Luigi Sbarra, l’uomo giusto per dare spinta alla Calabria

di ARISTIDE BAVA – A conclusione di una intervista concessaci alla vigilia della sua decisione di lasciare la segreteria nazionale della Cisl, parlando del suo futuro, ci aveva detto «continuerò a dare il mio contributo nelle forme possibili mantenendo viva la mia passione per il sociale e per i valori della coesione, della democrazia economica, della libertà e della giustizia sociale che da sempre animano la Cisl. Questa grande organizzazione sarà sempre parte di me. E anche fuori dal mio ruolo cercherò di onorarne i principi e di sostenerne le battaglie per un Paese più giusto, partecipato, solidale».

Ecco, dunque, che Luigi Sbarra, adesso nominato dalla Premier Giorgia Meloni nuovo sottosegretario di Stato con delega al Sud torna sulla scena con un incarico decisamente strategico per il Meridione e per la “sua” Calabria e può mantenere a tutto campo la sua promessa, forte di un incarico decisamente importante per il futuro del nostro Paese e soprattutto del Sud.

Sbarra nato a Pazzano ma con sangue sidernese (il padre era di Siderno e si è trasferito a Pazzano, paese della moglie dopo le nozze) si porta appresso, da sempre, il suo orgoglio di essere calabrese. D’altra parte è stata proprio la Calabria a forgiarlo e farlo diventare principale punto di riferimento della Cisl. Nato nel 1960, si porta appresso un grande impegno nel sindacato iniziato proprio nella Locride già negli anni ’80  come operatore territoriale della Fisba, la federazione della Cisl che associava e organizzava i braccianti agricoli, florovivaisti e gli operai idraulico forestali. Nel 1985 viene eletto segretario generale della Fisba di Locri.

Dal 1988 al 1993  ha guidato  la Cisl del  Comprensorio per poi diventare segretario generale della provincia di Reggio Calabria, fino al 2000, quando venne chiamato alla guida della Cisl calabrese e fu protagonista, in quegli anni, di significative battaglie tra le quali le mobilitazioni dei lavoratori per il Patto territoriale della Locride e per il Contratto d’area di Gioia Tauro. Nel 2009 venne chiamato a Roma per far parte della segreteria confederale nazionale con grosse responsabilità in settori di primo piano (industria, terziario, trasporti, contrattazione, rappresentanza). Dal 2015  fu chiamato a guidare la Fai-Cisl nazionale, la federazione che segue le politiche agricole, ambientali, dell’industria alimentare e della pesca dove ha combattuto contro lo sfruttamento in agricoltura fino ad ottenere l’approvazione della storica legge del 2016 contro il caporalato. Nel marzo del 2018 su indicazione della segretaria nazionale uscente, Annamaria Furlan, è stato, poi, eletto segretario generale aggiunto della Cisl conquistandosi, quindi, con il suo impegno, a pieno titolo, il posto di numero uno della Cisl nazionale che ha tenuto, con grande successo,  sino al febbraio di quest’anno.

Ora questa nuova importante nomina come sottosegretario alla presidenza del Consiglio per il Sud. Significative le sue prime affermazioni nell’immediatezza della sua nomina: «Il mio impegno sarà massimo per contribuire al rafforzamento dei processi di crescita, sviluppo, coesione e occupazione nel Mezzogiorno. Tra gli obiettivi principali quelli di “colmare i divari storici e valorizzare le opportunità disponibili, a partire dalle risorse del Pnrr, dagli Accordi di Coesione sottoscritti con tutte le regioni meridionali e dall’attuazione della Zes Unica».

Non sono cose di poco conto ma certamente, in questa direzione, la sua dimostrata caparbietà e il suo impegno, che sarà certamente notevole, lo aiuteranno nella difficile battaglia di un rilancio del Sud e della nostra terra.

Questo suo nuovo incarico, d’altra parte, come ha affermato la stessa segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, che è stata al suo fianco per tanti anni, è un riconoscimento dello spessore politico e del radicamento sociale di un uomo che ha dedicato l’intera vita alla difesa e alla promozione del lavoro, alla coesione e allo sviluppo, in particolare nel Sud del nostro Paese. Luigi Sbarra è stato, è, e resta uomo del Sud, di un Sud che chiede a gran voce dopo le disattenzioni di tanti anni, visibilità, risorse e grande attenzione. La Calabria spera fortemente il lui e chi lo conosce è convinto che il nuovo Sottosegretario non deluderà la sua terra. Nella Locride la sua nomina è stata commentata favorevolmente, non solo negli ambienti politici, ma anche e soprattutto tra i semplici cittadini.  (ab)

Luigi Sbarra (ex n. 1 Cisl) è il nuovo Sottosegretario per il Sud

Una vita nel sindacato, nella Cisl: dalla lotte dei braccianti calabresi contro il caporalato e l’illegalità, alle nuove riforme del lavoro e delle relazioni industriali. Luigi Sbarra, classe 1960, calabrese di Pazzano (RC) , segretario generale della Cisl fino a metà febbraio è ora il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio per il Sud. È stato nominato come ‘indipendente’ ed ha già giurato al Quirinale.

«Il mio impegno sarà massimo per contribuire al rafforzamento dei processi di crescita, sviluppo, coesione e occupazione nel Mezzogiorno», ha assicurato indicando tra gli obiettivi di «colmare i divari storici e valorizzare le opportunità disponibili, a partire dalle risorse del Pnrr, dagli Accordi di Coesione sottoscritti con tutte le regioni meridionali e dall’attuazione della Zes Unica.

Il mio impegno sarà massimo per contribuire al rafforzamento dei processi di crescita, sviluppo, coesione e occupazione nel Mezzogiorno”, ha assicurato indicando tra gli obiettivi di “colmare i divari storici e valorizzare le opportunità disponibili, a partire dalle risorse del Pnrr, dagli Accordi di Coesione sottoscritti con tutte le regioni meridionali e dall’attuazione della Zes Unica».

PER IL VERO RISCATTO DEL SUD SI DEVONO
UTILIZZARE TUTTE LE RISORSE DEL PNRR

di ANTONIETTA MARIA STRATIPer il riscatto del Sud bisogna attuare integralmente gli investimenti del Pnrr e fare molto di più sull’occupazione giovanile e femminile, realizzare infrastrutture sociali e materiali che assicurino a tutti pieno godimento dei diritti di cittadinanza». È la via indicata dal segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso dell’assemblea organizzativa della Cisl Calabria svoltasi nei giorni scorsi a Pizzo.

Una vera e propria Guida al cambiamento, dove identità, partecipazione e innovazione sono le parole chiavi e l’emblema della lotta e dell’impegno che la Cisl – non solo nazionale, ma anche regionale – sta portando avanti da mesi, perché, ad oggi, la partecipazione, in ogni settore, è fondamentale per la vera crescita del Paese e del Mezzogiorno.

E proprio per quanto riguarda il Sud il cislino ha ribadito la necessità non più rinviabile di «rafforzare la fiscalità di sviluppo, realizzare impianti energetici come i rigassificatori di Gioia Tauro e Porto Empedocle, investire su rinnovabili e nuove tecnologie, infrastrutture che facciano della Calabria e del Sud un hub energetico e industriale».

Lo stesso Sbarra ha sottolineato la necessità di dare vita a un modello di sviluppo più equilibrato, competitivo, partecipativo. E da qui l’appello al Governo, affinché venga siglato un «patto con sindacati ed imprese che porti al riscatto delle fasce medie e popolari, ad una nuova politica dei redditi, ad una manovra redistributiva che difenda e rilanci salari e pensioni dissanguati dal caro  vita».

«L’appello alla corresponsabilità, al dialogo sociale del nostro Segretario Generale Luigi Sbarra è un appello al bene comune, a “rilegare”, ad unire», ha detto Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria.

«Dentro c’è il senso profondo dell’essere Cisl, la motivazione di tante scelte del passato, del presente e del futuro prossimo di un Sindacato libero», ha continuato Russo, sottolineando come «qui  troviamo anche il senso del nostro impegno ed il percorso da compiere per un’organizzazione capace di essere all’altezza delle nuove sfide. Un’organizzazione che di fronte alle grandi transizioni green e digitale, alle trasformazioni del mercato del lavoro, della società, non arretra, ma accetta la sfida del cambiamento».

«Un’organizzazione capace, come recita il titolo della nostra Assemblea Organizzativa, di guidare il cambiamento – ha aggiunto – mettendo al centro del proprio essere, la dimensione organizzativa, identità, partecipazione, innovazione. Tre parole chiave nel nostro futuro».

«Le radici ancorate nella terra dei nostri padri, lo sguardo dritto e aperto sul futuro. Un sindacato riformista, innovativo, che fa della partecipazione il suo tratto distintivo. La Cisl a tutti livelli  – ha ricordato – è impegnata nella campagna di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare “La partecipazione al Lavoro”, nei territori e sui luoghi di lavoro, tante iniziative realizzate in questi mesi». 

«Per la Cisl la grande riforma della partecipazione – ha proseguito – è un tassello fondamentale per ripartire dal Patto sociale. Le sfide della ripresa, della resilienza e del futuro, le cogliamo e le vinciamo solo insieme. Al nostro Paese non servono divisioni, contrapposizioni, fazioni, ma un grande Patto sociale, una nuova stagione di dialogo sociale, concertazione, partecipazione. Serve costruire relazioni, conquistare tavoli, anche quando è forte la tentazione di buttare la palla in tribuna, di fronte ai mali atavici di una regione che continua ad arrancare, senza riuscire a risalire la china». 

«Cito solo alcuni dati dei nostri divari persistenti – ha detto ancora – il tasso di occupazione al 43,5%, a fronte della media italiana del 60%; i dati sui Lea vedono la Calabria in gravissimo affanno, maglia nera per l’area distrettuale e della prevenzione, terz’ultima per l’area ospedaliera (dati Gimbe)».

Ma non sono solo i dati Gimbe a fotografare una Calabria in affanno: in un articolo de Il Sole 24 Ore, a firma di Gianni Trovati, la Calabria è tra le sette regioni “bocciate” per i Lea – livelli essenziali di assistenza, qualità dei servizi raggiunta dagli ospedali e attività di prevenzione, sono appena sufficienti.

«Lavoro e sviluppo, sanità e sociale restano le due grandi priorità – ha ribadito Russo –, insieme al superamento dei divari generazionali, di genere e digitali che sono i grandi obiettivi del Pnrr. Siamo preoccupati, da questo punto di vista, per il percorso di attuazione del Pnrr, viste le difficoltà degli enti locali calabresi. Restiamo in attesa di capire con certezza le modalità di finanziamento delle risorse assegnate alla Calabria dal Pnrr, circa un miliardo, oggetto della rimodulazione legata al Piano Repower Eu, che cerca di aiutare il Paese a superare i tanti problemi energetici».

«Il nostro compito è di lavorare insieme alle Istituzioni, ognuno per la propria parte», ha detto ancora.

Nel corso del suo intervento di apertura, Russo si è soffermato anche sulla necessità di un’attenzione rinnovata ai giovani: «La Cisl calabrese – ha detto tra l’altro – riprenderà l’esperienza dei campi scuola, sulla quale proprio Gigi Sbarra da Segretario regionale ha puntato. Una palestra di vita e un luogo nel quale hanno mosso i primi passi tanti attuali dirigenti».

«In questa delicata fase, in cui le parole “crescita” e “sviluppo” possono e devono avere concretezza – ha concluso il Segretario della Cisl regionale –, tutti i soggetti sociali sono chiamati a dialogare, per sostenere persone e famiglie, per seminare speranza, per costruire un futuro diverso». (ams)

L’OPINIONE / Luigi Sbarra: La necessità di una strategia di crescita che rilanci Mezzogiorno e Calabria

di LUIGI SBARRA – Il Paese non si rimetterà in piedi senza una strategia di crescita, sviluppo, lavoro e formazione che rilanci il Mezzogiorno e la Calabria. Investimenti pubblici e privati che faticano ad arrivare anche e proprio per le infrastrutture che ancora mancano nel territorio.

Va realizzata la più grande mobilitazione meridionalista di sempre, utilizzando bene e fino all’ultimo centesimo le risorse del Pnrr e le altre dotazioni nazionali ed europee: oltre 200 miliardi in 5 anni destinati al Mezzogiorno che vanno trasformati in investimenti attraverso la qualità della spesa e la partecipazione attiva delle parti sociali nella governance dei progetti. Pensare di escludere il sindacato, gli enti locali e gli altri soggetti, dai processi di decisione sarebbe un grave errore e porterebbe nel verso del fallimento.

In Calabria va completata e ammodernata tutta la Statale e la ferrovia Ionica e portata fino a Reggio l’alta velocità e capacità ferroviaria, vanno riallineati agli standard europei i livelli di autostrade, i collegamenti e le connessioni alle aree interne, come pure la banda larga, gli acquedotti, il risanamento idrogeologico. Va colta appieno la grande opportunità del Porto di Gioia Tauro e il potenziale produttivo che offre l’area industriale retrostante, il progetto della Zes, la prospettiva di realizzazione del rigassificatore.

Occorre assumere personale negli enti locali, stabilizzare il precariato storico nella pubblica amministrazione, nelle scuole, negli ospedali, garantire un potenziamento delle politiche socio-sanitarie di prossimità per sostenere il pieno diritto alla salute, la terza età e la non autosufficienza. La sanità in Calabria serve curarla veramente per poter curare le persone. In un contesto integrato di politica di sviluppo e in modo coerente con una strategia di rilancio di reti fisiche e servizi sociali, noi sosteniamo anche la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Una grande opera che può dare un impulso forte e positivo allo sviluppo occupazionale ed economico non solo calabrese e siciliano, ma nazionale ed europeo. (lb)

Luigi Sbarra rieletto all’unanimità segretario generale della Cisl

Riconferma scontata (e meritata) per il calabrese Luigi Sbarra, che è stato rieletto, all’unanimità, segretario generale della Cisl, nel corso del 19° congresso nazionale conclusosi a Roma.

Grande soddisfazione ed emozione è stata espressa da Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, che ha ricordato come Luigi Sbarra «ha iniziato in Calabria, la sua terra, la propria esperienza sindacale con i braccianti della Locride» e che la sua «rielezione alla Segreteria generale è il segno della stima e della fiducia che tutta la Cisl ripone nella sua persona per la guida autorevole, incisiva, dialogica, chiara nei percorsi e negli obiettivi che egli sta esercitando. Una guida che ha portato il nostro sindacato ad essere un interlocutore di primo piano nel dialogo con il Governo, nella difficile fase della pandemia e dell’attuazione del Pnrr, come hanno testimoniato anche la presenza e l’intervento del Presidente Draghi ai lavori del Congresso».

«Tante le questioni e le urgenze da affrontare – ha ricordato –. Sul tappeto ci sono le proposte della CISL, i temi che abbiamo portato e continueremo a portare in piazza e ai tavoli del confronto per dare dignità al lavoro, per unire il Paese ripartendo dal Mezzogiorno. Il tema del XIX Congresso è stato “Esserci per cambiare”: proseguiremo con Gigi Sbarra – conclude Russo – il percorso che condividiamo da molti anni per una Cisl sempre più unita nel servizio alle lavoratrici e ai lavoratori, alle famiglie, ai giovani, ai pensionati, attenta ad andare al cuore dei problemi in Calabria e in tutta l’Italia».

Nel nuovo Consiglio generale confederale, eletto oggi dal XIX Congresso nazionale, oltre al Segretario generale della CISL calabrese, Tonino Russo, che ne fa parte di diritto, entrano per la Calabria: Cosimo Piscioneri, Segretario generale regionale della Federazione Pensionati; Luciana Giordano, Segretaria generale regionale della Funzione Pubblica; Giuseppe Lavia, Segretario generale dell’UST Cosenza; Salvatore Mancuso, Segretario generale dell’UST Magna Graecia.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha ricordato come Sbarra sia «un prezioso alleato per le battaglie in Calabria».

«Una personalità di esperienza e di grande valore – ha aggiunto – ancora alla guida di un importante sindacato. Sarà per me fondamentale avere questo prezioso alleato per condurre anche a livello nazionale le battaglie per la nostra Calabria. Auguri e buon lavoro». (rrm)

 

«ESSERCI PER CAMBIARE», LA RICETTA CISL
UN PATTO SULLA CALABRIA PER RIPARTIRE

Infrastrutture, lavoro, sanità e politiche per la rinascita di nuove imprese. È da queste «grandi questioni» che la Calabria deve ripartire e, per farlo, serve costruire una intesa, un «grande patto» che permetta di superare le emergenze storiche della nostra regione.

Emergenze che non si possono più rimandare, e che sono ben conosciute e su cui si è dibattuto molto, ma che Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha ribadito nel corso del XII Congresso della Cisl Calabria, in corso a Lamezia Terme.

«Esserci per cambiare» è il claim del XIII congresso regionale della Cisl. Un manifesto vero e proprio che vuole indicare la ferma volontà, da parte del sindacato, di esserci per «dare dignità al alvoro», «Esserci per lo sviluppo della nostra regione», Esserci «per il futuro dei giovani».

«C’è il Pnrr, ci sono opportunità e risorse anche da altre fonti di finanziamento nazionale» ha spiegato, entrando nel merito delle questioni sulle quali porre l’accento: «C’è il tema delle infrastrutture, quindi potenziare la rete infrastrutturale calabrese, penso alla Ss 106, alla linea ferroviaria ionica e a un intervento sull’alta velocità, ma c’è da investire anche sui porti, gli aeroporti, l’intermodalità, con un grande intervento che metta in sicurezza il nostro territorio».

«Secondo tema – ha detto ancora Sbarra – bisogna stabilizzare il precariato storico. Si tratta di decine e decine di migliaia di giovani e donne che da lungo tempo aspettano interventi per stabilizzare e qualificare il lavoro. Dobbiamo intervenire sulla sanità – prosegue il leader della Cisl – perché è necessario un grande, potente investimento sulla medicina territoriale e di prossimità e poi dobbiamo fare politiche per attrarre investimenti».

«Siamo in una grande area industriale centrale della Calabria – ha osservato, riferendosi alla piana di Lamezia Terme – penso anche a Gioia Tauro. Dobbiamo fare politiche di vera attrazione di investimenti, negoziando una fiscalità dedicata, che incoraggi lo spostamento e la localizzazione di imprese in Calabria e nel Mezzogiorno, semplificare la pubblica amministrazione e fare un grande intervento per la legalità e la sicurezza».

Sbarra ha conclude ribadendo che «sono queste le condizioni che oggi ci portano a rilanciare la necessità di un grande patto sulla Calabria».

Di Patto sulla Calabria, se ne è discusso a lungo e, soprattutto, se è stata ribadita la necessità fin dal primo giorno di insediamento del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, dal segretario della Cisl Calabria, Tonino Russo, che ha evidenziato come tale Patto debba essere costruito sul dialogo tra Governo, Regione, istituzioni territoriali, politica, parti sociali, aziende, terzo settore, volontariato, comunità educative per individuare priorità e scelte, per fare fronte comune contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e nella società. Ora è più che mai tempo di costruire questo cammino, con l’impegno di tutti».

Per il presidente Occhiuto, presente al Congresso, tuttavia non serve solo «il dialogo, ma un tavolo di lavoro aperto e operativo sui temi più urgenti», in quanto «la svolta deve esserci col contributo di tutti, non si può governare senza l’apporto dei corpi sociali. Tra le mille emergenze l’elemento di maggior positività che ho riscontrato è nella qualità della rappresentanza sindacale».

«Grazie al loro contributo – ha continuato il Governatore – abbiamo portato a soluzione diversi problemi – rimarca Occhiuto e cita la vicenda dei lavoratori Lsu e Lpu – in particolare la Cisl ha dimostrato una grande apertura di credito nei confronti del governo regionale, e io sono impegnato a non deluderla». S

«Molti si aspettavano un presidente che avrebbe fatto solo ricognizione dei problemi e, invece – ha spiegato – ho subito messo mano alle questioni irrisolte trovando soluzioni, nella sanità stiamo ricostruendo l’organizzazione e stiamo aprendo ospedali, oltre al fatto che stiamo investendo nella programmazione di tutto il sistema».

«Anche grazie ai suggerimenti della Cisl – ha riferito il Governatore – abbiamo agito su un tema che ci era stato sottoposto in campagna elettorale e abbiamo ottenuto dei risultati chiedendo al governo nazionale di intervenire. Abbiamo raggiunto degli obiettivi sui limiti ai vincoli delle assunzioni e ulteriormente importanti sonoi fondi di 10 milioni di euro all’anno che stanzierà il governo per comprimere il bacino del precariato e assumere nuovi dipendenti nella struttura burocratica nella nostra regione».

«Ho già previsto – ha spiegato Occhiuto – che le selezioni non prevedano prove orali, perché in questa che si insidia “l’intermediazione politico burocratica”. Ho chiesto alla giunta di mantenere un rapporto attivo con la Cisl attiva una cabina di regia per programmare insieme gli investimenti Pnrr».

E poi, il Governatore ha chiesto al Governo di intervenire in merito allo smantellamento della Tim, che per Occhiuto è impensabile dato che «siamo impegnati nella digitalizzazione del Paese». (rrm)

A Feroleto il III Congresso della Ust Cisl Magna Graecia: Sarà presente Luigi Sbarra

Domani mattina, a Feroleto, alle 9.30, è in programma il III Congresso della Ust Cisl Magna Graecia, i cui lavori saranno conclusi dal segretario generale, Luigi Sbarra.

I lavori, inoltre, saranno anticipati dalla messa celebrata dal Vescovo di Lamezia, Giuseppe Schillaci. A seguire, intervengono il segretario generale della Cisl Magna Graecia, Salvatore Mancuso e l’intervento del segretario generale della Cisl Calabria, Tonino Russo.

«Tanti – spiega una nota – gli argomenti che saranno affrontati nel corso del dibattito congressuale, introdotto dalla relazione di Salvatore Mancuso, a partire da quelli che accomunano le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, come la forte crisi occupazionale, l’eccessiva burocratizzazione del sistema pubblico, la presenza di una criminalità organizzata che incide sull’efficienza del sistema sanitario, della pubblica amministrazione, sulla qualità delle infrastrutture, sulla capacità di impresa. Poi la necessità di una sinergia più stretta tra forze politiche, sociali e imprenditoriali, che possa dare impulso alla crescita economica e allo sviluppo del territorio, anche attraverso una maggiore professionalizzazione e il miglioramento della qualità del lavoro in vista dell’impiego efficace delle risorse del Pnrr».

Sbarra, si legge poi, «parlerà tra l’altro delle discussioni in corso con il governo Draghi e dell’importanza del dialogo con le imprese. Ai lavori è prevista la partecipazione di amministratori, rappresentanti politici e istituzionali, esponenti della magistratura, rappresentanti del mondo imprenditoriale». (rcz)

Domani la prima seduta del Parlamento delle Imprese di Cosenza

Domani mattina, alle 10.30, alla Camera di Commercio di Cosenza, è prevista la prima seduta del Parlamento delle Imprese di Cosenza, l’innovativo strumento ideato dalla Camera di Commercio di Cosenza per accorciare le distanze tra gli attori economici e le istituzioni.

All’incontro, dal titolo L’economia digitale e il cambiamento del modello sociale, interverrà il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, «per cercare di capire insieme se e in che modo le tecnologie digitali possono davvero essere gestite in modo da condurre verso un nuovo contratto sociale e uno sviluppo che sia per tutti».

Introduce Erminia Giorno, segretario generale Camera di Commercio di Cosenza. Interviene e coordina Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza.

La pandemia ha accelerato enormemente il processo di innovazione digitale rendendo evidente che non si tratta solo di una leva economica cruciale ma anche di un presupposto imprescindibile dell’inclusione sociale e lavorativa. È altrettanto vero, tuttavia, che esiste un problema di grande differenziazione nelle possibilità di accesso al digitale tra le aree del nostro Paese, alcune delle quali, come il Mezzogiorno, sperimentano un alto tasso di esclusione. Disuguaglianza sociale e divario digitale si alimentano l’un l’altro, e se la prima incrementa il secondo, l’arretratezza digitale è uno dei fattori sempre più rilevanti nella crescita delle diseguaglianze sociali, soprattutto quando si aggiunge a quelle territoriali, come accade nel Sud Italia.

La via della trasformazione digitale è quindi giustamente al centro del Pnrr come uno degli assi strategici per lo sviluppo della nostra economia e questo è il momento giusto per far fare un salto di qualità al nostro Paese.

Se è vero, però, che le tecnologie digitali sono fattori abilitanti rispetto ad un processo di cambiamento che porta a ridisegnare i rapporti di lavoro nell’ottica di un maggiore coinvolgimento e una maggiore responsabilizzazione del lavoratore, non ci si può tuttavia limitare ad una lettura del fenomeno che sia solo positiva.

In questo senso bisogna agire per scongiurare la contrazione dei livelli di impiego che potrebbe derivare, ad esempio, dalla sostituzione del lavoro umano con quello delle macchine e dalla frenetica obsolescenza professionale o, ancora, l’estremizzazione della precarietà tipica della gig economy con lavori o somma di micro-lavori a chiamata, occasionali e temporanei, con il rischio di assistere ad una progressiva emarginazione delle fasce di lavoratori più vulnerabili da questo punto di vista. (rcs)

Sciopero, Sbarra (Cisl): Non è scelta giusta, serve protagonismo del lavoro attraverso il dialogo sociale

Il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, ha ribadito che «lo sciopero generale è lo strumento sbagliato, perché radicalizza il conflitto in una fase in cui serve coesione ed è incomprensibile di fronte alle positive evoluzioni che abbiamo conquistato in Manovra e le solide interlocuzioni avviate con il Governo».

Il leader della Cisl, intervenuto in una iniziativa del sindacato a Lamezia Terme, ha ricordato che «il Paese è impegnato in una difficile ripresa, nel mezzo di una pandemia che rialza la testa. Bisogna remare tutti nella stessa direzione e realizzare le riforme con il protagonismo delle parti sociali».

«Bisogna – ha rimarcato – continuare a percorrere la via del dialogo sociale, migliorare ulteriormente il provvedimento nell’iter parlamentare, avanzare dentro e fuori il perimetro della Manovra, su scuola, lavoro stabile per giovani e donne, potenziamento del fondo caro bollette, investimenti e Mezzogiorno. Le riforme di fisco e pensioni, sulle quali cui il governo si è impegnato a lavorare di concerto con il sindacato, vanno avviate e accelerate e l’agenda pubblica aggiornata alle priorità emergenti».

«La road map del 2022 è fitta – ha proseguito – contrasto all’inflazione, ripartenza salariale e politica dei redditi; politiche attive e formazione, nuovi rapporti sociali e industriali partecipativi; dell’integrazione sociale e geografica; governance concertata degli investimenti e dei progetti del Pnrr. Temi che vanno declinati in un Progetto Paese organico, a cui noi vogliamo dare la forma di un grande Patto sociale tra governo, sistema delle imprese e sindacato e dare vita a un modello nuovo di economia sociale che metta al centro il lavoro, la crescita, la coesione del Paese». (rcz)

Il segretari nazionale Luigi Sbarra e generale Davide Guarini chiudono il Campo Scuola della Fisascat

È con la presenza di Luigi Sbarra, segretario nazionale della Cisl, e Davide Guarini, segretario generale di Fisascat Cisl, che si chiude, a Gizzeria, il Campo Scuola della Fisascat nazionale, la cinque giorni di formazione che ha coinvolto 35 giovani in percorsi educativi per operare nel mondo sindacale.

Saranno presenti anche Tonino Russo, segretario di Cisl Calabria e Salvatore Mancuso, segretario Cisl Magna Graecia.

La cinque giorni, infatti, si chiuderà con una tavola rotonda, in programma alle 9.30, all’Hotel Marechiaro di Gizzeria, sul tema Sviluppo delle competenze digitali ma anche delle capacità relazionali e di gestione delle emozioni.

Ad aprire i lavori il segretario regionale Fisascat Cisl, Fortunato Lo Papa, per i saluti. Il tema sviscerato nella giornata sarà Sociale ed esperienziale: i giovani e la formazione. Ad inizio lavori, il prof. Ambrogio Scognamigliodocente universitario dell’Università Cattolica “Gemelli”, presenterà il Metodo D.O.S.E. di gestione delle emozioni. L’introduzione sarà a cura del prof. Marco Lai del Centro Studi Cisl di Firenze, che approfondirà il tema dello Sviluppo delle competenze digitali come consapevolezza del saper fare e comunicare.

La Tavola Rotonda verrà trasmessa in diretta streaming sul canale youtube della Fisascat Cisl https://www.youtube.com/user/fisascatcisl e potrà essere seguita anche sul sito web della federazione cislina www.fisascat.it e sui canali social Twitter e Facebook. (rcz)