Al via Roccella Jazz: e sono quaranta candeline di straordinario successo

Sono quaranta le edizioni di Roccella Jazz Festival, un compleanno che stasera sarà celebrato da Renzo Arbore accompagnato dalla sua Orchestra Italiana. il popolare e apprezzatissimo showman, reduce dallo straordinario successo di mercoledì ai Ruderi di Cirella Antica, a Diamante, porterà il proprio spettacolo, corale e travolgente, al Teatro al Castello.

Nella sua lunga carriera costellata di successi in tutti i format e in tutti i generi Renzo Arbore non ha mai messo da parte il suo amore per il jazz e con questo spirito sarà presente a Roccella: in un’intervista fattagli da RAI3 una decina di anni fa espresse con convinzione il suo apprezzamento per Rumori Mediterranei e la voglia di parteciparvi. Lo farà stasera con un progetto speciale destinato al pubblico del Festival con una band di 15 elementi che ha 28 anni di vita e ha girato da un’estremità all’altra del pianeta: l’Orchestra Italiana ha suonato in santuari come il Madison Square Garden, la Carnegie Hall, la Royal Albert Hall, l’Olympia e la Piazza Rossa di Mosca.

La parola d’ordine di questa quarantesima edizione è Back To Life, Back To Live, ovvero ritorno alla vita, ritorno al concerto. Un’edizione di celebrazione dopo il difficile periodo del lockdown ma soprattutto edizione extralarge con novità su luoghi e temi, sottolinea il direttore artistico Vincenzo Staiano: «Il RJF del 2020 avrà uno specifico taglio storico-culturale nelle location scelte come sedi dei concerti: il Teatro al Castello di Roccella; l’area di scavi dell’antica Locri Epizefiri; il Museo Archeologico di Monasterace e il Teatro Romano di Marina di Gioiosa. Di grande caratura lo spessore artistico, con un insieme di eccellenze forse unico nella sua storia. Molti i musicisti che proverranno da generi diversi come la canzone d’autore, l’opera, la musica etnica, il rock, il funk e il rap. La XL sarà, quindi, un’edizione speciale in formato “Extra Large” e si presenterà come un concentrato di “musica totale”, con il jazz genere dominante, come nella migliore tradizione del Festival. Saranno 18 i concerti e l’originalità del programma sarà garantita da ben sei produzioni”.

Sabato 22 agosto doppietta tra rock, jazz e canzone d’autore: Message To Love: Wight 70, lo storytelling-concert di Donato Zoppo con la Working Band e Luca Aquino, dedicato ai 50 anni del Festival dell’Isola di Wight. A seguire Cantautrici: Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava. (rs)

La foto di copertina è di Massimiliano Natale, courtesy Ruggero Pegna.

ROCCELLA JONICA – Il concerto del Parto delle Nuvole Pesanti

Questa sera, a Roccella Jonica, alle 21.00, il concerto del Parto delle Nuvole Pesanti.

L’evento fa parte degli appuntamenti della 39esima edizione del Roccella Jazz Festival – Pop&Jazzy Christmas, con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Sul palco, Salvatore De Siena (voce, chitarra acustica, tamburello), Amerigo Sirianni (chitarra elettrica, mandolino, voce, cori), Antonio Rimedio (fisarmonica), Enzo Ziparo (chitarra battente), Mimmo Crudo (basso elettrico), e Manuel Franco (batteria e percussioni). (rrc)

ROCCELLA JONICA (RC) – Il Gran Concerto con Francesco Caligiuri Orchestra

L’anno nuovo, a Roccella Jonica, comincia in grande, con il concerto, in programma per mercoledì 1° gennaio, alle 21.00 all’Auditorium Comunale, della Francesco Caligiuri Orchestra.

L’evento fa parte dell’edizione invernale del Roccella Jazz Festival – Pop&Jazzy Christmas, con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Il concerto, dal titolo Arcaico Mare, vedrà esibirsi Francesco Caligiuri (sax soprano, sax baritono, clarinetto basso, flauti dolci), Federica Perre (voce e elettronica), Alessandro Castriota Scandebeg (voce), Luigi Paese (tromba), Paolo Bennardo (tromba), Giuseppe Oliveto (trombone), Gianluca Bennardo (trombone), Mario Gallo (tuba), Giuseppe Santelli (tastiere), Carlo Cimino (contrabbasso) e Francesco Montebello (batteria). (rrc)

ROCCELLA JONICA – Il concerto degli Old Dixie & Swing Band

Questa sera, a Roccella Jonica, alle 19.00, all’ex Convento dei Minimi, il concerto della Old Dixie & Swing Band.

L’evento apre l’edizione invernale del Roccella Jazz Festival- Pop&Jazzy Christmas, organizzato dal Comune di Roccella Jonica e diretto da Vincenzo Staiano.

Gli Old Dixie & Swing Band sono una classica formazione stile New Orleans composta da sei elementi che eseguirà dei brani sia in stile Dixie che Swing. La band laziale ripercorrerà la storia del Jazz dalle sue origini, intercalando nel suo concerto anche notizie e aneddoti sulla sua nascita e sul contributo determinante dato dai musicisti di origine Italiana. (rrc)

ROCCELLA JONICA – Rjf, Tai-No Orchestra e Clifton Anderson in concerto

Sarà uno straordinario omaggio multimediale a Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e John Cage a chiudere la 39esima edizione del Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei.

Sempre al Teatro al Castello, si parte alle 21.15, con una produzione originale firmata RJF e prima mondiale, con la Tai-No Orchestra dedicato a Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e John Cage, due grandi della canzone italiana e una delle figure cruciali della musica del Novecento. Si tratterà di una suggestiva performance multimediale nata su un concept di Roberto Del Piano, Massimo Falascone e Roberto Masotti e affidata alla Tai No-Orchestra che renderà omaggio alla verve dei tre con uno spettacolo multimediale che richiama Una fetta di limone, la celebre canzone dei Due Corsari Gaber e Jannacci del 1960.

Il coordinamento musicale dell’opera sarà a cura di Riccardo Luppi; quello visuale di improWYSIWYG, Gianluca Lo Presti / Mammafotogramma, quello generale di Walter Prati / MMT. La  non-formazione Tai-No Orchestra – Terra Australis Incognita sarà composta per l’occasione da Riccardo Luppi (sax, flauti), Tito Mangialajo Rantzer e Andrea Grossi(contrabbasso), Filippo Monico (percussioni, oggetti), Manuel Caliumi (sax), Michele Bonifati (chitarra), Lynn Cassiers (voce, giocattoli, effetti), Martin Mayes (corno francese, alphorn) e Walter Prati (violoncello, elettronica).

Grande chiusura con il Clifton Anderson Sextet, un’altra all star che arriva dagli Stati Uniti confermando la grande tradizione del Roccella Jazz, sempre attento ai migliori protagonisti americani. Il grande trombonista newyorchese, dopo aver militato a partire dal 1983 nel sestetto del celebre zio Sonny Rollins, dopo aver collaborato con grandi del jazz (Frank Foster, Carlos Garnett, Slide Hampton e McCoy Tyner), ha debuttato da solista con l’album Landmarks nel 1995 e sarà per la prima volta in Italia con una sua band di grande spessore e appeal che ha riscosso grande successo negli USA. Prima nazionale per un sestetto composto da Antoine Roney (sax tenore/soprano), Tadataka Unno (tastiere), Belden Bullock (basso), Ronnie Burrage(batteria) e Victor See Yuen (percussioni). (rrc)

ROCCELLA JONICA – Il concerto di Bojan Z e Samuel Cromwell

Proseguono, a Roccella Jonica, al Teatro al Castello, gli appuntamenti musicali della 39esima edizione del Roccella Jazz Festival, con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

La terza serata, che comincerà alle 21.15, vedrà sul palco del Teatro al Castello il trio Balkan Talks di Bojan Z – al secolo Bojan Zulfikarpasic: il pianista di Belgrado, definito dal Guardian una miscela di “virtuosismo, conoscenza classica, umorismo e istinto da intrattenitore”, si presenta con la vocalist bosniaca Amira Medunjanin e il trombettista greco Pantelis Stoikos. Già ospite di Roccella Jazz nel 1993, Bojan Z sarà per la prima volta sul palco con questi due giganti, vere e proprie star nei paesi d’origine: Amira è considerata la “Billie Holliday dei Balcani”, Stoikos uno dei musicisti più creativi del panorama jazz greco. Artista che incarna in pieno la ricerca nell’Est europeo di questa 39ma Edizione del Festival, Bojan Z suona dall’età di cinque anni e ha un bagaglio musicale notevole, caratterizzato dalla abilità nell’attraversare vari generi, dai Beatles a Bach passando per Debussy e il blues. La sua sarà un’unione tra letteratura jazz europea, musica colta e tradizione balcanica

A seguire un progetto completamente diverso, anch’esso produzione originale e prima mondiale, dedicato al genere simbolo della religiosità afroamericana: il gospel. Se ne occupa un’autorità in materia come Samuel Cromwell, compositore e pianista proveniente da Washington con i suoi coristi più fidati (Nova Payton, Lisa Alexander, Rayshun Lamar) e musicisti italiani come Claudio Cojaniz, Alessandro Turchet, Carmelo Coglitore, Domenico Ammendola, Massimo Garritano, Francesco Cusa. Samuel Cromwell è uno dei più prestigiosi direttori di cori gospel della capitale degli Stati Uniti e ha diretto tutti i concerti organizzati in occasione delle visite degli ultimi pontefici alla Casa Bianca. “The essence of Gospel” è un progetto ideato proprio a Roccella durante l’ultima edizione del “Jazzy Christmas”. (rrc)

In copertina, Samuel Cromwell

ROCCELLA JONICA – Rjf, Delta Saxophone Quartet e Noa in concerto

Prosegue, con successo, a Roccella Jonica, la 39esima edizione del Roccella Jazz Festival. Questa sera, al Teatro al Castello, alle 21.15, il concerto dei Delta Saxophone Quartet, la splendida formazione inglese che avrà come ospite Gwilym Simcock, uno dei più grandi tastieristi in circolazione (già con l’ex King Crimson Bill Bruford, da qualche anno nella band di Pat Metheny).

L’ensemble composto da Pete Whyman (sax contralto), Chris Caldwell (sax baritono), Christian Forshaw (sax soprano) e Tim Holmes (sax tenore), insieme a Simcock (pianoforte)  presenterà il progetto Crimson!, un omaggio ai King Crimson in una serata che incrocia jazz, musica contemporanea e progressive. Attivo dal 1984, il DSQ è uno degli organici sassofonistici più ammirati al mondo, abile nell’esplorare musica colta, classic rock e improvvisazione

Un altro Oriente per un gradito ritorno a Roccella (che aveva ospitato uno dei suoi concerti d’esordio in Italia) con Noa: la cantante israeliana presenterà insieme al suo trio Letters to Bach, il suo nuovo disco arrangiato dallo storico collaboratore Gil Dor e prodotto da Quincy Jones, con brani di Johann Sebastian Bach arricchiti con le sue parole, grazie ai testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale. Insieme alla celebre Achinoam Nini in arte Noa, cresciuta tra Yemen, Israele e Stati Uniti, cantautrice, poeta, compositrice, percussionista, relatrice e attivista, ci sarà il fido Gil Dor con Gadi Seri (percussioni) e Or Lubianiker (basso elettrico).

Proseguono le masterclasses del Roccella Jazz Campus, tenute dai musicisti che partecipano al Festival: giovedì 22 al Castello Carafa si occuperanno di workshop Howard McGill, Pete Whyman, Chris Caldwell, Christian Forshaw e Gwilym Simcock. Prosegue anche il 22 Nicola Pisani, che nelle sale dell’ex Convento dei Minimi terrà lo stage di improvvisazione “Or che strana”. La quota d’iscrizione ai corsi è di euro 50,00 e comprende l’ingresso gratuito ai concerti. (rrc)

ROCCELLA JONICA – Mercoledì l’Orchestra Rumori Mediterranei e Antonio Faraò Chinese Meeting

Prosegue, con successo, la 39esima edizione del Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei, con la direzione artistica di Vincenzo Staiano.

Mercoledì 21 agosto, la prima serata di Rumori Mediterranei vedrà sul palco del castello due produzioni originali, in prima internazionale assoluta. L’apertura sarà affidata all’Orchestra Rumori Mediterranei, una formazione di 13 elementi creata ad hoc e diretta da Nicola Pisani, prodotta in collaborazione con il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza. Sassofonista di grande esperienza, docente apprezzato e autorevole direttore di big band e orchestre jazz, Pisani dirigerà un ensemble composto da straordinari musicisti: Mirko Onofrio (flauto, composizioni), Alberto La Neve (sax tenore), Francesco Caligiuri (sax sopr. / bar. / clarinetto basso), Giuseppe Gioffrè (tromba), Giuseppe Oliveto (trombone), Oscar De Caro (tuba), Piero Gallina (violino/lira calabrese), Massimo Garritano (chitarre), Checco Pallone (tamburi a cornice), Carlo Cimino (contrabbasso), Francesco Montebello (batteria e percussioni). Special guest Serena Brancale, giovane star della musica italiana con una solida formazione nel campo della musica improvvisata, abile anche al piano, tastiere e percussioni, tanto che su questa linea si snoderà la sua performance, con suoi brani arrangiati in chiave jazz. Dotata di una voce scura e versatile, attraversa nu-soul, funk, jazz e R’n’B senza mai dimenticare i moderni suoni dell’elettronica.

A seguire l’evento clou che darà centralità alla Cina: la prima mondiale assoluta di Antonio Faraò Chinese Meeting, un organico italo-cino-americano unico nel suo genere. E’ una formazione nuovissima, guidata dal prestigioso pianista romano, uno dei pochi musicisti italiani presenti con frequenza sui grandi palcoscenici jazz internazionali (lo abbiamo visto con nomi del calibro di Richard Galliano, Dee Dee Bridgewater, John Abercrombie, Marcu Miller, Jack De Johnette, Miroslav Vitous, Joe Lovano, Bob Mintzer, Didier Lockwood, Darryl Hall e molti altri). Insieme a lui ci sarà Guo Gan, il più grande maestro dell’erhu, uno straordinario virtuoso di questo strumento a corde, apprezzato in tutto il mondo per la creatività e l’estro; completano la all-star band tre giganti del jazz mondiale che non hanno davvero bisogno di presentazione: il sassofonista Dave Liebman, il contrabbassista Ameen Saleem e il batterista Bruce Ditmas. (rrc)

ROCCELLA JONICA – Il Roccella Jazz Festival entra nel vivo

Dal 21 agosto, la 39esima edizione del Roccella Jazz Festival entra nel vivo con i quattro giorni di Rumori Mediterranei, in programma al Teatro al Castello.

Una sezione attesissima, amata per la qualità della proposta, l’originalità del punto di vista sul jazz contemporaneo, l’unicità delle partecipazioni. Il tema chiave di questa edizione è l’Oriente, a partire dal titolo Erhuasian Summit – Verso est, ai confini del jazz, uno sguardo nuovo verso il jazz orientale, da quello dei più vicini Balcaniper arrivare alla Cina. Più della metà dei concerti saranno produzioni originali del Festival, saranno circa 148 i musicisti coinvolti. 45 quelli provenienti dall’estero (Stati Uniti, Venezuela, Serbia, Macedonia, Romania, Bulgaria, Albania, Cina, Inghilterra, Israele, Bosnia, Grecia, Scozia, Belgio). 

Fino al 24 agosto, quindi, in scena al Teatro al Castello progetti originali e prime assolute internazionali, un giro del mondo che porterà il Festival ai confini del jazz e tra le mete più importanti ci sarà la Cina, custode esclusiva del suono dell’erhu, uno strumento di origine mongola diventato il simbolo musicale di questo immenso paese.

Mercoledì 21 l’apertura sarà affidata all’Orchestra Rumori Mediterranei, una formazione di 13 elementi diretta da Nicola Pisani prodotta in collaborazione con il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza. Special guest Serena Brancale, giovane star della musica italiana con una solida formazione nel campo della musica improvvisata, abile anche al piano, tastiere e percussioni, tanto che su questa linea si snoderà la sua performance, con suoi brani arrangiati in chiave jazz. A seguire l’evento clou che darà centralità alla Cina: la prima mondiale assoluta di Antonio Faraò Chinese Meeting, una all star band italo-cino-americana. Antonio Faraò, uno dei pochi musicisti italiani presenti con frequenza sui grandi palcoscenici jazz internazionali, guiderà una band con Guo Gan, il più grande maestro dell’erhu, uno straordinario virtuoso di questo strumento a corde, un gigante del jazz mondiale come il sassofonista Dave Liebman e due star come il contrabbassista Ameen Saleem e il batterista Bruce Ditmas

Giovedì 22 primo set a cura del Delta Saxophone Quartet, la splendida formazione inglese che avrà come ospite Gwilym Simcock, uno dei più grandi tastieristi in circolazione (da qualche anno nella band di Pat Metheny). Il quartetto di sassofoni guidato da Chris Caldwell presenterà il progetto Crimson, un omaggio ai King Crimson. Un altro Oriente per un gradito ritorno a Roccella (che aveva ospitato uno dei suoi concerti d’esordio in Italia) con Noa: la cantante israeliana presenterà insieme al suo trio il progetto Letters to Bach, il suo nuovo disco arrangiato dallo storico collaboratore Gil Dor e prodotto da Quincy Jones, con brani di Johann Sebastian Bach arricchiti dai testi in inglese ed ebraico.

Venerdì 23 un’altra importante espressione del jazz euroasiatico con Bojan Z, una stella di prima grandezza della musica improvvisata mondiale, che lancerà a Roccella il nuovo trio Bojan Z – Balkan Talks with Amira Medunjanin & Pantelis Stoikos. Già ospite nel 1993 (nell’insolita veste di clarinettista in una memorabile serata dedicata all’etichetta francese Label Bleu) Bojan avrà al suo fianco la cantante bosniaca Amira Medunjanin e il trombettista greco Pantelis Stoikos, vere e proprie star nei paesi d’origine. Anche questa sarà una produzione originale e prima mondiale dei tre insieme. In chiusura una performance speciale, produzione originale e prima mondiale in collaborazione con Allegro Tours: The Essence Of Gospel, il progetto di Samuel Cromwell ideato proprio a Roccella durante l’ultima edizione del Jazzy Christmas con una band italo-americana inedita e prodotta dal Festival. Sarà un concerto dedicato al genere simbolo della religiosità afroamericana: compositore e pianista di Washington, Cromwell è uno dei più autorevoli direttori di cori gospel della capitale degli Stati Uniti e ha diretto tutti i concerti organizzati in occasione delle visite degli ultimi pontefici alla Casa Bianca. 

Straordinario colpo per l’ultimo giorno, il gran finale di sabato 24 agosto. Produzione originale e prima mondiale, la Tai-No Orchestra omaggia Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e John Cage, due grandi della musica italiana e il maestro dei “rumori”. Si tratterà di una suggestiva performance multimediale sviluppata su un concept di Roberto Del Piano, Massimo Falascone e Roberto Masotti, affidata alla esecuzione della Tai No-Orchestra, una formazione di 9 elementi che renderà omaggio alla verve dei tre.  L’opera, che sarà coordinata musicalmente da Riccardo Luppi e visualmente da Gianluca Lo Presti, sarà presentata da uno dei molteplici organici in cui di solito si organizza la Tai No-Orchestra – Terra Australis Incognita, una non-formazione portata alla esplorazione e alla scoperta di sentieri sconosciuti, coordinata per l’occasione dal violoncellista Walter Prati. Grande chiusura con la prima italiana del Clifton Anderson Sextet, un’altra all-star band che arriva dagli Stati Uniti. Il grande trombonista newyorchese, dopo aver militato per anni nel sestetto del celebre zio Sonny Rollins e aver collaborato con i grandi del jazz statunitense, sarà per la prima volta in Italia con una sua band di grande fascino che ha riscosso un notevole successo negli USA. 

Attivo anche quest’anno il Roccella Jazz Campus, le master classes che si svolgeranno nelle sale dell’ex Convento dei Minimi e del Palazzo Carafa. I musicisti che terranno i corsi in veste di docenti sono tra i partecipanti alla XXXIX Edizione del festival come Samuel Cromwell, Bojan Z, Gwilym Simcock e Clifton Anderson. (rrc)

ROCCELLA JONICA – RJF, AfroBalkanBlu Trio con Claudio Cojaniz, Mediterranean Quartet con Stijepko Gut

Proseguono, con successo, a Roccella Jonica, gli appuntamenti musicali della 39esima edizione del Roccella Jazz Festival.

La sezione storica del cartellone al Teatro al Castello, la XXXIX Edizione del Roccella Jazz Festival propone una serata ancora imbevuta di umori balcanici. Il focus tematico di questa edizione 2019, come sempre diretta da Vincenzo Staiano, è l’Oriente, a partire dal titolo “Erhuasian Summit – Verso est, ai confini del jazz”, uno sguardo nuovo verso il jazz orientale, da quello dei più vicini Balcani per arrivare alla Cina. Più della metà dei concerti saranno produzioni originali del Festival, saranno circa 148 i musicisti coinvolti.

Si parte, a Largo Colonne Rita Levi Montalcini, nuovo concerto di Jazz@The Village. In apertura una produzione originale firmata RJF: il progetto True Stories a cura dell’AfroBalkanBlu Trio, una formazione inedita guidato dal pianista di origine serba/montenegrina Claudio Cojaniz. Cojaniz, che può essere ormai considerato un resident artist a Roccella, presenterà questo lavoro che già dal nome evoca contaminazioni africane e mediterranee.

Con Cojaniz ci saranno Alessandro Turchet (contrabbasso) e Francesco Cusa (batteria), accompagnati dalla voce recitante di Domenico Campolo. In chiusura direttamente dalla Serbia l’autorevole trombettista . Figura storica del jazz balcanico, assai ammirato anche in formazioni importanti con Lionel Hampton, Clark Terry, Jimmy Heath, Clifford Jordan, Sal Nistico e il connazionale Duško Gojković, Stjepko Gut proporrà la performance del suo Mediterranean Quartet, composto dai validi colleghi italiani Francesco Scaramuzzino (piano), Francesco Tino (contrabbasso) e Antonio Petralia (batteria).

Da oggi, inoltre, parte il Roccella Jazz Campus, le master classes che anche quest’anno si svolgeranno nelle prestigiose sale dell’ex Convento dei Minimi e del Palazzo Carafa recentemente restaurato. I musicisti che terranno i corsi in veste di docenti sono tra i partecipanti alla XXXIX Edizione del festival come Samuel Cromwell, Bojan Z, Gwilym Simcock e Clifton Anderson. Il 16 si terrà in forma gratuita il seminario Jazz mood in Balkan music a cura di Gent Rushi e Ermal Rodi). Enzo de Liguoro e Giovanni Scarfò terranno il laboratorio teatrale Frammenti… tra Dei e Jazz. La quota d’iscrizione ai corsi è di euro 50,00 e comprende l’ingresso gratuito ai concerti. (rrc)