L’OPINIONE/ Enzo Vitale: Piazza De Nava e lo strenuo rifiuto al confronto da parte della Soprintendenza

di ENZO VITALE – Un antidemocratico accentramento di poteri esclude, di fatto, da qualsiasi possibile intervento la cittadinanza che a larghissima maggioranza (97 per cento circa degli interventi sui social) è contraria alla demolizione di piazza De Nava e alla mutilazione del suo monumento.

Sebbene più volte sollecitati a un incontro pubblico, nel quale rendere chiare le ragioni del progetto di completa demolizione della storica piazza De Nava e della parziale mutilazione del complesso statuario collocato al suo centro, i responsabili della Soprintendenza e della Segreteria regionale del Ministero non hanno mai risposto. C’è qualcosa che non quadra in questo strenuo rifiuto al confronto. Un motivo ci deve pur essere.

Tra questi vi è, certamente, il desiderio di non perdere il finanziamento di cinque milioni (questa imbarazzante verità è stata, peraltro, affermata apertis verbis), di cui una parte andrà, legittimamente, nelle tasche dei progettisti. Tutto regolare, quindi, tutto secondo legge?

Riassumiamo. La soprintendenza reggina, individuata una linea di finanziamento, elabora un progetto preliminare, che non tiene in nessun conto la memoria civica né elementari canoni estetici. Lo chiama di “restauro”, ma di restauro non ha nulla, perché è una banalissima demolizione totale dell’esistente. La ditta che vince la gara, di Lucca, probabilmente ignara della storia cittadina e dell’affetto che i reggini hanno per la loro piazza, elabora un progetto definitivo che è un copia e incolla di quello preliminare.

La stazione appaltante, sempre costituita dalla solita Soprintendenza, gestisce una Conferenza di Servizi in cui si approva la demolizione. La stessa Soprintendenza esprime il rup, responsabile unico del procedimento, gestisce la gara per l’affido dei lavori, che presumibilmente sarà vinta dalla solita ditta di Lucca, e dulcis in fundo indica anche il responsabile dei lavori. Tutto in casa, quindi, senza che nessuno possa mettere mani o controllare. Tutto in regola e secondo le leggi, ovviamente.

I social sono ormai lo specchio del comune sentire: tra i molti commenti sulla questione, è riscontrabile solo un misero tre per cento di consenso all’intervento demolitivo su piazza De Nava. Ciò acclarato in maniera ampiamente documentabile, se vi fosse qualche interesse non coincidente con quello pubblico, se i fini non fossero condivisi dalla cittadinanza, se la città non volesse questa demolizione della piazza e la sua sostituzione con un non-luogo senza storia né memoria né identità, con quali mezzi potrebbe opporsi?

Questo accentramento in una sola struttura e nei suoi vertici, autoreferenti e inattingibili, è compatibile con il doveroso rispetto della volontà popolare? E se vi fosse qualche intento pur legittimo ma non dichiarato, o se vi fossero conflitti di interesse, con quali mezzi la cittadinanza potrebbe loro opporsi? Solo con il democratico confronto, che i vertici della Soprintendenza però rifiutano. (ev)

[Enzo Vitale è presidente della Fondazione Mediterranea]

REGGIO – L’incontro dedicato a Raffaello Sanzio

Domani sera, a Reggio, dalle ore 21.00, al Museo Archeologico Nazionale, l’incontro dedicato a Raffaello Sanzio

L’evento, organizzato insieme al Centro Internazionale Scrittori della Calabria, rientra nell’ambito dei sei appuntamenti in programma al MArRC fino al 23 settembre, nell’ambito dell’iniziativa Le notti d’Estate, promosso dal museo reggino, guidato da Carmelo Malacrino.

«Siamo certi – ha detto Malacrino – che il nostro pubblico non mancherà di apprezzare l’offerta culturale del Museo nel periodo del rientro dalle ferie e che ci introduce all’autunno. Luglio e agosto sono stati mesi intensi e impegnativi sotto il profilo dell’accoglienza, soprattutto alla luce delle nuove disposizioni ministeriali legate al greenpass, e ringrazio tutto il personale del MArRC per il supporto fornito ai visitatori».

Ospite del Museo, con la presidente del Cis Loreley Borruto, ci sarà la professoressa Francesca Paolino, già associato di Storia dell’Architettura. 

«Il 6 aprile 1520 moriva a Roma, a soli 37 anni, Raffaello Sanzio, l’artista che più di ogni altro ha segnato il corso della pittura e della storia dell’arte occidentali – spiega la docente. 

Le sue opere mobili sono conservate in tutti i maggiori musei del mondo: agli Uffizi, nella Galleria delle Marche, a Milano, a Dresda, a Londra, ed altri ancora. I suoi affreschi sono nei luoghi più celebri del Rinascimento: in Vaticano, nella villa di Agostino Chigi, ricchissimo banchiere senese – per il quale ha progettato anche la cappella sepolcrale in Santa Maria del Popolo ed ha affrescato la cappella di famiglia, in Santa Maria della Pace e  in molti luoghi di Toscana, di Umbria  e d’Europa. Lo scorso anno ricorrevano i cinquecento anni dalla morte dell’artista, le celebrazioni si sono svolte in maniera contenuta e virtualmente a causa della pandemia. Cercheremo, dunque, di rendergli omaggio con l’iniziativa di giovedì sera – conclude Paolino – ricordandone l’illustre figura di artista e uomo del Rinascimento».

Il Museo nei giorni di giovedì e sabato sarà aperto fino alle 23.00, con ultimo ingresso alle 22.30. Il biglietto potrà essere acquistato sia online, sul sito web, sia in struttura. Per accedere al Museo non è richiesta la prenotazione. Per accedere alle sale espositive e alla terrazza ai sensi delle ultime disposizioni governative, è necessario il green pass per tutti i visitatori, ad eccezione dei minori di anni 12 e dei soggetti per i quali non è prevista la vaccinazione. Alla luce di possibili cambiamenti delle condizioni legate alla diffusione del Covid – 19 il calendario degli eventi potrà subire modifiche e alcuni eventi essere rinviati ad altra data.  (rrc)

A Mario Calabresi il Premio ‘La matita rossa e blu’ nel segno di Italo Falcomatà

Prestigioso riconoscimento per Mario Calabresi, giornalista e già direttore de La StampaLa RepubblicaMario Calabresi, che ha ricevuto il Premio La Matita Rossa e Blu della Fondazione Falcomatà, giunto all’11esima edizione.

La cerimonia, svoltasi nel circolo del Bridge di Reggio, è una delle tante iniziative che la Fondazione Italo Falcomatà ha ha inteso organizzare nel corso di quest’anno per commemorare la figura del compianto sindaco, artefice della Primavera di Reggio.

Il premio giornalistico nazionale della Fondazione “Falcomatà”, dunque, è stato consegnato una delle figure più autorevoli del mondo dell’informazione nazionale e già direttore della “Stampa” e di “Repubblica”, Mario Calabresi che, nel corso della serata, ha presentato il suo libro Quello che non ti dicono, in cui il giornalista ripercorre attraverso un lavoro di inchiesta e approfondimento, una vicenda dimenticata degli anni Settanta quale il rapimento e la morte di Carlo Saronio.

Presenti, all’evento, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, la professoressa Rosa Neto Falcomatà, il giornalista e già vicedirettore di Repubblica, Giuseppe Smorto e la giornalista di Gazzetta del Sud, Anna Mallamo.

Rosetta Neto Falcomatà
Rosa Neto Falcomatà

«Mario Calabresi – ha detto il sindaco Falcomatà a margine dell’evento – ha raccontato una storia straordinaria, ma soprattutto ci ha fatto capire quanto la memoria non debba e non possa essere un’attività fine a se stessa ma, semmai, il modo per guardare al passato con spirito costruttivo e la mente rivolta al futuro, provando sempre a coinvolgere e rendere protagoniste le giovani generazioni. Viviamo un momento particolarmente delicato, non siamo ancora usciti fuori da una pandemia che ha cambiato radicalmente le nostre abitudini. La stessa fondazione “Falcomatà”, viene da anno particolare in cui sono ancora fresche le ferite dei danni causati dagli atti vandalici subiti dalla nostra sede».

«Ma abbiamo deciso, ugualmente – ha aggiunto – di rialzarci e ripartire grazie anche alla spinta e al sostegno dei soci e dei tanti amici e nelle prossime settimane non solo presenteremo la nuova sede, ma anche un calendario di attività e iniziative. Nella piena consapevolezza che tra le figure e gli esempi da seguire ci sia anche Italo Falcomatà. E in questo solco, raccogliendo la sua eredità e i suoi insegnamenti, rilanceremo la nostra azione sul terreno dell’impegno sociale e culturale».

Di serata emozionante, ha parlato la professoressa Neto Falcomatà: «dopo un lungo periodo di inattività causato dal Covid e dalle tristi vicende che hanno riguardato la sede della nostra Fondazione. E voglio dire grazie, a nome mio e della Fondazione, a tutti i presenti, a quanti sono al nostro fianco, alle istituzioni che ci sostengono. È stato importante ricominciare con una presenza così prestigiosa come quella di Mario Calabresi che ha scritto un libro molto importante e significativo sul valore della memoria. Calabresi ci invita a non dimenticare mai il passato ma anche non a guardarlo con malinconia e rassegnazione. Da qui il nostro impegno ad andare sempre avanti con orgoglio e nel segno di chi non c’è più, come Italo Falcomatà, valorizzando e tramandando alle future generazioni il suo patrimonio di valori e ideali».

Sulla centralità di coltivare la memoria collettiva e rileggere con attenzione le storie del passato, si è poi soffermato Calabresi, «ma non per rimanere fermi o per puro esercizio di stile, quanto semmai per trovare nuove energie e passioni utili ad affrontare il futuro. Gli anni del terrorismo devono essere studiati a fondo, in particolare dai giovani ai quali bisogna insegnare che la violenza non è mai motore di cambiamento, ma solo distruzione e morte e soprattutto non può produrre il miglioramento sociale. Questo premio mi riempie di orgoglio e mi consente di ricordare la figura di Italo Falcomatà a cui questa città è legatissima e quanto una buona amministrazione possa incidere positivamente nel processo di cambiamento di una comunità».

«Quello prodotto da Mario Calabresi – ha infine evidenziato Smorto – è un lavoro giornalistico di grande spessore, tutto basato su documenti e testimonianze. Un lavoro che apre uno squarcio su un pezzo di storia d’Italia che per paura abbiamo rimosso. I giovani ne sanno pochissimo e la scuola non affronta quelle vicende, dunque è importante fissare tutto ciò in un libro che consente sempre un’analisi dei fatti ragionata e lucida, in un’epoca in cui i le informazioni vengono scambiate in modo rapido e superficiale».

«Sono trascorsi già vent’anni dalla morte di Italo – ha concluso – un grande sindaco che guardò allo sviluppo della città in modo strategico e con una prospettiva di lungo respiro. E se c’è un momento in cui è necessario recuperare il suo insegnamento è proprio questo momento storico in cui la sfida della ripartenza attende il Paese e i singoli territori». (rrc)

REGGIO – Monica Falcomatà alla guida della Fidapa reggina

Prestigioso incarico per Monica Falcomatà, che è la nuova presidente della Fidapa Reggio Calabria.

La Federazione reggina della Fidapa, proseguirà nel suo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con altri Enti, Associazioni ed altri soggetti e lo farò sotto la guida della nuova presidente Monica Falcomatà, la cui nomina è avvenuta anche alla presenza del Vice Presidente Distrettuale, Patrizia Pelle.

Presidente: Monica Falcomatà; vicepresidente: Rosaria Livoti; segreteria: Aurora Feis; tesoriera: Mariella Francica;
consiglieri Ada Conti, Teresa Alfieri, Mimma Germanò, José Marrara, Maria Domenica Crea e Angela Vadalà.
Revisori dei conti: Angela Puntorieri, Maria Rosaria Alampi, Antonella Vasta(rrc)

REGGIO – Feste Mariane, sospesi spettacoli nazionali e giochi pirotecnici

L’assessore alla Sicurezza, Paolo Brunetti, ed il consigliere delegato Mario Cardia, a margine del tavolo di confronto con la Prefettura, le forze dell’ordine e i vertici dell’Asp, hanno reso noto che, «ci troviamo costretti, con estremo senso di responsabilità, a modificare il cartellone degli eventi in programma per le Feste Mariane, sospendendo gli spettacoli di carattere nazionale, oltre allo show dei giochi pirotecnici».

Ciò, è stato deciso a seguito dell’esito «degli scenari allarmanti avanzati dal commissario straordinario dell’Asp reggina, Gianluigi Scaffidi, in marito al mutato andamento dei contagi e dei ricoveri per Covid che segnano un aumento esponenziale dei casi nella nostra provincia a fronte di un insufficiente numero di posti letto nei reparti e nelle terapie intensive».

«Abbiamo raccolto le preoccupazioni espresse dai vertici sanitari locali – hanno detto Brunetti e Cardia – che hanno parlato di un incremento preoccupante della trasmissione del virus, tanto da non escludere un’imminente dichiarazione di “Zona gialla” per la nostra area. Un grido d’allarme che abbiamo avuto il dovere di raccogliere per limitare sul nascere possibili diffusioni della pandemia».

«Durante il vertice nel Palazzo di Governo – hanno aggiunto – i vertici dell’Asp hanno anche sottolineato il basso numero di vaccinazioni somministrate in città. Circostanza, quest’ultima, che complica, ulteriormente, una situazione già di per sé difficile. Dunque, invitiamo tutti i reggini a procedere con l’inoculazione del siero anti Coronavirus che rappresenta, al momento, l’antidoto più efficace per un rapido ritorno alla normalità».

«Nella complessità di una situazione che è e resta in evoluzione continua – hanno concluso i due amministratori – al momento vengono confermate esclusivamente le iniziative minori con un afflusso di pubblico contenuto e nel più stringente rispetto delle norme e delle disposizioni anti contagio». (rrc)

REGGIO – Lunedì il Premio Inedito Rhegium Julii

Lunedì 30 agosto, a Reggio, alle 21, al Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, la cerimonia di conferimento del Premio Rhegium Julii, una manifestazione attesa che si celebra ininterrottamente sin dalla nascita del Circolo reggino ma quest’anno, per la prima volta, senza il fondatore e presidente onorario Giuseppe Casile.

Partecipano il sindaco della Città Giuseppe Falcomatà, i Presidenti delle Associazioni e Club service che sponsorizzano le manifestazioni estive dei Caffè letterari: Igino Postorino per il Circolo del tennis, Irene Pignata per il Panathlon Reggio Calabria, Giuseppe Strangio per il Lions Club Host, Silvana Velonà per l’Accademia del tempo libero, Enzo Vitale per la Fondazione Mediterranea, Franco Palumbo per l’Orchestra giovanile di Delianuova.

Anche quest’anno, il Premio inedito è stato suddiviso in tre sezioni: Poesia inedita (intitolata all’indimenticato poeta Ernesto Puzzanghera), Silloge inedita (intitolata alla poetessa Gilda Trisolini) e racconto (intitolata al poeta Emilio Argiroffi). Per l’anno in corso è stata già preannunciata l’assegnazione di due Premi speciali alla cultura: il primo al Prof. Domenico Minuto, che sarà presentato dalla prof. Francesca Neri; il secondo a mons. Antonino Denisi con motivazioni di Giuseppe Caridi.

La serata prevede anche un importante riconoscimento alla Dirigente, al corpo docente ed agli allievi del Liceo scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria che, nell’ambito del progetto per la valorizzazione delle personalità letterarie più importanti della Calabria, si sono resi protagonisti di una performance importante che ha reso possibile la pubblicazione di n.3 tesine sul poeta melicucchese Lorenzo Calogero.

Sono in corso di svolgimento i lavori delle Commissioni designate per la selezione delle opere partecipanti alla 52 edizione del Premio. La prima commissione per la poesia inedita e per la silloge presieduta da Giuseppe Bova e composta da Benedetta Borrata, Maria Florinda Minniti ed Elio Stellitano ha già definito la rosa dei finalisti che sono i seguenti:

Poesia inedita: Carmelo Consoli (Firenze), Vittorio di Ruocco (Pontecagnano), Rita Imperatori (Perugia), Mimma Licastro (Reggio Calabria), Renzo Piccoli (Bologna), Giuseppe Raineri (Bergamo), Caterina Silipo (Reggio Calabria), Giovanni Suraci (Reggio Calabria), Francesco Tassone (Reggio Calabria).

Silloge inedita: Andrea Audino (Reggio Calabria), Vincenzo Filardo (Reggio Calabria), Giancarlo Interlandi (Acitrezza), Lucia Lo Bianco (Palermo), Maurizio Maisano (Reggio Calabria), Annamaria Milici (Reggio Calabria), Mirella Putortì (Reggio Calabria) Rosa Tuccio (Satriano), Giovanna Vizzari (Reggio Calabria).

La seconda commissione presieduta dal Dirigente scolastico Francesco Cernuto e composta da Teresa Scordino, Rosaria Surace, Ilda TripodiRacconto: Francesco Donato (Reggio Calabria), Antonino Falcomatà (Reggio Calabria), Domenico Loddo (Motta San Giovanni), Giuseppa Prestipino (Messina), Giuseppe Raineri (Bergamo), Daniela Scuncia (Reggio Calabria).

La serata, condotta dalla giornalista Ilda Tripodi, sarà aperta dal video curato da Orsola Toscano e Ilda Tripodi.

La manifestazione sarà conclusa da un concerto del trio di chitarre classiche e jazz Armonie mediterranee composto dai professori Martino Schipilliti, e fratelli Mazzù(rrc)

 

REGGIO – La commissione Finanze chiude l’iter sul Bilancio

La Commissione consiliare alle Finanze di Reggio Calabria, presieduta da Armando Neri, ha chiuso la fase propedeutica alla presentazione, in Consiglio comunale, del Bilancio preventivo 2021/2023 e del Documento unico di programmazione che verrà discusso il prossimo 30 agosto.

L’aula di Palazzo San Giorgio, quindi, a fine mese, sarà chiamata ad approvare il documento contabile che, come ha spiegato lo stesso presidente Neri, «segna l’ultimo e decisivo step nella corsa verso la chiusura definitiva del Piano di riequilibrio che, nell’ultimo decennio, ha limitato i servizi e costretto i cittadini a pesanti sacrifici».

«La credibilità riacquisita dal Comune nei palazzi di Governo – ha ricordato Neri – grazie al lavoro di ricucitura intessuto dal sindaco Giuseppe Falcomatà, dall’assessora Irene Calabrò, dal dirigente Franco Consiglio e da tutti i funzionari e dipendenti del settore economico, ci ha consentito di chiudere in anticipo una stagione di lacrime e sangue che ha costretto l’Ente, ma soprattutto i reggini, a patire anni di crisi amplificati dall’impossibilità di prevedere investimenti, se non da fondi esterni al bilancio comunale. Il futuro, adesso, appare davvero migliore».

«Dal prossimo anno, quindi – ha aggiunto il presidente della Commissione Bilancio – il Comune potrà tornare ad assumere, sbloccando la paralisi dei concorsi e rimpinguando una pianta organica ridotta all’osso che, con enormi sforzi, continua a mantenere in piedi la complessa macchina amministrativa di Palazzo san Giorgio. Non un fatto scontato, tutt’altro. Tantissimi enti locali che si trovano a dover affrontare un Piano di riequilibrio, spesso vengono risucchiati nel vortice del dissesto che, nella maggior parte dei casi, diventa esiziale per le realtà produttive del territorio. Sin dal nostro insediamento, abbiamo giocato le carte della responsabilità, della serietà, dell’onestà, della franchezza e della correttezza nei confronti dei reggini».

«Potevamo scegliere – ha aggiunto – la via più breve e semplice, ovvero quella del default, evitando di accollarci un debito pesantissimo creato da altri. Tuttavia, ci siamo presi l’onere di riequilibrare una situazione catastrofica consapevoli dei rischi, ma certi che avremmo causato il minor danno possibile ad ampie fasce della popolazione. Dopo l’onta dello scioglimento per mafia, il Comune di Reggio non poteva permettersi l’ulteriore smacco di un dissesto che avrebbe avuto esiti nefasti da un punto di vista economico, finanziario, sociale e d’immagine. Le misure politiche, amministrative e contabili messe in campo ci consentono, oggi, di poter entrare a testa alta negli uffici ministeriali dove le nostre proposte e soluzioni diventano esempio da estendere sul livello nazionale per salvaguardare i conti di numerosissime amministrazioni pubbliche».

«Insomma – ha affermato ancora – finalmente riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel e, dal prossimo anno, ripartiranno gli investimenti per finanziare opere e servizi, potendo assumere un numero congruo di dipendenti tale da riossigenare i nostri uffici asfissiati da una carenza cronica di personale. Qualcosa che nel nostro Comune non si vede da ormai venti anni. Fino ad ora siamo riusciti, in maniera sostanziosa, ad eliminare sacche di precariato che nella pubblica amministrazione erano diventate prassi consolidate e, comunque, inaccettabili sotto il profilo della dignità lavorativa».

«In poco più di 7 anni – ha concluso il presidente Armando Neri – siamo stati in grado di consegnare un bilancio finalmente libero da zavorre e vincoli che avevano frenato ogni possibilità di crescita e sviluppo per il benessere economico, sociale e culturale del territorio cittadino. Non è stato semplice, ma il coraggio non è mai venuto meno in chi si è candidato consapevole di dover affrontare sfide apparentemente invincibili. Ci siamo riusciti. Restano aperte alcune partite che, con lo stesso impegno ed identica abnegazione, condurremo nel principale ed unico interesse di riportare Reggio e i reggini sui binari della normalità» (rrc)

REGGIO – Al MArRC il quinto incontro tra ‘Bergamotto di Reggio e Bronzi di Riace’

Domani sera, a Reggio, alle 21, al Museo Archeologico Nazionale, il V Incontro tra il Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi di Riace. Due Eccellenze Mondiali di Reggio Metropolitana, organizzato dal MArRC, dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria e dal Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria.

L’incontro sarà aperto dal direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, e dalla Presidente del Cis Calabria, Loreley Rosita Borruto e imperniato su una breve conversazione dello storico prof. Pasquale Amato, docente Universitario della “Dante Alighieri” e componente del Comitato Scientifico del Cis, nonché Presidente del Comitato che promuove il Principe Mondiale degli agrumi.

Durante l’evento il pittore reggino Alessandro Allegra realizzerà un dipinto in estemporanea. La Serata si concluderà con la consegna del 2° Premio Bergamotto di Reggio Calabria ai tre vincitori: Francesco Crispo, storico dirigente ed esperto del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria; Marcello Cortese, titolare dell’Azienda Giò Profumi che ha al suo attivo una linea ininterrotta di prodotti “al Bergamotto di Reggio Calabria” senza omissioni; Antonia Nato, protagonista dell’idea originale del B&B “Profumo di Bergamotto di Reggio Calabria”.

Alla premiazione, parteciperanno i soci Fondatori del Comitato, l’artista Enzino Barbaro (autore del pregevole Premio in Legno di Bergamotto di Reggio Calabria) e Martina De Lorenzo, Miss Sorriso Calabria e candidata alle Finali Nazionali di Miss Italia. Saranno ospiti graditi alcuni rappresentanti istituzionali.

«Il Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi di Riace sono due eccellenze mondiali che la Città Metropolitana può vantare. E il loro accostamento come beni identitari è stata una intuizione felice condivisa con il Direttore Malacrino», afferma il professore Amato.

«Il “principe mondiale degli agrumi” – ha detto ancora Amato –  al cui Olio Essenziale è stato riconosciuto nel 2001 dall’Unione Europea il marchio Dop (Denominazione di Origine Protetta) – ha da secoli la sua area di produzione ottimale nella fascia costiera reggina che va dalla mitica Scilla a Monasterace. Le condizioni microclimatiche e di ventilazione e le caratteristiche del terreno fanno sì che attecchisca e si sviluppi florido soltanto in quest’area. Quindi è molto più di un prodotto tipico regionale, come sovente viene presentato. E’ un prodotto unico del Made in Italy nel mondo».

«La Calabria è conosciuta nel mondo per i suoi beni identitari – ha spiegato Malacrino – tra questi, soprattutto i Bronzi di Riace e il Bergamotto di Reggio. Quest’ultimo è chiamato “l’oro verde” perché costituisce una ricchezza del territorio nei diversi usi che se ne fanno nel mondo: nell’alimentazione, nell’industria agro-alimentare e dolciaria, nei prodotti per la cosmesi e di profumeria». (rrc)

REGGIO – La Commissione Pari Opportunità ha affrontato la tematica sull’Afghanistan

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria, presieduta da Lucia Anita Nucera, ha affrontato la delicata tematica riguardante l’Afghanistan, in particolare la condizione delle donne e dei bambini.

«È una catastrofe umana – ha dichiarato la presidente Nucera – vedere immagini terribili che denunciano la violenza, la paura, la disperazione che sta vivendo il popolo afghano, non può lasciare indifferenti. Preoccupa soprattutto, la situazione delle donne costrette a nascondersi per non finire in mano ai talebani e quindi, subire atroci violenze. Altrettanto difficile, è la condizione di totale negazione di diritto vissuta dai bambini, vittime innocenti, di questa violenza che, di certo, non può definirsi governo ma dittatura dei talebani».

«La visione delle madri disperate all’aeroporto di Kabul – ha aggiunto – mentre cercano di salvare i propri figli, consegnandoli nelle mani dei soldati americani è atroce e profondamente ingiusta. La comunità tutta non può rimanere indifferente, ed ognuno nel proprio piccolo deve dare il proprio contributo. Per questo, ho inteso condivide insieme a tutta la Commissione una lettera aperta alla città e alla comunità internazionale, che sarà messa agli atti della Commissione e consegnata anche all’europarlamentare Pina Picierno, componente Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere,
sulla situazione in Afghanistan, affinché ci sia una presa di coscienza forte e un diniego di ogni forma di violenza».

La lettera

La drammatica situazione che si sta vivendo in Afghanistan impone una riflessione e una presa di coscienza da parte della comunità internazionale. Il protrarsi delle violenze da parte dei talebani che si sono insediati al potere, minerà  seriamente lo sviluppo del Paese, aumentando i livelli di povertà e impoverendo i sistemi di ripresa della popolazione. 
Inoltre,  l’insicurezza alimentare diffusa e l’accesso all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie sono sempre più limitati.

Come tutte le guerre, anche quella in Afghanistan è una guerra sui bambini. Oltre 40 anni di conflitto hanno avuto un impatto su diverse generazioni e si riflette in un allarmante aumento delle vittime tra i minori negli ultimi anni. La violenza è parte della realtà della vita di tutti i giorni di bambini, bambine e adolescenti. Al di là del terribile costo in termini di vite umane, il conflitto ha colpito anche tutti gli aspetti della vita dei bambini che si ritrovano ad affrontare ancora enormi ostacoli nell’accesso ai servizi di base come l’assistenza sanitaria e l’istruzione. 

Più di un terzo della popolazione vive a più di due ore dalla struttura sanitaria più vicina e anche prima della pandemia circa 3,7 milioni di bambini, quasi la metà di tutti i bambini in età scolare, non erano iscritti a scuola. 
Il conflitto ha avuto anche un impatto devastante sulla salute mentale e sul benessere psicosociale di milioni di uomini, donne e bambini.

In Afghanistan oltre il 60% dei minori esclusi dal sistema scolastico sono bambine e in alcune province questo tasso è sostanzialmente più alto. Nonostante ci siano stati dei miglioramenti, c’è ancora una significativa resistenza all’educazione delle ragazze nel Paese. 

Norme culturali profondamente radicate, fattori socio-culturali, credenze tradizionali e povertà contribuiscono a minare l’educazione delle ragazze. Le ragazze continuano a sposarsi in giovane età. Le adolescenti sposate hanno possibilità molto limitate rispetto alle loro coetanee non sposate: non hanno accesso all’istruzione, non sono libere di interagire con i coetanei e non riescono ad emanciparsi economicamente. Le ragazze che si sposano molto giovani tendono a subire abusi e violenze e non hanno accesso alle cure o alle informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva.

In Afghanistan le barriere di accesso all’istruzione per le bambine sono molteplici: la distanza dalla scuola, poche insegnanti femminili, strutture senza acqua, indisponibilità di servizi igienici separati e mancanza di sostegno a casa da parte dei genitori che non riconoscono l’educazione delle figlie come una priorità. Inoltre, le ragazze si vedono affrontare la continua paura della violenza in un contesto pericoloso quando viaggiano da e verso la scuola. Le donne vivono ormai nell’incubo di essere vendute, abusate e sfruttate dai talebani. Quelle poche libertà conquistate sono andate perse con l’avvento dei talebani.

Le donne restano chiuse in casa terrorizzate e le più fortunate riescono in queste ore a lasciare l’Afghanistan con voli umanitari spesso insieme ai figli. Gli appelli di aiuto si moltiplicano e non possono essere ignorati da tutta la comunità internazionale. Per tanto, questa commissione auspica che i leader che si riuniranno nel G20 e tutta la comunità internazionale riescano a trovare soluzioni immediate per ripristinare un clima di pace e di rispetto delle regole in Afghanistan. 

REGGIO – Il concerto di Aiello

Domani sera, a Reggio, alle 21.45, a Piazza Castello, il concerto di Aiello, per la 35esima edizione di Fatti di Musica, Festival-Premio del Miglior Live d’Autore, l’oscar del live ideato e diretto da Ruggero Pegna.

Da 35 anni, Fatti di Musica presenta in varie località della Calabria, premiandoli in diverse sezioni con il Riccio d’Argento del maestro orafo calabrese Gerardo Sacco, alcuni dei migliori live d’autore dell’anno.

Aiello bisserà la notte indimenticabile di Cirella nella straordinaria cornice di Piazza del Castello Aragonese di Reggio Calabria, dove poi giovedì arriverà Francesca Michielin con la sua band. La ventiseienne cantautrice e compositrice di Bassano del Grappa riceverà il Riccio d’Argento nella sezione riservata alle “Migliori Cantanti Italiane”.

Per Fatti di Musica, che rappresenta la storia stessa dei grandi live in Calabria, un’altra strepitosa edizione, suggellata dal  Patrocinio di Assomusica e dalla prestigiosa media partnership di Rai Radio Tutta Italiana, la più moderna e innovativa piattaforma Rai che trasmette in dab, streaming e anche social. Come al solito, anche per questa edizione la cornice è stata magica, con location davvero uniche e spettacolari: l’ Arena dello Stretto con la Sicilia da sfondo e Piazza del Castello Aragonese a Reggio Calabria, il Teatro all’aperto dell’ Area Archeologica dei Ruderi di Cirella con vista mozzafiato sul Tirreno a Diamante. Luoghi incantevoli che rappresentano il ricchissimo patrimonio storico-paesaggistico e di beni culturali fruibili della Calabria. Uno degli slogan del Festival, “spettacoli straordinari in location spettacolari”, è stato confermato da immagini davvero uniche di una Calabria meravigliosa che arricchiscono l’albo d’oro del Festival.

«Fatti di Musica – ha affermato Ruggero Pegna – non si è fermata né lo scorso anno, con popstar mondiali come Mika, né in questo 2021. Tagliare il traguardo di 35 edizioni in Calabria è davvero un record, frutto di lavoro, sacrifici e passione. E’ la storia stessa dei grandi live nazionali, internazionali e televisivi in questa regione, un festival che presenta e premia la migliore musica d’autore, con particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti e di pubblico, alla qualità e all’originalità, con record di ogni tipo. Ringrazio il pubblico che ha fatto da splendida cornice, nonostante le limitazioni e l’obbligo di green pass».

«Ancora è presto per bilanci – ha concluso – ma il successo di tutti e in particolare dei sold out di Valerio Lundini, Aka7even, Subsonica e Aiello confermano la bontà delle scelte e la capacità di sintonizzarsi sulle preferenze dei più giovani proponendo in esclusiva e spesso in anteprima il meglio dello spettacolo musicale d’autore».

Fatti di Musica 2021, salvo un evento a sorpresa nel mese di settembre in fase di definizione, si concluderà dal 2 al 4 dicembre al Palacalafiore di Reggio Calabria con tre matinèe per le scuole e tre serali dell’ Opera Musical La Divina Commedia di Marco Frisina, regia di Andrea Ortis, per omaggiare l’ Anno Dantesco 2021. Gli eventi reggini di Fatti di Musica fanno parte del programma dell’ Estate Reggina 2021 e sono realizzati con il contributo e la collaborazione del Comune di Reggio e della Città Metropolitana. I biglietti per tutti gli eventi del Festival, tutti con inizio alle ore 21.45, sono in vendita nel circuito Ticketone. La biglietteria del Castello aprirà alle ore 18.30. Per informazioni tel. 0968441888, www.ruggeropegna.itwww.ticketone.it.

(rrc)