarte”, svoltosi all’Università di Messina, organizzato in concomitanza del trentennale della scomparsa di Nicholas Greeen, prematuramente strappato alla vita il 29 settembre 1994 da mani criminali, mentre, in vacanza in Italia con i suoi genitori, attraversava in auto la Salerno-Reggio Calabria, colpito mortalmente da un proiettile in un tentativo di rapina nei pressi dello svincolo di Mileto.

Alla manifestazione erano presenti anche i genitori di Nicholas, Reginald e Maggie, a cui la Garante, a margine del suo. intervento, ha consegnato una targa per commemorare il ricordo di Nicholas divenuto negli anni bambino simbolo del dono.

«A trent’anni dalla sua tragica scomparsa, il ricordo di Nicholas – si legge nelle motivazioni – vive ancora nei cuori di chi ha ricevuto il suo dono. Attraverso la generosità della sua famiglia – si continua a leggere nella targa – la sua breve vita ha acceso una luce di speranza per molti. Simbolo eterno di amore, altruismo e solidarietà, la sua storia ha ispirato milioni di persone a credere nel potere della vita che si rinnova attraverso la donazione degli organi».

«Il suo sacrificio – è questa la chiosa finale – ha cambiato il mondo, la sua memoria continuerà a farlo».

Stanganelli non ha nascosto la propria emozione e l’orgoglio di poter stringere le mani dei genitori di Nicholas e rappresentare in questa giornata speciale l’intera Calabria.

«Oggi – ha evidenziato la Garante – si stringono idealmente ai genitori di Nicholas tutti i calabresi onesti, coloro che credono che un cambiamento per la nostra terra sia possibile, esercitando semplicemente il proprio dovere. Un filo sottile lega Calabria e Sicilia, due regioni meravigliose che storicamente dalle ceneri del dolore per atroci ed efferati delitti, hanno saputo far rinascere il seme della speranza, legame che si rafforza attraverso il volto di questo bambino, il cui sorriso rimarrà sempre scolpito nel cuore di tutti noi».

Alla tre giorni, oltre alla Garante e ai genitori di Nicholas, presenti anche il sindaco di Messina, Federico Basile; il Vescovo, S.E. Cesare Di Pietro; il direttore dell’U.O. di Terapia Intensiva dell’AOU G. Martino di Messina, prof. Antonio David; il direttore Generale del Centro Nazionale Trapianti, dr. Giuseppe Feltrin; il prof. Deepak Gupta, ordinario di neurochirurgia dell’All India Institute of Medical Sciences e JPN Apex Trauma Centre di New Delhi; il prof. Eugenio Cucinotta, Prorettore Vicario, che ha portato i saluti dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria G. Martino, dove il 1° ottobre del ‘94 sono stati espiantati gli organi del piccolo bambino americano.

Stanganelli, rivolgendosi al tavolo dei relatori e all’ampia platea dell’aula magna del rettorato, dopo aver illustrato compiti e funzioni del Garante della Salute, figura istituita per la prima volta in Calabria e che è divenuta riferimento istituzionale per cittadini, associazioni e personale medico in tema di assistenza sanitaria e socio – sanitaria, si è soffermata sull’importanza della donazione, tema sul quale è fondamentale sensibilizzare soprattutto i giovani, attraverso iniziative mirate.

A tal proposito, la Garante ha ricordato che nella regione Calabria, dopo il sacrificio di Nicholas, numeri e dati testimoniano come in ambito donazione, molto è stato fatto, ma molto ancora c’è da fare. Proprio per questo motivo, Stanganelli ha comunicato che in occasione di un prossimo evento che si terrà in Consiglio Regionale, al quale prenderanno parte i coniugi Green e il direttore del Centro Nazionale Trapianti, verrà istituito un concorso di idee e progetti rivolto agli studenti degli istituti superiori calabresi, in ricordo di Nicholas, sulla cultura del dono e sul contrasto ad ogni forma di illegalità. (rrm)

La Garante della Salute Stanganelli in visita all’Ospedale di Locri

La Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, ha visitato l’Ospedale di Locri per incontrare i professionisti e la direzione generale dell’Asp. Assieme a lei il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, che ha voluto, ancora una volta, testimoniare la sua vicinanza all’ospedale di Locri e ai professionisti che lì lavorano.

Sono stati presentati i due nuovi direttori delle strutture complesse di Oncologia (Rizzuto) e Cardiologia (Aspromonte) e quindi si è partiti per un giro ricognitivo per visionare i lavori in corso nel PS, nelle sale operatorie, in oncologia e in altre sedi. Per la cardiologia sono stati predisposti degli studi per il miglioramento dell’Utic e per tutta la cardiologia che i prossimi giorni verranno visionati dal nuovo primario e con il suo assenso si darà corso all’avvio dei lavori.

Giornata proficua conclusasi con la consapevolezza che molto c’è da fare, ma molto si sta facendo. (rrc)

La Garante della Salute Stanganelli: Serve tavolo di concertazione per emergenza nube tossica su Piana di Gioia Tauro

Istituire un tavolo di concertazione interistituzionale nella Prefettura di Reggio Calabria e fornire informazioni ai cittadini per emergenza nube tossica sulla Piana di Gioia Tauro. È la richiesta che la Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, ha rivolto al Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro e al commissario straordinario di Arpacal, Michelangelo Iannone, a seguito dell’incendio sviluppatosi nel sito Poly2Olil in località Ponte Vecchio di Palmi.

Un tavolo, quello richiesto dalla Garante, affinché «possa fungere da cabina di regia per individuare modalità e strategie d’intervento a salvaguardia del diritto alla Salute e accertare eventuali responsabilità circa la natura dell’incendi».

Lo scorso 13 luglio, infatti, un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato all’interno di un piazzale di stoccaggio di materiale plastico in contrada Ponte Vecchio di Palmi. Le fiamme hanno sprigionato un’alta colonna di fumo nero e denso visibile anche a lunga  distanza da diversi centri della Piana di Gioia Tauro, di cui tutt’oggi si percepiscono gli effetti. Stanganelli, nella lettera, ha evidenziato come «tra i residenti del territorio pianigiano, costretti da due giorni a barricarsi dentro casa, per  non inalare i fumi tossici sprigionatisi a seguito dell’incendio, permane preoccupazione per  l’impossibilità di conoscere se e quali rischi potenzialmente nocivi esistano per la salute pubblica e  eventualmente le ricadute che tale situazione emergenziale potrà determinare anche sui terreni  agricoli oggetto di coltivazione situati nelle zone limitrofe».

La garante, poi, ha ribadito come «i cittadini, hanno chiesto a quest’Ufficio di farsi da tramite con le autorità preposte, al  fine di individuare se esista in itinere ed ex post, una possibile correlazione tra siffatta situazione e  l’incidenza di patologie conseguenti all’esposizione prolungata a tali fumi, oltre che una valutazione  accurata circa la salubrità dell’aria e del suolo», la Garante chiede alle autorità predisporre tutti gli atti  necessari affinché i cittadini possano essere informati circa:l’andamento del fenomeno, della tipologia di sostanze sprigionatesi nell’aria, degli effetti a medio e lungo termine di tale emergenza, e di come si intende, eventualmente, contenerli, delle unità di crisi eventualmente istituite all’interno dei singoli Comuni interessati dall’emergenza».

Per questo la Garante ha chiesto di «predisporre un vademecum per formare e informare il cittadino circa il corretto  comportamento da seguire in casi come quello verificatosi in località Ponte Vecchio; avviare un monitoraggio aria/suolo/acqua ad evidenza pubblica, per rispondere alle  preoccupazioni circa un’eventuale legame tra i roghi sprigionatisi dai rifiuti e ed eventuali  patologie; di provvedere ad un’analisi delle sostanze bruciate e immesse nell’atmosfera, calcolandone la  dispersione e la ricaduta nei territori interessati e riportando una mappatura con l’esito di tale  studio, indicando le aree di maggiore criticità, in particolar modo quelle destinate alle colture  e/o al pascolo». (rrc)

Appello di Luca Garofalo, la Garante Stanganelli: Preso in carico il problema

di PINO NANO – Dopo aver pubblicato ieri la storia di Luca Garofalo, il disabile calabrese che cerca disperatamente di farsi acquistare dall’ASP di Crotone una nuova carrozzella per poter vivere, ci scrive il Garante per la Salute Anna Maria Stanganelli, per manifestare la grande disponibilità della Regione.

Come tutte le donne manager che si rispettino, Anna Maria Stanganelli, Garante della Salute per la Regione Calabria, è una macchina da guerra.

«Ho contattato – ci scrive – nelle scorse ore Luca Garofalo, dopo aver appreso dalla stampa la sua difficoltà nell’ottenimento di una carrozzina a rotelle elettrica, che possa consentirgli una maggiore autonomia e lo svolgimento delle attività quotidiane all’esterno». «Sono in attesa della sua documentazione – ha spiegato –, che mi trasmetterà a stretto giro, per chiedere ufficialmente agli uffici competenti dell’Asp di Crotone quali motivazioni eventualmente ostano all’ottenimento di tale importante ausilio tecnico».

Ma Anna Maria Stanganelli è andata molto oltre: «Ho informato il Garante dei diritti delle persone con disabilità, Ernesto Siclari che sta seguendo assieme a me la vicenda. Nello stesso tempo, è pervenuta a quest’Ufficio comunicazione da parte del Presidente della Prima circoscrizione della provincia di Reggio Calabria del Lions International, Sandro Borruto, che mi ha comunicato anche a nome degli altri Presidenti delle altre circoscrizioni, Maurizio Bonanno e Giovanni Malomo che i clubs calabresi, guidati dal Governatore Pasquale Bruscino, sono pronti a farsi carico delle spese per l’ausilio richiesto».

Ma già nei giorni scorsi con il Lions International il Garante Anna Maria Stanganelli e il Garante Ernesto Siclari avevano stipulato un protocollo d’intesa sui temi dell’inclusione sociale e della disabilità, «un supporto importante, che nel caso di diniego da parte del Servizio Sanitario regionale, consentirà al giovane Luca, di ottenere questo ausilio così importante per lui. Gli ho promesso che nei prossimi giorni andrò a trovarlo».

Mai risposta ufficiale è arrivata così veloce e così reale. (pn)

L’appello di Domenico della Gatta (Anif): L’appello di Luca Garofalo non  cada nel vuoto

Inneggiare alla vita è un dono che dobbiamo avere tutti. Ci sono però, persone che guardano alla vita con visione più chiara e più elevata.

Sono quelle persone, come Luca Garafolo, che io definisco speciali, anime protese sempre a ringraziare e ad alimentare una speranza.

Si tratta di esseri umani che, purtroppo, hanno patologie gravi e rare.

Molti di loro vivono “adagiati” su una sedia a rotelle ed altri non riescono nemmeno ad alimentarsi come noi e sono costretti ad alimentarsi attraverso speciali apparati con alimenti “ad hoc” oppure persone che soffrono di dislipidemie geneticamente determinate gravi con conseguenze devastanti sull’apparato cardio vascolare.

Tali esseri sono quelli di cui non sentiamo la voce, ma, a ben vedere, gridano più forte di tutti, affinché le loro urla possano venire ascoltate da chi può ascoltarli, aiutarli e comprendere le loro sofferenze.

Si tratta, per me, di angeli che cercano ciò che gli spetterebbe di diritto.

In queste persone si rinviene una grande forza interiore e, spesso, una mente eclettica ed una cultura vastissima che potrebbero elargire all’umanità.

Il loro desiderio di vivere è grande e malgrado le difficoltà psicofisiche che incontrano nel loro vivere quotidiano, non perdono mai la speranza che dovrebbe essere alimentata da chi potrebbe farlo.

Molti sono giovani ragazzi che non si lasciano mai sfuggire il sorriso, l’entusiasmo, la fede e la voglia di vivere, creando in chi l’incontra il desiderio di abbracciarli e ringraziarli per la serenità che riescono a trasmettere, pur nella loro sofferenza.

Nella sostanza, però, noi comprendiamo che la vita ha messo all’angolo queste stupende creature dal quale vorrebbero volare più in alto per poter avvicinare lo sguardo amorevole di Dio per dirgli quel grazie che esce loro dal cuore.

Non si deve restare indifferenti difronte alla loro sofferenza e per chi ha la responsabilità di agire non deve ritrarsi a tendere loro una mano.

Essendo il presidente dell’Associazione Nazionale Ipercolesterolemia familiare (ANIF), ciò che ho espresso è solo una parte del sentimento emotivo che provo ogni volta che si parla di tali malattie.

Ciò mi consente di avvicinarmi e poter condividere, anche se solo parzialmente, la sofferenza di chi, come Luca Garofalo, vivendo con una malattia rara, chiede non soltanto il nostro aiuto, ma anche la speranza di poter sperare”. (ddg)

A Reggio “Memoria e Impegno” nel segno di Lilia Gaeta

Una memoria e un impegno continuo nella lotta contro il cancro, nel segno del magistrato Lilia Gaeta. Un’azione incessante portata avanti dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, i cui risultati sono stati esposti proprio nel corso della seconda edizione del Premio Lilia Gaeta, svoltosi nella Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro infantile.

Un evento fortemente voluto dalla Garante, per non ricordare chi non c’è più, dal forte valore «scientifica, istituzionale ed educativa, come testimoniano la presenza di tante scuole», come dichiarato dal comandante della Scuola, colonnello Vittorio Carrara, nei saluti iniziali.

Rocco Bellantone, nel suo intervento in collegamento video, si è detto onorato di partecipare all’evento.

«È indubbio che dobbiamo ancora fare tanto nella lotta contro il cancro», ha esordito Bellantone.

Tantissime vittorie contro il cancro, ma la guerra continua, ha sottolineato Bellantone, ricordando l’impegno continuo e costante dell’Istituto Superiore di Sanità nella lotta contro i

«Al Gemelli abbiamo affrontato tantissime problematiche di tanti cittadini calabresi» ha detto Bellantone, auspicando che in futuro non ci siano più viaggi della speranza per curarsi, sottolineando la necessità che bisogna di colmare questo gravissimo gap.

«Le regioni del Meridione devono essere messe in condizione di  poter fornire ai loro cittadini tutto ciò che la ricerca e la clinica oncologica scopre ogni giorno».

Per Bellantone, tuttavia, serve un impegno corale per sanare questo gap sanitario in cui in c’è un divario non solo a livello di strutture, ma anche a livello di prevenzione ed “età” degli strumenti.

Il presidente dell’Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano, ha ringraziato Stanganelli per aver organizzato una giornata in cui si parla di cancro «e per averla intitolata a Lilia Gaeta», che è stata un esempio «per il suo modo di combattere questa malattia. E penso che gli esempi siano importanti per sensibilizzare l’opinione pubblica».

Veneziano, poi, ha sottolineato come la Calabria sia «indietro», perché è tra le ultime regioni che fanno prevenzione e della necessità di sollecitare i concittadini a fare prevenzione.

Il Prefetto di Reggio, Clara Vaccaro, nei suoi saluti, ha evidenziato quanto sia importante la memoria «ci consente di tenere viva l’impegno che le persone hanno profuso nella loro vita. Dobbiamo essere tutti impegnati a garantire a ciascuno di noi di garantire di usufruire di tutti i nostri diritti, e quello alla salute è un diritto fondamentale».

L’appello del Prefetto è quello di non essere indifferenti e lottare e di fare uno sforzo corale per poter vivere al meglio quel diritto fondamentale quale è la sanità.

La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha portato i saluti del presidente della Regione, Roberto Occhiuto e del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. La vice, rivolgendosi ai ragazzi, li ha esortati a prendere da esempio «dal grande patrimonio di valori» di Lilia Gaeta, auspicando che «possiate fare nella quotidianità tesoro».

Princi, poi, ha parlato del divario tra Nord e Sud in termini di prevenzione, «ma queste giornate sono anche occasioni di andare a garantire una informazione che deve essere costante».

«È importante coinvolgere gli studenti affinché siano parte attiva e determinante» nella prevenzione, detto Princi.

Sono poi intervenute Olga Tarzia, presidente della Corte d’Appello di Reggio, Maria Grazia Arena, presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, direttore dell’Asp di Reggio, Giovanni Bombardieri, Procuratore del Tribunale di Reggio Calabria, e tantissime altre personalità che hanno offerto spunti di riflessione su un tema delicato quale è l’oncologia pediatrica, oltre che la situazione sanitaria nella nostra regione.

Riflessioni che sono state arricchite dagli intermezzi musicali dell’Orchestra Giovanile di Laureana di Borello, diretta dal Maestro Maurizio Managò, del  Maestro tenore Aldo Iacopino e dall’Ente nazionale Sordi – Sede di Reggio Calabria. (rrc)

A Reggio la seconda edizione de “La Memoria e l’impegno” in ricordo di Lilia Gaeta

Domani mattina, a Reggio, alle 9.30, nell’Auditorium “Cosimo Fazio” della Scuola Allievi Carabinieri, si terrà la seconda edizione de La memoria e l’impegno.

Fortemente voluto e organizzato dalla Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, l’evento vuole ricordare la figura del compianto Magistrato Lilia Gaeta, giudice di elevate virtù umane e professionali, e, allo stesso tempo, per impegnare istituzioni, associazioni di pazienti e cittadini, ciascuno per le proprie competenze, ad attivarsi e mobilitarsi, attraverso la prevenzione e la ricerca, nel contrasto alle patologie oncologiche.

La manifestazione, inoltre, è stata organizzata in concomitanza con la giornata mondiale contro il cancro infantile istituita dall’Organizzazione mondiale della Sanità e che vedrà la partecipazione delle massime autorità istituzionali e delle forze dell’ordine, insieme a magistrati, medici, giornalisti, rappresentanti del mondo dell’associazionismo, della scuola e alla cittadinanza.

Nel corso dell’evento, saranno conferiti sei riconoscimenti a esponenti della magistratura, delle forze dell’ordine, della medicina e della società civile che si sono prodigati a tutela della salute pubblica, per una sanità migliore e nel contrastare qualunque forma di illegalità nel servizio sanitario. 

Ad introdurre i lavori sarà il Comandante della Scuola Allievi, il Colonnello Vittorio Carrara. Seguiranno i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso; del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà; del prefetto del capoluogo reggino, Clara Vaccaro e della vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppina Princi.

Interverranno poi, il Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Olga Tarzia; il Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Mariagrazia Arena e il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni.

Previste tre diverse fasi di discussione: la prima sarà incentrata su “Oncologia, prevenzione e ricerca” e vedrà gli interventi del prof. Vincenzo Adamo, Coordinatore della Rete oncologica siciliana; di Giovanni Tripepi, dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di Massimo Martino, presidente nazionale del Gruppo Italiano Trapianti Midollo Osseo (GITMO), componenti del tavolo tecnico su “Oncologia, prevenzione e ricerca”, promosso dalla Garante Stanganelli.

Subito dopo, previsto l’intervento denominato “In campo per la ricerca”, a cura del dr. Antonio Caputo, direttore dell’U.O. di Oncologia dell’ospedale di San Giovanni in Fiore (CS) e vicepresidente dell’Asd Nazionale Medici di Calcio. La seconda sessione dei lavori sarà dedicata al tema “Uno sguardo sull’Oncoematologia pediatrica”: relazioneranno Daniela Coccolino, presidente regionale della Società Italiana di Pediatria, direttore dell’U.O. di Pediatria Universitaria all’AOU “Dulbecco” di Catanzaro, presidio Germaneto; Rosalba Mandaglio, direttore dell’U.O. di Oncoematologia pediatrica al Gom di Reggio Calabria e Mariaconcetta Galati, direttore dell’U.O. di Oncoematologia pediatrica all’AOU “Dulbecco” di Catanzaro, presidio “De Lellis”. Al termine del confronto, l’attenzione della sala sarà proiettata verso due toccanti testimonianze denominate “La speranza”, sulla storia del piccolo Mario e la fondazione “Chops”, e “Il ricordo” di Mirko i Supereroi.

Le conclusioni saranno affidate a Luciano Gerardis, già presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria. Modererà e coordinerà i lavori lo stesso Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli.

Previsti nel corso della cerimonia gli interventi in remoto di Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e direttore del Dipartimento di Oncoematologia pediatrica e terapia cellulare e genica del Bambin Gesù di Roma; Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli. Gli intermezzi musicali saranno a cura dell’Orchestra giovanile di Laureana di Borrello, diretta dal Maestro Maurizio Managò; del Maestro Tenore Aldo Iacopino e dell’Ente Nazionale Sordi, sede di Reggio Calabria. L’evento potrà contare sulla speciale partecipazione dell’Associazione “Nasi rossi con il cuore”(rrc)

Medico ucciso, lo sgomento della Garante regionale della Salute Stanganelli

«Quanto accaduto stamattina a Santa Cristina d’Aspromonte è un fatto di una gravità inaudita che ci lascia attoniti, sul quale ci auguriamo che la Magistratura faccia piena luce al più presto».

E’ quanto dichiarato dalla Garante Regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, in riferimento all’uccisione della dottoressa Francesca Romeo, barbaramente assassinata a colpi d’arma da fuoco mentre assieme al marito, anch’egli medico, faceva rientro a casa dopo il turno in una postazione di continuità assistenziale, prestato nel paese aspromontano.

«Già nei mesi scorsi – continua Stanganelli – avevo percepito la necessità di accendere i riflettori sull’importanza di tutelare gli operatori sanitari, molto spesso vittime di aggressioni fisiche e verbali, annunciando di voler costituire l’Ufficio che rappresento parte civile in tutti i procedimenti per aggressione ai danni del personale medico, ma mai avrei immaginato, qualunque siano le cause, di dover intervenire su un fatto di sangue cosi cruento, che coinvolge un medico donna, proprio in prossimità della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nell’ esprimere i miei sentimenti di cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima, all’ASP di Reggio Calabria e all’Ordine dei Medici, sono certa che non sarà la mano di biechi criminali a fermare un processo di cambiamento che i calabresi vogliono fortemente e che è già in atto».

«Domani stesso – ha concluso Anna Maria Stanganelli – scriverò a tutti i Presidenti degli ordini dei medici calabresi, richiedendo il loro costante supporto per stringere nel breve termine le maglie di una rete istituzionale che consenta di individuare e prevenire tempestivamente eventuali comportamenti o situazioni di pericolo e allo stesso tempo si adoperi con iniziative mirate a promuovere la cultura della non violenza nei confronti di una categoria che quotidianamente si adopera in prima linea con enormi sacrifici e abnegazione per garantire il nostro diritto sancito costituzionalmente». (rcz)

Intesa tra la Garante della Salute Stanganelli e il Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”

Avviare una collaborazione strutturata in merito allo sviluppo di iniziative su tematiche educative e socio-sanitarie, anche con l’istituzione di un tavolo tecnico per il coordinamento e lo sviluppo di iniziative condivise. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra la Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli e il presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Circolo Tennis Rocco Polimeni, Ezio Privitera.

L’accordo di collaborazione prevede di avviare iniziative di prevenzione e sensibilizzazione su tematiche educative e socio-sanitarie legate all’educazione alimentare, alla promozione della dieta mediterranea e alla valorizzazione di stili di vita sani, anche nel contrasto all’obesità infantile; realizzare attività di prevenzione e screening delle patologie cardiovascolari in soggetti a rischio e promuovere la pratica motoria come contrasto a tali malattie; promuovere l’inclusione sociale dei soggetti con disabilità, sostenendo l’importanza dell’accessibilità in tutti i luoghi di cultura e sportivi con conseguente eliminazione delle barriere architettoniche; sostenere e attivare progetti su tematiche specifiche che mirino a promuovere il benessere sociale secondo un approccio globale rivolto all’intera collettività.

E, ancora, favorire l’aggregazione, il gioco e attività sportive in luoghi tradizionali e spazi innovativi che, inseriti in contesti urbani ed extraurbani della comunità consentano di garantire gli elementi essenziali per la crescita di una comunità coesa, integrante e sportiva; diffondere una cultura dello sport capace di contrastare ogni forma di discriminazione e violenza. Il Protocollo avrà durata di tre anni, nel corso dei quali si potranno apportare modifiche, in base alle esigenze in corso, e sarà automaticamente rinnovabile. (rrc)

 

La Garante Stanganelli in visita all’area di Oncologia Medica alla Dulbecco

La Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, nei giorni scorsi è stata in visita all’area di Oncologia Medica del Presidio Mater Domini dell’Azienda Universitaria Ospedaliera “RenatoD ulbecco” di Catanzaro.

Ad accogliere la Garante erano i direttori delle UOC di Oncologia Medica, Prof. Pierosandro Tagliaferri, e dell’UOC di Oncologia Medica Traslazionale, Prof. Pierfrancesco Tassone, insieme al personale Medico e del Comparto Sanitario ad esse afferenti.

L’ area di Oncologia Medica è basata su due UU.OO.CC. a direzione Universitaria che integrano assistenza, didattica e ricerca pre-clinica e clinica. Inoltre, la struttura è sede dell’unica Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica della Regione Calabria che, al momento, ha in carico il percorso formativo di 29 medici in formazione specialistica. L’area di Oncologia Medica eroga attività assistenziale in regime di day hospital, di chemioterapia ambulatoriale, di degenza Ordinaria con 12 posti letto ed un’area di laboratorio diagnostico di oncoematologia ad elevato contenuto tecnologico. Nell’ultimo anno, sono state erogate 17.163 prestazioni assistenziali nell’ area ambulatoriale e diagnostica con presa in carico per prestazioni terapeutiche di 872 pazienti, 272 cicli di DH e 325 ricoveri in area di degenza ordinaria, con una degenza media di 8,82 giorni e un peso medio del ricovero di 1,42, espressione di elevata complessità delle prestazioni di ricovero effettuate.

Tale attività è apparsa ad Anna Maria Stanganelli quale concreto punto di  forza dell’offerta sanitaria della Regione nel settore dell’Oncologia Medica ed esempio concreto di strategia di sostanziale contrasto all’ emigrazione sanitaria. Punto di eccellenza del gruppo è la ricerca clinica che rappresenta una componente essenziale della mission accademica e aziendale: sono al momento aperti all’ arruolamento n.10 studi clinici internazionali attivi, oltre che nel Policlinico di Germaneto anche in pochi centri altamente selezionati sul territorio nazionale. In questo contesto, un aspetto di particolare rilievo è l’esistenza e l’attività del Centro di Fase 1, Centro già certificato da AIFA, che ha permesso il completamento del primo studio first-in-human oncologico a livello internazionale di RNA therapeutics su un farmaco innovativo (first-in-class) prodotto nell’ambito di un progetto AIRC 5per mille, i cui risultati recentemente pubblicati su una rivista di elevato prestigio hanno avuto anche ampio riscontro sui principali organi di stampa italiani.

L’ Area di Oncologia agisce in pieno raccordo funzionale con la farmacia Galenica/UFA di recente attivazione diretta dalla Dr.ssa Adele Emanuela De Francesco e con i laboratori di ricerca del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell Università della Magna Graecia.

La Garante ha apprezzato «le condizioni di umanizzazione dell’accoglienza e l’elevata qualità delle strutture tecnologiche nello spirito di integrazione di valori umanitari e di ricerca scientifica», pienamente coerenti con il progetto del Campus di Germaneto voluto dal compianto Rettore Prof. Salvatore Venuta, professore di Oncologia Medica e fondatore dell’Oncologia Universitaria di Catanzaro.

Nel corso della visita ci si è confrontati anche su alcune criticità quali la perdurante e grave carenza di personale medico specialistico nell’area, che limita la possibilità di espandere ulteriormente le capacità assistenziali del gruppo in termini di erogazione di trattamenti convenzionali ma anche di trattamenti sperimentali, vero valore aggiunto per la popolazione calabrese e infine ci è soffermati sulla necessità di potenziare gli spazi già disponibili per far fronte alla crescente richiesta da parte dell’utenza regionale ed extraregionale.

La Garante si è impegnata a veicolare al Governo Regionale quanto riscontrato in uno spirito di forte collaborazione, in un momento in cui prosegue il lavoro per rendere effettiva l’integrazione fra la realtà ospedaliera e quella universitaria, con l’obiettivo comune, come affermato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, di plasmare, con la ‘Dulbecco’ a pieno regime, “la punta di diamante del Servizio sanitario calabrese”, affinché sia in grado di erogare efficienti servizi assistenza ai pazienti, garantendo il diritto alla salute e, al contempo ridurre la migrazione sanitaria. (rcz)