Si parlerà del Sin di Crotone nel dibattito nazionale sulla tutela ambientale di Roma

Si parlerà del Sin di Crotone alla tavola rotonda Il ruolo del settore pubblico tra tutela ambientale e gestione delle emergenze: Sfide e opportunità in programma domani a Roma, alle 18, nella sede del Comin & Partners a Piazza SS. Apostoli.

Organizzata da Sogesid e dall’importante società di comunicazione Comin & Partners, la tavola rotonda sarà occasione di confronto tra i principali attori coinvolti nella gestione del patrimonio ambientale, al fine di esplorare strumenti e opportunità nella prevenzione e nella gestione delle emergenze.

Saranno presenti, tra gli altri, Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Roberto Mantovanelli, presidente di Sogesid, Matteo Caroli, Responsabile “Ricerca Applicata e consulenza” della Luiss Business School, il prof. gen. B. (ris) Emilio Errigo, Commissario Straordinario del Sin di Crotone, Fabio Fatuzzo, commissario Unico per la depurazione, il gen. di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione, il Prof. Francesco Napolitano, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale presso L’Università “La Sapienza” di Roma e Silvia Paparella, general Manager di RemTech Expo.

Modera l’incontro sarà Flavia Giacobbe, Direttrice di Formiche, progetto culturale ed editoriale che si occupa di politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Un’occasione importante per sottoporre all’attenzione nazionale la problematica che insiste sul SIN di Crotone e su tutta l’area della Provincia pitagorica. (rrm)

L’OPINIONE / Emilio Errigo: A Crotone sarà firmato il “Manifesto della Fede, Ambiente e Lavoro onesto per tutti”

di EMILIO ERRIGOSarà firmato a Crotone il Manifesto della Fede, dell’Ambiente e del Lavoro. La città di Pitagora sarà per i Meridionalissimi d’Italia, come la Ventotene del Sud, un’isola ideale dove la forza universale della fede, il bisogno sempre più avvertito di ambiente salubre, saranno i due elementi propulsivi per generare forza lavoro onesta, generalizzata e sicura, almeno per i prossimi decenni.

Si dice, e pare che sia vero, che non tutti i mali vengono per nuocere, così come è vero il detto antico che narra «chi prima inizia è già a metà dell’opera».

Crotone si troverà in futuro, a vivere anni di alta congiuntura economica e ambientale, perché non sarà certo necessario che lo dica io, dove la fede è forte, la solidarietà umana diventa forza lavoro, economica e sociale, sia verso i più fortunati, che nei confronti degli ultimi, i più indifesi e i fragili.

Nei giorni scorsi sono stato invitato a Crotone, prima da un incontro con i vertici regionali e provinciali di Ance; a seguire ho partecipato ad un evento organizzato da FenImprese, Cisl, Cgil e Uil, in cui erano presenti il Presidente del Consiglio Regionale della Regione Calabria, Filippo Mancuso, il consigliere regionale Antonello Talerico, in rappresentanza del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il sindaco di Crotone, Enzo Voce, il Presidente della Provincia, Sergio Ferrari, il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Geologi, Franco Violo, i Presidenti degli Ordini Professionali, Imprenditori, Rappresentanti del Presidente delle Camera di Commercio Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, Pietro Falbo, Confindustria, il Segretario Generale della Uil Crotone, Fabio Tomaino, moltissimi giornalisti, artigiani e molta altra gente interessata ai lavori.

Nel corso dei lavori sono intervenute in video collegamento da Roma, la vice ministro, Vannia Gava e la sen. Tilde Minasi, le quali hanno voluto lasciare ai presenti un loro video-messaggio ben augurante a proseguire senza tentennamenti o ritardo alcuno sulla strada della bonifica.

Dopo aver ricevuto una importante e molto gradita telefonata da parte del Signor Prefetto della Provincia di Crotone, Franca Ferraro, sempre molto puntuale, attenta e presente, all’interno della vita reale della Comunità Territoriale Provinciale di Sua competenza, la quale mi ha chiesto con la nota determinazione, come proseguono i lavori della Struttura Commissariale, a beneficio della tanto attesa bonifica e recupero ambientale delle aree del Sin di Crotone.  

Prima di recarmi presso le sedi dove si sono tenuti gli eventi, il buon Dio mi ha guidato verso la sede della Curia Diocesana Arcivescovile di Crotone e Santa Saverina, dove sono stato accolto con grande umanità e spiritualità dall’Arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta

Invito tutti i lettori di trovare il tempo necessario, per consultare il ben strutturato sito della Curia Diocesana; navigando troverete informazioni utili per comprendere quanto cose belle, ricche di umanità in cammino, vengono assicurate concretamente ai figli di nessuno e i primi degli ultimi.

La mia innata curiosità mi ha spinto di chiedere di saperne di più, così ho chiesto informazioni dirette al nostro Arcivescovo, il quale non si è certo limitato nel raccontarmi quante iniziative pro primi e ultimi, vedono impegnati gli Uomini e le Donne della Madre Chiesa di Crotone e Santa Severina.

Ho conosciuto la mamma e la sorella del Vescovo, le quali non lesinano lavoro e molta dedizione personale a favore della Comunità Cristiana e Religiosa di Crotone e non solo.

Con l’Arcivescovo Don Angelo, ho parlalo di lavoro, del passato, presente e futuro, delle complesse e complicate realtà ambientali della città e Provincia di Crotone, una realtà ambientale che porterà benessere e lavoro in un territorio maltrattato per molti e molti decenni. 

Non è mancato il commento alle due Encicliche di Papa Francesco, “Laudate Si e Laudate Deum”, libri preziosi e neanche costosi che vi invito a leggere con calma e attenzione.

Poi ci siamo ritrovati assieme tra la Comunità degli imprenditori, industriali e lavoratori.  

I lavoratori del Mare e della Terra, sono la forza sana e sanificante della natura, veri difensori e protettori dell’ambiente terrestre e marittimo.

È bene sapere che a Crotone, il lavoro notoriamente duro del contadino e del pescatore, dell’artigiano, dell’imprenditore agricolo e della pesca, sono più faticosi e per questo i frutti della terra e le risorse ittiche del mare, valgono molto di più, rispetto alle altre realtà regionali.

A breve inizieranno a Crotone, come ho assicurato al Signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, il dott. Giuseppe Capoccia, entro e non oltre 6 mesi, le operazioni di bonifica e recupero ambientale dei territori contaminati del Sito di Interesse Nazionale (SIN), dei fiumi, torrenti, canali, porto commerciale e mare di Crotone, così come è già avvenuto per la bonifica e riqualificazione ambientale degli ex siti contaminati di Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria. 

Tali attività, attuate con risorse finanziarie pubbliche e private rilevanti saranno impiegate sul territorio di Crotone e Provincia con mezzi tecnologici messi in campo, sia dalla Struttura Commissariale, che da Eni Rewind S.p.A. e Edison S.p.A., per iniziare e ultimare la bonifica nei previsti tempi tecnici necessari per la realizzazione degli interventi. 

Come più volte ho sostenuto, non risparmierò le mie energie psicofisiche, adoperandomi in tal senso per conseguire tanti, piccoli o grandi obiettivi ad alto tornaconto economico, ambientale e occupazionale, a beneficio in primis degli abitanti e residenti nei vasti territori fertili e ricchi di fede, della città pitagorica e dei 27 Comuni della Provincia di Crotone. 

A Crotone, è bene che tutti siano consapevoli, che con la cooperazione a somma positiva, vincono tutti, nessuno escluso. 

 (Emilio Errigo, attuale Commissario Straordinario Delegato per gli interventi di bonifica e recupero ambientale del SIN di Crotone-Cassano e Cerchiara)

SE LA CALABRIA E I CALABRESI PIANGONO
AL NORD NON SI PUÒ E NON DEVE RIDERE

di EMILIO ERRIGO – A un anno più o meno del mio ritorno in Calabria, per ritornare a vivere tra i calabresi, scienziati, colti, ignoranti, belli, poveri, disoccupati, malati, con ridotte capacità motorie e sensoriali, diversamente abili e brutti, mi sono chiesto e posto mille e una volta, il perché e il vero motivo, che estranea molte note testate giornalistiche e televisive, compresi molti miei carissimi amici e conoscenti giornalisti, dall’ interessarsi delle cose belle della Calabria e dei calabresi!

La Calabria e i Calabresi, sono prevalentemente bellissimi dentro e fuori, vanno conosciuti, esplorati, visionati, visitati, parlati, ascoltati, amati e tanto, tanto attenzionati.

Già partendo dalle mille bellezze uniche della , offesa e storicamente contaminata dalle industrie chimiche e metallurgiche, città e Provincia di Crotone, bellezze marine e paesaggistiche ancora per grazia di Dio incontaminati, poste e diffuse in mondovisione da Rai 1 il 31 dicembre 2023, grazie e ancora grato, al nostro Caro Presidente on. Roberto Occhiuto, per averne fatto percepire solo una minima parte delle rare bellezze della Calabria e dei Calabresi (perdonate la C maiuscola).

Perché non c’è interesse a tutto ciò che si fa e di bello c’è da vedere in Calabria? Cosa induce a molti intellettuali del poco o del tanto, di estraniarsi dal capire la vera essenza della Calabria e dei Calabresi e non solo quella profumatissima del Bergamotto di Reggio Calabria?

Ditelo, parlatene pure se volete, ma scrivete per favore, anche del bello e del giusto della Calabria. Se la Calabria e i Calabresi piangono l’Italia non può e non deve ridere.

Noi siamo figli orgogliosi di una Italia che amiamo, di una Nazione che onoriamo, con gli studi universitari, con la medicina, le ricerche scientifiche, i nostri sapori e profumi di Calabria, le buone azioni di solidarietà e vicinanza umana, profondo senso di appartenenza e italianità vera.

Siamo Italiani fino al cuore e Calabresi fino ai neuroni e midollo osseo!

(Emilio Errigo Commissario Straordinario SIN Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria)

La fotografia di copertina è di Valter Cirillo / Pixabay

Bonifica Sin Crotone, Errigo incontra a Roma il capo di Gabinetto del Ministero della Difesa

Domani pomeriggio, alle 15, al ministero della Difesa si terrà l’incontro tra il Generale di Brigata in riserva, prof. Emilio Errigo, Commissario Straordinario Delegato alla realizzazione degli interventi di bonifica e recupero ambientale nel Sito contaminato di Interesse Nazionale (SIN) di Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria e il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa. 

La richiesta ufficiale di questo incontro informativo, formulata dal Gen. Errigo, si prefigge come obiettivo quello di fronteggiare operativamente e senza alcun ingiustificato ritardo, l’inerzia amministrativa connessa con la situazione di stallo in cui si trova la storica, attuale e ancora irrisolta problematica del Sin a Crotone, pericolosa per la salute pubblica, ambientale e sanitaria di Difesa Civile, con possibili riflessi di Protezione Civile.

Questa inerzia amministrativa, ad oggi, non ha ancora consentito ai soggetti privati individuati e ritenuti responsabili della contaminazione ambientale ed alle pubbliche amministrazioni competenti, per motivi discordanti e ragioni di parte diverse, la prosecuzione delle obbligatore, previste e già autorizzate (dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica), attività e interventi di bonifica, trattamento decontaminante, depurazione, rimozione e allontanamento in sicurezza, dentro o fuori dal territorio della Regione Calabria, di quelle colline di rifiuti speciali pericolosi, impattanti a vedersi, situate a pochissimi metri dalle acque del mare di Crotone contenenti Tenorm e amianto.

I presupposti giuridici con cui il Commissario Straordinario è tenuto ad operare sono scritti a chiare lettere nel Dpcm 14 settembre 2023, nel cui preambolo e articolato del testo sono espressamente previsti e autorizzati, tra le altre facoltà, poteri, compiti e attività del Commissario Straordinario Delegato dalla Presidenza del Consiglio. Tra questa, il diritto di avvalimento, (in extrema ratio e ove ciò si dovesse rendere necessario e urgente), delle Forze Armate e di Polizia, per la tutela dell’ambiente, biodiversità e degli ecosistemi, con particolare rifermento alle aree e spazi territoriali, portuali e marittimi, rientranti nel perimetrato Sito di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria.

L’incontro di domani a Roma al Ministero della Difesa, segue altri incontri, numerose attività informative, conoscitive e vari sopralluoghi ritenuti necessari, svolti in prima persona dal Commissario Errigo, comprese quelle considerate strategica a Cutro, l’ultima il 23 novembre 2023, con alcuni Ufficiali Superiori, appartenenti ad un’altra competente Direzione Generale del Ministero della Difesa.

Tali visite e sopralluoghi congiunti, hanno riguardato l’eventuale necessità di costituzione della Base Tecnico – Logistica del SIN, usufruendo degli esistenti immobili demaniali dello Stato, all’interno della Cittadella Militare di Cutro (KR).

Occorre procedere spediti e superare quegli ostacoli di varia natura che finora hanno rallentato la necessaria opera di bonifica e risanamento del territorio crotonese; bisognerà sbloccare al più presto i freni che hanno impedito nel tempo la partenza dei lavori; c’è però da avere fiducia perché a differenza del passato, oggi si sta facendo squadra per superare queste criticità: si è insomma, sulla strada giusta. (rrm)

Errigo (Commissario Sin Crotone) chiede incontro al ministero della Difesa

Il generale Emilio Errigo, commissario straordinario del Sin di Crotone, ha chiesto, tramite lettera, un incontro con il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa.

«Bisognerà passare dalle parole ai fatti già nel primo trimestre del 2024», è la dichiarazione di intenti del generale Errigo che, nella lettera, chiede, qualora ci fosse la necessità ed in estrema ratio, di poter utilizzare unità altamente specializzate delle Forze Armate, come le Unità Operative 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona”, per poter coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale delle aree già perimetrate e (non tutte ancora) caratterizzate del Sito di Interesse Nazionale di Crotone.

«Qualora ci fossero ritardi ingiustificati – si legge – non si esiterà, così come previsto dal DPCM del 14 Settembre 2023, ad avvalersi di reparti specializzati, addestrati e qualificati delle singole Forze Armate dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri».

«Crotone non vive solo la contaminazione delle proprie terre che deve essere bonificata – viene evidenziato – ma c’è la necessità urgente di procedere anche alla caratterizzazione dei 1469 ettari di mare dell’ampio specchio acqueo antistante la zona ex industriale ricadente nel perimetro Sin; tale scopo, qualora non ci fossero altre alternative, si potranno impiegare i reparti del Genio Militare, del Genio Navale e l’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana».

«La contaminazione marina e la relativa Ordinanza di divieto di pesca, balneazione e attività sportiva (n.70/2012 emessa dalla Capitaneria di Porto di Crotone, in data 06.12.2012)  – ha spiegato –ha portato ad un aumento statistico della disoccupazione: si dovranno perciò accertare le responsabilità ambientali e ove fosse necessario, si dovranno bonificare le acque e i fondali marini individuando e chiamando ad indennizzare i colpevoli, per risarcire i danni che hanno subito le persone e il territorio».

«Un lavoro di squadra portato avanti dal Commissario Straordinario Delegato in stretta cooperazione con il sindaco Vincenzo Voce, il Presidente della Provincia Sergio Ferrari e le altre Autorità locali e regionali, fermo restando il diritto di avvalimento previsto di Sogesid, di Ispra e di Arpacal». (rrm)

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Crotone ha il diritto di vivere in salute e in un ambiente incontaminato

di EMILIO ERRIGO – In un recentissimo incontro informativo alla mia persona nella qualità di nuovo Commissario Straordinario Delegato per la realizzazione degli interventi di bonifica e recupero del danno ambientale nel Sin di Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria, alla presenza della cittadinanza, autorità pubbliche e ordini professionali e attenti giornalisti , ben organizzato incontro, da parte dell’A.D. di Eni Rewind S.p.A, dott. Paolo Grossi, tenutosi a Crotone, all’interno dei locali industriali ora dismessi, dissi convintamente tra l’altro, al numerosissimo pubblico presente all’evento, che in extrema ratio e se ciò si dovesse rendere necessario e urgente, per assicurare la difesa civile e la salute dei Cittadini e abitanti di Crotone, che avrei esercitato il previsto diritto di avvalimento, dei Reparti Specializzati NBCR delle Forze Armate e di Polizia, compresi le competenti Unità Mobili Tecnologicamente Specializzati del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Dpcm 14 settembre 2023.
Nei giorni successivi passai dalle parole ai fatti, tanto da richiedere e ottenere, con i noti tempi della reattività e prontezza operativa dei militari, la presenza di alcuni qualificati e competenti Ufficiali dello Stato Maggiore della Difesa, al fine di visitare la Cittadella Militare di Cutro, una nuova realtà immobiliare dove se ritenuto necessario, sono intenzionato a costituire la Base Tecno -Logistca del Sin di Crotone -Cassano e Cerchiara, tenuto conto e considerato, che già a Cutro, risiedono in efficienti e moderne infrastrutture militari, alcune Unità Specializzate dell’Esercito Italiano, preposti a garantire sicurezza del territorio Crotonese , nell’ambito della Operazione Nazionale Strade Sicure.
Dissi in quella circostanza, che I Cittadini di Crotone, Cassano e Cerchiara e non solo, hanno il diritto inalienabile di vivere in salute e in un territorio dove ambiente, biodiversità e gli ecosistemi, siano davvero diritti costituzionali garantiti, così come espressamente e solennemente previsti dagli articoli 9, 32,41 e 117, della nostra Carta Costituzionale.
La storia culturale e industriale della Cittá e provincia di Crotone, non è stata clemente, per una serie di motivazioni e scelte di politica economica e industriale, non in linea e conformi con i diritti alla vita in sicurezza per la salute e dell’ambiente salubre.
Certo non si può pensare e credere, che coloro i quali hanno autorizzato e consentito l’industrializzazione delle aree territoriali di Crotone, peraltro a pochi passi dal mare, in un contesto ambientale allora veramente ricco di biodiversità , sano e incontaminato, avessero piena contezza delle conseguenze dannose che per nessi di causalità, avrebbero visto gli abitanti e residenti la Città di Pitagora della Magna Grecia, destinatari di malattie tumorali, ospedalizzazioni e gravissime conseguenze mortali per la loro stessa vita.
Ora siamo o dovremmo essere tutti coscienti e consapevoli, che a Crotone deve risorgere e rinascere una nuova vita sicura, dove la salute del territorio, delle acque sotterranee e superficiali, del mare e dell’aria, siano una priorità assoluta per le presenti e future azioni di politica economica – ambientale nazionale e regionale, rigenerante e produttiva di benessere collettivo e interessi diffusi.
In questo mese di novembre successivo alla mia nomina quale Commissario Straordinario delegato dal Governo, per la realizzazione degli interventi di bonifica e recupero del danno ambientale nel Sito di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria(SIN), vi assicuro che non ho risparmiato energie psicofisiche per studiare, comprendere e conseguentemente agire, per l’esclusivo benessere generale di Crotone e di quanti hanno il diritto di vivere e vivere economicamente bene e in salute.
In verità ho trovato un ambiente umano forte, solidale, accogliente, con tanta, tanta voglia di vivere in Santa Pace per tutti, dignitosamente, nella legalità e giustizia sociale. Le Istituzioni pubbliche nazionali dei Ministeri competenti per materia del Governo e soprattutto, quelle regionali e provinciali in Calabria, ad iniziare dal Signor Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, il dott. Giuseppe Capoccia, Prefetto, S.E. dott.ssa Franca Ferraro, Prefetto della provincia di Crotone ,il Signor Sindaco della più volte citata cara Città di Crotone, ing. Vincenzo Voce, dal Presidente della Provincia Jonica di Pitagora, dott. Sergio Ferrari, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Meridionale Ammiraglio Andrea Agostinelli, con il direttore Amministrativo per il Porto di Crotone dott. Alessandro Guerri, i carissimi Comandanti delle Forze di Polizia e del Corpo dei Vigili del Fuoco, il Comandante della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera , il Capitano di Vascello, Domenico Morelli, del Presidente della Camera di Commercio di Crotone-Catanzaro e Vibo Valentia, dott. Pietro Falbo, tutti i Presidenti degli Ordini Professionali e delle numerose sempre attive e propositive Associazioni Sindacali, Ambientsliste, e Comitati di Cittadini, Cooperative dei Pescatori, Associazioni di categoria, sono fermamente convinti e d’accordo, che è giunta l’ora e senza incertezze d’azioni, per lavorare intensamente e onestamente, tutti assieme nessuno escluso, per affermare gli inviolabili diritti alla Legalità e Giustizia per il bene, la rinascita umana, ambientale, economica e sociale di Crotone.
Anche il Caro Presidente di Eni S.p.A, Gen.C.A.dott. Giuseppe Zafarana, già Comandante Generale del Corpo della Guardia di Finanza, in uno con i Vertici della Multinazionale Eni S.p.A. e l’Amministratore Delegato Eni Rewind S.p.A, Dott. Paolo Grossi, sono favorevoli e concretamente disponibili, con e per la immediata attività di bonifica , recupero e riqualificazione ambientale delle aree territoriali, costiere e marittime di Crotone.
Ora tocca alla politica attiva locale, provinciale e regionale, non lasciarsi prendere la mano dalle idee progettuali allo stato inattuabili e concretamente irrealizzabili nell’immediato, perché tutti devono sapere, che è necessario e urgente, rimuovere senza altri ingiustificati ritardi dannosi e pericolosi, tutti i contaminanti presenti e giacenti da molti decenni, in colline di sedimenti pericolosi per la salute, posizionati in brutta mostra a vedersi, tanto da precludere la visuale del mare antistante la fascia costiera-marittima a Crotone e Provincia.
Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sono sicuro e certo, che non esiterà a fare la Sua importate parte, per far rinascere e risorgere là Città e la Provincia di Crotone.
Credetemi in fede, in ragione del fatto che questa mia convinzione deriva dalla pregressa attività svolta quale Commissario Straordinario dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal), nel quale incarico temporaneo, ho avuto modo, tempo e molte circostanze favorevoli, per comprendere quanto il nostro caro Presidente della Regione, abbia veramente a cuore e sia concretamente impegnato per la salvaguardia, tutela della Salute pubblica e valorizzazione dell’Ambiente in Calabria. (ee)
(Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, Generale in riserva della Guardia di Finanza,,docente universitario di Diritto Internazionale e del Mare, attuale Commissario Straordinario Delegato di Governo per il SIN di Crotone – Cassano e Cerchiara di Calabria)

Il commissario Errigo incontra l’ad di Eni Rewind per bonifica del Sin Crotone

Inizia nel segno di una evidente e concreta cooperazione, a rilevante somma positiva, il rapporto tra Eni Rewind S.p.A. e il neo Commissario Straordinario Delegato dal Governo per gli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale del Sito Interesse Nazionale di Crotone – Cassano allo Jonio e Cerchiara di Calabria, Prof. Gen. B. (ris) Emilio Errigo.

Il commissario, infatti, ha incontrato l’amministratore delegato, Paolo Grossi, che ha accolto favorevolmente la formulata richiesta scritta  proveniente dal Commissario Straordinario delegato di Governo Errigo, già Commissario Straordinario di ARPA Calabria, dichiarandosi disponibile a informarlo attraverso l’accesso e la permanenza in sicurezza, all’interno dello stabilimento e ogni altra area accessibile, per una visita conoscitiva ambientale e informativa dello stato dei luoghi di proprietà di Eni Rewind S.p.A.-  a Crotone, giovedì 23 novembre 2023 a partire dalle 13.30.

Il Commissario Straordinario Errigo ha voluto però estendere la partecipazione a questo incontro bilaterale riservato: saranno presenti Autorità Pubbliche, Istituzioni, Enti, Associazioni Ambientaliste, Ordini Professionali, oltre che il mondo dei media e dell’informazione. Ciò perché la trasparenza e la collaborazione sarà il mantra dell’iter procedurale che il Commissario di Governo del Sin vuole portare nella città pitagorica e nelle altre aree da bonificare che ricadono nell’oggetto del suo mandato.

La Città e i Cittadini di Crotone e aree contermini, non possono più attendere altro tempo inoperoso e insostenibile, sia per una situazione ambientale già dichiarata dannosa e pericolosa dall’Autorità Giudiziaria con sentenza di condanna passata in giudicato, sia per la salute pubblica degli abitanti e di quanti sono costretti a convivere da moltissimi anni in situazioni non più accettabili.

Bisogna affermare pubblicamente i valori inalienabili della Legalità e Giustizia Sociale nelle aree territoriali, portuali, fluviali e marittime, rientranti nella competenza del perimetrato (Sin) Sito di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano allo Jonio e Cerchiara di Calabria.

L’evento informativo e conoscitivo dello stato dei luoghi, segue una intensa attività di analisi dei contesti ambientali e confronti costruttivi, già in corso con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e Finanza, il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno e del Ministero della Difesa, Autorità Pubbliche nazionali, il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, l’Ispra, il Snpa, l’Istituto Superiore di Sanità, la Sogesid, l’Autorità Sanitaria Regionale e Provinciale,  la compente Autorità Giudiziaria di Crotone e Catanzaro, la Signora Prefetto di Crotone, il Presidente della Regione Calabria, il Presidente della Provincia, il Sindaco di Crotone e altre  Autorità regionali, provinciali e locali.

Non sono assolutamente mancate e non mancheranno in futuro le interlocuzioni costruttive e i raccordi operativi molto significativi con le Associazioni di Categoria Industriali e Imprenditoriali, con il Presidente delle Camere di Commercio di Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia, le Associazioni di Volontariato Sociale, I Segretari Nazionali, Regionali e Provinciali delle sigle Sindacali, il direttore Generale del Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione Calabria, il Commissario Straordinario Arpacal, i sempre molto attenti e importanti Giornalisti ambientali e i Presidenti e Coordinatori di Associazioni, Movimenti Ambientalisti ed Ecologisti nazionali, regionali, provinciali e locali. 

La tutela e salvaguardia del territorio, del mare, delle connesse attività agricole, della pesca marittima, della salute pubblica e dell’ ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi a beneficio delle future generazioni, non deve essere un impegno e un fatto di natura privata; deve rimanere un impegno pubblico costante, fatto di azioni propositive e costruttive per il benessere sociale, nel segno della effettiva cooperazione che vede protagonisti tutti i Cittadini e le Pubbliche Autorità, assieme e in unità di intenti, in assenza di alcun interesse privato. (rkr)

Biondo (Uil): Bonifica del sito Crotone-Cassano-Cerchiara priorità per il nostro territorio

«La bonifica del sito d’interesse nazionale di Crotone-Cassano e Cerchiara per noi rappresenta una delle priorità per il nostro territorio». È quanto ha dichiarato il segretario generale di Uil Calabria, Santo Biondo, congratulandosi con il gen. Emilio Errigo per la nomina di commissario straordinario per la bonifica del sito.

«Il miglioramento delle condizioni ambientali – ha aggiunto – il risanamento di siti inquinati, maltrattati dall’insipienza dell’uomo, non può essere messo in secondo piano nel progettare il futuro della nostra regione. Adesso siamo convinti che vi sia la necessità di accelerare il processo di bonifica, di riconversione sociale e produttivamente sostenibile di quel territorio».

«E per questo diciamo, da subito – ha concluso – di essere pronti e disponibili al confronto, costruttivo e di merito sulle questioni, per mettere in atto una programmazione concertata che dia alle cittadine e ai cittadini, in primis residenti in quella fetta di territorio, ma in generale a tutti i calabresi la speranza in un futuro migliore, sostenibile, economicamente e socialmente produttivo. Questo nella convinzione che sia indispensabile impegnare il Governo e la Regione per trovare cospicue risorse economiche, necessarie a dare corpo ad una attenta opera di bonifica, e rendere le stesse certe nel tempo». (rcz)

Emilio Errigo commissario straordinario per bonifica del Sin di Crotone

Prestigioso incarico per il gen. Emilio Errigo, commissario straordinario di Arpacal, che è stato nominato commissario straordinario per la bonifica del sito d’interesse nazionale di Crotone-Cassano e Cerchiara. Lo ha reso noto l’Ansa.

La nomina è stata fatta con decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, su proposta del ministero dell’Ambiente e di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il generale resterà in carica due anni, prorogabili, in caso di mancato completamento delle finalità dell’incarico per cause a lui non imputabili, per altri dodici mesi.

Errigo, dunque, dovrà coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato della zona industriale.

L’ufficio del commissario per la bonifica avrà una dotazione finanziaria di circa 70 milioni (soldi versati da Syndial, oggi Eni Rewind come risarcimento del danno ambientale, dopo la condanna da parte del tribunale civile di Milano).

Grande soddisfazione è stata espressa da Vincenzo Voce, sindaco di Crotone.

«Ci sono voluti cinque anni ed, aggiungo, qualche centinaio di mail ai vari presidenti del Consiglio che si sono alternati durante la mia sindacatura, per arrivare, finalmente, alla nomina del gen. Emilio Errigo a Commissario Straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone», ha detto il primo cittadino.

«Non c’è stato giorno, in questi anni – ha ricordato – che dalla mia segreteria non sia partita la richiesta ala Presidenza del Consiglio di nominare questa figura fondamentale per quel processo di bonifica che la città attende da troppo tempo».

«Come troppo tempo è passato – ha proseguito – dalla cessazione dell’incarico del precedente commissario Elisabetta Belli, il cui operato, occorre dirlo, non aveva cambiato di fatto la situazione».

«Tempo caratterizzato da un tira e molla – ha detto ancora – con voci e paventati incarichi che si succedevano e che hanno fatto ancor di più accumulare ritardi in una materia particolarmente importante per il nostro territorio. Tuttavia ora con la nomina del gen. Errigo è arrivato il momento di guardare avanti».

«Ho già conosciuto il Gen. Errigo nella sua qualità di Commissario Arpacal  – ha aggiunto – ed apprezzato le sue parole di grande attenzione nei confronti della città».

«Nell’augurare buon lavoro assicuriamo la nostra massima collaborazione», ha concluso Voce, sottolineando come «oggi è un giorno importante per la città ed auspichiamo che, alla luce della nomina del nuovo commissario, ne seguano altri forieri di grandi opportunità per la città di Crotone». (rkr)

CROTONE, NECESSARIA BONIFICA DELL’EX
AREA INDUSTRIALE: C’È RISCHIO SANITARIO

di FRANCO BARTUCCIA causa degli elevati livelli di inquinamento risulta tra i 42 siti italiani ad elevato rischio sanitario, classificati come di interesse nazionale (Sin), da sottoporre con urgenza ad interventi di bonifica.  Secondo i dati elaborati dagli epidemiologi, sono proprio i Sin le aree del Paese dove si muore e ci si ammala di più, fin dalla più tenera età.

 Lo studio in oggetto è stato realizzato attraverso un approccio multidisciplinare ad un tema complesso da un team di ricercatori di provenienza eterogenea: Salvatore Procopio, responsabile del laboratorio fisico del Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro e Filomena Casaburi, responsabile del laboratorio bionaturalistico e Direttore del suddetto laboratorio e Anna Mastroberardino, fisico delle particelle elementari del Dipartimento di Fisica dell’Unical.

La sinergia tra Arpacal e Unical, per lo studio della problematica ambientale del sito di Crotone, è iniziata nel 2018, con l’attivazione del Master “Utilizzo delle radiazioni ionizzanti e radioprotezione all’Unical”. Il suddetto percorso, nato con la finalità di formare professionisti in grado di operare nella valutazione e protezione dal rischio derivante dall’utilizzo delle radiazioni ionizzanti, ha sollevato l’esigenza della creazione di un presidio di competenze professionali in grado di far fronte alle esigenze specifiche del territorio in tema di gestione dei rifiuti radioattivi e bonifica ambientale. 

Ad entrare nel merito della ricerca sull’ex area industriale di Crotone è la prof.ssa Anna Mastroberardino, del dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, che ci fa notare come al Sin si affiancano, in tutto il territorio della provincia di Crotone, altre aree contaminate, a seguito delle pregresse attività industriali, in cui è stata riscontrata nel corso degli ultimi anni, da istituzioni territoriali di controllo, prevenzione e ricerca quali Asl, Arpacal, Unical,  la presenza di materiali e residui contenenti Norm (Naturally Occurring Radioactive Materials).

«Questi scarti di lavorazione delle industrie del fosforo, solo parzialmente smaltiti in discariche per inerti – ci dice la docente dell’UniCal – sono stati riutilizzati a causa delle buone proprietà meccaniche nell’edilizia civile. Rilevanti quantità di rifiuti tossici in concentrazioni sconosciute sono pertanto incorporate nel manto stradale, poi ricoperto dall’asfalto, spesso emergenti a livello superficiale visto lo stato di degrado delle strade, con conseguente alterazione delle caratteristiche del suolo, del sottosuolo e delle acque sotterranee circostanti, a causa della prossimità dei rifiuti tossici all’acquifero. La mappa dei siti contaminati del Crotonese, recentemente realizzata da Arpacal, conferma la presenza di una contaminazione diffusa, sia chimica che radiologica, in vaste aree del territorio a latere del confine industriale, determinando un aumento significativo dei livelli di radioattività ambientale nell’area».

L’attività di un gruppo di studio, da qualche anno impegnato nella tematica ambientale e nelle implicazioni per la salute da varie angolazioni disciplinari, ha portato di recente alla pubblicazione di un articolo dal titolo Toxicity evaluation of the contaminated area of Crotone from biological indicators: a multispecies approch, pubblicato sulla rivista internazionale Environmental Monitoring and Assessment del gruppo Springer Nature

«Nello studio – ci spiega la prof.ssa Anna Mastroberardino – si utilizza per la prima volta la valutazione eco tossicologica per l’analisi del rischio legato ad un fenomeno di trasferimento di inquinanti che rappresenta realmente una sfida scientifica, trattandosi di una miscela di molteplici problematiche e di processi dinamici che si evolvono nel tempo e di lunga durata. L’ecotossicologia ha un ruolo determinante per la comprensione delle traiettorie ambientali dei diversi contaminanti a vari organismi viventi, acquatici e terrestri, considerabili organismi sentinella nella valutazione dell’alterazione dell’habitat contaminato». 

«L’approccio multispecie nell’utilizzo di bioindicatori è anche funzionale alla verifica dello stato di salute della catena alimentare, con effetti sulla salute e sullo sviluppo del territorio, laddove il sistema agroalimentare costituisce l’elemento distintivo di talune produzioni regionali». 

Nello studio in oggetto, per l’esecuzione dei test ecotossicologici, sono stati utilizzati tre diversi indicatori biologici, due acquatici e uno terrestre, appartenenti ai diversi livelli della catena alimentare: produttori, consumatori, decompositori, tra i quali i batteri bioluminescenti della specie Vibrio fischeri, il piccolo crostaceo d’acqua dolce Daphnia magna e i semi di crescione e sorgo. 

«Lo scopo della ricerca – ci ha detto ancora la docente del dipartimento di Fisica– è stato quello di determinare le concentrazioni dei residui fosfatici prelevati nelle aree contaminate alle quali l’effetto tossico è rivelabile e quindi stabilire le “diluizioni di sicurezza” che debbono essere rispettate affinché l’ambiente biologico che ospita le sostanze inquinanti sia salvaguardato nella sua funzionalità. Lo studio ha rivelato una inibizione della funzionalità di tutti i sistemi biologici testati per valori elevati di concentrazione dei contaminanti, al di là della differente sensibilità dei bioindicatori nella valutazione di tossicità nei diversi ecosistemi».

«A questo livello preliminare – ci tiene a precisare la prof.ssa Anna Mastroberardino – i dati indicano un potenziale rischio per gli ecosistemi naturali del luogo, oltre che per la salute umana. Le soglie di tossicità misurate sono, infatti, paragonabili o addirittura inferiori alle concentrazioni dei contaminanti dell’area indagata e gli inquinanti possono entrare direttamente a contatto con i sistemi biologici dell’ambiente circostante, data la particolarità del territorio di ospitare rifiuti pericolosi spesso non coperti da suolo o altro materiale e incorporati nell’asfalto delle strade».

«Entrando direttamente a contatto con l’ambiente circostante, questi inquinanti possono essere trasportati dall’acqua, dall’aria, da specie migratorie e portati lontano da dove sono localizzati, entrando anche nella catena alimentare. Alle problematiche collegate al rischio chimico e a quello radiologico da esposizione e inalazione, si aggiungono, dunque, le molteplici implicazioni associate al possibile passaggio di radioisotopi dall’ambiente all’uomo attraverso la catena degli alimenti».

Di emergenze ambientali e sanitarie come delle figure professionali legate a questi aspetti se n’è discusso molto in un Congresso Nazionale tenutosi a Crotone nel novembre 2019 dal titolo: La protezione ambientale e sanitaria del territorio calabrese. Programmare la rinascita: il caso Crotone. L’evento ha permesso un confronto stimolante tra rappresentanti del mondo scientifico e sanitario, ordini professionali e rappresentanti istituzionali locali, ma non ha visto la partecipazione dell’Assessorato regionale competente della Giunta regionale dell’epoca.

Di queste esperienze di lavoro, ricerca e studio rimangono oggi delle immagini fotografiche che si trovano nel servizio, che mostrano il buon numero di ricercatori, tecnici e studenti interessati a tali problematiche ambientali mostrando preparazione, competenza professionale ed interesse per perseguire risultati per il bene della Calabria.

Conoscere il presente per un rilancio del lavoro di ricerca e disinquinamento dell’ambiente

Prima di entrare nel merito più specifico di questo importante lavoro di ricerca sull’inquinamento dell’ex area industriale di Crotone per conoscerne gli sviluppi rispetto al rapporto con il mondo politico regionale, dopo il periodo pandemico che ha rallentato di molto varie situazioni di gestione dei servizi sanitari, è il caso di approfondire la conoscenza della prof.ssa Anna Mastroberardino, professore associato presso il Dipartimento di Fisica dell’Unical. 

Dal 1998 si occupa di ricerca sperimentale nel campo delle particelle elementari, nei maggiori laboratori europei, Cern a Ginevra e Desy ad Amburgo. Grazie alle collaborazioni internazionali dei fisici dell’Unical, avviate dal Professore Giancarlo Susinno, di cui è stata allieva, ha partecipato alle ricerche che hanno portato, nel luglio 2012, alla scoperta del Bosone di Higgs, Nobel per la Fisica 2013.

Nel 2018 ha diretto il Master Universitario “Utilizzo delle radiazioni ionizzanti e radioprotezione all’Unical”, percorso che ha segnato l’avvio di una nuova attività di ricerca, tecnologica e multidisciplinare, negli ambiti della radioprotezione, delle scienze della vita e del monitoraggio ambientale. È autrice/coautrice di oltre 1200 pubblicazioni su riviste internazionali con referee, per un corrispondente Hirsch factor (H-index) di 127 (fonte Scopus).

«Con l’insediamento della nuova Giunta regionale, guidata dal Presidente, on. Roberto Occhiuto, i rapporti con il mondo della politica regionale sono ripartiti», ci dice la docente universitaria.

«Al di là di ciò che è accaduto nel passato, il piano delle bonifiche avviate nel Crotonese durerà a lungo e sarà accompagnato da molteplici aspetti critici e anche innovativi da considerare. Se, da una parte, la rimozione e movimentazione dei materiali contaminati, con possibile dispersione aerea di materiale radioattivo, rappresenta una situazione di rischio sanitario, da monitorare costantemente, dall’altra offre l’opportunità di un laboratorio a cielo aperto per la valutazione del rischio radiologico in condizioni sperimentali mai verificate e non riproducibili. Questo crea un’opportunità di formazione in campo per nuove figure professionali in grado di esportare l’esperienza, così acquisita, verso simili realtà territoriali afflitte da contaminazione».

«La problematica, oltre che di tipo sociale e sanitario, ha rilevanza anche scientifica. Continuare a ignorare le enormi potenzialità dei processi di bonifica, oltre che privare centinaia di migliaia di persone della possibilità di vivere in ambienti sicuri e salubri – è il pensiero della prof.ssa Anna Mastroberardino – comporta anche sprecare immani risorse a fronte del vantaggio, anche economico, rappresentato dal risanamento  di questi territori, per i quali non esiste, allo stato attuale, una proposta di riqualificazione e riuso». 

«In tutto ciò la ricerca scientifica può giocare un ruolo importante per rendere queste azioni di decontaminazione più mirate ed efficaci; mitigare gli effetti sanitari su popolazioni che continueranno a  vivere per anni in luoghi altamente inquinati e anche per immaginare la riqualificazione delle aree post-bonifica. Il coinvolgimento diretto in questi processi risponderebbe del resto alla missione originaria dell’Unical di attenzione verso un territorio così degradato e fragile».

Occorre creare un centro di ricerca specifico per restituire al patrimonio culturale mondiale uno dei siti storicamente e archeologicamente più rilevanti della Magna Graecia.

Dall’incontro con la prof.ssa Anna Mastroberardino scaturisce l’idea che il sostegno politico è inevitabile quanto necessario per dare incisività a queste ricerche tramite azioni mirate di finanziamento, che consentano l’avvio di attività sistematiche di studio per la sorveglianza epidemiologica nel territorio, verifiche in corso d’opera, diffusione dei risultati, dialogo con la comunità coinvolta e progettazione per il post-bonifica, in un contesto competente e senza conflitti di interesse. È quanto i ricercatori del dipartimento di Fisica dell’UniCal e dell’Arpacal chiedono al Presidente della Regione Calabria, on. Roberto Occhiuto.

«Sarebbe un beneficio collettivo se le operazioni di bonifica in corso – ci dichiara la prof.ssa Anna Mastroberardino – potessero ripartire con il piede giusto anche grazie agli strumenti specialistici messi a punto dai ricercatori del territorio, attraverso la creazione di un centro di alta formazione quale presidio permanente di controllo ambientale, riferimento per tutto il Mezzogiorno come polo di ricerca e di innovazione, nella duplice prospettiva del recupero e della fruizione delle aree disinquinate. È possibile immaginare oggi una ripresa esemplare proprio da queste aree, non a beneficio di chi le ha ridotte in questo stato, bensì per restituire al patrimonio culturale mondiale uno dei siti storicamente e archeologicamente più rilevanti della Magna Graecia». 

«Inserire in queste attività di recupero del territorio la creazione di un centro di ricerca  consentirebbe di rimettere al centro dello sviluppo l’industria culturale, rispettando la vocazione storica locale, così come la generazione di nuove professionalità, calibrate sulle necessità emergenti del settore, facendo della Regione un riferimento formativo per tutto il Sud». (fb)