di FRANCO BARTUCCI – Il prof. Bruno Nardo, professore associato di Chirurgia Generale, presso l’Università della Calabria, direttore del Dipartimento Chirurgico Polispecialistico e primario dell’Uo di Chirurgia Generale “Falcone” del Policlinico universitario “Annunziata di Cosenza, è stato appena nominato per un quadriennio Presidente dell’Associazione scientifica intitolata al prof Antonio Petrassi, da lui stesso fondata circa quarant’anni fa. Il chirurgo di chiara fama cosentina che per primo in Calabria, nell’Annunziata di Cosenza, praticò i primi trapianti di fegato.
Il prof. Bruno Nardo è stato promotore a Cosenza nei giorni scorsi, presso il salone degli specchi dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, del XXI congresso biennale dell’Associazione calabrese delle scienze chirurgiche avendo come tema “La chirurgia in Calabria: sfide attuali e nuovi orizzonti”, dai cui lavori è emerso che in Calabria esiste ormai una chirurgia di alto profilo.
Infatti negli ultimi cinque anni sono stati effettuati in Calabria oltre 8 mila interventi per tumori maligni, che hanno riguardato varie patologie.
«Questo, seppure nella sua drammaticità, è un messaggio importante – ha sottolineato il prof. Bruno Nardo – perché significa che in Calabria si può fare della chirurgia di alto livello».
In due giorni di lavori, relatori calabresi e ospiti provenienti da ogni parte d’Italia, si sono confrontati su tematiche legate all’intelligenza artificiale, all’impiego dei robot in sala operatoria, all’uso delle tecnologie digitali, ma anche alla crisi delle vocazioni e alla necessità di fare in modo che i giovani specializzandi restino una volta per tutte in Calabria.
Nella parte iniziale dei lavori è intervenuta per portare il saluto istituzionale dell’Università della Calabria, la prof.ssa Patrizia Piro, Prorettrice con delega al Centro Residenziale, artefice di primissimo piano del grande processo di internazionalizzazione dell’Unical, con tutto quello che ne deriva al servizio della Calabria e dei calabresi.
«La stessa neo facoltà di medicina appena avviata – ha dichiarato la prof.ssa Patrizia Piro – è il segno della proiezione dell’Università della Calabria verso il futuro e soprattutto verso i traguardi scientifici più accreditati del mondo della ricerca».
Anche di questo processo sovranazionale la professore Patrizia Piro, attraverso l’organizzazione del Campus universitario da cinque anni circa ne è sostenitrice attenta per gli studenti che passano dall’esperienza del campus, sia di appartenenza calabrese, nazionale che internazionale.
I lavori scientifici del convegno sono stati aperti da un breve intervento di stimolo ed analisi da parte del prof. Emerito dell’Università della Calabria, Sebastiano Andò, già preside della Facoltà di Farmacia e Scienze della Salute e Nutrizione, fondatore della Scuola di Medicina in Patologia Clinica e Presidente direttore del Centro Sanitario, le cui esperienze hanno portato all’istituzione nello scorso anno accademico del corso di laurea in Medicina e Chirurgia Tecnologie Digitali, nonché di Scienze Infermieristiche.
Durante i lavori del convegno si è discusso sulla crisi di iscrizioni alla specializzazione in chirurgia. Secondo il professore Carlo Talarico, presidente dell’Associazione calabrese delle scienze chirurgiche, “le cause sono molteplici: il percorso di studi molto difficile, le possibilità di carriera che in Italia sono molto poco attraenti, il contenzioso medico legale, la qualità di vita, e gli stipendi che sono molto esigui per la media europea”.
Con l’attivazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD all’UniCal la situazione calabrese dovrebbe migliorare anche in funzione del fatto che per il prossimo anno accademico dovrà essere attivata una scuola di specializzazione di chirurgia generale ed un Master di Chirurgia Laparoscopia avanzata e Robotica dell’apparato gastroenterico.
«Tutto questo – ha sostenuto il prof. Bruno Nardo, forte della sua esperienza americana maturata nei grandi centri di trapianto del fegato – dovrebbe portare a trattenere i giovani medici nella nostra regione, offrendo loro una rete formativa di alta qualità».
Presidente onorario del congresso è stato il professore Antonino Cavallari, una figura di prestigio della chirurgia moderna in Italia e non solo, per anni storico professore ordinario all’Università di Bologna e punto di riferimento internazionale della medicina italiana.
La cerimonia inaugurale ha registrato due letture magistrali, una sull’Intelligenza Artificiale, tenuta dal prof. Gianluigi Greco, Professore Ordinario di Informatica all’Unical e direttore del dipartimento di matematica ed informatica, considerato tra i massimi esperti in Italia di sulla Intelligenza Artificiale; mentre l’altra lettura magistrale sulle innovazioni tecnologiche in chirurgia, ha avuto come relatore il professore Mario Testini, dell’Università di Bari.
Nella seconda giornata di lavori del congresso si è discuso invece della rete oncologica regionale, dove i problemi non mancano, ma il tema riguarda l’intera rete nazionale. Nell’ambito dei lavori dell’assise, sono stati infine consegnati dei premi intitolati: a “Francesco Crucitti”, il famoso chirurgo calabrese che operò salvandolo da morte certa Papa Giovanni Paolo Secondo dopo l’attentato in Piazza San Pietro, assegnato al dott. Carlo Talarico; a “Rocco Docimo”, icona della chirurgia all’ospedale di Catanzaro per quasi 50 anni, assegnato al dott. Alessandro De Luca; ad “Antonio Petrassi”, il chirurgo che in Calabria praticò i primi trapianti di fegato, che ha visto come premiato il dott. Michele Ruggero.
«Questo lo abbiamo fatto – ha sottolineato il prof. Bruno Nardo – per ricordare i grandi protagonisti della chirurgia calabrese e collegarli idealmente alle nuove generazioni dei chirurghi italiani». (fb)