A Gerace presentato il libro “La Cattedrale di Gerace” di Attilio M. Spanò

di ARISTIDE BAVA – È stato presentato a Gerace con grande partecipazione di pubblico  nella Sala dell’Arazzo del Museo Diocesano, all’interno della Cittadella Vescovile, il libro La cattedrale di Gerace – L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia Meridionale” di Attilio M. Spanò (Gangemi editore), pubblicazione promossa dal Gal Terre Locridee.

Particolarmente apprezzati gli interventi del presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, del sindaco ff di Gerace, Salvatore Galluzzo, del direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Locri-Gerace, Giuseppe Mantella, della direttrice del Museo e Parco Archeologico nazionale di Locri, Elena Trunfio, del professore di Storia dell’Arte Medievale della Sapienza di Roma, Pio Pistilli, e da remoto dell’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallononchè  del professore Emerito della Sapienza di Roma, Corrado Bozzoni, e del direttore del Museo Diocesano, Giacomo Oliva. Tutti hanno elogiato il lavoro di ricerca, lungo e certosino, di Attilio Spanò, che conduce a una prospettiva nuova e interessante e mette in relazione significativi momenti storici di epoche diverse, rendendo visibili commistioni culturali e stratificazioni del tempo nella Cattedrale di Gerace.  L’autore ha poi illustrato il suo studio sul campo, guidando i presenti in un percorso nella Cattedrale, la cui struttura, sulla base delle sue analisi, rimanda al modello imperiale, collegato alla figura di Ottone II di Sassonia, diffuso in Europa verso la fine del X secolo. Una lettura non convenzionale che indaga in maniera scientifica contesti socio-politici e culturali dell’epoca.. “Lo studio di Attilio Spanò, accurato, meticoloso, sulle origini della Cattedrale di Gerace propone una chiave di lettura nuova, senza precedenti, ricca di fascino e di elementi storici molto significativi – ha detto il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì –. La scelta del Gal di sostenere questo tipo di studi e di pubblicazioni traccia il solco per il nostro impegno futuro, in linea con l’indicazione dell’assessore regionale Gianluca Gallo che vede i Gal come vere e proprie agenzie di sviluppo, a trecentosessanta gradi. In particolare, continua così, tassello dopo tassello, la nostra azione per la composizione del grande mosaico che è emblema del progetto “Locride2025”, nato dalla candidatura a capitale della cultura. Questo volume è perciò prezioso e ci offre una ricostruzione storica e artistica importante, che va a illuminare scenari nuovi sulla Cattedrale e sull’intero territorio».  Il volume si avvale della prefazione di Corrado Bozzoni e dei contributi di Fabio Capri, Aleksandra Vlaovic e Immacolata Aversa, con le presentazioni di Francesco Macrì, presidente Gal Terre Locridee, Guido Mignolli, direttore Gal Terre Locridee, e Salvatore Galluzzo, sindaco ff di Gerace.

GERACE (RC) – Si presenta il libro “La Cattedrale di Gerace”

di ARISTIDE BAVALa cattedrale di Gerace -L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia meridionale di Attilio M. Spanò, presentato recentemente a Roma sarà riproposto sabato 20 aprile, alle ore 17.30, nella Sala dell’Arazzo, all’interno della Cittadella Vescovile di Gerace.

La conferma arriva dal Gal Terre Locridee che ha intenzione di promuovere lo studio originale e innovativo  di Spanò nell’ambito di Locride2025. A Roma, come abbiamo già annunciato si è svolta una partecipata anteprima, nello Spazio Gangemi – Sala Mostre & Convegni,  con la presenza, anche,  dello stesso  presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, nonché di noti studiosi quali la professoressa Margherita Tabanelli dell’Università di Berlino, il presidente della Fondazione Camillo Caetani, Antonio Rodinò di Miglione, e lo stesso autore, Attilio Spanò.

All’attesa presentazione di Gerace interverranno il direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Locri-Gerace, Giuseppe Mantella, l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, il sindaco ff di Gerace Salvatore Galluzzo, il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì con  il direttore Guido Mignolli, il professore di Storia dell’Arte Medievale della Sapienza di Roma, Pio Pistilli, e la direttrice del Museo e Parco Archeologico nazionale di Locri, Elena Trunfio.

Attilio Spanò guiderà i presenti attraverso la Cattedrale per illustrare, in maniera diretta, i principali temi del suo studio. Attilio Spanò, storico dell’Arte Medievale e Moderna, si occupa di ricerca storico-artistica, orientata verso le architetture medievali nel Meridione d’Italia, in collegamento con i grandi eventi artistici sia italiani che europei e ha all’attivo una serie di pubblicazioni sull’arte e sugli insediamenti francescani nella Calabria, dagli esordi fino ai Cappuccini.

Nel libro scrive che «Sono molti i fattori che spingono a riconoscere nella cattedrale di Gerace la testimonianza di una cultura estranea sia al mondo normanno sia a quello bizantino, e questi non sono solo di tipo architettonico-costruttivo. Appare importante comprendere quale fosse il ruolo della città, all’epoca dell’invasione normanna. I decenni a cavallo del passaggio del millennio, infatti, vedono una sorta di fluidità sia culturale sia politica, una vera e propria frammentazione sociale che, principalmente nel Mezzogiorno d’Italia, non permette di affermare né la presenza di una cultura dominante né un’appartenenza religiosa definibile. Pur nella sua monumentalità, la cattedrale di Gerace ripropone una tipologia di estrema semplicità, che rimanda a quel lungo e delicato processo di armonizzazione di masse plastiche e monumentali che concorrevano a definire i grandi edifici di età carolingia. Non è un caso, infatti, che le basiliche “a transetto regolare” di area renana, che mostrano un equilibrio formale eccezionale, si identifichino col modello imperiale, siano strettamente collegate alla figura di Ottone II di Sassonia e si diffondano in tutta Europa verso la fine del X secolo».

Una tesi innovativa, che trova corpo in circa 250 pagine fitte di analisi, confronti, approfondimenti, per un affascinante viaggio nella storia della Calabria, attraverso lo studio di un’opera monumentale come la Cattedrale di Gerace. Spanò ribalta la storiografia ufficiale, offrendo una lettura non convenzionale ma comunque di grande rigore scientifico che indaga attraverso le stratificazioni storiche e architettoniche della Cattedrale e dei contesti socio-politici in cui è nata e indica una chiara matrice ottoniana.  Il volume si avvale della prefazione di Corrado Bozzoni e dei contributi di Fabio Capri, Aleksandra Vlaovic e Immacolata Aversa. (ab)

 

Successo a Bari per il film Il mio posto è qui sostenuto dalla Calabria film commission

Successo a Bari per il film Il mio posto è qui, sostenuto dalla Calabria film commission. Il film è stato presentato al Bif&st 2024 – Bari international film&tv festival, dove il film è stato presentato in anteprima assoluta nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano alla presenza dei registi Daniela Porto e Cristiano Bortone e degli attori protagonisti Ludovica Martino e Marco Leonardi. Il film arriverà nei cinema dal 25 aprile distribuito da Adler entertainment.

Le riprese si sono svolte tra Gerace (Rc), storico borgo della locride in Calabria, e la Puglia, con location suggestive che raccontano un’Italia dimenticata. Il film è stato prodotto da Orisa Produzioni in co-produzione con Goldkind Filmproduktion (Germania), con il sostegno della Fondazione Calabria film commission, Apulia film commission e della Regione Lazio, Fondo Lazio cinema international, Por-Fesr 2014-2020.

Al Bif&st 2024 Il mio posto è qui si è aggiudicato due importanti riconoscimenti: Premio Giuliano Montaldo alla miglior regia a Daniela Porto e Cristiano Bortone per aver raccontato con forza, semplicità e rispetto una storia esemplare di emancipazione e lotta al pregiudizio in un luogo e in un tempo apparentemente lontani e Premio Mariangela Melato alla miglior attrice protagonista a Ludovica Martino per aver illuminato l’intero film e aver interpretato con credibilità ed emozione la figura di una donna che contro ogni possibilità riesce a prendere in mano la sua vita.

La Calabria film commission, tra i sostenitori del progetto dal primo ciak, si congratula per i prestigiosi premi. «Accogliamo con soddisfazione – ha commentato Anton Giulio Grande, commissario straordinario di Calabria film commission – il doppio premio ricevuto da “Il mio posto è qui” al Bif&st 2024. La migliore regia per Daniela Porto e Cristiano Bortone – e la migliore attrice per Ludovica Martino certificano la bontà della nostra scelta nel sostenere l’opera, di qualità nella direzione del film e nell’interpretazione attoriale. Così si dà luce e visibilità anche al paesaggio della Calabria, nella sua bellezza senza tempo, anche di una ricostruzione storica ben realizzata. Un modo efficace di promuovere il territorio».

Anche Apulia film commission, nella figura del direttore Antonio Parente, esprime la massima soddisfazione per aver sostenuto ed ospitato un’opera così originale: «Ci auguriamo che il film possa avere una larga diffusione anche grazie a questo meritato riconoscimento».

Il mio posto è qui racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra. Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità. Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.

Il mio posto è qui è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone – regista e produttore, ha vinto nel 2008 un David di Donatello con Rosso come il cielo e ha diretto nel 2016 la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina con il film Caffè – e Daniela Porto, quest’ultima – al suo esordio come regista e sceneggiatrice – è anche autrice del romanzo omonimo da cui è tratto il film, appena uscito con Sperling & Kupfer.

Interpreti principali sono Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzatissimo del panorama cinematografico italiano (Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Lovely boy, Il campione, I migliori giorni, Vita da Carlo) e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara.

GERACE (RC) – Rudi Lizzi: «Gravi problemi sulla circonvallazione»

di RUDI LIZZI – Mi dispiace vedere che questa campagna elettorale sta distraendo così tanto l’amministrazione attuale, che dovrebbe invece essere la prima a tutelare il benessere del cittadino, ma è così presa a fare accordi politici con altri gruppi, che continua a non prendere in considerazione, non solo i miei passati tentativi di portare alla giusta attenzione il problema di viabilità e strutturale della nostra Circonvallazione, ma anche quello che sta accadendo in questi giorni dove i problemi sono diventati ancora più evidenti con la caduta di detriti e pietre che rischiano di causare gravi problematiche, e ancora più grave segnaliamo il cedimento di uno dei tiranti come si evince dalle foto allegate.

Quando ho cercato di sollevare il problema il 14 gennaio 2024, il F.F. Galluzzo ha risposto pubblicamente e tramite social con queste esatte parole rivolte direttamente a me “Ma la circonvallazione di Gerace tu hai dei dati che questa strada sia pericolante? Altrimenti che non se ne parli e che non crei allarmismi inutili alla popolazione” (video visibile sulla pagina social dedicata al gruppo politico dell’amministrazione attuale).

Con questo mio intervento, condiviso e voluto dall’intero gruppo Con Voi per Gerace, chiediamo che si prenda quanto prima provvedimento per risolvere questa urgenza che, ripeto, potrebbe alla luce dei fatti causare gravi danni, anche irreparabili, a persone e cose.

Spero che questa volta la mia segnalazione non venga ignorata solo perché proviene da me, ricordo a tutti che il benessere dei cittadini viene prima di ogni strategia elettorale e di ogni pregiudizio personale. (rl)

(Rudi Lizzi è consigliere comunale a Gerace)

L’assessore Calabrese: È necessario che turismo passi dagli sbocchi professionali

È «opportuno che il turismo passi dagli sbocchi professionali e dalle opportunità che il settore darà ai giovani e ai professionisti di questo comporto, perché investire sul territorio significa creare occupazione e la Locride deve crederci!. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, dopo la visita insieme al presidente Roberto Occhiuto, a Gerace, per la presentazione delle azioni inserite nel finanziamento M1C3-Inv.1.1, e alle Terme di Galatro recentemente ristrutturate.

L’assessore, infatti, ha parlato della necessità di investire sul turismo nella Locride «perché la crescita di una comunità valorizza l’intero territorio calabrese e la Regione con il suo Presidente ha creduto molto nella creazione di un polo turistico culturale, simbolo della Calabria».

«Dopo l’incontro sugli Stati generali del turismo in Cittadella con la giornata di lavori sul tema ‘Calabria Straordinaria: il futuro del turismo’ – ha proseguito Calabrese – siamo sempre di più convinti della necessità di attrarre turisti e lo possiamo fare solo se le imprese del settore credono fortemente nel lavoro, non solo di tre mesi l’anno, ma in un turismo che possa abbracciare molti servizi e le mille peculiarità della nostra Regione. E, per come ha affermato anche il presidente Occhiuto, dobbiamo scrollarci di dosso la concezione di una Calabria come meta opzionale».

L’assessore al lavoro si sofferma anche sul progetto Kaire di cui la seconda annualità verrà presentata a breve.

«Intendiamo proseguire con queste misure per incrementare lo sviluppo del turismo e con “Kaire Calabria”, Fondo Pr Calabria Fesr Fse+ 2021-2027 per l’occupazione alle imprese che operano nella filiera turistica, abbiamo già avviato politiche positive per dare un sostegno alle imprese turistiche attraverso la concessione di incentivi all’occupazione dei lavoratori disoccupati svantaggiati, molto svantaggiati e con disabilità».

«Inoltre, dopo il recente lancio della rilevazione dei trend sul fabbisogno professionale – ha aggiunto – è in fase di partenza anche un questionario sulla rilevazione del fabbisogno professionale delle imprese calabresi sul settore turistico, volta a potenziare il servizio di incrocio domanda-offerta presso i Centri per l’Impiego, con il coinvolgimento delle associazioni datoriali, per la promozione dell’occupazione nel settore turistico».

Quando affermo che l’assessorato regionale al lavoro e alla formazione professionale e il Dipartimento lavoro, tra le varie iniziative puntano ad azioni mirate ad ottimizzare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, lo dico perché è indispensabile supportare le esigenze occupazionali espresse dal comparto turistico. Sono d’accordo – ha concluso Calabrese – con quanto affermato dall’imprenditore Pippo Callipo: la Calabria deve investire su giovani e imprese e lo potrà fare solo ascoltando le esigenze imprenditoriali, puntando a misure dirette per le aziende con incentivi all’occupazione, alla formazione di profili essenziali e appropriati al settore del turismo». (rrc)

GERACE (RC) – “Gerace Futura” si presenterà alle prossime elezioni comunali

Con una lettera aperta alla città, il gruppo “Gerace Futura” annuncia la sua intenzione di presentarsi alle prossime elezioni comunali.

«Cari Concittadini – inizia così la lettera aperta – le elezioni comunali si avvicinano e il gruppo “Gerace Futura” vuole comunicare l’impegno e la volontà di essere presente in modo fattivo e propositivo in questa importante tornata elettorale. Il simbolo che abbiamo scelto presenta il nome del gruppo e l’immagine stilizzata del Castello di Gerace su uno sfondo tricolore. Scelte, queste, non casuali, con un richiamo alla storia, anche politica, e alla Carta Costituzionale, nella quale vengono enunciati i diritti e i doveri dei cittadini. Il tutto con lo sguardo rivolto al passato, ma fermamente puntato verso il futuro. Un futuro nel quale la città sarà chiamata ad affrontare diversi problemi, tra cui quello dello spopolamento, che rischia di rendere ancora più fragili tutte le comunità del territorio, non solo nel centro storico e nel Borgo, ma anche nelle varie frazioni; la tutela e la valorizzazione dei beni artistici e monumentali; il mantenimento e lo sviluppo delle attività economiche e produttive presenti sul territorio. La spinta alla realizzazione del nostro progetto trova forza nella consapevolezza che solo una politica capace e al servizio della Comunità, possa contribuire alla risoluzione di questi e di altri problemi, sfruttando al meglio e con competenza le risorse disponibili, riducendo, o anche eliminando, il rischio che vengano sprecate, mal gestite o, addirittura, perse».

Continua la lettera aperta: «Il gruppo “Gerace Futura” è composto da persone impegnate da anni nell’attività politica locale e nella promozione culturale e di sviluppo del territorio ed ha piena coscienza dell’importanza che la nostra città riveste nell’intero ambito regionale. Lo stesso architetto Scaramuzzino, componente e cofondatore di questo gruppo, nella sua veste di consigliere di opposizione in questa legislatura, nel corso del suo mandato ha spronato, con spirito collaborativo e competenza, l’amministrazione in carica a fare meglio e ad agire più velocemente, evidenziando spesso anche le criticità che di volta in volta si sono presentate, contribuendo così alla soluzione di diverse problematiche emerse».

«Il nostro – conclude – è un movimento nato esclusivamente dall’amore verso Gerace e pertanto siamo pronti ad ascoltare e ad accogliere le proposte e le considerazioni dei cittadini, a discutere e a confrontarci con essi e con le forze politiche già in campo, con le associazioni presenti sul territorio e con quanti amano in modo totalmente disinteressato la nostra città, nella speranza che da questa discussione possa nascere un laboratorio di idee dal quale emerga quel futuro che Gerace merita». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Ripristinato tratto strada Sp1 tra Gerace e Locri

La strada che collega Gerace a Locri, e viceversa, è tornata alla normalità. E’ già stato messo in sicurezza, infatti, il tratto di strada Sp 1, in prossimità di Gerace, franato giovedì a causa della rottura improvvisa di un tratto di conduttura di raccolta acque.

Le squadre di tecnici della Città metropolitana di Reggio Calabria, settore viabilità, su segnalazione del consigliere metropolitano Rudi Lizzi, si sono immediatamente recate sul posto, mettendo da subito in sicurezza garantendo, alla comunità di Gerace, il ripristino dell’arteria stradale.

Lo stesso consigliere Lizzi, presente sul posto, ha avuto rassicurazioni da parte del settore, che la prossima settimana, tra martedì e mercoledì, inizieranno i lavori per la risistemazione della conduttura di raccolta acque.

L’attenzione sul settore viabilità interna rientra tra le priorità di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, che sul capitolo di spesa, ha destinato diverse ed importanti risorse dell’Ente, seguite dal vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, che ha la delega al settore.

«La politica che ci piace e per la quale mi spendo ogni giorno – ha detto il consigliere metropolitano Rudi Lizzi – è quella legata ai fatti e al servizio delle nostre comunità. Contrariamente a quanto abbiamo letto da certe dichiarazioni, sulla frana della strada Sp 1 Gerace-Locri, siamo intervenuti tempestivamente. A pochi minuti dalla segnalazione, abbiamo attivato le nostre squadre metropolitane, l’Ase, i carabinieri che erano già presenti sul posto».

«Dopo circa 24 ore – ha aggiunto – abbiamo effettuato un nuovo sopralluogo per il completamento della messa in sicurezza della strada».

«Per l’occasione vorrei ringraziare i tecnici della Città metropolitana per la competenza e l’attenzione che ripone, non solo per la strada di Gerace, città della quale mi onoro di far parte come Consigliere comunale, ma – ha concluso Lizzi – per tutto il territorio metropolitano». (rrc)

Elezioni a Gerace, Lizzi e Macrì annunciano formalmente l’impegno politico

«In questi giorni di Festa, durante i quali ci richiamiamo al Natale, che è da sempre sinonimo di famiglia, bontà e buoni propositi, io e il mio amico Giuseppe Macrì, abbiamo deciso di annunciare con questo breve video, pubblicamente e formalmente,  il nostro impegno politico per le prossime elezioni comunali». Così Rudi LizziGiuseppe Macrì hanno annunciato il nome della nuova lista civica con la quale correranno per le prossime elezioni comunali nella città di Gerace. Si chiamerà Con voi per Gerace.

Insieme a Lizzi e Macrì c’è un gruppo di persone che uniti hanno voglia di fare bene e sempre meglio per Gerace e soprattutto per i cittadini.

«Il nostro intento con questa lista civica – ha spiegato Lizzi – è di mettere, o meglio rimettere, voi al centro del nostro operato. Perché è per voi, con voi e soprattutto grazie a voi, che noi abbiamo avuto in passato, e ci auspichiamo di avere in futuro, l’onore di amministrare la nostra amata città».

«Oggi sono qui insieme a Rudi – ha detto Macrì – per rinnovare il mio impegno con voi e per voi nella vita politica della nostra città. Da anni, come ben sapete, il mio impegno è rivolto verso di voi cittadini con l’intento di fare bene quello che serve per tutti noi. Mi avete sempre visto al fianco di altre coalizioni nelle passate elezioni politiche degli ultimi 20 anni, oggi mi vedete ad appoggiare Rudi nella sua candidatura a sindaco, questo perché ritengo che politicamente sia arrivato il momento di dare davvero spazio ai giovani, alle nuove idee ed ai nuovi modi di fare politica».

«Non dico con persone nuove  – ha concluso Macrì – perché anche nella nostra lista ci sono e ci saranno persone con esperienza pregressa, ma dico con nuovi punti di vista per dare un respiro diverso alla cosa pubblica».

«Non vogliamo avere la presunzione di non sbagliare – ha detto ancora Lizzi – ma vogliamo  assicurarvi che saremo attenti, vigili e aperti ad ogni vostra segnalazione. Questa lista vuole essere   trasparente, consapevole, coerente e aperta all’ascolto del cittadino. Naturalmente abbiamo dei punti fermi del nostro programma ma il nostro intento è scriverlo con voi ascoltando le vostre reali necessità. Per questo il nostro nome è legato ad un libro e una penna, vogliamo scrivere con voi il  futuro di Gerace».

Questo come annunciato nel video è solo il primo di una serie di video che il gruppo Con Voi Per Gerace farà nei prossimi mesi per informare i cittadini di Gerace sulla futura programmazione del gruppo, dice Lizzi «affinché abbiate tutti gli strumenti utili per scegliere al momento del voto chi realmente ascolta e prende a cuore le vostre esigenze».

Proprio per questo è stato attivato un indirizzo email dedicato convoipergerace@gmail.com

GERACE (RC) – Al Museo diocesano un focus sul Rinascimento

Si è tenuto nel salone degli arazzi del Museo Diocesano di Gerace il II Convegno di Studi sul Rinascimento “La Diocesi e lo Stato di Gerace dagli aragonesi a Filippo II – Storia e cultura civile e religiosa di una città del Regno di Napoli nel XV e XVI secolo”.

Il titolo riassume i contenuti trattati da un parterre di tutto rispetto, cattedratici e studiosi delle diverse università. Anche il ministro della Cultura nel suo messaggio augurale ha sintetizzato l’importanza che la città dello sparviero ha assunto in quel contesto storico: «Il ruolo che Gerace, con il suo territorio – ha affermato Sangiuliano – furono a lungo un solido ponte tra l’Occidente latino e l’Oriente greco, coltivando legami indissolubili rinvigoriti dalla riscoperta del platonismo che innervò il pensiero dell’Umanesimo prima e del Rinascimento poi».

Dopo i saluti del Presidente del Capitolo della diocesi di Locri-Gerace, can. mons. Labadessa, del sindaco Galluzzo, del direttore della Deputazione della cittadella vescovile Mantella, e il saluto di Mons. Carlo dell’Osso, Segretario Generale del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e cappellano di Sua Santità, che ha rimarcato l’importanza del Convegno e specialmente per avere puntato l’attenzione anche sulla figura del geracese Tiberio Alfarano, chierico beneficiario della Basilica Vaticana, vissuto nel periodo in cui l’antica basilica costantiniana stava per essere abbattuta per la costruzione dell’attuale, ha avuto il grande merito di documentare nei dettagli la pianta originale lasciando a noi un documento di primaria importanza per lo studio della storia dell’architettura e dell’archeologia della Basilica Vaticana.

Ha introdotto il lavori il direttore del Museo Diocesano prof. Giacomo M. Oliva, che dopo aver portato i saluti del vescovo, assente perchè trattenuto a Roma dal Consiglio Permanente della Cei, ha esposto il programma e trattato “Vescovi e prelati nel ‘500 e la rivoluzione culturale tra traumi e consensi”. Nella sua prolusione Oliva ha mostrato uno spaccato, per alcuni versi inedito e molto interessante, del periodo e dei personaggi illustri: l’Alfarano, i vescovi Muti, Candida e Bonardo e il ruolo che hanno avuto nel proiettare questa diocesi , ancora intrisa di cultura bizantina, verso il futuro alla luce del Concilio di Trento, evidenziando, altresì, come in questo convegno per la prima volta in diocesi viene presentata in maniera scientifica la figura di Tiberio Alfarano costituendo l’inizio di una serie di incontri che si svolgeranno nel prossimo futuro sul personaggio.

Il prof. Domenico Benoci docente di Archeologia Cristiana presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum ha tracciato le varie pubblicazioni su Tiberio Alfarano e gli studi e gli sforzi compiti dal calabrese per lasciare ai posteri testimonianza archeologiche altrimenti disperse.

In collegamento con la direttrice delle Biblioteche Riunite di Catania, dove si conserva un manoscritto dell’illustre geracese, Rita Angela Carbonaro con amore e passione e perizia scientifica ha illustrato il prezioso manufatto.

L’intervento del prof. Fabio Della Schiava, collaboratore dell’Università Cattolica di Milano, in collegamento dal Belgio,è stato molto apprezzato. Lo studioso per primo ha studiato il manoscritto catanese dell’Alfarano rilevando interessantissimi particolari.

La prof.ssa Sara Bova della Federico II di Napoli ha messo in risalto il ruolo del grande vescovo Andrea Candida della partecipazione al Concilio di Trento e di come il presule si preoccupò di applicare le norme conciliari nella propria Diocesi proiettandola verso il futuro. Ha inoltre evidenziato i collegamenti che ebbe con i Cavalieri di Malta di cui era un degno esponente, cavalieri presenti anche al convegno con una nutrita delegazione da Reggio Calabria.

Ha concluso i lavori antimeridiani la giovanissima Elisa Maria Gervasi, storica e critica d’arte, specializzanda all’Università Cattolica di Milano che ha parlato di un carteggio inedito custodito presso la Biblioteca Ambrosiana e che tratta dell’epistolario tra i Borromeo e il cardinale Sirleto.

La sessione pomeridiana ha visto al tavolo della presidente altri tre storici del territorio, il prof. Vincenzo Naymo docente di Storia Moderna presso l’Università per Stranieri di Reggio Calabria che ha tracciato un quadro molto chiaro della gestione di una città infeudata, come Gerace, nel periodo aragonese attraverso i suoi signori, i Conti Caracciolo Rossi.

A seguire il Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e già docente in Storia Moderna presso l’Università di Messina che ha parlato della Calabria in età spagnola delineando l’organizzazione amministrativa di tutta la Regione.

A conclusione il prof. Vncenzo Cataldo, docente presso l’Università di Catanzaro, continuando sulla traccia dei relatori c che lo hanno preceduto ha parlato dei Grimaldi, principi di Gerace de l passaggio da marchesato a principato.

Un convegno di alto valore scientifico realizzato dalla Diocesi di Locri-Gerace, dal Museo Diocesano, il Comune di Gerace e dal Capitolo Cattedrale con il patrocinio del Mic,dell’Ordine di Malta delegazione di Reggio Calabria e dalla Deputazione di Storia patria, ma che ha visto coinvolti anche la Deputazione della Cittadella Vescovile di Gerace, la Pro Loco la Cooperativa Mons. Pellicano che gestisce il Museo e in partenariato l’Istituto di Istruzione Superiore “Ivo Oliveti”, il Liceo Scientifico ”Zaleuco”, il Liceo delle Scienze Umane “G.Mazzini” , tutti di Locri. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Lavori in corso sulla Sp80 tra Locri, Gerace e Antonimina

La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha provveduto a ripristinare il manto stradale della Strada Provinciale 80 che collega i Comuni di Locri, Gerace e Antonimina. In particolare, l’intervento ha interessato due tratti del territorio geracese che presentavano avvallamenti, dossi e numerose parti danneggiate. La rifunzionalizzazione dell’importante arteria e la conseguente posa del nuovo tappetino di bitume sono state salutate con favore dal consigliere metropolitano delegato, Rudi Lizzi che, in una nota stampa, ha sottolineato: «Ancora una volta, l’amministrazione di Palazzo Alvaro ha risposto prontamente alle richieste dei cittadini per garantire una corretta e più sicura viabilità lungo un percorso particolarmente trafficato».

«Questo approccio – ha aggiunto Lizzi – è il segno evidente e tangibile dell’attenzione che, da sempre, il sindaco Giuseppe Falcomatà, cui va il mio personale ringraziamento e quello della comunità geracese, riserva alle tante istanze che arrivano dai territori. Pressoché immediato, infatti, è stato il suo interessamento rispetto alla condizione di un’arteria in attesa di una seria e celere manutenzione».

«Gli ultimi lavori sulla SP80 – ha proseguito il consigliere – rientrano nella più ampia programmazione che l’amministrazione Falcomatà ha inteso riservare alla viabilità, un settore delicato che, nonostante la corposa riduzione dei trasferimenti statali, è fra le priorità della squadra di governo della Città Metropolitana».

«Anche in questo caso – ha concluso Rudi Lizzi – è bene evidenziare il gioco di squadra che ha portato alla risoluzione del problema con l’interessamento del vertice dell’amministrazione, nella persona del sindaco, ed il ruolo proficuo svolto dal vicesindaco delegato alla viabilità, Carmelo Versace. Si concretizza oggi, infatti, un lavoro che, in questi anni, ha visto proprio il vicesindaco, nelle vesti di facente funzioni e delegato al settore, impegnato al massimo per risolvere piccoli e grandi problemi lungo i circa 2000 chilometri che compongono la fitta rete stradale del comprensorio metropolitano. Pure al vicesindaco, quindi, non posso che dire grazie e ritenermi, al tempo stesso, estremamente soddisfatto e contento per un’attività che ha esaltato le buone prassi e soddisfatto le esigenze della comunità di Gerace». (rrc)