DA ULTIMA A PRIMA IN ITALIA E NEL MONDO
LA SA-RC SCELTA PER ESSERE SMART ROAD

Da eterna incompiuta a gioiello ipertecnologico dell’intera Europa. È quello che diventerà la Salerno-Reggio Calabria, destinata a essere la prima smart-road in Italia «e forse la prima nel mondo coprendo 400 chilometri», come annunciato dal geologo Andrea Moccia, in un suo video su Geopop.

Un progetto, che è in stato di avanzamento, che rappresenterebbe una svolta storica per la nostra regione, diventando apripista per nuove tecnologie che potrebbero rendere più funzionale e più sicure le strade. Infatti, la nuova tecnologia «permetterà alle nuove auto, dotate di guida assistita e autonoma, di sfruttare al massimo le loro potenzialità e che nei prossimi anni sarà disponibile sui circa 3000 km di strade che attraversano il nostro Paese».

«La Smart Road – ha proseguito il geologo – lo potrà monitorare in tempo reale lo stato di salute di tutta l’infrastruttura stradale, dai viadotti al piano stradale, così da procedere con interventi di manutenzione mirati per rendere sicuro il passaggio dei veicoli. L’autostrada sarà alimentata dalle Green Island che sono aree predisposte alla produzione pannelli fotovoltaici e pale eoliche e saranno anche installati sistemi di ricarica per veicoli totalmente elettrici».

Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione per «l’autostrada più discussa del nostro Paese», il cui costo complessivo – tra rallentamenti di varia natura, come rilevato dal team di Geopop – è di circa 8 miliardi di euro.

Interessante, poi, l’exursus proposto dal video su quella che, a termine dei lavori, è stata ribattezzata Autostrada del Mediterraneo: «lunga 436 km, parte da Fisciano (SA) e arriva a Villa San Giovanni (RC). Il 50% del suo tracciato attraversa gli Appennini lucani e calabresi e quindi, per oltre 200 km, ha le caratteristiche tipiche delle autostrade di montagna».

Inoltre, i tanti dislivelli hanno reso «il progetto molto impegnativo, rendendo necessario costruire 480 tra ponti e viadotti e 190 gallerie». Ma non è stato solo questo: anche la presenza delle rocce che – come ha rilevato il geologo – cambiano a seconda del luogo.

Insomma, diverse criticità che non hanno reso facile l’ammodernamento di una strada che inizialmente era priva della corsia di emergenza e a cui è stata aggiunta una terza corsia e che in un domani non troppo lontano sarà la prima smart road in Italia.

Chissà se la stessa attenzione e rivoluzione, un giorno, sarà data anche alla Strada Statale 106, conosciuta anche come la strada della morte(rrm)

 

Sopralluogo della Catalfamo alla Smart Road di Villa San Giovanni: Conclusione lavori entro ottobre 2021

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha fatto un sopralluogo per la verifica dei lavori di realizzazione della “Smart Road”, che riguardano l’area di accesso al porto di Villa San Giovanni, che dovrebbero essere terminati entro ottobre 2021.

«Gli interventi – spiega una nota dell’assessorato – si riferiscono alla realizzazione dell’infrastruttura “Smart road”, una nuova concezione di strada intelligente che punta a consentire comunicazione e interconnessione tra i veicoli che la percorrono. Le opere prevedono l’installazione in itinere delle postazioni polifunzionali e delle tecnologie di connettività, di sorveglianza e controllo lungo le rampe di accesso verso l’area imbarchi di Villa San Giovanni, attrezzate con Access point per sistema Wi-Fi in motion in tecnologia Dscr, telecamere con funzionalità smart, in grado di svolgere attività di videosorveglianza “intelligente”, rilevazione di eventi pericolosi, situazioni critiche su strada e dati di traffico, telecamere di lettura targhe per l’identificazione dei veicoli allo scopo del calcolo dei tempi di attesa e riconoscimento di veicoli trasportanti merci pericolose, sistema di segnalazione acustica e luminosa per informare gli utenti dell’accesso contromano».

L’assessore Catalfamo e il dirigente regionale Giuseppe Iiritano hanno effettuato un sopralluogo congiunto con il responsabile del procedimento Anas, Andrea Sebastiani, per verificare l’avanzamento dei lavori. Catalfamo ha avuto modo di constatare i primi sistemi attivati, con considerevole anticipo rispetto al programma lavori.

Si tratta, nello specifico, di 21 pali polifunzionali allestiti con le più avanzate tecnologie; 5 telecamere per lettura targhe, anche Kemler per l’identificazione delle merci pericolose, nonché per il calcolo dei tempi di percorrenza tra gli svincoli di Scilla e l’area imbarchi, con le quali si riusciranno a dare informazioni il più possibile attendibili rispetto ai tempi di attesa per gli imbarchi verso la Sicilia. Inoltre, sono state attivate 21 telecamere di contesto, una per ogni postazione polifunzionale, in grado di riconoscere eventuali situazioni di criticità quali code, traffico bloccato, pedone in strada, contromano, sistema di videoanalisi per il rilevamento delle condizioni meteo attraverso l’elaborazione delle immagini; sistema di rilevamento ingresso utenti nel senso sbagliato in autostrada installato presso l’area di servizio di Villa San Giovanni Est.

«Sono state installate, ma ancora non attivate – spiega l’assessorato – le tecnologie Smart necessarie al controllo e al monitoraggio del traffico nonché a dare informazioni all’utenza attraverso le più attuali tecnologie come il sistema Lte-v che consente il dialogo tra i veicoli e la strada, hotspot Wi-Fi per connettersi con gli smartphone, sistema Dsrc (Dedicated short range communications) che consentirà in un prossimo futuro l’implementazione di servizi innovativi e interattivi di infomobilità, sicurezza e connettività, nell’ottica della gestione intelligente di tutte le infrastrutture stradali e lo sviluppo di servizi orientati al dialogo veicolo-infrastruttura e tra i veicoli stessi».

I test effettuati durante il sopralluogo – riporta ancora la nota – hanno evidenziato l’importanza per la sicurezza nonché l’incremento degli standard di servizio su un nodo strategico come quello del porto di Villa San Giovanni. L’efficacia dell’intervento potrà indurre la Regione a programmare l’utilizzo di ulteriori fondi per proseguire l’installazione degli impianti su tutto il tratto calabrese dell’A2 che, come richiesto dalla Regione Calabria risultano inseriti nel Pnrr».

«La conclusione dei lavori, che si può ipotizzare entro ottobre 2021, nei tempi previsti dal cronoprogramma– conclude l’assessorato –, costituirà un importante traguardo verso il futuro della mobilità in sicurezza sulle direttrici principali in Calabria. Le Smart roads tra gli emblemi di una Calabria che ha ripreso il passo nel recupero dell’atavico gap infrastrutturale per mettersi in linea con il resto del Paese e con uno sguardo sempre più convinto all’Europa». (rrc)