Dall’IC Lauropoli-Sibari-Cassano un appello contro il bullismo

Sensibilizzare le nuove generazioni e di costruire una rete di supporto tra scuola, famiglia e istituzioni. È stato questo l’obiettivo dell’incontro, di grande rilevanza, organizzato dall’Istituto Comprensivo Lauropoli-Sibari-Cassano, nella sala convegni Don Milani di Sibari.

L’evento ha visto la partecipazione attiva degli studenti delle scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare tutto il territorio sulla lotta al bullismo, fenomeno che purtroppo continua a minacciare il benessere psicologico e sociale di tanti giovani.

Il dibattito ha preso avvio con una cerimonia solenne, durante la quale gli alunni di Strumento Musicale della Scuola Secondaria di I grado di Sibari hanno eseguito l’Inno Nazionale. Un gesto simbolico che ha dato il tono a tutta la giornata, richiamando l’importanza di stare uniti come comunità educativa nel contrastare ogni forma di violenza e discriminazione. Questo momento di raccoglimento ha mostrato l’impegno collettivo per combattere una piaga che non riguarda solo l’ambito scolastico, ma che si riflette nella società in generale.

A dare il via ai lavori è stato il professor Salvatore Papasso, referente d’Istituto per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, che ha sottolineato come il fenomeno del bullismo non possa più essere ignorato. «Non possiamo fermarci solo alla sensibilizzazione», ha dichiarato Papasso. «Abbiamo il dovere di offrire ai ragazzi gli strumenti necessari per affrontare e prevenire situazioni di bullismo, e per farlo è essenziale una collaborazione costante tra scuola, famiglie e istituzioni».

Le parole del docente hanno subito messo in evidenza il vero spirito di questo incontro: non solo parlare del problema, ma agire concretamente per porvi rimedio.

Il Dirigente Scolastico Michele Marzana ha proseguito il suo intervento con una riflessione profonda sull’importanza che la scuola riveste nel territorio. «Il nostro istituto è sempre stato impegnato nel creare un ambiente sicuro e inclusivo, dove ogni ragazzo possa crescere serenamente, lontano da qualsiasi forma di discriminazione», ha sottolineato Marzana.

«La scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma una vera e propria comunità che ha il compito di educare i ragazzi a essere cittadini consapevoli e rispettosi. In questo, è fondamentale il nostro impegno quotidiano, ma anche la collaborazione con il territorio e con le istituzioni locali, affinché i valori che promuoviamo qui possano essere condivisi e rafforzati fuori dalle aule». Un messaggio forte, quello del Dirigente Scolastico, che ha ribadito l’importanza di un’educazione basata sul rispetto e sull’inclusione.

A prendere la parola è stato poi Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano Allo Ionio, che ha ribadito l’importanza del tema trattato. «Il bullismo è una delle piaghe più pericolose per il nostro territorio, e come comunità non possiamo permettere che i nostri giovani siano vittime di questo fenomeno», ha affermato Papasso.

Il Sindaco ha ringraziato il Dirigente Michele Marzana per il suo impegno costante nella promozione di iniziative educative che hanno visto la scuola come punto di riferimento sul territorio. «La scuola e il Comune di Cassano Allo Ionio sono legati da un rapporto di collaborazione che va oltre le mura dell’edificio scolastico. Grazie al lavoro svolto dal Dott. Marzana, abbiamo creato un sistema di supporto che coinvolge tutti: le istituzioni, le famiglie e la comunità», ha concluso Papasso, sottolineando quanto sia importante che la lotta al bullismo diventi una priorità collettiva.

Le forze dell’ordine hanno poi preso la parola, con l’intervento del Maresciallo Capo Giuseppe Schena, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cassano Ionio, e del Capitano Michele Ornelli, Comandante della Compagnia di Cassano. Entrambi hanno enfatizzato il ruolo fondamentale della prevenzione, invitando i ragazzi a essere sempre vigili e a non sottovalutare i segnali di bullismo.

«La scuola deve essere un ambiente dove i giovani possano crescere senza paura», ha affermato il Capitano Ornelli. «Ma anche la famiglia e le istituzioni devono fare la loro parte, creando un sistema di protezione che non permetta mai che si verifichino episodi di violenza o sopraffazione».

Il loro intervento ha ricordato quanto sia importante il lavoro di squadra per combattere il bullismo, e quanto siano fondamentali la collaborazione e l’ascolto da parte degli adulti.

Dopo l’intervento del Capitano Ornelli, è intervenuto il Commissario Rocco Botta, della Polizia di Stato di Castrovillari. Con la sua vasta esperienza sul campo, il Commissario ha dato un contributo fondamentale, aiutando i presenti a comprendere meglio i segnali di bullismo da riconoscere, le conseguenze legali di certi comportamenti e, soprattutto, gli strumenti di prevenzione e intervento già a disposizione della comunità.

«Il bullismo non solo danneggia la vittima, ma ha anche gravi conseguenze legali per chi lo perpetra», ha spiegato il Commissario Botta –. È essenziale che ragazzi e adulti imparino a riconoscere precocemente questi segnali e sappiano come intervenire. La legge offre già strumenti efficaci per proteggere le vittime, ma la prevenzione è la vera chiave per fermare questo fenomeno».

Le sue parole hanno dato un’ulteriore prospettiva importante, mostrando come la lotta contro il bullismo debba essere affrontata anche sotto il profilo legale, con misure concrete per tutelare chi subisce violenze e sanzionare chi le commette.

Uno degli interventi più significativi è stato quello della signora Maria Catrambòne Raso, madre di Michele Ruffino, un ragazzo di Rivoli (Torino) che a soli 17 anni non ha potuto sopportare oltre le offese e le derisioni e ha deciso di porre fine alla propria vita. La signora Maria ha raccontato la tragica storia di suo figlio, le parole crudeli che gli venivano rivolte e come queste lo abbiano segnato profondamente. Le sue parole, piene di dolore e determinazione, hanno scosso tutti i presenti, lasciando un segno indelebile.

«Non ignorate mai le sofferenze dei vostri figli – ha esortato la signora Maria –. Non abbiate paura di chiedere aiuto e di denunciare ogni forma di violenza».

Le sue parole sono state accompagnate dalla visione di un video emozionante che ha raccontato la vita di Michele, portando il tema del bullismo in una dimensione più personale e umana, che ha commosso tutti i presenti.

Per onorare la sua coraggiosa testimonianza, la vicepreside Rossella Ciappetta ha consegnato alla signora Maria un omaggio floreale, esprimendo tutta la solidarietà e la vicinanza della scuola a una madre che ha subito una perdita così grande. Questo gesto simbolico ha rappresentato il riconoscimento di una tragedia che non deve più accadere, ma anche il nostro impegno affinché nessun altro debba vivere un’esperienza simile.

L’incontro si è concluso con una riflessione condivisa tra tutti i presenti, che ha sottolineato l’importanza di non rimanere indifferenti e di prendere posizione contro il bullismo, ogni volta che si presenta. Il professor Papasso ha concluso l’incontro invitando ciascuno a portare con sé il messaggio che il contrasto al bullismo non è un compito che può essere delegato a pochi, ma una responsabilità di tutti: «La scuola deve essere un luogo sicuro per ogni ragazzo, ma questo è possibile solo se ognuno di noi si impegna ogni giorno a costruire una comunità più solidale e inclusiva».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto a tutte le autorità locali, alle forze dell’ordine, alle associazioni e agli studenti, che con la loro partecipazione attiva hanno reso questa giornata un passo fondamentale nella costruzione di una società più giusta e rispettosa. Grazie a questa sinergia tra scuola e territorio, l’Istituto Comprensivo Lauropoli-Sibari-Cassano continua a distinguersi come un’eccellenza non solo nel campo dell’istruzione, ma anche nella promozione di valori civici fondamentali per il futuro di tutta la comunità. La lotta al bullismo è una sfida che riguarda ognuno di noi, ma insieme possiamo affrontarla e vincerla. (rcs)

A Sibari successo per la Festa patronale di San Giuseppe

È stato un vero e proprio successo la Festa di San Giuseppe, Patrono di Sibari. Una festa molto sentita nella città, ripresa nel 2024 dopo 14 anni dall’Amministrazione comunale di Cassano allo Ionio, guidata dal sindaco Giovanni Papasso, che l’ha istituzionalizzata con apposito atto della Giunta di modo che la festa tradizionale civile non si possa mai più perdere.

Dopo le celebrazioni religiose e i fuochi di San Giuseppe, successivamente, via alla festa vera e propria con lo show di Pino Guerrera da Mediaset Extra e le storiche canzoni dei grandissimi Cugini di Campagna che hanno cantato tutti i loro pezzi più importanti da Anima Mia a Lettera 22, brano presentato durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023 , passando per Meravigliosamente, È lei, Un’altra donna, Tu sei tu e tanti altri successi che hanno attraversato gli ultimi decenni facendo sognare e rivivere tante emozioni e ricordi ai presenti.

Anche quest’anno sono state tantissime le persone presenti e tantissimi anche gli stand con prodotti tipici, oggetti particolari e attrazioni per i piccoli ma, soprattutto, a farla da padrone pure nell’edizione 2025 è stata la grandissima voglia di stare insieme, nonostante il freddo, dimostrata dai cittadini di Sibari che sanno sempre fare comunità.

Sul palco, ad annunciare la performance dei Cugini di Campagna, c’era presente l’amministrazione comunale al completo con in testa il sindaco Giovanni Papasso introdotto da Ercole Cimbalo e preceduto dal discorso di Don Pietro Groccia.

Nel suo intervento conclusivo il sindaco Papasso ha ringraziato i presenti e tutti quanti si sono impegnati nell’organizzazione di questa meravigliosa serata e si è detto orgoglioso del tanto lavoro fatto per Sibari e le contrade – che verrà raccontato in un evento successivo.

«Questo – ha commentato – significa passare dalle parole ai fatti” e dobbiamo andare avanti su questa strada». (rcs)

Tavernise (M5S): Ripristinare le coincidenze del Frecciarossa a Sibari

«Ripristinare le coincidenze per il Frecciarossa a Sibari». È quanto ha chiesto il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, definendo inaccettabile «l’inesistente coincidenza del Frecciarossa che fa capolinea a Sibari alle 22,45 con il Bus navetta che arriva fino a Crotone e che parte da Sibari alle 4 del mattino del giorno dopo».

«Credo che 6 ore di attesa di notte, in una stazione ferroviaria deserta – ha aggiunto – non siano una prospettiva felice per nessuno. E penso anche che la pianificazione annunciata da Fs per la chiusura della ferrovia ionica debba essere assolutamente rivista tenendo conto delle esigenze degli utenti che non possono essere considerati e trattati quali pacchi postali».

«Già lo stop ai treni dal 16 settembre 2024 al 19 gennaio 2025 tra Sibari e Crotone sta provocando molti disagi ai pendolari. Ma invece di cercare di lenire una situazione già complicata di suo, si continua a disincentivare l’uso del trasporto pubblico andando a favorire quello del trasporto privato», ha concluso il pentastellato, augurandosi «che si sia trattato di un mero errore di pianificazione e che il problema si risolva in tempi molto brevi, così da consentire comodi rientri e non viaggi della speranza». (rrc)

Al Museo Nazionale Archeologico di Sibari il convegno su Percorsi di sviluppo del territorio tra cultura e innovazione”

Domani mattina, al Museo Archeologico della Sibaritide, alle 9.30, si terrà il convegno Percorsi di Sviluppo del Territorio tra Cultura E Innovazione, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia in collaborazione con Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile eParchi Archeologici di Crotone e Sibari”.

Dopo i saluti di Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano all’Ionio, l’evento sarà introdotto da Nino Foti, Presidente Fondazione Magna Grecia.Seguiranno quindi due panel di approfondimento tematico, che saranno moderati dal giornalista Fabrizio Frullani, Vice Direttore del Tg2. Nel primo, dedicato a “Territorio e cultura”, interverranno Antonio Baldassarre, Presidente emerito Corte Costituzionale, Filippo Demma Direttore Parchi Archeologici di Crotone e Sibari, Massimo Osanna, Direttore Generale Musei Ministero della Cultura, Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, Paolo Praticò, Dirigente Generale Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali Regione Calabria e Florindo Rubbettino, CEO Rubbettino Editore.

La seconda parte del convegno sarà dedicata al tema “Territorio e innovazione”. Prenderanno la parola Donatella Armentano, Ordinario di Chimica Generale ed Ingegneria Università della Calabria, Delegata del Rettore per i Laboratori e le Infrastrutture di Ricerca, Francesco Cicione, Presidente Entopan, Aldo Ferrara, Presidente Unindustria Calabria, Giorgio Graditi, Direttore Generale Enea, Paolo Mauriello, Ordinario di Geofisica applicata Università degli Studi del Molise, già Direttore Itabc CNR e Giovanni Portaluri, Responsabile Investimenti Pubblici Invitalia.

Le conclusioni saranno affidate ad Antonello Colosimo, Presidente Odv Fondazione Magna Grecia. (rcs)

Il presidente Mancuso: Vinitaly a Sibari evento storico per Calabria e mondo del vino

Per il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, il «Vinitaly and the City a Sibari è un evento storico per la Calabria e il mondo del vino».

«Essere la prima regione d’Italia – ha sottolineato – a ospitare questa autorevole manifestazione itinerante è un riconoscimento della nostra eccellenza enologica, ma anche un’opportunità per valorizzare il  territorio e la nostra storia. La scelta di Sibari, con il suo Parco Archeologico Nazionale come tappa iniziale di questo percorso, è emblematica».

«Il sito – ha aggiunto – non solo rappresenta una delle testimonianze più significative della civiltà magnogreca, ma è anche il simbolo di una tradizione vinicola che affonda le sue radici nei secoli. Oggi, come allora, la Calabria continua a distinguersi per la qualità e la tradizione, rinnovandosi e adattandosi alle sfide moderne. Ho potuto constatare, ancora una volta, come l’impegno delle nostre cantine e in specie dei giovani produttori stia portando la nostra enologia verso nuove vette di eccellenza».

«Questo evento – ha sottolineato il presidente Mancuso – non solo promuove i nostri vini a livello internazionale, ma rafforza anche l’immagine della Calabria come terra ricca di cultura, storia e qualità. La Regione sta adoperandosi con visione e competenza,  ottenendo risultati prestigiosi, perciò sono certo che ‘Vinitaly and the City’ rappresenterà un ulteriore trampolino di lancio per il futuro del nostro settore vitivinicolo». (rrc)

Domani il Premio Laghi di Sibari

Domani sera, alle 21.30, nell’area spettacoli dei Laghi di Sibari, si terrà la sesta edizione del Premio Laghi di Sibari, stituito nel 2019 dall’Associazione Laghi di Sibari con il contributo della Regione Calabria ed il patrocinio del comune di Cassano Jonio.

A poche ore dall’evento sono il presidente di AssoLaghi, Luigi Guaragna, ed il direttore artistico della manifestazione, Andrea Solano, a rendere noto il nome dell’ospite che nella serata di domani salirà sul palco dell’arena spettacoli del porto turistico sibarita per ritirare il prestigioso riconoscimento, forgiato dal maestro orafo Michele Affidato, nel corso degli anni assegnato al calciatore campione del mondo Rino Gattuso, al comico Paolo Caiazzo, al regista Alessandro Piva, alla cantautrice e scrittrice Teresa De Sio, al cantante e attore Peppino Di Caprial musicista Alan Sorrenti. Ad aggiudicarsi l’edizione 2024, invece, sarà il cantautore dalle radici lucane, il cui debutto risale al 1972, come chitarrista dei Semiramis, prima di aprirsi alla musica pop e pubblicare i suoi primi lavori da solista.

Nel 1979 vince il Festival di Castrocaro e inizia a scrivere le musiche per artisti già affermati come Renato Zero e Ornella Vanoni. Fa quindi il suo esordio sul palco di Sanremo nel 1981, per poi tornare l’anno successivo e presentare Una rosa blu. Il brano diventa un classico della sua carriera. Nel 1987 si presenta nella sezione Nuove Proposte (assai insolito, per un artista con quindici anni di carriera alle spalle e già due partecipazioni al Festival), e conquista la vittoria con La notte dei pensieri.

Gli anni Novanta iniziano con la collaborazione con un produttore storico della canzone italiana, Alessandro Colombini. Il rinnovamento dello stile lo porta nel 1994 nuovamente a Sanremo, dove presenta il brano Cinque giorni e ottiene grande riscontro a livello di pubblico. Torna ancora sul palco dell’Ariston nel 1996, stavolta con L’elefante e la farfalla, altro brano destinato a diventare un classico di successo. Gli anni Duemila sono quelli della conferma ed a tutt’oggi Zarrillo continua a essere uno dei cantautori più raffinati della musica pop.

Ad arricchire la serata del 21 agosto, la consegna delle menzioni speciali a professionisti calabresi apprezzati per il loro impegno ed i successi conseguiti nell’attività quotidiana, quest’anno individuati nell’artista Roberto Le Pera, autore – tra l’altro – delle installazioni realizzate nelle settimane passate alla foce del fiume Crati e subito divenute elemento di attrazione, ed il fotografo Ottavio Marino, con i suoi scatti già vincitore di diversi premi di livello nazionale ed internazionale.

«Figure e storie – commenta il presidente di AssoLaghi, Luigi Guaragna – che raccontano di una Calabria che merita di essere amata e valorizzata per le sue ricchezze e i suoi talenti. Da qui la scelta di tributare loro un riconoscimento che è da considerarsi doveroso, nel segno di una terra dalle infinite potenzialità e dalle straordinarie risorse, umane e ambientali». (rcs)

SIBARI – Al Parco Archeologico il concerto di Neri per Caso

Lunedì 19 agosto, al Parco Archeologico di Sibari, alle 22, si terrà il concerto dei Neri per Caso, in sostituzione del concerto di Noa. L’artista israeliana, infatti, è rimasta bloccata in patria a causa di difficoltà nel trasporto aereo dovute alla crisi politica in Medioriente.

Una vera e propria sorpresa, dunque, per il pubblico di #sibarinprogress2024 (e della rassegna SybarisArte del direttore artistico Chiara Giordano) che potrà vivere dal vivere la performance di un gruppo musicale che ha attraversato (e attraversa ancora oggi) con successo almeno tre generazioni.

Era proprio il febbraio del 1995 quando il brano “Le ragazze” fece scalare ai ragazzi di Salerno le vette delle classifiche, traghettando l’omonimo album alla conquista di ben 6 dischi di platino con quasi 700.000 copie vendute.

L’ensemble vocale, fondato nel 1991, deve il suo nome al produttore Claudio Mattone, che notò i membri del gruppo esibirsi tutti vestiti di nero. Nel corso della loro carriera i Neri Per Caso hanno collaborato con alcuni tra i più importanti artisti italiani (Lucio Dalla, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Renato Zero, Mario Biondi) e stranieri (Bobby McFerrin, solo per citarne uno) e ora approderanno tra le mura dell’antica Sybaris.

Lo spettacolo, coinvolgente ed emozionante, comprende nel suo repertorio, oltre ai pezzi che hanno portato il gruppo al successo, anche importanti brani della musica nazionale ed internazionale senza tralasciare i pezzi dei Beatles ai quali hanno reso omaggio nel loro ultimo disco “We love the Beatles”. I momenti di interazione con il pubblico fanno da cornice alle esecuzioni delle canzoni: un viaggio che, partendo dall’Inghilterra, fa tappa in tutto il mondo, riproponendo i successi di alcuni dei più grandi esponenti della musica internazionale come Sting, Michael Jackson, George Gershwin per ritornare in Italia e poi a Napoli con il sound dal sapore blues di Pino Daniele e agli inediti che hanno reso celebre il gruppo. (rcs)

SIBARI (CS) – Al via Sybaris Arte

Domani, al Parco Archeologico di Sibari, prende il via Sybaris Arrte, una rassegna ideata e curata dalla Fondazione Armonie d’Arte ma voluta e sostenuta dalla Direzione del MIC Museo e Parco archeologico di Sibari, all’interno del suo più grande progetto #Sibarinprogress. 

Danza, musica e teatro animeranno il Parco per un agosto dalle tinte sempre precipuamente culturali, tratto distintivo di ogni evento all’interno del circuito di Armonie d’Arte, guidato da Chiara Giordano, ma al contempo variegate e anche innovative: dalla lirica, alla danza, alla multimedialità, dal pop alla world music, ce n’è per tutti i gusti nei sei appuntamenti di “Sybaris Arte”, tutti ad ingresso gratuito per i possessori della communitycard PAS o, comunque, ricompreso nel costo del biglietto di accesso al Parco. 

Si parte, alle 22, con Suoni di Sybaris, una produzione originale di carattere ambient/sperimentale dedicata all’antica Sybaris, con performance e installazione di Remi Picò.

Qui patrimonio e nuove tecnologie, storia e creatività contemporanea, umanesimo e intelligenza artificiale: questi i temi di una serata dedicata alla musica sperimentale e allestimenti innovativi ed esperenziali. Suoni, musica, rumori contemporanei, sottese alla storia e alle storie di Sybaris, diventano un repertorio sonoro che da una parte può essere legittimamente ipotizzato popolare l’antica città e dall’altra,  attraverso un’accurata ricerca e utilizzando l’Intelligenza artificiale,  interseca e ricompone tutti questi  elementi  in una suggestiva proposta ambient da offrire prima come lezione/spettacolo dal vivo di musica sperimentale, e poi come allestimento sonoro emozionale, per una fruizione del tutto inedita del sito o del Museo della Sibaritide.

Remi Picone, d’altronde è ricercatore scientifico e artista interdisciplinare, laureato in Scienze dell’Informazione e dottorato in Biologia Cellulare e Molecolare, Nanotecnologie, Scienze Fisiche e Computazionali presso l’University College London, ha lavorato presso istituzioni prestigiose come la Harvard Medical School a Boston e l’University College London, London Centre for Nanotechnology e Laboratory for MolecularBiology nel Regno Unito. Ha pubblicato su riviste di alto profilo come Nature ed è coinvolto in importanti progetti di ricerca, con prestigiosi riconoscimenti. Parallelamente alla carriera scientifica, artisticamente è un creativo a tutto tondo, anche con performance, a livello internazionale e in contesti di alto profilo, esplorando la coesistenza tra ambienti naturali e artificiali, compreso intelligenza artificiale, attraverso un approccio interdisciplinare e multimediale.

Si prosegue il 13 agosto con Marina Rei in versione unplugged. Marina Acoustic Concert è il live di una delle più raffinate cantautrici italiane; la cantautrice romana presenta sul palco il suo ultimo progetto discografico ‘Donna che parla in fretta’, un album live che racchiude tutti i suoi maggiori successi e le collaborazioni che ha intessuto in quasi 30 anni di musica. Insomma un raffinato entertainment coniugato alla potenza iconica del parco archeologico di Sibari.

E ancora, il 16 agosto l’omaggio al melodramma ed a Giacomo Puccini nel centenario della sua morte, con “Donne pucciniane”, icone di musica e contemporaneità, ed è un concerto lirico sinfonico con l’Orchestra Internazionale della Campania diretta da Leonardo Quadrini e la voce recitante di Sebastiano Somma, dedicato alle figure femminili del repertorio pucciniano attraverso le arie più amate, ma anche con una narrazione drammaturgica, quasi in forma di lezione concerto o documentario televisivo.

Il 19 agosto il concerto di una delle voci più straordinarie, Noa (accompagnata da Gil Dor) per il “Mediterraneo di Pace”. La voce e il repertorio di una grande artista internazionale, israeliana di origini yemenite, che da sempre si è posta al di sopra dei contesti e congiunture politiche in una visione spirituale dell’arte come via di civiltà, 

Si passa alla danza contemporanea il 24 agosto: Da Cassandra a Medea, da Tosca a Turandot: Donne di amore e di sangue con la compagnia “Create Danza”.

Una nuova creazione originale di danza contemporanea che connette simboli femminili del tempo antico e moderno, oggi ancora drammaticamente attuali, e che porta la firma di Filippo Stabile, uno dei più interessanti coreografi italiani under 35, già autore della creazione Phaos realizzata con grande successo lo scorso anno proprio al Parco di Sibari

Infine, il 25 agosto grande chiusura con “Canto alla durata”, un pellegrinaggio nella poesia, happening di Franco Brambilla, tra le personalità storiche più eminenti del teatro italiano.

Una creazione performativa site specific liberamente ispirata al testo di Peter Handke, Premio Nobel per la Letteratura; un lavoro con un forte impatto emotivo, significativo e poetico, soprattutto in luogo lontano ma anche forte e percepibile, coerente come il Parco di Sibari che ha fatto e fa i conti proprio con il tempo, le certezze, la misurabilità, il rivissuto.

«Considerato il valore precipuo e iconico del sito – ha commentato il direttore artistico Chiara Giordano – la nuova attenzione e frequentazione del pubblico favorita da una dinamica e propositiva direzione nella persona del dott. Filippo Demma, con tante attività già esperite ed un clima più maturo per accogliere l’offerta artistica spettacolistica, ad una programmazione generalista e più orientata al numero dei visitatori, oggi é possibile proporre un cartellone che ascolti soprattutto la vocazione del luogo».

Cosi Sybaris Art é pensata per amplificare la possibile intersezione tra mondo antico, pietre millenarie e tematiche artistico culturali contemporanee, rappresentando un modo armonico di contribuire alla qualificazione della visita o della permanenza, come un’esperienza particolare di valore da conservare e raccontare. (rcs)

L’OPINIONE / Gianni Papasso: Con metropolitana leggera tra Sibari e Crotone si supererebbe isolamento

di GIANNI PAPASSO – È tornata agli onori della cronaca in questi giorni la proposta di istituire un treno shuttle, o una metropolitana leggera che dir si voglia, tra Sibari e Isola di Capo Rizzuto per rilanciare l’aeroporto di Crotone.

Il mio appoggio a questa proposta non può che essere totale e favorevole per diversi motivi. Il primo, senza avere velleità di primogeniture, è dovuto proprio al fatto che, per primo, lanciai la proposta da Cotronei quando, nell’agosto del 2022, eravamo in campagna elettorale per le Politiche. In quell’occasione parlammo chiaramente di velocizzare i collegamenti tra il Crotonese e l’aeroporto pitagorico e la Sibaritide attraverso l’istituzione di una metropolitana leggera. Ora come allora, vista l’assenza di un aeroporto nel nord Calabria, bisogna assolutamente fare in modo che il progetto vada in porto e lo si può fare creando tra la stazione di Sibari e l’aeroporto di Crotone una sorta di metropolitana leggera.

Un sistema – sostenibile – che colleghi più volte al giorno le due città storiche della Magna Grecia. Allora usai come esempio quello che avviene col Malpensa express tra la stazione di Milano Centrale e l’aeroporto di Malpensa o il Leonardo Express che collega Roma all’aeroporto di Fiumicino. Un esempio calzante che ancora oggi fa al caso nostro.

In questi anni abbiamo registrato che i vettori aerei, recependo anche i fondi messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione, sono meno restii a investire sullo scalo crotonese e per questo che ora bisogna lavorare proprio per assicurare una utenza importate adatta a supportare uno scalo che è fondamentale per tutta la fascia jonica. E qui che le istituzioni, ora più che mai, devono fare la loro parte e noi ci siamo.

Il secondo motivo, più importante del primo, è che sarebbe solo con la realizzazione di una proposta del genere si supererebbe davvero quell’isolamento a cui sono stati costretti la Sibaritide e l’Alto Ionio negli anni.

Ma ora bisogna fare di più e pensare oltre: bisogna lavorare, contestualmente, al collegamento, sempre con un treno shuttle, di Sibari alla stazione ferroviaria di Taranto. Dalla città pugliese partono treni AV, in particolare, per Milano, Roma, Torino, e tante altre città importanti.

Queste due realizzazioni segnerebbero l’inizio per davvero di una rivoluzione culturale e strutturale (e questo è il terzo e fondamentale motivo per cui proposte come queste vanno supportate) tanto attesa nella Calabria orientale dall’Alto Ionio al Crotonese passando per la Sibaritide. (gp)

[Gianni Papasso è sindaco di Cassano allo Ionio]

 

Garofalo (Centro Studi La Pira): Perché Sibari non è nel piano dei trasporti della Regione?

Il presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira” di Cassano allo Ionio, Francesco Garofalo, ha chiesto il motivo per cui Sibari, nonostante «sia considerata da tutti una meta turistica di tutto rispetto», «non rientra nel piano dei trasporti elaborato dalla Regione Calabria, per collegare alcuni centri con gli aeroporti calabresi».

«Da alcune agenzie di stampa non trovo Sibari, in cui insistono 14 chilometri di costa – ha detto Garofalo – il museo nazionale della Sibaritide, il più importante parco archeologico della Calabria e il rinomato centro termale. Mi auguro  che sia da addebitare ad una svista e si ponga rimedio in tempi stretti. Eppure, su Sibari vengono spesi fiumi d’inchiostro come località ambita dal popolo delle vacanze».

«L’incremento del turismo  – ha evidenziato  – si gioca soprattutto anche attraverso l’offerta di servizi qualificati ed efficienti. Lasciare Sibari, senza collegamenti con l’aeroporto di Lamezia, da cui dista quasi a due ore, significa lasciare questo territorio a mezzi di fortuna. Auspico, che intervenga l’assessore Gallo, autorevole rappresentante di questo territorio per chiarire siffatta situazione». (rcs)