COSENZA – Viaggio in Italia con Sparagna e Treglia

Questa sera, a Cosenza, alle 20.30, presso il Teatro dell’Acquario, l’esibizione di Ambrogio Sparagna e Erasmo Treglia in Viaggio in Italia – Itinerario nella musica popolare italiana.

Un progetto vocale-strumentale che permettere di conoscere, più da vicino, la maestria compositiva e la passionalità interpretativa di uno tra i musicisti più importanti nel panorama della nuova musica popolare italiana e grande virtuoso di organetto, Ambrogio Sparagna.

In questo Viaggio in Italia il repertorio esplora la tradizione musicale di area italiana attraverso una serie di brani originali composti da Ambrogio Sparagna e accompagnati da una piccola orchestrina di strumenti che vanno dall’organetto alla conchiglia, dai tamburelli alla ghironda, dalla chitarra battente al violino a tromba abilmente suonati da Erasmo Treglia.
Sparagna, con parole e musiche, ci porta lungo questo itinerario, tra serenate e ballate, ninne nanne e tarantelle d’amore, ritmi frenetici e saltarelli sempre attenti a coinvolgere il pubblico e farlo “camminare” insieme a lui sulla musica.
Uno spettacolo vivace e coinvolgente da uno degli autori e interpreti più importanti della scena folk italiana. (rcs)


COSENZA – Ultimo appuntamento con Moni Ovadia

20 gennaio 2019 – Stasera alle 20.30, al Teatro dell’Acquario di Cosenza, da non perdere lo spettacolo Carta bianca a Moni Ovadia con Moni Ovadia.

Il recital/monologo del noto attore intratterrà il pubblico con riflessioni, letture e storielle ispirate al suo vastissimo repertorio.

Ovadia è uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura delle ascena italiana: il suo Teatro, infatti, ha contribuito a far conoscere la cultura Yiddish attraverso la lettura contemporanea, unica nel suo genere in Italia e in Europa. (rcs)

COSENZA – Uno spettacolo per ricordare Faber

11 gennaio 2019 – In scena questa sera, a Cosenza, alle 20.30, al Teatro dell’Acquario, uno spettacolo per ricordare il grande artista Fabrizio De Andrè.

 Si esibiranno Sasà Calabrese (chitarra e voce), Daniele Moraca (chitarra, voce e armonica), Roberto Risorto (pianoforte), Danilo Chiarella (basso elettrico) e Checco Pallone(percussioni), ed ai tamburi a cornice, con i due ospiti speciali Massimo Garritano Bouzouki, Lap Steel e Gaspare Tancredi chitarra e voce, riproporranno sia brani della produzione più recenti, che classici più conosciuti al grande pubblico, rifacendosi dal punto di vista degli arrangiamenti ai concerti con la Pfm e all’ultima tournée del 1998.

Ad arricchire l’evento, aneddoti, immagini evocative, foto a tema, e la lettura di stralci scritti dallo stesso De Andrè. (rcs)

Gioia in Calabria per il Premio Ubu al Teatro dell’Acquario, da 42 anni sulle scene

9 gennaio 2019 – Grande gioia e soddisfazione in Calabria per il Premio Speciale UBU assegnato al Teatro dell’Acquario di Cosenza fondato e diretto da Antonello Antonante, un personaggio-istituzione nel panorama teatrale del Mezzogiorno. Antonante, ovviamente soddisfatto e felice, ha dedicato il premio “a tutti i teatranti delle periferie”. E in una lettera ha auspicato «lunga vita al Teatro» dopo l’assegnazione del Premio Speciale Ubu, «per aver, nel corso degli ultimi 42 anni, creato, inventato, organizzato il teatro, in tutte le sue forme, in una città complicata come Cosenza».

«Questo Premio – si legge nel post pubblicato su FB dal teatro dell’Acquario – non è alla capacità imprenditoriale o artistica; questo Premio è all’incoscienza, al candore, all’ingenuità, alla caparbietà, alla generosità, alla straordinaria stupidità, insomma, degli innamorati del Teatro. Al nostro pubblico, a tutti i teatranti delle periferie, a coloro che operano ai margini, a coloro che creano oasi, agli equilibristi del palcoscenico: questo Premio è il riconoscimento della loro passione e del loro lavoro instancabile e amorevole sul quale poggia l’intero edificio».

Premio Speciale Ubu Al teatro dell'Acquario

Il riconoscimento è stato conferito nell’ambito della 41esima edizione del prestigioso premio, a cura dell’Associazione Ubu per Franco Quadri, svoltasi il 7 gennaio al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano.

«Il Premio Speciale Ubu al Teatro dell’Acquario – Centro Rat – ha commentato soddisfatta Jole Santelli, vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cosenza – è il riconoscimento ad una istituzione culturale che da oltre quarant’anni in città è un punto di riferimento per il teatro d’avanguardia, testimone attento e competente dell’evolversi dei linguaggi teatrali».

Grande gioia, espressa anche da Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria e da Maria Francesca Corigliano, Assessore Regionale all’Istruzione e alle Attività Culturali.

«Le nostre congratulazioni affettuose – hanno commentato il presidente Oliverio e l’Assessore Regionale Corigliano – vanno ad Antonello Antonante e assieme a lui a Dora Ricca e alle tante professionalità che negli anni hanno contribuito a fare del Teatro dell’Acquario un centro propulsivo di saperi, di talenti, di emozioni, di elaborazione del pensiero critico. Un teatro raffinato, di ricerca, che ha saputo coinvolgere, e continua a farlo sapientemente, spettatori di tutte le età, con una attenzione particolare all’incontro con le giovani generazioni. Oggi è un giorno di festa per tutto il teatro calabrese e per la città di Cosenza in particolare».

Soddisfazione, anche da parte di Giampaolo Calabrese, Dirigente del Settore Cultura, che ha affermato che «il Centro Rat Teatro dell’Acquario, centro di produzione oltre che di rappresentazione teatrale, e cito una su tutte la longeva ‘Giufà e il Mare’ di Antonello Antonante, viaggio nel Mare Nostrum che è anche viaggio nel teatro e nella storia di questo teatro, è un nostro buon compagno di viaggio nella realizzazione delle politiche culturali che guardano soprattutto alla formazione delle giovani generazioni».

«Prova ne sono – ha concluso il dirigente Calabrese – le rassegne di teatro che si svolgono al Teatro Morelli, punto fermo della nostra programmazione, che accolgono un numero sempre maggiore di giovanissimi, con il desiderio di vedere, fare, vivere il teatro».

«È un riconoscimento che ci riempie davvero di grandissima gioia e soddisfazione smisurata – si legge in un post su FB del Teatro dell’Acquario – ed è complicato trovare le parole essenziali per ringraziare coloro che hanno sostenuto la nostra candidatura nell’ambito del più prestigioso contesto teatrale nazionale, e per esprimere, in breve, una emozione così intensa».

«Questo Premio Speciale – prosegue il post su FB – pur impreziosendo la nostra Storia e il nostro ego, in realtà sottolinea il valore e la resistenza di una “politica culturale”, di un “progetto articolato”, di un modo di fare e di essere Teatro. Consideriamo questo, quindi, un premio, principalmente, alla nostra “idea di Teatro” più che un premio alle persone che l’hanno perseguita. Il Centro Rat e il Teatro dell’Acquario sono stati attraversati da mille anime, chi per una vita, chi per un giorno, e tutti indistintamente hanno lasciato un pezzo di sé, più o meno importante, a costruire un patrimonio che oggi più che mai è un bene comune; ma al di sopra di noi tutti, ciò che ha reso realizzabile 42 anni di attività è stato l’aver perseguito un ideale di “agire teatrale” che, nei fatti, si è rivelato possibile».

«Il Teatro è difficile, soprattutto al Sud. – prosegue il testo su FB – Questo Premio ci ricorda che, a parte il sangue il sudore e le lacrime, la linfa che scorre nelle buone idee, irrobustisce e rende resilienti, anche in territori impervi. Tra le righe di questo Premio, per la Calabria e il suo Teatro, soprattutto per i più giovani, si disvela un significato da cogliere assolutamente: che il Teatro non solo è possibile, non solo è anche necessario, ma è soprattutto plurale, sinergico, condiviso. La rete che si è creata intorno al Teatro dell’Acquario, sia nell’area urbana così come a livello nazionale e internazionale, ha permesso non solo la sua sopravvivenza ma anche quella di un movimento, di una aggregazione sociale e culturale che ha a sua volta permesso la crescita di generazioni di attori e di spettatori offrendo loro l’occasione di sviluppare talento e conoscenza. 
Ma, ancora, c’è, in questo Premio, un protagonista nascosto, a parte “l’idea di Teatro”, la condivisione, o il saper fare bene le cose, che è il messaggio più importante da incorniciare e mostrare a chi si adopera per il Teatro, dagli attori agli organizzatori e ai tecnici, ed è l’amore per il Teatro. Bisogna essere innamorati di questo mestiere, oltre ogni principio razionale.
Lunga vita al Teatro».

I Premi Ubu è uno tra i riconoscimenti più prestigiosi, in ambito teatrale, che, ogni anno, riuniscono artisti, critici e spettatori di diverse vedute in un unico respiro. A scegliere i vincitori delle 15 categorie che caratterizzano il premio, 55 referendari.

Per la categoria Premi Ubu Speciali 2018, oltre al Teatro dell’Acquario, hanno vinto anche Antonio Viganò e l’Accademia della Diversità, Andera Cosentino, Gianni Mazzella per La possibilità della gioia. Pippo Delbono, e Aldes.

Per la categoria Miglior progetto sonoro o musiche originali, il premio è stato assegnato ad Andrea Salvatori; per la categoria miglior allestimento scenico Marco Rossi e Gianluca Sbicca; per la categoria miglior curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice, Daniele Del Pozzo e Francesca Corona; per la categoria miglior nuovo testo straniero o scritttura drammaturgica, Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace.

Per la categoria miglior nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica, “La Cupo” di Mimmo Borrelli; per la categoria miglior spettacolo straniero presentato in Italia, “Nachlass” di Rimini Protokoll; per la categoria miglior spettacolo di danza, “Euforia”: ideazione e regia di Silvia Rampelli, prodotto da Habillè d’eau.

Il Premio Ubu alla carriera è stato assegnato ad Enzo Moscato; Chiara Bersani è la miglior attrice o performer under 35; Piergiuseppe Di Tanno e Marco D’Agostin hanno vinto nella categoria miglior attore o performer under 35; Ermanna Motanari è la miglior attrice o performer; Gianfranco Berardi e Lino Guanciale sono il miglior attore e performer.

Per “La cupa”, è Mimmo Borrelli a vincere la categoria miglior regia, mentre lo spettacolo Overload di Daniele Villa, Sara Bonaventura e Claudio Cirri – regia e produzione di Sotterraneo – vince nella categoria Spettacolo dell’anno. (mp)

 

COSENZA – Stasera il “Concerto per la Salute”

9 dicembre 2018 – Stasera a Cosenza, alle 18.30, presso il Teatro dell’Acquario, si svolgerà la prima edizione di Concerto per la Salute.

L’evento è stato organizzato da Siulp Cosenza in collaborazione con l’Associazione Culturale “I Cantori del Pettoruto” di San Sosti nell’ambito delle iniziative sociali ed educative promosse sul territorio.

Il programma prevede l’esibizione del gruppo musicale etnico-popolare “Balano’o Etnoakustika” che, per l’occasione, presenterà il nuovo disco “Ballerina di Taranta”, con sonorità acustiche particolari e ritmi a volte frenetici, tipici della tarantella, e a volte melodici, che trasmettono quella voglia di ballare e di stare insieme tipicamente calabresi, a cui seguirà il gruppo folk “a Pacchianeddra Sansustisa” formato da 40 elementi suddivisi in 14 coppie di ballo, 2 voci soliste e 10 musicisti.

Per questo secondo momento di spettacolo, gli strumenti musicali che il gruppo utilizzerà saranno quelli legati alla tradizione calabrese come: la zampogna, l’organetto, la ciaramella, la fisarmonica, u cupi cupi, il tamburello, la tammorra e la chitarra battente.

Anche i costumi indossati sono quelli legati alla tradizione calabrese: le donne esibiranno quello tipico della “pacchiana”, da cui il gruppo stesso prende il nome.

Nell’intervallo delle esibizioni dei due gruppi musicali verrà presentato sinteticamente il libro di Tommaso Orsimarsi, “Cielo di Piombo”, un romanzo che, attraverso le vicende di fantasia del protagonista (un poliziotto calabrese gambizzato dalle Brigate Rosse a Torino), ripercorre la storia della repubblica italiana a cavallo degli anni ‘60-‘70-‘80.

Madrina della serata sarà la cantante cosentina Alessia Fratto che presenterà la sua nuova e avvincente canzone “Giulia”, con la quale ha partecipato, con buon successo, alle ultime selezioni del Festival di Sanremo. Un talento, quello di Alessia Fratto, che sta facendo innamorare anche il grande pubblico, tra inediti e grandi interpretazioni di successi internazionali.

Nel corso della serata, infine, si accetteranno donazioni volontarie di somme di denaro che, al termine della serata, saranno consegnate all’Associazione Giovani Diabetici di Cosenza. (rcs)

COSENZA – In scena U piscispada

22 settembre – In scena stasera, a Cosenza, al Teatro dell’Acquario, alle 20.30, lo spettacolo teatrale “U piscispada” di e con Barbara Bruni e Francesco Antonio Conti.
Lo spettacolo, nato come omaggio a Domenico Modugno, è composto da preziosi frammenti dove la canzone e le tradizioni popolari (Modugno, Balistreri, Profazio) abbracciano la letteratura e la storia siciliane, e non solo (Verga, Pirandello, Tomasi di Lampedusa) e dove la nota ballata del Mimmo nazionale, U Piscispada appunto, parlando dell’amore e dell’estremo sacrificio di cui sono capaci queste splendide creature del mare, diventa pretesto, paradigma, simbolo per parlare dell’amore in tutte le sue forme. (rcs)

COSENZA: IL DIBATTITO SULLE POLITICHE NON INCLUSIVE PER LE COMUNITÀ ROM

3 luglio – Oggi, a Cosenza, alle 18.00, presso il Teatro dell’Acquario, si svolgerà un dibattito scientifico sul tema “Le politiche non inclusive per le comunità Rom: prospettive per il futuro”.
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Romanì Italia – Delegazione Calabria, e prevede gli interventi di Fortunato Cacciatore su “Lo straniero  un nemico?”, a cui seguirà Mariafrancesca D’Agostino su “Il ruolo della razza nel governo della crisi”.
A seguire, Laura Corradi interverrà parlando di “Romafobia, antizingarismo, xenofobia: l’Italia che non vogliamo, Angela Costabile relazionerà su “Stereotipi e pregiudizi: una riflessione psicologica”, Rocco C. Servidio su “Rom e percezione sociale”, Claudio Dionesalvi su “Oltre i pregiudizi: per una pedagogia dell’inclusione”, e Luigi Bevilacqua su “Come superare i campi Rom?”. Modera Fiore Manzo. (rcs)