Giornata Mondiale Fibromialgia, a Palazzo Alvaro di Reggio Istituzioni e Associazioni a confronto

In occasione della Giornata mondiale della Fibromialgia, a Palazzo Alvaro di Reggio Calabria istituzioni e Associazioni si sono confrontate nella tavola rotonda promossa dall’Associazione Reggina Fibromialgia.

L’incontro, tenutosi nella Sala Perri, è stato aperto dai saluti istituzionali del Consigliere Metropolitano delegato Giuseppe Giordano e del Consigliere comunale e Presidente della Commissione Salute Carmelo Romeo, e dalla relazione della Presidente dell’AssociazionE Jolanda Votano.

«Un momento di riflessione e di confronto – hanno commentato i rappresentanti istituzionali di Città Metropolitana e Comune – che vuole segnare la tappa ulteriore di un lungo percorso di collaborazione avviato ormai diversi anni fa con l’Associazione Reggina Fibromialgia e con la sua battagliera presidente Jolanda Votano».

Presenti alla tavola rotonda anche il Garante comunale della Salute Giuseppe Ferreri, la Presidente della Consulta comunale Politiche Sociali Marisa Cagliostro, il reumatologo Luigi De Filippis, la psicoterapeuta Dominella Mesiano, la ginecologa Laura Sambo e la Dirigente Medico dell’Asp Polo Sud Francesca Furfaro.

«L’incontro di oggi – hanno affermato a margine i consiglieri Giordano e Romeo – riveste una straordinaria importanza per ciò che riguarda l’informazione e la conoscenza della sindrome fibromialgica, una condizione purtroppo molto diffusa, secondo i dati nazionali, ma ancora poco riconosciuta in termini di supporto da parte delle autorità sanitarie».

«E proprio in questo senso – hanno concluso – il lavoro fondamentale portato avanti dall’Associazione ed in particolare delle giornate informative come quella di oggi, possono costituire un valido punto di riferimento per tanti che sono interessati dalla sindrome, o dai loro familiari. La conoscenza è certamente il primo passo verso la cura. E noi da istituzioni intendiamo accompagnare questo percorso». (rrc)

REGGIO – Aperte le iscrizioni al Conservatorio “F. Cilea”

Fino al 31 maggio ci si può iscrivere all’esame di ammissione al Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, per l’anno accademico 2023-2024.

La procedura è online. Due i principali percorsi formativi offerti: uno preparatorio e uno accademico di alta formazione, entrambi articolati in due livelli, ai quali si accede per esame e relativa graduatoria di ammissione. I posti sono limitati.

Il percorso preparatorio inizia con i Corsi di base (che hanno lo scopo di fornire le competenze utili all’accesso ai successivi corsi propedeutici), che durano 2 anni per il Canto e gli strumenti a fiato e 3 per gli altri strumenti, con 37 ore di lezione annue (2 materie), ai quali si accede, di norma, a partire dai 10 anni di età. Si può presentare la domanda di ammissione ai Corsi di base per Arpa, Basso tuba, Canto, Chitarra, Clarinetto, Contrabbasso, Corno, Fagotto, Fisarmonica, Flauto, Oboe, Organo, Pianoforte, Saxofono, Strumenti a Percussione, Tromba, Trombone, Viola, Violino, Violoncello.

I Corsi propedeutici sono finalizzati all’acquisizione delle competenze necessarie per poter accedere senza debiti formativi al successivo Triennio di 1° livello e durano da 1 a 3 anni, con circa 90 ore di lezione annue (da 3 a 8 materie), ai quali si può accedere, di norma, a partire dai 16 anni di età per Canto, Composizione, Contrabbasso, Jazz, Tecnico del suono e dai 14 anni di età per Arpa, Basso tuba, Chitarra,  Clarinetto,  Corno, Fagotto, Fisarmonica, Flauto, Oboe, Organo, Pianoforte, Saxofono, Strumenti a percussione, Tromba, Trombone, Viola, Violino, Violoncello. In caso di spiccate capacità e attitudini musicali, l’età minima può essere inferiore e sono previsti percorsi personalizzati per giovani talenti.

I Corsi di Alta Formazione, con una media di 300 ore di lezione annue, prevedono un Triennio, in cui si conseguono 180 crediti e il diploma accademico di 1° livello (laurea), e un Biennio con 120 crediti e conseguimento del diploma accademico di 2° livello (laurea magistrale).

Si può accedere al Triennio sia con il diploma di maturità che con la licenza media. In quest’ultimo caso, all’esame di ammissione occorre dimostrare spiccate capacità e attitudini musicali e la maturità dovrà essere conseguita entro la data dell’esame finale in conservatorio.

La domanda di ammissione al Triennio può essere presentata per i seguenti corsi: Arpa – Basso tuba – Batteria e percussioni jazz – Canto – Canto jazz – Chitarra – Chitarra jazz – Clarinetto – Composizione – Composizione a indirizzo musicologico – Contrabbasso – Contrabbasso jazz – Corno – Didattica della musica – Discipline storiche, critiche e analitiche della musica – Fagotto – Fisarmonica – Flauto – Maestro collaboratore – Oboe – Organo – Pianoforte – Pianoforte jazz – Saxofono – Strumenti a percussione – Tecnico del suono – Tromba – Trombone – Viola – Violino – Violoncello.

Al Biennio si accede con il diploma di conservatorio (di 1° livello, o di vecchio ordinamento con diploma di maturità) o con la laurea. A certe condizioni, gli studenti diplomati nel nostro Conservatorio possono iscriversi direttamente.

Si può presentare domanda di ammissione o iscrizione al Biennio per i seguenti corsi: Arpa – Basso tuba – Batteria e percussioni jazz – Canto – Canto jazz – Chitarra – Chitarra jazz – Clarinetto – Composizione – Contrabbasso – Corno – Didattica della musica e dello strumento – Discipline storiche, critiche e analitiche della musica – Fagotto – Fisarmonica – Flauto e Ottavino – Musica da camera – Oboe – Organo – Pianoforte – Pianoforte jazz – Saxofono – Strumenti a percussione – Tecnico del suono – Tromba – Trombone – Viola – Violino – Violoncello.

È possibile anche iscriversi a frequentare singole materie (fino a un massimo di tre per anno accademico) del biennio o del triennio con conseguimento dei relativi crediti formativi accademici.

È consentita la contemporanea frequenza del conservatorio e di altra scuola o università.

Per scegliere il tipo di livello di studio secondo la preparazione posseduta, si consiglia di consultare sul sito del Conservatorio i programmi degli esami di ammissione.

Frequentare il Conservatorio costa ogni anno, rateizzabili ed escluse le tasse erariali e di ammissione, 350 €  per gli iscritti ai corsi di base e propedeutici, e da zero fino a un massimo di 960,00 € (a seconda del valore ISEE ed esclusi i fuori corso) per gli iscritti al triennio o al biennio. (rrc)

REGGIO – Si presenta il libro “Il dio dello Stretto”

Domani sera, a Reggio, alle 19 nella sede del Circolo Culturale “Guglielmo Calarco”, si presenta il libro Il dio dello Stretto di Vins Gallico.

Conversano con l’autore  Natascia Sarra e Fabio Cuzzola, letture a cura di Cinzia Messina.

“Il dio dello Stretto”  è un romanzo noir  che, con una narrazione dal ritmo serrato, racconta l’indagine condotta da un giovane P.M., Mimmo Castelli,  sull’incidente di un ex pilota di Formula 2, Renato Panuccio, pregiudicato appena uscito di prigione dopo aver scontato una pena per contrabbando e associazione a delinquere.

Sullo sfondo di una  Reggio Calabria  dei primi anni ’90, quando la città sta ancora vivendo il tragico momento della seconda guerra di mafia., Castelli, nel tentativo di ricostruire gli ultimi attimi di vita di Panuccio, percorre a ritroso i motivi del suo arresto, finendo con il mettere in luce le parentele tra imprenditoria e malavita, attraverso alcune figure di spicco in città . Castelli si troverà a confrontarsi con desideri, imperativi e limiti, incapace di prevedere gli sviluppi non solo della sua indagine ma anche della sua coscienza. Quali sono i limiti della giustizia umana? Quando e come bisogna affidarsi a quella divina? Cosa può fare l’uomo di legge di fronte al male degli uomini?  (rrc)

REGGIO – Il convegno sulla Fibromialgia

Domani mattina, nella Sala Perri di Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, si terrà il convegno Fibromialgia. La malattia invisibile: Conoscerla, affrontarla, riconoscerla organizzata dall’Afr – Associazione Reggina Fibromialgia Reggina in occasione della Giornata Mondiale della Fibriomialgia.

Il convegno ha il patrocinio della Città metropolitana,del Comune di Reggio Calabria e della Regione Calabria-Garante regionale della Salute.

Ai saluti istituzionali degli Enti patrocinanti seguirà l’introduzione ai lavori della Presidente Arf, Iolanda Votano che aprirà agli  interventi, tra gli altri, del Consigliere metropolitano delegato alla Sanità dott. Giuseppe Giordano, del dott. Carmelo Romeo, Presidente della Commissione comunale Politiche sociali,,del Garante Comunale della salute dott. Giuseppe Ferreri, della Presidente della Consulta comunale Politiche sociali prof. Marisa Cagliostro e di illustri sanitari del Gom e specialisti di varie discipline che sono in città utile riferimento per la ricerca e la cura per i malati di questa patologia.

«Sin dal 2019  – si legge in una nota – la Regione Calabria aveva approvato una Mozione per l’inserimento della Fibromialgia nei Lea coinvolgendo  il Dipartimento della salute regionale che  però non ha mai  nominato un Comitato scientifico con la partecipazione delle  associazioni di malati. Tale Comitato doveva iniziare il percorso sul codice esenzione della Fibromialgia. La mozione comprendeva le linee guida sulla patologia ,una richiesta al Presidente della Giunta regionale di attivare presso il Dipartimento un tavolo tecnico politico a fine di determinare la stesura di un PTDA (piano diagnostico terapeutico  assistenziale),presente nelle linee guida».

«Dal 2018 al 2022  – prosegue la nota – presso le istituzioni si sono susseguiti incontri con la Commissione  politiche sociali comunale, con Città metropolitana tramite il Delegato alla Salute dott.Giordano e con il Garante della sanità comunale dott.Ferreri, per sensibilizzare e attuare un piano di concertazione per sollecitare  la Regione ad essere conseguente a quanto  approvato nel 2019. Va detto che diverse Regioni italiane hanno da tempo preso in carico le problematiche fibromialgiche».

«Al  consigliere Giordano – si legge ancora – è stato inviato un progetto con  relativa documentazione, affinché anche  la Città metropolitana dialogasse con l’Asp per  richiedere un registro dei fibromialgici presso i 97 comuni metropolitani. Il 6maggio 2022 la Presidente Votano è stata audita dalla terza  Commissione sanità regionale, tra i componenti della quale era la dott.ssa Amalia Bruni – allieva di Rita Levi Montalcini –, per sollecitare  il dipartimento Salute della Regione Calabria a procedere alle attività di competenza. Iolanda Votano, Presidente e fondatrice dell’Associazione reggina, fa parte della Consulta comunale politiche sociali e si è spesa senza risparmio di energie a dare visibilità a tante persone che hanno questa patologia in Calabria.Ha portato la problematica a livello nazionale con la collaborazione della Fondazione Isal che studia questa patologia. Ha attivato inoltre uno sportello di supporto ai malati nella sede delle Consulte comunali reggine di Via Lupoi». 

«Di recente – conclude la nota – nel gennaio scorso l’Associazione ha organizzato nel Salone Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio un incontro sul tema: Diritto alla Salute, il ruolo del Garante della Salute della Regione Calabria, promosso dalla Presidenza della Consulta Politiche sociali del Comune reggino in accordo con la prof. Anna Maria Stanganelli, Garante regionale. Grande attenzione anche da parte dei Consiglieri Giordano e Romeo attraverso una circostanziata “Mozione per il riconoscimento della Sindrome fibromialgica e la tutela dei bisogni, delle necessità e del diritto alla salute dei soggetti fibromialgici” che impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad attivare ogni iniziativa utile ed intervento presso il Commissario Straordinario per la sanità in Calabria, il Parlamento e il Ministro della salute, al fine di promuovere e/o sbloccare le procedure già avviate, in sede di Comitato Lea e presso la Conferenza Stato-Regioni affinché sia inserita la sindrome Fibromialgica tra le malattie croniche invalidanti». (rrc)

Piazza De Nava, il Comitato Civico presenta un ricorso civilistico

Il Comitato Civico per la tutela e il restauro conservativo di Piazza De Nava ha presentato un ricorso civilistico d’urgenza (ex art. 700) per lesione di diritti soggettivi della cittadinanza.

Di questo se ne parlerà giovedì 10 maggio, alle 10.30, al Piccolo Auditorium di Reggio Calabria.

«La battaglia etica ed estetica per salvare piazza De Nava dalla demolizione, progettata da una Soprintendenza che ha tradito il suo mandato di tutela e avallata dalla nostra classe politica prona ai suoi desiderata, nonostante tutto l’impegno profuso non è fin ora andata bene – si legge in una nota – anche per il disinteresse dei media nazionali e la decisione pilatesca del Ministero di non intervenire. Ciò detto, tralasciando di addentrarci in approfondimenti che ormai suonerebbero pleonastici, (ma un bel pamphlet appena conclusa questa vicenda lo si scriverà), doverosamente non trascurando le opportunità date dall’azione penale in corso (art. 518 duodecies), il Comitato Civico per la tutela e il restauro conservativo di Piazza De Nava, che raccoglie le sigle associative, tra cui manca l’associazione Amici del Museo che si è defilata quando la battaglia è sembrata persa».

«Sottoscritto anche da Legambiente, dall’Ordine dei Territorialisti e dalle Fondazioni Mediterranea, Lamberti e Tripodi – viene ricordato – oltre che da persone fisiche, tra cui Lida Liotta, Eduardo Lamberti, Pasquale Amato, Alberto Ziparo, Michelangelo Tripodi, Vincenzo Vitale, e in via indiretta anche dai partecipati a titolo personale al Comitato, il ricorso civilistico si basa sull’oggettiva e plateale violazione dei diritti soggettivi della cittadinanza, privata di un bene ambientale e culturale in pieno centro cittadino senza aver potuto esprimere la propria opinione in merito, subendo così un poderoso vulnus democratico, oltre che sul monstrum amministrativo configuratosi con la coincidenza delle figure di progettista, direttore dei lavori, decisore sui vincoli e controllore».

«Nel colpevole disinteresse nazionale e regionale e di buona parte della politica reggina – conclude la nota – ma confortato dall’appoggio delle persone per bene di Reggio, il Comitato Civico e le Fondazioni continuano la loro battaglia etica ed estetica di civiltà urbana contro i burocrati dalle “carte a posto” (espressione del Soprintendente Sudano che, da perfetto burocrate, appena insediato, ebbe a dire che la demolizione si sarebbe comunque realizzata perché “le carte erano a posto”)».

Nuovo successo di pubblico al MArRC

Sono stati 2642 gli ingressi registrati domenica scorsa al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Un risultato straordinario che segue quello registrato dopo il boom dei ponti del 25 aprile e del 1° Maggio, con 15688 biglietti staccati in soli nove giorni.

«Ancora un grande successo per le domeniche gratuite, che abbiamo deciso di ampliare con le date del 25 aprile, 2 Giugno e 4 novembre – dichiara il ministro Sangiuliano –: i numeri confermano la crescita della voglia di cultura. C’è un grande e nuovo interesse verso i musei e i siti culturali italiani, vuol dire che stiamo lavorando nella direzione giusta. Questo è uno stimolo a migliorare ancora di più la capacità di accogliere turisti e cittadini nello splendore del patrimonio culturale nazionale. Stiamo spendendo bene e con efficacia i fondi del Pnrr per potenziare l’offerta ed elevare la qualità dei servizi».

«Siamo molto soddisfatti per la quantità di visitatori di queste settimana – dichiara il direttore del Museo Carmelo Malacrino –. Non tanto per una questione di numeri, quanto piuttosto per il loro significato. Il MArRC, ormai da anni, sta crescendo su un doppio binario: da un lato l’attrattività sui flussi turistici, ora aumentata anche grazie al lavoro svolto con le altre istituzioni del territorio per il Cinquantesimo anniversario dei Bronzi di Riace; dall’altro il legame con la comunità del territorio, che sempre più sente il Museo come un luogo proprio, inclusivo e dinamico, da vivere nelle più varie occasioni. Come sempre ringrazio tutto il personale di vigilanza, che da settimane lavora senza sosta per assicurare l’apertura del Museo».

Si ricorda che domani 8 maggio, dopo tre settimane di apertura continua, il Museo riprenderà il turno di riposo settimanale. Il MArRC riaprirà martedì 9 maggio, con orario continuato dalle 9.00 alle 20.00. (rrc)

REGGIO – Successo per il convegno sulla nuova Via della Seta: Una grande opportunità per la Calabria

A Reggio si è svolto un importante convegno dal titolo La Nuova Via della Seta e la posizione cinese per risolvere la crisi ucraina/ Strumenti per la cooperazione economica e politica e per la pace mondiale, organizzato dal Movimento per la Rinascita del PCI e per l’unita dei comunisti e dalla rivista e Associazione Nazionale Cumpanis.

Un convegno a cui hanno partecipato circa 200 persone, in un clima di profondo interesse e partecipazione, attestando il grande successo dell’iniziativa. Peraltro, la statura intellettuale, politica e istituzionale dei relatori garantiva l’assoluto livello di qualità del c

Ha introdotto e coordinato i lavori Michelangelo Tripodi, già assessore regionale, del Movimento per la Rinascita del P.C.I. e l’unità dei Comunisti,

Sono intervenuti alla discussione Domenico Marino, docente di Politica Economica Università Mediterranea di Reggio Calabria; Antonio Tramontana, presidente della Camera di Commercio Reggio Calabria; Mario Mega, Presidente dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto e Pietro Preziosi, Segretario generale Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno Meridionale e Jonio.

Sono, anche, intervenuti Oliviero Diliberto, già ministro della Giustizia, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma e Presidente dell’Istituto Universitario Italo-Cinese di Wuhan; il consigliere dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Zou Jianjun e Fosco Giannini, già senatore e direttore di “Cumpanis”.

L’insieme del dibattito ha messo a fuoco una questione centrale: la proposta cinese della Nuova Via Seta, come progetto planetario segnato da una cooperazione economica “win – win” (alla pari, senza vinti né vincitori, senza sfruttamento e spoliazione da parte dei Paesi più forti sui Paesi più poveri e deboli) tra popoli e Stati, non solo è l’alternativa più seria alla guerra, ma è anche una grande opportunità, per i Paesi economicamente più fragili, di avere un nuovo sviluppo economico e sociale e nuovi e grandi mercati internazionali.

Affinché il progetto della nuova via della Seta possa dispiegare tutte le sue enormi potenzialità occorre impegnarsi per una politica di pace, per la cessazione del conflitto in Ucraina, per aprire la strada al dialogo, alla cooperazione e alla sicurezza reciproca e per la costruzione di un nuovo ordine multipolare e multilaterale che è certamente alternativo al progetto unipolare Usa-Nato di matrice imperialistica, che vede l’Ue in posizione di vassallaggio, come peraltro riconosciuto recentemente anche dal Presidente francese Macron.

Ciò può rappresentare una grande opportunità anche per l’Italia e la Calabria, che è l’ultima regione, in Italia, per rapporti economici con la Cina e con tutti i  Paesi del mondo attraversati dalla Via della Seta, un’opportunità, per l’economia calabrese, per il suo sviluppo, pet i suoi 100mila disoccupati, per i giovani e le donne della Calabria senza lavoro e senza futuro. Un’opportunità che si apre per la Calabria non solo nello sterminato mercato cinese, ma in tutto il mercato mondiale della Nuova Via della Seta, dall’America Latina, l’Africa, l’Asia.

La Calabria non può più accettare che sul proprio territorio e nel proprio mare si verifichino stragi di Stato come quella recentemente avvenuta a Steccato di Cutro, con un centinaio di vittime innocenti che fuggivano dalle guerre, dalle fame e dalle carestie.

Il Memorandum Italia-Cina del 2019 il prossimo anno va a scadenza. Riteniamo fondamentale per l’Italia, ma soprattutto per il Sud e la Calabria che esso venga rinnovato, anche attraverso un ampliamento della sfera dei progetti  e degli accordi che esso può ricomprendere.    

La Belt and Road Initiative (BRI) costituisce una grande opportunità per il Sud, anche in considerazione della grande delusione rappresentata dal Pnrr dove le grandi illusioni e aspettative  che si erano create. Chiediamo che il SUD e la Calabria possano diventare protagonisti di questa seconda tappa promuovendo: accordi  per lo sviluppo di relazioni commerciali ed economiche tra i nostri porti, penso a Gioia Tauro e non solo, e le aziende cinesi, crescita degli scambi culturali e accademici; accordi per la promozione degli investimenti necessari per la realizzazione delle infrastrutture (porti, aeroporti, strade e ferrovie) che servono al sud e alla Calabria (alta velocità Salerno – Reggio Calabria, Messina – Catania e Messina Palermo; raddoppio ed elettrificazione della linea ferroviaria della jonica Reggio – Taranto; nuova autostrada della jonica in sostituzione della SS 106 denominata la strada della morte; sviluppo della portualità e dei porti, a partire da Gioia Tauro e da quelli dell’area dello Stretto, e degli aeroporti con particolare riferimento a quello di Reggio Calabria, che deve tornare ad essere l’aeroporto dello Stretto come viene chiamato; ecc.).

«Le strade finora – conclude la nota – percorse hanno fatto fallimento e sono prive di sbocchi. Bisogna svoltare. E’ necessario cambiare rispetto alle scelte e alle politiche del passato che si sono rivelate sbagliate e dannose. Con questo spirito e questo obiettivo sono chiamate a lavorare le forze comuniste, di sinistra, democratiche e progressiste calabresi». (rrc)

 

Alla Mediterranea al via la masterclass intensiva sui temi del progetto rigenerativo per i cambiamenti climatici

All’Università Mediterranea di Reggio Calabria si è aperta la prima Masterclass intensiva dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sui temi del progetto rigenerativo per i cambiamenti climatici.

Presenti il Rettore Giuseppe Zimbalatti, il direttore Adolfo Santini, la delegata alla Rus di Ateneo Prof.ssa Marina Mistretta, la prof.ssa Consuelo Nava, direttrice della Masterclass e del Laboratorio universitario ABITAlab che ha promosso l’iniziativa di alta formazione, riconosciuta tra le esperienze avanzate di alta formazione per studenti e professionisti.

In collaborazione con il Nature-City Lab dell’Università della Basilicata e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Reggio Calabria, intervenuti all’apertura, insieme a Pensando Meridiano e PMopenlab e con il patrocinio della RUS nell’iniziativa del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, ABITALab propone dal 5 maggio al 1° giugno 2023 presso la Cittadella Universitaria un’attività di “high education”/Alta Formazione sui temi del progetto ecologico avanzato, con gli strumenti del Design Rigenerativo e del suo controllo digitale, attraverso l’applicazione computazionale, con l’uso di programmi e strumenti avanzati. Sempre più le agenzie di progettazione in ambito internazionale e nazionale e gli ambiti competitivi delle opportunità del PNRR, intraprendendo attività progettuali complesse dal punto di vista della sostenibilità e della resilienza a scala locale e globale, richiedono competenze e abilità nelle strumentazioni proposte e sui temi discussi nella Masterclass.

La Masterclass ha l’obiettivo di trasferire conoscenze e skills nel campo “dell’Architettura Avanzata per la Transizione Ecologica e Digitale”, acquisendo capacità in ambito di analisi climatica e sua modellazione previsionale in scenari di cambiamento climatico e di contesto “site specific”/localizzato, ai fini di utilizzare dati e modellazione per produrre progettualità alla scala urbana, di edificio e di sistema, controllando impatti e comportamenti di tipo ambientale e energetico nel rapporto tra sistemi fisici e risorse naturali e loro effetti, nella fase di predesign e di sviluppo del progetto, per le trasformazioni dell’ambiente costruito verso la decarbonizzazione.

I docenti e i lecturers della Masterclass sono tra i riconosciuti esperti nel settore, con esperienze di sviluppo, applicazione e trasferimento al campo dell’Architettura, delle questioni scientifiche e culturali e degli strumenti del Progetto Digitale per i Cambiamenti Climatici, a livello nazionale e internazionale.

Il Rettore Zimbalatti è intervenuto dando il benvenuto ai 66 iscritti della prima Masterclass intensiva dell’Ateneo reggino «il programma è molto inteso e da corpo in maniera sostanziale alla mission del nostro Ateneo e del sistema universitario nazionale, quello pubblico in particolare per cercare di elevare il più possibile l’asticella della formazione dei nostri giovani laureati. Inoltre trovo molto interessante e molto utile il coinvolgimento della RSU – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile – che qui rappresentata dalla prof.ssa Mistretta, perché è un collegamento Global molto importante».

«Questa prima edizione della Masterclass ci restituisce una risposta di grande interesse – ha detto la prof.ssa Nava – con l’anno accademico ancora in corso, nella sua forma blended abbiamo 66 partecipanti, tra i 46 in presenza studenti degli ultimi anni del Corso di Laurea in Architettura, Dottorandi della nostra Università e professionisti e poi tra i 20 a distanza ci seguono gli studenti dell’Università della Basilicata, i dottorandi ei ricercatori dell’Università di Trento, di Genova, Firenze, La Sapienza e Roma 3, Napoli».

«Un interesse per i temi che il nostro Laboratorio – ha aggiunto – pratica ormai da anni nelle attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico, con un network di ricercatori e esperti che a livello internazionale ci riconoscono un particolare modo di trasferire l’innovazione nel progetto ecologico per la transizione. Sono davvero grata per l’interesse e se tutto questo è possibile si deve certamente all’abnegazione, la passione e la serietà con cui i giovani ricercatori del laboratorio e gli studenti che lo frequentano, si impegnano quotidianamente nelle attività che conduciamo e trasferiamo».

«Li ringrazio di vero cuore – ha concluso – questa esperienza si allargherà a altri studenti e ricercatori e ci renderà un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale». (rrc)

REGGIO – Con Le Muse di parla di “Prevenzione dei fenomeni di adescamento”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella sede dell’Associazione Le Muse, si terrà l’incontro Prevenzione dei fenomeni di adescamento: bullismo e cyberbullismo.

Il presidente, prof. Giuseppe Livoti, ha ricordato come per il mese di maggio, ancora una volta, 1l’associazione ogni domenica metterà a fuoco argomenti di grande attualità che riguardano tutte le età dell’uomo. Saranno appuntamenti dedicati al senso della famiglia oggi e delle sue problematiche, umane, sociali».

Gli ospiti della conversazione Muse saranno Antonio Luciano Battaglia, esperto di Analisi Web, Cyber-Security Cyberbullismo & Cyber-Intelligence, Massimo Pirrello, avvocato e delegato Muse Cultura della Legalità e del Diritto, Dominella Quagliata, psicologa e psicoterapeuta.

L’argomento delle prevenzione dei fenomeni di adescamenti ci porta ad evidenziare come occorre e  conoscere i rischi, contatti con adulti sconosciuti, esposizione a contenuti violenti e/o sessuali inadeguati all’età, perdita di controllo di eventuali informazioni, foto e video  condivisi, violazioni della privacy (diffusione incontrollata di informazioni riservate) e che sia necessario costruire alleanze educative con altri adulti di riferimento confrontandosi con altri genitori, amici e parenti.

La Polizia Postale ha avuto modo di constatare negli anni che molti adulti pedofili, dediti all’attività di scambio di materiale pedopornografico in rete, rubano foto/video di vita quotidiana pubblicate sui social dai genitori di bambini/e  felici e spensierati mentre svolgono attività quotidiane (andare al mare, fare il bagnetto, indossare un  costumino nuovo, fare la gara di nuoto, mangiare un gelato, etc.).

Esiste infatti una tendenza dei pedofili ad accumulare immagini liberamente condivise da ignari utenti di social network con l’intento di ampliare la loro galleria di sollecitazioni sessuali. Il rischio che immagini personali siano utilizzate anche in circuiti illegali e deprecabili è  purtroppo intrinseco alla condivisione in rete ed è purtroppo  indipendente dalla buona fede di chi vuole solo partecipare  agli altri la sua emozione e il suo entusiasmo.  Un invito dunque dalle Muse a conoscere gli strumenti digitali, informarsi sulle impostazioni di privacy di strumenti, app e servizi; attivare il parental control e i filtri con password per monitorare contenuti consultati e ambienti digitali. Condividere le password o i Pin di accesso a smartphone e profili social e considerarla una regola di ingaggio necessaria. Per le famiglie invece occorre definire insieme a bambini/e il tempo che possono trascorrere online, scegliere insieme le app da scaricare, prestando attenzione ai limiti di età prevista.

Ed ancora domenica si parlerà di “cyberbullismo” la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet.

Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi. Una particolare forma di cyberbullismo è quella legata al sexting, ossia l’inviare foto in pose sexy, spesso in unione a messaggi o video dai contenuti sessualmente espliciti.

Il sexting si può trasformare in una potente arma quando chi riceve le foto le rende pubbliche sul web, allo scopo di danneggiare la reputazione dell’altra persona. Un fenomeno altamente preoccupante, indice di allarme sia per i genitori che per gli educatori. In un momento storico così confuso, è necessaria un’educazione sana e profonda ai sentimenti, un’alfabetizzazione emotiva che deve partire dall’infanzia, per far sì che il bambino impari a conoscere i propri stati mentali, ma anche quelli altrui, unica maniera per riuscire a “mettersi nei panni dell’altro” e costruire così relazioni sane e reali. (rrc)

REGGIO – Con gli Amici del Museo di parla de “La Calabria nelle incantevoli pitture di Edward Lear”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, nella sede dell’Associazione Amici del Museo, si terrà l’incontro su La Calabria nelle incantevoli pitture di Edward Lear. Relaziona la vicepresidente dell’Associazione, prof.ssa Minella Bellantonio.

L’evento rientra nell’ambito del ciclo di conversazioni Una domenica in arte, organizzato dall’Associazione Amici del Museo.

Del famoso artista inglese, che nel 1847 visitò a lungo la Calabria, compresa Reggio che era in piena rivolta antiborbonica, saranno presentati, e adeguatamente illustrati una serie di delicati acquarelli, particolarmente significativi e di grande suggestione. Si vuole evocare, così, attraverso tali bellissime opere d’arte, quella Calabria ottocentesca che tanto positivamente impressionò l’artista nonché attento viaggiatore inglese. (rrc)