Appuntamento domani sera (21 giugno) alle 19 via streaming col Premio Mondiale di Poesia Nosside, giunto alla sua XXXVI edizione. Mentre sono ancora aperte fino al 10 luglio le iscrizioni per l’edizione 2021 (stanno pervenendo liriche da ogni parte del mondo), si parlerà di questo straordinario concorso di poesia a livello globale che fino ad oggi ha collezionato partecipanti da 100 Paesi del mondo in oltre 140 tra lingue e idiomi minoritari.
A ospitare l’incontro online la rubrica Rete Sociale moderata da Bruno Monorchio che ha organizzato questo speciale approfondimento che illustrerà le origini del Premio e la sua caratteristica, sin dalla prima edizione, di premiare una composizione inedita, senza confini di lingue e cultura, anche con l’obiettivo di salvaguardare le minoranze linguistiche e i linguaggi che rischiano di scomparire. Lo scorso anno, per esempio, è stata premiata una poesia proveniente dalla Colombia scritta nell’antica lingua Quechua degli Incas, un linguaggio che rischia l’estinzione.
Partecipano alla trasmissione web Pasquale Amato, Presidente Fondatore del Nosside che illustrerà la strategia e le identità del Progetto Culturale; Lisset Argüelles, Addetta Culturale Ambasciata di Cuba in Italia, con cui il Nosside ha una partnership ultraventennale nella Feria Internacional del Libro de La Habana; Nadia Crucitti, Scrittrice e Segretaria delle prime 11 Edizioni del Nosside; Giuseppe Cardello, decano degli Ambasciatori del Premio nel mondo dal 2001; Stefano Baldinu, Ambasciatore nel mondo di fresca nomina assieme al messicano Francisco Azuela; Rosamaria Malafarina, Componente e Segretaria della Giuria del Nosside dal 1994 al 2020.
L’incontro sarà in diretta su Facebook e in differita su Youtube nelle pagine di Nosside e Rete Sociale. (rrc)
Una bella affermazione alla Radio televisione Svizzera dell’attrice teatrale reggina Teresa Timpano, direttore artistico della Compagnia teatrale Scena Nuda. L’attrice ha scherzato sulla sua partecipazione radiofonica oltrefrontiera: «Dalla zona rossa di Reggio Calabria… una lavoratrice dello spettacolo, per un’avventura internazionale». L’artista reggina, come tutti i suoi colleghi è ferma per la chiusura dei teatri imposta dall’emergenza covid, ma non certamente inattiva. Sta preparando diverse novità e sarà di scena il 27 novembre al Premio Mondiale di Poesia Nosside che, quest’anno, si svolgerà in modalità streaming, avendo dovuto rinunciare alla tradizionale e prestigiosa location del Museo Archeologico Nazionale di Reggio.
«La scelta di Teresa Timpano, come voce recitante delle liriche vincitrici – ha detto il prof. Pasquale Amato fondatore e presidente del Nosside – risulta ancora una volta indovinata e aderente ai temi del Premio: la bravissima attrice esprime con grande intensità la “mediterraneità” del Premio che vede al centro del “Mare Nostrum” proprio Reggio Calabria, città dei Bronzi e dello Stretto di Scilla e Cariddi, su cui il 27 novembre saranno puntati gli occhi del mondo: sono 100 i Paesi che fino ad oggi hanno partecipato al Nosside che quest’anno festeggia la sua 35.ma edizione». (rs)
Quest’anno, la cerimonia di premiazione del Premio Mondiale Nosside, giunto alla 35esima edizione, si terrà online da Reggio Calabria il 27 novembre.
Intanto, sono stati annunciati i vincitori del Premio fondato dal prof. Pasquale Amato – di cui è anche presidente -: l’italiano Stefano Baldinu con una poesia nella lingua di Nuoro, cuore antico della Sardegna, e il messicano Francisco Azuela con una composizione dedicata a un popolo originario dell’America pre-colombiana.
Li affiancano i Menzionati Speciali Antonios Efthymiou di Atene e l’italiana Gabriella Paci, i Menzionati Straordinari provenienti da varie parti d’Italia e da Albania, Spagna, Cuba e Brasile, i Menzionati Particolari e i Menzionati provenienti da Europa, America, Africa e Asia.
Ancora una volta il Premio è andato a una lingua delle minoranze, sottolineando la valenza e il significato che vede la partecipazione di poeti di 100 Paesi, molti dei quali coltivano e conservano i valori della propria lingua antica mantenendola viva con le loro composizioni.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Amato: «nell’anno del tremendo CoronaVirus che sta ancora sconvolgendo le vite dei popoli dell’intero pianeta, il Premio Nosside – dopo la consueta suggestiva apertura a febbraio nella Fiera Internazionale del Libro dell’Avana a Cuba – si è adattato senza piegarsi all’emergenza della pandemia ed ha superato sé stesso. Ha rinnovato i suoi canali di comunicazione via internet. Ha incrementato le adesioni, ampliando la sua apertura senza confini alle diverse lingue e culture del mondo e toccando la quota di 100 Paesi partecipanti».
«Ha, infine – ha aggiunto – confermato la sua strategia culturale grazie ai riconoscimenti assegnati dalla Giuria Internazionale presieduta dall’emerito prof. Giuseppe Amoroso. E sta già lavorando per inventare una Cerimonia di Premiazione che, tenendo conto della dimensione planetaria del Progetto e della persistenza della pandemia, comporterà l’ardua sostituzione dello splendido Museo Archeologico dei Bronzi di Reggio con l’uso creativo della tecnologia Internet che ha già caratterizzato la prima fase vincente di questa Edizione ai tempi del Corona Virus».
«Insomma – ha concluso Amato – il Nosside ha consolidato il suo ruolo di eccellenza sul versante della cultura, allargando ancor più i suoi orizzonti da Reggio Città Metropolitana all’intero pianeta Terra. Partendo comunque dalle salde radici del suo fantastico trittico magno-greco: la poetessa Nosside di Locri al cui nome è intitolato il Premio; il genio futurista Umberto Boccioni di Reggio Calabria, di cui abbiamo adottato l’opera “Figure” come logo; l’arte orafa del Maestro crotonese Gerardo Sacco, che offre una sua creazione ai Vincitori».
Adesso si attendono le due tappe finali del viaggio del Nosside 2020: l’Antologia di tutte le poesie premiate a cura di Pasquale Amato e Mariela Johnson Salfran e pubblicata da Media&Books di Roma e la Cerimonia di Premiazione online. (rrm)
Il maestro orafo di Crotone Gerardo Sacco ha festeggiato oggi, domenica 24 maggio, i suoi “primi” 80 anni: auguri speciali gli sono stati fatti pervenire in primo luogo dai suoi più stretti collaboratori. «Oggi – hanno scritto su Facebook – vogliamo rendere omaggio a un uomo che, sempre pieno di voglia di fare dice: “ …a me sembra di non aver mai lavorato un giorno della mia vita!“. Vogliamo rendere omaggio a un uomo che ha fatto della gioielleria la sua ragione di vita, raccontando storie della Magna Grecia, la sua terra, attraverso di loro. Ha lavorato con grandi registi, Franco Zeffirelli in primis, “vestendo” con i suoi gioielli le donne più belle del pianeta: da Glenn Cloose a Mariagrazia Cucinotta a Monica Bellucci e molte, molte altre. Un’ arte, che è il suo talento, scoperta da giovanissimo. La sua prima collana è stata creata assemblando dei sassi di mare su un supporto in metallo rigido; ancora oggi rispecchia l’essenzialità della bellezza e della semplicità. Un uomo che è stato sempre un passo avanti ai tempi, girando il mondo e captando le storie che i suoi gioielli raccontano. Un augurio al nostro amato ragazzo 8.0 che continua sempre a sorprenderci con le sue amate creazioni. Grazie Gerardo, – hanno scritto i suoi “ragazzi” – ti vogliamo bene!».
Il video con gli auguri di Maria Grazia Cucinotta, Giò di Tonno, Michele Guardì, Alberto Matano, Rosanna Lambertucci, Michela Andreozzi, Giuseppe Zeno, Giulio Base, Sergio Cammariere, Massimo Proietto, Elisabetta Sgarbi, Santo Versace e Tiziana Rocca:
Un augurio speciale al Maestro Gerardo Sacco, nel giorno del suo ottantesimo compleanno.Maria Grazia Cucinotta, GIO' DI TONNO, Michele Guardì, Alberto Matano, Rosanna Lambertucci, Michela Andreozzi, Giuseppe Zeno, Giulio Base, Sergio Cammariere, @Massimo Proietto, Elisabetta Sgarbi, Santo Versace, Tiziana Rocca Production per Gerardo Sacco Orafo
Gerardo Sacco è anche l’autore della prestigiosa creazione orafa che il Premio Nosside assegna ogni anno nel suo festival mondiale della poesia. Il presidente e fondatore del Nosside, prof. Pasquale Amato, ha inviato un video di auguri al grande maestro, orgoglio della Calabria in tutto il mondo:
Aperte da una settimana le iscrizioni alla 35.ma edizione del Premio di Poesia Nosside e già sono arrivate numerose liriche da ogni parte del mondo. Bastano i numeri a spiegare il successo del Premio mondiale di Poesia Nosside, nato a Reggio Calabria nel 1983 per iniziativa dell’apprezzato storico e docente reggino Pasquale Amato con l’intento di dare voce mondiale alle liriche dei poeti sconosciuti, in ogni angolo del mondo, che si esprimevano anche in dialetti e lingue minoritarie. Il risultato, alla vigilia della 35.ma edizione che si spera di poter celebrare, come al solito, dentro il Museo Archeologico che custodisce i Bronzi e le altre meraviglie della Magna Grecia, è sorprendente: in 34 edizioni hanno partecipato poeti di 99 Paesi, con componimenti in 135 lingue diverse. Lo scorso anno, per dire, è stato premiato in ex aequo con un poeta svizzero-italiano, un cantore colombiano che ha presentato una delicata poesia in lingua quechua, quella degli Inca.
L’occasione del 35° anniversario – nonostante le evidenti difficoltà provocate dall’epidemia di coronavirus – non ha visto comunque venir menoe l’entusiasmo e l’impegno dell’organizzazione è stato totale, a partire dal rifacimento completo del nuovo sito web (nosside.org) e già è pronta la copertina della nuova antologia che raccoglierà le poesie vincitrici o meritevoli di segnalazione. Quest’anno sarà verde. (rrc)
È partita da Cuba, dalla Fiera Internazionale del Libro dell’Avana, la XXXV edizione del Premio mondiale di poesia Nosside, la cui cerimonia conclusiva si terrà a Reggio Calabria il prossimo 27 novembre nello splendido Museo Archeologico Nazionale. A Cuba era presente per l’evento il fondatore e presidente del Premio Nosside, l’apprezzato storico reggino prof. Pasquale Amato.
Si è così rinnovato il primo atto annuale del gemellaggio culturale tra La Habana e Reggio Calabria che il Nosside ha creato nel corso di tante edizioni. L’Evento, svoltosi nella Sala José Lezama Lima della Fortaleza de San Carlos de la Cabaña, è stato impreziosito dalla partecipazione di tre artisti cubani, che hanno magistralmente curato la lettura delle poesie e il loro commento musicale: l’attrice Sheila Roche, la flautista Ana Beatriz Polo Velasquez e il chitarrista Larry Quincoses Dominguez.
Ha brillantemente condotto l’evento la Segretaria generale del NossideMariela Johnson Salfran. Il Presidente Fondatore Pasquale Amato ha illustrato sinteticamente i cardini del Progetto nato a Reggio nel 1983: «La missione del Premio Nosside è la valorizzazione di tutte le lingue del mondo e lo scambio di conoscenze, di tradizioni e di esperienze che esse rappresentano per ogni popolo. Ogni volta che muore una lingua si perde difatti per sempre una parte del patrimonio culturale dell’umanità. I risultati sono stati sinora straordinari: in 34 edizioni hanno partecipato poetesse e poeti di 99 Stati di tutti i continenti con opere scritte in oltre 130 lingue (nazionali, indigene e minoritarie) e dialetti e con poesie in video e in musica. Nel 2019 il Nosside ha confermato il sogno di un mondo senza frontiere di lingue e di culture senza pregiudizi religiosi ed etnici. I vincitori assoluti sono stati difatti il colombiano Fredy Chikangana e Davide Rocco Colacrai, figlio di emigrati del Sud d’Italia. Anche nel 2020 – ha concluso Amato – il Nosside proseguirà il suo sogno di globalizzazione positiva alternativa e continuerà a scrivere una storia straordinaria e unica delle diversità linguistiche e culturali del pianeta».
Il Direttore della Società Dante Alighieri dell’Avana Pierluigi Riccioni ha, da parte sua, evidenziato le affinità culturali con il Premio Nosside. Affinità che hanno originato il dialogo della Dante con la nobile missione che ha fatto del Nosside un’eccellenza mondiale. Con l’assegnazione del Premio Internazionale Nosside alla carriera al poeta cubano Alberto Edel Morales Fuentes e la lettura delle motivazioni e di una sua lirica, poesia e musica sono state protagoniste della seconda fase dell’Evento. Parte dedicata alle interpretazioni delle poesie e alla consegna dei riconoscimenti del XXXIV Nosside 2019 a poeti dei Caraibi.
Una gradevole novità molto apprezzata è stata l’omaggio dell’elegante Antologia curata da Pasquale Amato e Mariela Johnson Salfran e pubblicata dall’editore Media&Books di Roma (Italia). Sono stati coinvolti per Cuba Patricio Velasquez Perez, Ibis Arredondo Reyes, Giselle Lucia Navarro Delgado, Nancy Bolumen Caballero, José Antonio Campo Figueroa e José Nelson Castillo González; per il Venezuela Nilza Mercedes Centeno Ayala; per il Messico Bárbara Guadalupe Hernández Santos.
L’Evento dell’Avana, che ha proiettato un pò di Mediterraneo e tanto della Città di Reggio nella grande fiera cubana del libro, si è concluso con un omaggio denso di emozioni al Vincitore colombiano del 2019 Fredy Chikangana e alle lingue e culture dei popoli originari delle Ande e dell’intero continente americano: la lettura della sua poesia in versione spagnola e l’esecuzione della più famosa canzone popolare andina El condor pasa. Un messaggio di speranza che è stato inviato ai poeti che parteciperanno nel 2020 all’unico Premio globale del mondo. (rrm)
Prosegue con successo il gemellaggio con Cuba del Premio Mondiale di Poesia Nosside, fondato e presieduto dal prof. Pasquale Amato nel 1984. L’apprezzato storico reggino è difatti a La Avana, ospite della XXVIII Fiera internazionale del libro, durante la quale darà l’avvio alla 35.ma edizione del Nosside, un premio che ha ormai raggiunto una notorietà planetaria, con la partecipazione di poeti di ogni parte del mondo e in buona parte espressione di tante minoranze linguistiche che trovano nel Premio, nato a Reggio Calabria su iniziativa del prof. Amato, è diventato presto una straordinaria vetrina che ha messo in luce e valorizzato in tutti questi anni lingue e dialetti di oltre 99 Paesi del mondo. Con l’inaugurazione del 14 febbraio a La Havana partono anche le iscrizioni al Premio ed è facilmente prevedibile che quest’anno ci sarà una grandissima partecipazione.
Nel 2019, è il caso di ricordarlo, è stato premiato il poeta-contadino colombiano Fredy Chikanana con una lirica scritta nel dialetto Quechua, l’antica lingua degli Incas, in ex-aequo con lo svizzero italiano Davide Rocco Colacrai. Il 2019 è stato l’anno dedicato dall’Onu alle lingue indigene: un impegno che il Premio Nosside ha portato avanti sempre con grande convinzione, nel rispetto della cultura e della tradizioni delle minoranze linguistiche che spesso rischiano l’estinzione.
Il Premio Nosside è motivo di grande orgoglio per la Città di Reggio, ma anche per tutta la Calabria: è partita da qui, di fronte al Mediterraneo verso gli altri oceani e i mari di tutto il mondo, l’onda di valorizzazione delle liriche di autori, per lo più sconosciuti, in una universalità di linguaggi che esprimono i sentimenti di ogni popolo, a perpetrare tradizioni che dovrebbero essere destinate a non morire mai. Non a caso il Premio è intitolato a Nosside dea della poesia, per marcare che quest’iniziativa partiva dalla culla di quella civiltà millenaria, magnogreca, che ha visto al centro Reggio Calabria.
Il prof. Pasquale Amato a Cuba oggi, venerdì 7 febbraio, presiederà il III incontro internazionale di Poesia e parlerà della «Sintonia tra le identità del Premio Nosside e l’anno Onu delle lingue indigene». Poi, il 14 verrà ufficialmente aperta la 35.ma edizione del Premio Nosside, la cui cerimonia conclusiva avverrà al Museo Archeologico Nazionale di Reggio, il Museo dei Bronzi, il prossimo 27 novembre. Nella stessa data sarà distribuita l’edizione 2020 dell’Antologia poetica del Nosside, pubblicata anche quest’anno da Media&Books. (mp)
La cerimonia di premiazione del XXXIV Premio mondiale di poesia Nosside, venerdì al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, è stata la festa delle tante lingue del mondo, declinate in versi d’amore, di passione, di sentimento, di dolore, di gioia. Tra le tantissime liriche in concorso, hanno trionfato, ex-aequo, quelle del poeta e musico colombiano Fredy Chikangana e dello svizzero-italiano Davide Rocco Colacrai che hanno riguardato entrambe la tematica della morte e della speranza. Il colombiano con la sua lirica Dico Naya (scritta in lingua quechua, l’antica lingua degli Incas e tradotta in spagnolo) ha ricordato uno spaventoso eccidio del 2001 da parte di militari nella regione povera di Naya in Perù che ha contato centinaia di vittime civili, tra cui donne e bambini. «Dico Naya e rabbrividisco – recitano alcuni suoi versi – Dico Naya e penso ai bambini, al seme della terra, al vento che dipinge le nuvole di colori e i sogni per continuare a lottare per l’amore e per la vita». Lo svizzero Colacrai, figlio di italiani del Sud, nato nel Cantone di Zurigo, si è invece ispirato alla tragica fine di un ragazzo curdo che tentava di arrivare all’isola greca di Lesbo, in fuga dalla sua terra, per perfezionarsi a suonare il violino. «Sono un Cristo che ha per croce un violino – scrive nella sua lirica il giovane poeta – le sue corde il mio pane quotidiano, la sua voce il mio perdono».
Una festa delle lingue, si diceva: alla premiazione di venerdì sera, al Museo dei Bronzi, la portavoce del direttore Carmelo Malacrino assente per impegni istituzionali fuori città, EmanuelaMartino, ha sottolineato l’importanza di questo ponte ideale tra la cultura magno-greca di cui Reggio è massima espressione, e quella di tante altre culture del mondo, un ponte tra Mediterraneo e gli oceani dove la voce della poesia supera ogni barriera.
Alla serata al Museo hanno presenziato poeti arrivati dal Brasile, dall’Egitto, dalla Colombia, dalla Grecia e da ogni parte d’Italia, che si sono ritrovati a dialogare con la magia dei loro versi, a sottolineare la validità del Premio e la giusta intuizione che circa 35 anni fa portò il prof. Pasquale Amato, apprezzato storico reggino, a fondare il Nosside. Un Premio aperto a tutte le lingue del mondo e che in 34 edizioni ha raccolto le liriche provenienti da 99 Paesi in 135 idiomi e dialetti della terra. Molti a rischio di estinzione, ma alcune ancora vive come quella quechua, la lingua pre-colombiana degli Incas, che il poeta Chikangana utilizza per le sue liriche e le sue canzoni: il governo colombiano ha pagato il suo viaggio in riconoscimento della sua arte poetica che rinnova l’antica tradizione culturale del Paese.
La serata è stata accompagnata dalla musica del violino di Argira Morabito e la chitarra di Alessandro Calcaramo, con letture dell’attrice e regista Teresa Timpano – direttrice del Festival dei Miti Contemporanei nel cui cartellone risalta il Premio Nosside – Filippo Gessi, Miryam Chilà, mentre Rosamaria Malafarina, segretaria della giuria internazionale del Nosside, ha letto le motivazioni dei principali riconoscimenti.
Un Premio che guarda al mondo e che si prepara già, calato il sipario, alla prossima edizione, quella del 35° anniversario. Il Nosside ha avuto, per questa splendida e indimenticabile edizione, il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria, del Comune e della Città di Reggio Calabria: un riconoscimento dovuto all’impegno del prof. Amato e dei suoi infaticabili collaboratori, come la nipote Giada Amato, che hanno reso tutto più semplice, trasformando l’incontro di tanti poeti di tante lingue diverse in una festa universale dell’amicizia e della fraternità. La poesia, in fondo, serve soprattutto a unire e rendere partecipe l’umanità, nella condivisione di un comune sentire.
Cosa sarebbe il mondo senza la poesia? La risposta è venuta proprio dall’universo di liriche che, attraversando il mondo in un’ideale traccia, hanno ricevuto una menzione d’onore. Liriche provenienti oltre che dall’Italia, da Cuba, Grecia, Spagna, Uruguay, Malta, Romania, Israele, Nepal, Repubblica Dominicana, Messico, Venezuela, Argentina, Brasile, Mongolia, Pakistan e Filippine. Poesie composte, oltre che nelle principali lingue latine, anche in lingua grika salentina, in catalano di Alghero, in galiziano della Spagna, dialetto reggino di Africo, in mongolo e in Tagalog delle Filippine. Le poesie vincitrici e quelle giunte in finale sono raccolte nell’antologia Nosside 2019 (Edizioni Media&Books), a cura dello stesso prof. Amato e di Mariela Johnson Salfràn.
I vincitori e i poeti finalisti hanno poi festeggiato, anche con il flauto del poeta andino Chikangana, al ristorante Pepy’s, dove gli ospiti hanno potuto gusta una cena rigorosamente a base di gusti e sapori del territorio (con lo zafferano di Motta San Giovanni, il caciocavallo di Ciminà, le ricotte e i salumi dell’Aspromonte) nonché una squisitissima e sorprendente torta al Bergamotto realizzata da Angelo Musolino (presidente dei pasticceri reggini) e i sorbetti al Bergamotto e all’Annona di Reggio Calabria firmati da Davide De Stefano, titolare della gelateria Cesare. (mcg)
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Tutti i vincitori del Nosside 2019:
VINCITORI ASSOLUTI
2 VincitoriAssoluti Ex-Aequo
FREDY CHIKANGANA
COLOMBIA – Ñoca Niy Naya
Digo Naya (Dico Naya)
Poesia in lingua Quechua degli Incas
(Con versione in Spagnolo)
DAVIDE ROCCO COLACRAI
SVIZZERA-ITALIA – Cristo con violino
Poesia in lingua Italiana
MENZIONI SPECIALI
EUFEMIA ATTANASI
ITALIA – Ena argulo (Un albero)
Poesia in lingua Grika Salentina (traduzione in Italiano)
GIUSEPPINA DE FELICE
ITALIA – Triste soliloquio
Poesia in lingua Italiana
MAKIS PSARADELLIS
GRECIA– Τα Παρατημενα Σπιτια (Le case abbandonate)
Poesia in lingua Greca (traduzione in Italiano)
MENZIONI STRAORDINARIE
CLAUDIA CRABUZZA
ITALIA – Pobretat Autumnal (Povertà Autunnale)
Poesia in lingua Catalana di Alghero (traduzione in Italiano)
IVANA GARCÍA GARCÍA
REP. DOMINICANA – Soy Tantas Cosas Que No Soy Nada
Poesia in lingua spagnola
SONIA GIOVANNETTI
ITALIA – Oltre Il Muro
Poesia in lingua Italiana
ELIZABETH GRECH
MALTA– Wiccha (Il Suo Viso)
Poesia in lingua Maltese (traduzione in Italiano)
BÁRBARA GUADALUPE HERNÁNDEZ SANTOS
MÉXICO – A La Sombra de Gaza (All’ombra di Gaza)
Poesia in lingua Spagnola (traduzione in Italiano)
ALEXANDROS STEFÓPOULOS
GRECIA – ΤαΣυνορα(I Confini)
Poesia in musica in lingua Greca (traduzione in Italiano)
PATRICIO VELÁSQUEZ PEREZ
CUBA – Desarraigo
Poesia in lingua Spagnola
MENZIONI PARTICOLARI
LUCIA ARECCHIO
ITALIA – L’oro dei tuoi giorni – Lingua Italiana
IBIS ARREDONDO REYES
CUBA– Movimento– Lingua Italiana
DANIELLA BOSSIO
URUGUAY – Hasta Que Ellos Vuelvan – Lingua Spagnola
NILZA MERCEDES CENTENO AYALA
VENEZUELA – Corazón Indio – Lingua Spagnola
NABIN K. CHHETRI
NEPAL–Waiting For My Father – Lingua Inglese
ALEJANDRA DIAZ
ARGENTINA – Visiones – Lingua Spagnola
GIOVANNI FAVASULI
ITALIA– Prejéra (Preghiera) Dialetto Reggino di Africo (traduzione in Italiano)
MERLI MARIA GARCIA DINIZ
BRASIL– E Agora, Brasil?– Lingua Portoghese
DaphnieMaria Guy-Vouvali
GRECIA – Oι Νοτες (Le Note)–Lingua Greca (traduzione in Italiano)
EMANUELE INSINNA
ITALIA – Ci sono giorni – Lingua Italiana
RITA MINNITI
ITALIA – Il silenzio dei versi – Lingua Italiana
GISELLE LUCÍA NAVARRO DELGADO
CUBA – Un amore nace aunque no quieras – Lingua Spagnola
È tutto pronto per la cerimonia di premiazione della XXXIV edizione del Premio mondiale di Poesia Nosside, ideato e presieduto dal prof. Pasquale Amato. La cerimonia si terrà venerdì 29 novembre alle 17 al Museo Archeologico Nazionale di Reggio. Stamattina alla conferenza stampa di presentazione, coordinata dal giornalista Santo Strati – nostro direttore editoriale – hanno preso parte oltre al presidente-fondatore del Premio prof. Pasquale Amato, il pro-rettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” Antonino Zumbo, il vicepresidente della Giuria del Premio Vincenzo Crupi, il rappresentante dell’Avis di Reggio Mimmo Nisticò e l’attrice e regista Teresa Timpano, direttore del Festival Miti Contemporanei. Presentata in anteprima anche l’antologia Nosside 2019 (Edizioni Media&Books).
Calabria.Live ha intervistato il prof. Amato su questa edizione.
Giovedì 31 gennaio, a Reggio, alle 17.30, presso la Sala Conferenze del Museo Archeologico di Reggio Calabria, la conversazione sul tema 2019 anno Onu delle Lingue Indigene: identità unica del Premio Poesia “Nosside” dal 1983 alla XXXIV edizione.
L’evento è stato organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, e rientra nell’ambito del ciclo di incontri di Storia globale.
Intervengono Carmelo Malacrino, direttore del MarRC, Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, e Pasquale Amato, presidente fondatore del Premio, che illustrerà le peculiarità e il cammino di 33 edizioni, che hanno reso unico il Nosside nel panorama dei Concorsi Letterari del Mondo. Il prof. Amato, infatti, si soffermerà in particolare sull’identità strategica di esso legata all’apertura a tutte le lingue e dialetti del Mondo, comprese quelle a rischio di estinzione in molte parti del Pianeta Terra.
Il Premio, giunto alla 34esima edizione, sarà aperto il 9 febbraio nella Fiera Internazionale del Libro dell’Avana (Cuba), e si chiuderà nello stesso Museo il 29 novembre, in coincidenza con il 2019 Anno ONU delle Lingue Indigene.
«Il Nosside – si legge in una nota degli organizzatori – è in totale sintonia con questa scelta perché dalla fondazione del 1983 ha avuto come identità strategica l’apertura a tutte le lingue e i dialetti del mondo. Infatti il programma del 2019 che illustrerò all’Avana esalterà la straordinaria coincidenza tra il Nosside e l’anno ONU delle lingue indigene».
«Nessun progetto culturale – ha osservato Pasquale Amato – può vantare un patrimonio di poeti premiati di cinque continenti in una serie incredibile di lingue. Il Nosside non ha mai rinunciato alla sua scelta di dare voce ai poeti di etnie minoritarie ai margini e ai confini della società globale, preferendo ai soliti noti tanti sconosciuti, portatori di storie e culture spesso a rischio di estinzione».
«Il Nosside – ha concluso il prof. Pasquale Amato – è orgoglioso di avere scritto in 33 Edizioni una storia della cultura mondiale valorizzando molteplici identità. Lo ha fatto e lo continuerà a fare nel 2019 nonostante il mondo sia attraversato sempre di più da rigurgiti di odi razziali e religiosi, da erezioni di nuovi muri colmi di intolleranze e di egoistiche sopraffazioni». (rrc)
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