LOCRI (RC) – Inaugurata la nuova Fattoria Didattica

di ARISTIDE BAVAEcco un nuovo luogo di aggregazione che si pone l’obiettivo di far riscoprire la natura e le tradizioni del territorio e vuole diventare preciso punto di riferimento per gli studenti e finanche per i turisti. È stata inaugurata nei giorni scorsi, a Locri, in occasione della XIV Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, presso la Contrada Carbone, la fattoria didattica dell’Azienda agricola Candida, sostenuta dal Gal Terre Locridee.

L’inaugurazione ha avuto luogo negli spazi adiacenti all’antica Villa Carbone – unica dimora storica aperta in provincia di Reggio Calabria per la giornata nazionale – dove ha preso vita il progetto che vede i punti focali nelle visite guidate per gli studenti, nel turismo esperienziale e nella produttività. In questa occasione, con i fondi della Misura 6.4.1. “Pal Gelsomini”, sono state realizzate una cucina attrezzata per le attività laboratoriali e una sala adibita ad aula didattica, seguendo un’idea progettuale che prevede l’erogazione di servizi educativi e la realizzazione di progetti formativi per destinatari diversi, integrando attività per adulti e bambini.

Il taglio del nastro ha avuto luogo alla presenza di numerosi ospiti tra i quali  il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì e la giovane amministratrice unica dell’Azienda, Sveva Candida. Subito dopo, nell’aula didattica recuperata da un vecchio frantoio, Domenico Andrea Candida, titolare dell’azienda, ha illustrato con l’ausilio di slide il percorso di trasformazione di Villa Carbone attraverso un pregevole restauro, rispettoso di spazi, forme e arredi antichi, fino alla creazione della fattoria didattica.

Villa Carbone è una casa signorile del XVI secolo, utilizzata come casa di campagna, fortificata per difendere il raccolto. I piani terra erano utilizzati come deposito, mentre la parte abitativa era ai piani superiori.

«Questo nuovo progetto – è stato precisato – dà in qualche modo continuità alla tradizione legata alla terra, in quanto qui nasceva olio pregiato e si coltivavano frutti di qualità».

Il sindaco di Locri Fontana nel ringraziare la famiglia Candido e il Gal Terre Locridee per la nascita  di questo nuovo progetto nella Locride ha affermato che «vedere che il nostro territorio cresce e diviene, sempre più, luogo centrale per lo sviluppo dell’area è motivo di grande soddisfazione».

Il presidente del Gal Macrì dal canto suo ha aggiunto che «La finalità era realizzare un’opera importante e produttiva, che tra l’altro sorge in un posto bello, perché noi puntiamo sulla bellezza, sulla risposta alle esigenze del territorio e sulle tante cose belle da fare nella Locride. Siamo un’agenzia di sviluppo locale e riteniamo che la crescita del territorio passi proprio attraverso l’economia e la bellezza. Esattamente come avviene qui, in contrada Carbone, dove in felice sinergia con l’Azienda agricola Candida abbiamo contribuito alla realizzazione di una fattoria didattica che siamo certi, in breve tempo, diverrà punto di riferimento per le scuole e per un turismo esperienziale».

È intervenuto, anche, il commissario straordinario del Consorzio unico di bonifica e Arcea, Giacomo Giovinazzo, che ha espresso parole di apprezzamento per il progetto: «La Calabria ha bisogno anche di una nuova narrazione economica, ha bisogno di essere scoperta nelle sue capacità produttive. L’azione del Gal Terre Locridee va anche in questa direzione e merita il supporto di tutti noi».

Per l’amministrazione comunale di Locri, c’erano anche il vicesindaco Alfredo Cappuccio, il presidente del consiglio comunale Miki Maio, gli assessori di Locri Giuseppe Arone, Domenica Bumbaca e Ornella Monteleone; presenti inoltre il vicepresidente vicario Copagri, Franco Barretta, e il direttore del Gal Kroton, Martino Barretta. La nuova fattoria didattica di Contrada Carbone, oltre che riferimento per le scuole e per i visitatori, si pone come luogo di aggregazione attraverso la riscoperta della natura e delle tradizioni. (ab)

LOCRI (RC) – Sabato il convegno sulla tutela del minore

Sabato 18 maggio, a Locri, alle 9, al Tribunale Civile, si terrà il convegno Tutela del minore. Aspetti sostanziali e processuali alla luce della riforma Cartabia, organizzato da L’Aquilone – Camera Minorile di Locri.

Il convegno è un evento che precede il corso di formazione che l’Aquilone – Camera Minorile di Locri sta  preparando e che avrà inizio nel prossimo autunno, il cui obiettivo è quello di avviare o potenziare non solo le  competenze degli avvocati, sia nel caso che rivestano il ruolo di curatore speciale del minore, sia quello di  difensore dei genitori, ma anche degli Assistenti Sociali a cui spesso è affidata la vigilanza e l’assistenza del  minore e del suo nucleo familiare oltre che il co-affido dei minori nei casi di limitazione o ablazione della  responsabilità genitoriale. 

Dopo i saluti dell’avv. Paola Iaconis, Presidente de L’Aquilone – Camera Minorile di Locri, del dott. Danilo  Ferrara, Presidente Ordine Assistenti Sociali della Calabria e dell’avv. Carmela Neri, Presidente del  Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri, a parlare della Centralità del minore nel nuovo processo di  famiglia. I poteri del giudice sarà la dott.ssa Lilia Marra, Magistrato presso il Tribunale Civile di Locri.  L’intervento del PM nei procedimenti a tutela del minore, art. 403 c.c. è il titolo della relazione del dott.  Stefano Guglielmino, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Locri e della figura del  Curatore Speciale del minore nel nuovo processo di famiglia parlerà l’avv. Vincenza Corasaniti, Segretaria  de l’Aquilone – Camera Minorile di Locri. Della moderazione e conclusione lavori si occuperà l’avv. Antonia  Vizzari, Vice Presidente de L’Aquilone – Camera Minorile di Locri. (rrc)

Primo Maggio Locrese, domani l’evento “Lavoro ben fatto”

Domani mattina, a Locri, alle 9.30, all’interno del Parco litoraneo e della biodiversità del lungomare l’evento Lavoro ben fatto – È bello, è giusto e conviene, organizzato da Pasquale GiurleoPlanteria Orto Urbano, con il patrocinio del Comune di Locri e della Regione Calabria.

L’evento, che rientra nell’ambito della seconda edizione del Primo Maggio Locrese, sarà una giornata di festa ma anche di riflessione  sul tema del diritto e della dignità del lavoro. Perché il lavoro è un diritto di tutti e deve essere dignitoso per tutti e nella dignità del lavoro si colloca il senso del lavoro “ben fatto”.

L’idea di lavoro ben fatto implica che ogni lavoro sia importante e possa avere una dignità, una qualità e un valore. Perché, come ricorda Papa Francesco, «lavorare  non è solo un “fare qualcosa”, ma è sempre agire “con” e “per” gli altri, nutriti da una radice di gratuità che libera il lavoro dall’alienazione ed edifica comunità: è necessario  assicurare a tutti la possibilità di far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno, le sue capacità, la sua iniziativa, le sue forze».

Si parte, alle 9.30, con la Santa Messa, celebrata da don Tonino Saraco, per recuperare il senso della benevolenza e della solidarietà per chi lavora, per ricordare le tante  vittime  del lavoro e per sottolineare che senza lavoro degno e ben remunerato i giovani non diventano veramente adulti, le disuguaglianze aumentano.

Seguirà la testimonianza di b, esponente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII che ci ricorderà che, in questi momenti terribili di guerra in Ucraina e Terra Santa, bisogna lavorare per la Pace e che il  lavoro è dono di Pace per l’umanità.

Si aprirà, alle 10.30 fino alle 13.00, una tavola rotonda sul tema Labore Fructus!, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo, sindacale e della scuola, per discutere e confrontarsi  sulle problematiche del mondo del lavoro nella Locride, una realtà fatta di luci e ombre che vedono imprenditori in difficoltà e piccole realtà artigianali che resistono, la disoccupazione e il successo e innovazione di piccole imprese giovanili.

Si parlerà pure di progetti e attività autogestite  basate sulla mutualità, del lavoro rurale e anche di proposte per un turismo avanzato e destagionalizzato.  Si ascolterà chi opera per uscire dalla trappola dell’assistenzialismo e promuove vere soluzioni  che favoriscano la creazione di posti di lavoro dignitosi.

Saranno presenti l’assessore Regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, che illustrerà le attività messe in campo dall’amministrazione regionale, il sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, e gli amministratori.

Nel pomeriggio, dalle 15, sul palco, la proposta musicale live di Hooliganman, Spreco, Bruno Ferrò, Altisonanti, alle 17.30 il monologo a due voci “Volevo lavorare”, recitato da Carmen Ferraro e Maria Antonietta Gozzi, alle 18.00 Fabio Macagnino Band feat. Massimo Cusato e dalle 19.30 dj set “Belli freschi”, Jimmy Calabrese, Leandro Grillo.

Ad arricchire la manifestazione, il “Ben fatto market”, mercatino dedicato agli artigiani del territorio e agli espositori, collezionisti e appassionati di musica con il market dei libri e dei vinili.

In contemporanea si svolgerà l’estemporanea di pittura su piatto, Andata e ricordo, legata al tema del souvenir.

Sarà, inoltre, allestita la mostra fotografica del visual contest Sguardare – Lavoro e territorio: raccontare attraverso due immagini  che sappiano cogliere in modo originale le persone e le tante realtà che si prendono cura del nostro territorio e lo rendono bello.

Durante la manifestazione verrà consegnata la targa Lavoro ben fatto” ad Antonio Ruggia che, con la sua attività, ha prodotto una ricaduta positiva per la valorizzazione del territorio della Locride.

L’area food  “Pentole e Parole” proporrà la cucina tradizionale del nostro territorio con prodotti  naturali e di piccoli produttori. Nell’area sport, nel corso della mattinata, si terranno fitness class e pratiche di yoga gratuiti. L’area bimbi, invece, sarà allestita con giostre, gonfiabili e spettacoli vari.

Tutta la manifestazione sarà realizzata seguendo quattro principi: sostenibilità, risparmio energetico, mobilità e accessibilità. Per ridurre la produzione di rifiuti si prevede l’adozione di bicchieri, piatti   e posate  in   materiale monouso  e compostabile. È prevista, anche, la presenza di “eco-steward” appartenenti ad associazioni e gruppi che operano nel volontariato ambientale,   avranno il compito di supportare l’organizzazione nella cura dei luoghi, indirizzando gli utenti verso comportamenti rispettosi dell’ambiente, presidiando le postazioni per la raccolta differenziata installate nel parco e lo stand dedicato alla sostenibilità e gestendo il recupero e la distribuzione di alimenti a fine manifestazione. (rrc)

A Locri successo per la Leggenda del Mare

di ARISTIDE BAVA – È stata una serata dalle grandi emozioni quelle che si è svolta presso la sede del Lions Club di Locri per presentare il progetto La leggenda del mare, ideato dalla poetessa Bruna Filippone e organizzato dai Lions Club di Locri, Siderno e Roccella. Una iniziativa che ha avuto come filo conduttore il mare  in un mix di arte, cultura, musica e problematiche sociali.

L’incontro, al quale ha partecipato un pubblico variegato che ha affollato la sala del Circolo di società, in Piazza stazione, è stato introdotto dalla cerimoniera del club di Locri, Maria Luisa Muscoli, che, dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli cantato dal giovanissimo Biagio Conte (appena 10 anni)  ha subito lasciato spazio ai presidenti dei tre club che hanno organizzato l’evento, ovvero Antonio Zuccarini, Lorenzo Maesano e Caterina Origlia.

Poi la lettura di una poesia inedita di Bruna Filippone che ha esaltato il ruolo delle donne e gli interventi di saluto dei presidenti Lions di zona 2 e zona 3 rispettivamente Vincenzo Mollica e Domenico Leonardo. Quindi un applaudito spettacolo dell’Accademia Abc di Bovalino dei fratelli Scaglione che hanno allietato la sera con intermezzi di danza e canto con gli artisti Domenic Scaglione, Natina Gelonesi, Jeorge Iacub, Valentina Zucco, Alfredo Meleca, Stefania Pizzinga; tutti molto bravi, unitamente alla giovane cantante Adriana Capogreco.

Molta curiosità ha quindi suscitato la presenza del Conte Klaus Costa dell’Ordine dei cavalieri di Malta di Russia, della Dama, Nadia Monterosso del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio, della Dama Gabriella Porpora Armao e dell’artista Raphael che hanno intrattenuto il pubblico parlando anch’essi dell’interessante ipotesi progettuale di Bruna Filippone consegnandole alcuni omaggi per il suo impegno culturale.

Quindi un apprezzato intervento della scrittrice Palma Comandè che ha parlato del mare nelle sue innumerevoli sfaccettature non mancando di toccare argomenti di estrema attualità. Poi è stato il Coordinatore della fondazione scientifica distrettuale Lions, Giuseppe Ventra, a soffermarsi sulla leggendaria storia di Colapesce aiutato da varie diapositive. Infine accompagnata ancora dalle danze e dalle canzoni degli artisti dell’Accademia che con i maestri Costantino e Domenic Scaglione hanno messo in scena anche alcune danze tratte dalla “nascita degli Dei” è stata Bruna Filippone a parlare ampiamente della Leggenda del mare con le sue sfaccettature, con la sua storia, le sue leggende, i suoi miti.

Un progetto che si sviluppa  su alcune idee di base che hanno proprio nel mare un preciso filo conduttore tanto che il mare viene considerato come una specie di ponte capace di unire i popoli e le culture e far scoprire che le eventuali “differenze” costituiscono un arricchimento per l’intera società. Il tutto con obiettivo prioritario, anche, di incrementare la conoscenza dell’ambiente marino attraverso foto, immagini, ma anche canti musica, suoni in modo da  approfondire la sua conoscenza e le sue immense ricchezze.

L’incontro si è concluso con un lungo applauso che ha coinvolto organizzatori, Relatori e protagonisti di una serata che ha esaltato fortemente  il mondo dell’arte e della cultura. (ab)

LOCRI (RC) – Sabato Paolantoni rivisita Shakespeare a modo suo

Ancora un nuovo grande evento per la XXX Stagione Teatrale della Locride, organizzato dal Centro Teatrale Meridionale, per la Direzione artistica di Domenico Pantano, che ha riscosso un grande successo da parte del pubblico per l’ampia offerta in grado di spaziare tra i generi più diversi.

Sabato 20 Aprile, alle ore 21, sarà la volta di un grande attore comico Francesco Paolantoni, che porterà in scena al Palazzo della Cultura di Locri il suo “O Tello o… io”, nell’ambito della rassegna “Locri al Teatro”.

Scritta e diretta dallo stesso Francesco Paolantoni, sul palcoscenico insieme a Stefano Sarcinelli, Arduino Speranza, Raffaele Esposito, Viola Forestiero, Felicia del Prete, la pièce – produzione Idue – è ispirata al dramma shakespeariano Otello.

Seguendo il meccanismo del “teatro nel teatro”, protagonista è una compagnia amatoriale intenta a fare le prove dello spettacolo che debutterà l’indomani sera. Tra disavventure, deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che l’attore che avrebbe dovuto interpretare proprio il protagonista non verrà più, l’unica soluzione è che il regista stesso dovrà interpretare Otello senza però conoscerne la parte.

Uno spettacolo trascinante e divertentissimo dove non mancano i riferimenti alla situazione di precarietà che attraversa lo spettacolo dal vivo oggi. Il regista, infatti, sicuro che le compagnie amatoriali, non dovendo subire i tagli alla cultura e allo spettacolo, siano l’unica risorsa per portare avanti il teatro, sceglie quindi un testo impegnativo: il dramma della gelosia per eccellenza, sentimento rovinoso e comune, che consente di allontanarsi dal classico repertorio delle compagnie amatoriali.

Con una scrittura che rimanda alla commedia dell’arte, dal ritmo veloce, “O Tello o… io” è una impietosa ed esilarante messa in scena con un finale inevitabilmente diverso che mai il grande Bardo avrebbe potuto immaginare.

Il genio comico napoletano di Francesco Paolantoni trova qui la sua realizzazione perfetta, tornando al suo primo amore, il teatro, dopo una lunga ed entusiasmante carriera che lo ha visto in cinema e in televisione, in numerosi spettacoli e film, sempre apprezzato dal grande pubblico.

La commedia, dopo aver girato in tutta Italia, fa ora tappa in Calabria nella prestigiosa rassegna curata dal Centro Teatrale Meridionale, con il patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, e co-finanziata dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria. (rrc)

LOCRI (RC) – In scena “Mamma ho perso… l’Aureli”

In scena domani sera, a Locri, alle 21, al Palazzo della Cultura, lo spettacolo Mamma ho perso… l’Aureli! con Emanuela Aureli.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 30esima Stagione Teatrale della Locride, organizzata dal Centro Teatrale Meridionale, per la direzione artistica di Domenico Pantano. La Stagione si avvale del patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziata dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria.

Uno show, scritto dalla stessa Aureli e da Sergio Di Folco, con l’accompagnamento del musicista Giandomenico Anellino, prodotto da GoodMood di Nicola Canonico, in cui la nota imitatrice porterà sul palcoscenico i suoi personaggi più noti.

Con la brillante ironia che la contraddistingue, l’attrice racconta i suoi inizi artistici, il suo percorso professionale e di vita, in un viaggio intessuto dai repentini cambi di voci, dalle espressioni mimiche con le quali riesce velocemente a impersonare le figure che l’hanno resa nota. L’Aureli sembra non essere sola davanti agli spettatori: con lei, cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmoud, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Vasco Rossi, Loredana Bertè, i Ricchi e Poveri, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri; ma anche vari personaggi dello spettacolo, della politica, da Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, fino ad arrivare al Papa e al Presidente Mattarella.

Una voce bellissima, che le permette di cantare con molta maestria ed esibirsi accompagnata dal grande chitarrista Anellino, in uno scambio continuo tra note comiche e musicali, aneddoti, curiosità, e tanta allegria, che trascinano e divertono il pubblico, tra emozioni e risate. 

Una voce bellissima, che le permette di cantare con molta maestria ed esibirsi accompagnata dal grande chitarrista Anellino, in uno scambio continuo tra note comiche e musicali, aneddoti, curiosità, e tanta allegria, che trascinano e divertono il pubblico, tra emozioni e risate.

Emanuela Aureli è un talento dello spettacolo italiano, una verve unica che l’ha fatta notare fin dai suoi esordi ne La Corrida di Corrado; è iniziata così una lunga carriera costellata da successi, che l’hanno resa sicuramente una delle artiste più apprezzate nel suo genere. Una poliedricità che le ha consentito di essere protagonista in numerosi e seguiti programmi televisivi sulla Rai e Mediaset, Domenica In e Buona domenica tra i tanti, ma anche alla radio come conduttrice, e come attrice in film e serie tv. (rrc)

LOCRI (RC) – Domenica Ennio Coltorti in scena con “Shylock il giudeo”

Domenica 14 aprile, in scena Ennio Coltorti in “Shylock il giudeo”, alle ore 18, presso il Palazzo della Cultura di Locri, nell’ambito della rassegna “Locri al Teatro”.

Una Stagione costellata di successi e grande apprezzamento sta animando la vita culturale calabrese, grazie all’impegno del Centro Teatrale Meridionale diretto da Domenico Pantano.

La XXX Stagione Teatrale della Locride, infatti, continua con grandi nomi e spettacoli di altissimo livello e interesse, del panorama nazionale, opere pluripremiate che hanno fatto tappa nei teatri di Locri e Roccella Ionica.

La pièce è tratta da Il Mercante di Venezia di William Shakespeare, regia dello stesso Ennio Coltorti, con Jesus Emiliano Coltorti, Adriana Ortolani, Giuseppe Manfridi, una produzione T. T. R. Il teatro di Tato Russo Coop Arl.

L’opera è una delle più controverse ed enigmatiche di Shakespeare: in una sorta di quinta parete teatrale – che equivale a una quinta dimensione – un personaggio/medium incontra Shylock, il vero protagonista di uno dei massimi capolavori shakespeariani “Il Mercante di Venezia”, dopo la conclusione della vicenda. L’incontro/scontro, divertente e drammatico allo stesso tempo, svelerà le ragioni, condivisibili o no, dell’iconico usuraio.

In un dibattito furente col pubblico, all’interno di uno spazio scenico tradotto in arena secondo i dettami del più autentico teatro elisabettiano, Shylock viene chiamato ad andare al fondo di una storia dal cui lieto fine è l’unico a essere escluso, e nel modo più feroce possibile.

Il medium cercherà di stabilire con lui, a nome dell’intera platea, un abbozzo di difficilissima (e a tratti divertente) comunicazione, per esplorare e chiarire le ragioni del suo duro comportamento. Shylock ne approfitterà per un proprio “controprocesso” – opposto a quello del quarto atto dell’opera shakespeariana; Jessica, sua figlia, che nel dramma non esita a tradirlo fuggendo con un cristiano e oltretutto portando via con sé parte dei beni paterni, si manifesterà per cercare di ricucire il rapporto con il padre e rivelando le ragioni del proprio apparentemente ingrato comportamento; Shylock, nella sua rabbiosa requisitoria, denunciando l’ingiustizia a suo dire subita, riversa sui suoi accusatori il suo cieco furore fino a ritenersi l’incarnazione di un intero popolo destinato nei secoli futuri alla più atroce delle tragedie collettive, quasi una folgorante preveggenza del celebre usuraio shakespeariano.

Hanno detto dello spettacolo: «Una magistrale rilettura della tragicommedia shakespeariana»; «Manfridi ci mostra con estrema eleganza l’ingiustizia subita da Shylock, il giudeo»; «Molto interessante l’interpretazione di Manfridi che dà voce a Shylock, in una sorta di spin-off, garantendogli la possibilità di motivare le sue ragioni e i suoi comportamenti. Suggestivo e potentissimo (…)»; «Una messinscena riuscita che illumina le contraddizioni di una società materialista e ipocrita, costretta a confrontarsi con il sentimento di rancore che essa stessa ha prodotto».

La Stagione si avvale del patrocinio del Comune di Roccella, del Comune di Locri e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri, ed è co-finanziata dall’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Calabria. (rrc)

La Metrocity consegna il campo polivalente del Liceo Zaleuco di Locri

La Città Metropolitana di Reggio calabria ha consegnato il nuovo campo polivalente che servirà il liceo scientifico “Zaleuco” e l’intera comunità di Locri.

Alla consegna formale delle chiavi, nelle mani della dirigente scolastica, Carmela Rita Serafino, ed alla presenza del sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, Carmelo Versace si è detto «molto soddisfatto per il lavoro portato a compimento dall’amministrazione metropolitana, che rappresenta l’ennesimo risultato positivo dell’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà in termini di spesa dei fondi Pnrr e miglioramento dell’edilizia scolastica e sportiva del territorio».

«Adesso – ha detto Versace – le studentesse e gli studenti hanno a disposizione un impianto moderno, accogliente, ricco di ogni comfort per praticare attività motoria, socializzare e crescere insieme. Il campo polivalente si aggiunge alla palestra e consentirà l’esercizio sia del calcio a cinque sia della pallavolo».

«L’investimento di 150 mila euro – ha aggiunto – ha permesso di realizzare la pavimentazione in erba sintetica, di installare il nuovo impianto di volley e l’impianto di illuminazione. Contestualmente, la ditta incaricata dei lavori ha provveduto a smantellare delle pertinenze in disuso e di pulire e rimuovere la vegetazione cresciuta spontaneamente lungo il perimetro del cantiere. Insomma, è stato portato a compimento un bellissimo progetto e, per questo, non posso che ringraziare il dirigente del settore Edilizia, Giuseppe Mezzatesta ed il suo staff».

«In appena sessanta giorni – ha concluso il vicesindaco – l’Ente è riuscito a dotare la scuola e l’intera comunità locrese di un campo da gioco che può davvero diventare un nuovo punto di incontro e riferimento per i ragazzi e le ragazze del comprensorio. Anche per questo è stato molto significativo raccogliere gli apprezzamenti del sindaco Fontana e della dirigente scolastica Serafino. A loro rivolgo un sentito ringraziamento per quanto stanno facendo per il territorio e per uno dei plessi scolastici più importanti dell’area metropolitana». (rrc)

LOCRI (RC) – Partiranno a breve le riprese del film “L’agorà perduta”

Inizieranno a breve le riprese del film “L’agorà perduta”, il nuovo progetto cinematografico di “EnergiECondivise-Movimento Creativo” per la regia di Antonio Ciano e la produzione esecutiva della Scuola Cinematografica della Calabria.

Dopo “Memorie incantate”, docu-fiction nata nel 2009 dal laboratorio audiovisivo “Zaleuco” di “EnergieCondivise”, con il coinvolgimento di oltre cento persone, tra filmaker, musicisti, attori non professionisti e appassionati, di tutta la Locride, l’associazione culturale guidata da Antonio Pezzano torna a ripercorrere le vie magnogreche attraverso una nuova produzione filmica. Molte le location già individuate a Locri, grazie alla disponibilità e al supporto dell’amministrazione comunale – Assessorato alla Cultura della Città di Locri.

«L’obiettivo era ed è tuttora promuovere la cultura e la conoscenza storica come strumenti di consapevolezza e coesione sociale, in primis a favore dell’intero vasto territorio della Locride che con i suoi 42 comuni sempre più sta riscoprendo le sue tradizioni e bellezze – spiega Pezzano, reduce da un festival del Cinema di Venezia ricco di soddisfazioni, grazie al successo del film “Frente a Guernica” alla cui realizzazione ha contributo – Zaleuco, in quanto primo legislatore del mondo antico, è una figura simbolo, che fece di Locri la culla del Diritto e riconduce alla nostre radici di civiltà. Il progetto vuole ora portare quel primo lavoro su un piano professionale, in continuità però con un’esperienza straordinaria di condivisione».

Oltre ad Antonio Pezzano e Antonio Ciano, regista che predilige scenari realistici insieme a proiezioni visionarie, per “L’agorà perduta”, titolo ancora provvisorio, ci sarà la collaborazione di Bernardo Migliaccio Spina, che, insieme a Totò Pezzano, offre angolazioni di immagini, foto e racconto sempre originali e mai scontati, e Cristina Briguglio, docente e scrittrice, con il suo fondamentale apporto di idee e creatività.

“Memorie incantate”, che aveva visto protagonisti il compianto Mimì Brancatisano, nei panni di Zaleuco, accanto alla giovane Valentina Tassone, con la partecipazione di numerosi personaggi della Locride ha partecipato a varie rassegne cinematografiche, tra cui il Magna Grecia Film Festival, ed è stato distribuito nelle scuole italiane con la collaborazione di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Programmato nella rassegna Estate Locrese 2022, è stato accolto con grande entusiasmo dalla comunità locridea, con una proiezione che ha fatto registrare il sold out.

«Sulla spinta di questo percorso molto apprezzato, vogliamo ora realizzare un prodotto diverso, con un cast tecnico e artistico di professionisti, puntando sulla qualità dell’opera. Centrale, nel film, è l’approfondimento della statura morale e politica di Zaleuco, insieme a una ricostruzione molto suggestiva degli studi e degli scavi archeologici, che, ancora attivi e incompleti, non sono riusciti ad individuare il luogo di ubicazione dell’Agorà: il cuore pulsante della vita pubblica della polis magnogreca» dice il regista Antonio Ciano.

Una scrupolosa ricerca documentaristica, con la partecipazione instancabile di Sergio Mottola, connotata da un solido valore scientifico, immagini di repertorio e ricostruzioni visive della topografia della città fanno da base a un soggetto originale per una storia dal valore artistico e storiografico, che unisce documentazione archeologica, realtà storica e finzione cinematografica.

«Quello che desideriamo è pure far conoscere sempre più all’estero l’esistenza degli importanti siti magno-greci jonici, patrimonio oramai degno della tutela Unesco. Accanto all’approfondimento storico, infatti, si vuole documentare, grazie alla disponibilità e all’attenzione della direttrice del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri, Elena Trunfio, anche i luoghi. Il cinema è un’arte dalle potenzialità esclusive, capace di amplificare la comunicazione, favorendo la rivalutazione dei luoghi pure in chiave di promozione turistica. Il patrimonio archeologico esistente diviene, quindi, base per ritrovare un nuovo entusiasmo collettivo, volto a investire energie e risorse che siano in grado di ri-mettere in gioco la Cultura e il Paesaggio come riconoscimento identitario» conclude Pezzano. (rrc)

All’Alberghiero di Locri-Siderno un evento sulla Dieta Mediterranea

di ARISTIDE BAVALa dieta mediterranea oggi rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari che sono stati diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, ed è da ciò che deriva il nome, ispirato principalmente alle abitudini alimentari di Spagna, Italia e Grecia negli anni ’60. Un fenomeno che è  diventato anche materia di studio.

E, in questa ottica, nel  quadro operativo del progetto Ristoranti di Eccellenza Dieta Mediterranea e Ambasciatori della Dieta Mediterranea italiana di Riferimento, l’Istituto Alberghiero Locri-Siderno ospiterà mercoledì 10 aprile un evento sulla Dieta Mediterranea nell’ambito delle previsioni didattiche di Alternanza Scuola-Lavoro.

L’iniziativa si svolgerà in collaborazione con l’Accademia Internazionale Dieta Mediterranea e con l’Associazione Dieta Mediterranea “Adimen” di Nicotera.

La Dieta Mediterranea non ha bisogno di presentazione, essendo diventata la voce tra le più note nel mondo (una ricerca dell’Università del Minnesota ha rilevato essere la parola di settore più cliccata nell’universo informatico) La sua elezione a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco la dice lunga sul suo valore storico, sociale, medico e di salute.

Il programma dell’evento prevede per le ore 10 i saluti della dirigente scolastica Maria Rosaria Russo e quello delle autorità istituzionali e associative. Seguiranno due relazioni, rispettivamente  del dott. Antonio Leonardo Montuoro e del dott. Salvatore Reggio, rispettivamente presidente dell’Accademia Dieta Mediterranea e co-presidente dell’Associazione Adimen.

La mattinata proseguirà con la premiazione di due ristoranti di eccellenza, l’Osteria Ritrovo dei Picari di Grotteria e la Taverna del Borgo di Mammola. A seguire anche la premiazione di due Ambasciatori della Dieta Mediterranea, lo chef Giuseppe Trimboli e lo chef Domenico Cognetta. La mattinata  si concluderà con uno show cooking preparato dagli studenti dell’Istituto alberghiero con il tocco di maestria dei due chef premiati.

Per l’occasione viene ricordato che gli studi sulla Dieta Mediterranea sono stati condotti in Calabria nel 1957 con uno studio pilota che si è svolto a Nicotera, con lo sguardo rivolto all’intero territorio regionale. Sono note sono, infatti, le visite ed indagini di raffronto e acquisizione dati che l’equipe medica insediatasi a Nicotera guidata da Ancel Keys, padre scientifico della Dieta Mediterranea e composta dai migliori studiosi e scienziati provenienti dai sette Paesi che costituivano il Seven Countries Study, tra cui il cardiologo Paul Dudley White, medico personale del Presidente degli Stati Uniti d’America, sviluppatesi in altri centri calabresi.

Da allora le associazioni adesso interessate all’evento di Siderno costituite ed operanti senza scopo di lucro, sulla scia del loro impegno divulgativo, hanno realizzato, su base rigorosamente scientifiche, un Disciplinare che definisce i requisiti che devono avere le pietanze per essere considerate alimenti della Dieta Mediterranea (I.A.M. indice adeguatezza Mediterranea). (ab)