L’OPINIONE / Raffaele Mammoliti: L’attività legislativa del Cdx che non dà risposte alla Calabria

di RAFFAELE MAMMOLITIMentre la Calabria brucia, il mare è inquinato, arrivano i dati diffusi dalla Fondazione Gimbe a completare il quadro. L’ultimo report offre risultati impietosi sul sistema sanitario regionale e sui servizi offerti ai cittadini. Una situazione generale di assoluta emergenza che lascia indifferente la maggioranza al governo della Calabria che continua a sfornare provvedimenti legislativi sicuramente utili, ma non certamente collegati alla priorità e all’emergenza di cui avrebbe bisogno la Calabria.

Questo governo regionale passerà alla storia per aver estinto una categoria come i forestali che hanno svolto un ruolo prezioso nella politica di tutela, presidio del territorio e rigenerazione del patrimonio forestale, che purtroppo rischia di essere devastato per incuria e per l’intransigente ostinazione del governo regionale che punta quasi esclusivamente a spegnere gli incendi piuttosto che a prevenirli. Non consentiremo oltre che si proceda in questa maniera e rilanceremo la nostra proposta che punta alla prevenzione attraverso il presidio del territorio con qualificate risorse umane e tecnologiche per valorizzare l’immenso patrimonio boschivo di cui dispone la Calabria. 

Relativamente alla sanità è preoccupante lo studio della fondazione Gimbe che dimostra come, nonostante qualche lieve miglioramento, la Calabria per le cure essenziali è completamente bocciata e inadempiente. In tale direzione promuoverò nei prossimi giorni un’iniziativa pubblica per meglio affrontare l’insieme delle criticità sanitarie in cui versa la nostra regione, specificatamente nel territorio vibonese che è il territorio nel quale la crisi del sistema sanitario regionale si manifesta in maniera più acuta.

Infine voglio ancora evidenziare come il Consiglio regionale continui a portare in aula provvedimenti senza il preventivo passaggio nelle Commissione competenti, mentre le proposte di legge da me depositate da oltre un anno, non sono state nemmeno calendarizzate. Un governo regionale che ha piegato così deplorevolmente il funzionamento delle istituzioni alla mera logica di maggioranza forse non si era mai visto in cinquant’anni di regionalismo. (rm)

[Raffaele Mammoliti è consigliere regionale del PD]

Allerta incendi, il sindaco di Cassano Papasso scrive a Calabria Verde

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha inviato una lettera al direttore generale di Calabria VerdeGiuseppe Oliva,  rinnovando la richiesta per la pulizia del sottobosco della pineta di “Millepini” in contrada Bruscata Grande e sollecitando un intervento immediato ed urgente, al fine di scongiurare il pericolo di incendi.

Nei giorni scorsi, infatti, un incendio ha interessato un terreno di proprietà privata confinante con la pineta, con grave rischio per la stessa. Ma gli incendi, scoppiati soprattutto per il gran caldo di questi giorni, fanno paura e preoccupano non poco l’amministrazione comunale, gli uffici e, soprattutto, residenti e villeggianti.

«Pertanto, con grande preoccupazione – si legge nella missiva partita ieri dal Municipio e indirizzata sia a Calabria Verde che all’Assessorato regionale all’Agricoltura –. Le chiedo di intervenire celermente, per scongiurare pericoli e garantire la pubblica sicurezza, essendo la pineta prossima a campeggi, spiagge libere e stabilimenti balneari».

Allo stesso tempo Papasso ha colto l’occasione per sollecitare la sottoscrizione del protocollo di intesa per la pulizia e la manutenzione del verde pubblico nelle zone del territorio comunale già indicate in una precedente richiesta inviata sempre dagli uffici del Palazzo di Città. (rcs)

Saccomanno (Lega): Si intervenga subito con droni ed Esercito per Aspromonte che brucia

Il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, ha chiesto di intervenire con droni ed Esercito contro gli incendi in Aspromonte.

«Che non si ripeta il dramma del passato! – ha ribadito –. È necessario far intervenire immediatamente i droni e l’esercito. Non è possibile che ogni anno si perdano ettari ed ettari di bosco per chissà quale incuria o mano nascosta! È incomprensibile di come si possano cancellare secoli di storia e di rigogliosa agricoltura in pochi attimi. Indipendentemente da possibili responsabilità, che certamente ci sono, ognuno deve intervenire e mettere a disposizione di una delle nostre più importanti ricchezze naturali tutte le proprie forze per salvaguardare una natura che ci viene invidiata da tutto il mondo».

«Che si assumano subito tutte quelle iniziative fondamentali – ha continuato – per porre fine ad una distruzione lenta, ma continua di un Aspromonte tanto tutelato e custodito dai nostri padri ed ora, fortemente, violentato forse da mani che hanno altri intollerabili interessi». (rrc)

L’OPINIONE / Pietro Molinaro: Per gli incendi più prevenzione e meno canadair

di PIETRO MOLINARO – La Calabria è la Regione più ricca di foreste del Mediterraneo con un patrimonio di circa 671mila ettari che coprono il 44% del territorio. Un vero “capitale” naturalistico, ambientale ed economico a rischio abbandono.

Il 65% è di proprietà privata, penalizzata da una regolamentazione regionale non adeguata ed un eccesso di burocrazia che ha ridotto la Gestione Forestale e azzerato i risultati economici. Sempre di più i boschi si trasformano in giungle ingovernabili sotto attacco continuo dei piromani e subiscono, per gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, una difficile attività di prevenzione dal rischio incendi.
Negli ultimi anni con numeri particolarmente inquietanti, abbiamo scalato la classifica tra le Regioni con più incendi, avendo abbandonato l’attività di prevenzione. Selvicoltura e pulizia del sottobosco, insieme riducono del 90% la possibilità che il bosco possa essere attaccato da incendi.
Tanti i soldi pubblici spesi per l’attività di spegnimento e zero risorse per la lotta attiva che passa dal recupero delle comunità rurali e montane, aiutando gli Agricoltori nella manutenzione con la dotazione delle macchine agricole e la formazione delle persone.
Anche La legge 155/2021 prevede di utilizzare le risorse del PNRR per investire sulle risorse umane . L’auspicio è che in Calabria vedremo meno Canadair in azione.
Una corretta pianificazione del territorio Forestale è la priorità per non continuare a bruciare una montagna di soldi in emergenza nello spegnimento e successiva ricostruzione. I proprietari privati  sono amici del Patrimonio Forestale. (pm)

Ambiente Mare Italia: In Aspromonte è già emergenza incendi

L’Associazione Ambiente Mare Italia ha invitato le istituzioni e le autorità preposte a una maggiore vigilanza per salvaguardare il patrimonio boschivo e ha invitato i cittadini a segnalare alle autorità fatti o eventi che possano causare incendi pericolosi o dannosi.

«L’Estate è da poco iniziata – viene spiegato in una nota – e già il nostro territorio vive una vera e propria emergenza incendi. La memoria ci riporta all’estate scorsa, quando a seguito di una serie di incendi, appiccati dolosamente, un patrimonio boschivo secolare, unitamente a migliaia di specie animale, sono andati distrutti sulle roccaforti aspromontane».

«Per giorni – spiega la nota – il fuoco ha pressoché distrutto ettari ed ettari di macchia mediterranea con danni per milioni di euro. Le foreste sono uno scrigno di biodiversità, ospitando l’80 per cento delle specie animali e floreali terrestri e sono necessarie per mitigare l’effetto serra, i cambiamenti climatici e a contrastare l’innalzamento della temperatura globale».
«Gli incendi che stanno divampando in questi giorni in Calabria – prosegue la nota – mettono a rischio le nostre foreste, causando una perdita di biodiversità genetica, il rilascio e immissione in atmosfera di quantità enormi di anidride carbonica e altri gas serra».
«Secondo i dati dell’European Forest Fire Information System (Effis) pubblicati nel mese di agosto del 2021 – spiega l’Ami – dall’inizio dell’anno nella nostra Penisola erano bruciati 102.933 ettari di terreno, un’area grande quanto 140mila campi da calcio. La situazione, dal mese di agosto, è andata peggiorando a causa dei continui incendi che hanno colpito la penisola ed in particolare il sud Italia».
«Questo accadeva lo scorso anno e non vorremmo rivivere questa situazione anche quest’anno – commenta Francesca Rogolino, delegata di Ambiente Mare Italia – AMI Reggio Calabria –. Forti di questa nefasta esperienza oggi sollecitiamo le Autorità preposte, ma anche i semplici cittadini, ad attivarsi in funzione preventiva. È necessario programmare ogni iniziativa tesa a individuare eventuali responsabilità dirette, prevenendo, attraverso una seria azione di vigilanza ogni eventuale focolaio».
«Ambiente Mare Italia – AMI – conclude la nota – ricorda l’importanza che gli alberi hanno nel proteggerci dall’inquinamento atmosferico, causa di diverse patologie, ma anche dalle ondate di caldo torrido, come quella che stiamo attraversando in queste settimane. Ambiente Mare Italia – AMI invita, pertanto, le Istituzioni e le Autorità preposte ad una maggiore vigilanza e ad attuare politiche di sensibilizzazione al rispetto del nostro polmone. AMI invita anche i cittadini a segnalare alle Autorità fatti o eventi che possano causare degli incendi pericolosi e dannosi al nostro patrimonio boschivo». (rrc)

Ferrara (M5S): Serve programmazione per impedire incendi

L’europarlamentare del Movimento 5 StelleLaura Ferrara, ha ribadito la necessità, in merito agli incendi, di «programmare prima perché altrimenti si è complici di chi, dietro una cortina di fumo nero, continua a bruciare la Calabria».

«Ad un anno di distanza dall’inferno dell’Aspromonte – ha detto – con quattro persone che persero la vita ed ettari di aree protette andati in fumo a causa degli incendi divampati ad agosto 2021, ritornano i roghi nel reggino. Questa volta è l’area di Siderno a destare particolare preoccupazione, ma sono diversi gli interventi su tutto il territorio della provincia di Reggio Calabria registrati nella sola giornata di ieri».

«È chiaro – ha aggiunto – che, ad oggi, non si è andati oltre i vacui annunci e le scarse risorse impegnate. Non c’è stata alcuna azione preventiva, chilometri di aree collinari e boschive sono state distrutte dalle fiamme, sulla stampa nazionale si sono consumati fiumi d’inchiostro per salvare gli alberi millenari dell’Aspromonte eppure ci ritroviamo nuovamente a fare il conto dei danni a causa di nuovi incendi».

Per Ferrara, «la mano criminale certamente coadiuvata dalle alte temperature, dietro questi fenomeni è innegabile. Allora bene l’accordo di programma fra Regione e Carabinieri per la salvaguardia dei boschi avvenuto, però solo dieci giorni fa. Bene i droni e il monitoraggio costante che ancora non c’è. Tutto troppo tardi però, si doveva programmare prima per non trovarsi oggi, ancora una volta, assediati dalle fiamme».

«Che questa sarebbe stata l’ennesima estate rovente – ha concluso l’europarlamentare – era largamente prevedibile anche perché di estati fresche in Calabria è difficile ricordarsene». (rrm)

Occhiuto: Attivate iniziative per contrastare gli incendi dolosi

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha reso noto che si sta occupando degli incendi di natura dolosa, mettendo in campo una serie di iniziative che prevedono l’uso di fototrappole e il coinvolgimento delle Associazioni di Protezione Civile e l’Arma dei Carabinieri.

«Ho previsto un sistema di premialità per le associazioni di Protezione Civile, ne metteremo in campo 80, per stare sul territorio e custodirlo – ha spiegato –. Saranno pagati non in ragione del numero degli spegnimenti, ma in base al minor numero degli incendi che si verificheranno. Stiamo cercando di adottare la stessa procedura per gli operai forestali».

«Abbiamo fatto, inoltre – ha spiegato – una convenzione con l’Arma, a cui va il mio ringraziamento perché avremo 5mila Carabinieri che vigileranno e presidieranno il territorio per impedire, per quanto possibile, che si appicchino degli incendi. Mi chiedo perché si debbano accendere i fuochi, distruggendo il capitale sociale e naturale della nostra Regione che è costituita in gran parte da foreste. Anche su questo, fanno bene i cittadini calabresi a protestare con le istituzioni quando non fanno il loro dovere, ma protestino anche contro gli incivili, gli stupidi che accendono i fuochi nei nostri boschi».

«E dicano a questi signori  – ha detto ancora – che quest’anno le pene saranno inasprite, perché è cambiata la legislazione nazionale, e sarà più difficile appiccare incendi in quanto metteremo fototrappole, avremo tantissime forze dell’ordine a presidiare il territorio e avremo droni che vigileranno dall’alto. Tutte risorse che dobbiamo spendere a causa di tanti incivili che appiccano gli incendi».

«In più, la Protezione Civile – ha rilevato – ci dice che quest’anno corriamo dei rischi superiori rispetto all’anno scorso perché siamo in presenza di una stagione molto secca. Io vorrei che i calabresi potessero svolgere un controllo sociale e giusto sulle istituzioni e quindi anche sulla Regione e i Comuni ma anche sui loro vicini di casa, su quelli che sono calabresi ma non capiscono che il modo migliore per costruire un futuro di sviluppo per la nostra Regione è di contribuire ciascuno per il proprio conto a dimostrare che la Calabria è appunto, per com’è, una regione straordinaria». (rcz)

Incendi, Bruni: Abbiamo bisogno di mezzi e strategie adeguate

La consigliera regionale e  capogruppo del Gruppo Misto, Amalia Bruni, a seguito dei numerosi roghi che si sono registrati nella Provincia di Reggio, ha ribadito la necessità di mezzi e strategie adeguate per contrastare gli incendi.

«La notizia, di queste poche ore, lascia costernati – ha spiegato Bruni – spaventati e indignati per quello che si annuncia come il peggiore esordio per la stagione estiva 2022, essendo ancora vivo il ricordo della tragedia verificatasi nell’estate scorsa, quando vasti incendi hanno colpito il territorio calabrese provocando perdite di vite umane e di centinaia di ettari di bosco».

La capogruppo, infatti, pochi giorni fa aveva depositato una interrogazione scritta, a firma sua e dei capogruppo del Pd, Domenico Bevacqua e del M5S, Davide Tavernise, indirizzata al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per conoscere quali strategie la Regione intendesse adottare e quali già intraprese per incrementare la capacità di prevenzione e controllo degli incendi in Calabria.

«Ciò che temevamo – ha proseguito –, ossia che il governo regionale non avesse messo in campo tutte le strategie e le azioni utili a prevenire e contrastare gli incendi, ci aveva indotti a depositare un’interrogazione scritta al Presidente Occhiuto, ma la risposta, quella più dolorosa, che conferma la mancata messa in atto delle procedure necessarie, é arrivata dagli incendi di oggi (ieri ndr)».

«Eppure – ha concluso – le Associazioni avevano per tempo posto l’attenzione sul grave rischio a cui si andava incontro. Non basta fare una deliberazione di giunta se poi non si mettono in atto tutti gli strumenti. É nostro dovere vigilare  sul governo regionale affinché si attivi per tempo e in modo efficace per la salvaguardia del nostro territorio e delle nostre comunità. Non è più il tempo delle parole ma quello delle azioni concrete. Dobbiamo tutelare con gli strumenti a disposizione il nostro territorio e la popolazione che vive nelle realtà a forte rischio».

Incendi, siglato accordo tra Regione e Carabinieri

È stato siglato, tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e il generale di Brigata Pietro Salsano, comandante della Legione Carabinieri Calabria, e il colonnello Giorgio Maria Borrelli, comandante regionale dei Carabinieri Forestali, un accordo di programma che ha l’obiettivo di concorrere alla salvaguardia delle foreste regionali, alla prevenzione dei rischi idrogeologici, ambientali e degli incendi boschivi.

«Quello firmato oggi è un accordo di programma davvero importante, ancor di più perché negli ultimi anni non era stato stipulato. Invece, grazie alla sensibilità dimostrata dal Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, questa volta ci siamo riusciti», ha affermato il presidente Occhiuto, ringraziando il generale Salsano, il colonnello Borrelli, e l’assessore regionale Gianluca Gallo.

«I Carabinieri, insieme ai Vigili del Fuoco, ai Forestali, alle associazioni della Protezione Civile – ha proseguito – svolgeranno una funzione preziosissima per prevenire e contrastare gli incendi nella nostra Regione. Il Dipartimento nazionale della Protezione Civile ci dice che questa stagione rischia addirittura di essere peggiore dell’anno precedente. Noi stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili per evitare i disastri della scorsa estate».

«Saranno impiegate – ha spiegato – oltre 80 associazioni di Protezione Civile, 3.500 Forestali, 5mila Carabinieri, e chiaramente tutte le unità disponibili dei Vigili del Fuoco: tolleranza zero nei confronti dei piromani e di chi appicca in modo criminale gli incendi. L’occasione di oggi, inoltre, è utile per esprimere la gratitudine del governo regionale, ma anche dei calabresi, nei confronti del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri per l’azione meritoria che sta svolgendo nella nostra Regione, non solo in quest’ambito, ma anche nel contrasto verso tutti i reati ambientali». (rcz)

 

Saccomanno (Lega): Approvata proposta da 40 milioni per i danni da incendi in Calabria

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha reso noto che è stata approvata la proposta da 40 miliardi ai cittadini e attività che hanno subito danni a seguito degli incendi estivi che hanno colpito le regioni della Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia.

Ciò è stato possibile grazie all’emendamento presentato dai senatori Stefano Candiani, già sottosegretario al Ministero dell’Interno, e Luca Briziarelli, capogruppo in Commissione Ambiente e già relatore del decreto incendi.

«Ora – ha spiegato Saccomanno – la parola passa al Parlamento che dovrà tenere ben presente tale deliberato e, quindi, riconoscere un primo contributo per alleviare chi è stato colpito da mano ignobile. A tal fine, la Lega si augura che gli investigatori possano scoprire gli anonimi piromani che dovranno pagare per le loro condotte sia dal lato penale che civile per i danni immensi causati».

«La Lega Calabria, comunque – ha concluso – vigilerà affinché tali risorse possano raggiungere al più presto i territori e le comunità gravemente colpite e, comunque, per iniziare, se possibile, l’attività di rimboschimento». (rrm)