Il maestro casaro Paolo Pignataro con il formaggio calabrese “magnogreco” vince il CaseoArt, il premio dell’eccellenza dell’arte lattiero-casearia.
Si è conclusa con successo la 10ema edizione di CaseoArt-Trofeo San Lucio, concorso organizzato da Asso casearia Pandino per premiare l’eccellenza dell’arte lattiero-casearia. Il CaseoArt-Trofeo San Lucio è tra i più prestigiosi concorsi caseari d’Europa e si svolge ogni 2 anni (la prossima edizione è fissata per il 2025).
Quest’anno, a competere per il gradino più alto del podio, 310 formaggi prodotti da oltre 150 tecnici casari. I formaggi in gara sono stati suddivisi in 24 categorie sulla base del tipo di latte (vacca, capra, pecora, bufala e asina), del processo tecnologico, della stagionatura e alla tipologia di affinamento.
L’evento si è svolto nel Comune di Pandino, in provincia di Cremona, lo scorso 18 e 19 marzo ed ha riunito una super giuria costituita da 50 assaggiatori e 80 maestri esperti assaggiatori dell’Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio), chiamati a valutare l’aspetto visivo, olfattivo, gustativo e tattile dei formaggi codificati e anonimi in gara ma anche la difficoltà di produzione e gli aspetti organolettici.
Oltre alla giuria tecnica, il 19 marzo scorso, è stata ospitata una giuria popolare: oltre 300 le persone coinvolte e più di 2.800 gli assaggi effettuati al fine di valutare e determinare l’aspetto di gradimento generale da parte del consumatore.
Il CaseoArt-Trofeo San Lucio premia, quindi, il tecnico casaro che produce, nella sua categoria, il formaggio migliore nell’ambito di un evento che si terrà il prossimo 1 maggio nell’incantevole cornice del Castello Visconteo di Pandino (Cr). Inoltre, nel corso dell’iniziativa di premiazione verrà svelato il vincitore dei vincitori, ovvero tra i casari premiati, colui il quale si aggiudicherà la supercoppa.
Tra i premiati nell’edizione di quest’anno, nelle rispettive categorie, figurano anche i maestri casari della Granarolo, della Cisalpino, della Valgrana e della Zanetti e, dalla Calabria, anche il maestro casaro Paolo Pignataro da Terravecchia, in provincia di Cosenza. Paolo Pignataro conquista il podio nella categoria dei formaggi vaccini con un formaggio di vacca che ha soprannominato “magnogreco”.
La storia di questo giovane casaro nato nell’87 parte dal nonno Paolo che, negli anni ’30, fa nascere a Terravecchia una delle prime aziende agricole zootecniche del territorio.
Negli anni ‘70 l’azienda viene tramandata al figlio Francesco Pignataro, anche lui allevatore e casaro, il quale iniziò un lavoro di selezione della mandria per ottenere latte di alta qualità e migliorare la produttività degli animali grazie all’apporto scientifico di tecnici del settore. Nei primi anni 2000 Paolo Pignataro, nipote di Paolo e figlio di Francesco, prese le redini dell’azienda e nel 2018 introdusse due grandi novità realizzando il caseificio artigianale ed il punto vendita aziendale a Cariati (Cs).
«Ringrazio tutti gli organizzatori del trofeo che anche quest’anno ha avuto protagonista l’eccellenza produttiva», ha commentato Daniele Bassi, presidente Asso casearia Pandino e maestro assaggiatore Onaf. «L’elevata qualità dei formaggi in concorso suddivisi nelle 24 categorie ha dato filo da torcere ai maestri assaggiatori Onaf e alla giuria di esperti che hanno valutato i prodotti in modalità digitale. Voglio complimentarmi con Paolo Pignataro per questo risultato anche perché il prossimo 1 maggio lui sarà il primo calabrese a salire sul podio del Caseo-Art-Trofeo San Lucio, premio da sempre molto ambito nel settore in ragione della sua professionalità e della tecnica, impiegate da anni» – ha concluso il presidente Bassi.
All’evento di premiazione sarà presente anche l’ing. Fabio Pugliese, presidente dell’associazione Calabria excellent il quale non nasconde la sua soddisfazione: «Paolo è un nostro socio e merita di essere premiato perché rappresenta davvero una eccellenza dell’arte lattiero-casearia in Calabria. Basta assaggiare un qualsiasi formaggio artigianale prodotto da Paolo Pignataro per capirlo. La Calabria una eccellenza sempre in crescita nel settore dei formaggi e, quest’anno, voglio ricordarlo, ci siamo tolti una bella soddisfazione perché nella classifica dei formaggi più buoni al mondo pubblicata lo scorso febbraio da TasteAtlas, 8 formaggi nei primi 10 sono italiani, 17 nei primi 50, sono italiani e la Calabria è presente in classifica con il caciocavallo silano. Abbiamo realtà in crescita come il pecorino crotonese dop e difendere e valorizzate questo patrimonio è, per tutti noi calabresi, mai come oggi un dovere».
«Sono veramente soddisfatto di questo prestigioso premio, perché è frutto del lavoro che ci sta dietro e rilancia il futuro della realtà aziendale che porto avanti con tanta passione e coinvolgimento» ha dichiarato il maestro casaro Paolo Pignataro. «Lo scorso mese di dicembre ho partecipato all’Artigiano in fiera dove il mio formaggio è stato molto apprezzato ed è stato lì che ho ricevuto l’invito a partecipare a questo prestigioso concorso. Non avrei mai immaginato di poter ottenere questo premio al primo colpo portando in gara un formaggio realizzato con il latte che produco nell’azienda di famiglia a Terravecchia, il mio piccolo paesino. Oggi il “magnogreco” è un formaggio tra i più apprezzati d’Italia. Per me tutto questo rappresenta un sogno e certamente mi aiuterà a migliorare sempre di più». (rrm)