L’OPINIONE / I miei primi tre anni da sindaco di Cassano allo Ionio

di GIANNI PAPASSOSono trascorsi tre anni da quel 10 novembre 2019, quando la nostra Amministrazione, con suffragio plebiscitario, è ritornata alla guida del Comune.

Non è stato per niente facile affrontare i problemi più vitali della nostra comunità, considerato che abbiamo trovato, dopo gli anni della gestione commissariale, un territorio devastato dall’incuria, con tanti problemi irrisolti, con i progetti che erano stati avviati e che avevano registrato negative battute di arresto. Un periodo veramente sfavorevole per l’immagine della città di Cassano All’Ionio, che aveva perso la propria centralità rispetto alle altre realtà territoriali.

La nostra gente, vogliosa di risalire la china e di ritrovare la strada che conduce allo sviluppo ed alla crescita civile, sociale ed economica, ha saputo rimettere a posto ogni cosa, affidandosi ancora una volta al nostro buon governo. Abbiamo lavorato intensamente, in questi tre anni, per riportare sulla giusta strada il nostro Comune. Siamo intervenuti in ogni settore della vita amministrativa, dalle opere pubbliche, all’ambiente, alle politiche sociali, alla cultura ed al turismo, guardando, sempre ed in ogni circostanza, esclusivamente agli interessi generali ed ai bisogni più vitali della collettività.

Tante opere sono state progettate e messe in cantiere, tante stanno per essere avviate; tante le iniziative intraprese; opere ed iniziative che sono state in grado di cambiare il volto di Cassano All’Ionio e di trasformarla in una città moderna, pulita, ordinata, al passo coi tempi, che viene guardata con ammirazione dagli altri territori calabresi. Questo nonostante i problemi legati alla pandemia e alla grave crisi economica scaturita dal conflitto in Ucraina, purtroppo ancora in corso.

Continueremo a lavorare, con la passione di sempre, per realizzare altri progetti ed altre   iniziative, per dare sempre più risposte   alle istanze che pervengono dalla Comunità, avendo in mente l’unico obiettivo dello sviluppo e della crescita della Città di Cassano All’Ionio che, forte delle innumerevoli risorse culturali e naturali, ha tutte le carte in regola per aspirare ad un futuro diverso e migliore. (gp)

Il sindaco Gianni Papasso ha chiesto urgentemente vaccini per ultra 80enni alle autorità competenti

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha inoltrato una richiesta urgente di vaccini per gli ultraottantenni al commissario ad acta, Guido Longo, al Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo Carlo La Regina, al presidente f.f. della Regione Calabria, Antonino Spirlì, al Prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio e per conoscenza, anche al ministro della Salute Roberto Speranza.

«Dai primi giorni di marzo – si legge nella missiva – anche a Cassano è partita la campagna di vaccinazione degli ultraottantenni. Grazie alla sinergica collaborazione tra i medici di base, l’Amministrazione Comunale e i locali uffici dell’Asp, è stata inoculata agli anziani la prima dose di vaccino ed il risultato raggiunto è stato molto apprezzato dall’intera popolazione. Dal giorno 24 u.s., però, ha evidenziato, sarebbe dovuta partire la seconda tornata di vaccinazione per l’inoculazione della dose di richiamo, ma, purtroppo mancano i vaccini».

«Come ben saprete – ha rimarcato Papasso – non è possibile perdere altro tempo: ogni giorno è prezioso, visto che la seconda dose deve essere somministrata entro un tempo limite dalla prima, superato il quale tutto ciò che è stato fatto risulterebbe vano e si dovrebbe ricominciare tutto daccapo, con grande dispendio di risorse pubbliche, oltre che con una magra figura agli occhi dell’opinione pubblica».​

Dopo avere sottolineato che le proteste che stanno pervenendo dalle famiglie degli anziani in attesa della seconda dose sono numerose e vibranti, il sindaco Papasso, ha concluso affermando che «la situazione che è venuta a determinarsi non è tollerabile, né accettabile, chiedendo, pertanto, ai destinatari, di provvedere con urgenza all’invio delle necessarie dosi di vaccino, al fine di poter completare la vaccinazione di questa fascia di popolazione, che è la più fragile e la più colpita dal virus». (rcs)

Gianni Papasso è candidabile: Lo stabilisce la Corte di Cassazione

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, è candidabile. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, chiudendo, così, la vicenda giudiziaria – passata attraverso le maglie del Tribunale di Castrovillari e della Corte d’Appello di Catanzaro – che ha visto il sindaco Papasso indagato per lo scioglimento del precedente consiglio comunale.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’esecutivo di Cassano allo ionio: «si è conclusa, nel migliore dei modi – si legge in una nota – la vicenda del sindaco di Cassano All’Ionio, con tre sentenze che confermano la sua abilitazione a politico “perbene”. Una definizione che, oggi, ha il sapore di una doppia vittoria per noi che abbiamo scelto di essere accanto alla sua missione politica in una giunta che ha rispecchiato dal primo momento la voglia di raccontare una storia diversa e nuova per Cassano».

«È una doppia vittoria – hanno rimarcato gli assessori – non solo perché è quella del nostro sindaco e della sua amministrazione; ma anche perché in un panorama sempre più caratterizzato da una guerra alla gente, questo risultato deve dare forza a quella stessa gente che sceglie   di   servire   il   proprio   territorio   nelle   cariche   politiche   previste   dalla Costituzione».

«Questo – si legge – è un risultato importante per tutta la Calabria: un uomo onesto ha vinto la sua battaglia, ha dimostrato che erano infondate le accuse sulla sua presunta incandidabilità e, soprattutto, è alla guida legittima di uno dei territori più belli e significativi di questa regione. D’altra parte, per l’esecutivo locale, Giovanni Papasso ha sempre svolto come una missione il proprio ruolo politico, fermamente convinto che tutto ciò che è giusto e buono va valorizzato e questa volta ad essere valorizzata è stata la sua statura morale, di uomo che ha affrontato serenamente il percorso che la Giustizia prevede per chi viene accusato, torto o ragione che abbia, e lo ha affrontato con la sicurezza di chi sa di non essere colpevole».

«I fatti – continua la nota – lo hanno dimostrato e noi, che rappresentiamo la sua Giunta comunale, e tutti i cittadini di Cassano All’Ionio che lo hanno   scelto e ci hanno scelto, applaudiamo, oggi, a questa vittoria dell’onestà, sicuri che questa sentenza definirà con ancora più forza il percorso di legalità di cui il territorio ha bisogno e che stiamo disegnando sotto la sua guida».

«Con lui – hanno affermato gli assessori – oggi ha vinto la popolazione di Cassano che lo ha scelto, hanno vinto tutte le persone perbene che credono nella verità, e hanno vinto tutti coloro che un giorno si affacceranno a loro volta all’esperienza spesso difficile e spinosa della politica con l’unico intento di fare il bene di tutti. Con questa vittoria si fa più intenso il nostro impegno per garantire nuovi percorsi alla luce della legalità per tutti qui a Cassano All’Ionio. La giunta Papasso oggi gioisce, ma non aveva mai dubitato circa la cristallinità e lo spessore morale del proprio sindaco. Del resto, il giudizio su Papasso era già stato dato in modo inequivocabile dall’unico tribunale in grado di emettere sentenze inappellabili: il Popolo».

«Giovanni Papasso  – continua la nota – nel novembre del 2019 fu eletto con un plebiscito, nonostante fosse sub iudice per la questione dell’incandidabilità. Il popolo, si legge, infine, nel documento della giunta, lo ha assolto prima della Suprema Corte, quanto ai denigratori, agli avversari politici incattiviti dalle sconfitte, ai detrattori da lorda cucina politica, se​ avessero ascoltato in silenzio la voce del popolo, che per qualcuno è la voce di Dio, si sarebbero risparmiati l’ennesima figuraccia». (rcs)

SIBARI, IL FRECCIARGENTO DIVENTI FISSO
CALABRIA JONICA È PIÙ VICINA ALL’ITALIA

Il Frecciargento Sibari-Bolzano farà la sua ultima corsa il 31 dicembre, o forse no? Mantenere un collegamento ferroviario che consente a un bacino di oltre 150 mila persone di spostarsi dalla costa jonica fino al profondo Nord, per una regione come la Calabria non è fondamentale, di più. È necessaria, dunque, una mobilitazione generale della Regione per evitare che si interrompa un collegamento che si è rivelato vitale per l’area dell’Alto Jonio, ma anche per l’intera Calabria.

È per i cittadini del territorio jonico – prendendo in prestito le parole della compianta presidente Jole Santelli, quando annunciò a inizio ottobre la proroga della tratta fino a fine anno – «il giusto diritto a ricevere servizi di qualità per una mobilità moderna ed efficiente» oltre che un segnale importante per una regione che ha bisogno di investimenti non solo infrastrutturali, ma anche di trasporti, e un’ulteriore proroga o la stabilizzazione a tempo indeterminato di un servizio così fondamentale, può essere un chiaro segnale – da parte di Regione e delle Autorità competenti – della volontà di investire seriamente su un territorio che ha tante potenzialità da poter sfruttare.

Ed è per questo che il Comune di Cassano allo Ionio, guidato dal sindaco Gianni Papasso, ha deliberato per chiedere alle Ferrovie dello Stato, alla Regione Calabria, al Ministero delle Infrastrutture e ai Comuni del Cosentino, la proroga del collegamento ferroviario Frecciargento Sibari – Bolzano con la conseguente stabilizzazione a tempo indeterminato del servizio in modo da garantire al comprensorio dell’Alto Ionio un collegamento divenuto ormai vitale per lo sviluppo socio-economico oltre che sostenibile – dal punto di vista economico – dato l’alto numero di adesioni.

Gli amministratori di Cassano, infatti, hanno sottolineato che «il territorio dell’Alto Jonio registra un forte ritardo infrastrutturale e che i collegamenti con il resto del Paese sono resi particolarmente difficoltosi, così da rappresentare un ostacolo per lo sviluppo dell’intero territorio» ma, grazie al collegamento Sibari-Bolzano, si è «rotto l’isolamento della costa jonica cosentina e ha messo in connessione un’area, come la Sibaritide, importante dal punto di vista economico e turistico con il resto del Paese» e che la soppressione del treno «determinerebbe un arretramento per l’intero territorio rendendo inutili i vantaggi già conseguiti con l’attivazione del percorso».

Vantaggi, dunque, che non si può permettere di perdere, soprattutto se la Calabria è diventata ‘più vicina’ all’Italia grazie a questo collegamento che potrebbe – e speriamo – diventare ancora più importante e, sopratutto, dovrebbe essere potenziato in futuro, qualcosa venisse confermato o indeterminato. Un gesto che, per la Calabria e i calabresi, rappresenterebbe un passo in avanti verso un vero e proprio sviluppo e un futuro che viene sempre più chiesto a gran voce. (rrm)