Venerdì a Cosenza l’iniziativa pubblica del Pd contro il dimensionamento scolastico

Venerdì 13 ottobre, a Cosenza, alle 17.30, è in programma una iniziativa pubblica del Partito Democratico per ribadire il proprio no al dimensionamento scolastico per come elaborato dal decreto del governo nazionale e accettato supinamente da quello regionale. 

I lavori saranno coordinati e moderati dal capogruppo Mimmo Bevacqua. Il vicepresidente di minoranza del Consiglio Franco Iacucci introdurrà il dibattito che si avvarrà della relazione del Dirigente scolastico e consigliere delegato all’Istruzione del Comune di Cosenza, Aldo Trecroci.

Le conclusioni, invece, saranno affidate al senatore e segretario regionale del Pd, Nicola Irto

«Nell’attesa che il Tar e la Corte Costituzionale si pronuncino sui ricorsi spinti dalle altre Regioni italiane contro il dimensionamento – spiega il capogruppo Bevacqua – il gruppo del Pd, di concerto con il partito regionale e nazionale, ribadisce il proprio deciso no a questo dimensionamento che cancella storie, identità e territori. Non è più accettabile l’inerzia con la quale la Regione Calabria sta affrontando il problema nonostante altri presidenti di Regione abbiano adito le vie legali per tutelare il diritto allo studio».

«La Calabria, invece, ha anche votato a favore di questo provvedimento – ha proseguito – che di fatto mortifica il diritto allo studio delle aree più svantaggiate, durante la riunione della Conferenza Unificata dello scorso maggio in cui Emilia Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna, Toscana, Upi e Anci, le associazioni dei Comuni e delle Province italiane avevano invece votato contro. Neanche il rischio di potere perdere 79 autonomie e centinaia di posti di lavoro ha provocato una reazione della giunta di centrodestra che rimane supina ai voleri di Giorgia Meloni e del suo esecutivo».

«Serve, dunque – ha concluso – una risposta decisa e forte da parte della politica, delle associazioni, dei sindacati, degli operatori e dei cittadini per bloccare un provvedimento dannoso e che va a colpire soprattutto il Sud, le Regioni più deboli e i territori più isolati che perderanno anche la scuola spesso unico presidio di legalità e punto di riferimento per i giovani del luogo». (rcs)

Sanità, Bevacqua (PD): Occhiuto parla di riforme inesistenti e intanto premia le strutture private

«Occhiuto parla di riforme inesistenti e intanto premia le strutture private». È quanto ha denunciato il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, nel corso dell’incontro di Lamezia Terme, in cui si è discusso di Bisogni, scenari e strumenti della medicina di prossimità, a cui ha partecipato la responsabile nazionale del Pd, Marina Sereni.

«Il governatore Occhiuto ha già stanziato il cosiddetto extrabudget per le strutture private fino al 2026 – ha ricordato Bevacqua –. Si tratta di una scelta a vantaggio del privato che avrà ripercussioni sulle strutture pubbliche e va nella direzione esattamente contraria alla soddisfazione delle esigenze dei cittadini calabresi. Da tempo chiediamo interventi a sostegno della sanità pubblica e universalistica e abbiamo anche presentato una proposta di legge ad hoc senza avere nessuna risposta dal governo regionale. Né sono arrivate risposte dai direttori delle Asp ai quali avevamo chiesto i documenti contabili di gestione e un incontro per verificare le condizioni di ogni singola azienda. Incomprensibile che non sia arrivata ancora alcuna risposta».

L’incontro è stato aperto dal consigliere Ernesto Alecci, mentre la consigliera Amalia Bruni ha evidenziato tra le criticità da superare la ricontrattazione del debito del comparto, un’altra questione sulla quale i risultati ottenuti dalla gestione Occhiuto sono pari allo zero.

La responsabile nazionale del Pd Sereni ha assicurato il pieno appoggio del Pd nazionale alle iniziative del partito calabrese e lanciato l’allarme sulle conseguenze nefaste che potrebbe avere sul comparto l’eventuale approvazione della proposta di autonomia differenziata voluta dalla Lega. «In un quadro già difficile – ha detto Sereni – e con la sanità del Mezzogiorno che avrebbe bisogno di maggiori risorse per potenziare strutture e procedere a nuove assunzioni, l’autonomia differenziata potrebbe essere un colpo letale».

L’evento, dunque, segue l’iniziativa di qualche settimana fa di Cosenza con la partecipazione dei rappresentanti dem di cinque  Consigli regionali italiani, e la presentazione di una proposta di legge per l’aumento degli investimenti nella sanità pubblica, il Pd ha scelto di essere a Vibo in un luogo simbolo dei fallimenti della programmazione regionale.

Il consigliere regionale vibonese Raffaele Mammoliti ha sottolineato come la Comunità vibonese aspetti da tempo la realizzazione di un nuovo ospedale che continua ad essere avvolta dalle nebbie, senza che dal governo regionale arrivi nessun segnale concreto. 

All’incontro di Vibo – come a quello di Lamezia – i dem hanno chiesto al commissario Occhiuto una svolta e investimenti concreti a sostegno della sanità pubblica. (rcz)

Il Pd Calabria vuole fare chiarezza sui bilanci delle Asp

l Partito Democratico calabrese vuole fare chiarezza sui bilanci delle Asp. Per questo hanno chiesto, via per, i documenti contabili e un incontro con i direttori delle Aziende Provinciali.

«Una necessaria attività di approfondimento – si legge in una nota – caratterizzata dal massimo spirito costruttivo, che potrebbe dare impulsi fondamentali dopo gli incontri con i vertici burocratici delle Aziende sanitarie e ospedaliere della nostra Regione».

«Con la stessa comunicazione il gruppo dem – si legge ancora – ha poi sollecitato ai vertici delle Asp la risposta ad una precedente pec, dello scorso sei settembre, con la quale avevano chiesto alcune informazioni in ordine alla situazione contabile delle varie Aziende».

«Tra queste – si legge ancora – l’ammontare dei debiti pregressi e dei debiti non ancora saldati, nonché la capacità tecnico-finanziaria dell’Azienda di saldare i debiti entro il 31.12.2023. Infine, in caso di incapacità a saldare il debito, i consiglieri dem hanno chiesto quali strategie aziendali sono state previste per l’anno 2024 al fine di affrontare le eventuali procedure di pignoramento o le nomine di commissari da parte della Giustizia Amministrativa che, certamente, graveranno pesantemente sulle casse dell’Azienda sanitaria».

«Servono segnali concreti – ha dichiarato Mimmo Bevacqua, capogruppo in Consiglio regionale del Pd – e dati precisi sui quali potere confrontarsi per affrontare e risolvere le principali criticità».

«La sanità calabrese – ha concluso – è ferma al palo da troppo tempo e non si può più perdere neanche un secondo per invertire il trend e fornire ai cittadini un servizio sanitario finalmente all’altezza e uguale per tutti».

Il 27 settembre a Lamezia iniziativa pubblica del Pd sulla sanità

Il 27 settembre, a Lamezia Terme, al T Hotel, alle 16.30, è in programma l’iniziativa pubblica del Partito Democratico dal titolo Bisogni, scenari e strumenti della medicina di prossimità.

All’incontro parteciperanno oltre ai consiglieri regionali del Partito esperti in materia sanitaria, i rappresentanti dei medici, degli infermieri, del terzo settore e delle organizzazioni sindacali.

Le conclusioni, invece, saranno affidate al senatore e segretario del Pd calabrese Nicola Irto e alla responsabile nazionale sanità del partito Marina Sereni. Dopo i saluti del segretario provinciale di Catanzaro Domenico Giampà, della vice sindaco di Catanzaro Giusi Iemma, i lavori saranno aperti dal consigliere regionale Ernesto Alecci. La relazione introduttiva sarà  tenuta dalla vice presidente della Commissione Sanità Amalia Bruni.

Ad  annunciare l’iniziativa il capogruppo Mimmo Bevacqua

Nella mattinata dello stesso 27 settembre il gruppo dem si recherà nella città di Vibo, insieme alla responsabile nazionale sanità del partito Marina Sereni, per una iniziativa sull’ospedale di Vibo Valentia per registrare l’attuale stato del nosocomio e rendere ancora più concreta la propria vicinanza alle strutture sanitarie calabresi che continuano a operare in condizioni precarie e d’emergenza.

«Siamo convinti – ha dichiarato Bevacqua – che sulla sanità si giochi una delle partite più importanti per la Calabria che non può continuare ad essere penalizzata e ha bisogno di maggiori investimenti che vadano indirizzati, senza equivoci, nella direzione della sanità pubblica e universalistica. La medicina di prossimità, inoltre, deve essere potenziata per dare effettività al diritto della salute dei cittadini e per decongestionare gli accessi al pronto soccorso». (rcz)

 

Consorzi di Bonifica, Bevacqua e Iacucci: Riforma imposta da Occhiuto piena di limiti e criticità

I consiglieri regionali del Pd, Mimmo BevacquaFranco Iacucci hanno evidenziato come «dopo la riforma dei Consorzi di bonifica imposta dal presidente della giunta Roberto Occhiuto, con l’apposizione della questione di fiducia, non è cambiata di una virgola la situazione in cui versano i dipendenti degli Enti».

«Stando alle notizie riportate dai media calabresi – hanno spiegato – i dipendenti dei Consorzi non hanno avuto alcun chiarimento in ordine al proprio futuro e continuano ad aspettare il pagamento degli stipendi arretrati. Tanto che uno di loro, armato di tanica di benzina, è salito sul tetto della centrale idroelettrica del Cino, di proprietà consortile, in contrada Insiti, a Corigliano-Rossano, minacciando di darsi fuoco. Un gesto di protesta eclatante per chiedere i pagamenti delle spettanze arretrate e indicazioni chiare per il proprio futuro».

«Sappiamo che le organizzazioni sindacali stanno seguendo con attenzione la vertenza in atto – hanno detto ancora i consiglieri dem – e confidiamo nella ragionevolezza di tutte le parti per arrivare ad una positiva soluzione della vicenda. Non possiamo, però, non sottolineare come riforme fondamentali per il futuro della Calabria e della sua forza lavoro avrebbero meritato altro tipo di trattazione, di concertazione e di approfondimento. Imporre leggi a colpi di maggioranza soltanto per dare immagine di celerità e forza spesso può essere un boomerang e portare a risultati contrari rispetto gli obiettivi perseguiti».

«Come gruppo del Pd – hanno concluso – esprimiamo solidarietà ai dipendenti dei Consorzi e ci rendiamo disponibili ad ogni forma di contributo possibile in vista dell’incontro che si dovrebbe tenere alla Cittadella la prossima settimana e alle successive fasi di concertazione che speriamo, almeno stavolta, possano essere condivise il più possibile». (rrc)

Si è riunito il Pd Calabria: Focus su sanità e scuola

Sono stati affrontati i nodi principali che la Calabria dovrà affrontare nei prossimi mesi, con un’attenzione rivolta in particolare alla sanità e alla scuola, nel corso della riunione del Pd in Consiglio regionale, che è stata condotta dal consigliere regionale Mimmo Bevacqua.

La crisi della sanità calabrese è sotto gli occhi di tutti e forse il comparto si trova ad affrontare il momento peggiore della sua storia. Proprio per questo è necessario un deciso cambio di passo nella gestione e investimenti che diano una sterzata decisa verso la sanità pubblica e universalistica, obiettivo del Pd a tutti i livelli. 

L’impegno dem in materia continua in maniera intensa dopo l’iniziativa che ha avuto luogo a Cosenza qualche giorno fa e alla quale hanno partecipato i rappresentanti del partito di cinque Regioni italiane e la presentazione di una proposta di legge per chiedere l’aumento delle risorse, depositata qualche giorno fa. Per il prossimo 27 settembre, infatti, è prevista a Lamezia una nuova iniziativa pubblica. L’incontro affronterà il tema della medicina di prossimità, strumento fondamentale per garantire il diritto alla salute in maniera uniforme su tutto il territorio.

Per provare a gestire l’emergenza che si sta verificando nel settore scuola, con i tagli e il dimensionamento, i consiglieri dem incontreranno i sindacati di categoria per provare a trovare le soluzioni più opportune per garantire il diritto allo studio ed evitare che molti paesi dell’entroterra possano perdere le scuole, baluardo di cultura e legalità.

Messo in calendario, inoltre, anche un incontro con i sindaci calabresi per fare il punto sull’attuazione di alcune riforme introdotte dalla giunta regionale di centrodestra che stanno creando non poche difficoltà alle amministrazioni, a partire da  quella che ha istituito Arrical e modificato il sistema di gestione delle acque.

Il gruppo del Pd ha poi dato la propria adesione alla proposta proveniente dal centrodestra in ordine al riequilibrio delle competenze delle Commissioni di palazzo Campanella. Un’adesione vincolata alla garanzia che il presidente del Consiglio Mancuso ha fornito durante la riunione della Conferenza dei capigruppo per una puntuale rivisitazione degli organismi anche dal punto di vista dei componenti. (rcz)

Sarracino (PD): Serve battaglia popolare contro Governo ideologicamente contro il Sud

«La sfida sull’autonomia differenziata è la principale sfida che il Pd deve vincere in questo momento, anche perché il disegno della Lega ha un carattere irreversibile per come Calderoli lo ha congegnato». È quanto ha dichiarato il deputato del Pd Marco Sarracino, a cui Elly Schlein ha assegnato anche la delega per il Sud e la coesione territoriale, nel corso della Festa dell’Unità di Vibo Valentia.

La prima giornata, infatti, si è conclusa col dibattito su Autonomia differenziata. Il governo contro il Sud. Per affrontare la complessa questione sul palco si sono alternati gli interventi di Stefano Soriano, Elisabeth Sacco, Pino Capalbo, Domenico Lo Polito, Luigi Muraca, Salvatore Monaco, Mariateresa Fragomeni, Franz Caruso e Damiano Silipo.

«Si tratta di una modifica che va nella direzione opposta a quella che dovrebbe essere intrapresa e cioè di maggiore attenzione per il Sud. Già oggi senza autonomia – ha ricordato Sarracino – un cittadino a Milano costa allo stato 18mila euro all’anno, mentre un cittadino di Vibo 13.500. Siamo davanti a quello che è un “diritto differenziato” in base al luogo di nascita ed è profondamente ingiusto. Serve adesso una battaglia popolare per smascherare le bugie del centrodestra e tutelare la stessa unità nazionale. E dovrebbero parteciparvi anche i governatori di centrodestra del Sud come Occhiuto che avallando l’autonomia tradiscono il mandato affidato loro dagli elettori».

«Le stesse audizioni in Senato – ha concluso Sarracino – anche quella di Confindustria hanno evidenziato come con un Sud che resta indietro ci sarebbero difficoltà importanti per tutto il Paese. Ecco perché il no all’autonomia differenziata rappresenta un punto fondamentale della nostra estate  militante per ribellarsi a un governo che è ideologicamente contro il Mezzogiorno perché tenuto sotto scacco della Lega. Ed il percorso intrapreso dal Pd calabrese guidato da Nicola Irto va proprio nella direzione che ci auspichiamo per dare un reale rinnovamento alla nostra azione politica». (rvv)

L’OPINIONE / Giusy Iemma: Unire le forze per riportare il PD a primo partito

di GIUSY IEMMA – Nel cammino politico, è imperativo riconoscere quando è giunto il momento di riflettere, rigenerarsi e prepararsi per le sfide che ci attendono. È quello che deve fare ora il Partito Democratico, pilastro fondamentale del centrosinistra.

Guardando alla scena politica, è evidente che la destra rappresenta il nostro avversario. In questa competizione politica, l’ obiettivo deve essere quello di creare le condizioni necessarie per riportare il Partito Democratico al ruolo di primo partito nelle prossime elezioni europee e per ottenere vittorie decisive nelle elezioni amministrative.
Questo compito richiede coesione e spirito d’appartenenza, il partito ha sofferto abbastanza a causa delle divisioni e delle contese interne.
E’ il momento di unire le nostre forze e tenere saldamente insieme il partito, soprattutto per coloro che occupano ruoli a livello nazionale. È ciò che gli iscritti del Partito Democratico si aspettano da noi. È quello che si aspettano quanti “osservano” il PD dall’esterno prima di tesserarsi.

Un passo fondamentale in questa direzione è unirsi per contribuire al bene del nostro Paese. Servono grandi iniziative di mobilitazione a sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), vista l’iniqua rimodulazione dei fondi da parte del governo nazionale ai danni della Calabria, focalizzandoci sulla lotta contro l’autonomia di Calderoli, sul rafforzamento delle regioni del Mezzogiorno e sulla promozione di un salario minimo dignitoso. È il momento di tornare nelle piazze, nei circoli, nei bar, e di comunicare in modo accessibile e comprensibile. Dobbiamo raggiungere le periferie dimenticate delle città, dove insistono diseguaglianze e povertà, che vanno affrontate e risolte da noi, che siamo una forza politica con una storia collettiva.

Un elemento chiave di questa rinnovazione è definire chiaramente il nostro profilo politico, partendo dal nostro passato. La segretaria Nazionale ha inaugurato un nuovo corso, un segnale che dobbiamo seguire con spirito costruttivo. Siamo un partito, e non un movimento, plurale si, ma con regole statutarie ben definite, strutture dirigenziali e organi decisionali. Questi elementi devono essere rispettati, così come dobbiamo riconoscere e rispettare il lavoro svolto finora da coloro che hanno contribuito al nostro percorso.

Le dimissioni del segretario cittadino Celia hanno inevitabilmente creato un vuoto politico, che la sinistra dovrà impegnarsi a colmare con contenuti politici concreti. Onestà intellettuale deve portare tutti a riconoscere pubblicamente l’arduo lavoro svolto da Celia durante il suo anno e mezzo di guida del Partito Democratico della città capoluogo. Ha dedicato impegno costante e lavoro onesto per restituire visibilità e rappresentanza a un partito che era stato emarginato dalla scena politica cittadina per troppo tempo.

Durante il mandato di Fabio Celia come segretario, il PD ha ottenuto un successo elettorale non scontato, portando all’elezione del sindaco Nicola Fiorita e al rafforzamento della presenza del partito all’interno del consesso cittadino, che ha eletto due consiglieri comunali già al primo turno. La lista dei candidati messa in campo con grande sacrificio, soprattutto da parte di chi si è immolato per il bene della città, e’ stata autorevole e dignitosa.
Nessuno dica il contrario.
Io stessa ho accettato di candidarmi, ultima dei 32 eroi, rispondendo ad un’esplicita richiesta del partito nazionale, regionale e locale. Per il bene della città, per il bene del partito.

Questa fase politica, da qualcuno ingiustamente denigrata, è stata caratterizzata da un impegno intenso, mirato a rimettere in moto l’azione politica dei circoli e delle varie anime che costituiscono il Partito Democratico. Non si possono dire cose diverse, non può dirle soprattutto chi non c’era.
Celia ha ricostruito dalle macerie, il partito andava incontro ad un’emorragia, che non accennava ad arrestarsi.

Oggi, in questa particolare situazione politica, è essenziale mantenere a livello locale equilibrio e serenità di giudizio tra tutti i dirigenti e gli iscritti, inclusi quelli con una lunga storia nel partito, da cui ci aspettiamo, nel rispetto di un patto generazionale, un contributo alla crescita di una nuova classe dirigente. Le nostre esperienze devono essere messe al servizio di un progetto politico ambizioso, integrando anche le critiche, ma solo se costruttive.

Sono fiduciosa che il progresso fino ad oggi realizzato da chi ci ha messo la faccia all’interno del partito non andrà disperso, ma troverà nuovi impulsi e strumenti per crescere e progredire. La nostra principale aspirazione è rafforzare l’azione politica del Partito Democratico nella città. Per questo motivo, chiediamo a Celia di coadiuvare questa complessa fase di transizione, che auspichiamo culmini in un congresso unitario, in grado di valorizzare le diverse sensibilità che animano il nostro partito.

Dobbiamo collaborare, rimetterci in contatto con la base, rinnovare il nostro profilo e prepararci per le sfide future. Con impegno e unità, rispettando il lavoro fatto finora, possiamo costruire un Partito Democratico forte e coeso, in grado di rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini e del nostro Paese. C’è bisogno di tutti. (gi)

[Giusy Iemma è presidente dell’Assemblea regionale del PD]

Riordino Rete ospedaliera, Bevacqua e Iacucci (PD): Il Piano è lacunoso

I consiglieri regionali del Pd, Mimmo BevacquaFranco Iacucci, hanno evidenziato come «il cosiddetto riordino della rete ospedaliera calabrese, da qualche giorno ufficializzato da parte del commissario Occhiuto, ha suscitato forti  preoccupazioni e decise prese di posizione da parte delle Comunità interessate, rappresentate dai rispettivi sindaci, oltre che dai movimenti spontanei nati nelle varie realtà».

«Nei prossimi giorni – hanno annunciato – saremo a fianco di queste Comunità e dei primi cittadini, cominciando  da Acri e Paola. Un modo concreto per dimostrare sul campo che il Partito democratico calabrese e i suoi consiglieri regionali ci sono e sono pronti a sostenere e supportare iniziative utili a difendere le ragioni e i diritti dei cittadini calabresi».

 «Sono diverse le criticità contenute in questo riordino della rete ospedaliera – continuano i due consiglieri dem –. Il piano presentato da Occhiuto è antistorico, già visto e lacunoso. Alcuni suoi aspetti sono poi del tutto incomprensibili e privi di razionalità. Ad esempio non si trovano motivazioni plausibili per comprendere il motivo per il quale alcune realtà della provincia di Cosenza siano state così fortemente penalizzate».

«Ascolteremo i territori e i loro bisogni – hanno rimarcato Bevacqua e Iacucci  – e ci faremo carico di chiedere conto alla struttura commissariale regionale per ogni inadempienza e ogni grave disservizio creato alla collettività dei quali dovrà assumersi la piena responsabilità».

«Una responsabilità che appare ancora più grave in quanto il Commissario Occhiuto si è sottratto ad ogni forma di confronto con i rappresentanti delle Comunità interessate e con lo stesso Consiglio regionale – hanno concluso – davanti al quale il governatore non si è mai presentato per illustrare il suo piano di riordino, nonostante le reiterate richieste di informativa che abbiamo formulato senza avere nessun riscontro». (rrc)

 

Da Soverato la proposta di Michele Drosi: Far nascere nuovo Pd “socialista, riformista e garantista”

È da Soverato che parte l’idea di «un nuovo Partito Democratico socialista, riformista e garantista, più attrattivo e convincente, con un programma serio e puntuale, in grado di esaltare i nostri princìpi umanitari di fronte alle punte di razzismo mai sopite e ai populismi e sovranismi di ogni sorta, di riconnettere le lotte per l’uguaglianza sostanziale a quelle contro le discriminazioni e le urgenze del presente a una visione del futuro». A proporlo Michele Drosi, presidente provinciale del Partito Democratico, scrittore e pubblicista, ha lanciato da Soverato in occasione della presentazione del suo ultimo libro Pd, la disfatta e la rinascita.

In tanti hanno partecipato al dialogo proposto dalla libreria “Non ci resta che leggere” tra lo stesso autore, il giornalista Francesco Pungitore e il consigliere regionale Ernesto Alecci. Al centro della riflessione la “crisi di identità” della sinistra, la necessità di un dibattito “ampio e plurale” per ricostruire l’alternativa al centrodestra, l’urgenza di proporre idee, modelli e valori alternativi al “sovranismo meloniano”.

Tanta autocritica, anche molto dura, e la proposta di un partito capace di «uscire dalla mera logica del potere» per tornare a «incontrare la gente», combattendo razzismo, populismo e sovranismo, riunendo le lotte per l’uguaglianza sostanziale e contro le discriminazioni. Un partito con un programma serio e puntuale, per rispondere alle urgenze del presente e proiettarsi con una visione del futuro, riconnettendosi con i principi sociali e umanitari.

Queste le idee portanti del discorso di Drosi che ha toccato anche altre tematiche. Tra uno sguardo alle prossime elezioni europee, un accenno alle tematiche dello sviluppo locale e regionale (con numerose stoccate all’attuale governatore calabrese) e una riflessione sul grande tema dell’autonomia differenziata, Drosi si è soffermato, in particolare, sulla “crisi del regionalismo”.

«Che cosa è accaduto della scommessa regionalista della Costituzione italiana, a distanza di quasi ottant’anni dalla sua adozione? E le Regioni, a cinquant’anni dalla loro nascita, sono state capaci di esprimere e curare gli interessi delle proprie comunità di riferimento?», sono state le domande che hanno alimentato un’interessante discussione tra i relatori.

Nel contesto dell’iniziativa, sono state ricordate le figure di Assunta Di Cunzolo, fondatrice del movimento femminista e amministratrice comunale di Soverato, appena venuta a mancare, e Giovanni Puccio, storico ex dirigente del Pd.

«Il dibattito sull’identità del Partito Democratico e sulla direzione futura che deve prendere è un argomento centrale del discorso politico italiano. Drosi ha dato un contributo significativo a questa discussione, proponendo una visione alternativa e progressista», ha detto nelle sue conclusioni il consigliere regionale Alecci. (rcz)