Metrocity RC approva il Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti

Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria ha approvato il Piano d’Ambito definitivo per la gestione del Ciclo integrato dei rifiuti sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria Ato RC e lo schema di accordo per la realizzazione di impianti di compostaggio modulari.

Disco verde anche per altri provvedimenti la quali devoluzione di un mutuo per la realizzazione di una struttura sportiva nel Comune di Molochio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio finanziario 2022 (ai sensi dell’Art. 193 del Dlgs n° 267/2000).

Via libera anche ai punti integrativi dell’ordine del giorno, ovvero l’approvazione dello schema di Convenzione tra la Città Metropolitana e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento DICEAM, per l’estensione della gestione dei corsi d’acqua, valorizzazione delle fas e fluviali e programmi di gestione dei sedimenti riguardanti la fiumara Laverde, l’approvazione dello schema di convenzione con Arpacal per il finanziamento del monitoraggio e acquisizione dei dati finalizzata alla elaborazione della carta della vulnerabilità e, conseguentemente, alla definizione delle aree di salvaguardia definitive della sorgente Vina e infine variazione di bilancio (ex art. 175 del D.lgs. 267/2000”) e variazione al programma biennale degli acquisti di forniture e servizi 2022-2023.

«Il felice esito dei lavori di oggi in consiglio – ha commentato il sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace – in particolare sul provvedimento che riguarda il Piano d’ambito, rappresenta un punto d’orgoglio per questa amministrazione che suggella un percorso avviato ormai da diverso tempo e su cui stiamo lavorando con grande impegno e determinazione nel solco dell’indirizzo tracciato dal sindaco Giuseppe Falcomatà e che oggi sta proseguendo grazie all’azione incisiva del consigliere Fuda e di tutti gli uffici del Settore che ringrazio».

Restano ancora sul tema le incognite legate alla nuova normativa regionale, «tuttavia – ha puntualizzato Versace – era importante che la Città metropolitana andasse avanti rispetto al proprio ambito di competenza e agli obiettivi che l’Aula aveva fissato».

Adesso dopo il provvedimento licenziato dall’aula, è stato precisato nel corso dei lavori consiliari, seguirà l’ordinanza per l’apertura del sito di Melicuccà, esclusivamente come centro di stoccaggio, «che arriva – ha rimarcato il sindaco metropolitano facente funzioni – dopo le importanti determinazioni di Arpacal sulla sicurezza del sito che rassicura quanti hanno sollevato interrogativi negli ultimi tempi ma anche noi amministratori che abbiamo il dovere di porre sempre al centro la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente».

«Ripetiamo sempre che Melicuccà – ha spiegato Versace – rappresenta una soluzione che va collocata nella più ampia strategia in materia di ciclo integrato dei rifiuti. Siamo perfettamente consapevoli che la discarica non sia una soluzione definitiva, perché al centro di tutto c’è lo sviluppo e l’incentivo alla raccolta differenziata nel quadro delle stringenti e ineludibili prescrizioni comunitarie. C’è la volontà e l’impegno, in questa direzione, dei Comuni del territorio metropolitano come dimostrano i rilevanti passi in avanti compiuti da tante amministrazioni in questi mesi».

Il Piano prevede l’organizzazione su tutto il territorio metropolitano, del ciclo integrato dei rifiuti con specifiche sezioni dedicate all’impiantistica e alla scelta delle modalità di raccolta, ha poi spiegato il delegato all’Ambiente Salvatore Fuda, «altra cosa importante è la diversa impostazione delle Aro, rispetto a quanto previsto dalla disciplina regionale, con l’inserimento della Grecanica. Uno strumento che nasce al culmine di una lunga e complessa fase di concertazione con i Sindaci e gli amministratori dei territori».

«Il piano prevede, inoltre – ha spiegato – tutta la programmazione della Città metropolitana in materia di PNRR che vedrà la luce nei prossimi mesi e che servirà a rafforzare il sistema di trattamento della parte differenziata dei rifiuti. Ribadiamo inoltre la richiesta alla Regione Calabria di mantenere un’autonomia o comunque una competenza diretta in materia di gestione dei rifiuti come avviene per le Città metropolitane d’Italia. Tra l’altro, il territorio metropolitano reggino è il più infrastrutturato dal punto di vista degli impianti, con l’unico termovalorizzatore della regione».

«E sul piano finanziario – ha proseguito – stiamo dando prova di buona gestione, se pensiamo che nel biennio 20-21 su circa 55 milioni di euro la Città metropolitana ne ha incassati oltre 53 al marzo del 2022, segno evidente anche della partecipazione e della nuova consapevolezza che sta animando i Comuni».

E da ultimo il tema del contenimento dei costi, «poiché il sito di Melicuccà – ha sottolineato Fuda – ci consente di risparmiare circa 40mila euro al giorno. Un dato non indifferente viste anche le esose tariffe cui siamo stati costretti negli ultimi mesi in cui abbiamo dovuto attingere a conferimenti fuori regione». (rrc)

La Metrocity RC è pronta ad aprire l’impianto rifiuti di Melicuccà

La Città Metropolitana di Reggio Calabria è pronta ad aprire, al momento, solo come sito di stoccaggio, l’impianto di destinazione finale per lo smaltimento degli scarti di lavorazione dei rifiuti in località “La Zingara” nel territorio di Melicuccà.

L’ordinanza del Sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, arriverà nei prossimi giorni e segnerà definitivamente l’apertura di un impianto che, una volta entrato completamente in esercizio, sarà in grado di determinare una sostanziale autosufficienza del territorio metropolitano nella gestione del circuito dei rifiuti, garantendo continuità ed efficienza di servizio agli impianti di trattamento e, questione non secondaria, una cospicua riduzione dei costi a carico dei comuni e, quindi, dei cittadini.

Nel frattempo prosegue l’iter di verifica in attesa dell’effettiva entrata in funzione dell’impianto. Dopo le sollecitazioni formulate dalla Città Metropolitana, la Regione Calabria ha infatti delimitato le aree di salvaguardia della sorgente Vina, approvando lo studio proposto da ArpaCal per il monitoraggio e l’acquisizione dei dati necessari alla elaborazione della Carta della Vulnerabilità, finanziati dalla stessa Città Metropolitana.

Da Palazzo Alvaro è giunta la richiesta ad Arpacal per l’attivazione della convenzione per l’esecuzione del monitoraggio, il cui schema sarà portato all’approvazione nel prossimo consiglio metropolitano, e che avrà inizio, come concordato con ARPACal, già dal prossimo mese di agosto. Allo stesso tempo, la Città Metropolitana ha riattivato la Conferenza dei servizi per l’approvazione del piano di caratterizzazione, atto propedeutico all’intervento di bonifica del sito della vecchia discarica di Melicuccà, attività fondamentale per la salvaguardia di tutte le matrici ambientali.

Intanto già nei prossimi giorni la Metrocity procederà all’individuazione dell’area come sito di stoccaggio, di fatto già determinando l’apertura in sicurezza dell’impianto.

«Si tratta di un obiettivo davvero qualificante – ha affermato Versace nel corso della conferenza – che segue gli indirizzi politici di inizio mandato, fissati dal sindaco Giuseppe Falcomatà, e che a valle di un lungo e meticoloso lavoro tecnico e di verifiche di natura ambientale, ci offrirà una risposta praticamente immediata ai problemi di capienza degli impianti per gli scarti prodotti sul nostro territorio».

«Grazie allo sforzo prodotto dagli uffici di Palazzo Alvaro – ha aggiunto – e al lavoro brillantemente coordinato dal Consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda, e dai Dirigenti Pietro Foti prima e Vincenzo De Matteis dopo, finalmente possiamo aprire l’impianto, risolvendo tanti problemi cui in questi anni siamo andati incontro proprio a causa delle difficoltà al reperimento degli spazi di conferimento degli scarti»

«Al momento – ha specificato Versace – l’apertura avverrà come sito di stoccaggio provvisorio, solo con scarti di lavorazione pressati e filmati in sicurezza e nel rispetto delle condizioni previste dai piani di monitoraggio e controllo e di gestione operativa. Ciò consentirà di beneficiare da subito di tutti i vantaggi di un sito di pertinenza metropolitana garantendo immediata efficienza ed efficacia nonché una rilevante riduzione dei costi».

Secondo lo studio prodotto dall’Ups rifiuti di Palazzo Alvaro la Città Metropolitana produce, infatti, circa 180 tonnellate al giorno di scarti di lavorazione e la disponibilità nell’unica discarica pubblica calabrese oggi attiva, quella di Lamezia Terme, si sta via via riducendo, passando dalle 150 tonnellate al giorno di febbraio alle attuali 50 tonnellate al giorno, a causa dell’esaurimento dei volumi autorizzati. Allo stesso modo anche i volumi individuati fuori regione sono limitati a circa 60 tonnellate al giorno ed hanno peraltro costi nettamente superiori, praticamente triplicati rispetto al conferimento ordinario. L’apertura dell’impianto di Melicuccà produrrà quindi aumento degli spazi disponibili, oltre che il risparmio non indifferente di circa 40 mila euro al giorno per il territorio e per i Comuni della Città Metropolitana.

«Sul tema degli impianti la Città Metropolitana ha sempre tenuto un atteggiamento pienamente coerente – ha proseguito Versace – affermando con chiarezza che avremmo atteso la verifica scrupolosa di eventuali possibili rischi per le popolazioni che risiedono anche a grande distanza dall’impianto. Una volta ultimati gli approfondimenti richiesti sia al Cnr che ad Arpacal, possiamo affermare che non esistono rischi per la nostra comunità, e che anzi l’entrata in esercizio dell’impianto ci consentirà di agire in maniera più efficace su tutta la filiera dei rifiuti, riuscendo finalmente a limitare, speriamo presto ad eliminare, la terribile piaga delle microdiscariche sui territori dei nostri Comuni». (rrc)

La Città Metropolitana di Reggio Calabria entra in Castore

La Città Metropolitana di Reggio Calabria è entrata in Castore, con un investimento pari a 950mila euro e dunque l’acquisizione di quote pari al 48,8 per cento.

L’assemblea straordinaria dei soci ha, infatti, sottoscritto, presso lo studio del notaio Stefano Poeta, l’aumento di capitale sociale per complessivi 1 milione e 940mila euro su cui, peraltro, l’Ente di Palazzo Alvaro aveva già deliberato nei mesi scorsi. Presenti per la formalizzazione degli atti, il Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace, il Sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e l’assessore comunale alle Società partecipate, Francesco Gangemi.

«Oggi si sancisce un momento molto importante, che conclude un percorso che vede questa amministrazione pienamente impegnata ormai dai diverso tempo su questo fronte, sulla scorta di un preciso indirizzo di mandato delineato a suo tempo dal Sindaco Giuseppe Falcomatà», ha detto Versace a margine dell’assemblea, aggiungendo che si tratta di «un passaggio di fondamentale importanza, che evidenzia la centralità della Società Castore su cui prima l’amministrazione comunale e successivamente la Città metropolitana, hanno investito con grande determinazione».

Già lo scorso anno, il consiglio di Palazzo Alvaro aveva chiaramente deliberato in questa direzione, ha poi ricordato Versace, «ovvero guardando ad una nuova prospettiva per questa società di servizi, in termini soprattutto di maggiore stabilità dei lavoratori e delle professionalità che operano al suo interno che negli anni, è bene ricordarlo, hanno dovuto far fronte a diversi momenti di difficoltà».

«Ma non c’è solo questo – ha proseguito – poiché la conclusione di questo iter segna anche l’avvio di una nuova fase sotto il profilo dell’erogazione di servizi a favore dell’intero territorio metropolitano, in un’ottica di maggiore efficienza e vicinanza alle esigenze delle comunità».

«Dunque una prospettiva di crescita significativa per Castore – ha poi concluso Versace – che avrà delle ricadute sociali, economiche e lavorative rilevanti. Un ringraziamento, doveroso, deve essere rivolto al Sindaco Falcomatà per aver voluto fortemente questo percorso e naturalmente a quanti hanno cooperato in modo proficuo e sinergico in sede istituzionale, affinché si concludesse nel migliore dei modi». (rrc)

Il commissario Gualtieri: La Calabria non smaltirà i rifiuti fuori regione

Il commissario straordinario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria, Bruno Gualtieri, ha reso noto che «l’attività condotta, in soli due mesi, dall’Autorità che ho l’onore di guidare è tale da consentire il funzionamento del sistema dei rifiuti regionale già per questa stagione estiva, senza ricorrere a smaltimenti di scarti fuori regione, con costi superiori a 300 euro alla tonnellata».

L’impegno economico a cui dovranno far fronte i cittadini – ha spiegato – grazie a questa organizzazione dello smaltimento in Regione, si dimezzerà. Il sito di San Giovanni in Fiore è stato oggetto di apposito dispositivo del Commissario, col quale sono stati stabiliti la realizzazione di uno stoccaggio provvisorio per l’imminente stagione estiva a decorrere da lunedì 11 luglio; un ampliamento di 30mila tonnellate, il cui bando di gara per la realizzazione della discarica verrà pubblicato dal Consorzio Valle Crati entro questo mese; la progettazione di un’estensione, che vede la discarica quale punto di smaltimento del sistema impiantistico dell’Area Nord».

«Il punto sul quale occorre riflettere – ha detto Gualtieri – è il clima di sfiducia dei sindaci dell’area cosentina, che impedisce ormai da tempo il raggiungimento del numero legale dei componenti dell’Assemblea dell’ATO Cosenza. Per tale motivazione il Commissario ha dovuto adottare una serie di delibere, surrogando l’organismo in questione, al fine di consentire la prosecuzione dei contratti scaduti al 31 dicembre 2021; l’apertura di un apposito centro di costo nel Comune Corigliano-Rossano, che produrrà un’autonomia gestionale per l’impianto di Bucita e dell’intera Area che vi sottende; l’avvio delle procedure, ai beneficiari dei finanziamenti comunitari per la realizzazione di impianti per il compostaggio di comunità».

«Questi fatti sono ben noti anche al presidente dell’ATO Cosenza, Marcello Manna, che ringrazio comunque per la fattiva collaborazione prestata», ha concluso. (rcz)

Manna chiede a Occhiuto incontro urgente per emergenza rifiuti

Il presidente dell’Ato Cosenza, Marcello Manna, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, chiedendo un incontro in Regione per l’individuazione immediata di soluzioni alle attuali criticità del sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani.

«Purtroppo, nonostante la radicale modifica apportata al sistema amministrativo degli ambiti territoriali con la Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10 – si legge nella missiva indirizzata per conoscenza anche al Commissario Straordinario Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria, – il sistema impiantistico pubblico-privato a servizio dell’Ambito Territoriale della Provincia di Cosenza, deficitario per l’inadeguatezza o mancanza degli impianti di trattamento e dei bacini di conferimento dei rifiuti, non risulta ancora oggi idoneo a garantire la gestione del servizio pubblico essenziale di trattamento e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani e le spese per lo smaltimento gli scarti del trattamento dei Rifiuti Urbani Residuali dalla Raccolta Differenziata presso impianti extra regionali sono diventate insostenibili per gli enti associati».

«Nell’ultima Assemblea d’Ambito del 04/07/2022 – continua la lettera – è stata unanimemente riconosciuta la necessità di promuovere ogni possibile azione per il miglioramento delle condizioni impiantistiche e la soluzione delle criticità che generano un continuo stato di emergenza del sistema di raccolta, trattamento e smaltimento dei RRSSUU. L’Assemblea ha demandato ai membri dell’Ufficio di Presidenza il compito di confrontarsi con i rappresentanti dell’ente regionale e con il commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria per determinare quali attività condurre per superare, soprattutto, la stagione estiva iniziata tra difficoltà di raccolta dei RRSSUU, nonostante l’intervento extra ordinem del Presidente della Provincia di Cosenza».

«I periodi commissariali, incluso il presente e non per mancanze degli stessi commissari – si legge – non hanno portato ad alcuna soluzione: è stato generato un sistema di gestione iniquo e certamente non premiale per quei comuni che raggiungono percentuali di raccolta differenziata; non è stato individuato il sito per la realizzazione dell’ecodistretto; non sono state condotte le procedure per l’attivazione della discarica di servizio di località San Giovanni in Fiore né tantomeno sono state risolte le criticità che ogni periodo estivo portano alla inefficacia e inefficienza del sistema di gestione dei rifiuti”, prosegue la lettera inviata al presidente della Regione».

«L’intervenuta norma regionale ha interrotto, peraltro – continua la lettera – il processo di trasformazione dell’Ato Cs in consorzio (nelle forme dell’azienda speciale prevista dall’art. 114 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267), cosicché l’unico organo di indirizzo che attualmente riesce regolarmente a riunirsi, l’Ufficio di Presidenza, non avendo i poteri di un consiglio di amministrazione, può solo proporre all’Assemblea d’Ambito, le eventuali modifiche dei contratti necessarie al corretto funzionamento del sistema di raccolta. L’Ufficio Comune, generalmente costituito dal solo Direttore (tra l’altro non impegnato esclusivamente nella conduzione dell’UC), non ha una struttura adeguata alla gestione del complesso sistema amministrativo».

«Il quadro tecnico-amministrativo descritto – si legge – è reso ancora più contorto dal periodo transitorio introdotto dalla Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10: l’incertezza dei termini temporali di subentro della piena gestione commissariale e la difficoltà a comprendere l’effettivo ruolo dei comuni e degli organi dell’ATO hanno creato un clima di sfiducia nelle istituzioni aggiungendo ulteriori criticità al già compromesso sistema amministrativo e generando ulteriori problemi sui territori».

«Ritenendo indispensabile un confronto – ha concluso – per valutare quali soluzioni possano garantire il ripristino della funzionalità del sistema di gestione dei rifiuti, assicurando la continuità dei conferimenti presso gli impianti e la conseguente regolarità della raccolta sui territori dei comuni della provincia di Cosenza, si chiede la disponibilità a tenere, nel più breve tempo possibile, un apposito incontro». (rcs)

L’estate in Calabria e il disagio tra rifiuti e senza acqua potabile

di ANTONIO LOIACONO – È un meccanismo (direbbe un mio caro amico) oliato e temporizzato da diversi anni: si chiama “disagio” e ad ogni solstizio d’estate si presenta agli amministratori regionali a quelli provinciali e locali i quali tirano fuori le maschere dai volti attoniti: “E adesso? E chi se lo aspettava!”

Improvvisamente (sic!), ci troviamo senza acqua potabile, con migliaia di turisti delusi dai “non servizi” che vengono loro offerti, da fogne che vanno in “crash” e con la puzza dei rifiuti che sostituiscono i doposole, lungo le coste più belle del mondo!

E proprio di rifiuti ci vuole parlare il Presidente del Circolo di Legambiente “Nicà”, Nicola Abruzzese: «Ci risiamo – è l’incipit satirico di Abruzzese – si avvicina l’estate ed il sistema della raccolta dei rifiuti in Calabria va in “tilt”».

«Sono anni, ormai – ha spiegato – che ripetiamo sempre le stesse cose, il problema dei rifiuti in Calabria si risolve solo se si fanno gli impianti per il riciclo, altrimenti resteremo sempre in emergenza. È di qualche giorno fa la notizia che il Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, ha firmato un’ordinanza di riapertura di due discariche quella di Cassano allo Ionio e quella di San Giovanni in Fiore. Tutto ciò è veramente imbarazzante, come fa la politica a non capire che i rifiuti sono una risorsa e non un problema, mentre in altre parti del mondo con i rifiuti si ci guadagnano fior di quattrini, nella nostra terra continuano ad essere un problema e si vanno ad abbancare nelle buche».

«Altro tasto dolente è quello dei costi della Tari (tassa sui rifiuti) – ha concluso amaramente Nicola Abruzzese – tra le più alte d’Italia». (al)

Rifiuti, la presidente Succurro ha riaperto le discariche di Cassano allo Ionio e Vetrano

La presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, ha firmato la riapertura delle discariche di Cassano allo Ionio e Vetrano «per evitare il caos, montagne di spazzature nelle strade, un salasso economico ai calabresi e danni al turismo».

«Ero stata sollecitata dal commissario dell’Autorità unica calabrese – ha spiegato la presidente – in materia di acqua e rifiuti, Bruno Gualtieri. Inoltre, avevo acquisito il parere dell’Arpacal e ascoltato la voce dei sindaci, preoccupatissimi di ripiombare in una situazione di emergenza ambientale, specie in piena estate e con la stagione turistica che procede a gonfie vele».

«Sarei stata cieca e irresponsabile, se non avessi pensato al bene dei Comuni e in primo luogo dei cittadini, che – sottolinea la presidente Succurro – avrebbero dovuto subire aumenti tariffari a causa dell’obbligato invio dei rifiuti fuori regione, con esborsi insopportabili».

«Grazie a questa ordinanza, invece, i territori potranno respirare, posto che la Regione Calabria, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, sta risolvendo con coraggio – ha concluso Succurro – i vecchi problemi di gestione dei rifiuti». (rcs)

Rifiuti, Fuda (Metrocity): Non c’è nessuna minaccia nei confronti di Gioia Tauro

Il consigliere metropolitano delegato di Reggio Calabria, Salvatore Fuda, ha precisato, in merito al recente provvedimento assunto dalla Città Metropolitana di Reggio, che «non c’è alcuna minaccia nei confronti di Gioia Tauro, né tantomeno alcuna intenzione, da parte della Città metropolitana, di adottare facili soluzioni ai danni del territorio e men che meno dei suoi cittadini».

«Sul tema rifiuti – ha spiegato – e in particolare sulla gestione complessiva della filiera che interessa questo fondamentale e delicato settore, occorre equilibrio e soprattutto il massimo senso di responsabilità perché si tratta di una questione che tocca da vicino la salute e il benessere dell’intera collettività».

La recente ordinanza dell’Ente di Palazzo Alvaro, infatti, dispone lo stoccaggio temporaneo degli scarti di produzione nelle aree attrezzate degli impianti di Gioia Tauro e Sambatello. Un provvedimento della durata di 180 giorni che ci permetterà, solo in caso di stretta necessità, di aumentare lo stoccaggio e far lavorare in sicurezza gli impianti.

«La Città metropolitana – ha proseguito il delegato Fuda – sta portando avanti un lavoro complesso e faticoso per fronteggiare al meglio la stagione estiva. Il problema centrale resta sempre quello di assicurare l’uscita degli scarti di lavorazione degli impianti che stanno lavorando. Tutto ciò, a dispetto delle recenti dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione, Occhiuto, che ha parlato di situazione in miglioramento grazie all’intervento normativo regionale che consentirebbe ai Comuni di sapere dove portare i rifiuti. La realtà però è ben diversa rispetto a quanto affermato dal governatore e sappiamo tutti, infatti, che tale normativa regionale non è ancora operante e la competenza e le responsabilità restano ancora tutte sulle spalle dei Comuni e dunque dell’Ato della Città metropolitana».
In questo contesto, aggiunge il rappresentante di Palazzo Alvaro, «l’amministrazione metropolitana ha previsto un’ordinanza per aumentare la capacità di trattamento degli impianti. Abbiamo inoltre già avviato una manifestazione d’interesse, alla quale hanno partecipato diverse ditte, proprio per mandare fuori dal territorio metropolitano gli scarti di lavorazione, mancando gli impianti di destinazione finale».
«In tale scenario – ha rimarcato Fuda – ritengo che sia opportuno assumere tutti, ciascuno per il proprio ruolo, un atteggiamento improntato alla serietà e soprattutto alla massima responsabilità istituzionale. Non giova a nessuno cavalcare in modo strumentale e becero un tema così delicato, facendo passare, peraltro, messaggi completamente sbagliati e fuorvianti nei confronti dei cittadini».
La Città metropolitana, ha concluso, Fuda, «sta operando in questo delicatissimo settore con estremo rigore e con la massima attenzione nei confronti di tutti i territori e le comunità coinvolte. Non c’è alcuna improvvisazione o iniziativa estemporanea da parte dell’Ente ma, semmai, l’attuazione di una strategia complessiva ben precisa di cui anche quest’ultima ordinanza fa pienamente parte. Un’azione dunque frutto di una chiara attività di programmazione che guarda anche alla prevenzione dalle emergenze e dunque alla creazione di spazi di stoccaggio che sono momentanei e hanno come obiettivo quello di aumentare la capacità di ricezione degli impianti stessi e consentire un funzionamento più efficace dell’intero sistema di raccolta e gestione dei rifiuti». (rrc)

Rifiuti, protocollo d’intesa tra Regione e Conai per potenziare raccolta e riciclo imballaggi

È stato sottoscritto, tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e il presidente del Conai – Consorzio  nazionale imballaggi, Luca Ruini, un protocollo d’intesa che ha l’obiettivo di potenziare la raccolta e il riciclo degli imballaggi con il fine di superare il 65% di differenziata previsto dalla normativa.

Fra i punti dell’accordo, il supporto tecnico ai Comuni ancora in ritardo, attività di formazione e informazione, e la mappatura di tutto il sistema impiantistico regionale funzionale al trattamento delle maggiori quantità raccolte.

La Regione e il Consorzio si impegnano ad intervenire nei Comuni con percentuali di raccolta differenziata pari o inferiore al 50% – secondo gli ultimi dati disponibili e forniti da Arpa Calabria – con strumenti di progettazione, formazione, comunicazione, startup e monitoraggio dei risultati raggiunti.

In accordo con la Regione e i Consorzi di Filiera – RICREA, CIAL, COMIECO, RILEGNO, COREPLA, BIOREPACK e COREVE -, CONAI organizzerà incontri informativi sulle opportunità del vigente Accordo di Programma Quadro Anci-CONAI e dei suoi Allegati Tecnici.

La Regione Calabria si impegna, infine, a favorire la costituzione di tavoli tecnici ad hoc con tutti i Consorzi del sistema CONAI per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio di competenza delle singole filiere, e anche per la gestione degli scarti di selezione e trattamento dei rifiuti da raccolta differenziata e riciclo.

«La Regione vuole investire molto sulla raccolta differenziata, che attualmente in Calabria non supera il 50%, raggiungendo punte ancora più basse in provincia di Reggio e Crotone – ha affermato il presidente Occhiuto –. Il protocollo che firmiamo oggi ha per oggetto il supporto tecnico, alla Regione e ai Comuni, nella raccolta differenziata e nel riutilizzo dei rifiuti d’imballaggio da parte di un’organizzazione importante come il CONAI. Per noi questa è un’occasione preziosa. Per questo sono molto grato al Consorzio e al presidente Ruini».

«Il protocollo – ha spiegato – rappresenta un modo per realizzare concretamente il principio della sussidiarietà. Pertanto, farsi aiutare da un’organizzazione che ha specializzato delle competenze in queste attività è importante soprattutto per una Regione come la Calabria che è indietro nella raccolta differenziata e nel riutilizzo dei rifiuti d’imballaggio”, ha sottolineato il governatore».

«Firmiamo oggi un protocollo che rappresenta sia un punto di arrivo sia un punto di partenza – ha dichiarato il presidente Conai Ruini –. È punto di arrivo di un lavoro che, negli ultimi dieci anni, ha visto la Calabria superare il 50% di differenziata pur partendo da percentuali inferiori al 20%. Ed è un punto di partenza perché c’è ancora molto da fare: con questo accordo vogliamo aiutare i Comuni della Regione a superare quel 65% di raccolta differenziata richiesto dalla normativa, che migliorerebbe i risultati complessivi del sistema Paese nel settore del riciclo. In una fase come quella che stiamo attraversando, in cui le materie prime scarseggiano ed è urgente trovare alternative ai combustibili fossili, è sempre più importante guardare alle nostre città come miniere urbane che producono risorse, non rifiuti: in quest’ottica, la raccolta differenziata finalizzata al riciclo è essenziale».

«La sigla di questo protocollo – ha concluso – è segno di una chiara volontà politica che porterà sicuramente risultati visibili in tempi brevi. È un tema che ha rilevanza non solo locale, ma anche nazionale. Bruxelles ha infatti chiesto all’Italia, fra le clausole per sbloccare i fondi del PNRR, di recuperare il ritardo che alcune Regioni del Mezzogiorno ancora hanno in termini di raccolta differenziata». (rcz)

Occhiuto: Deluso da Autorità Idrica e stiamo elaborando piano regionale rifiuti

In una intervista alla Gazzetta del Sud, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, si è detto «molto deluso dall’Autorità idrica. A suo tempo, senza grande entusiasmo, accettai l’idea del sindaco Manna, che voleva costituire come soggetto gestore del sistema idrico Cosenza Acque: lo feci perché era condizione essenziale per partecipare al bando React-Eu».

«L’incapacità organizzativa dell’Autorità idrica ha, invece – ha spiegato – fatto perdere 104 milioni di euro alla nostra Regione. Li recupereremo nei prossimi bandi Pnrr, ma è evidente che bisogna cambiare profondamente la governance del sistema idrico, e credo che si saranno novità già nelle prossime settimane».

Il Governatore, poi, ha riferito di aver partecipato all’ultima riunione con il fondo tedesco che deve autorizzare la multinazionale francese a cedere le quote di Sorical alla Regione ad un euro: abbiamo chiesto il via libera alla cessione entro fine mese. La mia idea è di fare una multiutility che si occupi non solo della grande adduzione ma anche della distribuzione».

Spazio, poi, sul tema dei rifiuti: «Stiamo rielaborando il Piano regionale dei rifiuti. Prevediamo di fare grandi investimenti sugli impianti di riciclo e per aumentare la raccolta differenziata, soprattutto nel reggino e nel crotonese, zone nelle quali abbiamo le percentuali più basse».

«Ma dobbiamo prepararci anche a fronteggiare l’emergenza, non è possibile avere le strade invase dai rifiuti, soprattutto d’estate, con i turisti. E per questa ragione sto preparando una manifestazione di interesse per rendere il termovalorizzatore di Gioia Tauro meno inquinante e più performante oggi funziona poco e male, può funzionare meglio rendendo la Calabria autosufficiente». (rcz)