L’OPINIONE / Gianni Papasso: Se realizzata la bretella di Sibari, l’Alto Jonio e Pollino esclusi dall’alta velocità

di GIANNI PAPASSO – In merito alla questione della lunetta o bretella di Sibari, devo far notare che sia l’Associazione Ferrovie in Calabria (con la quale poi ho anche interloquito e ringrazio per questo il presidente Roberto Galati) sia quanti stanno criticando in queste ore la mia presa di posizione in merito, stanno prendendo un grosso abbaglio.

Quello che Rfi vorrebbe costruire non è il vecchio progetto della bretella di Thurio (a cui l’Associazione Ferrovie in Calabria si riferisce) ma un altro progetto completamente diverso detto appunto bretella o lunetta di Sibari. Mi spiego meglio: già negli anni Ottanta circolava un progetto per ottimizzare la percorrenza dei treni sulla tratta Sibari-Cosenza.

All’epoca esistevano diverse stazioni tra cui quelle di Thurio e di Cassano-Doria. La bretella di Thurio (ricadente nell’allora Comune di Corigliano Calabro) doveva servire a collegare – e potenziare – le due stazioni per risparmiare una decina di minuti nel collegamento tra la linea jonica e Cosenza e la linea tirrenica. Questo progetto, però, non è stato mai realizzato: gli anni sono passati ed entrambe le stazioni di Thurio e Doria sono state chiuse dalle Ferrovie dello Stato.

Quello in discussione oggi è un progetto totalmente diverso e le foto che allego ne sono la prova: si tratta di una curva, una “lunetta” appunto, da realizzare in una zona centrale di Sibari che collegherebbe la linea ionica con la Sibari-Cosenza tagliando fuori, escludendo e depotenziando, la stazione di Sibari.

I dettagli tecnici

Parliamo di un progetto impattante: si prevede la realizzazione, in particolare di due viadotti ferroviari, uno dei quali con lunghezza complessiva di circa 330 metri, composto da nove campate da 30 metri, e una campata principale da 60 metri sopra la strada Statale 106, mentre l’altro viadotto è composto da un’unica campata da 20 metri. Gli impalcati sono sorretti da pile le cui altezze variano dai 4.60 metri ai 7.10 metri. Al di là dell’impatto acustico, anche l’impatto visivo dell’opera sarà importante perché andrà a deturpare irrimediabilmente l’immagine del territorio a forte valenza turistica ma anche caratterizzata da produzioni agricole tipiche vocazionali e specializzate (basti pensare che dove si vuole realizzare l’opera sono presenti diverse aziende agricole del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e vi ha sede anche l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente di Sibari).

I due viadotti saranno in rilevato e passeranno sopra le case e le imprese nei pressi del campo sportivo di Sibari. Sottolineo che l’area in questione è considerata di notevole interesse pubblico per la valenza paesaggistica e archeologica oltre che essere interessata dalla nidificazione della cicogna bianca. Attualmente, nei pressi dell’intervento che si vorrebbe realizzare, sono in corso i lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello mediante la realizzazione dei sottopassi. A suo tempo anche e soprattutto Rfi escluse categoricamente la possibilità di realizzare una sopraelevata che oggi, invece, si vorrebbe realizzare.

Altre considerazioni

Al di là delle questioni tecniche ci sono delle ulteriori considerazioni da fare. Non esistendo più la stazione di Cassano-Doria, infatti, collegando le due linee con la lunetta, Sibari avrebbe un grosso danno da diversi punti di vista senza che la città e i cittadini possano avere più accesso all’alta velocità. Un danno che si estenderebbe a tutto l’Alto Ionio e al Pollino che oggi fanno riferimento proprio alla stazione sibarita per i collegamenti veloci. Un comportamento irrispettoso nei confronti di questi territori che assume dei contorni ancora più misteriosi perché, dalle carte di cui siamo in possesso, emerge che il progetto risale al 2021 su richiesta della Regione Calabria nell’ambito di un tavolo tecnico di ascolto.

Una riunione alla quale il Comune di Cassano non è stato chiamato a partecipare né come organo tecnico-amministrativo né politico. Subiamo questa decisione voluta da altri ma ci opporremo a questo modus operandi di Rfi e Regione. Non si può trattare così un intero territorio che conta, solo a Sibari, oltre 7000 posti letti che non potranno più essere raggiunti agevolmente con l’alta velocità creando anche gravi disagi all’imprenditoria.

Ricordo a tutti che io sono il sindaco che ha lottato per il Psa della Sibaritide, per la Freccia a Sibari, per la Statale 106 Sibari-Roseto e che ha chiesto una metro leggera verso l’aeroporto di Crotone e verso l’università della Calabria e Cosenza e che ora sta lottando per avere altri collegamenti sulla jonica ma, mentre scrivo lettere a Trenitalia o fisso incontri con altri colleghi sindaci per chiedere nuove tratte per la Puglia e la linea Adriatica mi ritrovo a dover lottare contro chi pretende di prendersi il territorio e isolarlo dal resto della Calabria e del Paese.

Ribadisco che siamo di fronte non ad una difesa campanilistica ma alla possibilità che deve essere data a Cassano-Sibari, al Pollino e all’Alto Ionio di utilizzare le grandi linee di comunicazione come è stato fino ad ora. Stando così le cose difficilmente il consiglio comunale potrebbe approvare una variante a quel Psa a cui da poco abbiamo dato il via libera e che prevedeva ben altro. (gp)

[Gianni Papasso è sindaco di Cassano allo Ionio]

CASSANO (CS) – ArticoloVentuno vuole vederci chiaro sulla rete delle acque di Sibari

di ARTICOLOVENTUNO – Il sindaco pro-tempore della città di Cassano non finisce mai di stupire (in negativo). Con l’ultima trovata, continua ad insistere sul tema secondo il quale sic et simpliciter la Regione Calabria deve farsi carico di finanziare con svariati milioni di euro il rifacimento delle reti di Marina di Sibari.

È davvero bizzarro che dopo aver cantato e danzato sotto un palco da 110.000 euro di Capodanno (ed in totale più di 250 mila euro negli ultimi 6 mesi), dopo 10 lunghi anni di amministrazione e di false promesse in cui è stato Signore indiscusso del Palazzo, pur villeggiandoci e con puntualità, in ogni comizio d’agosto, prometteva a gran voce la soluzione del problema, non sia riuscito a mettere da parte un solo euro per quest’opera ed invece abbia scelto di investire milioni e milioni di euro in altro, oltre ai tanti sprechi per non essersi privato di nulla?
Ed adesso si scopre della possibile chiusura del villaggio?

È mai possibile che un buon padre di famiglia prima si sperpera tutti i denari in vestiti ed auto di lusso, poi in crociere, e dopo esser rientrato dalle ferie si accorge che la sua famiglia non ha un tetto sulla testa e chiede al vicino di casa di farsene carico perché i figli versano in una grave condizioni?

Non è possibile che il Villaggio di Marina, con tutto quello che comporta in termini di flusso di presenze e di interessi economici, versi ancora in quelle gravi condizioni igienico sanitarie di cui parla il Sindaco.
È davanti agli occhi di tutti che, come se non ci fosse più un domani, si stanno sperperando in lungo ed in largo sul territorio comunale tantissime risorse pubbliche affidate agli amici degli amici in feste, cemento ed asfalto, molto spesso per opere assolutamente non di priorità.

Si contraggono mutui milionari per ben altro, e poi si lascia il polmone economico e turistico di Sibari in quelle condizioni.
Non si capisce dunque in virtù di quale principio, si continui a pretendere questo cospicuo aiuto dalla Regione: per la serie io spendo e spando a sbafo, non mi privo di nulla, e poi denuncio che il Villaggio rischia la chiusura per gravissime carenze igienico sanitarie.

Ma dove sta la capacità di pianificazione e programmazione degli illuminati amministratori? (av)

CASSANO (CS) – Verranno abbattute e ricostruite scuola primaria e secondaria di primo grado a Sibari

Demolire per poi ricostruire strutture più moderne e adatte alle esigenze di docenti e studenti. Si è tenuta ieri nell’aula magna della scuola primaria di Sibari la presentazione del progetto dei “Lavori di demolizione e ricostruzione della scuola primaria e secondaria di primo grado a Sibari”.

Sono intervenuti il sindaco Giovanni Papasso, l’assessore ai Lavori Pubblici, Leonardo Sposato, l’architetto Paolo Russo, in rappresentanza di tutti i professionisti della Cooprogetti, che ha redatto gli elaborati progettuali, l’ingegnere Paola Grosso, responsabile del settore Pnrr del Comune, Giuseppe Solazzo, dirigente scolastico, la rappresentante d’istituto Sofia Maimone e il parroco di Sibari don Pietro Groccia.

Presenti ai lavori anche la giunta, rappresentanti del consiglio comunale (di maggioranza e minoranza), dirigenti e dipendenti comunali, la Polizia Locale e i Carabinieri della stazione di Sibari, amministrativi, docenti, tanti piccoli studenti e familiari accorsi per conoscere il futuro progetto che interesserà la loro scuola.

Nel corso delle prime relazioni l’architetto Russo e l’ingegnere Grosso hanno riepilogato l’iter burocratico per poi spiegare come il nuovo edificio scolastico, in cui convergeranno sia il plesso della Primaria che della Secondaria di primo grado, sarà concepito come un grande spazio collettivo organizzato in un unico edificio sviluppato su due piani e immerso nel verde. Gli accessi saranno gestiti in maniera separata con due ingressi su via Archimede, ad uso pubblico, e uno secondario per l’accesso del personale di servizio situato su via Callistene dove verranno posizionati parcheggi ad uso generalizzato e un ulteriore ingresso pedonale ad uso esclusivo degli studenti. Il piano terra sarà dedicato alla Scuola Primaria, mentre il piano primo alla Scuola Secondaria. Aule didattiche e laboratori saranno organizzati mediante una conformazione a “C” che si ripeterà per entrambi i livelli.

Il dirigente Solazzo ha ringraziato l’amministrazione comunale e il sindaco Papasso per essere sempre al fianco della scuola a prescindere dall’importante progetto presentato stamattina, e la rappresentante d’istituto Maimone – che ricopre anche la carica di consigliera comunale di minoranza – ha sottolineato di condividere il progetto della nuova scuola e che anche se ci sarà qualche disagio in fase di realizzazione dei lavori perché la scuola attuale verrà demolita e ricostruita e i ragazzi temporaneamente saranno spostati altrove lo si farà volentieri perché è un sacrificio da fare per migliorare il loro futuro e sarà compito dei genitori farlo capire loro.
Ultimi due interventi, prima dei saluti di don Pietro Groccia, affidati all’assessore Sposato e al sindaco Papasso.

L’assessore Sposato si è detto orgoglioso di questo nuovo intervento in partenza a Sibari visto che l’amministrazione comunale sta investendo molto sull’importante e popolosa frazione tanto che in queste settimane, tra Pnrr e altri fondi reperiti col lavoro di giunta e uffici, sono diversi i progetti in partenza: altre scuole, la mensa scolastica, il palazzetto dello sport (andato a gara nella giornata di giovedì) oltre ai lavori di rigenerazione urbana già in corso e altro in preparazione.

«Parlando solo di Pnrr – ha esordito il sindaco Papasso – su 27 milioni di euro di finanziamenti ottenuti ben 8 li stiamo spendendo a Sibari. Un dato rilevante e di tutto rispetto che fa capire quanto teniamo alla nostra popolosa e turistica frazione. Il progetto presentato oggi è avveniristico e collegherà il centro urbano con la scuola e potrà ospitare eventi rivolti alla socializzazione, non solo degli studenti, ma dell’intera comunità. L’importo dei lavori ammonta a poco più di 3 milioni e 300mila euro, una cifra importante, e la mia amministrazione comunale – e per tutto questo lavoro ringrazio la giunta, i consiglieri (in particolare quelli di Sibari) e i dipendenti dei nostri uffici – ha puntato sulla scuola perché è qui che si costruisce la classe dirigente del futuro. Ma c’è di più: da Sibari voglio dare notizia che proprio ieri con l’assessore Sposato e l’ingegnere Luigi Serra-Cassano, responsabile del settore Lavori pubblici, abbiamo definito un progetto di circa due milioni e mezzo euro per interventi di messa in sicurezza e bitumazione delle strade comunali di cui 700mila saranno spesi solo a Sibari centro. Altri lavori saranno fatti nelle contrade e nel resto del comune. Un intervento, questo, che va a completare un altro già fatto in precedenza. Contiamo di iniziare i lavori prima dell’estate per essere pronti prima dell’arrivo dei turisti». (rcs)

CASSANO (CS) – 2023 anno importante per il Parco archeologico di Sibari

Un anno decisamente difficile da dimenticare, anzi, è bene proprio ricordarlo. Il 2023 è stato, infatti, un anno importante per il Parco archeologico di Sibari, alla vigilia della grande trasformazione in una struttura più grande, fusa con i monumenti della consorella Crotone, recentemente deciso dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Le manutenzioni straordinarie finalmente ultimate, il funzionamento a pieno regime dei Servizi Educativi, la sperimentazione di importanti iniziative di archeologia pubblica, l’avvio di una stagione di eventi estivi: tutti fattori che hanno determinato il deciso innalzamento della qualità dei servizi ed ottimi risultati anche dal punto di vista dell’affluenza.

Il numero di visitatori ha superato le 30.000 unità, con un incremento di oltre due volte e mezza rispetto al 2022, quando erano stati recuperati i livelli pre-pandemia. Per l’esattezza l’incremento netto degli accessi supera di poco il 150% mentre il confronto dell’intero periodo 2021-2023 – da quando cioè il Parco ha ottenuto l’autonomia gestionale, scientifica e finanziaria, raggiunge addirittura il 360,61%. Parallelamente crescono anche gli introiti, che fanno registrare un +190% dal 2021 ed un +115% dal 2022.

«Leggere questi numeri ci fa indubbiamente piacere, – commenta il Direttore Filippo Demma – come siamo contenti di registrare l’incremento degli introiti. Somme che nel bilancio previsionale 2024 vengono quasi integralmente reinvestite per migliorare il servizio al pubblico, con progetti rivolti al personale che sarà in grado così di garantire prolungamenti dell’orario di apertura soprattutto nelle serate estive. Ma quello che ci rende in assoluto più contenti è la risposta della nostra Comunità. In questi mesi molte persone sono tornate al Parco ben più di una volta, e questo va nella direzione che lo staff dell’Istituto ha deciso di percorrere, cercando di rendere i musei e le aree archeologiche affidati alle sue cure luoghi da frequentare e non semplicemente da visitare una tantum. L’innalzamento della qualità dell’offerta culturale e l’impegno di un gruppo di che lavora con passione e dedizione ha reso possibile questo successo e porrà le basi per il definitivo rilancio del Parco e della Sibaritide tutta». (rcs)

CASSANO (CS) – Autonomia scolastica, la città ne vuole una per lo Zanotti-Bianco di Sibari

«A seguito della possibilità riconosciuta alla Regione Calabria dal decreto Milleproroghe di attivare un numero aggiuntivo di sette autonomie scolastiche, derogando fino al 2,5% rispetto ai posti assegnati dal precedente decreto interministeriale numero 127 del 2023, chiedo formalmente che venga riconosciuta l’autonomia scolastica dell’Istituto Comprensivo Zanotti-Bianco di Sibari del comune di Cassano».

Esordisce così la missiva inviata dalla segreteria del sindaco Giovanni Papasso, a firma proprio del primo cittadino, e inviata alla Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, agli uffici della Provincia, alla Vice Presidente della Regione, Giusi Princi, all’Ufficio Scolastico Regionale e all’Ufficio Scolastico Provinciale ambito territoriale di Cosenza.

Con precedente delibera di giunta comunale (la numero 264 del 7/09/2023) era stata approvata una proposta di piano di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche comunali in virtù delle innovazioni normative in materia apportate dalla legge numero 197 del 29 dicembre 2022 che prevedeva, per il triennio 2024/25 2025/26 2026/2027, l’accorpamento degli istituti comprensivi presenti sul territorio comunale, in particolare: l’Istituto Comprensivo Troccoli, l’Istituto Comprensivo Lanza-Milani e l’Istituto Comprensivo Zanotti-Bianco con un numero complessivo alunni pari a 1514.

Considerate, però, le ultime novità legislative contenute nel decreto Milleproproghe, che riconoscono alla Regione Calabria 7 nuove autonomie e in particolare alla provincia di Cosenza, la possibilità di poter attivare 2 ulteriori autonomie, al fine di limitare il sovraffollamento e di avere istituti scolastici sovradimensionati, sarebbe imprescindibile riconoscere all’Istituto Zanotti-Bianco l’autonomia scolastica.

«Giova ricordare – sottolinea la missiva di Papasso – che il Comune di Cassano All’ionio ha un’estensione territoriale molto vasta e frammentata di circa 154,4 km quadrati» che si sviluppa su quattro centri abitati: Cassano All’Ionio, Sibari, Lauropoli e Doria, a cui si aggiungono numerose contrade e localita rurali non ben collegate che insistono proprio sulla frazione di Sibari: Corsi, Lattughelle, Permuta, Laghi di Sibari, Marina di Sibari, e Bruscata. Queste ultime distano circa venti chilometri da Cassano centro. L’Istituto Zanotti-Bianco presenta un numero di alunni pari a 470. «Con l’accoglimento della mia richiesta – continua – il nuovo assetto prevedrebbe la presenza di due istituti comprensivi su tutto il territorio comunale. L’istituto comprensivo Zanotti-Bianco e l’altro istituto comprensivo costituito a sua volta dall’Istituto Comprensivo Troccoli di Lauropoli con 602 alunni e l’Istituto Comprensivo Lanza-Milani di Cassano All’Ionio con 442 alunni, che porterebbero ad avere un unico istituto comprensivo con un numero complessivo di alunni pari a 1044».

Si tratta di un atto di giustizia in quanto il comune di Cassano All’Ionio negli ultimi anni ha registrato la soppressione di 3 autonomie scolastiche rispetto alle 5 precedenti.

«A tale richiesta – conclude la missiva – seguirà nelle prossime ore delibera di giunta comunale a rettifica della precedente. L’accoglimento garantirebbe una migliore situazione, poiché quando si tratta di scuola è difficile pensare esclusivamente ai numeri, dimenticando gli alunni e gli studenti». (rcs)

CASSANO (CS) – Capodanno in piazza, successo straordinario

Successo straordinario per il Capodanno in piazza a Cassano All’Ionio. Tantissime le persone accorse dalla cittadina sibarita e dai dintorni (compresi diversi fan arrivati dalle regioni vicine) per assistere al concerto in piazza e alle esibizioni dei Boomdabash, dei Mosaiko, dei deejay di Radio 105 Marco Comollo e Martin Klein, oltre ai deejay cassanesi Johnny Pro, Luigi Cavallo e Guaro, che hanno infiammato fino all’alba il Capodanno cassanese.

Sul palco per dare gli auguri a tutti subito dopo lo scoccare della mezzanotte il sindaco Giovanni Papasso insieme all’intera amministrazione comunale da lui guidata e che ha fortemente voluto la serata.

«Anche questo – ha sottolineato Papasso – è stato un Capodanno di rilancio per Cassano Sibari. Al 2024 chiediamo ancora più sorrisi, ancora più rilancio e di tenere sempre più lontano quelle voci e quei fatti che hanno solo fatto male alla reputazione della nostra meravigliosa città. Lavoriamo e lavoreremo sempre di più perché Cassano è tanto altro rispetto a quello che dice la cronaca e le migliaia di persone che questa sera sono qui ne sono la dimostrazione più lampante».

Un successo straordinario che proietta Cassano nell’Olimpo dei migliori capodanno della regione e del Sud Italia certificato soprattutto dal mare di ragazzi che ha cantato con i Mosaiko e, soprattutto, i Boomdabash e che ha applaudito il sindaco e l’amministrazione comunale per la scelta musicale fatta con successo anche quest’anno dopo i grandi numeri degli anni passati dove si sono esibiti, tra gli altri, i The Kolors, Dj Prezioso, Malgioglio e Tananai.

«In particolare con i Boomdabash – ha detto in conclusione – quest’anno andiamo in piazza per dire che uniti, nel nome della solidarietà, si vince. Sono un gruppo che da sempre presta attenzione alle battaglie sociali schierandosi al fianco dei più deboli, della povera gente, di chi è vittima di ingiustizie e abusi perché la musica deve essere veicolo di cambiamento, rivoluzione, denuncia sociale. Proprio come cerchiamo di fare noi ogni giorno nel nostro agire amministrativo». Appuntamento, quindi, al prossimo anno. (rcs)

CASSANO (CS) – Successo per l’asta di beneficenza al Parco archeologico di Sibari

Una lotta all’ultima offerta in nome della solidarietà e contro la violenza sulle donne. S’è tenuta in settimana al Parco archeologico di Sibari, Istituto dotato di autonomia speciale del Ministero della Cultura, guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano, l’asta di beneficenza per sostenere concretamente le donne vittime di violenze nel corso della quale sono state vendute all’incanto alcune cassette di legno che per quasi mezzo secolo hanno conservato i reperti archeologici dell’antica Sibari e i proventi devoluti al Centro antiviolenza Fabiana di Corigliano-Rossano. Cassette rielaborate da docenti e allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, diretta da Virgilio Piccari.

Hanno partecipato, decorando alcuni pezzi, anche gli allievi del Liceo artistico di Rossano, del Liceo artistico di San Giovanni in Fiore, del Liceo artistico Gerace di Cittanova, del Liceo artistico de Nobili di Catanzaro, del Liceo artistico di Crotone Pertini-Santoni, dell’istituto Majorana di Girifalco e Squillace, del Liceo artistico di Siderno
e del Liceo artistico Frangipane di Reggio Calabria.

Prima dell’asta vera e propria il direttore del Parco di Sibari, Filippo Demma, e Antonio Gioiello, presidente di Mondiversi, associazione che gestisce il Centro Antiviolenza Fabiana, hanno presentato i dettagli del progetto #nonRompeteci, la serie di iniziative messe organizzate in collaborazione per il 2024.

«Attività – ha esordito il Direttore Demma – che vedranno impegnati esperti e professionisti in incontri aperti a tutti dove condivideranno informazioni, storie e strategie per contrastare, con la formazione e, soprattutto, con l’arte e la cultura, la violenza sulle donne. Perché questo tipo di violenze, in primis, dipendono purtroppo da fattori culturali ormai radicati e solo con la cultura si possono scardinare». Dal canto suo Gioiello ha esposto con entusiasmo la positività dell’asta di opere realizzate attraverso materiali che altrimenti sarebbero finite in discarica sottolineando il valore di «questa iniziativa che – ha detto il presidente di Mondiversi – segna l’avvio di una collaborazione tra il nostro Centro antiviolenza e il Parco di Sibari. La lotta contro questo fenomeno richiede un cambiamento culturale».

Poi si è passati all’asta vera e propria. A presentare i lotti di cassette preparate dai docenti e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, contenenti i pezzi più particolari ed elaborati, è stata Simona Caramia, docente e capo dipartimento dell’Accademia catanzarese stessa. A dirigerne la vendita, invece, sono state una serie di banditrici di eccezione: Anna Laura Orrico, Deputata, Anna Maria Bianchi, Assessore alla Cultura del Comune di Cassano, Alessia Alboresi, Assessore alla Cultura del Comune di Corigliano-Rossano, Barbara Lavorato, del Centro antiviolenza Fabiana, Merilene Liporace, Dirigente scolastica dell’Erodoto di Thurii di Cassano, Anna Cipparrone, componente del Consiglio di amministrazione del Parco di Sibari, Anita Minisci, rappresentante del mondo imprenditoriale, l’avvocatessa Raffaella Accroglianò, impegnata nel sostegno alle vittime di violenza.

Alla fine, dopo oltre due ore di offerte e “lotte” all’ultimo rilancio sono stati raccolti quasi 4.000 euro – ma i fondi sono destinati ad aumentare perché le ultime cassette rimaste torneranno in vendita con altre modalità che saranno comunicate nei prossimi giorni – mentre le presenze registrate sono state oltre 400. «Al di là dei numeri – ha commentato ancora in chiusura il Direttore Demma – è una prova che c’è e ci sarà sempre nella Sibaritide una comunità, che si ferma, si incontra e sostiene chi ne ha bisogno. Non ne sono stupito, i segnali in questo 2023 (anno magnifico per il Parco) sono stati tanti, l’asta ne è stata solo l’ultima conferma in ordine di tempo. Peccato per chi non c’era, grazie a chi ha provato ad esserci fino all’ultimo. Noi ci siamo e saremo aperti anche a Natale e Capodanno». (rcs)

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Sgomberata ex Chiesa di Sant’Eusebio: Sarà riqualificata

Il Comune di Cassano, con gli uffici e il supporto della squadra interforze di polizia coordinata dalla Questura di Cosenza, sono intervenuti a Sibari per eseguire una ordinanza di sgombero per occupazione abusiva dell’ex Chiesa di Sant’Eusebio e dei locali attigui.

Presente l’amministrazione comunale con il sindaco Giovanni Papasso, la Giunta, il presidente del Consiglio Comunale, Lino Notaristefano. Presenti anche tecnici, dirigenti comunali e tutte le forze di polizia: Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia Locale e Polizia di Stato (coordinata da quest’ultima) tutte con l’obiettivo di riportare la legalità in quell’area che una volta ospitava la Chiesa di Sant’Eusebio e i locali attigui e che sono stati occupati abusivamente dopo che il luogo era stato sconsacrato dalla Diocesi di Cassano All’Jonio ed era tornata in possesso del Consorzio di Bonifica di Trebisacce. Di recente, poi l’amministrazione comunale, aveva acquisito i diritti sull’area per riqualificarla e farla tornare a nuova vita.

«Una ex Chiesa – ha tuonato il sindaco Giovanni Papasso – che era diventata un magazzino. Una cosa impensabile e che non era più tollerabile. Qui va ricordato che sono stati celebrati matrimoni, battesimi, tanti sacramenti compresa la commemorazione di tanti defunti di Sibari che purtroppo non ci sono più. È un luogo che stiamo recuperando e che vogliamo trasformare in un centro a fruizione sociale per i cittadini».

L’obiettivo dell’amministrazione Papasso è quello di realizzare nell’area, in maniera fissa, il Presepe vivente di Sibari così come gli altri locali in corso di recupero per attività culturali e sociali. Nell’area retrostante, poi, si interverrà anche con un progetto già appaltato col Pnrr per realizzare un grande parco e questi locali saranno annessi al parco e torneranno a disposizione dell’intera comunità di Sibari.

«Voglio ringraziare tutte le forze dell’ordine – ha concluso Papasso – che hanno contribuito in maniera notevole all’esecuzione dell’ordinanza di sgombero. Per questo motivo il grazie va al vicequestore Giovanni Arcidiacono, al Capitano Michele Ornelli, al Tenente Colonnello Giuseppe Maniglio, alla Comandante Anna Maria Aiello e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco oltre ai responsabili comunali Mauro Stellato (Patrimonio), Luigi Serra Cassano (Area tecnica), Diego Falcone (Urbanistica) e alla squadra manutenzione del nostro comune capitanata da Peppino Perri».

«Oggi restituiamo al pubblico ciò che era pubblico ed era occupato abusivamente da parte del privato – ha concluso –. Lo stesso privato diceva di aver avuto l’autorizzazione all’uso da parte del Consorzio di Bonifica ma non ci sono, però, atti che lo testimoniano quindi stamattina ripristiniamo la legalità nel Centro Servizi di Sibari restituendo al pubblico quello che è stato un luogo sacro, i portici e tanti altri locali che, purtroppo, erano ormai, impropriamente, in mano a privati». (rcs)

Rfi lancia gara per l’elettrificazione della tratta Sibari-Crotone

Rete Ferroviaria Italiana (capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) ha avviato la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di “Elettrificazione della tratta Sibari-Crotone della linea ferroviaria Metaponto-Reggio Calabria Centrale” (Lotto 2A), per un valore di 47 milioni di euro, finanziati con i fondi del Pnrr.

L’intervento consiste nella realizzazione di circa 112 km di elettrificazione dell’esistente tratta Sibari – Crotone, mediante la realizzazione di 8 sotto stazioni elettriche in media tensione e la posa del sistema per la trazione elettrica ferroviaria, completando in tal modo i lavori propedeutici di allestimento dei pali già in corso di esecuzione lungo la linea a partire dal 2018.

La gara rappresenta la seconda delle tre procedure di affidamento previste per realizzare i tre lotti funzionali dell’articolato progetto d’investimento “Potenziamento Collegamento Lamezia Terme–Catanzaro Lido–Dorsale Jonica” approvato dal Commissario Straordinario di Governo con Ordinanza n.4 del 25/09/2023.

Per il completamento dell’opera è stato nominato come Commissario Straordinario di Governo, Roberto Pagone.

 L’elettrificazione contribuirà ad uniformare le caratteristiche della rete ferroviaria calabrese in termini di sistemi di trazione, consentendo così l’esteso utilizzo dei nuovi treni elettrici, e a creare le condizioni per migliorare la qualità dei collegamenti con le aree del litorale ionico a forte vocazione turistica. Inoltre, il processo di elettrificazione delle linee ferroviarie contribuisce a ridurre le emissioni inquinanti e il loro impatto sul clima. (rcz)

CASSANO (CS) – Cambia il volto di Sibari centro: consegnati i lavori di rigenerazione urbana

Sono stati consegnati ieri pomeriggio nella delegazione municipale i lavori di rigenerazione urbana di Sibari. Alla formale cerimonia erano presenti, oltre al sindaco Gianni Papasso, il vice sindaco Antonino Mungo, gli assessori Leonardo Sposato, Annamaria Bianchi, Elisa Fasanella, una rappresentanza del Consiglio Comunale tra cui i consiglieri di Sibari. Presenti, inoltre, tra gli altri, i responsabili dei settori (tra cui Luigi Serra-Cassano responsabile Area Tecnica e Antonio Iannicelli, responsabile Urbanistica), il Comandante della Polizia Locale Anna Aiello, funzionari, dipendenti comunale e tanti cittadini accorsi per conoscere i dettagli del progetto.

Presenti anche l’architetto Mario Mondilla, direttore dei Lavori; gli ingegneri Giuseppe Italiano, capogruppo della Rtp e coordinatore della Sicurezza, Bonifacio Cerchiara, responsabile unico del procedimento; Paola Grosso, responsabile Area Pnrr e Domenico Sposato, titolare dell’omonima Impresa esecutrice.

A presentare i lavori è stato l’assessore ai Lavori pubblici Leonardo Sposato. «L’area interessata dalla realizzazione dell’opera – ha spiegato Sposato – ricade in: zona “Centro servizi”, via Alcistene, via Callistene, via Amerigo Vespucci e Tessaglia e una porzione di viale della Magna Grecia. Nell’area del “Centro servizi” è prevista la demolizione e il rifacimento della piazzetta su via Alcistene: si tratta della definizione di una vera e propria piazza, uno spazio pubblico aperto e dove all’interno della stessa sono previste opere di regimazione delle acque meteoriche che si allacciano a quella principale. Sempre in questa zona si provvederà alla sistemazione del porticato; prevista anche la demolizione dei marciapiedi esistenti e realizzazione di nuovi percorsi pedonali su via Alcistene, via Plutarco, via Magine, via Callistene e via Tessaglia; nuove aree di sosta e di gioco su via Callistene; allargamento della sede stradale e prolungamento del percorso pedonale su via Amerigo Vespucci (per migliorare l’uscita degli autobus della stazione e migliorare, di riflesso, la sicurezza e la percorribilità); realizzazione di nuovi percorsi pedonali sul viale Magna Grecia, la porta principale di Sibari, e il rifacimento della rotatoria di ingresso posta nei pressi della stazione».

Nel suo intervento il sindaco ha ricordato come, per il Pnrr e i progetti di rigenerazione urbana, l’Ente cassanese ha presentato tre proposte progettuali tutte e tre finanziate e riguardano interventi nel Centro storico del Capoluogo, a Lauropoli e a Sibari (per un totale di 5 milioni e mezzo di euro).

«Tre interventi – ha sottolineato – che miglioreranno in maniera sensibile non solo della qualità urbana e ambientale, ma anche del tessuto sociale e culturale delle aree individuate. Con la consegna dei lavori di oggi tutti e tre i cantieri saranno in opera e questo intervento – come da capitolato d’appalto – dovrà essere completato entro 180 giorni, cioè sei mesi, per una spesa totale di un milione e centomila euro. Questo progetto – ha insistito il sindaco Papasso – cambierà il volto di Sibari centro ed è solo uno dei tanti già realizzati, in corso e che partiranno a Sibari e zone limitrofe. Pensiamo agli interventi alla palazzina dei ferrovieri, ad una parte del centro servizi per la messa in sicurezza di alcune strade, abbiamo portato l’acqua in tutta la frazione rinnovando il funzionamento di tutto l’impianto. Saranno poi demolite sia la scuola elementare sia la media e saranno ricostruite insieme in un solo edificio di ultima generazione, sarà costruito l’asilo nido, il palazzetto dello sport (una spesa di un altro milione e centomila euro di cui pensiamo di fare la consegna lavori a fine anno), la costruzione di una mensa accanto alla attuale scuola materna, ammoderneremo la scuola Lattughelle, senza dimenticare i lavori in corso per i sottopassi e i 2 milioni 600mila euro ottenuti per trasformare i palazzi ex Cirillo in appartamenti di edilizia sociale. Stiamo destinando altri fondi per completare la bitumazione e la messa in sicurezza delle strade (non previste dai precedenti progetti) di via Taranto, altre di Sibari, zona Corsi, Lattughelle, Permuta e Fuscolara: interventi che in totale arrivano a diversi milioni di euro. Ringrazio – ha detto in chiusura – l’assessore Sposato e tutti i consiglieri di Sibari Antonio Clausi, Antonio Strigaro, Natalya Franzese sia per il grande lavoro che fanno, sia per il sostegno all’interno del consiglio comunale. Siamo una squadra unita i cui consiglieri non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, supporto e suggerimenti».