DAL XIII CONGRESSO REGIONALE LE INDICAZIONI DEL SEGRETARIO GENERALE SBARRA SULLE GRANDI QUESTIONI;
Tonino Russo e Luigi Sbarra

«ESSERCI PER CAMBIARE», LA RICETTA CISL
UN PATTO SULLA CALABRIA PER RIPARTIRE

Infrastrutture, lavoro, sanità e politiche per la rinascita di nuove imprese. È da queste «grandi questioni» che la Calabria deve ripartire e, per farlo, serve costruire una intesa, un «grande patto» che permetta di superare le emergenze storiche della nostra regione.

Emergenze che non si possono più rimandare, e che sono ben conosciute e su cui si è dibattuto molto, ma che Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha ribadito nel corso del XII Congresso della Cisl Calabria, in corso a Lamezia Terme.

«Esserci per cambiare» è il claim del XIII congresso regionale della Cisl. Un manifesto vero e proprio che vuole indicare la ferma volontà, da parte del sindacato, di esserci per «dare dignità al alvoro», «Esserci per lo sviluppo della nostra regione», Esserci «per il futuro dei giovani».

«C’è il Pnrr, ci sono opportunità e risorse anche da altre fonti di finanziamento nazionale» ha spiegato, entrando nel merito delle questioni sulle quali porre l’accento: «C’è il tema delle infrastrutture, quindi potenziare la rete infrastrutturale calabrese, penso alla Ss 106, alla linea ferroviaria ionica e a un intervento sull’alta velocità, ma c’è da investire anche sui porti, gli aeroporti, l’intermodalità, con un grande intervento che metta in sicurezza il nostro territorio».

«Secondo tema – ha detto ancora Sbarra – bisogna stabilizzare il precariato storico. Si tratta di decine e decine di migliaia di giovani e donne che da lungo tempo aspettano interventi per stabilizzare e qualificare il lavoro. Dobbiamo intervenire sulla sanità – prosegue il leader della Cisl – perché è necessario un grande, potente investimento sulla medicina territoriale e di prossimità e poi dobbiamo fare politiche per attrarre investimenti».

«Siamo in una grande area industriale centrale della Calabria – ha osservato, riferendosi alla piana di Lamezia Terme – penso anche a Gioia Tauro. Dobbiamo fare politiche di vera attrazione di investimenti, negoziando una fiscalità dedicata, che incoraggi lo spostamento e la localizzazione di imprese in Calabria e nel Mezzogiorno, semplificare la pubblica amministrazione e fare un grande intervento per la legalità e la sicurezza».

Sbarra ha conclude ribadendo che «sono queste le condizioni che oggi ci portano a rilanciare la necessità di un grande patto sulla Calabria».

Di Patto sulla Calabria, se ne è discusso a lungo e, soprattutto, se è stata ribadita la necessità fin dal primo giorno di insediamento del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, dal segretario della Cisl Calabria, Tonino Russo, che ha evidenziato come tale Patto debba essere costruito sul dialogo tra Governo, Regione, istituzioni territoriali, politica, parti sociali, aziende, terzo settore, volontariato, comunità educative per individuare priorità e scelte, per fare fronte comune contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e nella società. Ora è più che mai tempo di costruire questo cammino, con l’impegno di tutti».

Per il presidente Occhiuto, presente al Congresso, tuttavia non serve solo «il dialogo, ma un tavolo di lavoro aperto e operativo sui temi più urgenti», in quanto «la svolta deve esserci col contributo di tutti, non si può governare senza l’apporto dei corpi sociali. Tra le mille emergenze l’elemento di maggior positività che ho riscontrato è nella qualità della rappresentanza sindacale».

«Grazie al loro contributo – ha continuato il Governatore – abbiamo portato a soluzione diversi problemi – rimarca Occhiuto e cita la vicenda dei lavoratori Lsu e Lpu – in particolare la Cisl ha dimostrato una grande apertura di credito nei confronti del governo regionale, e io sono impegnato a non deluderla». S

«Molti si aspettavano un presidente che avrebbe fatto solo ricognizione dei problemi e, invece – ha spiegato – ho subito messo mano alle questioni irrisolte trovando soluzioni, nella sanità stiamo ricostruendo l’organizzazione e stiamo aprendo ospedali, oltre al fatto che stiamo investendo nella programmazione di tutto il sistema».

«Anche grazie ai suggerimenti della Cisl – ha riferito il Governatore – abbiamo agito su un tema che ci era stato sottoposto in campagna elettorale e abbiamo ottenuto dei risultati chiedendo al governo nazionale di intervenire. Abbiamo raggiunto degli obiettivi sui limiti ai vincoli delle assunzioni e ulteriormente importanti sonoi fondi di 10 milioni di euro all’anno che stanzierà il governo per comprimere il bacino del precariato e assumere nuovi dipendenti nella struttura burocratica nella nostra regione».

«Ho già previsto – ha spiegato Occhiuto – che le selezioni non prevedano prove orali, perché in questa che si insidia “l’intermediazione politico burocratica”. Ho chiesto alla giunta di mantenere un rapporto attivo con la Cisl attiva una cabina di regia per programmare insieme gli investimenti Pnrr».

E poi, il Governatore ha chiesto al Governo di intervenire in merito allo smantellamento della Tim, che per Occhiuto è impensabile dato che «siamo impegnati nella digitalizzazione del Paese». (rrm)