REGGIO CALABRIA – La grande lezione di teatro di Fortunato Verduci

E’ un attore che si è sempre distinto per classe, talento e signorilità in ogni lavoro teatrale, musicale, cinematografico e, forse per questo suo modo di essere, oggi l’attore reggino Fortunato Verduci è tra i volti più apprezzati e stimati nel panorama artistico. Nel weekend è il protagonista della MasterClass di recitazione del “Teatro in quartiere” inserito nel progetto “New Theatre Training” dell’associazione culturale arte e spettacolo “Calabria dietro le quinte Aps” (sostenuto dal bando “Reggio Resiliente” del Comune di Reggio Calabria e cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020) e che ha l’obiettivo di avvicinare gli allievi ad un’arte complessa e peculiare come quella della recitazione.
Una lezione incentrata molto sul confronto ma anche sull’analisi delle proprie emozioni, sensazioni e sentimenti indispensabili al futuro attore per poter interpretare qualsiasi personaggio.

«Il corso di teatro in quartiere è stata una idea geniale, un’opportunità per il territorio e per tutti quelli, giovani e non, che vogliono interfacciarsi gratuitamente con il mondo della recitazione, dell’arte nelle sue diverse forme – afferma l’attore reggino Verduci – Per me, la recitazione è una filosofia di vita e, oltre ad essere interessante a livello professionale, offre molto anche dal punto di vista umano. Durante le lezioni, abbiamo fatto un grande lavoro teorico, ci siamo soffermati sulle emozioni, sul testo, su ciò che siamo noi per poi, trasferire tutto all’interpretazione del personaggio. Ma anche, sulla respirazione che è fondamentale, sulla ricerca del personaggio, sull’analisi e la preparazione della parte».

Una full immersion in uno dei settori artistici più complessi e affascinanti che attira oggi un pubblico eterogeneo ma, soprattutto, permette ai giovani di abbattere le barriere della solitudine e dell’isolamento.

«Il mestiere dell’ attore è bellissimo, non c’è un’età definita per esserlo – continua Verduci -. Il set, i palcoscenici consentono a bambini, giovani, adulti, anziani di poter vivere e fare questo lavoro. Certo, deve capitare l’occasione giusta e oltre a quel pizzico di fortuna, serve necessariamente studiare, impegnarsi, frequentare corsi, scuole, accademie per formarsi. Non si finisce mai di imparare e poi questo mestiere ti forma, ti rende più forte e ti fa capire e superare i tuoi limiti. Non è semplice ma è meravigliosamente affascinante”.
Il noto attore in un confronto aperto, fa capire ai suoi allievi che “se lo si vuole davvero, i sogni si possono avverare. Bisogna essere caparbia e non smettere mai di credere e lottare per i propri sogni».

Proprio come ha fatto Fortunato Verduci che è riuscito a ritagliarsi un importante posto in “Trust: il rapimento Getty” (fortunata serie tv che racconta l’inferno vissuto da John Paul Getty III, erede dell’impero petrolifero dei Getty, una delle famiglie più ricche d’America, in mano ai sequestratori italiani)” e oggi, oltre ad essere un volto noto della tv e del teatro, ha in cantiere importanti progetti con interpreti del panorama nazionale. Siamo certi che anche questa volta, Fortunato dimostrerà la vera immagine del Sud, quella bella e talentuosa fatta da tanti professionisti ai quali va data solo l’opportunità di potersi esibire. (rrc)

SAN FILI (CS) – La fuga di Pitagora lungo il percorso del sole in scena al Teatro Gambaro

Nuovo e ultimo appuntamento della rassegna “Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali” che vede la direzione artistica di Lindo Nudo e la collaborazione dell’amministrazione comunale di San Fili.

Sabato 27 maggio alle 20.30 il teatro “F. Gambaro” accoglierà la pièce “La fuga di Pitagora lungo il percorso del sole”, polilogo in 10 numeri scritto da Marcello Walter Bruno e portato sulla scena dall’attore Ernesto Orrico e dal musicista Massimo Garritano.

Un testo prodotto dall’associazione culturale Zahir che attinge al mondo classico per raccontare una storia di straordinaria modernità in cui Orrico, nell’interpretare più ruoli, gioca con toni e accenti mentre Garritano esegue dal vivo brani originali che aggiungono pathos alla narrazione.

Un monodramma per corpo e musica – come si legge nelle note della messa in scena: “una storia antica che si rinnova nell’oggi, in un rimbalzare continuo tra un passato lontanissimo e sapiente e il presente della politica sguaiata che si ingegna a negare la ricchezza dell’alterità, del diverso, dello straniero. In “La fuga di Pitagora” i suoni della chitarra costruiscono panorami acustici che si frangono in pulviscolo elettrico. Le ripetizioni, i loop, i disturbi costituiscono un impasto narrativo che dialoga con la voce, poi la sovrasta, poi la abbandona e la libera. “L’armonia delle sfere”, “il quinto martello” sono indizi e suggestioni per mondi musicali e possibilità di giocare con i numeri, con le note. La voce si muove dall’invettiva all’evocazione, tra orazione e lezione, in un movimento sonoro che è moltiplicazione di storie, incastri, accenni, rimandi, citazioni”.

Con la direzione di Ernesto Orrico, lo spettacolo vede l’apporto di Ada Ronconi (voce fuori campo), Raffaele Cimino (disegni originali), Manolo Muoio (collaborazione artistica), Merusca Staropoli (costumi e oggetti di scena). Collaborano alla messa in scena Jacopo Caruso (responsabile tecnico), Raffaele Iantorno (tecnico di palcoscenico) e Lindo Nudo (direzione di produzione).

Con “La fuga di Pitagora lungo il percorso del sole” si chiude la seconda parte della rassegna “Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali”: sei spettacoli che hanno raccolto il favore della cittadinanza di San Fili e della sindaca Linda Cribari. Una sinergia che rientra fra gli obiettivi della compagnia Teatro Rossosimona di divulgazione ed educazione al linguaggio artistico e di promozione delle compagnie calabresi.

Gli eventi riportati sono finanziati con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Produzione Teatrale – Annualità 2023” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura. (rcs)

RENDE (CS) – Una primavera dei teatri sboccia sul Campagnano

A Rende sboccia la primavera dei teatri: nel mese di maggio saranno diversi gli appuntamenti previsti.

«Una realtà ormai consolidata sul nostro territorio: il vivace fermento culturale che si respira a Rende è tangibile. Ne sono un esempio le innumerevoli attività teatrali che attraversano la città con una programmazione ricca e diversificata», ha affermato il sindaco Marcello Manna.

Si parte il 14 maggio allo spazio sociale SpArrow con il monologo “Passi sulla mia testa”, scritto da Fabio Butera e diretto da Butera insieme a Luca Michienzi. Tre saranno gli appuntamenti per la rassegna itinerante di teatro in emersione “Voci dal sottosuolo”, che si appresta a partire con il suo terzo atto, prima della pausa estiva. Realizzata dal Kollettivo Kontrora insieme alla compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi, la kermesse, punterà anche questa volta su produzioni originali regionali.

Protagonista del monologo sarà Francesco Gallelli che racconterà ai presenti la storia di bruciante attualità di un gruppo di anarchici meridionali nella Chicago di inizio ‘900. Nello spettacolo, la drammaturgia di Fabio Butera si basa su una poesia di Arturo Giovannitti – The Walker – su tre frammenti poetici, in dialetto calabrese, di Michele Pane – Capitabussa, Forebandita, Azzarelleide – e su di un frammento di un articolo di Emilio Grandinetti.

I tre, amici fraterni, parteciparono a diversi livelli alla lotta per l’emancipazione sociale e materiale della comunità italo-americana e dei lavoratori in genere. Il 28 maggio sarà il turno de La Linea Sottile che presenterà, questa volta con inizio alle ore 19.00, uno spettacolo di narrazione e marionette da tavolo con un adattamento della fiaba dei fratelli Grimm “Hansel e Gretel”. Con marionette e scene di Carla Biondi, Antonella Carbone, diretta da Massimo Costabile, racconterà unendo la tecnica della narrazione a una grande abilità interpretativa la sempre affascinante storia dei due fratellini alla scoperta della casa di marzapane, catturando la fantasia e l’immaginazione dei bambini, destinatari di questo spettacolo.

In chiusura, il 4 giugno alle ore 20.00, ci sarà “Elephant walk” di Marco Claudio Aiello Pomponi, uno spettacolo che nasce dalla sfida di voler affrontare quotidianamente lo spazio vuoto e l’assenza di un testo, riconoscendo lo smarrimento iniziale come verità universale e invito a procedere senza l’ambizione di risolversi.

Il 22 maggio alle 20,30 con replica il 23 e il 24, nello spazio Dam all’interno del polifunzionale Unical andrà in scena
lo spettacolo Anima da tre soldi della compagnia teatrale Libero Teatro, presente sul territorio rendese da venticinque anni.

La piece è un omaggio all’autore tedesco Bertolt Brecht, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio di ricerca teatrale tenuto dal regista cosentino Max Mazzotta in questi mesi all’Unical in collaborazione con Disu – Dipartimento di Studi Umanistici e Cams – Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria e incentrato su due delle più importanti opere del famoso drammaturgo, “L’anima buona del Sezuan” e “Opera da tre soldi”. Una riscrittura dei testi brechtiani, rivisitati in chiave contemporanea tra canzoni hip hop e street dance. Nelle vesti dei personaggi di Brecht, Chiara Maltese, Elisa Marta, Giuseppe Tenuta, Pasquale Mammoliti, Ruben Terzo, Salvatore Romano e Vincenzo Marco Caparelli.

Venerdì 26 maggio alle 20,30 al teatro Gulliver di contrada Cutura sarà invece la volta di Emanuele Gagliardi con monologhi e canzoni nello spettacolo “Vedi Napoli e poi sogni”.

Per concludere, il 29 maggio alle 21,00 al cineteatro Garden in occasione del Rende Teatro Festival si esibirà Lino Guanciale in “Non Svegliate lo spettatore”, ispirato alla vita di Ennio Flaiano.

«La nostra Rende è fortunata nel poter offrire alla cittadinanza, malgrado finanziamenti ridotti al lumicino e scarsità di proposte, una stagione teatrale ricca e variegata», ha concluso l’assessora Marta Petrusewicz. (rcs)

Al Politeama di Catanzaro un aprile ricco di spettacoli teatrali

Un ricco mese di aprile al Teatro Politeama di Catanzaro con il Progetto pro. sa. professionisti spettacolo associati, promosso nell’ambito deip di distribuzione teatrale, rete di teatri, sostenuti dalla Regione Calabria.

Il Politeama è partner principale di una programmazione condivisa con Dracma teatro di Polistena e Teatro del grillo di Soverato che vede, nell’ottica principale della formazione di nuovo pubblico critico e consapevole, la proposta di un cartellone multidisciplinare che spazia dal teatro, alla danza, alla musica con tematiche, forme e linguaggi contemporanei. Grande spazio verrà dedicato anche alle compagnie calabresi attraverso un cartellone “diffuso” ideato con l’obiettivo di valorizzare e alimentare le realtà attive sul territorio e, creare, al contempo nuove opportunità formative. Per l’occasione, la Fondazione Politeama propone biglietti di ingresso a prezzi agevolati per favorire la più ampia partecipazione.

Si partirà giovedì 13 aprile con Lamagara, produzione di Confine incerto, monologo teatrale di e con Emanuela Bianchi, premio della critica Gaiaitalia al RomaFringeFestival 2014.

Siamo nella Calabria del 1769, Cecilia Faragò è l’ultima fattucchiera processata per stregoneria nel Regno di Napoli. Con lei muoiono i segreti della terra in un luogo del mondo in cui la terra è potere. Chi è la magàra Cecilia? Fata o strega, lucifera, portatrice del sole o della luna, donna infine e prima di tutto. Un lavoro che mette in scena i luoghi eterni della generazione e dell’eros, dove il corpo è utilizzato come strumento della narrazione che coinvolge lo spettatore in una esperienza sensoriale potente e poetica.

Venerdì 14 aprile sarà la volta di Via del popolo, l’ultimo monologo di Saverio La Ruina, attore, drammaturgo e regista con una lunga carriera tra cinema e teatro. Più volte vincitore del Premio Ubu, il riconoscimento più importante di teatro in Italia, porterà in scena il suo ultimo lavoro, a tratti autobiografico, prodotto da Scena verticale, la compagnia di La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano, arrivata a 30 anni di attività. “Via del popolo” è un tratto di strada di Castrovillari, il paese d’origine dell’attore: un ritorno alla terra natìa, per raccontare una piccola città del sud cambiata dalla società globalizzata.

Particolarmente rivolto al pubblico delle scuole, sarà invece l’appuntamento previsto per martedì 18 aprile, alle ore 10. Una matineè dedicata a Se dicessimo la verità. Ultimo capitolo, promosso da Cco – Crisi come opportunità come parte integrante del progetto Il palcoscenico della legalità. Da dieci anni l’opera-dibattito sulla legalità di Giulia Minoli e Emanuela Giordano attraversa l’Italia raccontando storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata. Un testo vivo, che si rinnova e si nutre delle tante vicende e persone che a ogni passaggio ne arricchiscono i contenuti e la drammaturgia. Dopo lo spettacolo, sul palco del Politeama salirà il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, per un dibattito che si preannuncia ricco di contenuti.

A concludere il calendario venerdì 21 aprile sarà Mohican, l’ultima opera di Carlo Tedeschi, noto autore e regista italiano, che ha firmato in 40 anni di carriera, 25 spettacoli teatrali, riscuotendo ampio consenso di pubblico in Italia e all’estero. Uno spettacolo, a cura della Compagnia ragazzi del lago con in scena più di 40 artisti, ispirata alla storia vera, di circa 120 anni fa, tra Inghilterra e Stati Uniti, un racconto d’amore, di sopraffazione, di lotta e di ricerca della verità, alla scoperta della spiritualità degli Indiani d’America, ma anche un grande omaggio alla figura femminile.

Il programma è co-finanziato con risorse Psc Piano di sviluppo e coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’avviso “Programmi di distribuzione teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento istruzione formazione e pari opportunità – Settore cultura. Per informazioni e prevendite è possibile consultare il portale www.politeamacatanzaro.net oppure contattare il botteghino del teatro al numero 0961-501818. (rcz)

CATANZARO – Successo per lo spettacolo “Far finta di…”

Non è stato un semplice “saggio” teatrale, quello andato in scena domenica scorsa al Teatro Comunale di Catanzaro, che ha visto protagonisti gli allievi della Scuola di Teatro “Enzo Corea”, sede di Pentone e Fossato Serralta, nello spettacolo Far finta di…”, dimostrando una grande maturità personale.

Non semplicemente un “saggio” teatrale, ma una occasione – che arriva dopo mesi di studio di testi complessi -per aprire una riflessione profonda sul momento difficile che stiamo attraversando. Dopo i due anni trascorsi lontano dalle attività culturali, rinchiusi in un isolamento prospettato come salvifico ma che comunque ha finito per chiuderci in noi stessi e nelle paure di essere noi stessi, con gli altri, la guerra nel cuore dell’Europa scolora le certezze di una quotidianità che non si può più dare per scontata.

Da un momento all’altro, può cambiare tutto e sicuramente sta succedendo mentre lontano da qui, mentre noi prendiamo un caffè in un altrove lontano la realtà si sgretola per lasciare spazio al buio. Lo racconta il telegiornale di TeleBombaNetwork, canale unico della Tv di uno Stato che non conosce altra normalità della guerra, dove si sussegue il grottesco evolversi della situazione militare che diventa spettacolo oltre il dramma;  oppure un moderno Peter Pan inseguito dall’incubo delle esplosioni che distruggono gli affetti di un’isola che non c’è, che gli allievi mettono in scena con prontezza e preparazione.

L’organizzazione è stata di “Edizione Straordinaria”, la direzione artistica di Salvatore Emilio Corea e di Claudia Olivadese, la regia di Pasquale Rogato che anche il responsabile dei corsi e dei laboratori delle due sedi di Pentone e Fossato.

«Mi è piaciuto lo spettacolo – ha detto soddisfatto e orgoglioso Rogato –. I ragazzi sono stati in gamba nonostante l’età e la difficoltà nell’interpretare testi che non erano semplici come si può pensare. È stata quindi una prova molto dura, ma è stato bello vedere la loro gestione sul palcoscenico, sapevano cosa dovevano fare, la loro autonomia. Sembravano davvero una compagnia rodata».

Rogato ha anche invitato i rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti ad essere orgogliosi dei loro piccoli concittadini che hanno saputo reinterpretare e fare propri con grande sensibilità temi di grande spessore dimostrando una notevole capacità di analisi e coscienza civile.

Un grande applauso, quindi, a tutti gli allievi e le allieve andate in scena al “Comunale”. Per la sede di Pentone: Alice Greco; Raffaella Mirielli; Benedetta Mirielli; Gaia Paonessa; Angelica Gigliotti; Rebecca Cerreto; Luisa D’Antonio; Luca Rotella; Nicole Merante; Francesca Merante; Beatrice Costa; Francesco Capicotto; Francesca Pullano. Per la sede di Fossato Serralta: Maria Paonessa; Lidia Raffaele; Giulia Capicotto; Mariantonia Sirianni; Tommaso Comità; Ilenia Comità; Samuele Franco; Ingrid Pulitanó; Yasmine Ezzaari; Vittoria Butera. (rcz)

 

Bevacqua (PD): Con il bando a sostegno del Teatro si polverizzano i pochi fondi previsti

Il consigliere regionale del Partito DemocraticoDomenico Bevacqua, è intervenuto in merito al bando a sostegno della “distribuzione teatrale”, sottolineando che «il governo regionale dimostra di non avere compreso gli errori commessi nell’utilizzo delle risorse europee nel 2020: ancora una volta, si polverizzano i pochi fondi previsti, attraverso interventi a pioggia incapaci di raggiungere gli obiettivi prefissati».

«Ponendo, infatti – ha spiegato – un tetto di 50 mila euro e una dotazione complessiva di 700 mila euro, il risultato ovvio sarà che i 14 vincitori non avranno alcuna reale possibilità di agire efficacemente nell’ambito della circuitazione degli spettacoli teatrali».

«Ciò che continua a sorprendere – ha proseguito il consigliere regionale – è il persistente rifiuto di aprire un tavolo con i soggetti rappresentanti del settore, che da tempo si sono messi a disposizione per il necessario dialogo. Basti citare il lodevole esempio del Movimento “Approdi” che, da quasi un anno, ha riunito centinaia di operatori della cultura e dello spettacolo calabresi, proponendo progetti e misure calibrate sulla effettiva realtà regionale».

«Ascoltare coloro – ha concluso – che conoscono bene la materia e la vivono quotidianamente, è il primo dovere delle istituzioni». (rrc)

La Regione stanzia 700 mila euro per promuovere il teatro calabrese

Sono 700 mila euro la somma che la Regione Calabria ha stanziato per promuovere lo sviluppo di una rete dei luoghi di pubblico spettacolo e favorisce la “distribuzione teatrale”, secondo una articolazione e una programmazione delle attività con modalità innovative e anche compatibili con le misure restrittive disposte dai governi nazionale e regionale per fronteggiare l’emergenza covid-19.

«In un periodo in cui la produzione teatrale sta patendo gli assalti del Covid – ha dichiarato il presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì – abbiamo pensato che fosse necessario mettere le basi per una nuova e diversa distribuzione di eventi di produzione calabrese».

«Questo bando –  ha spiegato Spirlì – è immaginato proprio per promuovere tutte quelle iniziative che porteranno le produzioni teatrali anche fin dentro le case dei cittadini. Mi auguro che siano spettacoli tratti da testi di autori calabresi, interpretati e diretti da artisti della nostra terra. Produzioni che siano in grado di trovare una giusta distribuzione a tutti i livelli, anche quello telematico, fino ad arrivare a quei calabresi che, a causa di questo lunghissimo periodo di emergenza, non sono più riusciti a sedersi sulle poltrone dei teatri della nostra regione».

Possono presentare proposte i soggetti organizzatori di festival e rassegne di teatro, con particolare riguardo nei confronti di quei progetti che contribuiscano all’integrazione del teatro con il patrimonio artistico e alla promozione del turismo culturale (soggetti che non producono, né co-producono o allestiscono, direttamente o indirettamente, spettacoli teatrali).

Il sostegno è concesso nella forma di contributo in conto capitale pari all’80% delle spese ammissibili per un importo massimo di 50mila euro.

Le domande potranno essere presentate, a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso, via pec, all’indirizzo bandicultura.iac@pec.regione.calabria.it, secondo la modulistica e la tempistica che sarà indicata.

Le istanze ricevute saranno sottoposte a iter valutativo, in seguito alla verifica della ricevibilità e ammissibilità. (rcz)

Avviso per il Teatro

PORTIGLIOLA (RC) – Lo spettacolo “Emozioni. Tra Maschere Cappelli e Canzoni”

È lo spettacolo clou del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia, e andrà in scena alle 5 di mattina di domani, sabato 15 agosto al Teatro Greco Romano di Portigliola: si tratta dello spettacolo di Vito Cesaro e Claudio Lardo dal titolo Emozioni. Tra Maschere, Cappelli e Canzoni.

A fare da cornice alla messa in scena sarà la storia e la tradizione teatrale del meridione, ripercorsa attraverso i più affascinanti brani di Enrico Caruso, Salvatore Di Giacomo, Antonio Ghirelli, Raffaele Viviani e del grande Totò. La poliedricità e la versatilità artistica del trio in scena non ha bisogno di presentazioni.

Vito Cesaro, regista e ideatore dello spettacolo, porterà in scena la migliore versione della commedia dell’arte, accompagnato da un Claudio Lardo di cui impareremo a conoscere anche le doti musicali. Carmine Monaco, infine, affermato nell’ambito dell’opera lirica, saprà distinguersi anche durante i passaggi recitativi, caratterizzando lo spettacolo di un dinamismo e una fluidità che renderanno l’alba del Ferragosto 2020 divertente, oltre che affascinante. Tra attimi di comicità, canzoni, poesie e monologhi riflessivi, verrà lanciato al pubblico un messaggio sociale, politico e umano in grado di farci riflettere sulla nostra contemporaneità. (rrc)

Su Youtube “Se stiamo insieme ci sarà un perché” (Officina dell’Arte)

Molti consensi per.la  bella iniziativa, quella di Officina dell’Arte di Reggio Calabria: la trasmissione in streaming, su Youtube, dello spettacolo teatrale Se stiamo insieme ci sarà un perché.

Lo spettacolo è una commedia scritta e diretta da Marco Cavallaro con Peppe PiromalliGennaro Calabrese, Antonio Malaspina, Fabiana Latella Alessia Maio, che racconta le vicende di una celebre coppia di comici che, dopo 11 annoi, si rincontra in occasione di uno show televisivo che li vuole commemorare come star. (rrc)

Ad Armonie d’Arte entusiasma Shine, opera rock tra la Luna e i Pink Floyd

Uno spettacolo entusiasmante, ancora più suggestivo nell’incanto del Parco Scolacium, sede naturale del Festival Armonie d’Arte diretto da Chiara Giordano. Nel 50° dell’allunaggio, Shine, il viaggio nel mondo della luna dei Pink Floyd ha saputo centrare pienamente l’essenza della musica della celebre band, tra i protagonisti assoluti della storia del rock mondiale. Appassionato della loro musica, il geniale e visionario coreografo Micha Van Hoecke ha realizzato una vera e propria opera rock, nata dal fortunato incontro artistico con i Pink Floyd Legend e con il loro direttore musicale Fabio Castaldi. In scena, assieme ai ballerini della Compagnia di danza di Daniele Cipriani, il ballerino francese Denys Ganio, già étoile del Balletto di Marsiglia ed interprete dal famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit, balletto cult che debuttò nel 1973, in piena epoca pop, con la band inglese che suonava dal vivo.

Shine al Parco Sclacium

In “Shine” Ganio, vestito di nero, è Syd Barrett, fra i fondatori dei Pink Floyd, che si riflette nel suo doppio, un ballerino giovane vestito di bianco, con cui duetterà in scena, interpretando la dualità, la separazione, la conflittualità dell’interiorità umana. Lo spettacolo si apre con lo straordinario brano “Shine on you crazy diamond”, dedicato proprio a Barrett, e prosegue con i brani più affascinanti degli album più amati in assoluto della band inglese, dal mitico “The Wall”, a “The division bell”, fino all’immenso “The great gig in the sky” tratto “The dark side of the moon”.

Proprio la luna, ferma sullo sfondo, è la metafora che sorregge l’intera impalcatura dell’ispirazione e delle coreografie di Van Hoecke. La luna che nasconde un lato oscuro, assimilabile alla follia umana, l’altro pianeta misterioso, con tutto il suo carico di poetica suggestione, che sconfina nel senso di straniamento, quello stesso straniamento che la musica dei Pink Floyd, così potente e immaginifica, riesce a produrre nell’ascoltatore. Il bianco e il nero, la luce e il buio, l’uomo e la sua anima, sono stati raccontati con grande intensità da un perfetto binomio di musica e danza che il pubblico ha apprezzato e applaudito calorosamente.

«Dopo il grande successo di “Shine” con la sua poetica follia – ha commentato la direttrice artistica di Armonie d’Arte Chiara Giordano – cambiamo completamente registro. Il prossimo 9 agosto a Scolacium è di scena la grande musica lirica, con “I Pagliacci”. Una produzione del festival, con un allestimento site specific e un cast eccezionale, nei 100 anni dalla morte di Ruggero Leoncavallo. Una messa in scena itinerante, visionaria, che se da una parte resta fedele al testo musicale, dall’altra sperimenta soluzioni narrative in grado di universalizzare il messaggio di Leoncavallo. Un’altra bella sfida che Armonie d’Arte è pronta a vincere». (mp)

IL CARTELLONE

Coreografia e regia: Micha van Hoecke
Direzione musicale: Fabio Castaldi,
Maître de ballet: Stefania Di Cosmo,
Assistenti al coreografo: Miki Matusse e Stefania Di Cosmo
Solisti e corpo di ballo: Compagnia Daniele Cipriani

Musiche dal Vivo: Pink Floyd Legend
Fabio Castaldi – basso, voce,
Alessandro Errichetti – chitarra, voce
Simone Temporali – tastiere, voce
Emanuele Esposito – batteria
Paolo Angioi – chitarra acustica, elettrica e 12 corde, basso, voce
con
Michele Leiss – sassofono,
Martina Pelosi, Sonia Russino, Giorgia Zaccagni – cori

Compagnia Daniele Cipriani
guest Denys Ganio
solisti e corpo di ballo Alessandro Burini, Andrea Caleffi,
Benedetta Comandini, Umberto Desantis, Susana Elviretti, Maria Vittoria Frascarelli, Mattia Ignomiriello, Ilaria Grisanti,
Marco Lo Presti, Francesco Moro, Davide Pietroniro, Lara Rocco,
Madoka Sasaki, Mattia Tortora

costumi Anna Biagiotti
luci Alessandro Caso
audio Maurizio Capitini
laser show Riccardo Berti
sarta Elena De Angelis
service Event Project
attrezzista Raffaele Berazzi
tour manager Giulia Pasquini