Ad Arghillà (RC) la visita della commissione parlamentare Battilocchio: Serve risposta forte dallo Stato

Il quartiere di Arghillà «presenta problematiche che necessitano un’attenzione costante, una risposta forte delle Istituzioni nazionali». È quanto ha dichiarato il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, Alessandro Battilocchio, in visita a Reggio Calabria.

«È stata un’occasione proficua per potermi rendere conto da vicino delle criticità e propedeutica ad una visita ufficiale e complessiva della Commissione periferie», ha spiegato Battilocchio, assicurando come «la Commissione d’inchiesta sulle Periferie è al fianco di Reggio Calabria, dei cittadini e delle istituzioni, degli enti, delle forze dell’ordine, della Scuola, della Chiesa, delle Associazioni, per affermare che lo Stato non si lascia sopraffare e non possono più esistere zone franche».

«Ringrazio l’amico e collega Francesco Cannizzaro – ha concluso – per aver fortemente insistito affinché la Commissione che presiedo si occupasse di questo caso.

È stato infatti il deputato reggino a invitare, nelle settimane scorse, la Commissione a Reggio per attenzionare, in particolar modo, il quartiere di Arghillà. Ma non soltanto. 

Accettato l’invito, il parlamentare ha preso l’impegno di valutare, personalmente (e il prima possibile), la realtà di Reggio Calabria, intanto in maniera individuale, per raccogliere quante più informazioni da trasferire poi all’intera Commissione Periferie, composta da 20 deputati della Repubblica.

Istituita nel 2016, questa Commissione ha il compito di verificare lo stato di degrado e disagio delle città e delle loro periferie, con particolare riguardo alle implicazioni di sicurezza e socio-economiche, attraverso l’esame di una serie di fattori, quali: struttura urbanistica, composizione sociale, forme di povertà, marginalità ed esclusione sociale, istruzione e offerta formativa, distribuzione delle risorse infrastrutturali, situazione della mobilità, distribuzione dei servizi collettivi.

Alla riunione operativa in Prefettura, oltre al Prefetto Clara Vaccaro, vi hanno partecipato il sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, il Procuratore Generale, Gerardo Dominijanni, il Procuratore antimafia, Giovanni Bombardieri, ed i rappresentanti territoriali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.

All’incontro-confronto presso l’Ufficio territoriale del Governo, è seguito un sopralluogo direttamente sul posto, così da poter toccare con mano la questione, balzata agli onori delle cronache nazionali soprattutto dopo il dossier pubblicato dal Comando generale dell’Arma dei Carabinieri, che ha collocato il quartiere della periferia nord di Reggio Calabria tra le 15 “Caivano” d’Italia, identificando Arghillà tra i principali contesti urbani disagiati di tutto il Paese. Indici di illegalità talmente gravi e sotto gli occhi di tutti da far risultare Arghillà l’unica in Calabria ad essere catalogata tra queste nel report dei militari.

«La situazione qui la conosciamo benissimo: illegalità diffusa, dispersione scolastica, livelli igienico-sanitari i e di sicurezza al di sotto di ogni limite – ha ribadito Cannizzaro –. Ma è stato fondamentale che il mio amico onorevole Alessandro Battilocchio abbia personalmente toccato con mano Arghillà, rispondendo in maniera rapidissima alla mia, alla nostra richiesta di attenzione».

«Oggi il Presidente della Commissione – ha proseguito – ha potuto tracciare un quadro generale più preciso delle circostanze, dei luoghi, delle dinamiche. Lo ringrazio per aver colto immediatamente la gravità ed aver risposto presente. Sono sicuro che la Commissione tutta potrà dare una risposta efficace alle problematiche di Arghillà, restituendo a questi luoghi decoro, sicurezza e stabilità. Contestualmente lavoreremo in Parlamento, incalzando il Governo, per attivare tutte le misure necessarie a dare efficacia ai nostri intenti. È un peccato vedere in uno stato indecoroso questo splendido balcone affacciato sullo Stretto».

«La sinergia tra istituzioni ed energie positive darà le risposte che la gente perbene si aspetta – ha detto ancora –. A tal proposito, mi preme ringraziare particolarmente il Prefetto di Reggio Calabria, facendole i complimenti per la prontezza con cui si è calata in questa realtà e per la brillantezza con cui sta coordinando questa operazione; grazie al sindaco, per aver saputo cogliere a pieno questa occasione che sarà positiva per tutta la Città, andando al di là dei colori politici che dividono i nostri percorsi; infine, non basterà mai il mio grazie ai Procuratori ed a tutte le Forze dell’Ordine per l’incredibile lavoro quotidiano che svolgono e per l’apporto che anche in questo caso sono certo daranno». (rrc)

REGGIO – Mercoledì col Planetarium Pythagoras si celebra l’equinozio di Primavera

Mercoledì 20 marzo, a Reggio, alle 20, al Planetarium Pythagoras, la direttrice Angela Misiano terrà una conversazione sull’equinozio di primavera, festeggiato in tutte le culture, e sul ruolo che il suo arrivo ha per stabilire la data della Pasqua.

Il programma si concluderà con Il Cielo dell’Equinozio, spettacolo sotto la cupola e l’osservazione del Cielo con gli strumenti, a cura dello Staff.

Il Sole, il 20 marzo alle ore 04:06 dei nostri orologi, si troverà, nel suo moto apparente, nell’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste; tale istante, con riferimento al nostro emisfero, determina l’Equinozio di Primavera. Questo fenomeno astronomico, generalmente solo annunciato dagli esperti o dagli annuari, è conosciuto dal pubblico come il momento dell’anno in cui il giorno e la notte sono uguali. Se l’equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno quello di primavera è l’esatto opposto: è l’inizio della metà luminosa, quando le ore di luce superano le ore di buio.

Le antiche tradizioni offrono una serie di miti legati alla primavera, che hanno al loro centro l’idea di un sacrificio a cui succede una rinascita; persino la nostra epoca, moderna, frenetica e sfuggente rimane affascinata dall’Equinozio di Primavera.

«Nella consapevolezza – si legge in una nota – che una migliore educazione scientifica aiuta a sviluppare la comprensione e l’attitudine mentale necessarie a diventare persone consapevoli, che sanno affrontare le difficoltà della vita, e che consente, agendo insieme agli altri cittadini, di costruire e proteggere una società più aperta, più giusta, più umana, il Planetario della Città Metropolitana, che ha festeggiato di recente il ventennale dalla sua fondazione, ha tra i suoi compiti, anche, la diffusione della cultura scientifica. Ed in quest’ottica rientra l’appuntamento divulgativo previsto per l’Equinozio di Primavera». (rrc)

REGGIO – Inaugurata la mostra “Maschere in mostra”

Fino al 25 marzo è possibile visitare, al Castello Aragonese di Reggio Calabria la mostra Maschere in mostra, il percorso espositivo  promosso da Calabria dietro le quinte e curato da Maschera Scenica.

L’esposizione raccoglie 69 maschere provenienti da diversi atelier e collezioni italiane dei soci di Maschera Scenica e si potranno osservare e conoscere maschere di diverse tipologie: veneziane in cartapesta, larvali, esotiche, della Commedia dell’arte, contemporanee con materiali di riciclo ed esemplari originali concepiti ad hoc per spettacoli teatrali. A completare la mostra la possibilità per i visitatori di immergersi nella realtà virtuale con contenuti interattivi dedicati all’arte e al teatro.

All’inaugurazione, insieme ai rappresentanti di “Calabria dietro le quinte” Giuseppe Mazzacuva e Ilenia Borgia, era presente il sindaco Giuseppe Falcomatà, con il presidente del Consiglio Comunale Enzo Marra.

«Al Castello Aragonese un’altra bellissima iniziativa promossa da Calabria dietro le quinte – ha affermato il sindaco a margine della cerimonia di inaugurazione – per un impegno culturale che è sempre meno dietro le quinte e sempre più apprezzato dalla comunità reggina e per i visitatori interessati alla nostra offerta ricettiva».

«Una settimana di esposizioni, con eventi ed iniziative tematiche – ha aggiunto – che rende speciale questo periodo e costituisce un ulteriore attrattore per una visita al castello. Un plauso va a loro anche per esser riusciti a riunire una serie di realtà artigianali che producono maschere, ma anche abiti di scena, che sono soggetti sempre interessanti e ricchi di fascino e che ci accompagnano in un viaggio alla riscoperta della storia e delle tradizioni del nostro paese e delle sue regioni. Ancora una volta il Castello Aragonese si riempie di colori e di bellezza».

«Ricordo quando, circa dieci anni fa, risultava chiuso ed inutilizzato – ha aggiunto Falcomatà – oggi è un centro pulsante di produzione culturale, ospita ogni anno centinaia di iniziative, mostre, laboratori, incontri ed attività rivolte ai visitatori, ma anche ai bambini e alle famiglie della città».

«È uno degli esempi positivi di una programmazione ampia e variegata – ha concluso – che l’Amministrazione comunale ha messo in campo in questi anni, coinvolgendo il territorio, le associazioni, gli operatori del settore culturale, sfruttando spesso finanziamenti extracomunali e valorizzando le migliori espressioni, giovani ma anche più longeve, che animano il circuito culturale a Reggio ed in Calabria». (rrc)

REGGIO – Mercoledì il reading poetico del Rhegium Julii

Mercoledì 20 marzo, a Reggio, alle 17.30, all’Aufitorium della Fondazione Lucianum, si terrà il Reading poetico organizzato dal Circolo Culturale Rhegium Julii in sinergia con le Associazione Anassilaos, Accademia del tempo libero, Cis e Rizes in occasione della Giornata Mondiale della Poesia.

La serata, a cui parteciperanno 15 protagonisti del mondo letterario calabrese e reggino in particolare, sarà introdotta a nome di tutte le associazioni partecipanti da Pino Bova, con i saluti dell’assessore metropolitano Filippo Quartuccio. Coordina la poetessa e scrittrice Daniela Scuncia che, nell’occasione, sarà la voce recitante di tante composizioni internazionali e si avvarrà d’intermezzi musicali del maestro Mario Taverriti.

Partecipano Pasquale Borruto, Loreley Rosita Borruto, Giuseppe Bova, Arturo Cafarelli, Pina De Felice, Vincenzo Filardo, Mimma Licastro, Giacomo Marcianò, Giovanna Monorchio, Clelia Montella, Caterina Marina Neri, Natale Pace, Mimma Scibilia, Daniela Scuncia, Padre Giuseppe Sinopoli, Giovanni Suraci, Francesco Tassone, Orsola Toscano, Ilda Tripodi.

Il mese dedicato alla poesia dall’Unesco è molto avvertito in tutto il mondo. In Spagna , da alcuni anni, coppie di giovani scambiano un libro con una rosa, in altre città si coglie l’occasione per diffondere le ragioni della sensibilità e della gentilezza, in altre ancora si  organizzano diverse letture e meeting editoriali. Il tema, insomma, suscita parecchio entusiasmo e stimola diverse iniziative.

Nessuno può negare che queste ricorrenze possono essere estremamente utili per recuperare il senso della pace, della bellezza e dell’armonia, contro ogni forma di violenza, tutto ciò che in una parola si possono chiamare armonia, creatività, rigenerazione sociale. (rrc)

REGGIO – Al via il Festival nazionale del cabaret “Facce da Bronzi”

Prende il via domani, al Castello Aragonese di Reggio, la decima edizione del Festival Nazionale del cabaret Facce da Bronzi, con la rassegna Musica e cabaret al castello e il concerto dell’Elisa Lorena TangoTrio” con Elisa Lorena (voce), Daniele Colistra (chitarra) e Pino Delfino (contrabasso).

La kermesse è stata ideata e prodotta dall’Associazione “Calabria dietro le quinte – Aps” con la direzione organizzativa di Giuseppe Mazzacuva, il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del Comune di Reggio Calabria ed il sostegno della Regione Calabria nell’ambito dell’avviso “Attività culturali 2022” Pac 2014-2020 – azione 6.8.3.

Ad arricchire la manifestazione al Castello Aragonese, quinidi, spettacoli dal vivo con artisti nazionali, laboratori per bambini, degustazioni e di una prestigiosa mostra dal titolo Maschere in mostra, con le opere di Maschera Scenica APS e della Camera Regionale Arti e Moda Calabria “Unicram”.

Si prosegue, poi, venerdì 22 marzo alle 20.45 lo spettacolo di cabaret Chissù è de nostri (ingresso a pagamento) con il comico catanzarese Piero Procopio e a seguiredegustazione di prodotti tipici calabresi.

Attraverso una serie di divertenti monologhi, l’artista catanzarese racconterà alcune vicende quotidiane tipiche del Calabrese doc, tra rapporti di coppia complicati e funerali a dir poco coreografici, mettendo in luce pregi e difetti della nostra società con un pizzico di ironia. Insomma, un tuffo nei ricordi ma, allo stesso tempo, un’analisi attenta e ironica del quotidiano.

Sabato 23 marzo alle 20.45 (ingresso a pagamento) lo show di cabaret Definitivo 3 con il comico di “Zelig” Vincenzo Comunale, autore di quattro one man show: Quasi Adulto, Sono confuso, ma ho le idee chiare, Titolo Provvisorio e il più recente Definitivo3.

Con i suoi monologhi, Comunale spesso ribalta la realtà, evidenziandone le contraddizioni e proponendo punti di vista alternativi ma sempre originali. Lo spettatore è costantemente coinvolto, per essere parte attiva dello show. Se vuole parlare di Napoli, evita i luoghi comuni; se vuole parlare della sua generazione, evita discorsi retorici; se vuole parlare di cose che non conosce, evita.

Previsti, per il 23 marzo, un laboratorio creativo per i più piccoli dal titolo Il Castello delle maschere, che prevede la realizzazione di originali maschere utilizzando materiali da riciclo. (rrc)

Concluse le celebrazioni per i 20 anni del Planetarium Pythagoras di Reggio

«Non posso che tirare un bilancio bellissimo e positivo di questi 20 anni», ha dichiarato Angela Misiano, responsabile scientifica del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria, che ha celebrato i 20 anni dalla nascita.

Penso «ai tanti giovani che, oggi, sono protagonisti nel mondo e rappresentano la città, così come ai nostri “pulcini” che, il prossimo 17 aprile, affronteranno i Campionati di Astronomia. Sono grata – ha aggiunto – a tutte le istituzioni e, soprattutto, ad una Città Metropolitana che è stata determinante in questo percorso di affermazione e crescita».

Le celebrazioni si sono concluse nella struttura di Via Margherita Hack, dove la responsabile Misiano, assieme al consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ed all’intero staff dell’osservatorio, hanno organizzato un momento di approfondimento sul ruolo e le attività svolte dal 2004 ad oggi. Oltre alla proiezione di un video-racconto sugli ultimi 20 anni, il programma ha previsto una breve osservazione del cosmo, un intrattenimento musicale eseguito dall’Ensemble di fiati del Conservatorio “Francesco Cilea” ed il simbolico taglio della torta.

L’Ente guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, infatti, «è l’unica amministrazione pubblica che si è fatta carico della gestione di un planetario. In Italia non esistono esempi simili».

«Il Pythagoras – ha detto la professoressa Misiano – è un oratorio laico dove i ragazzi e le ragazze si possono confrontare su argomenti di interesse scientifico. Noi, per quelle che sono le nostre competenze, li aiutiamo a migliorare offrendo loro strumenti in grado di renderli autonomi nel giudizio e nello svolgimento delle attività didattiche quotidiane. La scienza è una palestra di democrazia ed aiuta a diventare cittadini responsabili».

«Il Planetario – ha proseguito Misiano – ha una strumentazione di ultima generazione, forte degli investimenti che sono stati fatti in un settore chiave per la nostra società contemporanea e futura. Oltretutto, si sono potuti assumere due lavoratori a tempo indeterminato grazie ai fondi della Città Metropolitana. C’è, dunque, anche un risvolto positivo in termini economici, sociali ed occupazionali».

Palazzo Alvaro, quindi, «è stato lungimirante nel credere sulla cultura scientifica – ha detto Misiano –. La passione ed il coinvolgimento del sindaco Falcomatà e del consigliere Quartuccio sono, probabilmente, la testimonianza più diretta ed efficace di questa programmazione vincente».

«Reggio Calabria – ha concluso Angela Misiano – è una città viva dove le attività culturali sono molte, di ampio respiro e di un livello elevato. Il planetario è la sintesi corretta dell’unità fra le culture umanistica e scientifica».

«È una giornata di festa per tutta la comunità metropolitana, per l’Ente, per il Planetario, per il mondo accademico e scolastico e per quanti, in tutti questi anni, hanno avuto modo di visitare il Pythagoras», ha detto Quartuccio a margine del convegno Planetario, sistema educativo e didattica non formale, organizzato a Palazzo Alvaro in occasione dei 20 anni del Planetario.

«Il Planetario – ha sottolineato – è un autentico punto di riferimento per l’intera Calabria e riesce a far scuola anche fuori regione».

«Nel tempo, infatti – ha aggiunto – ha saputo costruire le giuste direzioni per poter essere il cuore pulsante dell’alta cultura scientifica sul nostro territorio. Da 20 anni, il Pythagoras, è tutto questo. Con il sindaco Giuseppe Falcomatà stiamo continuando ad investire fortemente sui ragazzi e sui docenti perché crediamo che, attraverso la cultura, si possono davvero cambiare le sorti del nostro splendido comprensorio».

Un ringraziamento al lavoro svolto dal consigliere Quartuccio è arrivato dal vicesindaco Carmelo Versace, che ne ha sottolineato l’impegno e riconoscendo, al tempo stesso, «la lungimiranza di questa amministrazione nel voler puntare, sempre di più, su un particolare asset scientifico che coinvolge i massimi esperti di settore».

«La nostra ambizione – ha affermato – è quella di continuare a far crescere una rete intorno al Planetario che, grazie a lavoro della professoressa Misiano e del suo infaticabile staff, è riuscita a far entrare Reggio Calabria in un circuito virtuoso di altissimo livello».

Anche il presidente dell’associazione dei Planetari italiani, Dario Tiveron, si è soffermato «sull’opera fondamentale ed encomiabile portata avanti dalla Città Metropolitana».

ù«Questa ricorrenza – ha ricordato – si inserisce nel centenario che celebra il planetario moderno presentato, per la prima volta, al Deutsches Museum di Monaco di Baviera. In questa giornata, dunque, festeggiamo due importanti compleanni».

«Oggi – ha continuato – esistono più di 4mila planetari nel mondo, una diffusione molto varia in termini di tecnologie accomunata dal cercare di rendere l’astronomia, l’astrofisica, la cosmologia e le scienze più difficili accessibili a tutti attraverso la qualità dei divulgatori ed una visione molto immersiva di come funziona il cielo».

«In questo senso – ha concluso Tiveron – il Planetario di Reggio Calabria raggiunge appieno il suo scopo e si identifica fra le migliori realtà del Paese».

Anna Brancaccio, dirigente del Miur, ha definito il Pythagoras «struttura di eccellenza», riconoscendo alla Città Metropolitana l’abilità di averla «interpretata fino in fondo grazie alla capacità di promuovere svariate attività rivolte alle scuole che hanno così potuto raccogliere una straordinaria opportunità di conoscenza astronomica e divulgazione scientifica».
«Qui – ha concluso – le studentesse e gli studenti possano riconoscere attitudini e competenze in grado di spronarli ad intraprendere strade di tipo scientifico. In Italia ne abbiamo tanto bisogno. Ben venga, dunque, l’affiancamento del Planetario alla scuola per un’educazione non formale capace di invogliare l’approfondimento degli studi scientifici». (rrc)

 

REGGIO – Al via i lavori per il Giardino delle Esperidi a San Giovanni di Pellaro

Sono partiti i lavori per realizzare il Giardino delle Esperidi a San Giovanni di Pellaro, un parco botanico che vuole celebrare il Bergamotto di Reggio Calabria e gli altri agrumi dell’area Mediterranea.

Si tratta di un progetto innovativo, finanziato dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, con i fondi React-Pon Metro, che punta alla creazione di un’area verde destinata alla coltivazione ed allo studio di alcuni frutti identitari del territorio reggino.

Il sindaco Falcomatà, assieme ai consiglieri comunali delegati ai Parchi e Giardini, Massimiliano Merenda, ed allo Sport, Giovanni Latella, ha fatto visita al cantiere dove un bergamotteto di proprietà dell’Ente diventerà una distesa verde in cui studiare, conoscere, approfondire o semplicemente apprezzare i colori ed i profumi di una vasta gamma di alberi d’agrume. Oltre alle specie di bergamotto già esistenti, infatti, verranno messe a dimora una moltitudine di varietà di mandarino, limone, lime, pomelo, pompelmo, chinotto e arancio tra una fitta sequenza di siepi e piante ornamentali.

«Un’oasi verde», l’ha definita il sindaco Falcomatà riflettendo su come «l’amministrazione comunale stia continuando il percorso, intrapreso da tempo, di valorizzazione del Bergamotto di Reggio Calabria proprio in una fase in cui è forte il dibattito intorno alle tutele da assegnare al nostro “oro verde” attraverso il riconoscimento del marchio Igp o Dop».

«Ampliamo un bergamotteto – ha spiegato Giuseppe Falcomatà – realizzando il “Giardino delle Esperidi”, un vero e proprio parco pubblico tematico orientato alla valorizzazione delle biodiversità grazie alla creazione di un agrumeto polispecifico in cui promuovere le filiere connesse al frutto tipico reggino. In una seconda fase, lo spazio si presterà ad ospitare iniziative con finalità didattiche, sociali e culturali attraverso la rivalorizzazione di alcuni immobili da adibire a centro studi e ricerca sulla storia straordinaria del Bergamotto di Reggio Calabria o esclusivi punti ristoro».

«Le piante d’agrume che verranno messe a dimora – ha proseguito il sindaco – saranno davvero di ogni tipo, seguendo una filosofia precisa che aiuterà a comprenderne l’importanza delle diversità quale fonte di assoluta ricchezza. Il “Giardino delle Esperidi” rientra fra i progetti realizzati attraverso i fondi Pon Metro – React Eu, seguiti dal consigliere Massimiliano Merenda, dal Settore Ambiente e dal dirigente Giuseppe Richichi. A loro va il mio ringraziamento».

Per il consigliere Merenda, questa attività «racchiude molteplici aspetti positivi che vanno dalla rigenerazione urbana dei luoghi, alla tutela e valorizzazione ambientale fino alla promozione e salvaguardia delle specificità agrumicole del nostro territorio». «Quest’area di San Giovanni di Pellaro – ha detto Merenda – diventerà un giardino popolato da alberi di ogni specie. Verrà creato un campo scuola, grazie al lavoro del settore Ambiente ed alla collaborazione con l’Università “Mediterranea”, dove studenti e studentesse potranno visitare e conoscere i nostri agrumi».

«L’intervento – ha concluso – finanziato all’interno del React Eu, risponde appieno alle linee d’indirizzo dell’amministrazione Falcomatà che promuove e rilancia la cultura botanica mantenendo fede alla vocazione dei luoghi ed alle tradizioni incarnate dai nostri preziosi agrumi». (rrc)

REGGIO – Domani si presenta il libro “Uccidete il Dj”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18.30, al Circolo Culturale “Guglielmo Calarco”, sarà presentato il libro Uccidete il dj. Il Settantasette i riva allo Stretto di Fabio Cuzzola ed edito da DeriveApprodi.

Conversa con l’autore Angela Curatola, interviene il prof. Luciano Tripepi.

Siamo nella Reggio Calabria degli anni settanta, un gruppo di giovani decide di non emigrare per creare spazi di libertà e aggregazione grazie al rock e alle radio libere. Nasce così l’esperienza del primo record store in città con vinili provenienti da tutto il mondo. Ma i loro sogni si scontreranno presto con l’efferato omicidio di due loro amici dj. Qualcuno vuole spegnere la musica, ma una voce misteriosa rivelerà cose che faranno tremare l’Italia. Tra trame nere, intrecci mafia-politica, ribellione giovanile, l’autore ci conduce in un’avvincente storia sul Sud degli anni Settanta.

Fabio Cuzzola ,insegnante, ha maturato la sua esperienza autoriale partendo dallo studio delle fonti orali.Dalle sue esperienze di ricerca storica sono nati: Reggio 1970 (Donzelli, 2007), Cinque anarchici del Sud (Castelvecchi, 2020). Dal 2012 fa parte del collettivo di scrittura Lou Palanca, grazie al quale è approdato al genere del romanzo storico politico firmando: Blocco 52 e Ti ho vista che ridevi (Rubbettino, 2013 e 2015). (rrc)

REGGIO – Domani il Premio “Vincenzo Panuccio”

Domani mattina, a Reggio, alle 10, nell’Aula Dipartimento Digies dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà l’edizione 2024 del Premio “Vincenzo Panuccio” alla professione, alla cultura e all’impegno sociale, che sarà assegnato al dott. Vincenzo Trapani Lombardo, già presidente della Fondazione Hospice “Via delle Stelle” di Reggio.

Il Premio, intitolato alla memoria del prof. Vincenzo Panuccio, è organizzato dalla Fondazione Mediterranea insieme al Lions Club Reggio Calabria Host e il Dipartimento Digies dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Si parte con i saluti di Daniele Cananzi, direttore del Dipartimento Digies. Introducono e coordinano Vincenzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea e la dott.ssa Wanda Albanese De Leo, presidente Lions Cllub Reggio Calabria Host.

Presiede la prof.ssa Francwsca Panuccio. Presenta Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente. Intervengono Eduardo Lamberti Castronuovo, del Comitato scientifico della Fondazione Mediterranea, Raffaello Abenavoli, segretario Fondazione Mediterranea, Rosa Maria Perrone, segretaria Lions Club RC Host, Domenico Praticò, presidente Zona I – Distretto Lions 108ya, Sandro Borruto, presidente Circoscrizione I – Distretto Lions 108ya e Giuseppe Naim, vicegovernatore Distretto Lions 108ya.

 

L’OPINIONE/ Vincenzo Vitale: Dalla demolizione di Piazza De Nava alla tutela del piano De Nava

di VINCENZO VITALE – “Sero sapiunt Phryges” ovvero “troppo tardi mettono giudizio i Frigi”. Non c’è nessuna espressione migliore di questa, di Cicerone, per commentare la Soprintendenza che avvia la procedura di tutela per il “Piano De Nava” dopo averne demolito l’omonima piazza, che di quel Piano ne era parte integrante.

Usando un’espressione meno aulica, potremmo dire che la Soprintendenza intende chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti, ovvero vuole proteggere l’identità storica della città dopo che questa è stata vandalizzata con la demolizione di una piazza identitaria. Gli intenti odierni della Soprintendenza sono certamente opportuni e assolutamente condivisibili: meglio tardi che mai, meglio cambiare rotta oggi, quando ormai però il danno è stato già fatto, piuttosto che continuare con altre demolizioni del patrimonio storico urbanistico reggino. La prossima piazza in lista per la demolizione era stata già identificata in Piazza del Popolo, dallo stile ancor più razionalista di piazza De Nava.

Parole grosse? Certamente pesanti, ma basate su fatti storicamente avvenuti. Il rifacimento di piazza De Nava, infatti, che è passato attraverso una sua demolizione, nasce da un’idea progettuale interna alla Soprintendenza che, rimossi i vincoli posti dal Comune di Reggio, si è attribuita la direzione dei lavori portando avanti, Comune compiacente e in assenza di controllo esterno, un disegno distruttivo dell’identità cittadina che non ha eguali nella storia dell’architettura italiana.

Oggi si cambia registro e si intende porre un vincolo paesaggistico e ambientale per salvaguardare l’identità urbanistica del centro cittadino, espressione del Piano De Nava della ricostruzione dopo l’immane tragedia del sisma del 1908. Ne siamo tutti contenti, e non potremmo essere diversamente, ma non dimentichi di come fin ora questa articolazione periferica dello Stato ha agito: nel non tutelare il basolato storico del Corso Garibaldi, di gran pregio, per accondiscendere alla sua sostituzione con mattonelle di nessun valore; nel tutelare, al contrario, le cabine del lido comunale risalenti agli anni Settanta, di nessun valore né storico né identitario né urbanistico né strutturale.

Si ha l’impressione di essere di fronte a un grumo di burocrati ondivaghi, nella migliore delle ipotesi, ovvero suscettibili a influssi che hanno poco da condividere con la cultura urbanistica e con la storia dell’architettura. Presupponendo che non vi siano interessi diversi da quelli pubblici, sui quali comunque la Procura ha un procedimento aperto, sembra che la Soprintendenza, anche per bocca del suo già maggiore rappresentante oggi Direttore museale, abbia a cuore solo avere “le carte a posto”. Ci può anche star bene che si abbiano le “carte a posto”, ma non basta: occorre avere idee buone e lungimiranti. Da oggi si avranno? Se guardiamo al recente passato c’è da dubitarne. Staremo a vedere. (vv)

[Vincenzo Vitale è presidente della Fondazione Mediterranea]