REGGIO – Presentato il Reggio Live Fest

È stato presentato a Reggio, il Reggio Live Fest, la kermesse musicale che animerà, dall’11 al 17 settembre il Lungomare “Italo Falcomatà”.

La manifestazione, che prevede sette giorni di musica, concerti e divertimento targati Show Net e Ruggero Pegna, insieme ai finanziamenti di Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria e Regione Calabria, è stata presentata a Palazzo San Giorgio dal sindaco Giuseppe Falcomatà, dal vicesindaco della Città metropolitana Carmelo Versace, dal consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, dall’assessore comunale alla Programmazione Carmelo Romeo, dal consigliere comunale delegato al Turismo, Giovanni Latella e dal promoter e direttore artistico del Reggio Live Fest, Ruggero Pegna.

Il progetto di Show Net è finanziato in compartecipazione da Città Metropolitana e Comune di Reggio Calabria, col contributo dell’ Avviso Pubblico della Regione Calabria “per il finanziamento di eventi e manifestazioni di grande interesse turistico”, attraverso il Funt, fondo unico nazionale turismo, Poc Calabria 2014 – 2020.
Il programma prevede la partenza l’11 settembre con Valerio Lundini e I Vazzanikki; il 12 settembre la musica italiana di Ron e Band; il 13 settembre Matthew Lee & Band; ancora cantautorato italiano doc il 14 settembre con Max Gazzè & Calabria Orchestra Musicae Loci; e poi il 15 settembre – Paolo Belli & Big Band; grande festa in musica il 16 settembre con Goran Bregovic & Wedding and Funeral Orchestra; si chiude il 17 settembre Reggio Live Final Fest con Studio 54 Network Lio, Fiat 131, Fedez Dj set. Gli eventi saranno a ingresso libero.

«Con una settimana di eventi quest’anno abbiamo preferito offrire uno spettacolo che fosse continuato e diluito, non solo in due giorni, i canonici sabato e martedì, ma ben sette e tutti gratuiti per la popolazione – ha chiarito il sindaco Giuseppe Falcomatà –. Una settimana di eventi musicali per tutti i gusti e per tutte le fasce d’età all’interno di una programmazione culturale che la Città metropolitana, insieme al Comune di Reggio e la Regione ha avviato con la Show Net di Ruggero Pegna, garantiti dalla partecipazione a un bando di concorso che consente alla città di poterne fruire gratuitamente nella settimana delle Feste mariane».

«Ci prepariamo a questo finale di stagione estiva – ha aggiunto il sindaco – cercando di offrire un prodotto culturale che possa tener conto delle nostre tradizioni, ma che possa essere attrattivo per pellegrini, cittadini di ritorno e turisti e farlo diventare negli anni un evento che possa davvero attrarre più persone possibili. Dal mercoledì successivo alla fine dei festeggiamenti mariani ci siederemo al tavolo per programmare l’Estate 2025, perché gli altri eventi sono stati già previsti».

Pegna ha evidenziato che «Reggio Live Fest è un progetto nato nel 2017 ma quest’anno torna in una modalità davvero da festival: sette giorni consecutivi, live per tutti i gusti, per vari generi che vogliono abbracciare veramente turisti e cittadini di ogni fascia d’età. Un festival che si realizza grazie alla compartecipazione di Regione Calabria, e di Città e Comune di Reggio Calabria per volontà del sindaco Giuseppe Falcomatà. Credo che sia un evento che vuol mandare un messaggio: Reggio è una grande destinazione turistica e a settembre prosegue la grande estate reggina e calabrese, nel mese dedicato alle festività mariane, sette giorni di seguito a ingresso libero: ci sarà da divertirsi. Sono artisti scelti per tenere forte il clima di allegria».

«Un momento importante – ha spiegato il vicesindaco Versace – la concomitanza di avere un professionista come Pegna che è riuscito a vincere un bando regionale e quindi la possibilità come Metrocity di poter partecipare, con un cofinanziamento, per questo finale col botto dell’estate reggina che non accenna a finire, non solo dal punto di vista climatico ma per la partenza, da qui a qualche giorno, del festival. Reggio accoglierà artisti nazionali e internazionali che metteranno tanto cuore e passione e i cittadini e i turisti potranno godere di spettacoli di tutti i tipi e per tutte le fasce d’età».

«L’Amministrazione comunale, con la collaborazione della Città metropolitana e di Ruggero Pegna e del suo staff – ha concluso – è riuscita a presentare un cartello di grande livello: rispediamo al mittente le critiche di chi lamenta una mancata programmazione. Non solo c’è stata un’adeguata programmazione ma è stata anche di alto livello».

Per il consigliere delegato Quartuccio: «per i festival tematici realizzati e da realizzare c’è un disegno preciso del sindaco Falcomatà e di questa Amministrazione di offrire al nostro territorio una diversificazione culturale degli eventi che abbia qualità. Quest’anno abbiamo valorizzato diversi aspetti del mondo delle arti e dello spettacolo per creare contenuti di qualità, e siamo consapevoli del lavoro che abbiamo fatto. Reggio Live Fest proporrà sette venti di altissimo spessore: non ci accontentiamo solo di due serate perché l’Estate reggina proseguirà – ha anticipato poi il consigliere- anche oltre con iniziative che ci proietteranno fuori dai confini regionali».

«C’è stata un’attenta valorizzazione dei nostri siti artistici – ha precisato l’assessore Romeo – con una programmazione partita da lontano, nel mese di febbraio, per ragioni dipese dai ministeri abbiamo avuto le somme solo ad agosto. Quando abbiamo ragionato col sindaco all’interno del Pon metro place su ciò che poteva essere il capitolo “Distretti culturali” abbiamo pensato a come valorizzare il nostro patrimonio ristrutturato negli anni, quindi con eventi che potessero far conoscere maggiormente i siti: Waterfront, lido comunale. Si tratta di tante azioni compiute con fondi europei incanalati in questa direzione e non con fondi di bilancio. Ringrazio la città che ha risposto e ha partecipato agli eventi e si è sentita orgogliosa di essere reggina. L’obiettivo è di poter replicare i festival i prossimi anni e, considerato il successo, è quasi scontato riuscirci, considerato che le risorse le avremo già in cassa».

«Con questi eventi – ha precisato il consigliere delegato Latella – si sta dando l’opportunità alla città di essere dinamica, piena di attività culturali, sociali, sportive e di scegliere cosa fare e cosa vedere: questo deve diventare il nostro punto di forza. Puntare sulle tradizioni che si tramandano da più di 300 anni può diventare un momento di intrattenimento non solo per chi ritorna, ma anche per chi viene da fuori, per questo serve investire sul turismo religioso. Ringrazio il sindaco per la visione e la strategia che si sta usando nel pianificare l’attività che dobbiamo portare avanti anche in vista della candidatura a Capitale della Cultura 2027. Abbiamo tante risorse che possiamo sviluppare e la strada che stiamo percorrendo è quella giusta». (rrc)

A Reggio è tutto pronto per il Reggio Film Fest

Dal 10 al 14 settembre, a Reggio, si terrà la 18esima edizione del Reggio Film Fest, il festival del Cinema promosso dall’Associazione E20 con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission, del Ministero della Cultura e della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il patrocinio della Rai, del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, della Camera di Commercio di Reggio Calabria e dei Comuni di Reggio Calabria, Messina e Villa San Giovanni.

Saranno cinque giorni – condotti da Vicky Catalano – intensi, ricchi di proiezioni di cortometraggi attorno ai quali ruoteranno una serie di appuntamenti che, spaziando dalla cultura all’attualità e al sociale, rendono il Reggio FilmFest un evento unico nel suo genere. Tre le location della manifestazione, tra le più prestigiose e suggestive dela città: lArena dello Stretto, lOpera Tresoldi e Villa Genoese Zerbi sul lungomare reggino

Direttore artistico di questa edizione sarà Antonio Flamini, già consulente del Reggio Film Fest in passato. Flamini è noto per l’organizzazione di numerose presentazioni e attività durante il Festival di Cannes, la Berlinale e la Festa del Cinema di Roma. Esperto di cinema italiano e internazionale, dirige diversi festival e rassegne, è consulente per festival all’estero e si occupa della promozione del cinema italiano a livello internazionale, inclusa la direzione del prestigioso Premio Cinearti La Chioma di Berenice. Collabora con importanti istituzioni del settore cinematografico, come Anica, Cna e Film Commission.

All’interno del Festival si confermano le sue storiche sezioni.

Il Millenial Movie, il concorso di cortometraggi che vede 77 opere. Di queste, solo 12 saranno proiettate durante le serate della kermesse, che saranno valutate da una giuria composta dall’attore angloitaliano Vincent Riotta (presidente), Marina Suma, attrice, Rino Barillari, il re dei paparazzi, Paolo Micalizzi, critico cinematografico, Pasqualino Pandullo, volto noto del TGR Calabria, e dall’artista Natino Chirico.

Il Millenial Movie è una sezione partecipatissima, soprattutto da giovani registi, attori, sceneggiatori e imperniato sul linguaggio visivo dei “millennials”. Piattaforma preziosa per talenti emergenti, la competizione dà visibilità a opere innovative e di qualità che arricchiscono il panorama cinematografico al di fuori dei circuiti di distribuzione tradizionali.

I vincitori del Concorso sanno annunciati nella serata finale di sabato prossimo, quando il Festival si chiuderà con la consegna degli storici premi alla presenza di personaggi particolarmente importanti: Premio alla Carriera RCFF; Premio “Leopoldo Trieste” Miglior Attore; Premio “Raf Vallone” miglior attore emergente; Premio “Gianna Canale” miglior Attrice; Premio “Rhéghion” Miglior Film; Premio “Mediterraneo” Migliore Regia; Premio “Giacomo Battaglia” Miglior Attore non protagonista; Premio “Bergamotto di Reggio Calabria” Regista emergente; Premio “Fata Morgana”; Premio Scuola Cinematografica della Calabria “Miglior interpretazione maschile”.

Presente, anche quest’anno, il Cinema dentro e fuori le mura, un’originale iniziativa nata fina dalla prima edizione del Festival, su idea del Direttore Generale Michele Geria, supportato dal Garante dei Diritti dei Detenuti e delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria (inizialmente il giudice Giuseppe Tuccio, poi per molte edizioni l’avv. Agostino Siviglia e oggi l’avv. Giovanna Russo).

L’evento si terrà giovedì 12 settembre all’interno del carcere di Arghillà di Reggio Calabira, dopo aver coinvolto nelle scorse edizioni anche le carceri di Palmi, Locri, Vibo Valentia e Cosenza e, attraverso la proiezione del film Nella città l’inferno di Renato Castellani, con la straordinaria interpretazione di Anna Magnani, creerà un dialogo con i detenuti, usando il cinema come strumento di riflessione e rieducazione, per avvicinare le Istituzioni alla realtà carceraria, ma anche restituire al cinema il suo ruolo autentico di “settima arte”, capace di veicolare cultura e di stimolare una riflessione profonda anche in contesti di privazione della libertà e di esclusione sociale.

Tra gli altri appuntamenti, “Un libro per il Cinema” e la nuova “rubrica” Cine&Vino, per offrire un’esperienza unica che mescola la magia del cinema con la tradizione enogastronomica del territorio. Tra le novità spiccano alcune anteprime nazionali speciali e linedita mostra Mastroianni 100, un omaggio al leggendario attore italiano nel centenario dalla nascita, con fotografie inedite scattate dal celebre fotografo Rino Barillari.

Da molti anni, ormai, grazie alla collaborazione con Framinia Academy – società con oltre 20 anni di esperienza riconosciuta come punto di riferimento per l’educazione di alta qualità nel settore – il RCFF promuove una serie di eventi formativi dedicati agli addetti ai lavori ma non solo, organizzati dall’Associazione E20 anche attraverso il supporto della Fondazione Calabria Film Commission.

Workshop e webinar su temi cruciali temi cruciali come la sostenibilità ambientale, la normativa sul tax credit, il rapporto di lavoro, la sicurezza e parità di genere nel cinema si articoleranno in due giornate di lavori, giovedì 12 e venerdì 13 settembre, nella Sala Multimediale dell’Hotel “Al Torrione”. Parteciperanno, tra gli altri, Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Nicola Nicoletti, CEO di Framinia srl, Luca Ardenti della Fondazione Calabria Film Commission, Pino Citrigno di Unindustria Calabria Settore Spettacoli e Cinema, Francesco Petrolo, esperto in tax credit, Fabiana D’Imperio, dottore commercialista specializzata in tax credit e bilancio, Andrea Canali di Anica, Francesco Catalano, Matteo Frollano, Lucrezia Fago, Gianluca Santopaolo, Giovanna Suriano, Avvocato Europrogettista, Antonio Preteroti, Professore Ordinario e Avvocato, Giampaolo Calabrese della Fondazione Calabria Film Commission, Marco Gisotti, rappresentanti di Italian Film Commission, Esercizi Cinematografici, Apa, Anica, Ape, Roberto Corirossi (UIL), Umberto Carretti (CGIL), Nicola Nicoletti (Framinia srl), Arsenio Lanzara (consulente ambientale per l’audiovisivo), Iman Abouabdillah (esperta), la Senatrice Tilde Minasi (Commissione Femminicidio), delegati di WIFTMI e Telefono Rosa, Nicola Nicoletti (Framinia srl) e la giornalista esperta in criminologia Fabrizia Rosetta Arcuri.

Le lezioni e i workshop potranno essere seguiti in presenza presso la Sala Multimediale del “Al Torrione” oppure online.

Ma non è finita qui, perché un occhio attento è rivolto dal Reggio FilmFest anche alla formazione, con i cosiddetti RCFF LAB, promossi con Calabria Film Commission e Framinia Academy, e con le Masterclass di recitazione e scenografia. 

Accanto agli RCFF Lab, il Reggio FilmFest ha organizzato, durante le giornate centrali del Festival, anche altri momenti particolarmente graditi soprattutto ai giovani appassionati di cinema, che sognano di entrare in questo mondo o vogliono perfezionare le loro abilità e conoscenze: le Masterclass di recitazione, preparazione ai provini e sceneggiatura.

Le Masterclass si terranno mercoledì 11 e giovedì 12 settembre a Villa Genoese Zerbi, all’interno di una ricca programmazione di appuntamenti che animerà lo splendido e storico edificio sito sul lungomare di Reggio Calabria. I docenti saranno Pasquale Tricoci, Roberto Sileo, Carlo Gallo, Alessio Praticò e il Casting Director Roberto Bigherati di RB Casting. (rrc)

 

REGGIO – All’Istituto Falcomatà-Archi nuove forme di apprendimento con “Obiettivo Futuro 4.0”

L’Istituto Comprensivo “Falcomatà-Archi” di Reggio Calabria si è dotato di alcune nuove strumentazioni nell’ottica della transizione digitale proposta dal ministero dell’istruzione e del Merito.

Nello specifico, si tratta di arredi modulari, un device per   ogni alunno con un sistema per   far dialogare tra loro i vari pc,   strumenti di archiviazione e condivisione in rete dei prodotti realizzati, proiettori interattivi a carattere immersivo, Lim a fogli mobili, una dotazione di visori  Rv e impianti multimediali per ogni ambiente di apprendimento.

Nel corso dell’ultimo anno, infatti, l’adesione della scuola reggina al Piano Scuola 4.0, Next generation classroom (Azione1) ha visto l’attivazione di un gruppo di lavoro che ha portato alla creazione di diversi ambienti di apprendimento innovativi grazie al progetto “Obiettivo Futuro 4.0” finanziato con i  fondi del Pnrr. L’Istituto Falcomatà-Archi affronta quindi l’avvio  del nuovo anno scolastico con arredi e strumentazioni degni delle  scuole più all’avanguardia. 

Lo sforzo portato avanti dal prestigioso istituto reggino per  realizzare contesti di apprendimento significativi e concreti ha  portato alla realizzazione di aule che renderanno la didattica più  efficace e divertente in un contesto strutturalmente sicuro.  

«Nessuno sforzo è stato lesinato dai nostri progettisti e collaboratori per realizzazione e allestimento dei nuovi spazi  educativi – ha dichiarato la dirigente scolastica, Serenella Corrado –. Siamo certi che le nuove aule, che saranno a  disposizione di tutta l’utenza della scuola, permetteranno agli alunni di fruire nel modo più proficuo di una didattica realmente  innovativa. Corsi di formazione già calendarizzati consentiranno ai  docenti di acquisire le competenze necessarie all’uso delle nuove  strumentazioni per effettuare attività progettuali e lezioni  interattive. Auguriamo a tutti i nostri ragazzi un sereno inizio del  nuovo anno scolastico che, siamo certi, porterà loro nuove  occasioni di arricchimento culturale». (rrc)

A Reggio domenica si consegna il Premio Nazionale Demetra “Irene Tripodi”

Domenica 8 settembre, a Reggio, alle 21.30, al Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Nazionale Demetra “Irene Tripodi”, giunto alla settima edizione e promosso dall’Associazione A.I.Par.C., nel nome della compianta  Irene Tripodi.

La serata chiude un anno sociale vissuto intensamente, dove il Bello, sotto la direzione del presidente nazionale di AiParC, Salvatore Timpano, è stato declinato in tutte le arti con la manifestazione La Primavera della Bellezza, svoltasi al Castello Aragonese di Reggio Calabria.

Il Premio viene assegnato a  uomini e donne, vere e proprie eccellenze nazionali e/ o internazionali che sono nate in Calabria o nel Mezzogiorno del paese  o, attraverso le loro opere e la loro vita hanno valorizzato e dato lustro al Sud.

I premiati della settima edizione sono il prof. Gianfranco Adornato, archeologo e professore di archeologia classica alla Normale di Pisa, premiato dalla prof.ssa Rossella Agostino, direttrice Dipartimento Archeologia; il Maestro Michele Affidato, orafo ufficiale della Santa Sede, premiato dal dott. Timpano, presidente A.I.Par.C. e direttore del Dipartimento Arte; il prof. Vito Teti, antropologo di fama, scrittore ed ideatore della Restanza, premiato dall’avv. Marina Neri, direttrice del Dipartimento Cultura; la dott.ssa Lucia Votano, fisico e prima donna a dirigere il Laboratorio del Gran Sasso, premiata dal Presidente Aiparc nazionale; la dott.ssa Novella  Calligaris, campionessa di nuoto, prima donna a vincere una medaglia olimpica nel nuoto femminile, giornalista e presidentessa degli azzurri ed olimpici d’Italia, campionessa che ha attraversato a nuoto il nostro Stretto, premiata dal giornalista Tonino Raffa, direttore Dipartimento Informazione e Sport; il prof. Carmine Pinto, storico meridionalista e professore all’università di Salerno, premiato dal prof. Giuseppe Caridi, presidente del Comitato Scientifico A.I.Par.C. 

La serata, presentata dalla giornalista Eva Giumbo, e con il contributo della cerimoniera Maria Rita Mallamace, vedrà i saluti istituzionali del dott. Ezio Privitera, Presidente del Circolo  Tennis Rocco Polimeni, del Presidente A.I.Par.C. Nazionale dott. Salvatore Timpano, Responsabile del Premio, del sindaco del Comune di Reggio Calabria e della città Metropolitana di Reggio Calabria, l’avv. Giuseppe Falcomatá, dell’assessora regionale alla Cultura, dott.ssa Caterina Capponi, del dott. Lorenzo Labate, presidente Confcommercio RC, del presidente Nazionale Conpait, Angelo Musolino, del Presidente del Consorzio del  Bergamotto di RC, dott. Ezio Pizzi, dell’avv. Irene Pignata, Presidente Panathlon RC, della dott.ssa Alessandra Benedetto, presidente Associazione Nazionale atleti olimpici e Azzurri d’Italia sezione RC, del dott. Stefano Iorfida, presidente dell’Associazione Anassilasos. 

Le fasi più salienti delle varie premiazioni saranno sottolineate da varie espressioni artistiche musicali con le esibizioni del violinista Pasquale Faucitano, del chitarrista Antonio Barresi, della cantante Marinella Rodá nonché dall’esibizione della ballerina Samuela Piccolo e dalla performance teatrale dell’attrice Teresa Timpano.

Le statue che costituiscono il premio sono opera dell’ artista Elvira Sirio. Il lavoro indefesso, fatto di contatti, relazioni, interazioni, attività di ricerca e organizzative e stato un meraviglioso esempio di sinergia ed abnegazione che ha portato tutti i soci ed il direttivo alla realizzazione di una edizione impegnativa ma ricca di spunti e novità. (rrc)

REGGIO – Presentata la terza edizione di Scirubetta

È stata presentata, nella Biblioteca di Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, la terza edizione di Scirubetta, il festival internazionale del gelato artigianale organizzata da Conpait e Città Metropolitana di Reggio Calabria, in programma dal 14 al 17 settembre.

La manifestazione torna a distanza di qualche anno e si propone come punto di riferimento nazionale per il settore del gelato. L’obiettivo non è solo la promozione di questo particolare dolce, altro vanto gastronomico italiano e reggino, ma anche la sperimentazione di nuovi gusti esclusivi ed innovativi. I visitatori avranno l’opportunità di assaggiare una varietà di 34 gelati artigianali, votando per il loro preferito attraverso un sistema di gettoni.

Alla presentazione a Palazzo Alvaro, sede della Città metropolitana, hanno preso parte il sindaco Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, Angelo Musolino, pasticciere reggino e presidente nazionale di Conpait, Fabio Taverna, presidente di Conpait Calabria, Antonello Fragomeni presidente di Apar e Davide De Stefano di Conpait settore gelato.

«Scirubetta – ha detto Musolino – non è solo degustazione, ma un vero e proprio villaggio festivo con giochi, intrattenimento per bambini, spettacoli, musica approfondimenti culturali legati al gelato insieme ad esperti del settore e appassionati. L’evento offre un’occasione per celebrare la creatività dei gelatieri e la ricchezza culturale della città”. Con il successo delle precedenti edizioni, che hanno visto la distribuzione di migliaia di degustazioni, gli organizzatori puntano a superare le aspettative, consolidando ‘Scirubetta’ come uno “dei festival più importanti nel panorama gelatiero nazionale».

«In questa edizione avremo iscritti finanche dal Giappone, dalla Slovacchia e dagli Stati Uniti. Siamo estremamente soddisfatti della partnership con la Città metropolitana che ci sostiene così come ci preme ringraziare tutte le aziende sponsor che hanno sposato pienamente il progetto», ha ribadito il presidente Angelo Musolino aggiungendo «e, poi, come detto, gusti unici creati per l’evento, convegni ad hoc, degustazioni, show cooking e tantissimi ospiti importanti. Dai presidenti nazionali delle associazioni di categoria, insieme ai più importanti giornalisti e direttori di testate di settore. Ringraziamo convintamente la Città metropolitana e il sindaco Falcomatà per averci dato subito il supporto necessario per ripartire».

«Questo evento – ha detto Taverna – mette in luce il tutto il lavoro che Conpait svolge in Italia, ed in questo caso in Calabria, ci dà forza e la possibilità di crescere in futuro, confrontandoci anche con colleghi internazionali e valorizzando il nostro territorio sempre di più».

«Per Antonello Fragomeni questo «è un settore molto importante dove ci sono dei maestri gelatai di tradizione, molti hanno ereditato questa arte rendendo un valore aggiunto alla regione, insieme alla pasticceria reggina che è conosciuta in tutto il Mondo».

Non ha nascosto le emozioni Davide De Stefano «sì sono molto emozionato perché è una ripartenza dopo il Covid, anche se una terza edizione – ha aggiunto – per noi è come se fosse la prima. Il Lungomare di Reggio Calabria si animerà con 34 maestri gelatieri da tutto il Mondo quindi sarà un festival internazionale con una duplice valenza, con uno scambio reciproco di conoscenze delle materie prime e di competenze, ognuno da portare con sé nel futuro».

Il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace si è soffermato sulla corretta sinergia tra l’Ente e le associazioni di categoria che hanno riproposto ‘Scirubetta’ “Reggio Calabria risponde presente ad un grande evento gastronomico – ha detto – proponendosi come capitale del gelato artigianale italiano. Questo è sicuramente frutto di una programmazione, voluta dal sindaco Falcomatà, all’interno della quale il coinvolgimento del territorio è stato molto curato».

«È bello ed importante svolgere questo festival nel periodo più sentito e più importante per la nostra città che sono le festività Mariane – ha detto il sindaco Falcomatà – anche quest’anno Scirubetta si conferma un appuntamento internazionale non solo per addetti ai lavori, per appassionati, buongustai, per tutti coloro che hanno voglia di vivere vivere un momento dolce deliziosa, ma anche un momento che si inserisce pienamente nella nostra tradizione settembrina».

«Scirubetta – ha aggiunto il primo cittadino – è tra le manifestazioni di punta che può contribuire ad un nuovo racconto del nostro territorio metropolitano grazie alla Festa della Madonna della Consolazione, una festività che negli anni, con una programmazione fatta per tempo, con appuntamenti che vengono istituzionalizzati e storicizzati, riesce a parlare ad pubblico più ampio dei cittadini e pellegrini, ampliando – ha concluso – l’indotto turistico durante quella settimana».

Durante la manifestazione, inoltre, sarà ospitato il gruppo Govic, Gruppo ospedaliero volontari in Chirurgia, con sede a Reggio Calabria, il cui dirigente medico è il dottor Salvatore Maria Costarella ed il presidente il dottore Fabio Cristiano. (rrc)

REGGIO – La mostra di Senseable

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 8.30, negli spazi esterni antistanti l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, si terrà la mostra di Senseable, la summer school dell’Aba di Reggio Calabria a cura dei proff. Paola Bommarito e Giacomo Tufano.

Realizzata nell’ambito del progetto di ricerca o1k0s, con la collaborazione di Piero Sacchetti (direttore Abarc), Enzo Cimino, Davide Negro, Francesco Scialò, Massimo Monorchio, Pierfilippo Bucca (proff. dell’Abarc), Marco Lucisano, Jasmine Iannì, Stefano Colarelli, Francesco Parisi e Alessandro Spanò (Clef aps), la prima edizione della summer school è stata condotta da Oriana Persico, in collaborazione con il centro di ricerca Her She Loves Data e le ricercatrici Carmen Guarino e Debora Pizzimenti e ha visto protagonisti 30 persone, tra studenti dell’accademia, artisti e ricercatori.

L’esposizione, infatti, porta in strada il processo didattico e di ricerca sperimentato all’interno della summer school: espone i dati raccolti dai partecipanti durante la loro esperienza di DataMeditation; articola in una visualizzazione grafica il processo di recupero del software attuato; presenta le nuove versioni della DM immaginate dai partecipanti. Questo momento finale di Senseable è pensato come un evento profondamente performativo, aperto alla cittadinanza, un intreccio tra arte, scienza e tecnologie che con la città di Reggio Calabria ha un legame speciale e profondo.

Il Lido Comunale di Reggio Calabria è stato il teatro della DataMeditation, l’opera-performance ideata dagli artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico durante la pandemia per creare nuove forme di “empatia digitale” e sperimentare un nuovo modo di connettersi attraverso i dati.

L’opera degli artisti è stata riportata in vita da Senseable, la Summer School dell’Accademia, attivando così la prima azione di recupero, sistematizzazione e trasmissione dell’eredità che Iaconesi, scomparso proprio a Reggio Calabria nel luglio 2022, ci ha lasciato in custodia.

«Nella DataMeditation i partecipanti, accoppiati randomicamente, generano dati attraverso una web app, che ogni giorno vengono fruiti sotto forma di suoni, testi e video. È ciò che abbiamo fatto per tre giorni per immergerci nel progetto realizzando un esperimento complesso di ricerca sul campo che ci ha coinvolto in prima persona», hanno spiegato i docenti dell’Abarc Paola Bommarito e Giacomo Tufano.

Il rituale, che si è svolto nella spiaggia antistante il lido comunale, culmina nel disvelamento delle coppie e in uno scambio simbolico: un dono che ogni partecipante ha preparato per il proprio Altro, scambiandolo sulla riva del mare davanti allo Stretto.

Armonie d’Arte fa tappa al Museo Archeologico di Reggio Calabria

Armonie d’Arte Festival fa tappa al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con tre appuntamenti tra teatro, danda e intelligenza artificiale.

Si parte martedì 3 settembre con “Umano C”, creazione di Remi Picò, artista visivo esperto in nuove tecnologie ed attivo in contesti statunitensi di altissimo prestigio, e coreografie di Filippo Stabile, uno dei più apprezzati coreografi italiani under 35, una metaperformance tra intelligenza artificiale e umani partecipanti, tra naufragio e rinascita. Il tentativo di situare il progresso tecnologico nell’interstizio tra eredità antropologica e creatività contemporanea, rimanda ad una poetica complessa e restituisce visioni esperenziali che si alimentano però di culturalità concettuale.

Così il segno del viaggio, della memoria, della migrazione e del naufragio, ma anche della scoperta/rinascita e quindi di futuro, incarnato dai Bronzi di Riace, suggerisce e stimola interazioni tutte da sondare e da attivare. Questo studio ne è una testimonianza ed è l’avvio anche di un laboratorio permanente orientato alla ricerca e all’output di ricerca sul rapporto tra intelligenza artificiale e artisticità umana. Prima assoluta, produzione del Festival in collaborazione con Entopan, la performance è preceduta da un breve talk.

Venerdì 6 settembre è invece la volta della compagnia “Muta Imago” con “Dopo il diluvio”.

Muta Imago è una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist. Da anni la compagnia sta portando avanti un percorso di ricerca sulla percezione del tempo e sulle possibilità che il teatro ha di formulare nuove modalità di racconto che indaghino le caratteristiche del rapporto tra tempo, memoria e identità. E così sarà anche con questo nuovo lavoro, con la regia di Claudia Sorace, drammaturgia / suono Riccardo Fazi, voci di Fazi e Sorace, canto Sara Bertolucci, musiche originali eseguite dal vivo da Lorenzo Tomio.

Una cerimonia augurale, nella quale rituali passati, urgenze presente e previsioni future si incontrano. Un’orchestrazione di voci e suoni, luci e gesti che, susseguendosi in un ritmo narrativo e percettivo immersivo, dà vita ad un cortocircuito temporale. Attraverso “Dopo il diluvio” il luogo ospite diventa così sede, grazie alla visione di Muta Imago, di una rinnovata liturgia degli “Auspici”.

In scena si avvicendano frammenti di conoscenza, armonie oramai estinte provenienti da antichi strumenti a fiato, e frequenze elettroniche sintetiche che evocano un passato dimenticato insieme a un futuro tanto distopico e imprevedibile quanto seducente. Il pubblico, accolto inizialmente da uno spazio in apparente rovina, scenario di un possibile evento catastrofico, attratto dal fluire della partitura composta da voci e dal passaggio di luci, si troverà all’interno di un Tempio riemerso dalle sue stesse rovine. Invitato a muoversi liberamente nello spazio, seguirà, con la propria cadenza, i sistemi evocativi, che da territori di memoria trasportano verso dimensioni desideranti. Come nel teatro antico, spazio e tempo di scena e di vita ritrovano la loro traccia comune. Anche con “Muta imago” un breve talk precederà la performance.

Infine, domenica 8 settembre, a Reggio arriva la Compagnia Abbondanza Bertoni, una delle realtà più importanti italiane più volte premio Ubu, con “Idem – Io contengo moltitudini”.

Idem è una delle infinite e possibili messinscene della verità tra quattro esseri umani. Prendono forma le moltitudini che li attraversano presentando iconografie di gruppo e morfologie di identità personali tramite continue migrazioni di spazi, luoghi e personalità.

Idem è una danza di forme ed espressioni, atteggiamenti e attitudini che percorrono continuamente il corpo e il viso degli interpretati. Il movimento implode dentro di loro senza mai trovare una via d’uscita.

Idem è così vibrazione di un corpo e più corpi: creature tarantolate che urlano il loro essere mille in uno e che trovano identità e condivisione nella compulsività della relazione.

Idem è fatto di sensi con cui il pensiero si identifica, di ansie, di piaceri e di paure. Di mille nascite, piccole morti e di una sola resurrezione finale. L’intento di questo spettacolo è quello di lasciare libero spazio per una libera forma a queste voci in un flusso liquido e continuo di “identità” che germogliano, sfioriscono e si incrociano prendendo contorno e contenuto per una visionaria metafora ballata del vivere.

Con i tre appuntamenti di Armonie d’Arte a Reggio si consolida la collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Reggio, guidato dal direttore Fabrizio Sudano e la Fondazione Armonie d’Arte, guidata dal presidente Chiara Giordano.

«Una collaborazione – ha dichiarato il direttore Sudano – che nasce dalla comune volontà di valorizzare il grande Patrimonio italiano oltre che calabrese, in un’ottica culturale che pone al centro una rinnovata narrazione e un diverso posizionamento del mediterraneo nel dibattito socio cultuale e socio economico globale». 

«Per la prima volta una sezione di un Festival internazionale all’interno di un luogo potente come il Museo archeologico di Reggio – ha dichiarato il presidente Giordano – che a pieno titolo può candidarsi ad essere un epicentro culturale a tutto tondo in grado di esprimere un patrimonio eccezionale e, nel contempo, rappresentare anche un’agorà culturale ed artistica tal che il Museo sia uno spazio dinamico dello stare per la cultura contemporanea e per un pubblico sempre più trasversale».

«Cercheremo di essere all’altezza della fiducia che il direttore del Museo dott. Sudano ha riposto in noi e che, d’altronde – ha concluso – noi tutti della comunità culturale e non solo riponiamo in lui e nella sua capacità di un rinnovato protagonismo del Museo e di Reggio Calabria al centro del panorama nazionale e internazionale. Sarà la prima volta, quindi, che il Museo vedrà la presenza di un Festival culturale internazionale con un’attività strutturata e dedicata». (rrc) 

Consegnati i Premi Inediti Rhegium Julii, Falcomatà: Vogliamo diventi il primo a livello nazionale

Nei giorni scorsi, a Reggio, è stato consegnato il Premio Inedito Rhegium Julii, giunto alla 56esima edizione e promosso dal Circolo Culturale Rhegium Julii, presieduto da Pino Bova.

Nella suggestiva cornice del Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, si è svolta quella che ormai è una manifestazione che si celebra ininterrottamente sin dalla nascita del Circolo reggino ma, quest’anno, per la prima volta, è stato dedicato alle diverse ricorrenze sensibilizzazione verso la grande crisi climatica che ha colpito il nostro pianeta.

«Questa per me è la decima edizione del Premio Rhegium Julii alla quale partecipo come primo cittadino di Reggio Calabria», ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, nel corso dell’evento.

«Ricordo molto bene le prime riunioni quando si andava incontro anche a interrogativi abbastanza seri – ha ricordato – sulla possibilità di poter continuare a realizzare questo tipo di evento in quanto non vi erano le risorse necessarie a portare avanti il Premio che è di straordinaria qualità a livello nazione».

«Le cose con il tempo sono cambiate – ha proseguito – abbiamo avuto l’opportunità di partecipare oltre che col sentimento, anche in maniera concreta, attraverso atti amministrativi che oggi mettono il Premio Rhegium Julii ed in generale le attività dell’associazione, in qualche modo al sicuro, consentendo una programmazione che ha un orizzonte un po’ più ampio».

«La qualità di questa attività culturale prodotta dal Rhegium Julii – ha aggiunto Falcomatà – ci dice che dobbiamo fare ancora di più se non ci vogliamo adagiare su quanto già fatto, perché il Premio ormai è ai primi posti nel settore della letteratura, nulla ci vieta che possa raggiungere il primo. Questa città deve avere l’ambizione, perché è anche grazie alla resistenza, alla residenza, alla qualità dei premiati, all’attività culturale sul territorio, che oggi Reggio Calabria è tra le 20 finaliste per essere Capitale italiana della Cultura 2027».

«È una grandissima sfida – ha evidenziato il primo cittadino – che supera l’orizzonte di un ciclo politico amministrativo, ma è una sfida che ci deve vedere tutti i protagonisti, con uno spirito collaborativo e concreto. Dobbiamo essere chiaramente consapevoli che questa città ha tutte le caratteristiche, le qualità per via del patrimonio storico, artistico, culturale, archeologico e naturale, non solo per arrivare in fondo a questa candidatura, ma per essere Capitale italiana della Cultura 2027. Si tratta di uno sforzo collettivo – ha concluso – al quale saremo chiamati tutti, con orgoglio e passione». (rrc)

A Reggio successo per il Cilea Lyric & Classic Music Festival

È stata una scommessa culturale che ha conquistato reggini e turisti la prima edizione del “Cilea Lyric & Classic music Festival”, conla direzione artistica di Alessandro Tirotta.

Un programma di tutto rispetto che ha visto esibirsi professionisti della lirica e della musica, tutte figure, in grandissima parte, formatesi ed operanti nella città dello Stretto. A dimostrazione che il Conservatorio Cilea è in grado di attivare e portare a termine percorsi di alto livello qualitativo sfornando talenti che non hanno nulla da invidiare ad altri colleghi del Paese intero.

Sono stati registrati pareri positivi in modo corale che ratificano e certificano il successo indiscusso del festival. Il sindaco Giuseppe Falcomatà non nasconde la propria soddisfazione rimarcando il valore della scelta culturale operata: «Fin dalla presentazione del programma della nostra Estate Reggina avevamo anticipato e descritto all’opinione pubblica la scelta di un’offerta diversificata, per target culturali e fasce d’età, che incrociasse il favore di tutta la popolazione».

«Abbiamo tradotto e declinato questa volontà politica – ha concluso — con la realizzazione di alcuni Festival che vogliamo rendere permanenti nel tempo: ReC, Morgana, RadiCi, Cilea Lyric & Classic Music Festival. Il successo congiunto di pubblico e critica, supportato dai numeri, è dimostrazione che la visione era corretta, ora spingiamo lo sguardo oltre programmando già per l’anno prossimo le future edizioni che dovranno essere ancora più belle implementando i risultati di questa stagione».

Alle parole del Sindaco fanno eco quelle del consigliere Filippo Quartuccio: «Abbiamo voluto investire sulla lirica perché, già negli anni passati, abbiamo verificato un alto grado di apprezzamento ed abbiamo scelto consapevolmente di offrire alla città un festival di lirica e musica classica coinvolgendo professionisti locali. Siamo riusciti a centrare i nostri obiettivi con risultati ampiamente positivi; valorizzando il nostro Conservatorio, i nostri musicisti ed i nostri cantanti riuscendo a farlo, cosa non di poco conto, attraverso l’impiego di risorse esterne (Pn metro plus 2021-27 Distretto Culturale) intercettate ed ottenute grazie all’ottimo lavoro dell’assessore Carmelo Romeo. Adesso dobbiamo già lavorare alla nuova programmazione per consolidare i risultati ottenuti e potenziare ancora meglio la nostra offerta in modo tale da renderla elemento appetibile ed attrattivo sia per i reggini che per i turisti».

Ai “balconi” di Reggio si affaccia una nuova primavera culturale. (rrc)

REGGIO – A settembre Senseable, la Summer School dello Stretto dell’Accademia di Belle Arti

Dal 2 al 5 settembre, a Reggio, si terrà Senseable, la Summer School dello Stretto promossa dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e realizzata nell’ambito del progetto di ricerca o1k0s, a cura dei proff. Paola Bommarito e Giacomo Tufano.

La prima edizione della summer school è condotta da Oriana Persico, artista, cyber-ecologista ed esperta di inclusione digitale nata a Reggio Calabria, in collaborazione con il centro di ricerca Her She Loves Data e le ricercatrici Carmen Guarino e Debora Pizzimenti.
La summer school produrrà un intervento artistico che sarà presentato giovedì 5 settembre 18.30 negli spazi antistanti l’Accademia di Belle Arti, che si aprirà con un talk di approfondimento sulla relazione tra arte, dati e tecnologia e sul modo in cui un’opera d’arte digitale possa essere conservata e tramandata nell’era dei dati e dell’interconnessione globale.

A seguire, un momento performativo in ricordo dell’artista Salvatore Iaconesi, e la consegna degli attestati ai partecipanti che diverranno i primi “Custodi del Codice”.

«Senseable è un evento speciale – ha detto Persico –. La summer School è la prima azione di recupero, sistematizzazione e trasmissione dell’eredità che Salvatore ci ha lasciato in custodia. Ciò ha significato, per me, iniziare a riflettere sul futuro e la costruzione del nostro archivio. Non era previsto, dovevo iniziare da qualche parte, ma è significativo, emozionante e anche simbolico che questa impresa parta proprio da Reggio Calabria. Sono grata all’Accademia di Belle Arti, al direttore, ai partecipanti e ai docenti che, con la loro presenza e il loro entusiasmo, hanno permesso che tutto ciò accada».

La summer school segue la struttura di una residenza artistica: coinvolge 30 partecipanti (studenti, artisti e ricercatori), che per quattro giorni consecutivi sperimenteranno una modalità intensiva di progettazione che li porterà a produrre un’installazione artistica “datapoietica” connessa con la città di Reggio Calabria e l’ecosistema dello stretto.

«Da più di due anni l’Accademia di Reggio Calabria mette al centro della sua mission l’apertura alla cittadinanza e la relazione con il territorio, rafforzando un nuovo modo di intendere e agire all’interno di un’istituzione dedicata all’alta formazione artistica – afferma il direttore dell’AbaRc, Piero Sacchetti –. La Summer School Senseable si inserisce pienamente in questa visione, crea legami tra le istituzioni d’arte e di ricerca del territorio e si configura come un esempio perfetto del modo in cui si fa ricerca in un’Accademia di Belle Arti».

Senseable mette al centro le ricerche del duo artistico Iaconesi/Persico, uno tra i più influenti delle New Media Art in Italia, attivi internazionalmente nel campo dell’arte elettronica, della sperimentazione con le nuove tecnologie e della collaborazione fra l’arte e la scienza.

«Invitare Oriana Persico a condurre la Summer School – hanno spiegato i professori Paola Bommarito e Giacomo Tufano – significava per noi dare voce a un desiderio: portare a Reggio Calabria artisti del mondo digitale di fama internazionale a confrontarsi con i nostri studenti, insieme ad altri artisti e ricercatori del territorio. Senseable si inserisce nelle attività della scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte, che porta avanti una ricerca attraverso le pratiche artistiche e i nuovi linguaggi della comunicazione».

La summer school rappresenta un luogo privilegiato di sperimentazione e ricerca, un progetto che ci permette di indagare il modo in cui le tecnologie avanzate e digitali possano, oggi, alimentare una pratica artistica che attiva processi di partecipazione e cura del territorio”.

Il gruppo di partecipanti sperimenterà il processo della DataMeditation: una “ri-mediazione” dell’antica pratica della meditazione attraverso i dati e la computazione. La DataMeditation è un rituale che consente alle società e agli individui di unirsi attorno ai dati, generando significato, nuove forme di empatia, interconnessione e conoscenza. Creata dagli artisti nel 2020, e ispirata dall’esperienza del lockdown pandemico, la DataMeditation è stata presentata presso l’Hackers & Designers Academy 2020 ad Amsterdam, l’Università di Toronto,  il Museo d’Arte Moderna di Trieste, la Fondazione Baruchello e il Museo MAXXI di Roma.

I partecipanti avranno accesso a preziosi materiali di archivio, che costituiranno la base della progettazione, incluso il codice del software della DataMeditation scritto da Salvatore Iaconesi: un’occasione per conoscere intimamente l’artista, scomparso proprio a Reggio Calabria nel luglio 2022. (rrc)