Versace (Metrocity RC) risponde al commissario Arrical: Dichiarazioni fuorvianti

Il sindaco f.f. della Metrocity RC, Carmelo Versace, risponde alle dichiarazioni rilasciate dal commissario di Arrical, Bruno Gualtieri, a seguito della lettera inviata per lo stato dell’arte della raccolta e dello smaltimento rifiuti nel Comune di Reggio Calabria, unico grande centro della Regione ad avere ancora criticità.

Per il sindaco «Gualtieri, evidentemente, non ha né l’onestà intellettuale né la necessaria autonomia decisionale per provare a governare e risolvere un problema che da venti anni, gli stessi che lo vedono impegnato sul fronte rifiuti quale esperto scelto dal centrodestra, attanaglia la comunità calabrese. Parla in politichese e burocratese, giusto per confondere i cittadini e trovare alibi alle proprie incapacità gestionali ed organizzative. È, purtroppo, un esercizio che non serve affatto alla causa che, tutti noi, auspichiamo si possa risolvere nel più breve tempo possibile».

«La Città Metropolitana – ha proseguito Versace – prima che la Regione accentrasse tutto con una legge approvata in pochi minuti, aveva messo ordine ai disastri che, anche lo stesso Gualtieri, ha contribuito a generare negli anni in cui ha lavorato per la Cittadella. Ordine che aveva interessato, chiaramente, pure l’affidamento degli impianti. Un lavoro, dunque, che nonostante le evidenti e riconosciute responsabilità della Regione sulla gestione degli impianti, aveva portato ad una normalizzazione del servizio, tanto che nessun Comune del comprensorio reggino aveva mai patito particolari sofferenze».

«Di più, da gennaio, nella qualità di facente funzioni della Città Metropolitana – ha ricordato – ho firmato ordinanze che ancora aspettano la sottoscrizione da parte del massimo organismo regionale, considerando che l’Ato ormai è unica. È comprensibile, quindi, leggere le dichiarazioni fuorvianti e prive di qualsivoglia ordine logico che il commissario Gualtieri ha affidato, contemporaneamente, a tutti gli organi di informazione, quasi a voler tutelare una presunta rilevanza politica».

«La cosa, ad ogni modo – ha concluso –, non ci scompone più di tanto perché conosciamo le dinamiche che stanno dietro a queste insulse affermazioni che, ci auguriamo, siano frutto di inutili provocazioni piuttosto che ripicche ai danni dei Comuni della Città Metropolitana che hanno duramente contestato l’impostazione data all’intero sistema del comparto rifiuti». (rrc)

Dalla Metrocity RC la richiesta dello stato di emergenza per i danni da incendi e siccità

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria ha approvato una mozione, presentata dal consigliere delegato all’Agricoltura, Giuseppe Giordano, per richiedere alla Regione Calabria, lo stato di calamità naturale ed attivare tutte le procedure di sollievo economico alle imprese colpite dai danni degli incendi e dall’eccesso termico.

Oltre a questo, l’Assemblea ha approvato una serie di variazioni di bilancio funzionali per l’attività dell’Ente e relative ai settori di Edilizia pubblica, scolastica, viabilità e sport. In apertura dei lavori il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace ha espresso vicinanza alle comunità del territorio gravemente colpite nei giorni scorsi da numerosi incendi, provocando, nel Comune di Cardeto, anche la morte di un uomo.

«A nome dell’intero Consiglio – ha detto Versace – esprimo la vicinanza istituzionale al sindaco di Cardeto e alla famiglia di chi ha perso un loro congiunto».

La riunione del Consiglio è stata anche l’occasione per esprimere pubblicamente un resoconto del Festival dell’Aria, promosso dall’Ente, che ha registrato la presenza a Reggio Calabria delle Frecce Tricolore con lo spettacolo acrobatico, al quale hanno assistito circa 100 mila spettatori nell’area del Lungomare monumentale Italo Falcomatà. Il sindaco facente funzioni Versace e il consigliere delegato allo Sport Giovanni Latella hanno ringraziato tutti gli enti, le forze dell’ordine e le associazioni che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento, evidenziando, inoltre, la «proficua sinergia riscontrata con l’Aero Club dello Stretto di Reggio Calabria, con il suo Presidente Rino Sculco, e con il gruppo di paracadutismo ‘SkyDive Reggio Calabria’, con il responsabile Attilio Morabito. Due realtà – hanno affermato – con le quali si attiveranno ulteriori iniziative, per rilanciare all’Aeroporto Tito Minniti anche gli sport dell’aria».

Il Consiglio ha poi approvato una mozione per il ‘riconoscimento della sindrome Elettrosensibilità e la tutela dei bisogni delle necessità e del diritto alla salute dei soggetti elettrosensibili’, primo firmatario il consigliere Rocco Campolo, illustrata in aula dal consigliere Giuseppe Giordano. Approvato, inoltre, il fondo adeguamento maggiori prezzi, l’esecutività per i lavori relativi alla caserma dei carabinieri di Ardore, l’integrazione e le modifiche al regolamento della commissione Pari opportunità, alcuni debiti fuori bilancio illustrati in aula dal Consigliere delegato alle Finanze Giuseppe Ranuccio, fondi per le manutenzioni straordinarie delle infrastrutture viarie e della mobilità sostenibile.

Sul settore viabilità la Città metropolitana parteciperà, con il consigliere delegato Domenico Mantegna, alla prossima riunione dei sindaci della Locride, convocata per affrontare le problematiche relative alla imminente chiusura della galleria della Limina, tra Rosarno e Marina di Gioiosa Jonica. Mantegna illustrerà le richieste già avanzate nei mesi scorsi da Palazzo Alvaro, al governo per aumentare le risorse di manutenzione stradali, ed alleviare le difficoltà che subirà maggiormente la Locride.

Restando sull’argomento Versace, in conclusione dei lavori, ha invitato i consiglieri ad intervenire su tutti i livelli istituzionali, evidenziando, inoltre, che «sui 3 miliardi di euro destinati da Anas alla Calabria, solo 300mila sono stati assegnati all’intero territorio metropolitano e per lo svincolo di Palizzi sulla SS 106». (rrc)

Versace (Metrocity RC): Sinergia tra istituzioni e Associazioni promuove la cultura del nostro territorio

Il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è intervenuto al Premio Apollo, la kermesse letteraria inserita all’interno della XVIII edizione de I Tesori del Mediterraneo.

«Parlare di cultura, a tarda ora, nell’incantevole scenario dell’Arena dello Stretto – ha detto Versace – indica che la strada intrapresa per raccontare al meglio il nostro territorio sia quella giusta. Fondamentale, in questo senso, è la sinergia fra istituzioni e associazioni. Tutti insieme, infatti, abbiamo il compito di cambiare una narrazione spesso precostituita delle nostre splendide realtà».

Un ringraziamento, quindi, il sindaco facente funzioni lo ha riservato agli organizzatori de I Tesori del Mediterraneo ed alle case editrici presenti alla manifestazione, «imprese che, molte volte, raccolgono meno di quanto dovrebbero».

«In questo senso – ha concluso Versace – la Città Metropolitana ha portato avanti una manifestazione d’interesse rivolta proprio alle case editrici per sostenerle e incentivarle nella convinzione che, soltanto attraverso l’asset della cultura, si possa dare slancio al meraviglioso comprensorio metropolitano». (rrc)

L’OPINIONE / Carmelo Versace: Governo si attivi per risolvere emergenza incendi in Calabria

di CARMELO VERSACE – Reggio Calabria, l’intero comprensorio metropolitano e regionale stanno vivendo ore complicatissime. Il Governo si attivi, insieme alla Regione, per intervenire con decisione sulle difficoltà generate dall’emergenza incendi.

In queste ore diverse abitazioni sono state colpite, ieri (25 Lluglio ndr) una persona di 98 anni è morta a Cardeto, ci sono ettari ed ettari di coltivazioni e giardini distrutti dal fuoco, i danni ambientali sui boschi di montagne e colline sono elevatissimi e le forze in campo, pur con il loro meritorio lavoro, non riescono a fronteggiare la mole di fuoco che in queste ore si è abbattuta sul nostro territorio. Il Governo ha il dovere di intervenire.

Al Ministro Salvini, che continua a sbandierare il ponte sullo Stretto come panacea di tutti i mali, chiediamo di rivedere le sue priorità per la Calabria. Servono interventi urgenti per arginare l’emergenza e poi un serio piano di prevenzione per la mitigazione del rischio idrogeologico sul nostro territorio. Non si può più attendere oltre.

L’intera cintura collinare della Città di Reggio Calabria e le aree del comprensorio metropolitano, dalla grecanica alla Locride, passando per la piana e la costa tirrenica, sembrano assediate da uno stato di guerra. Lo Stretto si è risvegliato e riaddormentato per almeno due giorni in una coltre di fumo impressionante che giunge anche dai roghi nei dirimpettai Peloritani  i centralini di Vigili del Fuoco, di Calabria Verde, della Protezione Civile e di tutte le Forze dell’Ordine sono stati messi in tilt da centinaia di richieste di interventi emergenziali.

La direzione dei Vigili del Fuoco è stata costretta a dichiarare, di fatto, lo stato di emergenza, raddoppiando i turni di servizio. È solo grazie al lavoro prezioso di queste persone se ad oggi è stato possibile fronteggiare la situazione. Ma il sacrificio dei soccorritori e dei professionisti del soccorso non basta e la situazione, in assenza di piogge in vista, potrebbe ulteriormente peggiorare.

Una condizione complessivamente inaccettabile ad ogni livello ma soprattutto rispetto a quei precisi doveri ed a quelle competenze che chiamano in causa in primis il Governo a porre in essere, nei tempi opportuni, tutte quelle strategie di prevenzione che avrebbero anzitutto garantire i territori, oggi devastati, da questa inammissibile ed ulteriore ferita dopo il disastro ambientale di due anni fa che ha irrimediabilmente cancellato parti del nostro patrimonio boschivo di valore inestimabile, soprattutto dentro l’area Parco nazionale dell’Aspromonte.

Una lezione, quella di due anni fa, che obbligava le istituzioni calabresi a scelte radicali e ad un lavoro sui nuovi piani antincendio regionali non meramente amministrativo-burocratico ma di sostanza. Una sostanza che, va detto, non ci pare sia emersa in alcun modo. Soprattutto se consideriamo i fatti incontrovertibili ed i risultati disastrosi.

Come Città Metropolitana, in Consigli straordinari tenuti per quella emergenza del 2021 che aveva contato danni enormi e mietuto più vite umane, abbiamo fatto di tutto per andare incontro ad operatori, amministratori e popolazioni colpite, andando oltre finanche le nostre competenze formali.

Abbiamo accolto il dolore, la disperazione ed il senso di rassegnazione di quei sindaci che si trovarono impotenti, senza strumenti o uomini o risorse di qualsiasi tipo per fronteggiare la violenza distruttiva delle fiamme. Abbiamo provato assieme, con processi sempre concertati, a trasformare questo dramma in una speranza investendo svariati milioni di euro per un piano molto serio di riforestazione che prevedere la piantumazione di oltre 100 mila alberi e con il supporto dell’Università e di ogni altro soggetto competente, chiedendo anche la necessaria deroga per trattare le aree già percorse dal fuoco.

Appena due settimane fa, proprio a Cardeto, dove ieri è morta una persona, abbiamo partecipato ad un’iniziativa pubblica sul tema della legalità e dell’ambiente, in presenza delle massime autorità militari ed istituzionali della nostra città. Anche in quell’occasione abbiamo ancora denunciato la mancata erogazione dei ristori promessi allora dalla Protezione Civile agli operatori danneggiati.

Abbiamo ricordato le vittime ed il nostro impegno fattivo nella riforestazione. Abbiamo preso posizione, a più riprese, anche rispetto ad una riforma regionale dei Consorzi di Bonifica avversata dagli stessi per legittime e valide ragioni. Riforma che nonostante le rimostranze dei territori è stata approvata dalla Regione, sorda alle istanze degli operatori, proprio pochi giorni addietro.

La Città Metropolitana si è impegnata anche, con appositi bandi, a realizzare bacini artificiali in area collinare jonica a supporto di questa rigenerazione ambientale che vogliamo ad ogni livello e con il massimo di attenzione da parte dei nostri preposti settori. Con grande amarezza ma con profonda consapevolezza dobbiamo invece prendere atto che i segnali che attendevamo da parte del Governo, e della Regione, per le loro rispettive competenze rispetto proprio alla gestione dei piani antincendio, ci sono apparsi nulli o del tutto inadeguati, come stanno dimostrando i fatti.

I droni e le nuove tecnologie, oggi tanto decantati a supporto di una strategia complessiva più efficace, sono di numero assolutamente inappropriato rispetto alle esigenze di un territorio regionale vasto e morfologicamente variegato. Di quei pochi droni disponibili a Reggio e nel reggino non ne abbiamo vista neppure l’ombra.

La cosiddetta tolleranza zero, oggi richiamata a gran voce a livello regionale, la sposiamo pienamente. Certo è che non può rimanere uno spot quando poi, nei fatti, vanno in fumo campagne, boschi e città con la perdita inaccettabile anche di vite umane. Sulle responsabilità politiche avremo tempo e modo di intervenire, stavolta davvero con “tolleranza zero”, ma ciò che ora ci preme, istituzionalmente, è individuare soluzioni rapide e concrete facendo appello al Governo centrale ed alle istituzioni regionali per fronteggiare questa emergenza dai connotati che dobbiamo definire storici.

Che siano mezzi militari, della Protezione Civile o di qualsiasi altro soggetto, dobbiamo pretendere un intervento risolutivo immediato per azzerare questa emergenza e consentire una repentina rigenerazione dei territori e l’annullamento di ogni tipo di ansia nella popolazione già vessata da questa evento di rari precedenti. Reggio Calabria non può rimanere la cenerentola scomparendo anche dalle cronache nazionali se non quando si tratta di farne una narrazione degradata e criminale che nei decenni l’ha raccontata sempre al peggio. Tutti i nostri sforzi vanno nella direzione opposta e non accetteremo in alcun modo che venga vanificato il nostro impegno per restituire la dignità che merita a tutto il territorio metropolitano, alle sue eccellenze ed alla sua storia. (cv)
[Carmelo Versace è sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria]

Reggio dice no all’autonomia: Proposta è partita male e sta finendo peggio

La città di Reggio ha ribadito il suo no all’autonomia differenziata, con la manifestazione No all’autonomia differenziata. Una riforma sbagliata della Cgil Area Metropolitana di Reggio e della Uil Reggio calabria.

Nel corso del dibattito pubblico, svoltosi al Waterfront, sono intervenuti tra gli altri il segretario generale Cgil metropolitano di Reggio Calabria, Gregorio Pititto, il segretario generale Uil Reggio Calabria, Nuccio Azzarà e l’avvocato e scrittore Corrado Edoardo Mollica. Il confronto è stato moderato dal giornalista Stefano Perri, Capo Ufficio Stampa della Città Metropolitana. Presenti, anche, i sindaci facenti funzioni della Città metropolitana e Comune di Reggio Calabria, Carmelo Versace e Paolo Brunetti.

Nel portare i saluti del Comune reggino Paolo Brunetti è apparso «scettico sulla conclusione di questa riforma», «c’è stata – ha aggiunto – una accelerazione per mantenere calmo un alleato di coalizione, ossia la Lega, alla quale era stata fatta una promessa elettorale. Per raccontare gli effetti di questo disegno di legge faccio sempre l’esempio di una gara dei 100 metri, con il Veneto che partirebbe già dai 50 metri e la Calabria dai blocchi di partenza».

Carmelo Versace dal suo osservatorio metropolitano si è invece soffermato sull’azione di «confronto costante con il territorio, con i sindaci, i cittadini, le associazioni di categoria, sindacati, intanto per ribadire un “no” a questa riforma, e comunque per porci in maniera costruttiva per poter migliorare una proposta di legge che è partita male e sta finendo peggio». (rrc)

Comune e Metrocity RC: Su vicenda Reggina tifosi meritano chiarezza e trasparenza da società

«La Società debba assumere una posizione di profonda chiarezza nei confronti della Città e dell’intera comunità sportiva reggina, che ha diritto a conoscere le reali evoluzioni della vicenda». È quanto è stato ribadito in una nota congiunta del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in merito alla vicenda della Reggina.

«Sarebbe opportuno – continua la nota – che la compagine societaria chiarisse in merito ai proclami avanzati negli ultimi dodici mesi, nel corso dei quali si è sempre fatto riferimento ad un progetto di durata triennale, con i vertici societari che dovrebbero dimostrare pieno rispetto delle prerogative dei tifosi, ai quali ad oggi non sono state fornite notizie chiare e trasparenti come auspicavamo».

«I dubbi e gli interrogativi che abbiamo sollevato nelle ultime settimane, anche pubblicamente, si sono purtroppo rivelati fondati – si legge ancora –. Il dispositivo Covisoc evidenzia temi che oggi la società ha tutte le possibilità di superare, fermo restando il merito della compagine sportiva che la serie B, e perfino i playoff per la Serie A, nonostante tutte le difficoltà riscontrate, li ha ottenuti sul campo».

«Entrando nel merito c’è da dire che la Covisoc afferma – si legge ancora nella nota congiunta – che l’omologa concessa dal Tribunale non sia definitiva in quanto ancora impugnabile. È evidente che potrà essere impugnata ad esempio da altre squadre interessate, dall’erario e da altri enti come Inps e Inail con appelli o ricorsi in Cassazione che potrebbero durare per lungo tempo, anche anni, ma bisogna tenere presente che le sentenze, anche quelle di primo grado, sono esecutive».

«Il mondo del calcio – viene evidenziato – può anche presumere di avere sue regole e sue scadenze ma non può modificare il principio di esecutività di un provvedimento in primo grado. Se un provvedimento non viene considerato esecutivo in quanto potenzialmente impugnabile si rischia di andare avanti per anni, consentendo ad altri soggetti interessati di proporre anche impugnazioni strumentali per non consentire l’applicazione di una sentenza. In sostanza se per il mondo del calcio un’omologa per essere utilizzabile deve essere definitiva, di fatto l’omologa non può mai essere utilizzata nel mondo del calcio».

«Relativamente al 5% non pagato nei tempi della giustizia sportiva ed oggi contestato – continua la nota – è utile ricordare che esiste una fideiussione di Buoni del Tesoro già depositata in Tribunale da 5 milioni di euro. Il compito della Covisoc dovrebbe essere quello di assicurarsi che le squadre siano sostenibili economicamente. In questo senso, considerando la fideiussione, è come se i debiti in sostanza fossero già stati pagati».

«Ulteriore elemento da considerare – si legge – è che probabilmente non tutte le squadre tra serie A e serie B hanno saldato i propri debiti al 31 dicembre 2022. Da quello che si legge sulla stampa nazionale tutte le società professionistiche italiane hanno aderito a strumenti di legge (il cosiddetto “salva calcio”) o transazioni, come nel Codice della crisi, per dilazionare il proprio dovuto nelle scadenze fissate da accordi con gli Enti impositori o con l’Agenzia delle Entrate. Non si capisce perché invece per la Reggina il pagamento debba obbligatoriamente avvenire immediatamente e non nella scadenza prevista dalla transazione, omologazione, il 12 luglio. Ancora una volta il rischio sarebbe quello di applicare due pesi e due misure diversi, per ragioni che oggettivamente ci sfuggono».

«La ratio del cosiddetto Salva aziende, – continua la nota – confermato recentemente dal Governo, è la tutela sociale, economica ed occupazionale di una società. Pensiamo quanti posti di lavoro si perderebbero se la Reggina dovesse fallire, oltre alle chiare difficoltà di carattere sociale che l’ipotesi di fallimento genererebbe per la città, con evidenti danni di immagine per l’intero territorio. Come può la Federazione consentire il fallimento di una Società mentre è pienamente pendente il termine ad adempiere dato dallo Stato? In questo modo il rischio è che venga mortificata la legge e un gran numero di principi costituzionalmente garantiti in ragione di una “autonoma” parità di trattamento che vale solo per le sentenze di omologazione ma non vale per i vari “salva calcio”».

«Il mondo del calcio – conclude la nota – non può rivendicare la propria autonomia a convenienza sulle leggi dello Stato. Oppure rivendicare autonomia solo quando spinta da ricche squadre del nord che bruciavano i faldoni con le fideiussioni false, ma forse sono più utili da tenere in vita per motivi che nulla hanno a che fare con il vero merito sportivo e che sono retrocesse sul campo». (rrc)

Versace (Metrocity RC): Promuovere narrazione nuova e positiva delle ricchezze del territorio

Per Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, bisogna «narrare positivamente e portare fuori dai confini regionali il nostro straordinario patrimonio storico, culturale ed artistico, promuovendo azioni positive ed occasioni di confronto con i contesti più prestigiosi capaci di valorizzare ed arricchire il nostro territorio e le tante energie positive che lo caratterizzano».

«È questa la strada giusta per un territorio che vuole continuare a crescere, utilizzando e valorizzando al meglio le tante esperienze virtuose che contraddistinguono il nostro tessuto sociale con tante realtà associative di straordinario valore, in particolare in ambito culturale», ha sottolineato Versace, nel corso del convegno Da Venezia alla Calabria – Gerace, Reggio e Messina: rotte commerciali e cultura artistica, promosso da Italia Nostra, sezione di Reggio Calabria.

«Un ringraziamento sentito ad Italia Nostra – ha aggiunto Versace – che, attraverso iniziative come questa, ci consente proporre l’obiettivo di una narrazione nuova e differente delle tante ricchezze presenti sul nostro territorio. Come istituzioni dobbiamo supportare ed incoraggiare eventi del genere con sinergie fattive con associazioni e soggetti con cui condividiamo percorsi comuni sulla valorizzazione dei Beni Artistici, Paesaggistici e Culturali in genere». (rrc)

Depuratori e borracce a scuola, Rotary Club e Metrocity: Educare i ragazzi a consumo consapevole

Al Liceo Classico Campanella di Reggio Calabria si è svolta l’iniziativa Acqua Chiara, che ha visto la consegna dei depuratori d’acqua all’Istituto. Si tratta di una iniziativa promossa dai distretti Reggio Calabria Nord, Reggio Calabria, Interact-Ruby Bridges del Rotary club e dalla dirigente scolastica, Carmela Lucisano.

Presente, all’iniziativa che segna l’impronta green di cui l’istituto scolastico si sta dotando in un’ottica di salvaguardia e tutela dell’ambiente, il sindaco f.f. della Metrocity RC, CarmeloVersace.

«È un’iniziativa lodevole», ha commentato Versace rimarcando «la necessità di perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile non più rinviabili. Il nostro pianeta – ha commentato – non può attendere oltre. Ogni attività rivolta all’uso consapevole delle risorse primarie, evitando gli sprechi, va promossa, sostenuta ed incentivata. Benissimo, dunque, hanno fatto il Rotary ed il liceo classico “Campanella”, realizzando un progetto che mira a sensibilizzare i più giovani verso una gestione responsabile e critica del bene idrico».

«In questo senso – ha continuato Versace – è apprezzabile anche l’idea di distribuire, agli alunni delle prime classi, borracce riutilizzabili che abbattono l’uso indiscriminato della plastica, riducono l’inquinamento e aiutano a garantire igiene, conservazione e integrità dell’acqua».

«Educare al consumo sostenibile – ha concluso il sindaco facente funzioni – è il primo grande passo verso la formazione di una nuova generazione rispettosa della natura, del pianeta e dell’ambiente». (rrc)

Versace (Metrocity RC): Ndranghetisti e malviventi non graditi, infangano il nome della città

«’Ndranghetisti e malviventi non sono persone gradite, infangano il nome della nostra città». È il messaggio del sindaco f.f. della Metrocity RC, Carmelo Versace, che ha espresso tutto il «mio disprezzo come uomo, reggino e rappresentate delle istituzioni nei confronti di chi si è reso protagonista di un gesto spregevole, abbandonando un pacco con 57 cartucce calibro 9 in un’aiuola del Cedir, nei pressi della Procura della Repubblica, del Tribunale di Reggio Calabria e degli uffici comunali del Cedir».
«Allo stesso tempo, arrivi la massima solidarietà– ha aggiunto –  al procuratore Giovanni Bombardieri ed ai magistrati che, quotidianamente, operano per il rispetto della legalità stando in trincea nella lotta alla ‘ndrangheta».
«A prescindere dalle circostanze, che saranno certamente approfondite dagli inquirenti, il fatto – ha commentato Versace – è certamente inquietante e rischia di far tornare indietro le lancette dell’orologio ad anni in cui gli uomini della Procura ed i massimi rappresentati dello Stato erano costantemente sotto l’attacco della criminalità organizzata e dei poteri occulti. Al di là del singolo episodio, grave e preoccupante, è evidente come le istituzioni reggine, non solo quelle giudiziarie, siano continuamente nel mirino di chi infanga il nome della nostra città attraverso la logica dell’intimidazione e della paura. In questo momento così delicato, ognuno di noi deve stringersi ancora più forte intorno a tutte le istituzioni e ai magistrati in prima linea e far sentire la propria presenza e vicinanza contro la viltà di chi agisce per seminare terrore in una realtà fortemente provata dalla pervasività del crimine organizzato».
«Agli ‘ndranghetisti ed ai “malati di ‘ndrangheta” – ha proseguito Versace – arrivi forte e chiaro il messaggio di quanti, di fronte a tutto questo, reagiscono con sdegno: non sono persone gradite, infangano il nome della nostra Reggio. Lascino in pace, una volta per sempre, la comunità reggina, composta per la stragrandissima maggioranza di persone oneste e laboriose. Non li vogliamo. La città ed i reggini sono stanchi di sopportare azioni che contrastano col vivere civile e democratico».
«Sono certo – ha concluso il sindaco metropolitano facente funzioni – che le indagini produrranno, a breve, i loro primi risultati, facendo luce su una questione che getta nello sconforto la maggioranza dei cittadini onesti e laboriosi, desiderosi di vivere in una realtà affrancata dal giogo mafioso. Rinnovo la mia più totale ed incondizionata fiducia nel lavoro degli uomini di Giovanni Bombardieri, del pm Matteo Campagnaro e degli agenti della Squadra mobile, guidata da Alfonso Iadevaia, affinché dipanino, al più presto, la coltre di inquietudine con la quale, taluni, vogliono soffocare il nostro bellissimo territorio». (rrc)

Versace (Metrocity RC): Cultura come investimento sostanziale

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, è intervenuto all’Assemblea nazionale della Federazione Italiana delle Associazioni e dei Club per l’Unesco, sottolineando come «la cultura è investimento sostanziale e non marginale».

A Palazzo Alvaro, infatti, si è svolto uno dei convegni previsti per l’Assemblea, dal titolo Diffusione dei valori e dell’azione Unesco – Contenuti e Testimonianze dai Territori: Patrimonio Culturale, Riserve MaB, Geoparchi, Memorie del Mondo, Learning City, Cattedre Unesco.

In quest’occasione, Versace ha ribadito come «questa Amministrazione  ha intrapreso un percorso che punta a rispolverare i Bronzi di Riace da un torpore durato troppo tempo e restituirgli visibilità e valore a livello mondiale. Ci è sembrato doveroso porre in essere quei tentativi, organizzando un tavolo istituzionale, per provare a portare avanti l’idea di Bronzi patrimonio Unesco. Sembra giusto che continuiamo in questa direzione, malgrado la consapevolezza di scelte che non spetteranno a noi, e non staremo certo con le mani in mano. Abbiamo deciso, entrando nel circuito delle learning cities, di attivare un progetto di ricerca che coinvolge direttamente la cittadinanza oltre che l’università ed altri attori sociali; la nostra, d’altronde, è la prima città metropolitana ad essere entrata in questo global network; con un modo nuovo di raccontare il nostro territorio».

«D’altronde – ha aggiunto – non dobbiamo inventarci neppure tanto perché le nostre bellezze naturali ed il nostro patrimonio artistico-culturale metropolitano rappresentano delle specificità che non hanno nulla da invidiare ad altri luoghi di valore nazionale ed internazionale».

«Abbiamo ancora due anni di lavoro – ha specificato – per riuscire a confermarci all’interno di questo network ma stiamo facendo grandi sforzi in questo senso e ne è testimonianza lampante la Biennale dello Stretto; un’amministrazione deve sapere investire in modo intelligente perché solo l’anno scorso abbiamo impegnato oltre un milione di euro in cultura».

«Se è vero, come lo è, che il nostro territorio richiede interventi infrastrutturali importanti non possiamo non considerare la cultura quale infrastruttura immateriale per quello che porta, a più livelli, narrando qualcosa di diverso valorizzando eccellenze in giro per il mondo oltre che nel nostro Bel Paese». (rrc)