Sapia (Alt. C’è): Consiglio regionale si unisca a lotta per ospedale di Cariati

Il deputato de L’Alternativa c’èFrancesco Sapia, ha chiesto che anche il Consiglio regionale della Calabria si unisca alla lotta per la riapertura dell’Ospedale di Cariati, dopo «l’infausta chiusura imposta dall’Agenas».

«I cariatesi vogliono la riapertura del loro ospedale, che non può essere trasformato in struttura comunitaria a bassa intensità di cure e a gestione prevalentemente infermieristica» ha spiegato Sapia, sottolineando come «Cariati ha subito un vero e proprio scippo, cui va posto rimedio ripristinando l’ospedale come era prima».

«In sostanza, nella rete regionale dell’assistenza va reinserito al più presto il nosocomio in questione – ha ribadito Sapia –. L’ospedale di Cariati è diventato il simbolo dell’affossamento della sanità pubblica calabrese, vittima di una logica governativa basata su tagli lineari micidiali, su parametri tecnici che calpestano le esigenze dei singoli territori e su dinamiche di pura speculazione di fronte alla debolezza del sistema sanitario regionale. Dopo le posizioni assunte da Rogers Waters e Horacio Duran, cui, sono convinto, seguiranno quelle di altri artisti e personaggi famosi, questo – sottolinea il deputato di Alternativa – è il momento migliore per alimentare e ampliare la battaglia, anche alla luce della disponibilità al confronto espressa di recente dal commissario ad acta Roberto Occhiuto».

«Anche il Consiglio regionale deve avere una voce sola al riguardo e unirsi in questa lotta di civiltà e di diritto, posto – ha concluso Sapia – che il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede la creazione di ospedali di comunità che, per diversi territori della Calabria, a partire da Cariati, non rappresentano affatto una soluzione ai bisogni dei cittadini, cui servono risposte immediate e complete direttamente sul posto».   (rp)

Il bassista dei Pink Floyd, Roger Waters: «Aprite l’ospedale di Cariati, subito»

di ANTONIO LOIACONODopo aver, doverosamente, sottolineato la positiva notizia relativa all’accensione di un ulteriore spot luminoso sulla vicenda assurda relativa all’Ospedale di Cariati (CS), chiuso da più di due lustri da una cieca politica che di “polis” ha, praticamente nulla; dopo la riapertura di questo impolverato dossier dicevamo, pensiamo sia giusto fare una velocissima analisi sul valore dei “pesi” che si danno a certe misure! 

Wish you were here potrebbe essere, da oggi in poi, la colonna sonora di questa lotta che tutto il territorio del Basso Jonio Cosentino (costiero e collinare) ha cantato e sta cantando, soprattutto in queste ultime ore e dopo il clamore e l’eco che hanno avuto le parole di Roger Waters, mitico componente dei Pink Floyd (la storica band inglese). 

Il bassista e cantante del gruppo britannico, in un documentario realizzato, per lo Studio Zabalik, da Federico Greco e Mirko Melchiorre e con la partecipazione di Emergency, si è duramente espresso in supporto dei cittadini di Cariati per l’apertura  dell’Ospedale cittadino, appoggiando la battaglia dei cittadini e dei comitati civici che da tempo chiedono la riapertura del “Vittorio Cosentino”. 

Certo il ritmo “lento”, anzi lentissimo, dei nostri politici non è paragonabile a quello “rock” di Waters! 

È bastata una ”nota” diversa per far drizzare le orecchie ai media (in primis) che con il popolo molto attento, hanno messo in mezzo e denunciato ancora di più, il torpore che sta facendo dormire quella politica che fino ad oggi non ha saputo dare risposte concrete. 

Grande plauso ai ragazzi delle “Lampare” di Cariati, unico riferimento positivo in tutta questa vergognosa vicenda.

Noi tutti speriamo e desideriamo che l’Ospedale “Vittorio Cosentino” fosse davvero qui! (al)

 

Picierno (PD): Riapertura di Ospedale di Cariati deve trovare risposta positiva da tutte le istituzioni

L’europarlamentare del Partito DemocraticoPina Picierno, ha dichiarato che «la richiesta, forte e motivata, dei cittadini che da mesi sollecitano la riapertura dell’ospedale di Cariati, da tempo inspiegabilmente chiuso ed inattivo, deve trovare una risposta positiva da parte di tutte le istituzioni».

«La situazione ospedaliera e pandemica in Calabria rimane grave – ha sottolineato –. Soprattutto, in provincia di Cosenza, la terza ondata sta mettendo in grave crisi la rete ospedaliera con gli ospedali hub e spoke che da settimane stanno affrontando l’emergenza covid-19 con tutte le loro energie, ma con gravi ricadute negative per l’erogazione delle prestazioni sanitarie ordinarie».

«L’attivazione dell’ospedale di Cariati, infatti – ha spiegato – oltre a garantire il diritto alla salute in un vasto territorio, da tempo privato dei presidi medici ed ospedalieri opportuni, si rende necessario per aumentare la capacità del sistema sanitario regionale di reggere l’impatto con la pandemia ed allo stesso tempo di assicurare i servizi necessari e fondamentali che riguardano tutte le altre patologie. In questi giorni, sono arrivate rassicurazioni ed impegni che però oggi devono tradursi in atti formali che consentano in breve tempo l’attivazione dell’ospedale di Cariati».
«Insieme alla struttura – ha proseguito – vanno messe in campo da subito le procedure per l’assunzione del personale medico e sanitario necessario come affermato anche dal commissario ad acta, dott. Guido Longo. La situazione calabrese è grave per i deficit strutturali del passato che, però, oggi meritano una risposta adeguata e definitiva. Il decreto Calabria ha previsto gli strumenti per affrontare questa drammatica emergenza, oggi vanno utilizzati al meglio per dare risposte alle giuste istanze dei cittadini calabresi di avere garantito il diritto costituzionale alla salute».
«Tra queste misure – ha concluso – il tema della riapertura degli ospedali pubblici in territori abbandonati da tempo dal sistema sanitario regionale assume una nuova centralità ed importanza strategica». (rcs)

Caligiuri (FI) presenta emendamento per riaprire l’ex ospedale di Cariati

La senatrice di Forza ItaliaFulvia Michela Caligiuri, ha depositato, come prima firmataria, e su impulso del locale circolo di Forza Italia e del suo commissario Francesco Cosentino, in fase di conversione in Legge al Senato del Decreto Calabria, in tema di Sanità Calabrese, uno specifico emendamento all’art. 6 dello stesso decreto che prevede, in modo chiaro ed inequivocabile, la riapertura dell’ex Ospedale di Cariati.

In tale emendamento viene previsto, inoltre, che la struttura sanitaria di Cariati, qualora tale emendamento venga approvato, dovrà essere dotata del personale medico e sanitario necessario, della strumentazione sanitaria e di un congruo numero di posti letto, da destinare sia ai pazienti ordinari che ai pazienti Covid-19.
Vengono individuate anche le risorse economiche per la realizzazione di quanto richiesto con il sottostante emendamento.

«Forza Italia Cariati si augura che, questa volta – si legge in una nota – l’emendamento venga approvato e che, soprattutto, venga votato anche dai Senatori di maggioranza M5S-Pd-Leu e, specialmente, da quelli calabresi e del collegio di riferimento del Territorio cariatese. Il Governo italiano si metta una mano sulla coscienza e faccia in modo di approvare questo atto di buona politica, di giustizia e di civiltà. Basta chiacchiere e passerelle ma fatti concreti». (rp)

Pina Picerno (PD): L’Ospedale Cosentino di Cariati deve essere inserito nella nuova rete ospedaliera

Il ministro alla Salute, Roberto Speranza e il commissario ad acta, Guido Longo, inseriscano l’Ospedale “V. Cosentino” di Cariati nella nuova rete ospedaliera.

È questo l’appello dell’europarlamentare del Partito DemocraticoPina Picerno, che ha accolto l’appello del segretario del Circolo Pd di Cariati, Peppino Cufari e sostiene «forza l’occupazione, simbolica, dell’Ospedale V. Cosentino di Cariati, messa in atto dal movimento Le lampare e da liberi cittadini e sostenuta dal nostro circolo locale del Pd».

«Quella struttura – ha sottolineato – deve essere assolutamente inserita nella nuova rete ospedaliera, dopo che anni di tagli alla sanità calabrese ne hanno dismesso i servizi offerti alla cittadinanza. I vecchi piani di rientro dal deficit della sanità regionale non hanno più alcun senso. Più in generale, dovrà essere aggiornato quel piano, in tutti i suoi dettagli, partendo proprio da questo presidio sanitario che fu posto a supporto di oltre centomila abitanti. Se una cosa ci ha insegnato, o avrebbe dovuto insegnarci, questa crisi è che sulla sanità pubblica non si scherza più».
«Invito, pertanto – ha concluso – il ministro Speranza e il nuovo Commissario Longo ad avviare tutto quanto di loro competenza per rivedere quei piani alla luce delle nuove esigenze della cittadinanza e rivolgo». (rrm)