REGGIO – Presentati i risultati del primo cantiere di digitalizzazione del patrimonio

«Investire nella digitalizzazione significa non solo tutelare e conservare le testimonianze del passato, ma anche costruire nuovi strumenti per interpretarle, valorizzarle e condividerle con un pubblico sempre più ampio e diversificato. È una sfida fondamentale per i musei contemporanei, che devono saper coniugare tradizione e innovazione per continuare a essere luoghi vivi di conoscenza e partecipazione». È quanto ha detto Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, intervenendo alla presentazione dei risultati del primo cantiere di digitalizzazione del patrimonio culturale, promosso nell’ambito del PNRR e coordinato dall’Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale – Digital Library del Ministero della Cultura.

Il progetto, riconducibile al Sub-investimento 1.1.5 della Misura M1C3 1.1.1 “Digitalizzazione del patrimonio culturale – categoria Oggetti Museali: beni di deposito (storico-artistici, archeologici) e grafici”, ha visto il MArRC nel ruolo di soggetto capofila di un cluster regionale che comprende anche i musei archeologici di Lamezia Terme, Gioia Tauro e Vibo Valentia, per un totale complessivo di oltre 28.000 risorse digitali.

«Il nostro compito, oggi – ha ricordato Sudano – è rendere il patrimonio culturale sempre più accessibile, inclusivo e capace di dialogare con il presente».

Presso il MArRC, le attività hanno portato alla digitalizzazione di oltre 12.000 beni museali, in gran parte riferibili al più importante santuario dell’antica Rhegion, rinvenuto alla fine dell’Ottocento nell’area Griso Laboccetta. Il cantiere, avviato lo scorso gennaio, è stato affidato al Consorzio Maggioli e portato avanti da Sinapsys – Società del Gruppo Maggioli e da Maggioli Cultura e Turismo. Le operazioni – supervisionate da Laura Criscuolo (Chief at Cultural Heritage Division di Sinapsys) e coordinate da Marco Di Lieto (Project Manager) – sono state condotte dal fotografo Domenico Critelli, dalla restauratrice Aba Muleo e dal tecnico del restauro Alessandra Milea. Il lavoro ha previsto la realizzazione di fotografie ad altissima definizione, secondo le direttive del Piano Nazionale di Digitalizzazione, una dettagliata schedatura dei materiali, la verifica del loro stato di conservazione e il loro riordino e adeguata sistemazione nei depositi.

«Con questo intervento confermiamo la nostra visione: la digitalizzazione non è solo un processo tecnico, ma un atto strategico che connette tutela, accessibilità e valorizzazione del patrimonio», ha affermato Alessandro Carellario, Responsabile PAC e Progetti Grandi Clienti del Gruppo Maggioli e Amministratore Delegato di Sinapsys».

«Come Maggioli, grazie alle nostre competenze trasversali su cultura e turismo  – ha aggiunto – siamo impegnati a trasformare l’innovazione in valore pubblico, affiancando musei e istituzioni in progetti capaci di rafforzare l’identità dei territori, migliorare l’esperienza culturale e generare impatti duraturi. Operazioni come questa dimostrano quanto il patrimonio culturale possa essere una leva concreta di sviluppo e coesione».

Durante l’incontro, sono stati illustrati anche i contenuti del secondo cantiere di digitalizzazione attualmente in corso, dedicato alla valorizzazione dell’imponente archivio fotografico dell’ex Soprintendenza Archeologica della Calabria, che documenta oltre un secolo di attività di tutela e ricerca sul territorio.

L’intervento riguarda più di 215.000 tra positivi, negativi, diapositive e lastre fotografiche, ed è realizzato dalla società Dabimus s.r.l. con una squadra composta dalle operatrici digitali Elisabetta Gargano e Valentina Sardone e dai fotografi Giorgio Amato e Nicola Amato, coordinati da Nicola Barbuti, con il supporto del personale interno del Museo, in particolare dell’architetto Antonino Giordano. Per entrambi i cantieri, il direttore dell’esecuzione e responsabile per l’Istituto è la funzionaria archeologa del MArRC Daniela Costanzo; i referenti per la Digital Library del Ministero della Cultura sono Fabiana Ciafrei (project owner), Cinzia Gallo (business manager) e Maria Rosaria Luberto (business manager collaudo).

Il progetto rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di innovazione tecnologica e valorizzazione del patrimonio archeologico calabrese, contribuendo in modo concreto a rendere accessibili, fruibili e conservabili nel tempo testimonianze di straordinario valore storico e culturale. Il MArRC conferma così il proprio ruolo di istituzione all’avanguardia, impegnata nella tutela e nella diffusione della conoscenza del patrimonio, in sinergia con le altre realtà museali del territorio e con il Ministero della Cultura. (rrc)

REGGIO – Si presenta la silloge poetica “Delle cose in quanto cose”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, nella sede ANMIG di Viale Amendola, 29/R, sarà presentata la silloge poetica Delle cose in quanto cose di Dario Franco.

L’evento è organizzato dall’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra. A guidare la serata, insieme all’autore, saranno Rossella Ravenda, responsabile dell’area cultura dell’ANMIG e punto di riferimento per l’organizzazione degli eventi dell’associazione, e Stefano Morabito, docente e socio ANMIG, che ha collaborato attivamente alla realizzazione dell’iniziativa. È stata proprio la prof.ssa Ravenda, da sempre promotrice di occasioni di crescita e confronto culturale, ad accogliere con entusiasmo e determinazione l’idea di questo incontro, riconoscendone il valore umano e poetico.

La serata si propone non solo come una presentazione letteraria, ma come uno spazio di dialogo autentico in cui la poesia diventa ponte tra pensiero ed emozione, tra autore e comunità. Un invito aperto a tutti coloro che vogliono lasciarsi toccare e ispirare dalla forza dei versi.

Delle cose in quanto cose  è un’opera che esplora il senso profondo della realtà, la decostruzione dei significati, l’identità e i nuovi inizi, con uno sguardo lucido e sensibile sulle “cose in quanto cose”.

«Sarà davvero un piacere condividere con la comunità reggina una riflessione sul valore e sull’importanza della poesia», afferma Dario Franco. «Spesso si commette l’errore di credere che la poesia sia una cosa per pochi. Sarà una buona occasione per dimostrare che, al contrario, essa appartiene inevitabilmente alla vita di tutti. I versi delle mie poesie fungeranno da veicolo e accompagneranno in questo viaggio poetico». (rrc)

 

A Reggio l’evento conclusivo del progetto “Tra Scilla e Cariddi”

Mercoledì mattina, a Reggio, alle 9.30, nella Sala Monteleone del Consiglio regionale, saranno presentati i risultati del progetto “Tra Scilla e Cariddi: traghettare il fresco profumo della libertà, protagoniste scuole calabresi e siciliane”.

Finanziato dall’Unione Europea – NextGeneration EU, il progetto ha coinvolto tredici scuole della regione Calabria e dieci della Sicilia in un percorso di  educazione alla cittadinanza attiva, legalità e memoria, con l’obiettivo di promuovere una cultura della giustizia, della partecipazione e della libertà tra le nuove generazioni. Un percorso formativo animato dalla coop Azione Sociale di Messina e dal Centro Comunitario di Reggio Calabria, capofila l’Istituto Alberghiero di Soverato.                                                                                                                                                                                 L’idea di coinvolgere Istituti scolastici della Regione Sicilia e la Regione Calabria nasce dalla necessità di riscattare queste due terre martoriate dai fenomeni di mafia e di ‘ndrangheta, rendere Protagonisti i ragazzi e le ragazze, da 11 ai 18 anni, fornendo loro strumenti che li possano rendere attori reali del cambiamento dei propri territori, soprattutto far conoscere loro esperienze positive che possano aiutarli a far cambiare la narrazione con cui vengono sempre identificate queste due regioni e per formare  cittadine e cittadini attivi, partecipi, responsabili e competenti, consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri.

Il programma prevede un Podcast a cura degli studenti partecipanti al progetto, e gli interventi dell’assessore regionale, Caterina Capponi, Politiche giovanili, dell’assessore regionale, Stefania Caracciolo, Istruzione, dell’assessore Politiche sociali, Lucia Nucera, Franca Falduto, Coordinamento delle Consulte Provinciali Studentesche della Calabria, Pietro Molinaro, Presidente Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, del D.S. dell’I.I.S. “Malafarina” di Soverato Saverio Candelieri, scuola capofila del progetto, un intermezzo musicale a cura dell’Orchestra degli studenti dell’I.C. “Cariati”.

Previsto uno Spazio dedicato agli studenti, talk con Vincenzo Chindamo e Antonino De Masi, esempi e storie dell’impegno nella lotta alla criminalità organizzata, conclusioni e rilancio delle prospettive future a cura di Mario Nasone, presidente Centro Comunitario Agape, Debora Colicchia, Azione Sociale Cooperativa – Sicilia. Coordina i lavori Giulia Melissari, coordinatrice progetto Centro Comunitario Agape. (rrc)

L’OPINIONE / Sasha Sorgonà: A Reggio si balla ma non si lavora

di SASHA SORGONÀA Reggio Calabria è stato annunciato un laboratorio gratuito per aspiranti DJ rivolto a giovani tra i 14 e i 35 anni. Una notizia che, a prima vista, sembra positiva: si parla di formazione, di cultura, di giovani. Ma se grattiamo via l’entusiasmo iniziale, restano molte domande aperte e una considerazione centrale: non basta insegnare una competenza, se poi non si costruisce un contesto in cui applicarla.

Il laboratorio – promosso con grande enfasi e con il coinvolgimento di nomi noti del panorama musicale italiano oltre che certamente validi artisti reggini – punta a “formare nuovi talenti”. Ma formare per cosa, e soprattutto, per dove?

A Reggio Calabria oggi non esiste un ecosistema professionale della musica che possa assorbire 15 o più nuove figure nel settore DJing e intrattenimento. Non ci sono festival pubblici stabili, non ci sono spazi di coworking creativo, e perfino il numero di locali che offrono opportunità reali di lavoro stabile per questa posizione è estremamente limitato. Mi domando cosa abbia davvero in mente l’Amministrazione Falcomatà per il futuro di questi giovani?

Anche immaginando che da questo corso emergano veri talenti – cosa auspicabile – dove lavoreranno? Chi li seguirà nel post-formazione? Chi li accompagnerà nella costruzione della loro carriera?

Il vero nodo è che si continua a confondere l’evento con il progetto. Un laboratorio non è un piano di sviluppo. Un workshop non è una filiera. La cultura non è un servizio che si attiva con un bando spot ogni tanto: è un’infrastruttura, è un’economia, è una politica di lungo periodo.

Sarebbe certamente stato più serio, volendo creare un bando del genere, coinvolgere una realtà come il Conservatorio e creare delle figure che possano interagire professionalmente, in modo più ampio e ad alti livelli nel mondo dello spettacolo e della musica.

Un corso per DJ avrebbe certamente senso se inserito in un piano più ampio che comprenda la creazione di spazi permanenti per la musica e la sperimentazione artistica; il sostegno alle imprese culturali locali; il dialogo con locali, festival, club e radio per creare opportunità lavorative vere.

Ma la vera occasione persa è un’altra: perché quantomeno non sono state coinvolte le realtà locali già attive nel settore?

A Reggio ci sono club, DJ, collettivi musicali, agenzie artistiche e culturali, locali storici e nuove realtà che, nonostante le difficoltà, mantengono viva una scena musicale sotterranea ma vivace. Ovviamente parliamo di aziende che possano creare posti di lavoro non singoli professionisti isolati. Sono queste che potrebbero offrire una continuità, una prospettiva concreta, un ponte tra formazione e lavoro. E invece la stragrande parte degli operatori viene sistematicamente esclusa da chi promuove eventi calati dall’alto.

Sostenere i giovani vuol dire prima di tutto rispettarli, non usarli per fare comunicazione. Non serve un selfie a fine corso, serve una visione di città. Un’idea politica e culturale che metta la musica e l’arte al centro dello sviluppo locale.

Reggio Calabria ha estremo bisogno di smettere di rincorrere i bandi e cominciare a costruire strategie di lungo periodo. Di smettere di improvvisare e iniziare a progettare.

Perché il futuro dei nostri giovani non si gioca nel tempo di un laboratorio. Si gioca nel tempo di un investimento strutturale, economico e culturale. 

O li aiutiamo a restare per costruire qui, o li stiamo solo illudendo prima di perderli. Di nuovo. (ss)

[Sasha Sorgonà è founder di Spinoza]

REGGIO – Grande affluenza all’open day dell’Aba

Grande affluenza all’Open Day dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, che ha aperto le sue “porte” agli studenti della città e non solo (presente anche il Liceo artistico di Milazzo) consentendo di conoscere da vicino l’ampia offerta formativa, i progetti innovativi, i laboratori ma soprattutto, dialogare e confrontarsi con i docenti.

Un percorso formativo ben strutturato che attira e incuriosisce ragazzi, giovani artisti e tante famiglie accorse all’evento per approfondire il programma didattico promosso.

«Anche quest’anno, abbiamo voluto creare un’occasione di incontro con i giovani delle scuole secondarie per sensibilizzarli a proseguire gli studi superiori e promuovere lo sviluppo della cultura attraverso una sempre maggiore apertura al territorio – afferma il direttore dell’AbaRC, Piero Sacchetti –. L’Open Day è sicuramente un’opportunità per far conoscere la nostra struttura, i laboratori unici che ha l’Accademia, la sua ampia offerta formativa e il Corpo docente che coinvolgerà gli studenti in attività formative che poi, saranno portate a termine nel corso dell’anno accademico».

Sulla stessa lunghezza d’onda le docenti Rosita Commisso e Giulia Romiti che, nel ricordare l’attivazione l’anno scorso, di tre nuovi corsi di studi triennali quali Design, Graphic Design e Arte Sacra Contemporanea, hanno puntualizzato come i «corsi hanno l’obiettivo di fornire competenze relative all’ambito progettuale e permettono di acquisire le basi culturali e tecniche per sviluppare prodotti innovativi».

«Quella che proponiamo – ha concluso Romiti – è un’offerta formativa in continua crescita ed è stata in gran parte aggiornata considerando l’evoluzione delle figure professionali da formare e richieste dal mercato. E’ un’Accademia sempre più connessa con il territorio e proiettata verso il mondo, l’innovazione e la tecnologia per una formazione inclusiva e contemporanea». (rrc)

REGGIO – La mostra “L’incontro”

S’inaugura domani, a Reggio, al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria, “L’Incontro”, la mostra personale dell’artista visiva Larissa Mollace, a cura di Antonella Aricò e Laura Mileto, con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Intervengono la dott.ssa Annamaria Franco, Funzionaria responsabile del Palazzo della Cultura“P. Crupi, il dott. Filippo Quartuccio, Delegato alla Cultura, Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’artista Larissa, la dott.ssa Antonella Aricò e la dott.ssa Laura Mileto, storiche dell’arte – curatrici mostra.

L’esposizione, visitabile fino al 31 luglio, si sviluppa in cinque ambienti immersivi che affrontano, con linguaggi e materiali differenti, i temi dell’incontro, della perdita, della memoria e dell’amore. Tra pittura, fotografia, installazioni narrative e ready-made, l’artista costruisce un’esperienza che interroga lo spettatore sul piano sensoriale ed emotivo.

L’incontro si colloca all’interno del programma culturale di Palazzo Crupi come riflessione sull’arte contemporanea intesa come strumento di conoscenza emotiva. L’opera di Mollace si distingue per una tensione costante tra fragilità e cura, trauma e trasformazione. Le installazioni non offrono letture univoche, ma aprono spazi interpretativi aperti, dove il pubblico è invitato a farsi parte attiva del processo.

Il progetto è articolato come un attraversamento psichico e simbolico, un vero e proprio rito contemporaneo che stimola il visitatore a superare la propria passività. Le cinque sale della mostra – Il Salotto dei Malinconici, Non accettare caramelle dagli sconosciuti, Rosso Cupido, Lacrimarium, Incontro – rappresentano tappe di un’indagine intima e universale.

Ogni ambiente si presenta come una soglia percettiva, dove la presenza dell’altro, l’assenza, la vulnerabilità e l’affetto prendono forma attraverso immagini, oggetti e gesti evocativi. La malinconia postmoderna, la fiducia tradita, l’amore imperfetto, il lutto invisibile e il silenzio condiviso emergono come nuclei tematici che orientano una narrazione sensibile e stratificata.

«L’incontro non è solo il titolo della mostra, ma la sua essenza”, affermano le curatrici Antonella Aricò e Laura Mileto. “Un invito ad attraversare il sentire umano nelle sue molteplici sfumature, facendo dell’arte un luogo di prossimità, ascolto e consapevolezza».Come afferma la stessa artista:«Creare arte e vivere nell’arte altrui è un antidoto al male di vivere, una condizione alla quale non si può sfuggire, perché diviene bisogno espressivo». (rrc)

REGGIO – Giovedì una giornata di prevenzione con la Uil

Sarà una mattinata interamente dedicata alla salute e alla prevenzione femminile, quella in programma giovedì alle 10, a Reggio, al Consultorio di Reggio Sud, in via Padova.

L’incontro è promosso dalle Pari Opportunità della UIL Pensionati Calabria, in collaborazione con UIL Calabria, UIL Pensionati Reggio Calabria, Ada (Associazione per i Diritti degli Anziani) di Reggio Calabria, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

L’obiettivo è promuovere la cultura della prevenzione e sensibilizzare le donne, giovani e anziane, sull’importanza della salute ginecologica, offrendo loro uno spazio di ascolto, cura e informazione.

Nel corso della mattinata sarà possibile effettuare una visita ginecologica gratuita. L’evento è pensato in particolare per le donne che hanno difficoltà ad accedere ai servizi sanitari, ma rappresenta un’opportunità per tutte di prendersi cura di sé.

Questa iniziativa si inserisce nel solco di un precedente incontro informativo dedicato al ruolo e ai servizi offerti dai Consultori Familiari. In particolare  vorremmo si garantisse il diritto alla salute di tutte le donne, senza distinzione di età.

«Si ricorda – si legge in una nota – che i Consultori Familiari offrono visite gratuite e senza necessità di impegnativa durante tutto l’anno: un servizio fondamentale che tutela la salute delle donne in ogni fase della vita. I Consultori sono presidi che  rivestono un’importanza sociale fondamentale perché garantiscono ascolto, prevenzione e cura, promuovendo la salute e i diritti delle donne e delle famiglie, in un’ottica di prossimità e inclusione». (rrc)

Nasce il Premio Reggio Calabria Press

Ringraziare coloro che “scrivono” sulla Città della Fata Morgana, in particolare gli operatori dei mezzi della comunicazione sociale. È questo l’obiettivo del Premio “Reggio Calabria Press”, istituito dalla Pro Loco “Città di Reggio Calabria”, guidata da Giuseppe Tripodi.

È stata la Pro Loco stessa ad annunciarlo, in una lettera invita alla scrittrice molisana Paola Giaccio di Agnone (Isernia), per «ringraziarla di avere ambientato il racconto “In fuga verso la libertà” sia a Reggio Calabria che in altre iconiche località della regione (tra cui Scilla, Tropea, Pizzo, Vibo Valentia, ecc.)», ha spiegato l’Università delle Generazioni, spiegando come «questa narrazione farà parte di un libro contenente altri due racconti, di cui uno ambientato a Vibo Valentia ed il terzo in Molise. Tale triade intende trattare storie di coraggio da parte dei protagonisti: la fuga, appunto, e l’emancipazione di una donna che subiva violenze dal marito; il bullismo tra ragazzi e le problematiche di chi abusa dei social. Tre situazioni drammatiche da cui uscire e guarire. Sarà un libro di particolare valore psico-socio-pedagogico che verrà presto dato alle stampe dall’editrice napoletana “Valle del Tempo” di Mario Rovinello. 

«Tale riconoscimento – ha spiegato l’Università delle Generazioni – vuole premiare chi contribuisce a valorizzare maggiormente, e nel migliore dei modi, le bellezze e le caratteristiche della gente e dei luoghi reggini, promuovendo quanto c’è da far conoscere in Italia e nel mondo. Ciò potrebbe incentivare l’interesse pure di scrittori nazionali ed esteri, ma anche di giornalisti, registi, documentaristi, sociologi, artisti e così via, di modo che si accresca sempre più la visibilità di uno dei luoghi più belli del mondo quale è lo Stretto di Messina. Tale riconoscimento costituirà una delle sezioni del “Premio Reggio Calabria Day” che, a luglio, giungerà alla sua 22esima edizione; mentre si è appena conclusa con grande successo a Firenze la 24ma tornata del Premio Internazionale Bronzi di Riace; entrambi gli eventi sono voluti ed organizzati dal presidente Giuseppe Tripodi, sempre ben coadiuvato dai suoi validissimi collaboratori e sponsor». (rrc)

REGGIO – Aperte iscrizioni al Conservatorio Cilea

Fino al 31 maggio è possibile presentare la domanda di ammissione al Conservatorio “F. Cilea”  per l’Anno Accademico 2025-26.

La procedura è online. Due i principali percorsi formativi offerti: uno  preparatorio e uno accademico di alta formazione, entrambi articolati in due livelli, ai quali si accede per  esame e relativa graduatoria di ammissione. I posti sono limitati.

È possibile anche iscriversi a frequentare singole discipline (fino a un massimo di tre per anno accademico,  escluso il livello di base) con conseguimento dei relativi crediti formativi accademici relativamente al triennio  e al biennio.

Il Conservatorio è in attesa di autorizzazione ministeriale per l’attivazione di corsi di Canto Pop-rock e di  Pianoforte e tastiere pop-rock. Il bando di ammissione sarà pubblicato una volta ottenuta l’autorizzazione.

È consentita la contemporanea frequenza del conservatorio e di altra scuola o università.

Per scegliere il tipo di livello di studio secondo la preparazione posseduta, si consiglia di consultare sul sito  del Conservatorio i programmi degli esami di ammissione

Frequentare il Conservatorio costa ogni anno, rateizzabili ed escluse le tasse erariali e di ammissione, 700 euro per gli iscritti ai corsi di formazione iniziale e propedeutici, e da zero fino a un massimo di 1260 € per gli iscritti  al triennio o al biennio, a seconda del valore ISEE ed esclusi i fuori corso.

Il percorso preparatorio inizia con i Corsi di formazione iniziale che hanno lo scopo di fornire le competenze  di base utili all’accesso ai successivi corsi propedeutici e durano 2 anni per il Canto e gli strumenti a fiato e 3  per gli altri strumenti, con 37 ore di lezione annue (2 materie), ai quali si accede a partire dai 10 anni di età.  Si può presentare la domanda di ammissione ai Corsi di formazione iniziale per Arpa, Basso tuba, Canto,  Chitarra, Clarinetto, Contrabbasso, Corno, Fagotto, Fisarmonica, Flauto, Oboe, Organo, Pianoforte, Saxofono,  Strumenti a Percussione, Tromba, Trombone, Viola, Violino, Violoncello.

I Corsi propedeutici sono finalizzati all’acquisizione delle competenze necessarie per poter accedere senza  debiti formativi al successivo Triennio di 1° livello e durano da 1 a 3 anni, con circa 90 ore di lezione annue  (da 3 a 8 materie), ai quali si può accedere, di norma, a partire dai 16 anni di età per Canto, Composizione,  Contrabbasso, Jazz, Tecnico del suono e dai 14 anni di età per Arpa, Basso tuba, Chitarra, Clarinetto, Corno,  Fagotto, Fisarmonica, Flauto, Oboe, Organo, Pianoforte, Saxofono, Strumenti a percussione, Tromba,  Trombone, Viola, Violino, Violoncello. In caso di spiccate capacità e attitudini musicali, l’età minima può  essere inferiore e sono previsti percorsi personalizzati per giovani talenti.

I Corsi di Alta Formazione, con una media di 300 ore di lezione annue, prevedono un Triennio, in cui si  conseguono 180 crediti e il diploma accademico di 1° livello (equiparato a laurea), e un Biennio con 120  crediti e conseguimento del diploma accademico di 2° livello (equiparato a laurea magistrale).

Si può accedere al Triennio sia con il diploma di maturità che con la licenza media. In quest’ultimo caso,  all’esame di ammissione occorre dimostrare spiccate capacità e attitudini musicali e la maturità dovrà essere  conseguita entro la data dell’esame finale in conservatorio.

La domanda di ammissione al Triennio può essere presentata per i seguenti corsi: Arpa – Basso tuba – Batteria  e percussioni jazz – Canto – Canto jazz – Chitarra – Chitarra jazz – Clarinetto – Composizione – Composizione a  indirizzo musicologico – Contrabbasso – Contrabbasso jazz – Corno – Didattica della musica – Discipline storiche,  critiche e analitiche della musica – Fagotto – Fisarmonica – Flauto – Maestro collaboratore – Oboe – Organo – Pianoforte – Pianoforte jazz – Saxofono – Strumenti a percussione – Tecnico del suono – Tromba – Trombone – Viola – Violino – Violoncello.

Al Biennio si accede con il diploma di conservatorio (di 1° livello, o di vecchio ordinamento con diploma di  maturità) o con la laurea.

Si può presentare domanda di ammissione o iscrizione al Biennio per i seguenti corsi: Arpa – Basso tuba – Batteria e percussioni jazz – Canto – Canto jazz – Chitarra – Chitarra jazz – Clarinetto – Composizione – Contrabbasso – Corno – Didattica della musica e dello strumento – Discipline storiche, critiche e analitiche  della musica – Fagotto – Fisarmonica – Flauto e Ottavino – Musica da camera – Oboe – Organo – Pianoforte – Pianoforte jazz – Saxofono – Strumenti a percussione – Tecnico del suono – Tromba – Trombone – Viola – Violino – Violoncello.

Per eventuali informazioni, la Segreteria didattica è aperta al pubblico il lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore  11:00 alle ore 12:00 e il martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 16:00. (rrc)

Nino Foti eletto per acclamazione Coordinatore Provinciale di Noi Moderati

Nino Foti è stato eletto per acclamazione Coordinatore Provinciale per la provincia reggina di Noi Moderati.

L’elezione è stato il momento conclusivo di una manifestazione molto partecipata, svoltasi questa mattina al Grand Hotel Excelsior, durante la quale si sono alternati diversi interventi ricchi di spunti e di contenuti. L’assemblea, presieduta da Saverio Romano, coordinatore politico del partito guidato da Maurizio Lupi, è stata coordinata dall’On. Giuseppe Galati, Vice Presidente Vicario di Noi Moderati.

Insieme a Nino Foti, politico di lunga esperienza e figura storica di riferimento per il centrodestra reggino, già componente del Direttivo nazionale di Noi Moderati, sono stati eletti anche i componenti del nuovo Coordinamento Provinciale e i Delegati che prenderanno parte all’elezione del prossimo Coordinamento Regionale.

«Sono molto orgoglioso di questo incarico – ha commentato Foti – anche perché ho registrato fiducia, entusiasmo e voglia di partecipazione, sia da parte di militanti e sostenitori che di un’importante rete di amministratori locali che hanno aderito a questo nuovo progetto mantenendo una preziosa continuità con tutto il lavoro che nel corso degli anni abbiamo portato avanti. Sono certo che la storia, le battaglie e i principi del popolo moderato reggino troveranno in questo nuovo progetto un terreno fertile».

Guardando al futuro, Foti, ha poi aggiunto: «Lavoreremo per creare un gruppo ancora più radicato e coeso, per offrire una rappresentanza unitaria e riconoscibile al partito a livello provinciale, in raccordo costante con gli organismi regionali e nazionali. Attraverso il Partito saremo al servizio del territorio per raccogliere le istanze dei cittadini, valorizzare la provincia di Reggio Calabria e radicare sempre di più i nostri valori, cercando di rilanciare politiche di sviluppo sostenibile secondo quelle che riteniamo essere priorità: in primis lavoro, infrastrutture e coesione sociale».

In conclusione, un focus sui primi obiettivi del nuovo Coordinatore provinciale: «Avvieremo subito una fase di ascolto e coinvolgimento delle realtà civiche, associative, imprenditoriali e datoriali, cercando di intercettare le loro necessità e valorizzare il capitale umano e sociale già presente. Vogliamo contribuire attivamente alla costruzione di una proposta politica credibile e riconoscibile, per essere pronti in vista delle prossime scadenze elettorali locali e regionali». (rrc)