Il 30 luglio a Rizziconi il Premio Elmo

Il 30 luglio, a Rizziconi, si terrò la 12esima edizione del Premio Elmo, un appuntamento imperdibile dell’estate calabrese che punta a celebrare e promuovere le eccellenze culturali italiane promosso dall’Associazione Piazza Dalì, con la direzione artistica del presidente Giammarco Pulimeni.

L’obiettivo del Premio Elmo è chiaro: celebrare le esperienze di vita che si intrecciano per formare il ricco tessuto culturale e sociale del Belpaese.

Nel caleidoscopio della vita e dell’arte, c’è un filo sottile che lega ogni cosa. È il telaio, lo strumento che intreccia i fili del tempo e dello spazio, trasformandoli in un meraviglioso tessuto impreziosito da un significato profondo e una bellezza sconfinata.

Quest’anno, il tema centrale della manifestazione è il telaio, simbolo antico e potente che racchiude in sé la capacità umana di creare, costruire e intrecciare storie e tradizioni. Il telaio diventa così una metafora perfetta dell’identità collettiva di una comunità, emblema di resilienza, creatività e speranza. Il telaio diventa una tela su cui dipingere l’anima.

È attraverso il telaio che possiamo scoprire il vero significato della vita: nell’intrecciare le nostre storie con quelle degli altri, nella costruzione di un patrimonio culturale ricco e variegato, che merita di essere preservato e celebrato, nell’abbattere le barriere che ci separano. È attraverso il telaio che scopriamo la magia nascosta dietro ogni nodo e la bellezza intrinseca delle relazioni che ci legano.

Il telaio, nelle sue infinite possibilità, è un ponte tra passato e futuro, tra l’io e l’altro, tra il visibile e l’invisibile. Esso ci insegna che siamo tutti tessitori della nostra realtà, artisti che con cura intrecciano le trame della propria esistenza per dare vita a un capolavoro unico e irripetibile. In questo senso, il Premio Elmo non è solo una celebrazione delle tradizioni culturali locali, ma anche un invito a guardare avanti, a costruire nuove relazioni e a celebrare la bellezza dell’interconnessione umana. Il telaio diventa una tela su cui dipingere l’anima.

La statuetta assegnata durante la manifestazione, raffigurante l’elmo di San Teodoro, patrono della città, è un simbolo di protezione e forza, un riconoscimento del valore delle storie ordinarie che rendono straordinaria la nostra quotidianità. Le narrazioni premiate sono quelle che, come fili di un telaio, si intrecciano per formare il ricco tessuto culturale e sociale della nostra terra.

«Il Premio Elmo è un tributo alle storie che tessono il nostro patrimonio culturale – ha detto Pulimeni – un riconoscimento alle persone che, con il loro lavoro quotidiano, arricchiscono la nostra comunità. Ogni storia, ogni esperienza condivisa in questa serata, è un filo prezioso che contribuisce a tessere il magnifico arazzo della nostra identità collettiva. Siamo orgogliosi di portare avanti questa tradizione, che non solo preserva il passato ma guarda con speranza e fiducia al futuro».

Numerosi gli ospiti e tante le sorprese che riserverà questa dodicesima edizione del Premio Elmo. Rizziconi si prepara, dunque, a vivere una serata indimenticabile, in cui le luci della piazza San Teodoro brilleranno sulle eccellenze culturali italiane. (rrc)

Il Console del Marocco Domenico Naccari: Rizziconi diventi centro di riferimento per la Nazione

«Rizziconi diventi centro di riferimento per l’intera Nazione» nel dialogo interculturale. È quanto ha auspicato il console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, Domenico Naccari, intervenendo al convegno promosso dal  Comune di Rizziconi  e dal Consolato calabrese per ricordare la figura di Maarouf Khalidimam della Moschea di Rizziconi.

Il Console, infatti, dopo aver partecipato ad un incontro istituzionale con il comandante della Stazione dei Carabinieri di Palmi Giovanni Calabria, con il comandante della Stazione dei Carabinieri della Stazione di Sant’Eufemia D’Aspromonte Carmelo Orlando e con il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, Angelo Rossi, ha evidenziato come «i dati emergenti dalla inclusione dei cittadini marocchini nel tessuto sociale di Rizziconi e dell’ intera Regione che sono connotati da rispetto delle regole, delle identità locali e culturali tanto da poter essere considerato un modello da esportare nell’ intera nazione italiana». Ha ricordato, altresì, che «in Marocco convivono pacificamente e senza alcun contrasto le religioni cattolica, ebraica e mussulmana».

Nel corso del convegno, moderato da Giuseppe Saletta, consigliere dell’ ordine degli Avvocati di Palmi, il sindaco di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo, ha evidenziato come il Comune da lui amministrato, ospita da decenni una numerosa comunità di cittadini marocchini, perfettamente integrati, che hanno contribuito al benessere comune, praticando la propria fede nel pieno rispetto delle altre confessioni religiose. Il parroco Don Nino La Rocca, ha ricordato l’Imam come persona di pace, sempre disposta al dialogo.

Commoventi i ricordi di Lamssahhal Youssef ed El Ghouazi Mohamed, rispettivamente Presidente del Centro Culturale Islamico e Presidente Anolf di Reggio Calabria, che hanno rimarcato la naturale predisposizione dell’Imam verso gli altri e la sua generosità nei confronti di chiunque avesse bisogno. (rrc)

 

A Rizziconi consegnato il Premio Elmo 2023

A Piazza della Chiesa patronale di San Teodoro di Rizziconi si è svolta la cerimonia consegna del Premio Elmo, giunto all’11esima edizione, fondato dall’Associazione Piazza Dalì.

«Siamo proiettati al futuro – ha detto il presidente dell’Associazione piazza Dalì, Giammarco Pulimeni – convinti che la cultura ha bisogno di essere nutrita e nutrita di bellezza».

Ad aprire la serata, un omaggio al primo mezzo secolo di carriera del maestro Cesare Berlingeri, artista di fama internazionale e figlio fedele della sua Calabria.

Sul palco, il maestro delle tele piegate, ha dialogato con Roberto Sottile, curatore d’arte e presidente di giuria del Premio, mettendo in evidenza quell’ universo fantastico della sua arte, tra colori e stelle, fatta di quel blu che richiama l’eterno e all’eterno sembra volgere e rivolgersi.

«I premi sono significativi per le piccole comunità – ha detto il Maestro Berlingeri prima di salire sul palco – ci danno l’opportunità di portare l’arte nella piazza pubblica e parlare a tutti. Anche se parlare d’arte è cosa molto complessa; é l’arte che comincia la storia dell’ umanità e finché la fa l’uomo essa reggerà, come la poesia. Chissà se reggerà anche quando la faranno le macchine?».

A condurre Alessandra Giulivo e Lidia Coppola, per una serata trascorsa nella piacevolezza e nell’eleganza, tra reading e suggestioni dettati dai passi di lettura magistralmente scanditi da Eliana Iorfida, sulle tracce dei romanzi di due dei premiati: lo scrittore Pasquale Allegra e la narratrice Milena Privitera.

La kermesse è entrata così nel vivo, con il ritmo tipico delle serate importanti e si sono alternati sul sagrato, allestito di rosso, personalità note del mondo dell’ arte, della cultura e dell’ informazione.

Con la presenza del giovane, ma già affermato artista Simone Geraci, arrivato a Rizziconi dal capoluogo siciliano, ma che si sta facendo sempre più strada nel mondo delle importanti personali e collettive d’arte nazionali e internazionali.

Andrea Naso, attore e regista teatrale ha ritirato il premio per il suo impegno che negli anni ha visto riconosciuto il suo lavoro con il teatro d’autore e di sperimentazione. Un premio che l’attore dedica a tutta la Compagnia teatrale Dracma, oggi residenza teatrale e laboratorio che ha avvicinato un’intera comunità e non solo al prezioso mondo del teatro d’autore. Un lavoro oggi riconosciuto e sostenuto dalla regione Calabria e dal Ministero della Cultura.

Paolo Cuomo, caporedattore centrale di Gazzetta del Sud, presente con un video messaggio ha ricevuto il premio per le mani della giovane corrispondente da Rizziconi Emanuela Russo, e Rossella Galati i volti del giornalismo che quest’anno sono stati insigniti del premio Elmo.

Il primo per la carta stampata, la seconda per il giornalismo televisivo che la vede conduttrice del Telegiornale del network LaC e dell’approfondimento scientifico LaC salute.

Ed è stato ancora il critico d’arte Roberto Sottile a consegnare una delle tre menzioni speciali del Premio Elmo, andata alla Presidente dell’ Accademia di Belle Arti dei Reggio Calabria e direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, Marilena Cerzoso.

Una serata che si è conclusa all’ insegna dell’ internazionalizzazione, per la prima volta, il Premio Elmo varca i confini Europei e trova casa a New York tra i meriti del produttore cinematografico Julius R. Nasso che nel suo italiano che si mescola al dialetto con inflessione americana, ha detto di non «aver mai dimenticato da dove è partito e di continuare a guardare alla Sua Calabria con amore, da qui, infatti, a breve partiranno due lavori di mia produzione: una fiction e un’opera cinematografica, proprio da qui, dalla Calabria». (rrc)

RIZZICONI (RC) – A settembre saranno 80 anni dalla strage nazista. Appello alle istituzioni di Ampa

Il 6 settembre 2023 ricorre l’80esimo anniversario della strage nazista perpetrata a Rizziconi il 6 settembre del 1943.

Ampa venticinqueaprile di Reggio Calabria fa appello a tutte le istituzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria, della Regione Calabria, del Parlamento e del Governo a partecipare, al fianco del sindaco del Comune di Rizziconi, alla commemorazione delle vittime programmata per le ore pomeridiane del prossimo 6 settembre. (rrc)

RIZZICONI (RC) – La diocesi celebra il Terzo congresso eucaristico

La Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi a pochi mesi dalla chiusura del 1° Sinodo Diocesano si prepara a celebrare il 3° Congresso Eucaristico Diocesano dal titolo: “Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace”. L’evento, desiderato fortemente dal Vescovo diocesano Mons. Francesco Milito, vuole essere dunque di consegna missionaria all’intera Chiesa locale.

«I Congressi Eucaristici hanno accompagnato il nostro cammino diocesano nello sviluppo dei temi degli anni pastorali», scrive il vescovo Francesco – «Il primo a Palmi nel giugno 2014, “Signore tu lavi i piedi a me?”-“Va’ e anche tu fa’ lo stesso”, e il secondo a Gioia Tauro nel giugno 2019 “Fratello, per celebrare degnamente i santi misteri… va’ prima a riconciliarti, poi torna”. In linea di continuità e, soprattutto, nello spirito della celebrazione e delle aspettative del 1° Sinodo Diocesano, avviato, sostenuto, concluso e affidato alla vitalità eucaristica delle nostre comunità, il prossimo dal 3 all’8 giugno 2023 vuole essere di consegna missionaria».

Una settimana di incontri, preghiere e momenti di riflessioni, una sosta della Chiesa diocesana incentrata sul mistero dell’Eucaristia e sul suo stretto rapporto con la vita, che vedrà interessati delegati di tutte le comunità parrocchiali, ma che coinvolgerà tutte le comunità domenica 4 giugno, che vivranno il Congresso in parrocchia con opportune iniziative

L’apertura del Congresso eucaristico avverrà sabato 3 giugno a Rizziconi nell’Auditorium “Famiglia di Nazareth”, con la solenne concelebrazione dei Vespri che sarà presieduta da Mons. Milito.

Tra i relatori dei lavori: Mons. Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, Presidente Conferenze Episcopale Calabra, a cui è affidata la relazione di apertura. Seguiranno Mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Terme; Mons. Claudio Maniago, arcivescovo metropolita di Catanzaro – Squillace, Presidente del Centro di azione liturgica; Mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, Presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro.

Mercoledì 7 giugno il Congresso vivrà invece la modalità laboratoriale nelle quattro vicarie della Diocesi con il quarto Cantiere Post Sinodale su “Giustizia e legalità”, mentre l’8 giugno il Congresso Eucaristico si concluderà a San Ferdinando con la Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Mario Grech, Segretario del Sinodo dei Vescovi, a cui seguirà la processione con lo speciale evento conclusivo: la dedicazione di San Ferdinando a “Cittadella della Carità”.(rrc)

RIZZICONI (RC) – “La Calabria delle Donne”, successo per l’evento dedicato a donna Lisa Anastasi

Nei giorni scorsi, a Rizziconi, nell’Aula Consiliare del Comune, si è svolto un incontro dedicato alla figura di donna Lisa Anastasi, infermiera eroica che durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale soccorse i feriti con abnegazione e coraggio.

L’evento è l’ottavo appuntamento del festival La Calabria delle Donne – Il genio femminile di Calabria.

Hanno partecipato diverse personalità del mondo istituzionale e culturale, tra cui il sindaco di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo, la Garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli, il direttore del festival, l’archeologa Mariangela Preta e la studiosa Teresa Zito, autrice di una ricerca approfondita sulla vita di donna Lisa.

Sono intervenuti anche Antonino Catananti Teramo, dell’Associazione “novecento storiografo”, l’ultimo a intervistare l’eroina, e i nipoti di donna Lisa, Ugo Mazzaferro, con la moglie Rosa Maria Lombardo, che hanno approfondito la conoscenza della figura dell’infermiera. Moderato dalla consigliera comunale con delega alla cultura Maria Rosa Rao, il convegno ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza di studenti della scuola secondaria di I grado “G. Casella”, accompagnati dai loro docenti, e dei rappresentanti delle più importanti realtà associative locali.

Inoltre, i ragazzi dell’istituto comprensivo hanno allestito una galleria fotografica sul tema, arricchendo ulteriormente l’evento. Ad aprire i lavori, il sindaco Giovinazzo soffermandosi sull’importanza della memoria storica e del senso di appartenenza al proprio territorio, aspetto fondamentale per l’identità personale e culturale di un individuo. Il primo cittadino ha evidenziato come l’identità e la cultura siano strettamente legate al senso di responsabilità e di impegno che si ha nei confronti della propria comunità. Per Giovinazzo, infatti, essere parte di una comunità significa anche prenderne cura, difendere i suoi valori e le sue tradizioni, contribuire al suo sviluppo e alla sua crescita.

A seguire, il Garante Anna Maria Stanganelli ha sottolineato l’impegno degli operatori sanitari messo alla prova in modo significativo dalla pandemia globale di Covid-19, ma espletato con dedizione e sacrificio straordinari. Stanganelli ha però ricordato che l’impegno degli operatori sanitari va ben oltre la pandemia, e si estende a tutti i giorni dell’anno.

«Celebrare la figura di un’infermiera eroica ci aiuta anche – ha evidenziato la Garante – a ricordare l’importanza del lavoro degli infermieri e delle infermiere, e a renderci conto del loro contributo fondamentale alla salute e al benessere delle persone. L’impegno degli operatori sanitari è un esempio di dedizione e sacrificio che dovrebbe essere riconosciuto e apprezzato da tutti. Dobbiamo ricordare che questi professionisti lavorano non solo per il proprio lavoro, ma anche per la salute e il benessere delle persone che si affidano a loro. Grazie alla loro esperienza e competenza, riescono a fornire cure e trattamenti di qualità, spesso in situazioni di emergenza».

È toccato all’archeologa Mariangela Preta, nelle vesti di direttrice, presentare il festival La Calabria delle donne – il genio femminile di Calabria, dedicato quest’anno alle donne tra politica e istituzioni, un festival che prevede ben 33 tappe su tutto il territorio regionale proponendosi di valorizzare il ruolo delle donne nella società calabrese e di stimolare una riflessione sulle sfide ancora da affrontare per garantire loro una piena partecipazione alla vita pubblica.

Ma anche un’occasione per riflettere sui progressi compiuti finora e sui problemi ancora da affrontare per garantire alle donne pari opportunità nella politica e nelle istituzioni.

«Questo tipo di festival è particolarmente importante – ha evidenziato Preta – perché aiuta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una maggiore rappresentatività femminile nei ruoli decisionali e a promuovere un dibattito costruttivo sulle politiche da adottare per raggiungere questo obiettivo».

Gli altri relatori, a turno, hanno quindi tratteggiato la figura di donna Lisa, esempio di dedizione e coraggio, che meritava di essere celebrata e ricordata. Figure come quella dell’infermiera rizziconese rappresentano infatti modelli di ispirazione per gli altri professionisti sanitari, ma anche per tutti coloro che si impegnano per il bene comune.

La partecipazione e l’interesse dimostrati per il secondo appuntamento del festival sono una testimonianza della rilevanza e dell’importanza del tema trattato e della necessità di continuare a promuovere eventi e iniziative che valorizzino il contributo delle donne alla nostra società. Inoltre, eventi come questi rappresentano un’occasione per mettere in luce le storie di donne che hanno contribuito alla storia e alla cultura della propria comunità e della propria nazione, e che spesso sono state ignorate o dimenticate dalla storiografia ufficiale. (rrc)

Successo per la raccolta fondi “Una poltrona per la vita” de I Baroncini di Rizziconi e Associazione Carma

Sono tre le poltrone chemioterapiche che potranno essere acquistate e donate ai reparti di oncologia del Mater Domini di Catanzaro e al Gom di Reggio Calabria, grazie alla raccolta fondi Una poltrona per la vita promossa dall’Aps I Baroncini di Rizziconi e l’Associazione Carma.

«Abbiamo raggiunto e superato l’obiettivo che ci eravamo prefissati e questo grazie alla generosa partecipazione di tutti», ha detto ad inizio serata Teresa Greco, presidente dell’ Aps i Baroncini di Rizziconi.

Per arrivare all’obiettivo si è attivata una macchina della solidarietà virtuosa, dove ognuno ha contribuito con le proprie competenze e senso di partecipazione,  mettendo in campo passione e la voglia di lanciare messaggi importanti, primo tra tutti che la prevenzione e l’attenzione alla salute possono salvare la vita. Non a caso, il tutto è stato voluto durante il mese di ottobre, riconosciuto ormai come il mese rosa per la prevenzione dei tumori femminili.

A fare da congiunzione tra l’attenzione alla salute, la solidarietà e la necessità di dotare i reparti di poltrone chemioterapiche c’è stato il teatro.

Lo spettacolo proposto per la serata di raccolta fondi 1861-la brutale verità, performance teatro-musicale scritta e diretta da Michele Carilli e portato in scena magistralmente dall’associazione Carma, che hanno devoluto l’intero botteghino alla causa,  ha fatto registrare il sold out quasi da subito.

«Dei cinquecento biglietti stampati non ne è rimasto neanche uno – ha detto ancora Teresa Greco – e poi c’è stato il generoso contributo della BCC Calabria Ulteriore che ha finanziato l’intero  costo di una poltrona, e ancora qualche donazione è arrivata dalla campagna online di crowfunding, insomma – conclude commossa la Greco- sono felice di sapere che da questo percorso di sofferenza che mi vede coinvolta in prima persona sia nata una risposta di bellezza e consapevolezza che mette al centro le persone e i bisogni di tutti».

All’Auditorium della Casa Famiglia di Nazareth di Rizziconi erano presenti le autorità civili, religiose e militari. In prima fila il Sindaco di Rizziconi Alessandro Giovinazzo, il Vescovo della diocesi di Oppido Palmi, Mons. Francesco Milito, la Vice Prefetto di Reggio Calabria, Dott.ssa Maria Stefania Caracciolo e le rappresentanze del corpo dei carabinieri e della Polizia di Stato. (rrc)

RIZZICONI (RC) – Il 29 ottobre in scena “1861 – La brutale verità”

Il 29 ottobre, a Rizziconi, alle 21, all’Auditorium Casa di Nazareth, in scena lo spettacolo 1861 – La brutale verità, tratto dall’omonimo libro di Michele Carilli e sceneggiato dall’Associazione Culturale CarMa.

L’ iniziativa, voluta dall’Aps I Baroncinidi Rizziconi e in collaborazione con l’ Associazione Culturale CarMa di Reggio Calabria, si inserisce tra le attività del mese della prevenzione dei tumori femminili e punta alla raccolta fondi per l’acquisto e la conseguente donazione di poltrone chemioterapiche da destinare ai reparti ospedalieri di oncologia attivi in regione.

La ricerca di una solidarietà collettiva e fattiva nasce da un vissuto personale e chiama a raccolta quanti vogliono lasciare un segno tangibile anche sui tempi e i metodi di cura dei pazienti oncologici.

 «Vista la mia esperienza dovevo fare qualcosa  – ha detto la presidente de I Baroncini, Teresa Greco –  e sapevo di poterlo fare, partendo dalla sensibilità delle persone che sono il cuore dell’Associazione I Baroncini , con le quali condivido la passione per il teatro amatoriale». «Da lì l’assonanza delle poltrone con il teatro e la passione per questa arte, la sofferenza personale e quella vissuta e che vivo e che vedo nei giorni in cui mi sottopongo alla chemioterapia ci hanno portato a leggere tutto in chiave di solidarietà e impegno sociale».

«La stima ed i legami poi – ha concluso Teresa Greco – stanno facendo il resto. Attraverso condivisioni e collaborazioni di cui si sono fatti carico in modo gratuito, professionisti, amici e altri compagni di viaggio con i quali siamo parte della Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), così come gli amici dell’Associazione CarMa di Reggio Calabria che si sono resi disponibili alla messa in scena, come contributo alla raccolta fondi, di uno dei loro spettacoli più premiati».

«Si è innescato un instancabile movimento virtuoso – hanno dichiarato Mario Lo Cascio, presidente dell’ associazione CarMa e il suo vice e autore dell’opera da cui è tratto lo spettacolo 1861- La brutale verità, Michele Carilli– che ha coinvolto altre persone e realtà sane del nostro territorio». «Il fine  è quello di far sì che chi deve sottoporsi alle cure oncologiche possa farlo con il minor disagio possibile e con tempi di attesa più brevi. Lo faremo – concludono –  attraverso lo strumento che da sempre utilizziamo per operare e esprimerci, quello del teatro».

E mentre l’attesa per il 29 ottobre cresce, la raccolta fondi si fa strada anche attraverso il web e i social: dalla pagina facebook de i Baroncini è possibile contattare gli organizzatori e attraverso la piattaforma gofunme contribuire con una donazione. (rrc)

Versace (Metrocity RC): Il Ponte Drosi a Rizziconi è realtà

A Rizziconi il Ponte Drosi è realtà. L’importante infrastruttura, infatti, è stata riaperta al traffico dopo 10 anni. Lo ha reso noto il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, sottolineando che «è una bella giornata quella di oggi qui a Rizziconi».

L’infrastruttura crollata nel 2010 è rimasta pressoché ferma per quasi dieci anni, fino al 2018 quando l’amministrazione metropolitana guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha ripreso in mano il cantiere riavviando i lavori che oggi consentono di restituire alla comunità un’opera molto attesa e di fondamentale importanza per il comprensorio.

«Un plauso, in tal senso, a quanti hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo – ha poi aggiunto Versace – in particolare agli uffici tecnici con in testa i dirigenti Foti prima e Benestare successivamente. Il ponte di Drosi di fatto libera dall’isolamento oltre duemila abitanti della zona consentendo alla comunità di Rizziconi di acquisire un’infrastruttura di importanza strategica per le comunicazioni dei cittadini e per le tante attività commerciali che insistono nell’area. Anche questo cantiere rientrava tra gli obiettivi fissati nell’agenda di lavoro di questa amministrazione metropolitana ed è stato importante portarlo a compimento nei tempi prefissati dopo quasi dieci anni di silenzio e inerzia da parte delle classi dirigenti che si sono succedute in passato».

«Oggi il ponte è stato completamente rifatto – ha proseguito – e si presenta come un’opera più grande, più sicura e certamente più adeguata a quelle che sono le esigenze del territorio e del sistema di viabilità della zona. Su questo delicato e strategico settore, la Metrocity sta compiendo un piccolo miracolo, riuscendo ad intervenire su tante opere viarie e infrastrutturali, a fronte delle esigue risorse di cui l’Ente dispone e che negli anni sono state letteralmente ridotte all’osso».

«E da qui a breve – ha poi concluso Versace – avvieremo anche i lavori, anch’essi piuttosto datati, della SP 33, una strada importante che ha bisogno di interventi straordinari». (rrc)

Rizziconi al centro di storie di straordinaria cultura col Premio Elmo

Si è confermato un appuntamento culturale di alto profilo la decima edizione del Premio Elmo, organizzato dall’Associazione Piazza Dalì, che è riuscito a portare a Rizziconi storie di straordinaria cultura.

A Rizziconi, infatti, sono arrivati nomi prestigiosi di quella Calabria che ha voglia di crescere e di farsi notare per la propria ricerca artistica, la scrittura, il giornalismo; per l’ associazionismo di prossimità e per il valore universale della musica, per i colori e l’ incanto della moda, per le competenze e «la voglia di un presente e di un futuro in linea con lo sguardo e con i luoghi e non trascura l’attenzione alle relazioni umane», ha detto Giammarco Pulimeni, Presidente dell’ Associazione Piazza Dalì, nel suo saluto iniziale.

«La cerimonia di conferimento del Premio Elmo è l’appuntamento che porta in piazza un lavoro ben più lungo e costante, – ha continuato Pulimeni – il nostro punto di forza, è la capacità di fare rete, di tessere legami e sodalizi culturali che vanno oltre quello che prende vita su questa scalinata».

Lo confermano i legami con l’Associazione Arte e Cultura Taormina, in particolare con Maria Teresa Papale e Milena Previtera e con Rino Cardone e l’Associazione Sephora di Potenza.

Lo dimostrano l’emozione, gli sguardi e i volti che nella Piazza e sul sagrato della Chiesa, nella calda serata del 26 luglio, hanno animato la consegna del prestigioso Premio Elmo.

«Il premio è tornato nella sua bellezza e coinvolgimento generale – ha detto Alessandro Giovinazzo, sindaco della città, – portando ancora una volta a Rizziconi grandi personalità. Questo non può che fare bene al nostro territorio e l’augurio, per questo decimo e importante compleanno del Premio Elmo, è che si possa sempre proseguire, progredendo, su questa strada di attenzione alla Cultura e ai luoghi».

Sul palco, gestito dall’ eleganza di Alessandra Giulivo e Lidia Coppola, si sono alternati i premiati di questo anno, tutti e tutte si sono ritrovati in quella provocazione lanciata nel tema dell’ edizione 2022 del Premio Elmo: ricerca di attenzione, nella cura degli sguardi e dei luoghi; ognuno nella loro arte ha espresso ed esprime un cammino incessante e che tende alla riconquista di spazi di contatto tra persone nel segno della cultura.

Una serata ritmata che ha portato sul tappeto rosso Demetrio Giuffrè e Saso Pippia, Nadia Riotto per la categoria artisti; Gabriella d’Atri presente con un messaggio da remoto, Roberto Fittipaldi, Luigi La Rosa, Eliana Iorfida per la sezione giornalisti e scrittori; Luigia Granata, Emilio Salvatore Leo e il prestigioso Lanificio Leo per la categoria moda e moda-impresa; l’Associazione La Terra di Piero rappresentata dal presidente Sergio Crocco e la Rassegna Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei di Roccella Jonica per conto della quale ha ritirato il premio il Consigliere Comunale della cittadina jonica, Domenico Cartolano.

Due le menzioni speciali: allo stilista, oggi anche commissario straordinario della Calabria Film Commission Anton Giulio Grandeper aver creduto e sostenuto sempre il nostro progetto culturale. Alla sua generosa persona e alla sua grande professionalità che porta in alto il nome della Calabria e  al Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: Carmelo Malacrinoper le capacità professionali con cui gestisce e valorizza l’ immenso patrimonio del Museo Archeologico di Reggio Calabria. Per l’ impegno e la visione di futuro di cui si sta facendo portatore nel cinquantesimo anno dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, rappresentativi in tutto il mondo, della nostra storia e della nostra cultura.

 «Un premio che dimostra la  necessità di presidi culturali  e di impegno sociale  – ha sottolineato Roberto Sottile, presidente di Giuria –. Abbiamo premiato uomini e donne che quotidianamente con il loro straordinario lavoro compiono azioni che rappresentano per la società un momento importante di crescita».

A consegnare i premi, i componenti della giuria, le rappresentanze delle Istituzioni locali e quelli che ormai possono definirsi amici del Premio Elmo: Eliana Zito, Mimma Sprizzi, Tina Sgrò, lo stesso Roberto Sottile, e il presidente dell’ associazione Piazza Dalì Giammarco Pulimeni, la vice sindaca Giulia Anna Cimato e l’ assessora Teresa Greco, Ferdinando Iacopino, Agostino Pantano, Maria Pia Tucci, Stefania Sammarro.

La serata è stata contrassegnata da qualche sorpresa per due storiche componenti della Giuria del Premio Elmo: Mimma Sprizzi e Eliana Zito a cui sono state donate targhe di riconoscimento. (rrc)