Uiltec e Uil Calabria: Bonifica di Crotone, da questione di contrapposizione a questione di opportunità

«Non è più procrastinabile l’avvio della bonifica di un territorio che aspetta da tanto, troppo tempo. E’ necessaria, indispensabile e urgente, perché rappresenta anche un’opportunità, in quanto, ripristinando quei siti, si consentirà che ci siano nuove attività». È quanto ha dichiarato Daniela Paris, segretaria nazionale della Uiltec Calabria, nel corso del Consiglio Regionale della Uiltec Calabria, svoltosi a Lamezia Terme, e al quale ha partecipato tutto il gruppo dirigenziale calabrese dell’organizzazione sindacale, tra cui il segretario regionale di Uiltec, Vincenzo Celi e la segretaria generale della Uil, Mariaelena Senese.

«È necessaria, indispensabile e urgente – ha sottolineato – perché rappresenta anche un’opportunità, in quanto, ripristinando quei siti, si consentirà che ci siano nuove attività. Accogliamo in modo estremamente positivo la proposta del direttore generale del Dipartimento Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Luca Proietti, in occasione della sua recente visita in Calabria, che ha lanciato l’istituzione di un tavolo tecnico in Prefettura, a Crotone, con tutti i soggetti istituzionali, politica, associazioni datoriali e sindacati».

«Il risanamento ambientale, sociale e industriale di Crotone e della Calabria – ha ribadito – passano da una vera, leale e concreta bonifica anche del terreno del confronto politico ed istituzionale verso una strategia sinergica e di cooperazione che favorisca un approccio costruttivo al problema della bonifica di Crotone. L’ambiente, la salute dei cittadini di Crotone, non si curano con i vincoli, con gli atti che dimostrano una determinazione piuttosto che un’altra ma trovando soluzioni».

«Non interessa più a nessun crotonese, a nessun calabrese, chi ha detto no o si – ha concluso – la bonifica del SIN di Crotone deve partire».

Il segretario Celi, nel suo intervento, ha ribadito la volontà di «cambiare la narrazione che sta dentro l’interlocuzione tra le parti che guardano alla bonifica di Crotone, un’area industriale che è tra le grandi del Sud e non può non essere utilizzata e valorizzata».

«Occorre produrre idee e progettualità – ha sottolineato – altrimenti temiamo che la bonifica non si faccia più. Troppi vincoli posti e troppi ricorsi al Tar. Eni deve essere indotta ad investire, come avvenuto in altre parti di Italia, con, ad esempio, progetti di economia circolare, possibilità di rifiuti trasformati in biocarburanti. Vogliamo essere attori principali e non spettatori di questa straordinaria e complicata partita che guarda al destino della Calabria, ma non solo».

«Lo stesso generale Emilio Errigo, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito di Crotone, in una recente dichiarazione stampa – ha aggiunto – ha sostenuto che la bonifica dei siti di interesse nazionale, e quindi anche Crotone, sono una questione nazionale. Per noi, la bonifica di Crotone non è una questione di contrapposizione ma di opportunità».

«Si tratta di una pagina drammatica della nostra regione – ha sottolineato Maria Elena Senese –. Il Sin è stato istituito nel 2002. Siamo davanti ad un caso evidente di politica tardiva che è stata incapace di risanare un ecosistema ambientale, sociale, industriale ed occupazionale».

«Quello a cui stiamo assistendo è uno scontro istituzionale – ha concluso – che continua a discostarsi dal vero problema che caratterizza il Sin, ovvero la permanenza dei rifiuti e delle sostanze inquinanti a Crotone. Conosciamo bene i numeri elevati dei malati oncologici legati a questo territorio, moltissime persone sono morte. C’è una responsabilità da parte di tutti. Noi non abbasseremo la guardia e continueremo a far battaglia.

Errigo chiede l’intervento dell’Arpacal per la tutela del patrimonio ittico e risorse biologiche nel Sin di Crotone

Il Commissario Straordinario per la Bonifica del Sin di Crotone, Emilio Errigo, ha chiesto l’intervento urgente e necessario di “personale specializzato e qualificato dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal)” appartenente al Centro Regionale di Strategia Marina e al Centro Regionale Multirischi per la tutela del patrimonio ittico e delle risorse biologiche marine.

La Struttura Commissariale ha coinvolto questi specialisti che operano sul campo con apparecchiature ad alta tecnologia per cooperare, a fini istituzionali, con la Direzione Provinciale Arpacal di Crotone, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra – Snpa), la Società di Ingegneria Ambientale Sogesid S.p.A., il personale sanitario dell’ASP di Crotone, i militari del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera di Crotone e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Meridionale e Ionio Meridionale.

L’intervento richiesto ha come obiettivo la verifica dello stato di compromissione e conservazione delle risorse ittiche e biologiche marine, all’interno dei circa 1.448 ettari di mare interdetti alla pesca da oltre 12 anni (in base all’Ordinanza n. 70/2012 della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Crotone) e delle acque fluviali perimetrate in area Sin (Sito di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano – Cerchiara di Calabria). (rkr)

Il Commissario Errigo chiede un intervento in alcune delle ex aree del perimetro Sin

È necessario e urgente un intervento, nelle ex aree industriali ricadenti nel perimetro Sin, da parte delle componenti specializzate ambientali dei Comandi e Reparti dell’Arma dei Carabinieri e al personale di Ispra-Snpa, Arpacal, Sogesid S.p.a. e Asp Crotone. È quanto ha chiesto il commissario straordinario Emilio Errigo, specificando come «tale intervento dovrebbe svolgersi presso le aree perimetrate interne ed esterne dell’ex Sasol  S.p.A./Kroton Gres 2000».

L’intervento richiesto, come stabilito dal Dpcm 14 settembre 2023, mira ad una efficace realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sito contaminato di Interesse Nazionale (Sin), non potendo escludere che possano essere ancora presenti residui dei processi di produzione industriale contaminanti e inquinanti nei suoli, sottosuoli e nelle acque di falda nell’area; l’area oggetto dell’intervento è adiacente alle aree di proprietà di Eni Rewind S.p.A. ed Edison S.p.A., indicate nel progetto presentato e approvato con Decreto Mase n. 27 del 01 agosto 2024.

È convinzione del Commissario Straordinario «che l’urgenza degli interventi è giustificata dal sempre più crescente timore dei cittadini di Crotone per l’enorme quantità, qualità e pericolosità dei rifiuti presenti da molti decenni, in tutte le aree perimetrate del Sin e, non solo, per quelle situate fronte mare e alla foce del fiume Esaro».

«Questa percentuale di rifiuti, devono e (non possono) essere rimossi in sicurezza – ha spiegato – e conferiti presso idonei impianti di conferimento e trattamento autorizzati, esistenti sul territorio nazionale o, se consentito dalla legge, esportati e trasferiti in territorio estero nel rispetto della legislazione europea e internazionale. La messa in sicurezza dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, ovunque esistenti e presenti è un doveroso atto obbligatorio previsto dalla legge».

«Allo stato attuale, si ritengono sanabili – ha proseguito Errigo – le divergenze procedurali amministrative tra le pubbliche amministrazioni coinvolte che non permettono di proseguire celermente le già decretate attività realizzative degli interventi progettati e approvati con Decreti Direttoriali dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Queste divergenze, ad onor del vero, riguardano solo una determinata area (le cosiddette discariche fronte mare) e rappresentano soltanto la punta  di un iceberg; una piccola parte del lavoro di bonifica e riqualificazione che deve essere portato a termine a Crotone comprendente anche le aree CIC, le aree a mare, la zona archeologica».

«La salute pubblica, la protezione e difesa dell’ambiente – ha concluso – come espressamente previsto dagli articoli 9, 32, 41 e 117 della Costituzione della Repubblica Italiana, sono fondamentali diritti costituzionali e come tali, inviolabili e da difendere con ogni mezzo». (rkr)

PUNTI DI VISTA / Aurelio Misiti: Disinquinamento di Crotone

di FRANCESCO RAOLa bonifica e la rigenerazione dei siti contaminati sono estremamente legate alle possibilità di riutilizzo degli stessi. È importante, perciò, soffermarsi non soltanto sul disinquinamento ma anche sull’aspetto urbanistico affinché le due azioni, condotte nel rispetto delle leggi possano generare nel complesso, benefici sociali, economici e ambientali tesi a divenire quell’opportunità strutturale per la quale anche il patrimonio archeologico presente a Crotone possa nuovamente divenire baricentro mondiale, attraverso la valorizzazione della scuola Pitagorica e la promozione della pace, tema particolarmente caro al fondatore di una tra le più importanti scuole di pensiero dell’umanità. Grazie alla disponibilità del Prof. Aurelio Misiti, già Preside della Facoltà di Ingegneria presso la Sapienza di Roma, Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, viceministro alle infrastrutture e trasporti, abbiamo affrontato l’importantissimo tema del disinquinamento del sito di Crotone-Cassano-Cerchiara ottenendo anche alcune proposte tese a conferire alla scienza il complesso compito di risolvere i problemi.

-L’attività industriale presente a Crotone, da molti decenni, ha smesso la propria produzione. Per superare i ritardi del disinquinamento del sito quali strade potrebbero essere oggi percorse?

Gli attuali Sin (siti di interesse nazionale) non sono una invenzione dei recenti governi ma la sintesi di tutte quelle indicazioni provenienti nel tempo dall’Europa, a seguito del percorso avviato nel passato da quei settori industriali con un impatto ambientale fortemente inquinante. In tutta Italia ci sono siti di questo tipo e da anni si lavora per disinquinarli. Tant’è vero che nelle università, promotore Sapienza, è stato costituito un gruppo di ingegneria sanitaria-ambientale diffondendo il proprio operato attraverso la realizzazione di una rete universitaria che si occupa da sempre dello studio di siti contaminati. Attualmente, la coordinatrice del gruppo nazionale di università che raggruppa Catania, Brescia, Milano, Torino, Genova e Palermo è una docente della Facoltà di Ingegneria dell’Università Sapienza di Roma e tutti i componenti di questo gruppo di lavoro sono tutti di specialisti del disinquinamento industriale. Ogni due anni, il SiCon – acronimo di Siti contaminati – attraverso un Workshop, oltre a diffondere una copiosa letteratura scientifica, si apre al confronto, contribuendo notevolmente ai processi di disinquinamento dei singoli siti interessati.  

-Per il disinquinamento di Crotone è stata incaricata una società dell’Eni, Eni Rewind. Il governo ha nominato un Commissario ad acta e recentemente, sulle scelte messe in campo per affrancare l’area interessata. Sono sorte contraddizioni per le quali il Regione, Provincia e Comune di Crotone, hanno impugnato il Decreto del Ministro dell’Ambiente davanti al Tar. Tutto ciò rischia di compromettere il processo di disinquinamento avviato?  

Noi abbiamo la disponibilità dell’Eni che è una società specializzata e che lavora in tutto il mondo. Non c’è bisogno di inviare i rifiuti a Copenaghen o altrove. Inoltre, credo che la politica non possa competere con l’Eni in termini di competenza scientifica. Bisogna sottolineare che la società in questione, oltre ad aver maturato precedenti esperienze in questo settore dispone dei migliori ingegneri, molti dei quali sono stati allievi della Sapienza e oggi lavorano in contesti nazionali e internazionali di elevatissimo prestigio scientifico. Mentre l’Eni ha previsto che le procedure disinquinanti siano svolte in luogo, i partiti politici, la regione e il Sindaco del Comune di Crotone sostengono che i rifiuti inquinanti devono essere smaltiti fuori dalla Calabria. Va precisato a scanso di equivoci che il ricorso alla discarica diverrebbe la strada da seguire solo dopo l’avvenuta eliminazione dei veleni dalla massa di rifiuti interessati, attuando così il processo di disinquinamento e superando ogni pericolo presente e futuro per l’ecosistema. Frenare questa occasione, potrebbe significare il blocco del processo di disinquinamento chissà per quanto altro tempo. 

-Quale proposta intende condividere in merito per superare l’eventuale fase di stallo?

Il suggerimento che vorrei condividere, posto all’attenzione sia del Sindaco di Crotone Voce sia del  Commissario Errigo,  potrebbe essere quello di  valutare l’ipotesi di avanzare una richiesta formale a una delle università che si occupano di tali procedure finalizzata ad una eventuale sottoscrizione di una convenzione in modo tale da far dialogare sull’argomento Sin Crotone la scienza con l’Eni e con quanti si pongono oggi in contrapposizione alle scelte da compiere per raggiungere l’obiettivo agendo non secondo parere ma secondo assunti scientifici. Questa proposta è funzionale alla soluzione del problema. Allo stato attuale, nessuno parla in questi termini e perciò, andando avanti per approssimazione, i problemi continueranno ed essere irrisolti. Attraverso il metodo scientifico, quando si riterrà che l’Eni stia sbagliando nel fare qualcosa, si potrà affermare: l’Università ha affermato il contrario, sulla base di precisi dati ed Eni Rewind dovrà seguire quelle indicazioni. Diversamente, la condivisione delle scelte praticate, approvate dal mondo accademico, oltre a convalidarne il metodo diverranno la garanzia del raggiungimento del risultato, finalizzato principalmente a liberare Crotone e ovviamente tutti i siti nazionali sulla base di questo metodo scientifico. (fr)

 

Il commissario Errigo illustra al Consiglio regionale lo stato degli interventi di bonifica del Sin Crotone

Il Commissario straordinario, gen. Emilio Errigo, ha relazionato sullo stato di realizzazione degli interventi di bonifica  e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone – Cassano – Cerchiara di Calabria, nel corso della sua audizione alla IV Commissione Assetto e Utilizzazione del territorio, Protezione del’Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Pietro Raso.

Intervenendo in apertura dei lavori, il Presidente del consiglio Regionale, Filippo Mancuso, ha voluto manifestare, con la sua presenza, la vicinanza delle istituzioni al commissario ribadendo l’importanza della bonifica non solo per la città di Crotone ma per tutta la Calabria.

Presenti all’Audizione, i Consiglieri Regionali Giovanni Muraca, Amalia Bruni, Francesco De Nisi, Luciana De Francesco, Ernesto Francesco Alecci, Raffaele Mammoliti e la vice presidente Pasqualina Straface, che ha ben rappresentato le attività operative che hanno visto impegnata la struttura commissariale.

Il Commissario Errigo, in apertura della sua relazione, ha voluto ringraziare per il sostegno ricevuto, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente ing. Salvatore Siviglia, oltre che Sogesid, Ispra e Arpacal per il prezioso contributo tecnico scientifico.

Nel corso della sua relazione illustrativa, il Commissario ha esposto cronologicamente, le azioni poste in essere dalla struttura commissariale analizzando i vari processi, informativi e operativi, finalizzati a superare la situazione di stallo relativa alla bonifica del danno ambientale presente nel sito di interesse nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria.

Il Gen. Errigo, ha infine proposto, qualora non dovesse trovare riscontro la ricerca di una possibile destinazione finale, in Italia o all’estero, dei rifiuti pericolosi, la creazione in Calabria di una discarica pubblica, destinata unicamente ai rifiuti presenti nell’area Sin, costruita secondo i più moderni criteri di sicurezza e tecnologicamente all’avanguardia; tale discarica, con costi di costruzione totalmente a carico di Eni, sarebbe successivamente gestita direttamente dalla Regione Calabria sotto la supervisione e il controllo della Struttura Commissariale.

Nei successivi interventi, i Consiglieri regionali, apprezzando e valorizzando l’impegno del Commissario, hanno ribadito che nonostante le difficoltà oggettive dovute al problema dello spostamento dei rifiuti pericolosi presenti all’interno del SIN ci siano, ad oggi, tutte le condizioni per poter finalmente liberare la città dall’eredità industriale che ha ostacolato finora un vero sviluppo di Crotone e del suo unico patrimonio di natura, storia e cultura. (rrc)

Convenzione tra il Commissario Errigo e l’Ispra per la Bonifica del Sin di Crotone

Importante accordo è stato stipulato tra il commissario straordinario per la Bonifica del Sin di Crotone, gen. Emilio Errigo, e la dott.ssa Maria Siclari, direttore generale dell’Ispra,  per il coordinamento, accelerazione e promozione della realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone –  Cassano – Cerchiara.

Questo accordo fa seguito a quelli stipulati prima con la società Sogesid, struttura in house del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero  delle Infrastrutture e dei Trasporti, considerata oggi una realtà pubblica di eccellenza nel  panorama dell’Ingegneria ambientale italiana, poi con Arpacal.

La convenzione, dalla durata di 18 mesi e dal costo di 170 mila euro, vedrà l’Ispra fornire supporto tecnico per l’attuazione della caratterizzazione ambientale delle aree marino costiere incluse nell’area del Sin, ossia raccolta, sistematizzazione e valutazione dei da pregressi di caratterizzazione ambientale sulla base della documentazione tecnica disponibile; predisposizione del piano di indagini ambientali integrave delle aree marino costiere, finalizzate all’attualizzazione della caratterizzazione, eventualmente anche ai fini della deperimetrazione
dell’area ai sensi del D.D. 8 Giugno 2016, e predisposizione del relativo Protocollo di campionamento, analisi e restituzione dei dati.

E, ancora, supporto tecnico per la prosecuzione degli interventi nelle aree pubbliche a terra, ossia le aree Cic e nell’area archeologica; definizione dei valori di fondo nelle acque sotterranee nel Sin; esame e valutazione della documentazione tecnica prodotta dai soggetti pubblici e privati; riunioni tecniche e sopralluoghi. (rkr)

 

Lunedì la seconda riunione del tavolo tecnico di coordinamento del Sin di Crotone

Lunedì 8 aprile, alle 14.30, al Palazzo della Provincia di Crotone, si terrà il secondo incontro del Tavolo tecnico di coordinamento ristretto, presieduto dal Commissario Straordinario delegato di Governo prof. Gen. (ris) Emilio Errigo.

L’incontro servirà per approfondire tutte le possibili criticità future conseguenti all’inizio dei previsti lavori per la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale, nelle aree del Sito contaminato di Interesse Nazionale, di Crotone -Cassano e Cerchiara di Calabria.

 

Venerdì il tavolo tecnico sugli interventi di bonifica del Sin di Crotone

Venerdì 29 marzo, al Palazzo della Provincia di Crotone, alle 11.30, si terrà il tavolo tecnico per fare il punto della situazione sui previsti e approvati interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nell’area Sin.

L’incontro, inoltre, sarà l’occasione per aggiornarsi dopo il primo incontro avvenuto il mese scorso in Prefettura, sul nuovo percorso di servizio alternativo da utilizzare in caso di una eventuale emergenza, che potrebbe verificarsi all’interno del tessuto cittadino durante i lavori di bonifica delle aree di proprietà Eni Rewind S.p.A.

Tale integrata viabilità d’emergenza, prevista tra via Botteghelle e la strada statale SS 106 consentirà, se necessario, il transito delle forze di polizia e di soccorso che operano quotidianamente sul territorio per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica della cittadinanza, sotto il controllo ed il coordinamento degli organi di Difesa e Protezione Civile.

Il giorno prima, giovedì 28, il commissario straordinario, gen. Emilio Errigo incontrerà il Commissario Straordinario dell’Asp di Crotone, dott. Antonio Brambilla, per discutere di protezione e salvaguardia della salute pubblica e di come poter migliorare la qualità della vita degli abitanti e residenti nella città di Crotone, dal punto di vista epidemiologico e sanitario.

 

Il commissario Sin Crotone Errigo: Bonifica deve iniziare entro 5 mesi

«Conoscenza dell’area in esame, competenza e spunti di riflessione orientata al futuro». È quanto richiesto dal Commissario straordinario Emilio Errigo ai militari il cui compito sarà quello di verificare quanto finora effettivamente svolto; capire se, quanto finora eseguito nelle aree Sin, sia stato fatto con superficialità; questo allo scopo di permettere, entro 5 mesi, di iniziare in piena sicurezza per tutti la fase esecutiva, partendo dal “milione di tonnellate” di rifiuti pericolosi e non, contaminati e posizionati pericolosamente nella fascia costiera litoranea marittima a pochi metri dal mare di Crotone.

Un mirato “provvedimento amministrativo”,  da parte del Commissario Straordinario di Governo, «finalizzato a obbligare gli individuati soggetti legalmente responsabili della contaminazione e del danno ambientale, al fine della rimozione (senza alcun giustificato ritardo) dei rifiuti contaminati e il loro previsto trattamento depurante – stabilizzante, trasportando quanto previsto in impianti-discariche autorizzati a norma di legge, idonei e presenti sul territorio nazionale ed estero».

La presenta dei militari del Comando delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito Italiano (Comforter), unitamente ai Militari Specializzati dei Reparti ambientali dell’Arma dei Carabinieri e i tecnici della Sogesid, ha segnato, infatti, una giornata storica per Crotone.

Dopo un importante incontro operativo – organizzativo, con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, dott. Giuseppe Capoccia, il team specializzato ha fatto visita alla sede di Eni Rewind e alle pericolose discariche situate fronte mare.

A seguire, accompagnati dal segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Meridionale, dott. Alessandro Guerri e dal Comandante del Compartimento Marittimo della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Crotone, Capitano di Vascello Domenico Morello, i militari hanno visitato parte dell’area portuale contaminata da fosforite.

L’ing. Danilo Pace, Responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune di Crotone insieme ad alcuni tecnici, hanno poi illustrato il progetto di bonifica e risanamento ambientale della scuola San Francesco; si è svolto successivamente, grazie al contributo e alla presenza della dott.ssa Stefania Argenti, Soprintendente competente e responsabile Interprovinciale di Catanzaro e Crotone, con la necessaria attenzione e precauzione, il sopralluogo presso l’Area Archeologica denominata Antica Kroton.

Ultima tappa, al tramonto, è stata la visita presso la discarica Tufolo – Farina, prima della ripartenza dei militari verso l’Aeroporto Militare di Pratica di Mare dall’Aeroporto Pitagora di Crotone, scalo accogliente e ospitale grazie al lavoro dal Capo Scalo Emilio Parrilla e dell’ing. Stefania Raimondi, per lo storico evento favorito dal lavoro dell’Amministratore Unico della Sacal, Marco Franchini.

Dopo i numerosi incontri con le diverse Autorità militari, politiche e amministrative competenti per materia, le conferenze di servizio ministeriali e regionali, le interlocuzioni istituzionali nazionali, regionali e locali, i sopralluoghi e le ricognizioni, è il momento di passare alla fase esecutiva per non perdere il treno di una bonifica, vera, effettiva e che possa trainare Crotone verso un nuovo sviluppo economico legato al turismo e agli inestimabili tesori storici e archeologici.

Un plauso, alla determinazione del gen. Errigo, è arrivato dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che ha evidenziato come «il suo impegno per accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica, potrà aiutare una città importante del Mezzogiorno italiano come Crotone a venire a capo della bonifica».

«Colpisce che, mentre i temi della transizione ecologica per assicurare un comune futuro migliore, del contrasto al cambiamento climatico, dell’economia circolare e della necessità di un nuovo modello economico che garantisca l’ambiente in cui viviamo sono di stringente attualità – ha spiegato – Crotone  e il suo territorio sono ancora alle prese con un preoccupante  dossier ambientale di cui si discute  da tanti e troppi anni».

«L’arrivo in Calabria, su richiesta del commissario Errigo, del  team del Comando delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito – ha concluso – per fare il punto sulla contaminazione del territorio e dare quindi avvio alle operazioni di bonifica,  è una notizia che ridà speranze a un’area della Calabria che ha dato tanto allo sviluppo del Paese, ma che, dopo la crisi industriale degli Anni ’90, è stata fortemente trascurata». (rkr)

 

L’Esercito in supporto al commissario Errigo per la bonifica del Sin di Crotone

Un team del Comando delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito si è recato al Sin di Crotone-Cerchiara-Cassano per rispondere alla richiesta del Commissario Straordinario Emilio Errigo, delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito calabrese al fine di definire, collaborativamente, le esigenze della Struttura Commissariale e le eventuali potenzialità concorsuali della Difesa.

Il Commissario Straordinario opera sulla base del Dpcm del 14 settembre 2023, che lo autorizza ad avvalersi anche delle Forze Armate e di Polizia, per le attività  connesse alla realizzazione degli interventi nel Sito contaminato di Interesse Nazionale. (rkr)