Abbandono illeciti di rifiuti, Angela Martino (PD) chiede l’intervento dell’Esercito

La presidente della Commissione consiliare Legalità e Sicurezza del Comune di Reggio Calabria, Angela Martino, in merito all’abbandono illecito dei rifiuti, si è rivolta al Prefetto di Reggio, «affinché stimoli il Ministero dell’Interno a segnalare le zone sensibili sulle quali il Dicastero della Difesa potrà organizzare pattugliamenti dell’Esercito contro i criminali che abbandonano i rifiuti, inquinano e danno fuoco alle discariche abusive».

«Più volte – ha spiegato – abbiamo chiesto l’intervento dei militari, adesso la situazione ha raggiunto criticità da aggredire immediatamente, dato che il problema sta assumendo proporzioni preoccupanti anche sotto l’aspetto dell’ordine e della sicurezza pubblica. Quindi, non si può perdere ulteriore tempo puntando, oltretutto, sull’aumento dell’attività “Strade sicure” che potrebbe, senza dubbio, contribuire in modo deciso a combattere queste azioni criminali. Siamo convinti che i militari servano, ormai in maniera imprescindibile, per presidiare aree altrimenti irrimediabilmente compromesse ed a limitare le ignobili gesta di quei balordi che sfuggono ad ogni logica del vivere civile».

«Alla Polveriera – ha continuato la presidente Martino – si vedono entrare camion e, successivamente, scaricare la qualunque per poi incendiare quantità enormi di rifiuti su un terreno proprietà del demanio militare. Un fatto inaccettabile e che si potrebbe risolvere col piantonamento dell’unica via d’accesso ad un sito divenuto terra di nessuno».

«È ovvio – ha aggiunto – che la Polizia locale non abbia né mezzi né agenti a sufficienza per contrastare un fenomeno così vasto e complesso. Facendo mio l’appello lanciato stamane dai capigruppo di maggioranza a Palazzo san Giorgio, ribadisco come il Comune non possa essere lasciato solo in questo momento così duro. Chiediamo un controllo capillare e puntuale nelle porzioni del territorio più a rischio e che sono tristemente conosciute».

«È un dovere – ha concluso – intervenire per tutelare la salute dei cittadini e le attività produttive della città che, oltre ai sacrifici ed alle difficoltà imposti dalla pandemia, rischiano di soccombere sotto il peso delle discariche abusive e dei fumi tossici sprigionati dai roghi appiccati da menti contorte, spregiudicate e criminali». (rrc)

 

Minicuci: Disponibile a trovare soluzioni per emergenza rifiuti a Reggio

Il consigliere comunale e metropolitano di Reggio Calabria, Antonino Minicuci, in merito all’emergenza rifiuti a Reggio, ha dato la sua disponibilità al sindaco Giuseppe Falcomatà per «illustrare al primo cittadino i dettagli e le specifiche che come coalizione di centrodestra avevamo individuato per risolvere il problema dell’emergenza rifiuti».

Per Minicuci, infatti, «il tema dei rifiuti è un tema che sento particolarmente vicino. Non è un caso se, nel corso della campagna elettorale da candidato sindaco, avevo inserito la risoluzione del dramma rifiuti tra i punti principali del mio programma. Sono profondamente convinto che un’amministrazione debba mettere un livello adeguato dei servizi essenziali al cittadino in cima ai propri obiettivi».

«Per queste ragioni – ha aggiunto – ricordo in modo particolare le accuse e le promesse sul tema rifiuti del sindaco Falcomatà, non che il modus operandi dell’ormai celebre ‘Pinocchio  reggino’ sugli altri temi sia molto diverso. Secondo il primo cittadino, l’emergenza rifiuti della scorsa estate era dovuta ad una scelta voluta della Regione Calabria, con in testa la compianta Jole Santelli, che voleva così mettere in difficoltà il centrosinistra in vista delle elezioni comunali. Allo stesso tempo, Falcomatà annunciava raggiante che in caso di rielezione l’emergenza sarebbe stata risolta entro pochi mesi».

«Oggi – ha proseguito – siamo quasi alla conclusione di giugno, l’estate è esplosa, l’emergenza rifiuti è rimasta tale e quale, con tutta la sua drammaticità. Dispiace constatare l’insussistenza dell’amministrazione, dispiace perchè questa totale incapacità si riflette in modo profondo sulla qualità della vita di tutti i reggini. Cittadini che non meritano di vivere in un luogo che, in quanto all’erogazione dei servizi essenziali, possiamo definire tranquillamente da quarto mondo. Mi chiedo con quale faccia il sindaco Falcomatà e la sua giunta possano andare in giro, imperterriti, a proseguire nella recita di false promesse e bugie. Invece che chiedere scusa per il disastro causato e per un problema che l’amministrazione ha in modo evidente dimostrato di non riuscire a risolvere, il primo cittadino preferisce continuare nella caccia al nemico invisibile. Regione Calabria, Anas, ‘reggini lordazzi’, Governo che non invia l’Esercito e in ultimo in ordine temporale Avr che non rispetta gli impegni assunti».

«Così come dichiarato dal sottoscritto, al termine dello spoglio relativo al turno di ballottaggio – ha spiegato – offro la mia disponibilità al sindaco Falcomatà per quanto riguarda i temi più importanti, che maggiormente vedono in difficoltà l’amministrazione comunale e di conseguenza gli incolpevoli cittadini»

«Per realizzare quanto auspicato, però – ha concluso – il sindaco dovrà scendere dal piedistallo che occupa da sette anni, riconoscere una volta per tutte le proprie incapacità e con umiltà rivolgersi a chi potrà offrire un sostegno utile a risolvere uno dei tanti drammi che Reggio Calabria purtroppo vive». (rrc)

Al via raccolta dati sulla produzione di rifiuti 2020 dell’Arpacal

È iniziata, nei giorni scorsi, l’annuale campagna di raccolta dati sulla produzione di rifiuti 2020 dell’Arpacal, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria.

Una data storica, per certi versi, perché questa sarà l’ultima campagna che prevede il ricorso ad una modalità “vecchio stile” nell’acquisizione delle informazioni dai Comuni. Già per la produzione dei rifiuti 2021, infatti, i Comuni calabresi sono stati dotati dalla Regione Calabria, con la collaborazione del Conai, del software denominato Str Calabria – My Sir, ossia il Sistema di Tracciamento dei Rifiuti che permette ad ogni municipalità di caricare in tempo reale i dati, che popoleranno un database al quale l’Arpacal accederà anch’essa sul momento per procedere alle verifiche di competenza.

È sul tema delle verifiche, tra quanto dichiarato dal Comune e quanto accertato dall’Arpacal ricorrendo ai dati prodotti dalle piattaforme di trattamento dei rifiuti, che alcune volte sono sorte delle criticità. Ecco perché il Catasto regionale che fa capo al Centro Controlli Ambientali e Rischi, diretto dal dr. Clemente Migliorino, della Direzione scientifica dell’Arpacal, nell’avviare la campagna in corso, si è sincerato di sottolineare ai Comuni calabresi di essere molto precisi nelle dichiarazioni, e quindi nei numeri forniti, in base a quanto regolamentato dalla delibera di Giunta regionale n. 226 del 29 maggio 2017 che ha approvato appunto il Regolamento sul metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata.

«I quantitativi Rd/Ru (rifiuti differenziati/rifiuti urbani , ndr) indicati – scrivono infatti dal Catasto – devono rappresentare una situazione reale e veritiera, avendone verificato l’effettiva destinazione finale e la corrispondenza a quelli del soggetto gestore. Tali dati devono essere debitamente certificati ai sensi della vigente normativa. Per i dati Rd/Ru 2020 è da utilizzare il sistema ad oggi in uso, ossia la trasmissione del format e/o del Mud (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale ,ndr), mentre per l’anno 2021 si farà riferimento al nuovo sistema di tracciabilità Str Calabria– Mysir».

I Comuni calabresi, oltre a inviare i dati suddivisi per categoria merceologica e quindi per codici Eer (nuova denominazione dei vecchi codici Cer), dovranno indicare le piattaforme presso le quali hanno effettivamente consegnato quella tipologia di rifiuto differenziato; ciò permetterà controlli incrociati più efficaci ed una speditezza maggiore nella verifica dei dati trasmessi dai Comuni. In mancanza di questo dato il quantitativo di rifiuti indicato sarà escluso dal conteggio.

Tornando al Sistema di Tracciabilità regionale dei rifiuti, approvato con delibera di Giunta regionale n. 146 del 15 Aprile 2021, con la collaborazione del Conai, l’applicativo Str Calabria My Sir diventa obbligatorio per i Comuni che sono già da ora chiamati ad inserire i dati dei rifiuti prodotti per questa annualità 2021, andando a sostituire il vecchio sistema di trasmissione dati. Str Calabria My Sir, come anche rappresentato nelle giornate di formazione Conai svolte nel mese di Aprile ai funzionari delegati dei Comuni calabresi, che non determina comunque la certificazione della percentuale Rd, che invece resta subordinata all’attività di controllo e verifica da parte dell’Arpacal secondo quanto stabilito dalla Dgr 226/2017. (rrm)

REGGIO – Pubblicato Avviso per trattamento della frazione organica

È stato pubblicato, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha pubblicato una manifestazione d’interesse per l’affidamento di un servizio aggiuntivo di trattamento e recupero in impianti regionali e extraregionali della frazione organica per i rifiuti provenienti dai Comuni ricadenti nell’ambito territoriale ottimale di Reggio Calabria.

Lo ha reso noto il consigliere delegato all’Ambiente, Salvatore Fuda che, in una nota, ha illustrato gli obiettivi perseguiti dall’Ente di Palazzo Alvaro per la normalizzazione e l’efficientamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti su tutto il comprensorio metropolitano. 

«L’obiettivo – ha spiegato Fuda – è quello di ampliare e differenziare gli impianti presso cui conferire al fine di garantire la continuità del servizio ed evitare strozzature e disservizi che inevitabilmente si ripercuotono sulla raccolta. Da alcuni mesi ormai, grazie all’incessante lavoro portato avanti dal Settore Ambiente della Città Metropolitana su indirizzo del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, stiamo perseguendo l’obiettivo di raggiungere uno standard di efficienza in grado di recuperare le difficoltà pregresse del sistema di gestione ereditato dal nostro Ente e mettere a regime una filiera per il trattamento dei rifiuti sul nostro territorio in grado di soddisfare il fabbisogno dei 97 comuni dell’Ato». 

«Siamo consapevoli dell’urgenza di raggiungere gli standard ottimali – ha aggiunto il delegato della giunta metropolitana – e per questo stiamo lavorando, anche in collaborazione con i sindaci e con gli Enti sovraordinati, per individuare più impianti e più piattaforme possibili dove conferire la frazione organica e gli scarti di lavorazione per evitare che il sistema si inceppi. L’arrivo dell’estate e della stagione turistica determinerà un aumento della produzione di rifiuti».

«Oggi – ha concluso – la pubblicazione del bando per l’individuazione di ulteriori impianti per il conferimento della frazione organica, si inserisce nel percorso programmato che ha la finalità di aumentare, in termini quantitativi, la capacità di trattare i rifiuti prodotti. Tutto ciò nelle more che i nostri impianti pubblici siamo adeguati strutturalmente per soddisfare autonomamente i bisogni dell’Ato». (rrc)

Presentato MySir, il sistema di tracciabilità dei rifiuti e delle raccolte differenziate

È stato presentato, in Cittadella regionale, MySir, il sistema di banche di dati per la tracciabilità dei rifiuti e delle raccolte differenziate.

«Un passaggio fondamentale per capire chi riesce a differenziare e chi invece è inadempiente. Dobbiamo essere uniti e capire che il nostro futuro non dipende dagli altri, ma da noi» ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, aggiungendo che «in questo modo, renderemo premiale il meccanismo della raccolta differenziata e potremo aiutare chi rimane indietro. Finalmente, la Calabria raggiunge una normalità e l’unica strada attraverso la quale poter arrivare a discariche zero».

Presenti i dirigenti e i funzionari regionali che si occupano della pianificazione e della gestione dei rifiuti urbani e una rappresentanza di sindaci calabresi, insieme al Conai e alla sezione catasto rifiuti dell’Arpacal.

Il sistema MySir è gratuito per amministrazioni e cittadini e garantisce l’aggiornamento dei dati in tempo reale. Nei prossimi giorni, la Regione farà tutti gli adempimenti necessari e invierà una lettera specifica ai Comuni calabresi. Per l’implementazione del progetto si utilizzeranno strumenti come personal computer, connessioni internet, lettori di QrCode, connessioni mobili per gli incontri presso le amministrazioni e palmari.

L’hardware necessario è quello normalmente utilizzato negli uffici. Non sono necessarie installazioni di software aggiuntivi. (rcz)

Rifiuti, Spirlì firma ordinanza per la prosecuzione del servizio di smaltimento degli scarti

Sarà garantita, anche d’estate, la prosecuzione dei conferimenti di rifiuti nelle discariche pubbliche della Calabria, grazie all’ordinanza firmata dal presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì, che assicura, anche, la continuità dei conferimenti nelle discariche di Lamezia Terme e di San Giovanni in Fiore.

Per quanto riguarda la discarica di Melicuccà – per la quale non si può prescindere dalla bonifica – la Regione ordina che la Città metropolitana di Reggio Calabria predisponga, con urgenza, la gara per l’affidamento della progettazione della bonifica sulla base dei risultati della caratterizzazione ambientale, approvata nel dicembre 2020.

Con l’ordinanza – preso atto del deficit di smaltimento dei rifiuti nella regione, dovuto alla mancata realizzazione delle discariche pubbliche previste dal Piano rifiuti – si dispone che gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) coprano questo gap attraverso conferimenti fuori regione. Gli stessi Ambiti dovranno procedere con le relative gare d’appalto a garanzia della non interruzione del servizio di raccolta nei mesi estivi.

Nell’ordinanza si ribadisce che le discariche pubbliche sono messe a disposizione di tutti gli Ato e la Regione Calabria disporrà i flussi in modo da garantire equità di accesso al trattamento dei rifiuti urbani e da ricomporre eventuali squilibri territoriali, dovuti proprio alla carenza di siti di smaltimento. Nel testo si evidenzia, inoltre, che si terrà conto anche del principio di prossimità. Nel frattempo, gli Ato dovranno procedere al più presto con la scelta dei siti e la realizzazione delle discariche di servizio, per assicurare l’uscita definitiva dall’emergenza in cui versa la regione. (rcz)

REGGIO – Rifiuti, l’assessore Brunetti risponde a De Magistris

L’assessore comunale all’Ambiente di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, ha voluto rispondere al candidato alle regionali Luigi De Magistris, che ha criticato la gestione dei rifiuti a Reggio.

«Su certi temi – ha detto Brunetti – provare a prendere lezioni da Luigi De Magistris sarebbe come farsi accompagnare da un elefante fra i corridoi stretti di una gioielleria. Che proprio De Magistris venga a parlarci di “politiche sui rifiuti” mentre i reggini, quotidianamente, lottano e resistono contro ritardi e mancanze ultra decennali nella gestione del ciclo integrato, non so se prenderlo come un insulto, un oltraggio, una provocazione o, più banalmente, per quello che forse in realtà è: becera campagna elettorale di chi prova a ritagliarsi un posto al sole alla scadenza di un secondo mandato i cui resoconti si possono tirare leggendo, giusto per fare un esempio, le cronache del Corriere della Sera di pochi giorni fa che raccontavano Napoli come “una città che ha in bilancio un rosso di oltre due miliardi e mezzo, in cui si riescono a riscuotere appena 16 multe su cento, con un porto in crisi e quasi tutti i grandi progetti bloccati, a partire dall’ex Italsider di Bagnoli. Ridotta all’osso, la contabilità «condominiale» di dieci anni di amministrazione De Magistris è questa. E sicuramente è approssimata per difetto». 

«Ma le pagine degli insuccessi del sindaco De Magistris – ha aggiunto – strabordano dai giornali di mezza Italia, anche e soprattutto per ciò che riguarda la gestione dell’immondizia. Soltanto lo scorso 31 marzo, Il Mattino titolava: “Napoli: Piazza Nazionale nel degrado, da giorni nessuno porta via i rifiuti”. Per intenderci, nell’articolo si può leggere che “è una delle piazze-simbolo della IV Municipalità. Una piazza dalle enormi e mai sfruttate potenzialità che, in questi anni, è balzata più volte agli onori delle cronache per lo stato di degrado e di abbandono che interessa la zona. Nemmeno il Covid e le conseguenti chiusure al pubblico delle aree ricreative – chiusura in molti casi solo sulla carta – sono bastati a strappare piazza Nazionale e i suoi giardinetti dalla triste condizione di degrado e di abbandono che testimoniano l’inefficacia degli interventi di spazzamento».

«Adesso – ha proseguito – si può comprendere la “trance agonistica” di chi è in perenne campagna elettorale, ma predicare da un pulpito tutt’altro che immune da difetti e incongruenze sembra davvero buffo. Prima di sparare ad alzo zero, il sindaco-candidato avrebbe potuto chiedere un confronto agli amministratori di una città che si sta risollevando dopo anni molto difficili. Avrebbe scoperto che tanto si è fatto e si sta continuando a fare pur di rimettere Reggio sulla carreggiata della legalità e di un ordine amministrativo che la tiri fuori, per sempre, dal caos in cui era piombata. È nella collaborazione e nella sinergia istituzionale che si può trovare la chiave di volta per riemergere da ogni problema. La propaganda, soprattutto in certi casi, deve lasciare posto al buonsenso e all’onestà intellettuale. Quindi, non ci resta che rispedire al mittente consigli e accuse che non offrono alcun contributo alla risoluzione delle difficoltà. Dunque, De Magistris, nella sua parabola discendente di sindaco, provi ad occuparsi un po’ di più di Napoli o delle questioni interne alla sua maggioranza, ammesso ne abbia ancora una».

«Anche perché, nei secoli – ha detto ancora – gli invasori hanno portato solo fame e disperazione ad una realtà come la nostra che ha tutte le carte in regola per autodeterminarsi e riuscire ad affrontare le sfide del futuro. Se sul fronte dei rifiuti volesse davvero offrire un utile supporto, spingerebbe affinché anche la sua regione accogliesse i rifiuti che la Calabria non riesce a smaltire per mancanza di impianti. Insomma, ci aiuterebbe così come sta facendo la Puglia e, magari, anche a prezzi più convenienti. Ma, probabilmente, in questa fase della sua vita, De Magistris non si sente più troppo campano e non è nemmeno calabrese. Insomma, è quello che è: un apolide politico in cerca di una poltrona che possa dare un senso alla sua vacua campagna elettorale. I disagi ci sono, ne siamo pienamente coscienti e, ogni giorno, operiamo per risolverli. C’è ancora molto da fare, indiscutibilmente».

«Ma dalle parole di De Magistris – ha detto ancora Brunetti – emerge solo livore senza alcun tipo di soluzione al problema. Cosa propone? Non lo capiamo. E non lo capiamo perché, da quello che abbiamo letto, non c’è uno straccio di idee e programmazione su come uscire dal problema. Semplicemente non ne ha perché, le soluzioni, le stiamo portando avanti noi. Del resto, i suoi dieci anni di gestione del servizio a Napoli, dimostrano che non ha la più pallida concezione di come si gestisca il ciclo integrato dei rifiuti». (rrc)

Rifiuti, De Caprio: Comuni che non collaborano con Conai respinti dagli impianti

L’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, in una lettera indirizzata a tutti i Comuni della Calabria, alle Comunità d’ambito di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, alla Città metropolitana di Reggio Calabria e, per conoscenza, ai gestori degli impianti di trattamento regionali, ha dichiarato che «i Comuni che non collaboreranno con il Conai saranno respinti dai centri di trattamento dei rifiuti».

«Mi è stato segnalato – ha detto De Caprio – che molti Comuni non aderiscono alle richieste del Conai sulle attività pianificate per l’avvio o l’ottimizzazione della raccolta differenziata». «Giacché ritengo la raccolta differenziata l’azione principale per trasformare il ciclo dei rifiuti – conclude l’assessore –, ho deciso di agire di conseguenza, non consentendo ai suddetti Comuni l’ingresso nel centro rifiuti». (rcz)

Tavolo tecnico tra Unindustria Calabria e Regione per i rifiuti

L’analisi delle complesse problematiche che caratterizzano la gestione dei rifiuti sul territorio regionale è stato al centro di un vertice tra Unindustria Calabria e la Regione Calabria.

Presenti, al tavolo tecnico, il presidente Aldo Ferrara, il direttore Dario Lamanna, il presidente Sezione Energia, Chimica e Ambiente, Crescenzo Pellegrino, il direttore di Confindustria Cosenza,  Rosario Branda e l’Assessore alla Tutela dell’Ambiente della Regione, dott. Sergio De Caprio accompagnato dall’ ing. Gianfranco Comito, dg del dipartimento, dall’ ing. Vincenzo De Matteis, dall’ ing. Ida Cozza, Ufficio Rifiuti e dalla dott.ssa Emanuela Altilia.

In particolare, per quanto concerne i pagamenti alle Imprese del servizio di trattamento, l’ Assessore De Caprio è stato molto chiaro e netto: il principio generale deve essere che chi paga le fatture alla scadenza può entrare in impianto, chi non paga non può conferire. E’ necessario, infatti, escludendo qualsiasi tipo di intervento finanziario da parte della Regione ed a parte la buona pratica del modello Catanzaro che non presenta criticità, adottare il modus operandi  in essere presso l’ Ato 1 Cosenza, con la sottoscrizione dello schema quadro tra ATO e Gestore dell’impianto di trattamento e poi contrattazione diretta tra quest’ultimo e ciascun Comune.

Relativamente, invece, alla disponibilità di impianti regionali per lo smaltimento degli scarti, l’Assessore De Caprio ha comunicato che sono in corso le attività per assicurare agli stessi impianti le volumetrie di discarica individuate con le ultime ordinanze emanate nonchè il revamping della 2° linea del termovalorizzatore regionale, cui si sta lavorando con la Città Metropolitana.

L’intervento dovrebbe essere completato entro i prossimi due mesi al fine di consentire il pieno utilizzo delle linee 1 e 2 con 400 t/giorno di conferimenti di Css per le quote assegnate a ogni impianto di trattamento.

Da parte di Unindustria Calabria, il presidente Ferrara ha manifestato, supportato dalle argomentazioni tecniche del presidente di Sezione Pellegrino,  la disponibilità delle aziende del settore a realizzare le linee 3 e 4 del 2° forno.

L’assessore, pur apprezzando la disponibilità espressa e ringraziando Unindustria, ha reso noto che è intenzione della regione procedere al loro completamento. Ha informato, inoltre, di aver chiesto al Ministero un finanziamento aggiuntivo di 600 mln per il completamento della dotazione impiantistica necessaria indicata nelle Linee Guida approvate con delibera nr. 340 dello scorso 02 novembre 2020.

Il presidente Ferrara ha, infine, portato all’attenzione dell’Assessore De Caprio la grande problematica che caratterizza gli insediamenti elle Aree Industriali – molte delle quali zone Zes – riguardante “i vincoli paesaggistici” anche a causa del mancato coordinamento tra gli uffici regionali dell’urbanistica e le sovraintendenze di Cosenza e Reggio Calabria.

Nel merito, l’assessore ha preso atto della predetta criticità evidenziata ed ha condiviso la necessità di istituire un tavolo di lavoro tecnico tra funzionari regionali, direttori delle Ato ed aziende per monitorare lo stato d’avanzamento del Piano degli interventi da realizzare fino a giugno prossimo, interventi necessari a mettere in sicurezza il sistema, anche in vista degli storici incrementi del periodo estivo, evitando, così, trasferimenti di rifiuti fuori regione con i conseguenti maggiori oneri finanziari  a carico dei Comuni. (rcz)

Da lunedì al via la raccolta dei rifiuti nel Reggino

Lunedì partirà la raccolta dei rifiuti nel Reggino. Lo ha reso noto il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, a seguito della riunione operativa in Cittadella regionale con l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, il sindaco e l’assessore della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà Paolo Brunetti, e i dirigenti Domenico Richichi e Pietro Foti.

«La situazione – ha spiegato Spirlì – non era più sopportabile. Non è concepibile che una delle città più belle del Mediterraneo sia devastata dai cumuli di immondizia. Una cosa è certa: la Regione aveva già attivato tutte le buone pratiche che si sono rese necessarie per cominciare a risolvere il problema. La Città metropolitana ha approntato anche un piano che, sommato alle attività messe in campo dall’amministrazione regionale, finalmente ha cominciato a dare i propri frutti».

«Da lunedì – ha annunciato – partirà la raccolta di tutta la spazzatura rimasta per le strade, sia umido che indifferenziato. Vogliamo arrivare a un giorno zero, quello in cui avremo ripulito tutta la provincia».

«Da quel momento in poi – ha aggiunto – ognuno dovrà fare il proprio dovere. I Comuni dovranno ricevere il pagamento delle tasse dai cittadini, affinché la città metropolitana e la Regione possano essere messe nella condizione di provvedere allo smaltimento costante dei rifiuti. Se anche uno di questi anelli non si collega all’altro, purtroppo il risultato sarà quello che conosciamo. Avremo risultati se tutti rispetteranno le regole».

«È stata una riunione importantissima – ha dichiarato il sindaco Falcomatà – perché continua il dialogo e la sinergia istituzionale tra la Città metropolitana e la Regione Calabria. Ringrazio il presidente Spirlì per la piena disponibilità che ha sempre dimostrato e l’assessore De Caprio per il sostegno».

«Oggi – ha aggiunto il primo cittadino – si è fatto un punto sulla difficoltà degli impianti. È stata anche individuata una strada per quanto riguarda il conferimento dell’umido che, da lunedì prossimo, tornerà a essere conferito nell’impianto di Vazzano. Ma quello che è ancora più importante è che si sia trovata una soluzione comune per arrivare a quello che è stato definito il punto zero».

«I cittadini – ha proseguito – sono arrabbiati per la situazione attuale, e noi con loro. Bisogna capire, però, che ognuno deve dare il proprio contributo, perché il sistema degli impianti si regge solo attraverso il senso di responsabilità di tutti. Arrivare al punto zero significa ripulire completamente i nostri territori dai rifiuti e fare ripartire l’ordinaria raccolta della differenziata, così come una certa cultura che, purtroppo, con la sofferenza degli impianti, sta venendo meno. Dopodiché bisognerà evitare un ritorno nell’emergenza, anche rispetto alla realizzazione degli impianti sul territorio calabrese, che è la difficoltà più grande».

«Sono riprese – ha concluso – le attività su Melicuccà. Non diamo date definitive, ma tutti i controlli stanno dimostrando che il sito è idoneo per la realizzazione dell’impianto dell’indifferenziata, che potrà così essere a disposizione dell’intero territorio metropolitano». (rcz)