Vita precaria di Daniela Rabia

È nelle libreria calabresi Vita da precaria per i tipi di Pellegrini, l’ultima opera di Daniela Rabia, scrittrice catanzarese, ormai nota al pubblico locale e non solo. Vincitrice di diversi premi letterari e organizzatrice di rassegne letterarie, l’autrice spiega il testo così nella quarta di copertina del suo ultimo libro: «Vita da precaria è un contributo doveroso che sentivo di dare alla mia vita e a quella di tanti colleghi del “Programma stage” della Regione Calabria, un gruppo di persone che ha lavorato con contratti precari e rinnovi per ben quindici anni. In questo lasso di tempo sono successe tante cose».

«A me è capitato di cercare un senso esistenziale e trovarlo nella lettura e nella scrittura. Ho pubblicato con quest’ultimo tredici libri tra raccolte poetiche, romanzi, collaborazioni a raccolte di racconti, saggi e guide cineturistiche. Ho capito che uno svantaggio può diventare un punto di forza ma anche che “lo straordinario delle cose non ha il gusto o il bello dell’ordinario delle cose stesse che funzionano così semplicemente senza scomodare desideri, sogni, miracoli annunciati».

«Eppure – ha continuato l’autrice – se le nostre vite richiedono di appellarci alla tenacia, alla lotta, alla resilienza estrema dobbiamo farlo perché in gioco c’è una posta altissima: vivere dignitosamente nella nostra amata terra di Calabria. “Che poi la Costituzione giuridicamente lega la dignità al lavoro ma ad andare più a fondo la dignità si lega a se stessa e chi è dignitoso lo è con o senza lavoro.Certo col lavoro è tutta un’altra storia da scrivere”. Un volume da leggere per divertirsi e riflettere. (rl)

L’ombra di Michelangelo di Enzo Gabrieli

Una statuetta d’avorio raffigurante un Cristo alla colonna. Il mistero della sua origine. E la maestosa figura di Michelangelo, protagonista indiscusso del Rinascimento, il cui straordinario talento, riassunto nelle fattezze e nei tratti delicati di quest’opera, arriverebbe fino alle nostre latitudini. Sono i punti cardine, arricchiti da una miriade di efficaci e suggestive interpunzioni letterarie, su cui si basa il romanzo L’Ombra di Michelangelo, scritto da Enzo Gabrieli per i tipi di Luigi Pellegrini Editore.

Sacerdote e giornalista, parroco di San Nicola di Bari, uno dei simboli religiosi della cittadina di Mendicino, l’autore propone un racconto ricco di colpi di scena che attraversa un lungo periodo della storia italiana. Dall’epoca rinascimentale, appunto, che, tra la metà del Trecento e la fine del Cinquecento ebbe vaste ripercussioni in ogni ambito della vita e delle attività dell’uomo, fino ai nostri giorni. Il momento in cui, una matassa multiforme di figure, avvenimenti ed eventi, che abilmente Enzo Gabrieli confeziona nel suo romanzo, arrivano finalmente nel cuore della religiosità cosentina. Tra il Duomo, fresco di celebrazione per l’ottocentesimo anniversario della sua consacrazione, avvenuta alla presenza dell’imperatore Federico II di Svevia nel 1222, alcune prestigiose figure della nobiltà locale e della Congregazione che, tra il ‘700 e l’800, ne ha ospitato e valorizzato il ruolo nel contesto cittadino, e la statuetta d’avorio, da tempo gelosamente custodita nel Museo diocesano di Cosenza, posta al centro di un’abile orditura letteraria destinata a lasciare il segno. Ciò, non solo riguardo alla fondatezza dell’ipotesi contenuta nel romanzo, circa l’origine michelangiolesca dell’opera, ma anche per i riflessi che la pista investigativa seguita dall’autore potrebbe avere sul piano della valorizzazione turistico-culturale del territorio cosentino e, in generale, della Calabria.

I presupposti per ottenere attraverso il romanzo di don Gabrieli questa molteplicità di ricadute ci sono tutti. Non rimane, a questo punto, che verificare una potenzialità “identitaria”, già ricca di interessanti tracce (come la Stauroteca, donata alla città proprio dallo Stupor Mundi, nella particolare circostanza della sua presenza alla cerimonia di consacrazione del duomo, ricostruito dopo il terremoto del 1184), e i realistici sviluppi, anche di carattere economico, connessi a tale essenziale presupposto, di cui il romanzo di don Gabrieli potrebbe rappresentare un concreto inizio.

Dal libro ha tratto ispirazione il cortometraggio “L’ombra di Michelangelo”. Un lavoro artistico di pregio, accuratamente confezionato dai registi Gianfranco Confessore e Marco Martire, e arricchito dalla produzione esecutiva di Ermanno Reda, di cui sono protagonisti gli attori Francesco Bossio, Elena Presti, Carmelo Giordano e Vanessa Pasqua. (fk)

L’OMBRA DI MICHELANGELO
di Enzo Gabrieli
Pellegrini Editore – ISBN 9791220501620

Al via la “Primavera dei libri Pellegrini” per i 70 anni della casa editrice cosentina

Prende il via domani la Primavera dei Libri Pellegrini, la serie di iniziative e presentazioni organizzate in occasione dei 70 anni di attività della casa editrice cosentina.

Si parte domani, ale 17.30, ad Altomonte, nel Salone Razetti, la presentazione del libro Altomonte e DintorniFascinosi borghi tra l’Esaro e il Pollino  di Nuccio Provenzano.

Sul “Terrazzo Pellegrini” di Cosenza, martedì 10 maggio, alle 17,30, sarà il turno di Specchio doppio, di Marco Onofrio, e de Il misogino e l’anoressica, di Dante Maffia, i quali dialogheranno con Antonietta Cozza.

La stessa prestigiosa location, mercoledì 11 maggio, sempre alle 17,30, vedrà il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e il giornalista Arcangelo Badolati presentare il romanzo Delitto in contropiede di Nicola Riello, pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Giovedì 12 maggio, invece, nell’ambito della rassegna “Maggio dei libri” di Vibo Valentia, sarà presentato il pamphlet del giornalista Paride Leporace Giacomo Mancini un avvocato del Sud. L’ultima fatica del vice direttore de “il Quotidiano del Sud” sarà presentata anche il 13 maggio, alle ore 18, nel Palazzo Sanseverino di Acri.

Giorno 16 maggio, alle ore 18, il magistrato Nicola Riello presenterà il suo romanzo Delitto in contropiede all’Hotel dei Congressi di Castellammare di Stabia.

Sempre il 16 maggio, alle 17,30, ma questa volta sul “Terrazzo Pellegrini”, anche Paride Leporace proporrà un bis del pamphlet che ha dedicato a Giacomo Mancini.

Il “Terrazzo Pellegrini”, il 18 maggio, alle 18, ospiterà ancora la presentazione del romanzo È mancato ai vivi di Francesco Capalbo, il 19 maggio, alle 18, della guida di don Giacomo Tuoto La cattedrale di Cosenza, e il 24 maggio, sempre alle 18, del romanzo L’occhio di Scanderbeg di Tommaso Orsimarsi

Il 25 maggio, alle ore 18, il magistrato Nicola Riello sarà ancora una volta protagonista con il suo romanzo Delitto in contropiede presso il Museo Giardini di Pitagora di Crotone.

Due date da segnalare, infine, anche per il volume di Gerardo Sacco e Francesco Kostner Come l’araba fenice – Rinascere dopo il Covid-19, che sarà presentato a Santa Maria di Castellabate il 19 maggio, alle 18, per iniziativa della locale Fidapa, e il 26 maggio alle 17,30 nel ridotto del Teatro Rendano grazie all’Amministrazione comunale di Cosenza. (rcs)

Leonida Repaci. L’opera omnia a cura della Pellegrini Editore

di GIUSY STAROPOLI CALAFATI –  La letteratura salverà Calabria? Se non la Calabria intera, una bella parte di calabresi certamente sì. E l’augurio è che questi siano i giovani. Le forza nuove delle comunità, le menti pensanti della vita che in esse pullula, i soli in grado di garantire un futuro alle proprie terre natie.

Dopo Saverio Strati – ripubblicato dalla casa editrice Rubbettino – è il turno di Leonida Repaci

Reggino, di Palmi, tra i più grandi scrittori della letteratura italiana del ‘900. Ma anch’egli con un destino comune a quello degli altri autori calabresi novecenteschi, un patrimonio librario a tutt’oggi difficile da reperire. 

Se ripubblicare è più impegnativo che pubblicare, serve coraggio oltre che ingegno. E ripubblicare certi autori, diventa questione di responsabilità. E la Calabria ne ha una immensa nei confronti dei suoi scrittori. Leonida Repaci va urgentemente ripubblicato. 

Ma chi è disposto a prendere su di sé un impegno così grande? 

Walter Pellegrini, titolare della Luigi Pellegrini editore di Cosenza, attiva in Calabria dal 1952. 

Lasciare che Repaci rimanesse introvabile per troppo tempo ancora, e i suoi scritti fossero da pochi eletti conosciuti, e dalle nuove generazioni ignorate, sarebbe stata un torto, e non da poco, che non ci saremmo potuti perdonare nessuno. Così Walter Pellegrini espia il peccato di una Calabria che se non recuperata rischia di perdersi definitivamente. Un’occasione straordinaria con cui l’editore, ripubblicando Repaci, decide di celebrare i settant’anni di attività della casa editrice.  Un continuo impegno per la cultura, un elogio  alla letteratura.

Lo scorso 9 novembre 2021, nella bella sede della casa editrice cosentina si è riunito il Comitato Tecnico Scientifico, composto dal giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, Pino Bova scrittore-poeta e presidente del Circolo Culturale Rhegium Julii di Reggio Calabria, Rocco Militano presidente dell’Associazione “Amici Casa della Cultura Leonida Repaci” di Palmi e del Club Unesco palmese, nonché pronipote di Repaci e Natale Pace scrittore e saggista che di Repaci è stato amico e studioso della vita e delle opere. CTS completato dallo stesso Walter Pellegrini che ha voluto essere concretamente dentro il Progetto, e dal giornalista della Pellegrini editore Francesco Kostner.

Walter Pellegrini ha confermato l’intenzione di ristampare tutte le opere, che avranno una unica veste editoriale, differenziata nei colori per poesia, narrativa, saggistica, ecc., al ritmo probabile di un volume ogni tre mesi. La ristampa non terrà conto del dato cronologico di pubblicazione, mentre il Comitato ha deciso di affidare ogni volume da ristampare a una personalità della cultura che ne curerà la presentazione.

In tal senso sono stati avviati i primi contatti riscontrando entusiastiche adesioni da parte del poeta Dante Maffia, del giornalista del TG2 e vaticanista Enzo Romeo, dall’attore-scrittore Peppino Mazzotta e di tanti altri. Il Comitato Tecnico Scientifico ha deciso di far coincidere il 21 febbraio, data del compleanno del fondatore dell’azienda Luigi Pellegrini, con l’uscita ufficiale del primo volume inedito di Repaci: L’amore della mamma che contiene il testo pieno di pathos della sua auto difesa al processo del 1925-26 per i fatti della Varia di Palmi, che il 30 agosto 1925 avevano causato la morte di Rocco Gerocarni e il ferimento di altri tre palmesi. Repaci, che già era assurto a fama nazionale per avere nel 1921 (a 23 anni) difeso e fatto assolvere uno degli attentatori anarchici del Diana, ottenne dal suo legale Lodovico Fulci di autodifendersi. La prefazione a questo primo libro sarà a cura di Natale Pace. 

Leonida Repaci è stato poliedrico scrittore, giornalista, attivista politico, antifascista attivo durante la resistenza romana. La sua imponente presenza di intellettuale a tutto tondo ha per molti aspetti caratterizzato il secolo breve. Ma dopo la morte, nel 1985, poche e tutte vaghe sono state le iniziative per riconoscere al grande palmese il posto che gli spetta nel panorama letterario e giornalistico del secolo scorso.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha auspicato che non solo la Calabria, ma tutto il Paese apprezzi questo imponente impegno culturale. Occorre superare il gap della sudditanza culturale della Calabria e del Sud, i cui autori vengono letti poco nelle scuole e non vengono inseriti nei piani formativi scolastici.

Un progetto che rientra a pieno nelle finalità del Manifesto Pubblico presentato al Ministero dell’Istruzione dalla scrittrice Giusy Staropoli Calafati, coadiuvata da tantissimi scrittori, intellettuali, professionisti, docenti, sindaci, librai, ecc…,  con il quale viene chiesta un’urgente rielaborazione delle linee guida suggerite alla scuola riguardo lo studio degli autori italiani del ‘900, affinché al fianco dei siciliani Verga e Pirandello, vengano iscritti a regime, anche i nomi dei geni letterari calabresi. Almeno dei più significativi. È in ballo la crescita culturale, civile e politica del paese.

Agli studenti italiani deve essere riconosciuto il diritto allo studio di autori del calibro di Repaci, Alvaro, Strati, La Cava, Perri…; leggere le loro opere, oltre che contribuire alla formazione personale dell’individuo, consentirà a ognuno di loro di non essere colti dal dubbio che vivere rettamente sia inutile, processando, in modo positivo, la realtà in cui tutti noi viviamo, cercando di cambiarla. Insomma essere cittadini attivi e non giovani rassegnati. 

L’impegno c’è, i libri pure. Tocca alla scuola mettere a disposizione un buon pubblico di lettori.

L’alba della Calabria sarà con la cultura. (gsc)

 

 

COSENZA – La presentazione del libro “La santa ‘ndrangheta”

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18.30, sul Terrazzo di Pellegrini editore, la presentazione del libro La santa ‘ndrangheta – Da ‘violenta’ a ‘contesa’ di Anna SergiPantaleone Sergi.

Relazionano Enzo Ciconte, scrittore e docente e curatore della presentazione del volume e Gianfranco Manfredi, giornalista. Intervengono Olimpia Affuso, sociologa, direttrice della Collana Ossidiana e Giap Parini, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali- Unical. Modera Antonietta Cozza.

Il libro è edito da Pellegrini Editore(rcs)

Carlo Lombardo e “Il paese dei campanelli” di Luisa Longobucco

Il libro Carlo Lombardo e Il paese dei campanelli. Breve storia dell’operetta di Luisa Longobucco ed edito da Pellegrini Editore, racconta dell’operetta in tre atti scritta da Carlo Lombardo e musicata da Virgilio Ranzato.

Il paese dei campanelli è composto da 32 scene, mentre la partitura ne contiene 18, ed è «ambientato in un tranquillo paesino tipo olandese».

«Un giorno – si legge nelle note dell’editore – nel borgo approda una nave a causa di un guasto e arrivano in paese dei giovani cadetti di Marina. Appena sbarcati il loro interesse è rivolto alle giovani e belle ragazze del paese, che sembrano ben disposte ad accogliere le loro galanterie: il paese è tanto quieto da diventare monotono e anche i loro anziani mariti non rendono la vita allegra».

«L’arrivo dei marinai – si legge ancora sulle note dell’editore – porta quindi un tono di vitalità e di briosità. Questo paese ha una stranezza, che incuriosisce anche i marinai: ogni casetta di questo luogo ha un piccolo campanile, posto a guardia della fedeltà coniugale. La leggenda dice che i campanelli suoneranno ogni qualvolta una moglie sarà in procinto a violare la fedeltà coniugale». (rcs)

COSENZA – Il libro “Muori cornuto” di Badolati e Mazzotta

Questa sera, a Cosenza, alle 19.30, a Villa Rendano, la presentazione del libro Muori cornutoGiuseppe Zangara, l’uomo che tentò di uccidere il Presidente Roosvelt di Arcangelo BadolatiPeppino Mazzotta.

L’evento rientra nell’ambito delle Sere d’Estate a Villa Rendano.

Il giornalista Attilio Sabato intervisterà gli autori. Conduce la giornalista Antonietta Cozza (Ufficio Stampa LPE). Gli interventi musicali sono a cura di Lorenzo Carella.

L’evento, inoltre, sarà arricchito da una pièce teatrale di Peppino Mazzotta.

Il libro, edito da Pellegrini Editore, racconta in forma letteraria e teatrale la storia di Giuseppe Zangara, nato a Ferruzzano, in provincia di Reggio Calabria, nel 1900, all’interno di una famiglia che viveva in un’area molto povera del nostro Paese.

Rimasto orfano a soli due anni perché la madre muore di parto, Giuseppe è costretto sin da bambino a lasciare la scuola e a lavorare nei campi. Il padre, che più tardi si risposerà, lo tratta come uno schiavo non mostrandogli mai affetto e benevolenza. Zangara, accudito dalla nonna materna, sarà chiamato a combattere sul fronte del Carso durante il primo conflitto mondiale e, dopo essere rientrato sano e salvo nella terra di origine, a 21 anni sarà richiamato sotto le armi per prestare il servizio militare.

Compiuto il periodo di leva, deciderà di emigrare negli Stati Uniti, dove già era sbarcato uno zio materno, Vincenzo, prendendo dimora a Paterson, nel New Jersey. Obbligato, dunque, come milioni di altri calabresi a cercar fortuna all’estero, Giuseppe non riuscirà tuttavia nell’intento. (rcs)

COSENZA – Il libro “La strada smarrita” di Ada Aiello

Questo pomeriggio, a Cosenza, alle 16.30, presso il Terrazzo Pellegrini, la presentazione del libro La strada smarrita di Ada Aiello.

L’evento è stato organizzato da Pellegrini Editore. Coordina Maria Francesca Lucanto. INtervengono Rossana CastriotaValerio Giacoia.

Gli intermezzi musicali sono a cura de Gli Svapurati. Le letture, invece, di Francesca Oliverio Luciana Sicilia. Sarà presente l’autrice.

Il libro è edito da Pellegrini Editore. (rcs)

 

SIDERNO – Il libro “Aspersa” di Stefania Chiaselotti

Oggi, a Siderno, alle 18.00, presso lo spazio culturale Mag. La ladra dei libri, la presentazione del libro Aspersa di Stefania Chiaselotti.

Dialoga con l’autrice Maria Antonella Gozzi. Intervengono Sandra Marzano, pedagogista clinico e Vito Pirruccio, dirigente scolastico dell’Istituto “Michele Bello-Gesumino Pedullà-Agnana”.

Il libro, edito da Pellegrini Editore, è un’opera che costituisce l’occasione per stimolare un dibattito con esperti del settore su come, alcuni giovani, vivano il loro rapporto col resto del mondo, alla luce delle patologie di cui sono affetti. (rrc)