Il Cedro di Santa Maria del Cedro conquista il Fruit Logistica di Berlino

Il Cedro di Santa Maria del Cedro conquista il pubblico internazionale conquista il Fruit Logistica di Berlino. L’occasione della presentazione del frutto fresco ha, altresì, visto lo svolgimento di attività promozionali a latere, dove il grande pubblico di buyer, operatori del settore e consumatori finali hanno potuto degustare e apprezzare estratti naturali, liquori, canditi, marmellate, pregiati oli e tutto ciò che racchiude il meglio dei prodotti artigianali a base di cedro.

In particolare, molti apprezzamenti sono stati espressi per il frutto fresco, e sono stati avviati contatti con operatori esteri per veicolare il prodotto in nuovi canali di vendita. Il tutto è stato reso possibile grazie alle attività di promozione della Regione Calabria, colte prontamente dal Consorzio del Cedro di Calabria.
Il Consorzio in Germania, inoltre, grazie anche a tutte le attività collaterali che spaziano dai seminari tematici alle degustazioni, ha avuto l’opportunità di mostrare gli innumerevoli impieghi del cedro in gastronomia e non solo, ma anche le novità del prodotto e le ormai note proprietà salutistiche di questo pregiatissimo agrume.

Dal 7 al 9 febbraio, spazio dunque al Cedro di Santa Maria del Cedro ed ai cedricoltori, rappresentati dal presidente Angelo Adduci. In fiera, con lui, anche Adolfo Rossi, esperto in processi di internazionalizzazione e componente dell’unità tecnica per il riconoscimento della denominazione di origine protetta (Dop) del cedro.

Tra le tante le personalità istituzionali che hanno fatto visita allo spazio espositivo della Regione Calabria anche il ministro Francesco Lollobrigida e il Capo dipartimento presso il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Marco Lupo, assieme al presidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini.

Tutti innamorati e conquistati, nel corso della manifestazione, del Cedro di Santa Maria del Cedro. Anche il viceministro presso il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, on. Edmondo Cirielli, introdotto dall’assessore alle Politiche agricole della Regione Calabria, on. Gianluca Gallo, ha avuto modo di degustare ed apprezzare i prodotti del Consorzio, tra cui l’autentica cedrata calabrese, realizzata con l’estratto naturale ricavato dai migliori Cedri di Santa Maria del Cedro. Un prodotto artigianale che è riuscito ad esprimere appieno la tradizione gastronomica della Riviera dei Cedri.

L’evento ha rappresentato un’importante opportunità per le aziende del comparto cedricolo, così come per quelle operanti nella trasformazione e nell’industria dei processi alimentari. Oltre alla promozione del prodotto fresco, la manifestazione ha visto alternarsi momenti dedicati all’approfondimento culturale e dimostrazioni pratiche sui possibili impieghi cedro in cucina. In particolare, durante una presentazione del Consorzio del Cedro di Calabria, insieme al Bergamotto di Reggio Calabria, alla Clementina di Calabria e al Limone di Rocca Imperiale, si è voluta rimarcare la stretta collaborazione tra le parti in campo, per una “narrazione” nuova e genuina della Calabria e delle sue eccellenze.

«Siamo estremamente felici che l’assessore Gallo, il direttore del Dipartimento agricoltura, Giovinazzo, oltre a tutte le importanti personalità istituzionali, abbiano colto lo spirito che anima le nostre attività di promozione e di ricerca applicata, che spaziano anche in altri settori specifici come quello della nutraceutica e della cosmetica naturale. Siamo pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti finora, ma siamo anche consapevoli che ancora molto c’è da fare» ha dichiarato il presidente Adduci.

Durante la tre giorni berlinese, il Consorzio ha rilanciato idee e proposte che hanno sottolineato la qualità e le svariate possibilità di impiego del cedro, ma soprattutto l’importanza sotto il profilo economico e socioculturale di questo frutto, protetto oggi dal prestigioso marchio Dop, motivo di orgoglio e di nuove prospettive per il presidente Adduci, per i cedricoltori e per tutti i rappresentanti dell’oro verde della Riviera dei Cedri. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Tanta fratellanza durante “La Festa dei popoli”

La dimostrazione che un frutto calabrese d’eccellenza può unire le popolazioni più diverse. È in nome del cedro che a Santa Maria del cedro si è tenuto un incontro basati sulla fratellanza. Grande successo, infatti, per la prima edizione della Festa dei Popoli, ospitata il 6 gennaio scorso all’interno del sontuoso Carcere dell’Impresa, sede del Museo del Cedro.

L’iniziativa, voluta da Mons. Stefano Rega, Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea, e coordinata dal Resp. Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, Don Fiorino Imperio, si è posta al termine del Concorso scolastico “Perì ‘etz hadar il frutto dell’albero più bello”, nato da un’esigenza di valorizzazione del Cedro di Santa Maria del Cedro, marcatore identitario della Riviera dei Cedri, divenuto oggi, grazie alla visione lungimirante dell’assessore regionale alle Politiche agricole, Gianluca Gallo, e all’opera di tutela e promozione operata dal Consorzio del Cedro di Calabria e dall’Accademia Internazionale del Cedro, prodotto a marchio Dop e simbolo di pace e di dialogo interculturale, in grado di conferire alla Calabria un ruolo chiave nelle politiche di sviluppo che abbracciano il Mediterraneo.

Nel corso della manifestazione sono stati toccati temi di grande importanza, quali l’uguaglianza, la tolleranza, la libertà, valori fondanti per la società umana, nella quale è possibile “l’unità nella diversità”, un concetto tanto semplice quanto essenziale, che ci permette di scoprire ed apprezzare la bellezza che risiede in tutti gli angoli del mondo.

Significativa la partecipazione delle autorità civili e religiose, del sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, del Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, e dei rappresentanti dei diversi gruppi etnici presenti nel territorio diocesano, tra i quali la comunità occitana, polacca, arbereshe e indiana, ognuna delle quali ha mostrato un po’ di sé, attraverso l’esecuzione di balli e canti popolari, e la degustazione di specialità gastronomiche tipiche.

Un pomeriggio ricco di scoperte e di gioiosa convivialità, accompagnato da un entusiasmante intermezzo musicale ad opera dei Maestri Salvatore Cauteruccio e Riccardo Galimi, e culminato con la premiazione dei primi tre classificati, ad opera di Mons. Stefano Rega, il quale ha ricordato l’importanza del valore simbolico del Cedro, e del dialogo interculturale ed interreligioso come strumento universale di pace, da tramandare come valore fondamentale alle future generazioni, per la costruzione di un mondo migliore.

È ri-emerso, infatti, il “ruolo sociale” e concreto della cultura come mezzo di confronto e condivisione di pensieri e speranze. Oggi più che mai, non è possibile restare indifferenti di fronte alle tragedie che affliggono il mondo. In questo contesto, è imprescindibile rimanere uniti per abbattere le barriere dell’alterità e della disuguaglianza.

Tuttavia, per rendere possibile questo “sogno”, è altrettanto importante lavorare insieme per costruire ponti di pace e per ripensare il ruolo del singolo come “piccola parte” di un tutto unitario, in cui nulla è fine a sé stesso, e dove ognuno, a suo modo, è parte essenziale del grande mosaico che è la vita. (rcs)

Sabato a Santa Maria del Cedro la Festa dei Popoli

Sabato 6 gennaio, al Museo del Cedro di Santa Maria del Cedro,  si terrà la Festa dei Popoli, un’iniziativa fortemente desiderata da Mons. Stefano Rega, Vescovo dalla Diocesi di San Marco Argentano – Scalea.

Questo evento mira a promuovere l’unità attraverso la diversità, offrendo un pomeriggio dedicato alla condivisione delle ricchezze culturali dei differenti gruppi etnici presenti nel territorio diocesano.

L’obiettivo è quello di apprezzare e celebrare le tradizioni, la lingua e la cultura di ciascun gruppo etnico. Ogni partecipante avrà a disposizione uno spazio espositivo per condividere le proprie tradizioni, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi in un percorso multiculturale. Questo evento si inserisce all’interno del concorso Perì ‘etz hadar – il frutto dell’albero più bello, rivolto alle classi 1° e 2° delle scuole secondarie di secondo grado, che prende spunto dalla necessità di valorizzare il Cedro di Santa Maria del Cedro, frutto identitario della Riviera dei Cedro, recentemente insignito del prestigioso marchio Dop.

Oltre ad essere un frutto eccezionale, il Cedro è un simbolo sacro per le comunità ebraiche di tutto il mondo, e aggiunge, in questo contesto, un valore aggiunto all’evento, perché funge da trait d’union tra le diverse comunità, in una celebrazione che mette al centro l’unità nella diversità, attraverso il dialogo e la reciproca comprensione.

Voglio condividere le parole di Don Fiorino Imperio, direttore dell’ufficio ecumenismo e dialogo interreligioso: «Nessun uomo è un’isola. Bisogna trovare il coraggio di abbattere le barriere dell’alterità e accettare la verità: non esiste un “io” senza un “tu”. Noi siamo il riflesso di chi ci sta di fronte».

La “festa dei popoli” terminerà con la premiazione dei primi tre classificati del concorso. Sarà un momento emozionante con la benedizione e la partecipazione del Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea, Mons. Stefano Rega, che ringrazio per la sensibilità e per la preziosa vicinanza alla causa del Cedro.

Questo evento non solo celebra la bellezza della diversità ma incoraggia una profonda riflessione sulla necessità di preservare e promuovere l’identità culturale che rende unica ogni comunità.

Siamo onorati di poter ospitare questa importante iniziativa presso il nostro museo e felici di promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso come “strumenti” per appianare le divergenze. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Scompare Fazio, il cordoglio di Licursi

Il presidente della Pro loco di Scalea Salvatore Licursi ricorda con affetto e immensa stima Francesco Maria Fazio, Chirurgo Oncologo a Napoli, Trieste e Milano e sindaco di Santa Maria del Cedro. Una vita dedicata agli altri prima come medico e successivamente come politico.

«Perdiamo un uomo straordinario – afferma in una nota il presidente della Pro loco di Scalea Salvatore Licursi – amante della Calabria, ha messo al servizio le sue competenze per valorizzare Santa Maria del Cedro, dove ha ricoperto la carica di sindaco dal 2004 al 2009. Cultore dell’arte e in particolar modo della musica, ha dato in questi anni, anche alla nostra Pro loco, sostegno attivo e incondizionato nell’ organizzazione di eventi che valorizzassero il talento giovanile, presso il suo incantevole resort La Bruca. Tra le tante manifestazioni ricordo il suo grandissimo impegno per la realizzazione di “Vorrei essere un musicista”».

«In questo triste giorno – conclude Licursi – non trovo parole adatte a commemorare l’uomo, il filantropo e l’amico importante e presente che ho sempre visto in lui. Che la terra gli sia lieve». (rcs)

Santa Maria del Cedro pronta a celebrare i profumi e i sapori della Calabria

Il Comune di Santa Maria del Cedro, in collaborazione con la Pro Loco e l’associazione Fare Calabria, ha organizzato un evento per celebrare i profumi e i sapori unici della Calabria, dal titolo: “Santa Maria del Cedro nei profumi e nei sapori della Calabria Straordinaria”. Grazie al contributo della Regione Calabria e del Gal Riviera dei Cedri, il programma si sviluppa su due intense giornate, immergendo i partecipanti in un’esperienza multisensoriale che celebra il vino, il pane, l’olio e l’archeologia.

La prima giornata, denominata “Il Borgo diVino”, avrà luogo nel suggestivo centro storico di Santa Maria del Cedro (Cs). Sabato 16 dicembre alle ore 17:30, nel prestigioso palazzo “Franco Galiano”, si terrà un convegno dal titolo “Vino è Calabria”, con illustri relatori che offriranno una panoramica approfondita sul legame tra la Calabria e il suo vino. Tra gli intervenuti, spiccano personalità come Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro e presidente del Gal Riviera dei Cedri; Franca Mancuso, presidente della Pro Loco; Luigi Salsini, presidente dell’associazione Fare Calabria; Antonello Grosso La Valle, presidente di Unpli Cosenza; Gennaro Convertini, presidente dell’enoteca regionale “Casa dei vini di Calabria” e Silvia Sivini del Centro Studi Sviluppo Rurale Università della Calabria. Il convegno sarà moderato dalla giornalista Pierina Ferraguto.

A seguire, si svolgerà la sottoscrizione e la consegna dei decreti di concessione a valere sulla Misura 6.2.1 Terza Edizione, del Gal Riviera dei Cedri.

La serata culminerà con l’apertura degli stand di degustazione in piazza “Casale” a partire dalle ore 20:00, dove sarà possibile assaporare i vini della provincia di Cosenza e i prodotti delle aziende locali. Alle 21:00, si esibiranno il Biagio Accardi Trio e, successivamente, la Francesco Gullo Folk Band. L’evento sarà onorato dalla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo.

La seconda giornata, domenica 17 dicembre, intitolata “Pane, Olio e Archeologia”, si svolgerà nel suggestivo Parco Archeologico di Laos a Marcellina. A partire dalle 10:00, saranno organizzate visite guidate condotte dall’archeologa Maria Eva Benvenuto.

Il programma prevede interessanti interventi di Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro; Domenico Amoroso, direttore del Gal Riviera dei Cedri; Giuseppe Perri, direttore del Consorzio di tutela dell’Olio di Calabria Igp; Mario Reda, agronomo; Enzo Monaco, presidente dell’Accademia del Peperoncino e Guglielmo Gigliotti, enogastronomo.

Dopo gli interventi, i partecipanti potranno assaporare l’olio e il pane della Calabria e le degustazioni dello chef Vincenzo Grisolia (Vigrì). Una giornata che unisce la ricchezza del patrimonio archeologico con i sapori autentici della tradizione culinaria calabrese.

L’evento “Santa Maria del Cedro nei profumi e nei sapori della Calabria Straordinaria” promette di essere un’occasione unica per immergersi nella cultura, nella storia e nelle delizie gastronomiche della Calabria, celebrando il territorio e la sua straordinaria ricchezza. (rcs)

Intitolazione Palazzo della Cultura a Franco Galiano opportunità per Santa Maria del Cedro e le comunità locali

Di ANGELO ADDUCIHo colto ed apprezzato il gesto del sindaco di Santa Maria del Cedro, avv. Ugo Vetere, di intitolare il Palazzo della Cultura al poeta Franco Galiano. L’ho apprezzato per il significato che ha in sé quella struttura, ma anche per il luogo dove questo è allocata, ovvero di fronte alla Chiesa dello Spirito Santo, in Piazza Don Francesco Gatto. Alcune volte i simboli esprimono significati che difficilmente riusciremmo a esprimere con la sola parola.

Tutta la storia di Santa Maria del Cedro e della cedricoltura moderna è concentrata in questi luoghi. La dedica che il Sindaco e l’intera amministrazione comunale fanno a Franco Galiano non ha soltanto lo scopo di omaggiare questo nostro concittadino, ma ha un significato ed una prospettiva più grande. Egli è già nella storia, lo è per la sua saggezza, per i valori che ha custodito e tramandato, per le sue lectiones magistrales, per i suoi saggi sui pensatori calabresi, per le poesie in vernacolo, per le relazioni che ha intessuto. Per tutto ciò, oggi è conosciuto ed apprezzato sia in Italia che all’estero.

Con questa intitolazione il Sindaco di Santa Maria del Cedro vuole offrire una preziosa opportunità non solo alla propria comunità, ma a tutte le comunità locali. 

Come dicevo, il Professore Galiano è già nella storia, gliel’hanno riconosciuto tutti, dal Presidente Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, all’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Gianluca Gallo, dagli ambasciatori che hanno fatto visita alle nostre comunità, ai rappresentanti istituzionali dell’Ucei. 

A noi tutti, oggi, spetta il compito di cogliere il significato del suo lavoro, come forma di riscatto e di autodeterminazione, perché non ancora completamente spiegato e compiuto. Comprenderlo appieno ci fornirebbe un’importante chiave di lettura dei processi culturali, identitari, artistici e letterari del Meridione.

Franco è stato il poeta e lo scrittore che si è occupato maggiormente del Cedro di Santa Maria del Cedro. Ne era incantato, innamorato ed estasiato, tanto da dedicare la gran parte della sua produzione letteraria, e della sua prolifica attività, alla valorizzazione e promozione di questo frutto divino e identitario, insieme fine e strumento che ha guidato le sue azioni, rappresentando un’opportunità di affrancamento per le nostre comunità, e al tempo stesso un’occasione per rifunzionalizzare la nostra storia e le nostre radici.

La Calabria (e la Riviera dei Cedri) è stata terra di feudi, e quindi di soprusi. La nostra storia, infatti, non è quella che risulta nella storiografia ufficiale. Franco Galiano, continuando nell’opera visionaria di Don Francesco Gatto, ha reso, invece, omaggio alla nostra identità e alle nostre radici, attraverso il valore tangibile dell’universalità del Cedro di Santa Maria del Cedro.

Ma la sua opera fornisce una chiave di lettura ancora più articolata e complessa se posta in relazione con la sua terra: tutto il suo lavoro va inquadrato come un’opportunità offerta alla Riviera dei Cedri di potersi riconoscere come comunità unica ed unita, quella del Cedro; e grazie a questo, di potersi aprire e confrontarsi con il mondo.

Con Franco ho condiviso tanti progetti, diverse battaglie, compresa quella del riconoscimento della certificazione DOP. La passione per il Cedro ci ha spinto, poi, a realizzare insieme molte opere dedicate al “sacro agrume” (come gli piaceva definirlo), tra cui “Il Cedro nella realtà e nel desiderio”, ultima sua fatica realizzata in collaborazione con il Consorzio del Cedro di Calabria, che ad oggi rappresenta la summa degli studi più autorevoli sul Cedro. 

Franco “aveva fame e sete” di dialogare con i giovani, nelle scuole, nelle Università, nei luoghi di cultura. Questo frutto per lui era al contempo fine e strumento di riscatto, ed elemento di dialogo interculturale ed interreligioso, così come è risultato durante il Mediterraneo Cedro Festival, dove questo suo approccio si è pienamente manifestato…mentre lui si congedava.

I giovani di questa terra hanno il diritto-dovere di apprendere dai libri gli insegnamenti lasciati dai grandi Maestri: Manzoni, Leopardi, Pascoli, Foscolo, De Andrè, Guccini e Battisti, ma anche quelli trasmessi da altri grandi Maestri, come Corrado Alvaro, Gioacchino Da Fiore, Franco Galiano ed Otello Profazio, senza dimenticarci di Vittorio Sollazzo, Arturo Biancamano e di Enrico Esposito… così come anche la cultura della tarantella calabrese, che custodisce i tratti distintivi della cultura e delle tradizioni della nostra gente. (aa)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Consorzio del cedro e Officine delle idee lanciano la via del cedro

Il Consorzio del Cedro di Calabria ha partecipato alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico per presentare il progetto “La Via del Cedro di Calabria” non solo come offerta turistica esperienziale ma anche in relazione al prossimo Giubileo 2025, connotandosi, dunque, come un’offerta turistica interculturale e interreligiosa in grado di valorizzare le peculiarità di tutto l’Alto Tirreno Cosentino. Presenti anche il Comune di Santa Maria del Cedro e il Gal Riviera dei Cedri, per promuovere e valorizzare la rete dei siti archeologici presenti sulla Riviera dei Cedri.

Alla conferenza di presentazione, che si è tenuta il 4 novembre 2023, presso la Sala Velia, nell’area archeologica di Paestum, hanno partecipato: Angelo Adduci (Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria), Adolfo Rossi (Esperto in processi di internazionalizzazione e attrazione di investimenti), Gianbattista Sollazzo (Resp. comunicazione del Consorzio del Cedro di Calabria ed esperto del cedro nelle fonti storiche). L’incontro è stato moderato da Antonio Blandi (Project Manager di Officine delle Idee), con il quale il Consorzio condivide importanti iniziative di sviluppo turistico e culturale.

La Via del Cedro costituisce l’apice delle strategie che il Consorzio del Cedro di Calabria pone in essere per la tutela del cedro e del paesaggio rurale in cui la cedricoltura insiste, per una valorizzazione integrata delle risorse locali – condivisa e partecipata – e per la promozione di un turismo sostenibile, enogastronomico, interculturale, interreligioso, esperienziale, storico ed archeologico, soprattutto viste le prospettive di crescita socioeconomica strettamente connesse alla Dop Economy – come sottolineato dal presidente Adduci – scaturite dal riconoscimento del cedro di Santa Maria del Cedro come prodotto a marchio Dop.

Un percorso che parte da Santa Maria del Cedro e che percorre la Riviera dei Cedri, e l’Alto Tirreno cosentino, attraversando centri di interesse storico ed archeologico, come l’antica Laos – i cui resti sono visibili all’interno del Parco Archeologico, situato nella frazione di Marcellina – il Castello di Abatemarco – luogo che conserva le tracce del passaggio dal monachesimo basiliano a quello benedettino – oppure l’antico Carcere dell’Impresa – sede del Museo del Cedro – fino ad arrivare al Santuario di San Francesco di Paola, nell’omonimo Comune calabrese, con il quale il Consorzio ha da poco firmato un importante protocollo d’intesa, per la valorizzazione dei luoghi che raccontano storie e tradizioni millenarie di popoli, comunità, culture e religioni differenti.

Un cammino che abbraccia, dunque, numerosi siti dall’elevato potenziale attrattivo, ancora tutto da valorizzare, rivolto ai cultori del turismo sostenibile e agli avventurosi viaggiatori in cerca di esperienze uniche e ricercate, capaci di stupire e meravigliare non solo d’estate ma in ogni periodo dell’anno.
L’incontro si è concluso con l’invito da parte degli organizzatori a visitare la Riviera dei Cedri, una terra accogliente permeata dal profumo gentile soave del cedro, sacro mêlon dell’Eden e simbolo di pace e di confronto interculturale. (rcs)

La Via del Cedro di Calabria alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum

Il Consorzio del Cedro di Calabria sarà presente a Paestum alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico per presentare il progetto “La Via del Cedro di Calabria” non solo come offerta turistica esperienziale ma anche in relazione al Giubileo 2025, connotandosi quindi come offerta turistica interculturale e interreligiosa in grado di valorizzare tutta l’area del Tirreno Cosentino.

Alla conferenza di presentazione, che si terrà il 4 novembre 2023 presso la Sala Velia a partire dalle ore 16,30, parteciperanno: Angelo Adduci – Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Domenico Amoroso – Direttore del Gal Riviera dei Cedri, Adolfo Rossi – Esperto in Processi di Internazionalizzazione e Attrazione di Investimenti, Giambattista Sollazzo – Responsabile Comunicazione Consorzio del Cedro di Calabria. L’incontro sarà moderato da Antonio Blandi – Project Manager di Officine delle Idee.

La Via del Cedro di Calabria costituisce l’apice delle strategie che il Consorzio del Cedro di Calabria pone in essere per la tutela del cedro e del paesaggio rurale in cui insiste la cedricoltura, per una valorizzazione integrata delle risorse turistiche e culturali, condivisa e partecipata e per la promozione di un turismo sostenibile, interculturale, interreligioso, esperienziale, storico e archeologico.

Un percorso che parte da Santa Maria del Cedro e percorre la Riviera dei Cedri e il Tirreno cosentino attraversando centri storici, antichi insediamenti archeologici, vallate per incontrare popoli, comunità, culture, religioni, storie e personaggi.

Un percorso caratterizzato da numerosi siti d’interesse religioso, spirituale, storico, architettonico, culturale e naturalistico ad elevato potenziale attrattivo, ancora tutto da valorizzare, per moderni pellegrini, cultori del turismo sostenibile e avventurosi viaggiatori. (rcs)

Successo per la Festa della raccolta del Cedro

Si è concluso, con successo, a Santa Maria del Cedro, la Festa della raccolta del Cedro. La manifestazione è stata il proseguio del Mediterraneo Cedro Festival, organizzato lo scorso mese di settembre, e come un’occasione per ricordare Don Francesco Gatto, Parroco della Comunità e primo Presidente della Cooperativa del Cedro Tuvcat, e Franco Galiano, fondatore e Presidente dell’Accademia Internazionale del Cedro, che hanno dedicato la loro intera vita alla promozione degli aspetti culturali legati a questo frutto, sacro per le comunità ebraiche di tutto il mondo. Mi lega a loro una visione condivisa della cedricoltura.

L’incontro si è svolto nella splendida Piazza Casale, cuore pulsante del centro storico, dove la cedricoltura rappresenta da sempre una colonna portante dell’identità culturale e sociale del territorio. Gruppi numerosi hanno preso parte alle iniziative, tra le quali ricordiamo le visite guidate al Museo del Cedro, le degustazioni di prodotti artigianali e tradizionali, realizzati dai Maestri della Via del Cedro e dalle “cultrici della materia” del vicino Comune di Buonvicino, sotto l’egida del sindaco Angela Barbieri, i tour esperienziali nelle cedriere, e i laboratori didattici rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. A queste ultime abbiamo rivolto un’attenzione particolare perchè sono l’anello di congiunzione tra il presente ed il futuro di questa risorsa locale, in quanto rappresenta un volano straordinario per cultura e turismo, per le sue implicazioni economiche, ma anche per il suo significato simbolico.

Molti visitatori, incuriositi proprio dagli aspetti speculari del Cedro, ci hanno raggiunto per scoprire questo rinomato frutto calabrese, e per fare un tuffo nella nostra storia e nelle nostre tradizioni, avendo modo di scoprire gli impieghi variegati del Cedro sul nostro territorio le tecniche agronomiche tipiche di lavorazione adottate dai nostri cedricoltori, che abilmente, e con amore incondizionato, si tramandano da generazione in generazione.

L’evento ha avuto anche una notevole importanza sotto il profilo spirituale, come ha sottolineato nel suo intervento il Vescovo della Diocesi di San Marco Argentano – Scalea, Monsignor Stefano Rega, il quale ha ricordato come il Cedro, simbolo di pace e di confronto interculturale, abbia un valore ancora più forte in un momento storico in cui gli equilibri sono precari, e dunque la pace deve diventare prerogativa e obiettivo comune, non solo per noi stessi, ma per poter gettare le basi di un mondo migliore, per le generazioni future.

«Dietro ogni cosa bella – ha concluso Mons. Rega, rivolgendosi ai cedricoltori e agli organizzatori – c’è sempre tanto lavoro, come quello encomiabile che voi fate anche al servizio dei nostri fratelli ebrei».

Il momento più significativo della festa è stato senza dubbio la preghiera e la benedizione del raccolto, guidate con solennità da Mons. Rega e dal Sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, affiancati dai sindaci della Riviera e dai Parroci Don Fiorino Imperio, Don Gaetano De Fino e Don Giuseppe Fazio. Un momento carico di emozioni e spiritualità, che ha visto la partecipazione attiva dei bambini e dei nonni della comunità, in un simbolico “passaggio di testimone” generazionale.

Il momento è stato impreziosito ulteriormente dalla preghiera in versi di Francesca Mazza, Pres. dell’Ass. Casa La Grande Bellezza, la quale ha voluto omaggiare il lavoro dei cedricoltori, e in particolare delle cedricoltrici, che con la loro maestria e con il loro amore, preservano i valori autentici della famiglia e della tradizione cedricola di Santa Maria del Cedro e della Riviera. 

Grazie all’impegno di tutti gli organizzatori, del Sindaco di Santa Maria del Cedro, avv. Ugo Vetere, dell’assessore regionale Gianluca Gallo, del Pres. BCC Mediocrati Nicola Paldino e del direttore Minniti, del GAL Riviera dei Cedri, della Pres. Confagricoltura Cosenza, dott.ssa Paola Granata, del Resp. dei processi di internazionalizzazione, dott. Adolfo Rossi, del Resp. della Comunicazione, dott. Gianbattista Sollazzo, delle guide del Museo del Cedro, Angela De Franco e Consuelo Rizzo, e dei collaboratori tutti, la Festa della raccolta del Cedro si è confermata come un evento atteso di grande valore culturale e sociale, capace di rafforzare il senso di appartenenza e l’orgoglio di una comunità che, nonostante i ritmi incalzanti della modernità, e le sfide del presente, continua a credere e a investire nel proprio patrimonio agricolo, culturale ed umano.

Ringrazio i nostri ospiti, i cedricoltori e tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa, consapevole che non mi è possibile in questa sede ringraziare ciascuno di loro. Ringrazio Antonio Blandi e Fausta Comite (Officine delle Idee) per aver organizzato un fantastico press tour, Italo Antonucci, Commiss. Consorzio di Bonifica Valle Lao, gli amici del Centro anziani di Santa Maria del Cedro, la banda musicale G. Verdi di S. Maria del Cedro, il Gruppo Folklorico di Castrovillari, il Sindaco di Santa Domenica Talao, Alfredo Lucchesi, per aver messo a disposizione dell’organizzazione gli abiti tradizionali del territorio; il Sindaco di Orsomarso, Alberto Bottone, e il Consigliere Biagio Russo, il Vicesindaco del Comune di Belvedere Marittimo e i Sindaci dell’Alto Tirreno Cosentino.

I giornalisti, per il contributo alla divulgazione, Franca Chiarelli, Luigi Salsini, Francesco Iacono, Nicoletta Toselli, Alfredo Pagano, Antonio Verri e Francesco Iacono. Il prof. Franco Picerno e Annarita Miraglia (Bar-Gelateria il Melograno), il Mhm Giuseppe Conte, Alessia Adduci, Giuseppe Sarubbi (Sarubbi Delizie per il Palato), Claudia Stamile (Stuzzicherie di Calabria), Maria Maddalena Adduci, Santino Cirelli, Anna Di Giorno, Gino Barone (Pasticceria Aronne), Biofattoria e Geoparco Viggiano, Mascia Marini (BATICOS), per aver contribuito attivamente alla realizzazione della manifestazione; la Cooperativa Viticoltori di Verbicaro, l’Azienda Agrituristica biologica Villa Cirimarco e l’Azienda Agrituristica Bonicose; Eugenio Magurno, Pino Lo Tufo e Mery Casella (MC Social Marketing) per il servizio fotografico. (rcs)

 

Altre location bellissime, in Calabria, per le riprese del docufilm Menorah Esodo 25

Continuano a ritmo serrato le riprese del docufilm “Menorah Esodo 25” scritto e diretto da Gianfranco Confessore e prodotto da “Visualia-Produzioni Cinematografiche”, il cui presidente è Attilio Russo e “Tempi Moderni European Film Association” del presidente Ermanno Reda, con il contributo fondamentale della Calabria Film Commission. Cresce l’attesa intorno al progetto ed alla possibilità di vedere sul grande schermo scene realizzate in Calabria con una storia tutta da scoprire.

Altre location e ambientazioni, meravigliose, sono state interessate dalla troupe nei giorni scorsi. La prima location straordinaria è quella del quartiere ebraico della Città di Castrovillari (Cs). Attori e produzione sono rimasti colpiti dai resti di un affresco che ritrae una Menorah. «Gli amici Ines Ferrante e Gianni Caligiuri De Marco ci hanno guidato in questo posto magnifico. Qui ambientiamo tre delle scene più importanti del film», hanno assicurato Reda e Confessore, insieme ad Alberto Celestino, aiuto alla regia e Pierandra Dotto, direttore alle camere.

Poi, tutti in studio, per il girato in green screen con gli effetti particellari e la modellazione tridimensionale del deserto. «Siamo particolarmente affascinati dalla intensa interpretazione di Mosè (Ermanno Reda) e Sephora (Jeisy Ortiz) ed abbiamo la sensazione di percorrere il giusto sentiero. Si credo di poterlo davvero affermare: vi porteremo in un mondo straordinario», ha voluto ribadire il regista sui social. Doveroso ringraziare chi ha realizzato i costumi (Accademia New Style di Franca Trozzo), Cgi e Stampa 3D Efod (Massimiliano Castiglione), green screen (Arti Blu Academy di Barbara Pasqua Acting Coach), makeup artist (Moema Academy di Giada Falcone), gioiello Sephora (Gerardo Sacco).

Un’altra importante location, infine, arricchisce la produzione filmica MenorahEsodo25. Il Museo del Cedro (Santa Maria del Cedro – Cs); luogo in cui si celebra la storia del frutto ed il suo profondo legame con il culto mistico della religione ebraica. «Il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, ci ha raccontato una storia meravigliosa», fanno sapere i protagonisti. «Siamo pienamente soddisfatti del lavoro che prosegue velocemente. Così come siamo realmente affascinati dalle interpretazioni, intensissime, di Mosè (Reda) e della consorte, Sephora (Ortiz). E del ruolo incredibile di Giovanni l’Evangelista, interpretato dall’attrice Caterina Misasi, che emoziona e lascia senza parole. Senza dimenticare, anche, Alarico che nelle scene girate in precedenza ha entusiasmato tutti noi», dicono dalla produzione. (rcs)