Giornata della Memoria, ricordare perché questo non accada più

di GUIDO LEONERicordare perché questo non accada più. Questo è la finalità insita nella legge dello Stato n.211 del 20 luglio 2000 che riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah(sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetti i perseguitati.

La legge si rivolge in prima battuta alle scuole perché in tale circostanza favoriscano momenti di riflessione su quelle tragiche vicende in modo da conservare nel futuro dei ragazzi e dei giovani, quindi nel futuro dell’Italia la memoria di un oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Ravvisiamo, perciò, la necessità, ancor più oggi, che anche la scuola reggina sappia costruire percorsi di educazione alla conoscenza e al rispetto dei diritti di ogni uomo, al dialogo, alla solidarietà, alla collaborazione, alla giustizia, alla pace, ossia a quei valori che sono le fondamenta su cui si regge uno stato democratico.

Il “Giorno della Memoria” troverà, come è tradizione anche nella scuola reggina, quella attenzione e sensibilità sempre dimostrate nel suo consolidato attaccamento ai valori fondamentali della convivenza fra i popoli, valori verso i quali la scuola stessa deve confermare il suo ruolo di protagonista.

Conservare la memoria  mediante il diretto coinvolgimento dei giovani consente di favorire la crescita di generazioni con una più solida coscienza civile, in grado di porre in primo piano la tolleranza, il rispetto per le diverse opinioni, tradizioni culturali e religiose, la convinzione della centralità della persona e dei suoi diritti fondamentali.

Oggi il presente è caratterizzato da una conflittualità militare sempre più estesa, da troppi scenari di guerra dall’Est all’Ovest. Come più volte ha detto il Papa «siamo in presenza di una terza guerra mondiale a pezzi». È evidente, perciò, che non è possibile riflettere oggi  sul ‘giorno della memoria’ senza ragionare sui conflitti in atto e sui conflitti che all’ombra dell’Occidente si sono consumati nel frattempo.

Siamo ancorati all’idea della impossibilità della guerra e all’inevitabilità della ace, consapevoli che a via delle trattative e della pace non ha alternative, visto che le armi atomiche disponibili, se utilizzate, avrebbero effetti devastanti sula vita del pianeta.

Odio, intolleranza, razzismo ,antisemitismo, violenze  sono ,infatti, presenti nella nostra società e in tante parti del mondo ma è un grave errore minimizzarne la pericolosità.

La globalizzazione che ha comportato cambiamenti rapidi e stravolgenti – le grandi migrazioni, i timori per lo smarrimento della propria identità, la paura del futuro dai contorni incerti – può far riemergere dalle ombre del passato fantasmi, sentimenti, parole d’ordine, tentazioni semplificatrici, scorciatoie pericolose e nocive amplificate dai media.

Contro queste minacce, contro il terrorismo, contro il razzismo e la violenza dell’intolleranza serve cooperazione internazionale, servono coraggio e determinazione. È necessario, soprattutto, consolidare quegli ideali di democrazia, libertà, tolleranza, pace, eguaglianza, serena convivenza sui quali è stata riedificato l’Europa dalle macerie della seconda guerra mondiale.

Sono principalmente i giovani che devono vigilare perché nell’oggi e in futuro la violenza e l’arroganza non spengano la speranza di tutti noi in un mondo più libero e giusto, in cui tutti possano vivere con pari dignità e rispetto reciproco.

Le celebrazioni della memoria devono stimolare i nostri giovani studenti a partecipare democraticamente alla vita delle istituzioni che esistono ed esisteranno solo perché ci saranno loro a farle vivere con il loro impegno. Votare alle elezioni, interessarsi  all’attualità del mondo che li circonda devono essere visti come un dovere civico.

Il nostro Paese oggi più che mai ha bisogno di un’etica pubblica condivisa di indignazione rispetto alla violenza, al razzismo, alla intolleranza.  

L’Unione Europea, nonostante tutto, deve continuare ad essere un progetto di pace e di convivenza, capace di guardare oltre i nazionalismi. Capace di guardare avanti perché consapevole degli errori del passato e dell’orrore della Shoah. Senza questa consapevolezza l’Europa non esiste.

Ora in questi giorni la scuola ha un compito in classe: non lasciare che la memoria si riduca ad una sola giornata. Chi più e meglio della scuola deve farsi carico di ricordare e coltivare il passato? Quando i pochi sopravvissuti, testimoni di questo olocausto, non ci saranno più, chi dovrà raccontare dei milioni di morti, del filo spinato, dei vagoni blindati, delle camere a gas, dei forni crematori? Quando l’ultima voce sopravvissuta ad Auschwitz, Birkenau, Dachau si spegnerà, sarà la scuola a fare da registratore e amplificatore. Tanti ragazzi non sanno.

Troppi sanno in maniera approssimativa. Ben venga dunque il giorno della memoria e il minuto di silenzio anche per le vittime delle odierne guerre. Ma dopo quel silenzio la scuola e le famiglie non  smettano mai di parlarne. (gl)

[Guido Leone è già dirigente tecnico Usr Calabria]

REGGIO – Giornata della Memoria, a Via Giudecca la scopertura di una “pietra d’inciampo”

Domani mattina, a Reggio, alle 8.30, a Via Giudcecca, il sindaco Giuseppe Falcomatà scoprirà una pietra d’inciampo in occasione della Giornata della Memoria.

All’iniziativa prenderanno parte le autorità civili, religiose e militari della Città, Sua Eccellenza il Prefetto Clara Vaccaro, i massimi rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, del mondo universitario, dell’associazionismo e delle realtà civiche impegnate nella memoria dei tanti reggini e calabresi internati ed uccisi nei lager nazisti.

Alla cerimonia sarà presente anche Nicoletta Bortolotti, tra le più importanti scrittrici contemporanee ad essersi occupate della tragedia dell’Olocausto, autrice della Quadrilogia della Shoah, quattro romanzi pluripremiati che hanno contribuito a rinnovare la memoria delle sofferenze vissute da milioni di persone all’interno dei lager nazisti. (rrc)

Al Campo Ferramonti di Tarsia si commemorano le vittime dell’Olocausto

Domani mattina, al Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, che ospita il Museo Internazionale della Memoria, si terrà una cerimonia speciale per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Dopo la deposizione di una corona e la celebrazione religiosa tenuta da don Cosimo Galizia, parroco di Tarsia, seguiranno i saluti  istituzionali, con la presenza del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, dell’assessore Regionale della Calabria, Gianluca Gallo, del consigliere regionale, Luciana De Francesco, e del consigliere comunale di Tarsia con delega alla Cultura, Roberto Cannizzaro.

Durante la cerimonia, interverranno il noto storico Vittorio Cappelli, Direttore Scientifico dell’Icsaic, che parlerà dell’importanza della memoria storica, e Walter Brenner, figlio di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la testimonianza della sua famiglia. Modera il giornalista Pasquale Motta.

Saranno presenti, anche, le autorità locali, tra cui il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e la Presidente della Provincia di Cosenza, Maria Rosaria Succurro. Umberto Filici, membro del C.TS. del Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia, e Teresina Ciliberti, Direttore del Museo, saranno presenti per rappresentare l’importanza di preservare la memoria di questo luogo storico.

La cerimonia si concluderà con l’intervento di Adriana Taubert, figlia di un ex internato di Ferramonti di Tarsia, che condividerà la sua esperienza personale.

Durante la giornata, sarà possibile visitare il monumento sito in Viale Riccardo Pacifici, che rappresenta un simbolo della memoria e dell’importanza di non dimenticare gli orrori dell’Olocausto.

Questa cerimonia rappresenta un momento significativo per ricordare le vittime dell’Olocausto e per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto in questo campo di concentramento. Il Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia svolge un ruolo fondamentale nel preservare la storia e nell’educare le future generazioni sull’importanza di combattere l’odio e la discriminazione. (rcs)

Giornata della Memoria, il presidente Mancuso: Ricordare è necessario, ma non sufficiente

«Purtroppo, gli effetti disastrosi dell’invasione russa in Ucraina e il sanguinoso conflitto in Medio Oriente, ci suggeriscono che ricordare è necessario, ma non sufficiente». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in occasione della Giornata della Memoria, ricordando come negli scorsi anni, ci siamo detti che occorreva ricordare il sacrificio di milioni di vittime innocenti della Shoah e dell’Olocausto, affinché quegli orrori del secolo scorso non si ripetessero».

«Alla consapevolezza critica – ha aggiunto – soprattutto delle nuove generazioni, perché la notte della ragione non generi mostri, è necessario che si accosti, con maggiore vigore, l’intelligenza delle diplomazie della comunità internazionale, capace di cercare ciò che unisce e allontanare ciò che divide, per assicurare la pace nelle aree del mondo dove la guerra drammaticamente occupa ogni spazio».

Per Mancuso «eventi come la ‘Giornata della Memoria’, ci devono vedere tutti impegnati, come dice la senatrice Liliana Segre, a ‘contrastare il pericolo dell’oblio’, meditando sui disastri provocati nel Novecento dal mito della razza e del sangue – ha concluso –. Ma è anche necessario approfondite la riflessione sui drammi contemporanei che stanno provocano angoscia, dolore, disperazione e migliaia di morti». (rrc)

LAMEZIA – Gli studenti del Pitagora hanno ricordato la Shoah

Gli alunni del Pitagora di Lamezia Terme, in occasione della Giornata della Memoria, hanno ricordato l’immane tragedia della Shoah con tante attività e cartelloni ricchi di profonde riflessioni.

Cuore della giornata è stato il cinema di formazione con la proiezione di due straordinarie pellicole scelte dai vari dipartimenti alla presenza del Dirigente Giuseppe De VitaUn sacchetto di biglie tratto dal romanzo autobiografico di Joseph Joffo, la storia di due bambini ebrei che lottano per sopravvivere alla violenza nazifascista e “Lezioni di Persiano” ispirato al racconto Erfindung einer Sprache ( Invenzione di una lingua) di Wolfgang Kohlhaase, dove un ebreo si finge persiano per salvarsi dalla deportazione.

Due film ambientati in Francia che hanno aiutato gli alunni in questa ricorrenza per ricordare ciò che è accaduto e contribuire a costruire un mondo migliore. Dopo la visione dei film ogni classe ha compilato una scheda film e aperto una interessante discussione sui temi dell’olocausto. La giornata si è conclusa con letture di brani antologici e straordinarie poesie contro le atrocità di ogni tempo. La manifestazione rientra nell’idea progettuale “Giornate Mondiali al Perri-Pitagora”, un percorso di ampio respiro, che passa dalla difesa dell’Ambiente, al rispetto della Legalità, ai Diritti Umani accompagnate da uscite didattiche e attività sempre più legate ad una visione dell’educazione civica concreta sempre più vicina all’Agenda 2030 dell’Onu.

Cinema e arte alla Pitagora per celebrare questi 23 anni dall’istituzione del “Giorno della Memoria” e per condannare i drammatici fatti che oltre settant’anni fa scrissero una delle pagine più buie della storia con la promulgazione delle feroci e vergognose  leggi razziali. 

Il 27 gennaio del 1945: smantellamento del campo di concentramento di Auschwitz. Un giorno da scolpire nel cuore e nella memoria degli alunni con il dovere di insegnare ai nostri figli come il male non sia mai un evento casuale. «Mai come in questo periodo – si legge in una nota – celebrare questa data è ancora più importante dove da un anno il mondo  assiste ad un’altra violenta aggressione contro il popolo ucraino, è assurdo che nel 2023 si debba ancora vedere donne e bambini morire sotto le bombe. È importante sottolineare che qualsiasi violenza e qualsiasi guerra deve suscitare vicinanza e forte indignazione quando accadono sul nostro territorio europeo ma anche in qualsiasi parte del mondo. La difesa della vita e il rispetto della vita umana sempre, in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo». (rcz)

 

CATANZARO – Giornata della Memoria, l’Aba partecipa alla mostra dedicata alla Shoah

L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ha contribuito alla mostra promossa dall’IIS “Giovanna De Nobili” dedicata al ricordo degli orrori della Shoah con 20 manifesti.

L’esposizione, visitabile al Museo Storico Militare fino al 6 febbraio, è stata presentata nella Giornata della Memoria con un incontro di approfondimento sulla Shoah che ha visto protagonisti alcuni studenti dell’istituto scolastico. Tra gli interventi, oltre a quello di Roberto Jarach, presidente della Fondazione del Memoriale della Shoah, anche quello di Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: «L’attenzione alla memoria della Shoah è stata oggetto della prima iniziativa che è ho avviato da quando sono direttore dell’Accademia, ormai due anni or sono».

«A gennaio 2021 esponemmo in città 34 manifesti sul tema della Shoah e oggi – ha proseguito – 20 di quei manifesti che mettono al centro il significato della memoria, tornano ad essere esposti affinché anche su queste opere possa costruirsi la coscienza della nuova generazione e non si abbiano più a ripetere momenti della storia così tristi. Ho apprezzato la partecipazione attiva e interessata degli studenti, oggi, sintomo di una sensibilità concreta sul tema. E ciò è avvenuto in un momento storico molto significativo come quello che stiamo vivendo. Mi lascia immaginare che il futuro sia all’insegna della civiltà e della democrazia».

Nel corso della giornata di approfondimento, gli studenti hanno avuto modo di vedere le primissime immagini che furono girate da due cineoperatori inglesi all’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Bergen Belsen nell’aprile del ’45. Le immagini furono ritrovate e rese pubbliche diversi decenni dopo da un ricercatore dell’Imperial War Museum di Londra, Key Gladstone, e furono trasmesse in Italia nel 1985 grazie ad un servizio del settimanale “Tam Tam” del Tg1 curato da Mario Foglietti(rcz)

La Metrocity RC onora le vittime dell’olocausto insieme a Venticinqueaprile Ampa

Nella Biblioteca “G. Trisolini” di Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, la Città Metropolitana, insieme all’Associazione venticinqueaprile Ampa hanno onorato le vittime dell’olocausto. E lo hanno fatto con l’evento Il Giorno della Memoria. I Giorni della Storia. I giovani incontrano gli orrori della guerra e del nazifascismo.

Il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace è andato oltre i consueti e formali saluti istituzionali producendo una riflessione articolata sulla necessità di non fermarsi alla mera “commemorazione” di quanto drammaticamente successo con la Shoah e ricordare, nel presente, che abbiamo ancora oltre cento guerre in corso, in giro per il mondo, che riproducono gli stessi orrori di allora spesso nell’indifferenza stessa delle comunità internazionali.

«Siamo fortunati a poter parlare di questi temi sollecitati puntualmente dall’impegno costante di numerose associazioni ma, riguardando alcune immagini simbolo dell’olocausto, ritengo che la follia assurda di quei fatti non sia solo quel filo spinato o quel vagone che entra nei campi di sterminio, ma anche quella di oggi che vede ragazzi e ragazze morire, ad un paio di ore di volo da qui, per il solo fatto di non indossare il velo o per festeggiare un compleanno».

«Se così è dobbiamo prendere atto che il sacrificio della Shoah evidentemente non è servito a nulla – ha proseguito –. L’orrore è questo, se ancora nel 2023 raccontiamo queste pesanti prevaricazioni e le costanti negazioni dei diritti umani che avvengono ancora in tante parti del mondo, ed anche a pochi chilometri da qui».

«Quindi lo scopo di iniziative come queste – ha aggiunto Versace – deve essere quello di attualizzare quella memoria in una consapevolezza degli orrori dei giorni nostri. Dobbiamo protrarre la nostra battaglia culturale nel tempo con l’intensificazione di questi appuntamenti ed il coinvolgimento di Istituzioni, di ogni livello, e società civile e solo allora potremo affermare di non esserci sottratti al nostro ruolo ed alle nostre responsabilità».

Il convegno si è sviluppato poi attraverso gli interventi di Sandro Vitale, per Ampa venticinque aprile, Danilo Avila, Vicepresidente della Consulta Provinciale degli Studenti, Elena Crucitti, referente del Coordinamento Provinciale di Libera Rc e Salvatore Marrari, parente del Maresciallo Gaetano Marrari, Comandante del Corpo di Pubblica Sicurezza nel Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia. (rrc)

Trebisacce ha ricordato le vittime dell’olocausto

In occasione della Giornata della Memoria, l’Amministrazione comunale di Trebisacce, guidata dal sindaco Alex Aurelio, ha rivolto, in particolare ai giovani, l’invito che Liliana Segre formulò nell’ambito del suo discorso al Parlamento europeo, quello di essere la farfalla gialla che vola al di là del filo spinato.

Dovremmo essere tutti quella farfalla gialla che vola sopra i fili spinati – ha detto il primo cittadino –. Quelle parole pronunciate dalla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, davanti il Parlamento europeo il 29 gennaio 2020, nel 75esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista, sono e resteranno sempre attuali e da rinnovare, non solo il 27 gennaio, Giornata della Memoria, ai più giovani».

«Abbiamo il dovere – ha concluso – di ricordare la memoria del passato per costruire un futuro di qualità, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». (rcs)

Giornata della Memoria, Liliana Segre ha scritto agli studenti del Pertini-Santoni di Crotone

di ELISABETTA BARBUTO – «Cari ragazze e ragazzi, amici docenti , signora Dirigente dell’lstituto Pertini – Santoni di Crotone. In questa giornata particolare condivido volentieri un sentimento racchiuso in una parola : Zakhòr – ricorda! – termine tra i più ricorrenti nel testo biblico. La Memoria è La funzione del Mondo, perché ci insegna a leggere il passato. Occorre far Memoria perché il passato ci chiarisce le idee. La Memoria è essenziale per intendere e accogliere la diversità di cui noi stessi siamo parte. Ma in fondo cosa è la Memoria? E’ un grande rammendo, un percorso di ricucitura civile. Ricordare non è un esercizio passivo, ma un impegno che rinnoviamo ogni giorno a garanzia per il domani. È, soprattutto, un’opera di manutenzione civile che ci consente di mantenere in forma la democrazia. Vi saluto con gratitudine perché in Voi giovani confidiamo e vi affidiamo il tesoro più prezioso: il futuro. Buona Memoria».

Ormai, da anni, Liliana Segre incontra gli studenti che definisce il suo specchio. «Uno specchio nel quale mi potevo vedere ma che nello stesso tempo riceveva le mie parole e se le metteva dentro: non sparivano quando io non gli ero più davanti», ed oggi vorrei condividere con emozione il testo del messaggio che la stessa Senatrice ha inteso far pervenire al Pertini – Santoni di Crotone in occasione del Giorno della Memoria.

Il messaggio è stato letto in occasione della manifestazione svoltasi nell’Auditorium dell’Istituto alla presenza del Dirigente Scolastico, dott.ssa Annamaria Maltese, che ha fortemente voluto questo momento intitolato, non a caso, con le parole di Liliana Segre, La memoria è la funzione del Mondo. Una studentessa del Liceo Artistico, autrice peraltro di un realistico quanto stupendo ritratto della stessa Segre, ha aperto con le parole della Senatrice gli interventi che hanno visto protagonisti gli studenti i quali sotto la sapiente regia delle docenti di lettere hanno preparato e, quindi, letto, commentato e riflettuto su brani tratti dai libri della Senatrice Segre La sola colpa di essere nati e Ho scelto la vita, condividendo la loro commozione nel ricordare le atrocità cui furono sottoposte milioni di persone innocenti ree soltanto di essere ebree nella pressochè totale indifferenza dei più, indifferenza che ha ucciso e uccide più dell’odio che animava i feroci carnefici di quegli anni lontani.

La memoria, allora, la Funzione del Mondo, va sempre tenuta viva per sapere affrontare  il Futuro, per evitare che mai più torni l’abisso in cui sprofondò l’Umanità in quel tempo, per imparare a vivere insieme, “diversi ma uguali”, come scriveva Anna Frank.

Anche nel più nero degli abissi si possono, tuttavia, intravedere delle luci che  inducono a sperare in una Umanità più giusta e solidale. E, così, alcuni studenti hanno inteso focalizzare, nei loro interventi, l’attenzione su coloro che in quegli anni tremendi non restarono indifferenti e si adoperarono, a rischio della loro stessa vita, per mettere in salvo tanti uomini, donne, bambini e che oggi sono stati proclamati Giusti tra le Nazioni.

Il loro nome è inciso per sempre, oltre che nei nostri cuori, anche nel giardino dei Giusti a Gerusalemme. Tra loro anche l’italiano Giorgio Perlasca che, fingendosi un diplomatico spagnolo, salvò oltre 5000 ebrei da morte certa. Le note musicali del pianoforte del prof. Maurizio Guerra, in sottofondo, hanno sottolineato il pathos di questo incontro e hanno reso questo momento di condivisione ancora più significativo. 

Zakhòr … ricorda, ci dice Liliana Segre. Non solo oggi. Ma anche domani, dopodomani, sempre. E forse il Futuro ci apparterrà davvero.  (eb) 

In copertina, il ritratto eseguito dalla studentessa del Pertini-Santoni di Crotone

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Giornata della Memoria, Succurro: Lavoriamo con le scuole locali

A San Giovanni in Fiore si è celebrata la Giornata della Memoria con gli studenti delle IV e V classi della Primaria degli istituti locali Dante Alighieri, Fratelli Bandiera e Gioacchino da Fiore che hanno visto, con i loro insegnanti, il cartone animato sulla Shoah La stella di Andra e Tati, basato sulla storia vera di Alessandra e Tatiana Bucci, sopravvissute ai crimini del campo di concentramento di Auschwitz e infine ritornate con i loro genitori.

«I bimbi di queste scuole sangiovannesi – ha dichiarato la sindaca, Rosaria Succurro – hanno apprezzato tanto la manifestazione, animata da loro stessi, dai propri insegnanti e dagli assessori Claudia Loria e Antonello Martino, che ringrazio molto per il loro impegno. Ringrazio anche i docenti e soprattutto i bambini, che con le loro riflessioni e la loro purezza di giudizio ci hanno rammentato princìpi come l’eguaglianza dei diritti e necessità come la pace nel mondo, che vanno difesi e promossi come noi abbiamo fatto in questa e in altre circostanze, convinti che le nuove generazioni siano le più adatte a sentire e ricercare la bellezza della libertà, che consente la convivenza pacifica tra popoli e culture differenti».

«Memoria – ha continuato la sindaca Succurro – significa anche attualità. Per questo ai bambini è stato detto di osservare la realtà presente con occhi trasparenti e senza condizionamenti; di approfondire, insieme alle istituzioni scolastiche e pubbliche, i grandi temi della salvaguardia dei diritti, degli equilibri internazionali e della necessità di contribuire, facendo sentire una voce unanime, alla pace tra le nazioni e alla sensibilizzazione dei governi».

«L’amministrazione di San Giovanni in Fiore – hanno dichiarato Antonello Martino e Claudia Loria, rispettivamente assessori comunali all’Istruzione e alle Politiche sociali – continuerà a lavorare insieme alle scuole locali per alimentare una sempre maggiore coscienza dei diritti dell’uomo, che è la base percostruire un futuro migliore partendo proprio dalla cultura, intesa come ascolto, confronto e cammino comune».  (rcs)