Tullio Ferrante, sottosegretario al Mit, in una intervista a Il Riformista, ha ribadito come «lo sviluppo infrastrutturale rappresenta una leva fondamentale per la crescita del Paese, per questo il Governo sta realizzando investimenti massicci con l’obiettivo di colmare il gap tra Nord e Sud».
Ferrante (Mit): Bene accordo per Ponte, Ue investe su opera strategica
Il sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha evidenziato come «la sottoscrizione del Grant Agreement tra la società Stretto di Messina e la Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency della Commissione Europea per il cofinanziamento del Ponte sullo Stretto è un’ottima notizia per l’Italia».
Dopo l’inserimento dell’opera nel Corridoio Scandinavo – Mediterraneo della rete Ten-T, la decisione dell’Ue di destinare 25 milioni di euro a fondo perduto alla componete ferroviaria, coprendone circa il 50% dei costi, conferma l’importanza strategica del Ponte nell’intero sistema di collegamento europeo. L’Ue investe sulla realizzazione di un progetto, elaborato sotto il Governo del Presidente Silvio Berlusconi, che renderà il nostro Paese sempre più connesso, attrattivo e moderno e che rafforzerà la rete di trasporto dell’Europa. Continueremo a lavorare per ampliare sempre più le possibilità di finanziamento del Ponte e promuovere la crescita infrastrutturale del Sud e di tutta l’Italia».
«Dopo l’inserimento dell’opera nel Corridoio Scandinavo – Mediterraneo della rete Ten-T, la decisione dell’Ue di destinare 25 milioni di euro a fondo perduto alla componete ferroviaria, coprendone circa il 50% dei costi – ha proseguito Ferrante – conferma l’importanza strategica del Ponte nell’intero sistema di collegamento europeo. L’Ue investe sulla realizzazione di un progetto, elaborato sotto il Governo del Presidente Silvio Berlusconi, che renderà il nostro Paese sempre più connesso, attrattivo e moderno e che rafforzerà la rete di trasporto dell’Europa».
«Continueremo a lavorare – ha concluso – per ampliare sempre più le possibilità di finanziamento del Ponte e promuovere la crescita infrastrutturale del Sud e di tutta l’Italia». (rrm)
Infrastrutture, Ferrante (Mit): Da Conferenza Stato-Regioni ok a 140 mln in più per il Sud
«La Conferenza Stato – Regioni ha dato parere favorevole all’incremento del Programma di Azione e Coesione complementare al Pon Infrastrutture e reti 2014-2020 gestito dal Mit, rendendo così disponibili ulteriori 140 milioni di euro per il completamento degli interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno che non sono stati completati entro il 31 dicembre 2023». È quanto ha reso noto il Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, spiegando come «sarà, quindi, possibile ultimare le opere già incluse nel parco progetti del Pon che avevano registrato ritardi attuativi a causa delle ricadute negative del contesto post pandemico e degli effetti del conflitto russo-ucraino».
«In particolare – ha spiegato – 120 milioni sono destinati al completamento degli interventi riguardanti la digitalizzazione delle reti idriche per la riduzione delle perdite in Basilicata, Campania e Sicilia e altri 19,92 milioni alle infrastrutture di collegamento dei porti di Gioia Tauro, Messina e Bari».
«Grazie all’incremento dei fondi – ha concluso – nelle Regioni del Sud si potranno portare a termine progetti strategici, capaci di incrementare la competitività, rafforzare la coesione economica e sociale e modernizzare le infrastrutture al servizio dei cittadini e del tessuto produttivo». (rrm)
Mit: Al via progetto di riqualificazione della SS 106 Reggio-Catanzaro
Al via il progetto di riqualificazione della Strada Statale 106 che da Reggio Calabria arriva a Catanzaro. È quanto ha annunciato il Ministero dei Trasporti, spiegando come lo sviluppo della progettazione per il miglioramento e la riqualificazione del tratto della SS106 jonica per un impegno stimato di 30 milioni di euro, è stato inserito nella sezione dedicata a “studi e progettazioni” del nuovo contratto di programma Ayas.
L’avvio delle attività è stato annunciato nel corso della riunione, presieduta dal ministro Matteo Salvini, alla presenza dei sindaci dei territori interessati (i comuni di Bagaladi, Cardeto, Condofuri, Montebello, Palizzi e Roghudi) e dell’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi. Nel corso della riunione, Salvini ha ricordato lo stanziamento di 3 miliardi disposto per la SS106 nella legge di bilancio 2023 e l’impegno finanziario previsto per le strade della Calabria nel nuovo contratto di programma di Anas 2021-2025. (rrm)
Il ministro Salvini soddisfatto per via libera a interventi su AV SA-RC
Il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per il via libera agli interventi sull’Alta Velocità Sa-RC, che coinvolgerà non solo la Calabria, ma anche la Campania e la Basilicata.
Rossano Sasso, Commissario della Lega in Calabria, accogliendo con soddisfazione la notizia, ha sottolineato come «questo importante avanti dimostra ancora una volta l’impegno incessante del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel promuovere e migliorare le infrastrutture in Calabria e nelle regioni meridionali».
«Il progetto dell’Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria – ha ricordato – rappresenta un’opera strategica non solo per la Calabria, ma per tutto il Sud Italia. Con il via libera definitivo, viene sbloccato un intervento cruciale che coinvolgerà tre regioni: Campania, Basilicata e, naturalmente, Calabria. Questo intervento si tradurrà in una riduzione dei tempi di viaggio, un miglioramento della mobilità e un incremento della competitività economica di un’area che per troppo tempo è stata penalizzata da infrastrutture inadeguate».
«Il Ministro Salvini ha dimostrato, ancora una volta – ha proseguito – la sua attenzione concreta e tangibile verso le esigenze del nostro territorio, perseguendo un’azione di governo che punta a colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. La Calabria ha bisogno di opere di questa portata, capaci di rilanciare l’economia, creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita dei cittadini”, continua l’Onorevole Sasso. L’alta velocità Salerno-Reggio Calabria non è solo un progetto infrastrutturale, ma un segnale chiaro della volontà di questo governo di investire sul futuro del Mezzogiorno».
«Un futuro – ha aggiunto – che vede la Calabria al centro di una rete di trasporti moderna ed efficiente, collegata in maniera più stretta al resto del Paese e dell’Europa. “Ringrazio il Ministro Salvini per la determinazione con cui ha portato avanti questo progetto e per l’attenzione che continua a riservare alla nostra regione. Il suo lavoro testimonia una visione di sviluppo che punta a trasformare la Calabria in un hub strategico per i trasporti e la logistica del Sud Italia»,
«La Lega, grazie all’impegno del Ministro Salvini, continua a lavorare per un’Italia più unita e per un Sud finalmente protagonista del proprio destino. Il nostro impegno non si fermerà qui, ma proseguirà con la stessa determinazione per portare avanti tutte quelle opere necessarie a ridare dignità e prospettive al territorio calabrese.
Tullio Ferrante, Sottosegretario al Mit, ha evidenziato come «il parere favorevole espresso ieri dal Mase nell’ambito dell’iter che porterà presto alla chiusura della procedura di Via e più in generale dell’iter approvativo dei Lotti 1b e 1c della nuova linea AV/AC Salerno-Reggio C. è un ulteriore ed importante tassello lungo la strada che vede il nostro Governo adoperarsi con determinazione e concretezza al fine di consentire al Mezzogiorno di prendere finalmente velocità».
«Quello di ieri – ha continuato Ferrante – può considerarsi un passaggio significativo per l’avanzamento del procedimento amministrativo propedeutico alla realizzazione di una grande opera infrastrutturale che cambierà il volto del nostro Sud». (rrm)
Ferrante (Mit): Ok odg su raddoppio fondi opere compensative Av Sa-Rc risultato significativo
Il Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha sottolineando come «l’approvazione in aula alla Camera dell’ordine del giorno sulle opere compensative connesse all’alta velocità Salerno – Reggio Calabria, che ho personalmente sostenuto, è un risultato significativo per i territori».
Grazie a ciò, infatti, «il Governo – ha spiegato Ferrante – assume l’impegno di raddoppiare i fondi per realizzare i programmi di riqualificazione e mitigazione urbanistica nei Comuni attraversati dall’infrastruttura, che potranno così passare dall’1 al 2% del costo totale della stessa. Un primo, importante passo nell’ottica di mitigare l’impatto dell’Av Salerno – Reggio Calabria prevedendo l’assegnazione di maggiori risorse ai progetti di rilancio economico e sociale dei territori coinvolti».
«In base alla normativa vigente, le opere compensative previste per la realizzazione delle grandi infrastrutture come l’alta velocità Salerno – Reggio Calabria – ha aggiunto – possono essere finanziate entro il limite massimo dell’1% del costo totale dell’intervento. Come emerso dal Tavolo tecnico che ho attivato presso il Mit con Fs, Rfi e i sindaci dei Comuni interessati, in particolare quelli dell’area relativa al lotto Battipaglia – Romagnano, l’incremento della percentuale consentirebbe di attuare misure di compensazione ancor più adeguate. Per questo ritengo essenziale aumentare al 2% del costo totale dell’opera le risorse che possono essere destinate agli interventi di riqualificazione e mitigazione urbanistica nei Comuni attraversati dall’infrastruttura».
«Grazie a quanto stabilito dall’odg sul raddoppio dei fondi per le opere compensative – ha proseguito – che non prevede nuovi oneri per lo Stato perché trova copertura nel quadro economico dell’intervento già finanziato, si potrà migliorare ulteriormente nel suo complesso e rendere sempre più sostenibile per i territori un’opera come l’Av Salerno – Reggio Calabria, prioritaria per il Mezzogiorno e per tutto il Paese. In questo modo gli interventi compensativi potranno non solo mitigare l’impatto dei lavori per l’alta velocità, ma anche offrire maggiori opportunità di riqualificazione urbana nelle aree interessate».
«Forza Italia – ha concluso Ferrante – continuerà a lavorare per accogliere le istanze delle comunità locali e al contempo per promuovere la realizzazione delle infrastrutture strategiche per la crescita, lo sviluppo e la modernizzazione del Paese». (rrm)
Ferrante (Mit): Ue adotta nuovo regolamento Ten-T, è compreso il Ponte sullo Stretto
Il Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha evidenziato come «l’adozione definitiva da parte del Consiglio Ue del nuovo Regolamento per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti è un grande traguardo per l’Italia», che «comprende infrastrutture fondamentali per il nostro Paese, tra le quali il Ponte sullo Stretto di Messina».
«L’approvazione da parte degli Stati membri del nostro progetto, basato su quello elaborato sotto la guida del Presidente Silvio Berlusconi, rappresenta una decisione politica importante e dimostra quanto il Ponte sia strategico all’interno della rete di trasporto nazionale ed europea», ha concluso Ferrante, ribadendo l’impegno «a lavorare per realizzare al più presto quella che si conferma un’opera madre, che darà enorme impulso alla crescita e alla modernizzazione del nostro Paese».
Le infrastrutture che appartengono alla rete Ten-T, oltre a godere di ampia visibilità ed essere riconosciute ad alto valore aggiunto europeo, sono eleggibili per i finanziamenti europei, in quanto obbligate a rispettare requisiti infrastrutturali ambiziosi e sfidanti, sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Il testo licenziato dal Consiglio entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Il lungo e complesso negoziato, condotto dal Mit, guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, consolida il ruolo dell’Italia quale hub logistico euromediterraneo. Sono 5 infatti i corridoi europei di trasporto che interessano la penisola: lo Scandinavo-Mediterraneo, che attraversa l’Europa da nord a sud; il Corridoio Mediterraneo, che taglia il continente in orizzontale ed arriva in Ucraina; il Corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo, che unisce Genova ai Porti del nord-Europa; il Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico, arricchito, sul lato italiano, dal prolungamento della “Dorsale Adriatica” fino a Bari; ed il nuovo Corridoio dei Balcani Occidentali, cui l’Italia è connessa da nord, grazie all’inserimento della sezione “Trieste-Lubiana” e da sud, con la nuova tratta “Bari-Durazzo-Skopje—Sofia”.
Dalla prospettiva italiana, sono stati ottenuti risultati fondamentali per il ruolo strategico del Paese a cominciare dalla rinnovata configurazione della rete nazionale. Tra le principali rilevanti novità, si registrano l’inclusione del porto di Civitavecchia quale porto di Roma nella rete Centrale (attesa dal 2013) ed il nuovo tracciato del Ponte sullo Stretto di Messina. Particolarmente positivo anche il risultato per l’Italia sul fronte ferroviario.
Sono state definite poi due direttrici merci lungo le dorsali costiere e una direttrice passeggeri nell’asse Centrale e riallineate le vie di accesso al valico del Brennero e alla linea Torino-Lione, nonché riconfigurata la linea Venezia-Trieste quale adeguamento dell’esistente, tutte facenti parte della rete Centrale e dei tracciati dei Corridoi corrispondenti.
Molte sezioni sono state elevate a rango della rete Centrale “estesa”, entrando a far parte dei tracciati di Corridoio; in rete Centrale e nel Corridoio corrispondente, è entrata la sezione ferroviaria “Novara -Seregno” quale bypass del nodo di Milano e, a sud, la sezione ferroviaria alta-velocità “Battipaglia-Praia”.
È stato, in aggiunta, ottenuto l’inserimento di numerose sezioni ferroviarie in rete Globale: ad esempio la chiusura dell’anello ferroviario nel sud della Sicilia che collega i nodi di Caltanissetta, Agrigento, Licata, Gela, Pozzallo e Siracusa, le sezioni “Aosta- Chivasso”, “Brindisi-Taranto” e le tre sezioni transfrontaliere “Fossano-Cuneo-confine francese-Ventimiglia”, “Fortezza– confine austriaco (linea della Val Pusteria)” e “Gorizia-confine sloveno”; è stata, altresì, inclusa la parte mancante della sezione stradale e ferroviaria della linea Jonica nella rete di rango Globale in Calabria e l’ultimo miglio stradale al nodo urbano di Campobasso. Anche i nodi sono stati ampliati con l’inserimento di ulteriori 7 nuovi porti in rete Globale: Capri, Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto Santo Stefano e Procida e Villa San Giovanni affiancato a Reggio Calabria. Tra i terminali merci se ne evidenziano 4 in rete Centrale: Fernetti, Santo Stefano di Magra, Agognate affiancato a Novara e Segrate a Milano e 12 in rete Globale (Busto Arsizio-Sacconago insieme a Gallarate, Bergamo Cortenuova, Cremona PLB e Piadena, Faenza, Foggia Incoronata, Forlì Cesena Villa Selva, Marzaglia, Ortona, Castelguelfo insieme a Parma già esistente, Pordenone e Portogruaro). (rrm)
Ferrante (Mit): Ponte sullo Stretto è investimento su sviluppo del sistema-Paese
Il Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha ribadito in una intervista a Politica, come «la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è un obiettivo di importanza strategica: rappresenta un’Italia moderna, sempre più connessa e all’altezza delle grandi nazioni, un investimento sullo sviluppo del sistema-Paese».
«A fronte di una previsione di costi pari a 12 miliardi di euro – ha proseguito – l’impatto stimato sull’economia è di 20 miliardi di euro: è evidente la sostenibilità di quest’opera, ma anche la straordinaria opportunità che rappresenta», con «benefici in termini occupazionali, ambientali e di impulso alla crescita. Il Ponte rappresenta tutta l’eccellenza ingegneristica tricolore e sono orgoglioso di poter rivendicare che si tratta di un’opera targata Forza Italia, frutto dell’intuito politico di Silvio Berlusconi. Il nostro Presidente è stato il primo a credere seriamente nel Ponte e ha promosso il progetto che è stato scelto come attuale base per la realizzazione dell’opera. Per questo merita un giusto tributo da parte del Governo e di tutto il Paese: il Ponte sullo Stretto va intitolato a Berlusconi».
Per quanto riguarda il gap tra Nord e Sud, Ferrante ha sottolineato come «il Mezzogiorno ha bisogno di investimenti sulle infrastrutture per tornare a crescere ed essere sempre più competitivo. Abbiamo già iniziato a invertire la rotta, anzitutto con il Pnrr: il 55% delle risorse totali che il Piano stanzia per le infrastrutture vengono destinate al Mezzogiorno».
«Abbiamo poi approvato il decreto Sud – ha concluso – che mette in campo strumenti e risorse aggiuntive. Si apre una nuova stagione di investimenti con la consapevolezza che se riparte il Sud, riparte anche l’Italia». (rrm)
Il Sottosegretario Ferrante (Mit): Stazioni sono hub della socialità, valorizzarle per rilanciare territori
Il Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha evidenziato come «le stazioni ferroviarie che costellano l’Italia rappresentano, soprattutto per i piccoli Comuni, non solo un simbolo di mobilità ma anche di aggregazione delle comunità».
«Grazie al progetto messo in campo da Fs, le stazioni diventano sempre di più degli hub della socialità, spazi multiservizi fondamentali per lo sviluppo dei piccoli borghi», ha aggiunto nel corso della presentazione del progetto “Stazioni del territorio” di Fs, che si è svolta alla sala Auditorium di Villa Patrizi alla presenza del ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini.
«Dalla connettività digitale al ritiro della corrispondenza, dagli spazi di coworking all’assistenza sanitaria – ha proseguito – le oltre 1.200 stazioni nei piccoli Comuni – aggiunge – possono svolgere una funzione sociale importante anche per contrastare il rischio di spopolamento. Da luoghi di transito, le stazioni possono diventare centri attrattivi e vitali per i cittadini e anche per i viaggiatori. Il progetto di Fs, partito simbolicamente dal Comune di Popoli nel cratere sismico, favorirà il rilancio delle aree interne e la coesione sociale dei territori più periferici: temi, questi, sui quali il Governo sta lavorando con il massimo impegno».
«Valorizzare le stazioni, trasformandole in centri ricchi di funzioni, è quindi fondamentale – ha concluso Ferrante – per rilanciare i nostri territori». (rrm)
Il Sottosegretario alle Infrastrutture Ferrante: In estate al via lavori di elettrificazione della Linea Jonica
In estate partiranno i lavori di elettrificazione della linea ferroviaria jonica. È quanto ha reso noto Tullio Ferrante, Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, rispondendo al Question Time in Commissione Trasporti della Camera.
«Gli interventi di elettrificazione della linea ferroviaria – ha spiegato Ferrante – sulle tratte Lamezia – Catanzaro Lido e Catanzaro Lido – Sibari e Catanzaro Lido – Melito Porto Salvo, che riguarda circa 360 Km di linea e che rientrano nel progetto del Pnrr relativo all’aumento della resilienza delle ferrovie del Sud, avverranno attraverso 5 lotti funzionali, suddivisi in 1, 2 e 3, per quanto riguarda le tratte Lamezia Terme-Catanzaro Lido, Catanzaro Lido-Crotone e Crotone-Sibari».
«Lo scorso mese di marzo – ha ricordato – Rfi ha concluso le procedure di valutazione delle offerte tecnico-economiche della gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’elettrificazione delle tre procedure di gara avviate a fine 2023. L’attuale cronoprogramma dei lavori dei singoli lotti prevede l’avvio dei lavori entro il terzo quadrimestre del 2024, traguardando in tal modo l’attivazione degli interventi ferroviari per fasi entro il 2026 in linea con gli obiettivi Pnrr».
«Il costo del progetto è di circa 438 milioni di euro – ha spiegato – interamente finanziato con i fondi Pnrr, risorse a valere sull’aggiornamento 2023 del contratto di programma 2022-2026, fondo per le opere indifferibili 2023 ed attivazione della cosiddetta clausola di flessibilità».
«Per quanto riguarda, invece, i lotti funzionali 4 e 5 – ha concluso – che prevedono l’elettrificazione della linea Jonica tra Catanzaro Lido – Melito Porto Salvo, è in fase di ultimazione la progettazione di fattibilità tecnico-economica». (rrm)