Enzo Vitale: Salviamo dalla demolizione il vecchio attracco dei ferry boat al porto di Reggio

di ENZO VITALE* – È ancora lì, ma non per molto. Eravamo abituati a non più usarlo, da molti decenni ormai, ma comunque a farci osservare dalla sua presenza. Il vecchio attracco dei traghetti costituisce un cimelio, è la memoria di un periodo fatto di tempi più lunghi e tutto sommato non spiacevoli.

Il primo collegamento tra le sponde con mezzi navali in grado di trasportare carri ferroviari è datato 1 novembre 1899 ed è organizzato in base agli studi dell’ingegnere navale Antonino Carabetta. Questi, insieme all’ammiraglio Giovanni Bettolo, aveva superato in Parlamento le critiche dell’allora Ministro ai Lavori Pubblici, che definiva ridicolo pensare di impiegare risorse pubbliche “per quattro ceste di frutta che passano da Messina a Reggio”.

Fu così che una prima coppia di navi, lo Scilla e il Cariddi, con locomozione a pale, di 50 metri di lunghezza e in grado di trasportare sei carri, cui si aggiunsero dopo un paio di anni il Calabria e il Sicilia, aprirono la nuova era di trasporti sullo Stretto. La tragedia del 1908 e i successivi eventi bellici del 1915/18 solo rallentarono i collegamenti, che ripresero con più vigore e mezzi più moderni nel ventennio tra le due guerre. Il secondo dopoguerra diede un ulteriore impulso ai collegamenti, che si adattarono alle nuove esigenze ferroviarie.

Ed è a questo periodo che risalgono i resti degli attracchi, vero esempio di archeologia industriale più che di modernariato, che fanno bella mostra di sé in prossimità dall’attuale stazione marittima.

Le Ferrovie, notoriamente molto poco attente ai dettagli culturali, hanno deciso per la demolizione. L’Autorità di sistema portuale ha necessità di spazi per nuovi attracchi di mezzi veloci e per attualizzare il concetto di metropolitana del mare. Nel piano regolatore portuale, approvato dal Comune, non c’è spazio per queste cosucce da intellettuali brontoloni (d’altronde, se si decide di demolire la storica piazza De Nava è comprensibile che non si capisca chi parla di archeologia industriale).

Quale soluzione per operare un saggio intervento conservativo? Si potrebbe, vista la programmata costruzione del Museo del Mare, smontare la struttura per riposizionarla all’interno di un percorso museale dedicato al traghettamento sullo Stretto, dai tempi delle barche a vela ai primi ferry boat fino ai recenti aliscafi. Con la pioggia di milioni in arrivo non ci dovrebbe essere un problema economico; nulla in contrario avrebbero le Ferrovie e nemmeno l’Autorità portuale. La decisione se buttare alle ortiche un altro pezzo di storia cittadina, peraltro sfruttabile in senso turistico, spetterà al Comune. (ev)

*Presidente Fondazione Mediterranea

Il questore di Reggio, Bruno Megale nominato dirigente generale di Pubblica sicurezza

Prestigioso incarico per il Questore di Reggio Calabria, il reggino Bruno Megale, che è stato nominato dal Consiglio dei ministri dirigente generale di pubblica sicurezza.

Insieme a lui, nominati anche Giovanni Signer, questore di Brescia e Diego Parente, direttore della direzione centrale della Polizia di prevenzione.

Il dott. Megale è allievo sin dall’Anno Acc. 1985-86 al 1° Anno del 2° Corso quadriennale presso l’Istituto Superiore di Polizia di Stato, e ha conseguito nel 1990 la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Messina.

Tra gli incarichi rivestiti quello di dirigente della Digos di Milano, la carica di Questore di Caltanissetta – peraltro il più giovane questore d’Italia – e, dal 1° Marzo 2017, la Direzione del presidio Ufficio Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Fiumicino – Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno – Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere. (rrc)

REGGIO – Il consigliere Ranuccio fa il punto su attività programmazione di Palazzo Alvaro

Il consigliere metropolitano Giuseppe Ranuccio, ha fatto il punto sulle attività di programmazione di Palazzo Alvaro, spiegando che è stato «approvato da poco il nostro primo bilancio previsionale, dotandoci di quegli strumenti finanziari ed economici utili a perseguire le linee di mandato che ci siamo dati».

«La Città metropolitana – ha aggiunto – è un ente solido e gode di ottima salute ma questo dato se da un lato è positivo, per altro verso rappresenta una sfida importante e complessa sul versante della programmazione e degli interventi su quelle materie che richiedono maggiore attenzione».

«Stiamo provando a dare risposte immediate alle tante istanze del territorio –ha  proseguito Ranuccio, che è anche sindaco di Palmi – a cominciare dalla viabilità su cui le risorse sono state quasi raddoppiate. Ed è bene ricordare che la Città metropolitana purtroppo non ha a disposizione tutte le risorse di cui invece godeva la vecchia Provincia. Così come sulla messa in sicurezza del nostro patrimonio, sull’impiantistica sportiva, sull’edilizia scolastica con la programmazione di numerosi interventi. E così per la pulizia delle fiumare, per la segnaletica e poi importanti investimenti sulla formazione professionale, sul welfare che oggi non è più concepito solo come erogazione di sussidi ma come offerta strutturata di servizi alla cittadinanza, peraltro in un momento particolare e delicato come quello che stiamo vivendo».

Un rilievo particolare, assume l’attività di programmazione, «con un occhio – ha spiegato il rappresentante di Palazzo “Alvaro” – a tutte quelle risorse, regionali, ministeriali e naturalmente al Recovery Fund, su cui la Città metropolitana sta profondendo uno sforzo rilevante anche grazie alla predisposizione di una cabina di regia che coinvolge tutti gli attori istituzionali e sociali. Insomma un bilancio che da un lato si preoccupa di dare risposte immediate ai bisogni più urgenti e per altro verso tiene un faro ben acceso sul futuro». 

Rendere attrattivo il territorio è un’altra sfida cruciale che, secondo Ranuccio, comincia dal rilancio di turismo e tutela ambientale. «La progressione della campagna vaccinale e la bella stagione fanno ben sperare – ha evidenziato il consigliere metropolitano – e crediamo che questa possa essere un’estate all’altezza delle aspettative di imprese e tessuto produttivo».

Il nuovo corso metropolitano è caratterizzato da un approccio di lavoro molto diverso rispetto al passato,«grazie ad una maggiore capacità di cooperazione tra amministratori e comunità del territorio. Penso ad esempio – ha concluso Ranuccio – al contratto di costa di cui tanto si parla. Un accordo che abbraccia i comuni di Palmi, Seminara, Bagnara, Scilla e Villa San Giovanni dentro un’unica strategia integrata di valorizzazione e promozione del territorio, tutela ambientale e visione comune di sviluppo. Una novità assoluta, un percorso ambizioso che vuole anche mandare un segnale di superamento definitivo di ogni campanilismo e di impegno concreto su temi comuni. Un passo in avanti nel solco degli indirizzi dell’amministrazione Falcomatà e che orientano questa nuova fase verso un’autentica e ampia partecipazione del territorio». (rrc)

REGGIO – Incontro con Gerardo Pontecorvo

Domani sera, alle 19, a Reggio, al Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, è in programma l’incontro con Gerardo Pontecorvo, autore del libro  Quella parte sconosciuta di me.

L’evento apre il ciclo di incontri A las siete de la tarde (Alle sette di sera) organizzati dal Circolo Culturale Rhegium Julii, che anticipa i Caffè Letterari 2021.

L’ospite, dirigente dello Stato, scrittore, ecologista, già autore di altre tre romanzi: I diari del silenzio (GBM edizioni), Non si uccide il passato (Città del sole), L’amore scritto sul mare (Città del sole), ha pubblicato anche diversi racconti: L’ultimo prigioniero (Città del sole), Il volto fragile dei sogni (CSA editrice).

In questo nuovo romanzo lo scrittore si sofferma sulla vita di un uomo di cinquant’anni, supplente d’italiano e scrittore dilettante, è ancora alla ricerca di un’identità.

Il giorno in cui assiste all’omicidio di un meccanico decide di ribellarsi alla malavita che tiene in scacco la sua città e si assume la responsabilità di riconoscere il killer sia nella fase delle indagini che in tribunale. Nicholas, il protagonista della vicenda, si mette sulle tracce dell’assassino e dei mandanti dell’omicidio. Inizia così una ricerca che lo porta anche a un sofferto confronto con la donna che ama e con il proprio passato, e a scoprire verità sconvolgenti sulla propria vita.

Pontecorvo dimostra notevoli capacità di approfondimento del contesto sociale ed evidenzia la sua lotta per il superamento di ogni forma di omertà che spesso conculca le possibilità di un cambiamento.  (rrc)

REGGIO – Il programma estivo del Circolo Rhegium Julii

Una estate ricca di eventi culturali è quella che ha organizzato, a Reggio, il Circolo Culturale Rhegium Julii che, da giugno, animerà il Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, con ben due rassegne.

«Sono molti gli appassionati – si legge in una nota – che considerano glIncontri con l’autore di giugno e i Caffè letterari di luglio e agosto come un’occasione propizia per consumare un incontro con la storia che sprigiona da un romanzo o con il desiderio di soffermarsi su eventi ora giornalistici, ora creativi o un’opportunità per capire di più del mistero dell’Universo che tentano di spiegare gli scienziati: per capirci, incontri ravvicinati con i protagonisti della cultura corrente che hanno già dato grande prova di sé o cercano conferme alle loro intuizioni e ad una vita mai addomesticata dagli eventi»

«Il risultato – continua la nota – un confronto senza censura sugli argomenti cari al nostro comune sentire, presenti nel nostro disagio quotidiano o nei nostri pregiudizi. Quasi sempre utile, perché la navigazione è varia e prende rotte inaspettate per approfondimenti di diversi consistenza e contenuto».

«La scelta, come sempre – conclude la nota – ha suscitato grande interesse e, per la prima volta ha generato un forte coinvolgimento dell’associazionismo e dei service cittadini. Pensiamo non solo all’accoglienza straordinaria ed al sostegno riservati dal Circolo del tennis Rocco Polimeni, ma ai contributi di associazioni storiche come il Panathlon Club di Reggio Calabria, al Lions Club Host, al Planetario Pithagoras, alla Fondazione Mediterranea, all’Accademia del tempo libero, pensiamo anche all’attenzione riservata dagli enti locali Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria».

Si parte, il 6 giugno, con la rassegna A las siete de la tarde (Alle sette di sera), che si terrà tutte le domeniche (compatibilmente con i campionati europei di calcio) e  in altri giorni adattati alle esigenze del mondo dello sport, e che precede i Caffè Letterari e «consentirà di presentare alla cittadinanza alcuni protagonisti del mondo culturale italiano che, per il loro valore, inorgogliscono tutta la comunità calabrese».

«Le opere presentate – si legge in una nota – sono nuove di zecca, edite nel primo semestre di quest’anno, ed erano attese con molta curiosità per l’ampiezza della creatività che caratterizza tutti i poeti e gli scrittori selezionati».

Il primo appuntamento è per domenica 6 giugno, con Gerardo Pontecorvo con il libro Quella parte di me, edito da Città del Sole Edizioni. Il testo sarà tenuto a battesimo da Rosamaria Puzzanghera e da Pina De Felice. Il 13 giugno, sarà la volta di Giuseppe Caridi, autore del libro Gli Aragonesi di Napoli, edito da Rubbettino. Presentano il libro Ilda TripodiLina Anzalone.

Il 21 giugno, Mimmo Gangemi e il libro Il popolo di mezzo, edito da Piemme. Presentano il volume Benedetta BorrataFrancesco Tassone. Il 27 giugno, Ilda Tripodi con il libro La facitrice, edito da Rubbettino. Presentano Florinda MinnitiMafalda Pollidori.

Il 30 giugno, Mimmo Nunnari con il libro Elogio della Bassitalia, edito da Rubbettino. Il libro sarà presentato da Mafalda Pollidori e Mario Musolino. Chiude la rassegna, il 4 luglio, Gioacchino Criaco con il libro Il drago d’Aspromonte, edito da Rizzoli Lizard. Presentano Anna FotiNatale Pace.

Con i Caffè Letterari, invece, si parte il 12 luglio con Alessandro Masi, segretario generale Società Dante Alighieri, critico d’arte e scrittore, con il libro Per una storia dei beni culturali (Osanna). Intervengono Maria A. Mamone, Franco Costantino, Angelo Vecchio Ruggeri. Il 19 luglio, Franco Arminio, poeta e paesologo, con il libro La cura dello sguardo (Bompiani). Intervengono Benedetta Borrata, Ilda Tripodi e Natale Pace.

Il 26 luglio, Massimo Capaccioli, fisico e ordinario di Astronomia all’Università Federico II di Napoli, con il libro L’incanto di Urania (Carrocci). INtervengono Gianfranco BertoneSandra SavaglioAngela Misiano. Il 2 agosto, Pino Aprile, saggista e giornalista, con il libro Tu non sai quanto è ingiusto questo paese (Libreria Pienogiorno). Intervengono Santo StratiEnzo FilardoAnna Foti.

Il 9 agosto, Domenico Dara con il libro Maliverno (Feltrinelli). Intervengono Florinda Minniti, Mafalda Polidori e Rosellina Falduto. Il 16 agosto, Antonino De Francesco, ordinario di Studi Storici all’Università Statale di Milano, con il libro Il naufrago e il dominatore (Neri Pozza). INtervengono Giuseppe CaridiTeresa ScordinoLina Anzalone.

Il 23 agosto, Mario Nanni, giornalista e scrittore, con Parlamento Sotterraneo (Rubbettino). Intervengono Tonino Raffa e Santo Strati. Il 30 agosto, è in programma il Premio Rhegium Julii inedito 2021, per le sezioni Poesia, SillogeInedito.

Il 6 settembre, Maurizio Crosetti, giornalista e scrittore con il libro Quando uccisero Maradona (Piemme). Intervengono Tonino Raffa e Giuseppe Smorto(rrc)

REGGIO – Irene Pignata è la nuova presidente del Panathlon di Reggio

Importante incarico per Irene Pignata, che, con il ‘passaggio della campana’, è la nuova presidente del Panathon di Reggio Calabria, succedendo a Tonino Raffa.

Nel corso dell’assemblea per il rinnovo delle cariche, svoltasi al Circolo Tennis “Polimeni” di Reggio, è stato approvato il bilancio 2020, e sono state tracciate le linee programmatiche per la ripresa dell’attività del club dopo il periodo di stop imposto dall’emergenza epidemiologica. In apertura dei lavori, presieduti dal consigliere nazionale del distretto Italia, Antonio Laganà, osservato un minuto di raccoglimento per ricordare la figura e l’opera del dottor Giuseppe Viola, il prestigioso socio fondatore del club, spentosi la scorsa settimana.

Raffa ha riassunto le espressioni di cordoglio arrivate da tutto il mondo panathletico: dal presidente nazionale Giorgio Costa al governatore dell’area meridionale Mario Coluzzi, dal presidente onorario della zona di Napoli Francesco Schillirò per finire ai club di Lucca, Taranto, Lecce, Lavello, Potenza, Molfetta.

Il Panathlon proporrà alla commissione toponomastica del comune l’intitolazione di una via, di una piazza o di una grande opera al compianto “presidentissimo” Viola. Tracciato anche il programma per i prossimi mesi. Il club, su proposta del presidente del Circolo Tennis Polimeni, Igino Postorino, avvierà una serie di “inviti alla lettura” in sinergia con le scuole cittadine, per sensibilizzare i giovani sull’importanza della cultura come veicolo fondamentale per coniugare i valori dello sport e del fair play e rafforzare la loro funzione in chiave educativa e formativa.

Per la prossima estate già programmati due eventi di grande livello inseriti nel calendario dei Caffè letterari del Rhegium Julii e proposti dal Panathlon. Si svolgeranno sempre nella splendida cornice del Circolo Polimeni: il 23 agosto sarà ospite il giornalista parlamentare Mario Nanni, per quaranta anni capo della redazione politica dell’agenzia Ansa, che presenterà il suo ultimo libro dal titolo Parlamento sotterraneo, opera recensita da tutte le grandi testate e dalle più importanti rubriche televisive; il 6 settembre, invece, sarà il turno di Maurizio Crosetti, inviato di punta della redazione sportiva di Repubblica, autore del libro Quando uccisero Maradona. Opera scritta da Buenos Aires, che ben fotografa in maniera cruda e originale, il dolore che ha prodotto in tutto il mondo la scomparsa del grande campione argentino e la scia di sconcertanti interrogativi che questa morte ha suscitato. (rrc)

In copertina, Da sinistra : il vice-presidente (e presidente del Circolo Tennis Polimeni) Igino Postorino, Ignazio Vita, Michele Salazar, Gabriele Quattrone, Irene Pignata (neo eletta alla presidenza), Tonino Raffa (past president), Il consigliere nazionale del distretto Italia Antonio Laganà, Il tesoriere Luigi Tripodi, Sandro Labozzetta, Riccardo Partinico)

Antonino Minicuci: Decisivo per sviluppo territorio reggino ponte di relazioni con il mondo ebraico

Il consigliere comunale e metropolitano di Reggio Calabria, Antonino Minicuci, ha sottolineato l’importanza di costruire e incentivare un rapporto di collaborazione con la comunità ebraica.

Lo scorso 20 maggio, infatti, attraverso una mozione presentata dal consigliere metropolitano della Lega, è stata approvata l’istituzione di una ‘Giornata di studio e ricerca’ sulla comunità ebraica, da tenersi ogni anno nel giorno 31 ottobre, data che nel 1541 vide la cacciata definitiva degli ebrei dall’Italia Meridionale.

«Le potenzialità di una simile sinergia – ha detto Minicuci – a livello socio-economico e di sviluppo del nostro territorio, sono enormi.  Nel programma elettorale da candidato sindaco di Reggio Calabria, avevo inserito una sinergia con Israele, il paese con più startup procapite al mondo (una ogni 1.800 cittadini), di cui 350 attive nella cybertechnology. L’intenzione proposta era quella di creare una sede distaccata dell’Università di Enna ‘Kore’, ateneo che sta realizzando una collaborazione con Israele in tema di medicina innovativa. Reggio Calabria sarebbe stata così l’unica sede del Sud Italia, Sicilia esclusa. Una sinergia di questo tipo avrebbe dato un impulso fondamentale al nostro sistema universitario». 

«Altre importanti  idee progettuali di questo tipo – ha aggiunto – possono riguardare le collaborazioni con l’Università Bar-Ilan di Tel Aviv, (la seconda più grande istituzione accademica israeliana, con oltre 26.800 studenti e un personale docente di 1350 unità) e le scuole che si occupano di sistemi di sicurezza, settore che vede Israele essere un’eccellenza a livello mondiale. Creare un ponte di relazioni con i nostri fratelli ebrei garantirebbe, inoltre, importanti ripercussioni sul settore del turismo, basti pensare alla Sinagoga di San Pasquale, o al primo testo della bibbia che in tutto il mondo è stato stampato proprio a Reggio Calabria. Si tratta di risorse di immenso valore storico-culturale, da incentivare con una serie di azioni concrete».

«Allo stesso tempo – ha sottolineato Minucuci – esiste la possibilità di coinvolgere nella Zes di Gioia Tauro startup innovative israeliane interessate a delocalizzare le loro attività valorizzando le risorse umane del territorio. Inoltre, in una politica di sviluppo della classe industriale e imprenditoriale reggina, un rapporto sinergico con la Business Community ebraica internazionale (particolarmente interessata ai territori dove è possibile far rinascere la cultura ebraica)  potrebbe fungere da volano. Da non sottovalutare anche, in un’ottica di sinergia con la comunità ebraica, le potenzialità relative al settore dell’agricoltura. La crescita dell’agricoltura biologica è oramai esponenziale, i consumi evidenziano come fette sempre più crescenti di mercato vadano in questa direzione. Le vendite di alimenti con il marchio di certificazione di qualità Kosher sono in costante crescita, in un anno i consumi sono saliti del 10,2%». 

«La Città Metropolitana di Reggio Calabria  – ha concluso Minicuci – dispone di migliaia e migliaia di ettari che potrebbero essere riservati alla coltivazione di prodotti con il marchio Kosher, così da creare valore dal punto di vista economico e seguire la strada già tracciata dalle nazioni più all’avanguardia, in favore di un’alimentazione più sostenibile e salutare». (rrc)

REGGIO – Domenica il primo appuntamento dell’Associazione Le Muse

Domenica 6 giugno, a Reggio, alle 19, è in programma il primo appuntamento degli Appelli culturali nelle sere d’estate organizzati dall’Associazione Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere di Reggio Calabria, dedicato alla letteratura.

«Il direttivo del Premio Muse 2021 – si legge in una nota – non poteva non ricordare, rivalutare, fare memoria e promuovere il grande poeta neorealista Saverio Strati».

Il saluto delle varie personalità istituzionali presenti darà il là alla serata seguito dal primo messaggio importante, con la già premiata da Le Muse Marinetta Saglio – “fotografa dei divi” che ricorderà al pubblico la grande figura dell’étoile per eccellenza Carla Fracci, scomparsa in questi giorni e considerata una delle più grandi ballerine del ventesimo secolo oltre ad essere stata definita nel 1981 dal New York Times la prima ballerina assoluta.

Confronto tra memoria, letteratura e contemporaneità con Palma Comandè, nipote di Strati la quale sarà introdotta per argomenti e richiami storici dalla prof.ssa Orsola Latella vice presidente Muse e dalla prof.ssa Titti Strano, le quali introdurranno contesto, periodo storico e dinamiche che hanno visto animare il neorealismo calabrese, non dimenticando i testi di Strati che ormai appartengono alla storia della letteratura come il Selvaggio di Santa Venere (Premio Campiello 1977) e Tibi e Tascia.

La Comandè converserà sul ruolo letterario di Strati oggi, non dimenticando la pubblicazione da lei curata in qualità di nipote e scrittrice di “Prima di tutto un uomo”, testo che esprime al meglio e con dovizia di particolari, la storia dei parenti, le origini e quel rapporto così intimo con la casa Strati ed  con la terra che influenzerà le vicende di una famiglia come tante nella Calabria a cavallo tra il secolo XIX e XX e della sua società rurale in cui la proprietà e il suo sfruttamento danno la misura di ricchezza e benessere da un lato, di povertà e sfruttamento dall’altro.

Il tutto tra momenti di letteratura interpretativa curate da Clara Condello – referente del Laboratorio Teatrale Muse con la partecipazione di Adele Leanza, Antonella Mariani, Elena Tropiano. Un viaggio culturale animato da tutti i sensi con varie sollecitazioni visive che accompagneranno la prima serata estiva della nota associazione reggina. Tutto verrà organizzato con i massimi accorgimenti post covid, entrate contingentate e posti prenotati proprio per applicare i regolamenti vigenti. (rrc)

 

REGGIO – La città ha ricordato le vittime delle migrazioni

Con la deposizione di un fascio di fiori nelle acque dello Stretto, davanti alla statua della dea Athena, la città di Reggio Calabria ha celebrato la Giornata della memoria per le vittime delle migrazioni.

Una sobria cerimonia, dal valore altamente simbolico ed evocativo, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e dei rappresentanti istituzionali Comunali e Metropolitani, andata in scena sul lungomare “Italo Falcomatà” davanti alla statua della Dea Athena nel cui specchio d’acqua antistante è stato deposto un fascio di fiori donato dalla Città Metropolitana e trasportato da una motovedetta della Guardia Costiera di Reggio Calabria, in memoria di tutte le vittime delle migrazioni.

«Per la nostra città il 3 giugno non sarà mai una giornata come tutte le altre perché ci riporta con la memoria a cinque anni fa quando il mare ci restituì i corpi di 45 esseri umani che scappavano da guerra e disperazione, per poter provare a scrivere la parola futuro nelle loro vite. Questo purtroppo non è stato possibile e noi insieme alla Caritas Diocesana e alle associazioni abbiamo deciso di dare degna sepoltura a queste persone per consentire ai loro familiari di poterli pregare, di poter avere una tomba, una croce o un simbolo sul quale ricordare i loro morti» ha dichiarato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà.

«Oggi – ha proseguito il primo cittadino – è anche l’occasione per ringraziare lo straordinario lavoro che in questi anni è stato fatto con il coordinamento sbarchi da parte della Prefettura e dalle Forze dell’ordine, ma anche il lavoro appassionato e carico di affetto e amore messo in atto dalle associazioni di volontariato, dalla Caritas, dagli Scout e da tutti coloro che erano presenti ogni qual volta c’era uno sbarco con imbarcazioni cariche di migranti, sempre pronti ad accoglierli anche solo con un sorriso per alleviare le loro sofferenze».

«Ma il 3 giugno – ha aggiunto – è anche l’occasione per ribadire un concetto chiaro, ovvero che la nostra città è, e sarà, sempre un luogo inclusivo, aperto, accogliente che fa dell’integrazione e della diversità un valore aggiunto e una fonte di crescita e di arricchimento sociale e culturale. Il mare non deve rappresentare una minaccia e men che meno il punto da cui arrivano forze nemiche o invasori, ma una ricchezza e una risorsa. Il mare è ciò che ci unisce e ci accomuna ed è l’elemento su cui, anche da un punto di vista politico e amministrativo, stiamo puntando per la ricostruzione dell’intero fronte mare cittadino e consentire alla nostra città di rialzarsi attraverso quelle che sono le sue peculiarità, la sua identità, la sua unicità. Un mare “ricco di voci”  da cui ripartire».

«Di quel giorno conservo tantissime immagini – ha ricordato don Nino Pangallo, direttore della Caritas Diocesana di Reggio Calabria – soprattutto dei sopravvissuti, dei familiari e dei compagni di viaggio. E ricordo anche l’impegno collettivo della comunità cittadina che ha continuato ad accogliere migliaia di persone mettendo insieme istituzioni e forze sociali. Oggi ricordare vuol dire fare memoria di quel giorno ma anche tenere sempre viva l’attenzione sul fenomeno dell’immigrazione che al di là delle dispute politiche rappresenta una realtà con cui dobbiamo fare i conti. E dopo la pandemia se non ci sarà un cambio nell’approccio a questa problematica, questi fenomeni aumenteranno. La vera sfida oggi è avviare una seria riflessione su come rendere la migrazione un’esperienza di arricchimento reciproco, di sviluppo e di crescita umana». (rrc)

REGGIO – Presentato il progetto politico “Coraggio Italia”

Una novità «politica tanto attesa», quella di Coraggio Italia, il progetto politico fondato da Giovanni Toti e Luigi Brugnaro, che è stato presentato a Reggio Calabria dal senatore e tra i fondatori, Gaetano Quagliarello, che conta 24 deputati e sette senatori.

Per il vice coordinatore vicario provinciale e già consigliere comunale di Coraggio Italia, Pasquale Imbalzano, «l’affollata conferenza stampa» «è una significativa a testimonianza dell’interesse crescente  verso la vera  novità di questi  mesi ,   nata  con il compito  di  arricchire e far crescere  la coalizione di centro-destra – andando oltre  gli attuali  schematismi –  soprattutto  sul piano delle idee, delle proposte e con il  dichiarato obiettivo  di  aiutarla a raggiungere la vittoria  nelle elezioni nazionali del 2023  e,  per quanto ci riguarda,  di  confermare la nostra coalizione  alla guida della Regione Calabria  nelle imminenti  elezioni regionali».

«La condizione drammatica – ha spiegato – in cui  sono  state ridotte la città di Reggio e tutta la Provincia  da 6 anni di non governo del centro-sinistra  a trazione Falcomatà, sono il frutto di una conclamata incapacità amministrativa, a cui si aggiunge  la pesante responsabilità di aver, da una parte, definanziato opere  strategiche per lo sviluppo dei nostri territori (Museo del Mare  e Fiera  per tutti) e, dall’altra, dalla grave colpa di non aver speso decine di milioni di euro disponibili da varie fonti di finanziamento nell’ambito di tutto il territorio metropolitano per  mancanza di idee, di capacità di progettazione, di visione e, spesso, per mero furore ideologico». 

«Questa gravissima situazione della città e della provincia di Reggio – ha aggiunto – si accompagna alla funesta legislatura regionale a guida Oliverio, che con le sue (34) deleghe colpevolmente tenute, ha paralizzato letteralmente ogni comparto della vita amministrativa della Regione».

«Toccherà  ad un centro-destra  coeso – ha proseguito Imbalzano – nell’ambito del quale Coraggio Italia si sforzerà  di esercitare una virtuosa azione di proposta praticabile, mettendo al servizio della coalizione  le sue  riconosciute competenze e capacità,  continuare, migliorandola,  l’azione messa in cantiere in questi mesi, per battere  un  centro-sinistra  che brancola nel buio più pesto, ed avvolto da  una confusione  frutto della  paralisi politica interna, secondo la logica del “tutti contro tutti”». (rrc)