Pubblicato avviso per contrastare il caporalato in agricoltura

È stato pubblicato, sul sito della Regione, l’avviso per interventi di outreaching per assistenza, trattamento e riabilitazione a tutela della salute e di promozione dell’inclusione sociale dei migranti nei territori delle Piane di Sibari e di Gioia Tauro.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine, spiegandone l’obiettivo: «acquisire manifestazioni di interesse da parte delle associazioni del terzo settore e dare così continuità agli interventi complementari al progetto europeo che ha come obiettivo principale il contrasto e il superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità e vulnerabilità dei lavoratori migranti presenti sul territorio calabrese. Si tratta di uno step fondamentale per il rispetto della legalità e dei tanti che sostengono, con il loro lavoro, la nostra economia».

Si tratta di un intervento finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per dare continuità all’azione di contrasto al caporalato in agricoltura promossa nell’ambito del progetto ‘Più Su.Pr.Eme’, a sua volta finanziato dalla Commissione Europea, con 706.500,00 di euro.

L’azione ha lo scopo di fornire una prima forma di assistenza e di monitoraggio delle condizioni sanitarie in cui si trovano i migranti che vivono negli insediamenti delle aree a maggiore vocazione agricola della regione e si inserisce nella strategia che la Calabria, insieme alle altre quattro regioni del Sud (Puglia Basilicata, Campania e Sicilia) sta sviluppando per contrastare la pratica dello sfruttamento, contribuendo alla crescita sana di uno dei maggiori settori produttivi della nostra terra. (rcz)

Lunedì in Cittadella la conferenza “Politiche per l’invecchiamento attivo nella Regione Calabria”

Lunedì 22 maggio, alle 10, in Cittadella regionale, si terrà la conferenza Politiche per l’Invecchiamento attivo nella Regione Calabria.

L’evento è organizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della famiglie, il supporto dell’Inrca presidio ospedaliero di Ricerca di Cosenza, l’Università della Terza età di Cosenza, Confapi Calabria, Confartigianato e i sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Il convegno sarà occasione di confronto riguardo le politiche e le azioni intraprese per sostenere l’invecchiamento attivo.

«Il focus sulle politiche dell’invecchiamento – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Emma Staine – sarà incentrato sugli interventi già messi in atto e quelli futuri per rispondere alle singole esigenze del territorio e ai bisogni specifici emergenti della popolazione calabrese over 75. Il lavoro dell’assessorato, egregiamente organizzato con il supporto dei dirigenti e funzionari della Regione, si direziona verso progetti a sostegno dell’invecchiamento attivo inteso come l’insieme delle possibilità ed opportunità offerte alla persona che invecchia per la costruzione di un proprio progetto di vita, adeguato e aggiornato alle proprie condizioni fisiche, psicologiche, contrastando i rischi di esclusione, di solitudine, di marginalità sociale». (rcz)

Disabilità e sport, l’assessore Staine: Oltre 1 mln per promuovere l’inclusione attiva

Sono oltre 1 milione di euro, la somma stanziata dalla Regione Calabria per promuovere progetti a sostegno dell’inclusione attiva delle persone con disabilità attraverso lo sport.

La somma sarà trasferita ai Comuni capo fila degli Ambiti territoriali sociali che dovranno finanziare specifiche iniziative progettuali a livello locale.

«Lo sport è un fondamentale motore di crescita e di educazione – ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche sociali Emma Staine – e vogliamo consentire a tutti, soprattutto a coloro che si trovano in condizioni di disabilità, in particolare minori, di poter praticare sport e svolgere attività ludico-motorie in sicurezza. Anche attraverso questo bando perseguiamo i processi di inclusione e accessibilità a favore delle persone con maggiori fragilità contribuendo a superare barriere architettoniche e sensoriali L’obiettivo è garantire interazione, socializzazione e sviluppo delle facoltà cognitive».

I fondi sono finalizzati alla realizzazione di aree accessibili e attrezzate con strutture ludiche, percorsi e altri componenti che consentano a tutti di svolgere in sicurezza attività ludico-motorie garantendo interazione. Inoltre, sono diretti all’acquisto o noleggio di attrezzature, ausili necessari alle persone con disabilità per lo svolgimento di un’attività sportiva a sostegno dell’inclusione. La durata degli interventi progettuali sarà di dodici mesi a partire dalla data di approvazione dei Progetti da parte della Regione Calabria. (rcz)

Venerdì in Cittadella regionale la ministra Locatelli incontra Staine e le Associazioni di Volontariato

Venerdì 31 marzo, la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, sarà in Cittadella regionale. Nell’occasione, incontrerà l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine e i rappresentanti del Centro servizi per il volontariato di Cosenza, in occasione dell’avvio delle iniziative programmante per l’anno di “Cosenza città del volontariato 2023”.

Nel corso dell’iniziativa, aperta agli organi d’informazione, la ministra Locatelli potrà conoscere alcune belle esperienze presenti sul territorio, in particolare il lavoro che le associazioni svolgono per favorire indipendenza, autonomia e integrazione delle persone con disabilità.

L’incontro è stato organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali, guidato da Emma Staine.

«Avremo il piacere – ha dichiarato l’assessore Staine – di ospitare la ministra che ringrazio per la particolare attenzione che presta alla Calabria e il proficuo dialogo avviato con me già da qualche tempo. Sono certa che partendo da qui, per intraprende un breve viaggio in alcune realtà di volontariato calabrese, scoprirà toccanti esperienze solidali, ma sarà occasione per programmare altri importanti eventi». (rcz)

Forum Terzo Settore, l’assessore Staine: Ridurre frammentazione delle misure

«Sono convinta che l’integrazione tra servizi sanitari e servizi socio assistenziali sia uno dei temi essenziali di ogni politica sociale». È quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine, a margine del convegno di presentazione del Manifesto Verso un nuovo sistema di Welfare, svoltosi al Senato di Roma.

Si tratta di un documento che intende tracciare la strada per la realizzazione in Italia di un welfare fondato sui principi di prossimità, universalismo e inclusività, aprendo un dibattito con tutti gli attori interessati e con le istituzioni in primis. A conclude i lavori, è stata la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

«Si tratta – ha spiegato – di una materia storicamente complessa che non ha ancora trovato del tutto soluzioni definitive, al di là di pochi ma ottimi esempi di collaborazione e lavoro integrato che hanno certamente prodotto risultati. Nel mio ruolo, molto recente, di coordinatrice della Commissione Politiche sociali della Conferenza e assessore della Regione Calabria, mi metto in ascolto, ma la consapevolezza che deriva dalle difficoltà, dai divari ancora da colmare, spinge il mio personale impegno non solo nell’attivazione degli strumenti in tal senso utili, ma a tenere costantemente aperto il confronto con il Governo nazionale e con il Terzo settore».

«Ritengo – ha concluso – siano tantissime le cose che non dovrebbero mancare per un nuovo modello di welfare nel nostro Paese. Tra le tante, penso sia necessario ridurre la frammentazione delle misure e degli interventi per favorire l’integrazione e il coordinamento delle risposte pubbliche e private per evitare la dispersione di risorse. L’obiettivo è fornire risposte unitarie e coerenti, certa che, se tanto ancora manca, molto però si sta costruendo». (rrm)

Politiche sociali, Regione approva i Peba e programma triennio per Fondo “Dopo di noi”

La Giunta regionale, presieduta da Roberto Occhiuto, ha approvato due importanti provvedimenti inerenti le politiche sociali. Si tratta della programmazione del Fondo Dopo di Noi per il triennio 2019/2021 e dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A).

Il Fondo Dopo di Noi, istituito ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 112 del 22 giugno 2016, finanzia i percorsi di accompagnamento per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

La Regione, nell’ambito della Rete Regionale dell’Inclusione sociale, con il “Tavolo Tecnico Consultivo per le disabilità”, ha programmato in maniera unitaria le tre annualità del fondo relative al 2019, 2020 e 2021, con fondi pari a 7.091.710,00 euro.

L’obiettivo principale della programmazione è promuovere su tutto il territorio regionale lo sviluppo di modalità di vita indipendente e di soluzioni abitative autonome, attraverso un sistema diffuso e articolato di percorsi per l’accompagnamento che favoriscano l’uscita dal nucleo familiare di origine in vista del venir meno del sostegno familiare.

«Abbiamo pianificato una dote finanziaria – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali, Emma Staine – di oltre sette milioni di euro che, una volta avuto il parere positivo da parte del Ministero, sarà trasferita agli enti capofila degli Ambiti sovra distrettuali. Proseguiamo spediti nel recupero dei ritardi accumulati negli anni e stiamo operando per giungere ad un riallineamento con le altre regioni».

«La volontà – ha continuato – è quella di rafforzare gli strumenti a disposizione dei territori per migliorare una risposta sociale integrata, garantire percorsi chiari e certi, tenendo insieme i bisogni e i diritti delle persone. Il mio impegno è recuperare il gap ma per farlo è fondamentale tutti gli Ambiti concorrano alla sfida, superando le inefficienze e creando un nuovo modello di solidarietà che si pone soprattutto come cambiamento culturale».

Via libera della Giunta anche al provvedimento che permetterà di assegnare, attraverso un avviso pubblico, contributi a fondo perduto per i P.E.B.A. La Regione Calabria mette a disposizione 375.277,39 euro per contribuire alle spese di progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi e negli edifici pubblici. Le risorse si tradurranno in contributi per almeno il 20 % del costo complessivo della progettazione con una spesa a carico della Regione Calabria per un massimo di 8mila euro per i Comuni con popolazione da 5.000 a 10.000 abitanti e massimo 12mila euro per i Comuni con popolazione da 10.000 a 20.000 abitanti, che saranno assegnati sulla base di un avviso pubblico in uscita nei prossimi mesi.

«Proviamo ad immaginare – ha concluso Staine – spazi sempre più accessibili. I fondi consentiranno il superamento degli ostacoli che discriminano e il raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità del territorio da parte di tutti i cittadini con disabilità, ma anche a mamme con passeggini e anziani». (rcz)

Noi persone con disabilità, familiari e Associazioni di Cosenza: Applicare le leggi esistenti

Persone con disabilità, familiari, associazioni di/con/per le persone con disabilita e associazioni operanti sul territorio dell’ambito di Cosenza non ci stanno più e, in una lettera aperta, denunciano «atteggiamenti superficiali e della totale incapacità ed incompetenza nel gestire il bene comune». 

«Con D.M. del 23.11.16 il Ministero delle Politiche Sociali delle risorse per l’anno 2016 – si legge nella lettera – affida alla Regione Calabria 3.060.000,00 di euro per l’anno 2016 come Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Tali risorse al finanziamento di interventi mirati alla promozione di progetti personalizzati per il “Dopo di Noi” e per la sperimentazione di soluzioni innovative per la vita indipendente per persone con disabilità senza il necessario supporto familiare». 

«Con la D.G.R. 296 del 30/06/2017 la Regione Calabria – viene ricordato – approva il Programma operativo, e il relativo Piano attuativo, che determina l’attuazione in Calabria della L. 112/2016 e l’impiego delle risorse del Fondo nazionale sul Dopo di noi.  Con Decreto N. 14607 del 19.12.2017 sono stati assegnati agli ambiti dei Comuni le risorse del Fondo nazionale sul Dopo di noi. L’ambito territoriale di Cosenza ha avuto assegnati 186.549,77 euro.  Attraverso la determina dirigenziale 973/18 il suddetto ambito approva ed emana l’avviso pubblico per assegnazione risorse a favore di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, L. n. 112/2016 -dopo di noi, poi rettificato con determina 1029/18». 

«In seguito a tale avviso, vengono presentate nell’intero ambito territoriale di Cosenza poco più di 20 domande – si legge ancora –.  A giugno 2019 si arriva, dopo una fase di consultazione con il settore welfare del comune di Cosenza, alla redazione dei relativi progetti individualizzati. Ad oggi, però, nonostante ripetuti solleciti da parte dei sottoscrittori della presente richiesta, anche in collaborazione con altre realtà operanti nel territorio, nessuno dei suddetti progetti è stato avviato. In passato, in alcune occasioni, ci è stato anche riferito da rappresentanti istituzionali che i fondi destinati, e già stanziati, probabilmente, erano stati utilizzati per altro». 

«È questa la fine che, dal 2018 – si legge – ha fatto anche la quota parte dei Fondi per la non Autosufficienza dedicata ai Progetti di vita indipendente.  Temiamo possa essere questa la fine che faranno i 714.998,15 di euro con i quali è stato recentemente finanziato l’Ambito Territoriale di Cosenza per la linea di investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” del Pnrr.  È di questi giorni, inoltre, la notizia per cui il settore welfare del comune di Cosenza potrebbe a breve venire commissariato in considerazione di tutti i fondi ricevuti e non investiti e delle conseguenti rendicontazioni pregresse non inviate ai competenti uffici regionali».

«Mentre, dunque, gli amministratori comunali e i dirigenti del settore welfare di Cosenza – si legge ancora – hanno ritenuto bene non investire i fondi ricevuti negli anni per l’applicazione di politiche sociali, le famiglie e le persone disabili costituenti le associazioni e gli enti del terzo settore firmatari della presente lettera continuano nella loro routine quotidiana, una ruotine fatta di battaglie continue, anche solo per vedere riconosciuti i diritti fondamentali della persona, di sacrifici, di autosostentamento». 

«Siamo stanchi di belle parole e promesse puntualmente disattese – conclude la lettera –. Siamo stanchi di atteggiamenti superficiali e della totale incapacità ed incompetenza nel gestire il bene comune.  Esigiamo l’applicazione delle leggi esistenti senza la discrezionalità di chi amministra o di chi dirige.  Pronti, se necessario, ad intraprendere le vie legali per la difesa dei nostri diritti. Pretendiamo ciò che, lo ricordiamo, non è una concessione ma un diritto: vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone». (rcs)

VIBO – Ecco i progetti per l’Ambito Politiche Sociali

L’assessore alle Politiche Sociali di Vibo Valentia, Rosa Chiaravalloti, ha reso noti i progetti del Comune per le fasce deboli.

«Ormai con frequenza viene data alla cittadinanza comunicazione sull’attività portata avanti nell’ambito delle Politiche sociali dell’ATS di Vibo Valentia. Come già rappresentato qualche settimana fa – ha detto – è stata avviata l’erogazione delle prestazioni integrative dell’Home care premium 2022. I beneficiari usufruiranno fino al 30 giugno 2025 delle prestazioni previste dal loro piano con il dovuto recupero delle ore non godute».

Anche nella precedente progettazione HCP 2017-2019 l’ATS di Vibo Valentia ha garantito ai beneficiari le prestazioni integrative, le cui spese sono state tutte rendicontate e ad oggi sono ancora in fase di valutazione da parte dell’Inps. Unica nota di appunto è stato il ritardo del pagamento delle prestazioni alle cooperative ascrivibile a due trimestri del 2018 per il quale il Comune di Vibo ha già provveduto a predisporre gli atti per la liquidazione.

«La rendicontazione delle spese effettuate per la realizzazione di un servizio è un momento procedurale amministrativo molto delicato sia per la complessità istruttoria sia per la rilevanza economica – ha continuato l’assessore – a riguardo gli uffici amministrativi provvedono con la dovuta diligenza e nel rispetto delle linee giuda. Per esempio per progettazioni complesse come il Fondo Povertà i dipendenti stanno già provvedendo a predisporre tutta la documentazione che nei prossimi mesi verrà caricata sul portale, documentando ogni singolo centesimo speso».

Le Politiche Sociali negli ultimi tempi hanno avuto un importante slancio in termini di servizi ed altrettanto in complessità delle procedure funzionali per l’attuazione delle progettazioni. L’Ats opera quotidianamente nella gestione di procedimenti complessi come ad esempio il “Dopo di noi”, il cui avviso pubblico relativo all’annualità 2016 e 2017 è stato pubblicato dal Comune capo Ambito di Vibo Valentia nella modalità “a sportello” e l’erogazione verso i soggetti beneficiari è tutt’oggi in corso.

«Relativamente alla somma a disposizione dell’Ambito per l’annualità 2018 che vede un’assegnazione pari ad euro 63.752,02 – ha detto ancora l’assessore Chiaravalloti – il procedimento amministrativo è in itinere”. Lo stesso verrà pubblicato nei prossimi giorni, tenendo comunque in considerazione l’esiguità delle risorse che devono essere programmate per diverse aree di intervento che interessano percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine e precisamente nel 20%; interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative nel 30%; programmi di accrescimento della consapevolezza e per l’abitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone nel 20%; interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra nel 30%».

Gli uffici del Settore come già evidenziato lavorano incessantemente e la loro operatività è riconosciuta anche dalle competenti autorità regionali.

«L’amministrazione comunale – ha concluso l’assessore – rimane disponibile ad ascoltare le necessità dei cittadini che chiedono di poter usufruire di servizi mirando, doverosamente, a far sì che gli stessi siano costruiti per dare una concreta ed adeguata risposta alle loro necessità». (rvv)

Al via il progetto regionale dedicato all’alfabetizzazione digitale di giovani e anziani

È un importante se non fondamentale progetto quello che la Regione Calabria si appresta ad avviare, dedicato all’alfabetizzazione digitale di giovani e anziani calabresi. L’annuncio è arrivato dalla senatrice e assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, che ha evidenziato come il progetto riguarda, in particolare, i giovani più disagiati e degli anziani, che, acquisendo nuove conoscenze in tema di digitalizzazione, saranno in grado, i primi, di aumentare le loro chances di trovare lavoro e migliorare il proprio status economico, e, i secondi, di migliorare la qualità della loro vita.

«In Calabria – ha spiegato – abbiamo scelto di indirizzare la misura verso la formazione di disoccupati, persone senza titolo di studio e stranieri, di età compresa tra i 18 e i 74 anni. Oggi il digitale è lo strumento per muoversi in ogni campo, per es. anche per accedere a qualunque servizio essenziale, dunque essere in grado di utilizzare la tecnologia e internet è assolutamente fondamentale anche nel quotidiano di ognuno di noi. I giovani, con nuove competenze, potranno riqualificarsi per il mondo del lavoro e crearsi nuove aspettative, importanti anche dal punto di vista personale e psicologico. Gli anziani potranno rendersi più autonomi, partecipare ancora più attivamente alla vita della collettività, ma anche trovare una nuova socialità, ad esempio attraverso nuove interazioni anche online».

«Ecco perché soggetti attuatori del progetto saranno i 32 Ambiti territoriali – ha proseguito – con il coinvolgimento degli organismi del Terzo settore, per “alfabetizzare” un target di circa 90mila cittadini calabresi attraverso l’attivazione di 114 centri di formazione, chiamati “punti di facilitazione digitale”».

5 milioni di euro è l’ammontare del finanziamento da impiegare per l’allestimento di questi centri sul territorio calabrese, in luoghi di facile accessibilità, favorendo centri di aggregazione come le sedi di associazioni, le biblioteche, le scuole, i centri anziani, i centri giovanili e culturali, le parrocchie e gli spazi pubblici in generale, inclusi gli sportelli di assistenza all’erogazione dei servizi digitali, tutti attrezzati con dotazioni tecnologiche adeguate.

Saranno inoltre previsti anche punti itineranti, realizzati su camper attrezzati o attraverso team di “facilitatori” ospitati con frequenza periodica presso strutture dei Comuni o di altri enti pubblici e/o privati che aderiscono all’iniziativa.

«I facilitatori – ha aggiunto Minasi – sono le figure che dovranno individuare le esigenze dei cittadini nell’uso dei servizi digitali e fornire loro supporto e orientamento. Massimo 2 per ogni centro, saranno scelti tra il personale degli enti coinvolti e tra gli operatori privati e del terzo settore e saranno formati dal Dipartimento per la Transizione Digitale con un apposito percorso, integrato dalla Regione Calabria con interventi complementari sulle specificità locali, percorso al termine del quale sarà rilasciata una certificazione di frequenza. Anche sotto questo aspetto, quindi, verrà dato, attraverso questa misura, impulso all’occupazione. Non ci resta, dunque, che partire».

«Lo sviluppo del Paese – ha spiegato Minasi – oggi non può prescindere da un buon livello di competenze digitali della popolazione, se queste competenze mancano, la crescita economica è inevitabilmente frenata. L’Italia è terzultima in Europa in materia e questo divario inevitabilmente ci penalizza. È per questo che il Pnrr ha previsto una serie di interventi mirati, tra cui la creazione di una “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, proprio per formare sul digitale due milioni di cittadini entro il 2026».

«Il Dipartimento per la Transizione Digitale – ha spiegato – ha chiesto alle Regioni e alle Province autonome di elaborare progetti specifici e la Regione Calabria ha subito risposto. Sono dunque felice di annunciare oggi che il nostro progetto è stato approvato: potremo così aiutare i calabresi maggiormente bisognosi a implementare le proprie conoscenze digitali, con beneficio per loro e per l’intera collettività».

 

VIBO – Il Comune al servizio delle fasce deboli

Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha evidenziato come «il settore delle Politiche sociali del Comune di Vibo Valentia lavora incessantemente per garantire ai beneficiari servizi di alto livello. Perché nessuno deve restare indietro, men che meno le fasce deboli ed i soggetti fragili».

Insieme all’assessore Rosa Chiaravalloti, il primo cittadino ha illustrato le iniziative già attuate ed in corso.

«L’obiettivo che oggi ci siamo prefissati – ha spiegato l’assessore Chiaravalloti – è di strutturare e offrire interventi programmati sulla base di un progetto individualizzato che risponda alle concrete necessità del beneficiario. Abbiamo iniziato con l’assistenza scolastica che oggi risponde concretamente alla necessità dell’alunno e con la digitalizzazione delle applicazioni dei servizi scolastici che renderanno Vibo Valentia sempre più città europea, inclusiva ed innovativa». 

La delegata alle Politiche sociali si sofferma poi su un progetto, l’Home care premium 2022, che supporterà i beneficiari dell’avviso pubblicato dall’Inps, erogatore del servizio principale, mediante servizi complementari che nei primi mesi avranno un potenziamento di ore.

«Contrariamente al passato, grazie all’instancabile attività potata avanti dall’amministrazione – ha evidenziato la Chiaravalloti –, l’ente è riuscito a sanare alcune posizioni di criticità, che ad oggi hanno consentito di avere il Durc positivo. Nonostante le difficoltà dettate dal periodo di intensa crisi che sta vivendo l’intera popolazione mondiale, le politiche sociali rappresentano il punto di riferimento per i cittadini più fragili ed il Comune sta rispondendo con intenso lavoro approfittando di tutte le opportunità che a livello europeo, nazionale e regionale si stanno prospettando».

Nessun ritardo su questo fronte, quindi, ma una intensa attività che possa rispondere nella maniera adeguata al bisogno di servizi e supporto di quelle fasce deboli verso le quali l’amministrazione comunale di Vibo Valentia ripone da sempre massima attenzione. (rvv)