PATERNO CALABRO (CS) – Concluso il progetto “Across the Universe”

Successo, a Paterno Calabro, per Across the Universe: Viaggio nel cosmo delle identità, il progetto che l’Associazione Donneincammino Aps ha proposto per rispondere ai nuovi bisogni sociali che si sono venuti a determinare durante la pandemia favorendo l’emersione e lo sviluppo della creatività giovanile, organizzando una agorà per sperimentale di peer-education, partecipazione e impegno sociale.

Attraverso tre cicli di tre incontri il progetto ha promosso, nei giovani di età compresa tra i 15 e 34 anni, lo sviluppo di una coscienza civile e democratica nonché proposto occasione di potenziamento della propria personalità, al fine di acuirne forza e resiliente rispetto alle vulnerabilità della vita.

Il laboratorio ha preso avvio con un intervento di monitoraggio iniziale sullo stato di conoscenza del problema violenza di genere, dalle molestie al femminicidio, attraverso la somministrazione di un questionario digitale

Ogni ciclo di incontri ha coinvolto 20 destinatari. Gli incontri si sono svolti presso la sede del Museo all’Aperto di Progetto Paterno. Inoltre, grazie alla rete territoriale delle realtà partner (Centro Studi Arti Contemporanee G. Labrosciano, Parco d’Arte Alt Art, Green Project, Associazione Alt Art) sono stati coinvolti partecipanti provenienti anche dai Comuni di Mangone, Cosenza, Rende, Grimaldi.

Il programma degli incontri, tenuti dalla Presidente Maria Campolo e gli psicologi Deborah Vizza e Andrea Laderchi, hanno riguardato temi quali Cosa sono gli stereotipi o ruoli di genere?, Come possono condizionare la nostra vita quotidiana e le nostre scelte?,  Cos’è la discriminazione di genere e perché parliamo di sistema patriarcale?, La violenza di genere tra adolescenti. Creare relazioni positive con gli altri e le altre.

Ha corredo di ogni incontro è stata svolta un’attività laboratoriale legata a letture e visione di documentari tematici. (rcs)

PATERNO CALABRO (CS) – Progetto Vao, concerto dei Sabatum Quartet

Il 30 luglio, a Paterno Calabro, alle 22, a Piazza S. Francesco, il concerto dei Sabatum Quartet.

L’evento chiude la prima edizione del progetto Vao – Virtual Acoustic Orchestra dell’Associazione Musicale Aura che, da maggio, ha proposto un percorso molto interessante sul paesaggio sonoro e sulla contaminazione sulla diversità sonora. Realizzato grazie con il contributo della Regione Calabria PAC 2014/20 Annualità 2019 Azione 3 tipologia 3.1, la programmazione si è caratterizzata per una serie di iniziative che si sono distinte nell’ambito della ricerca sonora del paesaggio sonoro di Paterno calabro e della religiosità di San Francesco di Paola con rilevazioni ambientali su tutto il territorio, e poi attraverso due concerti il cui primo si è tenuto con grande successo di critica e di pubblico il 25 giugno a Crotone presso il Museo Pitagora.

Interessante nella realizzazione dei concerti l’apporto musicale e di ricerca demo-antropologica del gruppo musicale Sabatum Quartet e le ambientazioni sonore realizzate nell’ambito del progetto. Si è trattato di un primo tentativo di contaminazione fra musica acustica e musica elettronica, fra ambientazioni di soundmapping, con arrangiamenti realizzati dal Maestro Francesco Perri e con la supervisione di diffusione sonora di Fabrizio de Rose, che ha bene dosato l’equilibrio sonoro di tutta la musica.

«Un progetto così diversificato e di difficile realizzazione ha sicuramente necessità di uno sviluppo successivo in diverse edizioni nei prossimi anni; – ha dichiarato il compositore Francesco Perri –. Mi aspetto di continuare a lavorare ed allargare gli orizzonti musicali e di ricerca su questo argomento del tutto nuovo». (rcs)

PATERNO (CS) – Inaugurato il progetto “Vao – Virtual Acustic Sound”

A Palazzo Goffredi di Paterno Calabro, il Maestro Francesco Perri ha presentati Vao – Virtual Acustic Sound, il progetto multidisciplinare della Regione Calabria, in collaborazione con il Comune di Paterno Calabro.

Presente anche il sindaco, Lucia Papaianni.

Paterno rappresenta la sede ideale per sperimentare forme di ricerca e di studio che possono istaurare forme di interazioni fra le arti. «Il progetto Vao – ha detto il compositore calabrese Perri – è unico sul territorio perché si pone tra le altre cose un dialogo fra le arti, alla luce della tecnologia».

Si inizia, così, la prima fase fatta di elaborazione e registrazioni sul paesaggio sonoro del Comune di Paterno Calabro. Sarà messo in atto un soundmapping attento, territoriale e sociale che dovrebbe catturare il sound del territorio per poi procedere al soundscape ed alla ragioni di eventuale contaminazione sonora.

La seconda parte del progetto vedrà la collaborazione con Arteneò attraverso i concerti a Crotone e Paterno Calabro che racconteranno come sia possibile inserire e far dialogare l’elettronica e la digitalizzazione dei suoni ambientali con l’orchestra acustica.

«L’amministrazione di Paterno Calabro – ha ribadito il sindaco Lucia Papaianni – è sempre disponibile a progetti creativi in cui viene evidenziata la territorialità e la sacralità del luogo da sempre terra di San Francesco di Paola”.

Sarà realizzato un sito web, modulare ed utile anche per dare a tutti la possibilità di entrare in contatto con tipiche sonorità ambientali.

«È un primo tentativo questo, che in Calabria si pone come percorso non solo di ecologia sonora ma anche come possibilità creativa di arte che trova linfa e spunto per aprire a nuovi linguaggi creativi ed audiotattili».

Il presidente dell’associazione Arteneò, Maestro Trieste Marrello, ha poi concluso la giornata di presentazione confidando in un partenariato associativo che sicuramente darà visibilità al progetto regionale. Un nucleo di musicisti e ricercatori con il comune senso dell’appartenenza al territorio alle radici ed alla musica. (rcs)

VALORIZZAZIONE DEL TURISMO RELIGIOSO
SCOPRIRSI IN CALABRIA TESTIMONI DI FEDE

La Regione Calabria scopre le grandi opportunità offerte dal cosiddetto turismo religioso: nel nome di San Francesco di Paola viene rimodulata un’offerta turistica e di accoglienza che può riservare straordinarie sorprese. La Calabria è oltremodo ricca di testimonianze della fede, con santuari, conventi basiliani, basiliche, minuscole chiesette dalla bellezza incomparabile e il turismo religioso mostra un crescente interesse del visitatore-turista che vuole scoprire il passaggio della devozione e l’avvincente offerta votiva che è facile rinvenire un po’ dappertutto, dalle grandi città ai piccoli borghi. Tutte le località hanno un patrimonio artistico-religioso sorprendente e stupisce che fino ad oggi (a parte la fiera di Paola dedicata al turismo religioso) non sia stato dato l’opportuno spazio a questo importante segmento dell’offerta turistica.

Ci ha pensato l’assessore regionale al Turismo Fausto Orsomarso che ha “sposato” il progetto della “Rete di San Francesco di Paola” e convinto la Regione a finanziare ulteriormente un progetto che già dispone quasi 17 milioni di euro per costituire una rete tra i Comuni di Corigliano Rossano, Paola, Spezzano della Sila e Paterno Calabro, con l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile e incentivare la fruizione del patrimonio culturale e il turismo religioso. Il progetto, coordinato da Ernesto Rapani, è stato illustrato ieri a Germaneto nella Cittadella regionale “Jole Santelli” dallo stesso assessore affiancato dai sindaci di Paola,   Roberto Perrotta, Spezzano della Sila Salvatore Monaco e Paterno Calabro Lucia Papaianni e in rappresentanza del Comune di Corigliano-Rossano, dall’assessore al turismo Tiziano Caudullo.

Il ricco programma di investimenti, di cui l’amministrazione di Paola è capofila, ha già superato la fase selettiva della manifestazione di interesse promossa dal ministero delle Infrastrutture e trasporti, nell’ambito del programma di azione e coesione (Pac) Infrastrutture e Reti 2014-2020, e punta alla realizzazione di interventi infrastrutturali e di soluzioni Ict, al potenziamento infrastrutturale e all’introduzione di mobilità innovativa finalizzati ad aumentare l’accessibilità ai siti e ai beni culturali da parte di turisti e residenti, considerato che nelle quattro aree interessate dal progetto sono presenti i santuari e i monasteri calabresi di San Francesco di Paola. Il progetto dovrà essere realizzato entro il 2023.  l’idea è quella di migliorare l’accessibilità turistica di un’ampia porzione di quella che fu la Calabria Citeriore che vede: dal lato tirrenico Paola, dal lato ionico Corigliano-Rossano e, nell’entroterra, Spezzano della Sila e Paterno Calabro. Tutte città legate alla figura di San Francesco di Paola. Luoghi nei quali il Santo ha esercitato la sua profonda opera spirituale. Il progetto intende creare un legame funzionale fra i territori interessati, ripercorrendo le tappe della vita del Santo. La rete ha l’intento di unire i Comuni non solo sotto l’aspetto territoriale e strutturale, ma anche attraverso il comune sentire culturale e religioso che unisce le realtà coinvolte nel progetto e sede di Santuari realizzati nel corso della sua esistenza dal Patrono della Calabria e dalla gente di mare. Può, senza dubbio, aspirare a diventare uno dei principali attrattori e volano di sviluppo non solo per il turismo religioso ma anche per la crescita di nuove forme di turismo esperienziale e “lento” che stanno nascendo intorno alla figura del Santo, a quale i calabresi sono particolarmente devoti.

Nelle quattro aree interessate dal progetto sono presenti i Santuari ed i Monasteri calabresi di San Francesco di Paola i cui fedeli sono presenti numerosi nei 4 continenti, ma anche il parco della Sila della Riserva Biosfera Mab Unesco, ben 8 riserve e parchi, il Codex Purpureus Rossanensis (Patrimonio dell’Umanità Unesco), una delle due principali stazioni sciistiche della Sila e quindi del Sud Italia, il più grande parco acquatico di divertimenti sempre nel Sud Italia, 5 centri storici tra cui proprio Corigliano-Rossano, capitale Bizantina del Meridione e centro aragonese che vede la massima espressione nel Castello Ducale restaurato e fruibile, attrattori turistici che fanno di questa area il bacino di utenza turistico più significativo della Calabria, ma con oggettive difficoltà di accesso causate da: inadeguati strumenti di informazione, inadeguata offerta di Trasporto Pubblico Locale; assenza di integrazione dell’offerta di trasporto urbano e intercomunale.

L'assessore Orsomarso e i sindaci della Rete di San Francesco di Paola
L’assessore al Turismo Fausto Orsomarso e i sindaci della Rete di San Francesco di Paola

Secondo l’assessore Orsomarso «La Regione non solo sposerà questo progetto importante, ma lo sosterrà integrandolo con ulteriori investimenti, attraverso una riformulazione più complessiva del turismo calabrese. Penso a nuovi processi formativi che devono avvenire in questo settore, ma anche agli sforzi nel campo dell’immagine che si possono concretizzare grazie ai prodotti realizzati dalla Film Commission. Ci sono tanti investimenti che si possono integrare per favorire un maggiore sviluppo del turismo in Calabria. Abbiamo creduto in questi sindaci e sosterremo il progetto, che possiamo definirlo della ripartenza della Calabria».

Soddisfatti i sindaci coinvolti nel progetto che, secondo Perrotta (Paola) «ha un grande rilievo: è stata la presidente Santelli a credere per prima a questa idea. Di certo, è una grande chance per Paola, che ogni anno accoglie migliaia e migliaia di pellegrini». Secondo l’assessore alle Politiche per lo sviluppo del turismo di Corigliano Rossano, Caudullo «La rete dei Comuni che si costituisce con questa idea mette in moto processi virtuosi, spingendo verso una mobilità sostenibile, intelligente e integrata».

«È un’occasione di rinascita per quest’area, dopo un periodo drammatico come quello che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria. Ma è anche – ha affermato la sindaca di Paterno Calabro, Papaianni – la dimostrazione che l’unità fa la forza e favorisce la crescita dei territori».

«Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto – ha dichiarato infine il sindaco di Spezzano della Sila, Monaco – perché va nella direzione corretta di un turismo che tende a qualificare l’esistente e ampliare i servizi».  (rrm)

17 milioni di euro dal Mit per il progetto “La Rete di San Francesco”

Si chiama La Rete di San Francesco l’ambizioso progetto che vede protagoniste quelle città calabresi legate alla figura di San Francesco di Paola.

Il progetto, che è stato inserito tra gli interventi finanziabili da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti, riceverà un finanziamento di quasi 17 milioni di euro, e vede come capofila il Comune di Paola e, in rete, i Comuni di Corigliano Rossano, Paterno calabri e Spezzano della Sila.

L’idea, alla base del progetto proposto, è quella di migliorare l’accessibilità turistica di un’ampia porzione di quella che fu la Calabria Citeriore che vede dal lato tirrenico Paola, dal lato ionico Corigliano-Rossano e, nell’entroterra, Spezzano della Sila e Paterno Calabro. Tutte città legate alla figura di San Francesco di Paola. Luoghi nei quali il Santo ha esercitato la sua profonda opera spirituale.

Il progetto richiama il culto e la vita del Santo, fin dal nome: la “rete” di San Francesco, con lo scopo di creare un legame funzionale fra i territori interessati, ripercorrendo le tappe della vita del Santo. La rete ha l’intento di unire i Comuni non solo sotto l’aspetto territoriale e strutturale, ma anche attraverso il forte legame culturale e religioso che unisce le realtà coinvolte nel progetto e sede di Santuari realizzati nel corso della sua esistenza dal Patrono della Calabria e dalla gente di mare, uno dei principali attrattori e volano di sviluppo non solo per il turismo religioso ma anche per la crescita di nuove forme di turismo esperienziale e lento che stanno nascendo intorno a questa alla figura del Santo.
Nelle quattro aree interessate dal progetto sono presenti i Santuari ed i Monasteri calabresi di San Francesco di Paola, i cui fedeli sono presenti numerosi nei 4 continenti, ma anche il parco della Sila della Riserva Biosfera Mab Unesco, ben 8 riserve e parchi, il Codex Purpureus Rossanensis (bene Unesco), una delle due principali stazioni sciistiche della Sila e quindi del Sud Italia, il più grande parco acquatico di divertimenti sempre nel Sud Italia, 5 centri storici tra cui proprio Corigliano-Rossano, capitale Bizantina del Meridione e centro aragonese che vede la massima espressione nel Castello Ducale restaurato e fruibile, attrattori turistici che fanno di questa Area il bacino di utenza turistico più significativo della Calabria, ma con oggettive difficoltà di accesso causate da: inadeguati strumenti di informazione, inadeguata offerta di Trasporto Pubblico Locale; assenza di integrazione dell’offerta di trasporto urbano e intercomunale.
Il progetto punta a colmare queste carenze attraverso la realizzazione di interventi infrastrutturali e di soluzioni Ict, il potenziamento infrastrutturale e l’introduzione di mobilità innovativa col fine di aumentare l’accessibilità ai siti ed ai beni culturali da parte di turisti e residenti. Il tutto attraverso la costituenda associazione temporanea di scopo (Ats) che propone il progetto.
Ogni Comune ha elaborato delle proposte inserite in un quadro generale e complessivo. Il Comune di Paola ha inserito la “realizzazione di una hall presso il Santuario e di un terminal bus”, il Comune di Spezzano della Sila la “riqualificazione, il miglioramento e la messa in sicurezza della viabilità d’accesso nel centro storico e verso il convento di San Francesco di Paola”, mentre il Comune di Paterno Calabro ha puntato ad interventi volti al “miglioramento del borgo anche attraverso un itinerario turistico che riguarda siti di pregio socio culturali legati alla figura del Santo”
Per il Comune di Corigliano-Rossano il progetto, è curato e seguito da Benedetta De Vita e dal dottor Giambattista Pignataro, coordinatore scientifico professor Bartolomeo Sciannimanica – prevede la realizzazione di due autostazioni e di snodi intermodali per il collegamento con gli altri Comuni della rete e parcheggi di interscambio con punti di prelievo e rilascio di veicoli e biciclette elettriche/pedalata assistita dotati di infrastrutture di ricarica, a servizio dei veicoli in condivisione e privati di cui: quattro a servizio delle aree balneari, uno a servizio del Porto di Schiavonea a supporto della domanda di trasporto proveniente da crocieristi e diportisti, quattro a servizio di aree ad alta frequenza di spostamenti degli Scali cittadini; quattro alle porte dei due centri storici in posizione utile a favorire l’accesso pedonale.
Tutti i punti saranno allestiti con: postazioni con totem interattivi, per la erogazione di servizi di info mobilità e tabelle che promuovono l’accesso ai totem interattivi e l’uso della mobile app di navigazione e servizi di mobilità. Il sistema di nuova mobilità a supporto della accessibilità turistica per il comune di Corigliano Rossano prevede anche una flotta di 15 veicoli elettrici, una flotta di 25 quadricicli leggeri; una flotta di 60 Biciclette a pedalata assista. 3 veicoli per diversamente abili.
Superata la prima fase di valutazione di competenza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il progetto passerà al vaglio della Regione Calabria che ne verificherà la valenza e la coerenza con le strategie regionali. (rcs)
In copertina, il Santuario regionale di San Francesco di Paola

PATERNO CALABRO (CS) – L’opera “I cerchi trinitari”

Sabato 31 agosto, a Paterno Calabro, alle 18.00, l’Associazione Culturale Progetto Paterno Calabro presenta l’opera ambientale I cerchi trinitari.

L’opera, concepita dalll’architetto Vincenzo Maria Mattanò e ispirata al pensiero di Gioacchino da Fiore e alla sua concezione della Storia, del Tempo e dello Spirito, arricchisce, in maniera permanente, l’area museale all’aperto.

La novità dell’Opera – alta 4 metri e lunga 10 metri – risiede nell’aver tradotto in termini spaziali, una forma di per sé “impossibile”, in violazione dei principi aristotelici e della geometria euclidea, che solo i codici dell’Arte Contemporanea hanno permesso di realizzare e consentono di fruire. Lo spazio e l’impianto sacro gioachimita si sovrappone e confonde al contesto immediato e non mediato dell’Arte Contemporanea in cui la vera visione di Gioacchino è restituita, per come da Lui vista e così come appare nel Liber Figurarum, per ovvi motivi in bidimensionale.

Lo spazio e l’impianto sacro gioachimita si sovrappone e confonde al contesto immediato e non mediato dell’Arte Contemporanea in cui la vera visione di Gioacchino è restituita, per come da Lui vista e così come appare nel Liber Figurarum, per ovvi motivi in bidimensionale.

Dalla presentazione dell’opera, sono in programma degli eventi culturali che termineranno a fine anno.

Introdotti da Mariuccia Campolo, vice-presidente dell’associazione e direttrice del Museo all’Aperto Progetto Paterno e moderati da Antonello Tucci, presidente dell’associazione Progetto Paterno, parteciperanno all’evento di inaugurazione dell’Opera I cerchi trinitari, alcuni dei componenti delle Direzioni Scientifiche dell’associazione Progetto Paterno, nonché il sindaco di Paterno Calabro, Lucia Papaianni. (rcs)