Alta Velocità, Nesci, Cancelleri: Per Sa-RC possibile ridefinire i singoli lotti

La Sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci e il viceministro per le Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, hanno reso noto che «alla linea Salerno – Reggio Calabria, oltre ai fondi previsti dal PNRR, abbiamo destinato altri 10 miliardi di euro dal bilancio dello Stato, con l’avvio delle prime gare previsto già nel 2022. Per raggiungere questo obiettivo saranno adottate le soluzioni più opportune, anche valutando con Rfi la possibilità di ridefinire singoli lotti».

«Colmare il divario infrastrutturale e rilanciare il Mezzogiorno – hanno aggiunto – è essenziale per favorire lo sviluppo del Paese. Ben il 55% delle risorse del PNRR, pari a 61 miliardi di euro, è destinato al Sud: un investimento massiccio, in grado di ammodernare la rete di trasporto del meridione. Per la Salerno – Reggio Calabria, già quest’anno, sono previsti 7,5 miliardi di lavori dal Fondo complementare che riguarderanno in particolare la tratta Romagnano – Praia e la galleria Santomarco».

«Nonostante le difficoltà derivanti dal contesto internazionale – hanno proseguito – come confermato da Rfi, l’obiettivo è avviare i lavori anche prevenendo nuove soluzioni di concerto con il Governo. Dal tavolo è emersa infatti la disponibilità a ridefinire, laddove necessario, alcuni interventi al fine di accelerare la realizzazione dell’opera».

«L’obiettivo – hanno concluso Nesci e Cancelleri – è portare l’Alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria in tempi brevi, con un progetto sostenibile, assicurando ai cittadini del Mezzogiorno collegamenti rapidi ed efficienti». (rrm)

La sottosegretaria Dalila Nesci: Dal ministro Giovannini la conferma dell’AV Sa-RC entro il 2026

La linea dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria sarà realizzata entro il 2026. Lo ha reso noto la sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, spiegando che «ogni euro destinato al Sud garantirà lo sviluppo e la crescita dei nostri territori. Vogliamo investire le risorse in interventi concreti in grado di colmare il divario strutturale e rilanciare il Mezzogiorno».

«Come Governo – ha proseguito – stiamo lavorando per portare l’alta velocità al Sud: l’obiettivo, confermato dal ministro Giovannini, è quello di realizzare la linea TAV tra Salerno e Reggio Calabria entro il 2026. Un orizzonte preciso, che ha già visto come primo passo l’avvio del dibattito pubblico dal quale auspichiamo emerga un progetto sostenibile e immediatamente cantierabile».

«Alle infrastrutture del Mezzogiorno – ha proseguito – abbiamo destinato il 55% dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, pari a 61 miliardi di euro. Un investimento massiccio, in grado di ammodernare la rete di trasporto del meridione e colmare le carenze infrastrutturali ancora esistenti. All’Alta velocità Salerno – Reggio Calabria, oltre alle risorse previste dal PNRR, sono destinati altri 10 miliardi di euro dal bilancio dello Stato. Risorse che potranno essere impiegate per avviare lavori in tempi rapidi e arrivare al completamento entro il 2026».

«Si tratta di un’opera fondamentale – ha concluso – per ridurre le distanze tra il Nord e il Sud, migliorare il servizio di trasporto per i cittadini e favorire lo sviluppo economico dei nostri territori. Continuiamo a lavorare – conclude Nesci – per far riparte il Mezzogiorno, e quindi il Paese».

Intanto, a Napoli, ha preso il via il Dibattito pubblico sul primo lotto Battipaglia-Romagnano, che si è aperto con una conferenza stampa a cui ha partecipato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

«Oggi, per il settore delle infrastrutture sostenibili, non è semplicemente l’avvio di un dibattito o di un’opera, ma l’avvio di un pezzo di storia con cui diciamo che nessuno è escluso» ha affermato il ministro Giovannini, rimarcando il significato sul piano sociale, economico e per l’inclusività della linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, «un’opera iconica per lo sviluppo del Mezzogiorno e di tutto il Paese”. Degli oltre 61 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano complementare (Pc) di competenza del Mims, ha ricordato il Ministro, “il 55% è destinato al Mezzogiorno e questa è stata una scelta politica». (rrm)

Alta velocità e Ferrovie, la ministra Carfagna: La Sa-RC sarà completata entro il 2030

La Salerno-Reggio Calabria sarà completata entro il 2030. È quanto ha reso noto la ministra per il Sud, Mara Carfagna, nel corso del suo intervento nel programma Zapping di Rai Radio Uno, spiegando che ciò sarà possibile grazie agli «investimenti sia nel Pnrr sia nel Fondo
complementare».

La ministra, poi, ha spiegato che «abbiamo stanziato oltre 30 miliardi di euro per rendere il sud più vicino con il resto d’Italia e d’Europa», e che ci sono «700 milioni per il potenziamento e l’ammodernamento delle principali stazioni del mezzogiorno e dei collegamenti trasversali, tra la costa tirrenica e la costa adriatica» e la «massa di investimenti sulle ferrovie regionali».

«Abbiamo stanziato – ha spiegato – 6,3 miliardi non solo per le strade ma anche per le ferrovie e le reti idriche» e che «lo abbiamo fatto con
l’anticipazione del Fondo nazionale di sviluppo e coesione. Buona parte questi soldi serviranno per modernizzare alcune strade del nostro paese, opere che i territori aspettavano da tempo».

Carfagna, poi, ha spiegato il motivo per cui si utilizzeranno altri fondi per le strade e non quelli previsti dal Pnrr, in quanto l’Europa considera il trasporto su gomma inquinante.

«Cosa sarebbe l’Italia se la Calabria, la Campania e la Sicilia avessero lo stesso Pil, gli stessi tassi di crescita della Lombardia e del Veneto? Sarebbe un paese imbattibile sui mercati internazionali e il vantaggio sarebbe di tutti – ha proseguito –. Forse la conflittualità tra Nord e Sud, che tutti dobbiamo impegnarci a spegnere, è molto enfatizzata a livello mediatico».

«Sempre di più – ha aggiunto –  vedo rafforzarsi la consapevolezza che un sud in grado di correre e competere con il resto del paese è un vantaggio per tutto paese. Vedo questa consapevolezza rafforzarsi sempre di più».

Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, la ministra ha garantito che «entro primavera saremo in grado di coprire le posizioni mancanti nelle Pubbliche amministrazioni del Sud e che «dove dovessero presentarsi, ancora, delle carenze dei bisogni, delle necessità, siamo pronti a intervenire con qualunque strumento, perché non un euro vada sprecato».

«È la mia preoccupazione, infatti – ha spiegato – prima di consegnare il Pnrr a Bruxelles, con il ministro Renato Brunetta abbiamo pubblicato il primo bando per 2.800 tecnici, da inserire nelle amministrazioni del Mezzogiorno, per rafforzare la loro capacità di progettazione e attuazione degli
investimenti. Il bando ci ha consentito di selezionare quasi 800 profili».

Inoltre, oggi in Gazzetta Ufficiale dovrebbe essere pubblicato il decreto che «ripartisce il fondo – ha concluso la ministra – per la progettazione territoriale: 160 milioni per ingaggiare professionisti esteri e dotarsi di un parco progetti. Questi fondi serviranno per sostenere quasi 5.000 comuni». (rrm)

Saccomanno (Lega): Ministro chiarisca lo stato degli interventi sulla Salerno-Reggio Calabria, ss 106 e alta velocità

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha chiesto al ministro alle Infrastrutture, Enrico Giovannini,  di fare chiarezza sullo stato degli interventi sulla Salerno-Reggio Calabria, sulla strada della morte, la strada statale 106 e l’alta velocità.

Il ministro, infatti, in una intervista a Il Messaggero, «ha dichiarato che l’Alta velocità, come altri investimenti che ricadono in una particolare area (Mezzogiorno), interesserà anche l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, per circa 10 miliardi – ha spiegato il commissario –. Siccome, già al tempo del Governo Renzi era stata inaugurata questa, ci chiediamo a quale tratte il Ministro si riferisce e se è stata anche inclusa la parte riguardante Cosenza-Grimaldi-Altilia, ove vi sono lavori in corso da molti anni e gli incidenti, anche mortali, sono all’ordine del giorno».

«Un chiarimento – ha proseguito – chiesto direttamente al ministro per evitare che si continui sugli annunci e non si concretizzi, come dovrebbe, l’azione politica, specialmente nei confronti del sud. Allo stesso, la Lega ha anche chiesto a che punto sono le tratte che riguardano la SS. 106 Ionica,denominata la “strada della morte”, per la sua pericolosità e le tantissime persone che sono rimaste per terra prive di vita, ed, ancora, le ragioni dello spostamento della linea ferrata con aumento di circa 50 km. e, quindi, aumento dei tempi di percorrenza».

«Si spera che, finalmente – ha concluso – ai tanti annunci seguano le opere e non debba la Calabria attendere altre decine di anni per avere delle strade sicure e normali». (rcz)