Questo pomeriggio, a Saline Joniche, alle 17.00, presso la sala convegni “Corrado Alvaro”, il convegno Donne di Calabria. Il coraggio di combattere nella terra dei diritti negati.
L’evento rientra nell’ambito del Motorshow 2Mari.
Intervengono Silvana Ruggiero, Assessore al Comune di Bagnara, Rosita Terranova, Angela Villani, Stefania Gurnari e Sabina Berretta, l’Assessore regionale al Welfare e alle Politiche Sociali, Angela Robbe, il presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione, Cinzia Nava e la vicepresidente della Cpo della città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppina Massara.
Donne e mamme straordinarie racconteranno le loro storie, vite messe a dura prova da sofferenze di ogni genere che solo il coraggio e l’amore per i figli ha permesso loro di superare. Sarà un momento di confronto anche per discutere su come è possibile non far sentire sole le tante donne che in questa terra si trovano a combattere anche contro l’indifferenza delle istituzioni. (rrc)
A Saline Joniche, nel corso del Motorshow 2Mari, nell’area Expo, inaugurata la mostra Passione rossa e Schumacher 50 di Filippo Di Mario.
La mostra, che ha deliziato il pubblico e gli appassionati di F1, ha immortalato la vita in pista e fuori pista di Michael Schumacher in 80 opere, caratterizzate da un prodigioso mix di immagini e pittura.
Perchè 50? Per omaggiare i cinquant’anni di Michael, compiuti il 3 gennaio scorso. L’esposizione è una sequenza di scatti in ordine cronologico, che racconta l’avventura in Ferrari del campione tedesco, dall’inizio nel 1996 fino alla fine, dieci anni dopo.
Che è soprattutto una descrizione dinamica di episodi unici, imperdibili e dello stretto legame di amicizia e di fiducia tra lo stesso Di Mario e Schumacher. Il fotoreporter ci guida all’illustrazione di Passione rossa e Schumacher 50 partendo dalla scintilla della passione, da cui è scaturito tutto il suo lavoro.
«Ho fotografato altri personaggi della F1 – ha spiegato il fotografo Di Mario – ma quando è arrivato Schumacher è cambiato tutto perché fin da subito abbiamo instaurato un rapporto molto bello, da cui è poi nata l’amicizia. Andare in F1 per me significava creare qualcosa che non era ancora stata fatta, ovvero gestire la luce, scegliere la scena e aspettare che lui passasse».
Unicità contrassegnata dalla fusione tra fotografia e pittura per dare un’emozione in più «iniziata da quando – ricorda il fotografo – mi dicevano che fotografavo come se fossi un pittore per l’uso che facevo del colore e della luce. Ho scelto questa nuova tecnica per fare qualcosa di diverso, di originale. Il dipinto nasce in pista da una foto molto bella».
Il suo progetto Passione Rossa, diventato marchio, inizia a vedere la luce nel 2000, grazie alla collaborazione con la Formula One Management (Fom) di Bernie Ecclestone. Di Mario pone l’attenzione sull’episodio cruciale per l’avvio di questa sua attività molto speciale, che ha posto le basi della sua amicizia con il grande Schumacher: i primi test del pilota a Imola con la Ferrari F310 del 1996.
«Facevo fatica – ha ricordato il fotografo – a identificare il punto di frenata con quello in cui la macchina riaccelerava in uscita dalle curve. Quando rientra ai box gli chiedo il perché e lui, sorridendo, mi dice che ha una tecnica di guida molto particolare in quanto frena e accelera contemporaneamente. A quel punto rido anch’io e gli dico che lo domerò. Successivamente mentre gli faccio due scatti lui si copre con la paletta di un meccanico per farmi uno scherzo regalandomi una foto speciale. Da quel momento capisco che per lui svolgerò un lavoro diverso rispetto a tutti gli altri e abbiamo iniziato a comunicare con le fotografie».
Da qui è nato un rapporto umano bellissimo durato anche nel corso del suo approdo in Mercedes nella seconda e ultima parte della carriera. Spinto da una passione ammirevole, Di Mario è un fiume in piena e ogni opera esposta racchiude una storia, uno scrigno di episodi e ricordi indimenticabili.
Ad esempio la prima pole position con la Ferrari nel Gp di San Marino del ’96. E poi la prima vittoria in rosso, leggendaria, sotto la pioggia battente in Spagna nello stesso anno. Le inedite istantanee dell’incidente in Australia nel 2001, richieste con grande interesse da Schumacher a Di Mario.
«A lui – ha proseguito il fotografo – piaceva molto vedere nelle mie foto il controsterzo perchè per Schumacher dominare una macchina pronta per partire in testacoda gli dava emozioni». Negli scatti “pittorici” di Di Mario non ci sono solo pista e monoposto ma anche espressioni tipiche del volto di uno Schumi gioioso o concentrato, il suo celebre salto di entusiasmo dopo una vittoria ribattezzato “Ballo di San Michele” e anche momenti di spensierata dolcezza con la moglie Corinna. Istantanee dalla qualità eccelsa ed assolutamente atipiche nel loro genere perché, come dice lo stesso fotografo, «ognuno di noi, se vuole, può crearsi la sua opera». (rrc)
Questo pomeriggio, a Saline Joniche, alle 17.30, nell’area convegni del Porto, l’incontro con Pasquale Amato, autore del libro Storia del Bergamotto di Reggio Calabria.
L’evento rientra nell’ambito del Motorshow 2Mari.
Il libro è edito da Città del Sole Edizioni.
L’autore ha ricostruito, mediante uno straordinario e felice intreccio tra storia locale e storia italiana, europea e mondiale, l’affascinante percorso del prezioso agrume autoctono di cui Reggio Calabria – e la fascia costiera da Scilla a Monasterace – detengono l’esclusiva mondiale da secoli. (rrc)
Grande attenzione e massimo consenso al MotorShow 2Mari, in corso nell’area portuale di Saline Joniche (RC) anche per le manifestazioni culturali a corollario dell’evento. Domenica è toccato a Francesco Tassone, che ha presentato il suo libro Anima Green (Laruffa Editore). Il libro nasce dal bisogno di approfondire i meccanismi della Natura da un punto di vista più intimo, un’esigenza che viene dal profondo. Leggendo il libro si risponde al bisogno di entrare in relazione con una coscienza evoluta, una relazione diversa rispetto a quelle consolidate con Madre natura. Chi possiede oggi l’“Anima green”? Tutti hanno un’anima green, solo che alcuni l’hanno dimenticato, altri la stanno cercando, altri ancora la stanno già scoprendo, altri la conoscono e cercano di condividere il loro “sentire” ecologico. Riconoscere l’anima green vuol dire «Essere intimamente collegati con l’ambiente e la natura che ci circonda. Significa – chiarisce lo scrittore – aver compreso che la relazione con la natura è indispensabile».
La sala Corrado Alvaro, appositamente creata per la presentazione di libri, è stata gremita domenica in ogni ordine di posto per ascoltare il prof. Daniele Castrizio, archeologo, esperto di numismatica e profondo conoscitore della civiltà magno-greca. Misteriosi, affascinanti capolavori, i bronzi di Riace – ha detto Castrizio – sono un vero “unicum” nella storia dell’arte greca. Da questa premessa per raccontare il suo ultimo libro Bronzi di Riace. L’enigma dei due guerrieri, scritto con Cristina Iaria. Il libro, edito da Città del Sole, confutando le tante teorie, cerca di spiegare l’origine delle due statue che «appartengono a una concezione artistica che sembra modernissima”, ma che invece risale al V secolo a.C. Perchè i bronzi sono “la nostra più grande offerta mancata – chiarisce lo storico – sono l’unico motivo che può spingere una persona a venire a Reggio e l’hanno capito tutti tranne noi che non siamo riusciti a farne un brand del territorio».
Andando a guardare più da vicino le due statue, – ha detto Castrizio – è da bocciare la teoria secondo la quale si tratterebbe di opere create a diversi anni di distanza l’una dall’altra: addirittura vent’anni secondo qualcuno. Vent’anni che sarebbero un tempo lunghissimo nell’antichità. Mostrando le immagini delle due braccia della statua A e B, e poi delle gambe, risultano assolutamente identiche, così come uguale è il tipo di composizione dei pezzi delle statue. Ma non è tutto: hanno lo stesso peso e la stessa altezza, conservano anche la meticolosa cura per i particolari. Dopo essere state create ad Argo, nel Peloponneso, sono state rubate dai romani e restaurate in maniera poco ortodossa, con lancia incollata, elmetto corinzio forzato sulla testa di uno dei due bronzi.
«Il bronzo B – ha argomentato il prof. Castrizio – è fatto migliorando il bronzo A. Uno più vecchio e uno più giovane: i bronzi sono nudi perché la nudità è degli eroi. Uno è un guerriero e l’altro è un guerriero con la Kynë, ossia n guerriero che comanda».
Ma chi sono, cosa rappresentano le due statue rinvenute nel 1972 nel mare di Riace? E qui ci sono le risposte a tanti interrogativi, risposte quelle dello storico reggino che oggi hanno trovato risconti a livello internazionale. Dopo aver confutato le teorie esistenti, con l’aiuto delle slides Castrizio, arriva alla conclusione che le statue siano frutto del lavoro di Pitagora da Reggio. A sostegno della sua teoria il Papiro di Lille. Come spiega nell’introduzione Castrizio, «È il frammento di Stesicoro, offre il testo del discorso che la madre di Eteocle e Polinice (nel gruppo dei bronzi che identifichiamo nei celeberrimi “Fratricidi” appunto di Pitagora di Reggio) rivolge ai figli in procinto di affrontarsi in mortale duello. Statue sistemate come su un palcoscenico, come personaggi. La presenza dei bronzi a Roma è testimoniata da Stazio e da Taziano il Siro che vede i bronzi a Roma nel 165 d.C. E dopo? La soluzione si trova in un pezzo di ceramica tra il polso destro e la coscia di una delle due statue, un riempimento (per evitare che si spezzasse il braccio durante un viaggio in mare) che risale agli inizi del quarto secolo dopo Cristo. L’imperatore Costantino volle le statue da Roma a Costantinopoli. E, arrivati al porto romani di Riace, la nave colpì uno scoglio e affondò, concretizzando questa specie di miracolo: da Argos per mano di Pitagora di Reggio, proprio nel mare di Reggio le due statue ci furono restituite dalla storia».
Stasera, alle 18, invece si parla di Bergamotto di Reggio Calabria. Prendendo spunto dal suo libro, il prof. Pasquale Amato in sala Alvaro traccerà un’avvincente quanto straordinaria storia del prezioso agrume reggino. Un appuntamento da non perdere.
Da segnalare, inoltre, la felice parentesi di Luca Abete, inviato di Striscia la notizia, che ha incontrato le scuole, nel quadro della sua campagna motivazionale rivolta ai bambini. Un tripudio di applausi e felicità impressa nei volti e nei cori degli studenti che hanno riempito le tribune della pista “Gilles Villeneuve” per lo spettacolo che i piloti professionisti hanno regalato ai ragazzi esibendosi in diversi show spettacolari.
Soddisfatto Luca Abate: «Qui mi sento a casa, torno con la mia campagna #noncifermanessuno, un tour motivazionale che vuole incentivare i ragazzi a credere e promuovere i valori della vita e a riflettere su come le sconfitte possono essere, invece, vissute come se fossero occasioni per crescere e trasformare un piccolo momento negativo in entusiasmo – ha raccontato Luca Abete durante i suoi incontri con i ragazzi – Questo è un contesto bellissimo all’interno del quale ci sono antissime energie che confluiscono e anche per questo, quando mi è stato chiesto di incontrare i ragazzi in un contesto bello come il Motorshow 2Mari sono venuto molto volentieri. Con loro ho avuto modo anche di parlare di sicurezza stradale, per rimanere in tema, e di come la lotta all’illegalità può passare da ognuno di noi perché dal gesto di un singolo ragazzo può partire un’azione collettiva che può dare riscatto a una terra bella del Sud troppo spesso etichettata da stereotipi negativi». (rrc)
Quanti hanno sognato di vedere dal vivo una vettura di Formula 1 in corsa? Non c’è bisogno di andare a Monza o a Imola, il MotorShow 2 Mari, in corso fino a domenica prossima a Saline Joniche (RC) offre anche quest’emozione: c’è una vera pista da F1 che costeggia il porto e regala suggestioni agli appassionati di motori. Il MotorShow2mari è anche questo, ma non solo. Ieri, fra le tante attrazioni giornaliere, una splendida sfilata di Harley Davidson da non dormirci la notte, mirabolanti scorribande di fuoristrada su un terreno accidentato (magnificamente realizzato ad hoc), tante sorprese nei padiglioni auto e moto e un pizzico di cultura magnogreca, col prof Daniele Castrizio che ha incantato i tantissimi ospiti della Sala Corrado Alvaro raccontando l’enigma dei due guerrieri in bronzo emersi nelle acque di Riace nel lontano 1972 e oggi custoditi nello splendido Museo Archeologico di Reggio. I Bronzi di Riace sono, ormai, una caratteristica della città dello Stretto, come il Bergamotto di Reggio Calabria di cui racconterà domani pomeriggio alle 18 il prof. Pasquale Amato che al pregiato agrume ha dedicato un apprezzatissimo libro.
Oggi pomeriggio, invece, c’è spazio per la passione rossa, con le immagini di Filippo Di Mario, notissimo fotografo di F1 oltre che ritrattista personale di Michael Schumacher, che sarà raccontato da Paolo Ciccarone, alle 18, sempre in Sala Corrado Alvaro.
Il MotorShow 2Mari di Saline è, in ogni caso, un evento da non mancare: non è grandissimo e sconta l’assenza di qualche Casa di prestigio, che non ha capito lo spirito dell’iniziativa, ma dà ampia soddisfazione ai suoi visitatori e sta, seriamente, consolidando l’idea di uno show che diventerà una piacevole abitudine negli anni a venire. È solo la prima edizione e gli apprezzamenti non mancano: inevitabile qualche piccolo intoppo organizzativo (andrà riempita di cartelli la strada per raggiungere l’evento), ma perdonabile. Un show motoristico di ottimo livello, per il quale occorre ringraziare il presidente Enzo Moscato e il suo staff, che diventerà un altro motivo d’orgoglio per tutta la Calabria. (ag)
Un semplice taglio di nastro, una cerimonia senza sfarzo ma piena di orgoglio e di entusiasmo, ha dato il via a questo primo MotorShow 2Mari nel piazzale del porto di Saline Joniche, a qualche decina di chilometri da Reggio. Un evento di carattere nazionale “snobbato” (inspiegabilmente) dalla Regione, che poteva cavalcarne l’indotto in termini di promozione e turismo, e che, nella fase preparatoria, aveva trovato scarso interesse e pochi interlocutori. La dimostrazione del marchiano errore sta nella bellissima realtà che ci si trova davanti a Saline, tanto che, adesso, da ogni parte viene l’impegno a far diventare questa manifestazione un evento annuale, come suggerito da Giancarlo Minardi, patron dell’omonima scuderia, che non ha mancato di rimarcare il suo compiacimento: «Per me è un onore essere qui ed è stata una bellissima sorpresa vedere tutto questo fermento in un’area così importante, che sono sicuro darà grandi soddisfazioni in futuro. – ha detto Minardi – Qui mi sono trovato benissimo e daremo il nostro contributo a questa grandissima terra per far crescere il Motorshow». Ha poi ribadito l’importanza di non disperdere l’attuale esperienza rendendo questa struttura (assieme ovviamente alla pista “Gilles Villeneuve”) una vera e propria scuola di formazione per la sicurezza stradale, rivolta in primis ai giovani, «che non vogliamo vedere morire sulle strade».
All’inaugurazione, col sindaco di Montebello Ionico Ugo Suraci, il deputato azzurro Francesco Cannizzaro, l’assessore alle Politiche sociali Lucia Nucera del Comune di Reggio e, per la Città Metropolitana, Demetrio Marino. Sarebbe stata auspicabile la presenza del Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e del governatore Mario Oliverio e, almeno, del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, ma, evidentemente, altri impegni o scarsa valutazione dell’evento (errore storico!) lo hanno “confinato” quasi a una festa provinciale. Non si capisce perché le migliaia di calabresi che partivano da Crotone, Catanzaro, Reggio e tante altre località calabresi per il MotorShow di Bologna, non dovrebbero premiare con la loro presenza un evento motoristico in casa propria – chiaramente di tono minore, ma è pur sempre la prima edizione – che sicuramente farà felici gli appassionati di auto e moto. Basterebbe solo la pista da F1 intitolata a Villeneuve a far venire l’acquolina in bocca ai patiti di motori.
Il presidente dell’evento Enzo Moscato, emozionato ma felice ha annunciato che «Il Motorshow 2Mari non si ferma più. Questo è solo l’inizio». Forse sarebbe stata utile un po’ di promozione nazionale, ma le prenotazioni e i biglietti prevenduti invitano all’ottimismo sul successo di questa prima edizione. Sono previsti, comunque, migliaia di visitatori da ogni parte del Mezzogiorno e dalla Sicilia, e non mancheranno visitatori del Centro-Nord per i quali ci sarà l’opportunità per scoprire la bellezza del nostro territorio e, magari, non mancare una visita al Museo archeologico e restare incantati dagli immensi tesori della civiltà magno-greca (e non solo) che custodisce, a partire dai Bronzi di Riace.
«Questa pista non possiamo farla morire», ha confermato il sindaco di Montebello Jonico Ugo Suraci. «Anche se non dipende tutto dal Comune, prendo l’impegno affinché possa restare così com’è per farla diventare una scuola di educazione stradale, come ha suggerito Giancarlo Minardi».
«Un po’ mi vergogno perché la politica, sindaco di Montebello a parte – ha invece rilevato l’on. Francesco Cannizzaro – non ha dato supporto a questo evento e mi auguro che in futuro ci sia maggiore attenzione. Dal 10 giugno dobbiamo lavorare tutti insieme per una seconda edizione più scoppiettante di questa».
«Questa iniziativa deve proseguire», ha sottolineato l’assessore Nucera mentre Marino, a nome del sindaco Falcomatà, ha lodato «il grande gioco di squadra a cui ho assistito».
Dopo il taglio del nastro e le dichiarazioni, per la prima volta nella storia della Calabria, si è esibita una monoposto di Formula 1. La Minardi PS04B ha sfrecciato sulla pista “Villeneuve” guidata dall’ingegnere Gabriele Tredozi. E da oggi per tutti motori, cultura e spettacoli: un evento, insomma, da non perdere. (mcg)
Nella foto di copertina: il taglio del nastro con l’on. Cannizzaro, Giancarlo Minardi e il sindaco di Montebello Jonico Suraci.
I motori sono caldi, stasera alle 18 lo start: apre il MotorShow2Mari, il più grande evento motoristico italiano che, dalla Calabria, manda un chiaro messaggio a tutta l’Italia e agli appassionati. Sarà l’occasione anche per conoscere questa terra e apprezzarla, gustare l’accoglienza e la calorosità della sua gente, assaporare le specialità del territorio e, naturalmente, godere di un evento che gli appassionati temevano di non vedere più, in Italia. E invece, grazie ad Enzo Moscato, patron del MotorShow2Mari e al suo staff che ha lavorato con entusiasmo e instancabile impegno, ecco che questa splendida avventura diventa adesso realtà. Per dieci giorni, dal 1° al 9 giugno l’area portuale di Saline Joniche (RC) si trasforma in una straordinaria esposizione motoristica nazionale con annessa una vera pista di Formula Uno, oltre alle novità di auto e moto e le curiosità che gli appassionati delle quattro o due ruote non si stancano mai di cercare e scoprire.
Molto soddisfatto il patron Enzo Moscato: «Desideriamo che questa prima edizione ponga le basi affinché il Motorshow2Mari diventi un appuntamento fisso per tutti gli appassionati. Lavoriamo alacremente da più di un anno e quando abbiamo iniziato, ricordo che si era in pochi, quasi nessuno credeva che tutto questo sarebbe stato davvero possibile». Non risparmia una frecciatina allo scarso interesse manifestato dagli enti locali il presidente Moscato: «Mi auguro che le istituzioni, quest’anno per buona parte assenti, possano venire al Motorshow 2Mari e notare con i loro occhi cosa si è riusciti a fare».
L’evento – è bene ricordarlo – non conta su alcun contributo pubblico, ma soltanto sui fondi dell’associazione Motorshow 2Mari che ha fatto davvero un miracolo e merita un grande plauso. «Abbiamo inteso creare spazi diversi perché pensiamo che il Motorshow non debba essere solo motori e velocità , ma anche cultura e valorizzazione del territorio. Siamo certi che l’indotto, per il territorio di Montebello Jonico e per l’intera zona greco–calabra, sarà notevole». Ed a proposito di cultura, all’interno dei padiglioni espositivi è stata creata un’ampia sala convegni, intitolata al grande scrittore calabrese Corrado Alvaro, dove vi sarà la presentazione di diversi volumi, alcuni proprio incentrati sulla Calabria e le sue bellezze, nonché altri appuntamenti di spessore, come la tavola rotonda del 7 giugno, a cui prenderanno parte alcune donne calabresi che racconteranno la loro storia di mamme che lottano per il riconoscimento dei diritti dei più deboli.
Ci sarà anche spazio anche per alcuni corsi di guida sicura ad opera dei piloti della Ford performance driving university (presenti grazie a York Auto Vumbaca, una grande azienda calabrese da 40 anni sul mercato dell’auto col marchio Ford) ed un’iniziativa di grande valore a cura di Aci, sempre in tema di guida sicura.
In occasione dell’evento Trenitalia aprirà eccezionalmente la stazione di Annà di Melito Porto Salvo, garantendo un congruo numero di treni da e per Annà. Alla stazione una navetta porterà gli appassionati fino all’ingresso del Motorshow.
Non solo motori, però: alla sera spettacoli e divertimento con musica e spettacoli di cabaret. Spiccano il “Pasquale Caprì show” e Gigi Miseferi e la sua Band Larga. L’inno ufficiale del Motorshow 2Mari, che accompagnerà l’evento, è a cura di Bruno Arcudi e Mario Nania. (rrc)
Ad essere scettici erano in tanti, quando i “temerari” del MotorShow 2 Mari esponevano il loro grande progetto: un mega show motoristico e per di più in Calabria. Oggi è una meravigliosa realtà (mancano appena dieci giorni all’apertura) e la conferenza stampa di presentazione di stamattina a Palazzo Alvaro ha suggellato il successo di Enzo Monaco, “anima” del gruppo di appassionati che è riuscito nell’impresa. «Una pagina storica per la Calabria» – ha detto Monaco, confermando quello di cui tutti ora sono convinti. È l’evento motoristico più importante in Italia e proietterà una grande luce positiva sulla Calabria e la sua gente. Non sottovalutiamo l’impatto turistico che l’iniziativa porterà, con i suoi risvolti di cultura contro la mafia: l’adesione a Libera ha di fatto reso questo evento ‘ndrangheta-free, con grande soddisfazione della stragrande maggioranza dei calabresi che possono veder parlare della loro terra anche in termini positivi. Il MotorShow di Saline (che non ha preso un centesimo dalla Regione, che, peraltro, – colpevolmente – non ha mandato neanche un suo esponente alla presentazione) rappresenta un’altra occasione straordinaria per la Calabria.
«Avrei voluto – ha detto il sen. Marco Siclari – che oggi con noi, fossero presenti tutte le Tv nazionali, la Rai Striscia la notiziaLe Iene, che ci hanno aiutato a far emergere la situazione di emergenza sanitaria in Calabria, per risaltare anche la parte più bella dei calabresi quella rappresentata oggi dall’associazione MotorShow2Mari che da un’opera incompiuta sono riusciti a creare un evento di portata nazionale che nulla ha da invidiare alle scorse edizioni tenute a Bologna e che riuscirà a portare in Calabria migliaia di visitatori che contestualmente conosceranno le mille ricchezze è l’immenso patrimonio della nostra terra».
Ecco, questa manifestazione – che non è gestita da un’azienda, ma da un’associazione che destinerà parte del ricavato in beneficenza alla Fondazione Veronesi e all’Hospice “Via delle Stelle” – è una grande opportunità non solo per Reggio e Saline, ma per l’intero Mezzogiorno e la Calabria. Il sindaco di Montebello Jonico, Ugo Suraci, che ha creduto da subito alla possibilità di realizzare l’evento, ha ricordato le difficoltà incontrate per dare seguito alle richieste degli organizzatori, facendo un excursus storico e mettendo in risalto l’abbandono che il territorio ha subito negli ultimi decenni. «Vorrei fare un appello alle istituzioni competenti – ha sottolineato il primo cittadino – affinché facciano sì che questo evento sia la molla per far rinascere davvero Montebello Jonico ed il Porto di Saline. Desidero che il Motorshow rappresenti il primo passo, non possiamo più attendere».
Già, il Porto di Saline. Quanti conoscono la zona e hanno memoria del degrado in cui è stata abbandonata negli anni, non crederanno ai loro occhi. L’occasione del MotorShow 2 Mari ha trasformato tutta l’area con una riqualificazione che non ha beneficiato di contributi pubblici, ma è stata tutta a carico dell’organizzazione.
Il deputato azzurro Francesco Cannizzaro ha ricordato quando, tre anni addietro, parlando con il presidente Moscato della possibilità di organizzare l’evento, gli disse chiaramente: “Tu sei pazzo a volerlo fare”. «Eppure, quella che sembrava una pazzia – ha affermato l’on. Cannizzaro – è diventata realtà e siamo qui a farvi i complimenti e sperare di poter fare qualcosa in più in futuro».
Anche la deputata di Forza Italia Maria Tripodi, che era in prima fila alla presentazione dell’evento, ha ha voluto ribadire l’importanza del MotorShow di Saline con «l’auspicio di guardare con fiducia al futuro. Riteneteci a disposizione per veicolare questo straordinario sforzo di lavoro e, per le prossime edizioni, cercheremo di essere punti di riferimento».
In precedenza, il vicesindaco Armando Neri aveva rimarcato con forza il valore di un evento definito «straordinario» perché «lancia la nostra città nell’olimpo dei Motori». «Il Sud diventa protagonista – ha proseguito Neri – con un’iniziativa culturale, enogastronomica, ricettiva, turistica che proietta Reggio Calabria in Europa e nel Mediterraneo».
Al MotorShow Enzo Moscato ci pensava già dal 2010. «Abbiamo deciso di attendere – ha rivelato il presidente Moscato – per poi costruire qualcosa di molto più importante. Sapevamo dell’esistenza di una realtà come quella di Bologna e del nostro essere “eterni secondi”. La chiusura di quel Motorshow ci ha proiettati come primo evento nazionale, dandoci ancora maggiori responsabilità». E, con soddisfazione, Moscato ha ricordato come, andare oggi al Porto di Saline Joniche, significa «trovare un’area ripulita, dove la sera le famiglie vengono a passeggiare con i bambini in bicicletta. Oppure giocano a calcio». Un elemento da non dimenticare è che, dopo 37 anni, sono state riaccese le torri faro del Porto. «Anche dal punto di vista burocratico abbiamo incontrato numerose problematiche per le quali occorre ringraziare l’architetto Cuzzucoli del Comune di Montebello Jonico che, insieme al nostro architetto, Erika Galimi, è riuscito a risolvere decine di problemi diversi». Poi una stoccata agli ex-scettici: «Nel 2020 sarà facilissimo sedersi a questo tavolo. Ma non dimenticheremo chi, invece, ci ha dato ascolto nel 2019. Questo è un evento autogestito, creato da un’associazione che, forse per la prima volta in Calabria, pubblicherà il bilancio dove saranno riportate tutte le spese sostenute e le entrate. La trasparenza è per noi necessaria». A tal proposito, il presidente ha ricordato la scelta di creare un evento “‘ndrangheta free”, dove non c’è stato e non ci sarà spazio alcuno per possibili infiltrazioni mafiose. Lo si è fatto effettuando un censimento rigoroso delle aziende partecipanti e del personale utilizzato, anche attraverso la presentazione di idonea certificazione antimafia. Ma lo si è fatto anche con l’adesione convinta a Libera, della quale se ne condividono principi ed obiettivi».
Moscato ha voluto pubblicamente ringraziare l’Agenzia del Demanio e la Capitaneria di Porto per il lavoro svolto, così come le associazioni presenti, quali le Misericordie e la Stella Maris ed la radio ufficiale Studio54Network. Menzione speciale per Anas, presente con l’ingegner Alberto Salutari, il quale ha riferito il contributo fornito per la realizzazione della pista “Villeneuve” con asfalto e new jersey. «Quando un anno fa Enzo Moscato ci chiamò – ha ricordato Salutari – sgranai gli occhi all’idea di poter realizzare qualcosa di così bello per la nostra città di Reggio Calabria. Ritengo sia il vero volano per lo sviluppo della provincia reggina».
Domenico Scida di Trenitalia, invece, ha illustrato uno dei servizi più interessanti: la società che gestisce la viabilità ferroviaria, infatti, ha previsto l’attivazione di una fermata ad Annà di Melito Porto Salvo, sia in direzione Melito P. S. che Reggio Calabria, che permetterà alle migliaia di spettatori di poter raggiungere comodamente il porto di Saline Joniche, senza la necessità di prendere l’automobile. Ad attendere gli appassionati alla stazione, infatti, ci sarà un bus navetta che farà la spola fra il Motorshow e la stazione ferroviaria. E chi acquisterà il biglietto del treno avrà uno sconto di 3 euro sul prezzo del biglietto d’ingresso.
Novità assoluta di questa edizione è la presenza attiva dell’Automobile Club d’Italia che, attraverso la direttrice, Sandra Pagani, apporterà un contributo molto concreto con riferimento alla sicurezza stradale. «Faremo fare una prova a piedi – ha spiegato Pagani – per far comprendere, attraverso degli occhiali speciali, quali siano le condizioni in cui si trova a guidare una persona che è sotto l’effetto si sostanze stupefacenti o alcoliche, ma anche in stati emotivi particolari, rappresentando un pericolo per sé e per gli altri».
Valeria Pellegrino ha poi illustrato gli spettacoli serali che terranno compagnia alle migliaia di appassionati. Su tutti spiccano l’evento alla presenza di Gigi Miseferi e la sua band che ricorderanno un artista mai dimenticato come Giacomo Battaglia ed il cabaret di Pasquale Caprì. Da non dimenticare poi la presenza di un “luna park” gigantesco, per soddisfare la voglia di divertimento di grandi e piccini ed un’area “food” che può contare su alcuni noti marchi di garanzia della qualità.
Infine, da non sottovalutare l’ambito culturale con la partecipazione di due case editrici (Città del Sole e Laruffa Editore) ed il convegno dal titolo “Donne di Calabria, il coraggio di combattere nella terra dei diritti negati”, dove quattro donne e mamme racconteranno le loro storie per rivendicare i diritti dei figli e dibatteranno con l’assessore regionale al Welfare, Angela Robbe, ed esponenti delle commissioni pari opportunità regionale e della città metropolitana. Da ultimo, anche la mostra d’arte curata dall’associazione Gaudium Espressione dello Sport con l’arte.
Per quanto concerne, invece, gli eventi in pista, è stato il giornalista e speaker ufficiale dell’evento, Francesco Romeo, a sintetizzare con grande efficacia le iniziative del settore motoristico: «Una pista di 865 metri che è un unicum a livello continentale. Nessuno, tranne che negli Stati Uniti, aveva destinato, durante un evento motoristico, una pista del genere. Un calendario ricco d’eventi che abbraccerà tutte le categorie possibili. Non ci sarà occasione di annoiarsi, ma sarà soddisfatto il palato degli appassionati di Motorsport. Si potranno toccare con mano i nuovi modelli dei concessionari grazie ad una pista di test-drive. Un’opportunità commerciale che non tutte le manifestazioni prevedono. Drifting ad altissimo livello, stuntman a livello mondiale. Insomma, non solo Formula 1, ma un ventaglio ricchissimo di eventi che ne faranno un’edizione speciale». Confermata la presenza della monoposto di Formula 1 della Minardi che girerà sulla pista “Gilles Villeneuve”, alla presenza dell’ingegner Giancarlo Minardi, storico patron, nonché del progettista Gabriele Tredozi. Da non trascurare un museo importantissimo come quello della “Targa Florio” che chiuderà appositamente per arrivare al Motorshow, grazie alla disponibilità di Nuccio Salemi. Ci sarà poi anche una importantissima mostra fotografica firmata da Filippo Di Mario, fotografo storico di Michael Schumacher che regalerà alcune perle di rara bellezza della sua carriera lavorativa.
Ma non finisce qui. Enzo Moscato e il suo staff hanno in serbo altre sorprese che saranno rivelate all’ultimo momento. La conferenza stampa è stata brillantemente guidata dal responsabile della comunicazione del MotorShow 2Mari Consolato Minniti. Il 1° giugno si abbassa la bandierina e si parte. Si attendono migliaia di visitatori da tutt’Italia: scopriranno una Calabria che non si aspettano. (rrm)
Mancano appena 15 giorni e poi il più grande show motoristico del Mediterraneo, nell’area portuale di Saline Joniche, a Reggio, sarà una realtà per gli appassionati e i curiosi. L’organizzazione, guidata da Enzo Monaco, ha fatto le cose in grande e il MotorShow2Mari non farà rimpiangere l’assenza di quello storico di Bologna. Sarà, oltretutto, una grande opportunità per mettere in vetrina la Calabria e i suoi suggestivi paesaggi, visto l’interesse che la manifestazione sta suscitando non solo nel Mezzogiorno, ma anche nel resto d’Italia. L’evento, di fatto, segnerà in maniera decisa la storia degli eventi motoristici italiani.
Tra le tantissime attrazioni, una bellissima sorpresa che entusiasmerà i calabresi: una vera corsa di Formula 1, con una pista intitolata a Villeneuve, dove la Minardi PS04B farà rivivere l’adreanalina di un gran premio. È un regalo, un’esclusiva assoluta, che Motorshow 2Mari fa ai calabresi: per la prima volta una monoposto di Formula 1 si esibirà in Calabria, permettendo a tutti gli appassionati di vivere dal vivo l’entusiasmo che solo una vettura del genere può consentire.
Sarà la pista “Gilles Villeneuve” ad ospitare la Minardi PS04B, vettura che si è ritagliata uno spazio nella storia della Formula 1, grazie al sapiente lavoro della casa automobilistica guidata da Giancarlo Minardi. L’esibizione avverrà nei giorni di sabato e domenica (1 e 2, 8 e 9 giugno). La pista è il risultato di un lavoro lungo e complesso reso possibile dall’opera da Anas, partner ufficiale dell’evento. La “Villenueve”, con i suoi 865 metri di lunghezza e sei di larghezza, conta una tribuna capiente ed un’illuminazione che permetterà l’attività anche in notturna.
Per tutti gli appassionati, però, c’è un evento dentro l’evento: proprio il patron della storica scuderia italiana sarà l’ospite d’onore del Motorshow 2Mari nelle giornate dell’uno e due giugno, sin dall’inaugurazione del mattino.
Giancarlo Minardi è un nome che non ha bisogno di tante presentazioni nel panorama dell’automobilismo sportivo mondiale. Il grande artigiano delle quattro ruote il cui valore travalica abbondantemente i confini nazionali. Spinto dal fuoco della passione, si è gettato a capofitto in una grande e difficile avventura, superando tanti ostacoli e creando con genuino impegno e professionalità la sua scuderia. Che ha dato i natali ha talenti cristallini della F1. Uno su tutti il due volte campione del mondo ed ex ferrarista Fernando Alonso.
Assieme a Giancarlo Minardi, nei due weekend, sarà presente uno dei pilastri della scuderia dell’epoca, un professionista che ha contribuito alla nascita della monoposto: l’ingegner Gabriele Tredozi, progettista e già direttore tecnico della Minardi, dal 2001 al 2005 e con un curriculum che lo colloca fra le figure più apprezzate nel mondo della Formula 1. Proprio Tredozi, nei giorni scorsi, è stato nella sede del Motorshow, fornendo alcuni suggerimenti che hanno permesso di apportare accorgimenti tecnici in pista, necessari proprio per l’esibizione di una Formula 1.
È ricchissimo il calendario di eventi in programma, con il magico rombo dei propulsori in prima fila, a partire proprio da quella di Giancarlo Minardi, reduce dall’enorme successo del “Minardi Day” (l’iniziativa a lui dedicata), che ha portato sul circuito di Imola oltre 15mila appassionati. Evento a cui hanno preso parte attivamente i personaggi più significativi della F1 e che, dunque, dona al “Motor Show 2Mari” un ulteriore crisma di internazionalità, oltre che di entusiasmo allo stato puro. Non poteva essere diverso per un appuntamento di grande richiamo che mette al centro le emozioni che i motori regalano. E la storia di Giancarlo Minardi è mossa dall’emozione e dal fortissimo desiderio di coltivare una passione antica. Come quella di Enzo Ferrari. Romagnolo di Faenza, classe 1947, Minardi cresce in un ambiente familiare in cui respira da subito aria e odori che diventeranno ben presto familiari. Il padre, infatti, gestisce un’importante concessionaria Fiat, la più antica di Faenza. Nel 1972 fonda la Scuderia del Passatore gareggiando in Formula Italia e Formula 3, che diventa Scuderia Everest nel ’74 facendo il salto nell’importante Campionato Europeo di F2. Dal 1980 la squadra, gestita interamente da Giancarlo, cambia definitivamente nome in “Minardi Team” e giunge il primo grande successo con la vittoria di Michele Alboreto a Misano nell’81. Che proprio grazie a questa vittoria si rivela come astro nascente dell’automobilismo sportivo. Nel 1984 Minardi decide di fare il grande passo. L’ingresso in F1 l’anno successivo. E ci riesce divenendo negli anni il simbolo di una realtà che, con pochi mezzi ma grandi capacità, fiuto e organizzazione timbra dignitosamente la sua presenza nella massima formula. Ma non solo. La scuderia italiana diventa soprattutto un laboratorio di piloti emergenti a cui Giancarlo offre il volante delle sue monoposto per lanciare la propria carriera nel firmamento della velocità. Minardi è un grande talent-scout e dalla sua struttura transitano piloti del calibro di Alessandro Nannini, Pierluigi Martini, Andrea De Cesaris, Gianni Morbidelli, AlexZanardi, lo stesso Michele Alboreto, Giancarlo Fisichella, Marc Gené, il già citato Alonso, Mark Webber e Jos Verstappen (padre di Max). Un’avventura bellissima in F1 anche se tra tante difficoltà economiche, durata vent’anni (dal 1985 al 2005), romantica e dal sapore unico del mondo delle corse di un tempo. Vent’anni prima della cessione definitiva del team alla Red Bull, che la trasformò nell’attuale Toro Rosso. Conservando, tuttavia, la storica vocazione di scuderia scopri-talenti. Non dimentichiamo, infatti, che a Faenza lasciò un marchio indelebile nel 2008 l’attuale ferrarista Sebastian Vettel, trionfatore del Gp d’Italia. In F1 Minardi ha fatto sognare i suoi tifosi con Pierluigi Martini. Il pilota di casa ottenne il primo punto del team nel Mondiale di F1 nel 1988, fece un intero giro in testa al Gp del Portogallo del 1989 e qualificò addirittura in prima fila una vettura di patron Giancarlo nel primo Gp del 1990 a Phoenix, accanto al poleman Gerhard Berger con la Mclaren-Honda. I migliori risultati complessivi furono il settimo posto finale nella Classifica Costruttori del 1991 con vetture dotate dei motori Ferrari e l’ottavo nel 1993 con i Ford. Nella vita formulistica di Giancarlo Minardi c’è anche un grande spazio per la nota amicizia con il pilota più amato dell’epoca moderna: il grande e compianto Ayrton Senna. Il quale, prima del tragico decesso a Imola nel 1994, gli confidò di voler concludere con la sua scuderia la carriera in F1. La scuderia Minardi ha oggi un’erede di primo piano: si tratta della Toro Rosso che, nel 2006, ha acquisito la storica azienda di Faenza e rappresenta oggi una solida realtà nel mondo della Formula 1.
Particolare non meno rilevante è il prezzo del biglietto d’ingresso, accessibile a tutte le tasche: 10 euro in prevendita su VivaTicket, e anche gli abbonamenti a tutte le giornate della prestigiosa rassegna sono davvero a buon mercato. Al momento, la risposta degli appassionati non si è fatta attendere e sono diverse migliaia i biglietti venduti in prevendita. Una bella manifestazione di cui la Calabria potrà andare largamente orgogliosa e che farà sognare gli appassionati, calabresi e non. I motori si stanno riscaldando, il 1° giugno si alzerà la bandierina… (pa)
Da domani parte la prevendita dei biglietti di quello che si annuncia come il più importante evento motoristico dell’anno: il MotorShow 2Mari, che si terrà a Saline Joniche, dal 1° al 9 maggio, sarà popolare anche nei prezzi con ingressi a partire da 10 euro.
Il parco, a ridosso del mare prospiciente il piazzale del porto di Saline, ospiterà decine di vetture turismo e sport prototipo impegnate in sfide avvincenti, sulla pista da 875 metri. Ed ancora drifting, stuntman, off road, Museo Targa Florio, marchi di primo piano e nobili sport car esposte. Il set up è in fase di completamento proprio in queste settimane nei 350mila metri quadrati che assicureranno divertimento allo stato puro.
Presenza costante, nel corso della manifestazione, sarà anche quella degli action stuntman, grazie alla partecipazione di una realtà d’eccellenza italiana: Folco Team, infatti, è da anni leader incontrastato e collabora con le maggiori case di produzioni cinematografiche e televisive per lo sviluppo di film d’azione e spot commerciali.
Lo show potrà contare anche su Emanuele Festival e il suo straordinario team, pluricampione italiano di drifting. Toccherà ai funambolici driver disegnare, su potenti autovetture, incredibili traiettorie in sovrasterzo di potenza ed a ruote fumanti.
Non mancheranno neppure i trofei destinati alle vetture turismo, divise in classi di appartenenza, spazi dedicati alle compatte turbo degli anni ’80 e gare ad inviti di Formula Challenge, con il format che garantisce emozioni uniche: la sfida incrociata. La Federazione italiana Fuoristrada ha accordato l’iscrizione di un evento di campionato italiano all’interno del percorso off road interno al Motorshow, con la presenza di decine di potenti e spettacoli mezzi a ruote artigliate.
Previsti, inoltre, eventi culturali, spettacoli e premiazioni. Ogni sera concerti, gruppi musicali, divertimento e intrattenimento firmato da Studio54Network.
Il tutto con un occhio di riguardo per la sicurezza stradale, in collaborazione con Anas, partner ufficiale dell’evento, ed una attenzione alla legalità, grazie alla presenza dell’associazione Libera, di cui Motorshow 2Mari è parte integrante.
Il Motorshow sarà inaugurato sabato 1° giugno. Gli orari: dal lunedì al giovedì dalle 16 a mezzanotte, da venerdì a domenica, dalle 10.30 a mezzanotte. Nelle giornate del 3 e 4 giugno, vi sarà un’apertura mattutina esclusivamente dedicata agli studenti, in occasione dell’incontro con Luca Abete ed il suo tour motivazionale sul tema della legalità e della sicurezza stradale.
L’acquisto in prevendita per un solo ingresso è di 10 euro (al botteghino il costo sarà di 15 euro). Previsti anche abbonamenti di tre giorni in prevendita a soli 24 euro. L’acquisto in prevendita garantirà l’accesso senza code ai varchi d’ingresso. Per i primi 400 biglietti venduti previste sorprese destinate agli acquirenti. (rrc)
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