LAMEZIA – Giovedì si presenta il libro “Evasioni d’amore” di Santo Gioffrè

Giovedì 26 settembre, a Lamezia Terme, alle 21, al teatro Grandinetti, sarà presentato il libro “Evasioni d’amore” di Santo Gioffrè.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Caudex – Visioni Letterarie. L’atteso evento, inserito nel progetto “Vacantiandu 2024”, la cui direzione artistica è affidata a Enrico Palmieri e Nicola Morelli, è candidato all’Avviso “Eventi di promozione Culturale 2024” finanziato con R𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑃𝐴𝐶 2014/2020 – A𝑧. 6.8.3 dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura. 

A dialogare con lo scrittore sarà Sabrina Pugliese, direttore artistico di “Caudex – Visioni letterarie”, mentre a far “vivere” la sua opera saranno gli attori Paola Cefalà, Rosy Vergori, Eugenio Pino, Ruggero Chieffallo, Michele Muraca, Walter Vasta. Il tutto allietato dai balletti di Federica Cosentino, accompagnata dai musicisti Anna Russo e Vittorio Visconti

Gioffrè presenterà “Evasioni d’amore”, una raccolta di cinque racconti nei quali l’autore si disperde nel labirinto dei propri ricordi, risale il corso periglioso e insieme struggente di esistenze segnate dalla fatica, dal desiderio del riscatto e dalla forza tenace dell’amore. Si intrecciano memorie, paure ancestrali in terre (la Calabria e Napoli, tra le altre) spesso arse dal sole agostano, nelle quali risuonano campane di chiese, grida d’aiuto, risate. O nelle quali infuria la guerra che svuota le case e frantuma le speranze. Momenti che l’autore fotografa con scrittura precisa e partecipazione emotiva, capace di far scintillare anche la desolazione, l’ingiustizia sociale, di guardare il silenzio e ascoltare il buio, esattamente come facevano gli occhi neri e bellissimi di sua madre.

A Carolei i ragazzi diventano contadini col progetto “Green Rural Farm” di Cascina Way

A Carolei i ragazzi e le ragazze tra gli 11 e 16 anni diventano contadini, grazie al progetto Green Rural Farm, a cura dell’Associazione di promozione sociale Cascina Way Aps, finanziato dal Ministero delle Politiche della Famiglia per contrastare la povertà educativa e sostenere opportunità culturali ed educative e in programma fino a giugno 2025.

In programma incontri e workshop, corsi di orticoltura biologica e apicoltura, seminari sulle energie alternative, allestimento di mostre. Tutto con il coinvolgimento delle giovani generazioni. 

In questi giorni i partecipanti al progetto stanno seminando e piantando verdure autunnali nell’orto biologico didattico. Attraverso il contatto diretto con la natura, i giovani imparano a valorizzare l’ambiente, sviluppano competenze pratiche e sociali e promuovono il loro benessere fisico e mentale. Un bio orto didattico non è solo un giardino, ma una vera e propria aula a cielo aperto, dove ogni pianta coltivata e ogni insetto osservato contribuiscono alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni.

«Il progetto assume un’importanza strategica trasversale e di primaria importanza perché agisce su un territorio rurale marginale – ha dichiarato il presidente dell’associazione, Costantino Garofalole attività portate avanti hanno una grande valenza formativa perché consentono l’acquisizione di conoscenze tecniche e scientifiche. I ragazzi vivranno molte esperienze, grazie alla collaborazione avviata con strutture, aziende agricole, fattorie didattiche, opifici, musei, parchi e aree protette»(rcs)

 

A Cosenza il Partito Democratico si interroga sulla fusione della Città Unica

di FRANCO BARTUCCILa legge regionale che prevede la fusione di Rende, Catrolibero e Cosenza in una città unica sarà oggetto di analisi nel corso di un incontro, promosso dal Gruppo PD in Consiglio Regionale, che si svolgerà domani, mercoledì 25 settembre, alle 18, nella Sala Nova della Provincia di Cosenza. L’incontro ha come tema: “Fusioni: Esperienze e posizioni a confronto”.

Dopo i saluti di: Maria Locanto, Presidente Provinciale PD di Cosenza, e Vittorio Pecoraro, segretario provinciale PD di Cosenza, e con il coordinamento di Mimmo Bevacqua, capogruppo PD in Consiglio regionale, sono previsti gli interventi di: Franz Caruso, sindaco di Cosenza; Flavio Stasi, sindaco di Corigliano- Rossano; Bianca Rende, consigliere comune di Cosenza; Giuseppe Mazzuca, Presidente del Consiglio comunale di Cosenza; Fabio Liparoti, Segretario Federazione Riformista di Rende; Giuseppe Galiano, Presidente Ance Cosenza; Giuseppe Lavia, segretario provinciale Cisl Cosenza; Paolo Cretella, segretario provinciale Uil Cosenza; Massimiliano Ianni, segretario provinciale Cgil Cosenza; Franco Iacucci, Vice Presidente Consiglio regionale.

Tredici interventi per esprimere ci auguriamo un documento unico di condivisione se approvare o meno la legge di cui sopra e che negli ultimi due mesi ha provocato note di approvazione, ma anche di contrarietà con addirittura un ricorso presentato al Tar da parte del Sindaco di Cosenza Franz Caruso.

Per i favorevoli c’è la convinzione che l’unione dei tre comuni in un’unica città porterà dei benefici economici non indifferenti per una buona gestione di sviluppo del territorio o meglio della nuova grande città. Per i contrari la legge è scritta male, nonché frutto di una decisione politica non condivisa e maturata in ambito di un solo soggetto politico dell’attuale maggioranza che governa la regione e che nasconde interessi di parte. Poi ci sono i nostalgici che si rifiutano di aggregare i tre comuni e difendono le rispettive tre autonomie locali. Un conflitto che non ha sbocchi di uscita per la scelta di un disegno condiviso e di sana prospettiva, anche se dovrà svolgersi un referendum consultivo che non avrà alcun effetto propositivo di approvazione o bocciatura, che il Presidente Roberto Occhiuto dovrà indire quanto prima.

Di fronte a tutto ciò la classe politica in generale che opera nel cosentino non ha consapevolezza del suo tempo dimenticando, oppure non n’ è a conoscenza affatto, che il disegno di creare nella Media Valle del Crati una grande città non è di ieri, in virtù dello sviluppo edilizio che si è verificato negli ultimi anni tra Quattromiglia di Rende, Commenda, Surdo, Saporito, Roges, Contrada Andreotta di Castrolibero e Cosenza città, ma bensì, come sto sostenendo da tempo, parlando ai sordi e ai ciechi, è nata esattamente tra i mesi di giugno e luglio 1971 con la decisione da parte del Comitato Tecnico Amministrativo dell’UniCal, presieduto dal Rettore Beniamino Andreatta, di insediare la nascente Università della Calabria a Nord di Cosenza, sui territori dei comuni di Rende e Montalto Uffugo, incastrandola su un asse lungo 3 km e 400 metri,  tra la Statale 107 ed il tracciato ferroviario Cosenza/Paola/Sibari, che ha in Contrada Settimo di Montalto Uffugo il suo punto di incrocio grazie anche ad una stazione ferroviaria facente parte della progettazione Gregotti dell’Ateneo calabrese.

Ripeto e ne sono stufo ormai che la legge regionale sulla città unica predisposta dall’attuale maggioranza di governo regionale non è altro che un aborto, rispetto al fatto che ha trascurato, con l’esclusione di Montalto Uffugo, l’effetto Università della Calabria menomandola nel suo sviluppo naturale edilizio, che supera il fiume Settimo mettendole a disposizione 50 ettari di terreno destinati alla realizzazione del villaggio dello Sport con impianti sportivi e residenze utili a svolgervi campionati regionali, nazionali ed olimpici.

Andreatta in Persona sosteneva e stimolava i politici del tempo a creare una vasta area urbana con al Centro l’Università della Calabria e la definiva la “Grande Cosenza”, della quale su il Domenicale di Calabria live di domenica 15 settembre scorso ne ho descritto la storia e i suoi benefici (se ne consiglia la lettura) per l’intera area urbana e per la Calabria tutta. Messi a confronto le due idee della “città unica” e della “Grande Cosenza” ci si trova di fronte, da una parte un “topolino” e dall’altra un “Grande Gigante”. 

La legge come ho già chiesto al Presidente Occhiuto, in una lettera aperta e pubblicata il 7 agosto scorso da questo giornale, deve essere rinviata al Consiglio regionale e ne va riscritta una nuova con la condivisione di tutte le parti politiche ed associative delle aree interessate, con il coinvolgimento attivo della stessa Università che deve pretendere il rispetto della sua legge istitutiva ed il progetto edilizio strutturale, che n’è derivato attraverso il concorso internazionale, i cui vincitori, come noto, sono stati gli architetti Gregotti (nella parte scientifica didattica ponte Bucci) e Martensson (nella parte del complesso campus residenziale).

Ci si augura che questo ennesimo incontro, promosso dal Partito Democratico, che avrà luogo nella Sala Nova dell’Amministrazione Provinciale, si abbia il coraggio di prendere responsabilmente le sue decisioni con chiarezza fin da subito, maturando una mobilitazione nel costruire il futuro di sviluppo e crescita culturale, sociale ed economica per l’intera comunità che gravita nell’area della “Grande Cosenza”, lasciataci in eredità dai Padri Fondatori dell’Università della Calabria. (fb)

Successo a Tropea per Teatro d’aMare

Si è conclusa, con successo a Tropea, l’ottava edizione di Teatro d’aMare, che ha deliziato il pubblico con un cartellone interamente dedicato alla drammaturgia al femminile e firmato da Francesco CarchidiMaria Grazia Teramo.

Il festival è stato organizzato dall’Associazione LaboArt Tropea e patrocinato dal Comune di Tropea, main sponsor dell’iniziativa sono LaboApartments, Tropis Hotel, Acqua degli Dei e Associazione Albergatori Tropea (As.Al.T.). LaboArt Tropea è un’Associazione nata nel 2010 che opera in ambito culturale e sociale. Produce spettacoli teatrali, organizza corsi di formazione a lungo termine ed eventi culturali tesi ad incrementare l’offerta culturale nel territorio calabrese, durante tutto il corso dell’anno.

L’associazione si occupa principalmente di percorsi di teatro-terapia, teatro sociale e teatro di comunità; per la naturale vocazione a coinvolgere utenti con disagi mentali, sociali o propensi all’emarginazione. Non avendo a disposizione un teatro, LaboArt ha abbattuto il concetto classico di teatro e ha sfruttato luoghi inconsueti per le pratiche teatrali (chiese sconsacrate, ex biblioteche, spiagge, boschi).

L’Associazione organizza dal 2015 il festival “Teatro d’aMare” durante il periodo estivo e la rassegna “Zona di Contagio” durante il periodo invernale. Le due manifestazioni sono nate con l’obiettivo di migliorare il tessuto culturale della zona, di riportare lo spettacolo dal vivo tra le abitudini della comunità e per provare a creare un movimento culturale che instauri legami con i gruppi artistici che hanno sede sul territorio regionale e nazionale.

«L’esito dal punto di vista emotivo, è stato devastante – hanno detto Carchidi e Teramo – abbiamo fatto i conti con l’imprevedibilità, ma questi apparenti ostacoli sono diventati preziosi compagni di viaggio, tramutando questa esperienza in qualcosa di indimenticabile. Il pubblico che ha assistito alle serate è stato eroico perché ha deciso di volerci essere a tutti i costi, nonostante le intemperie. Di fronte alla manifestazione del loro consenso per ciò che abbiamo realizzato, ci siamo sentiti capiti, amati».

Il tratto distintivo che rende questo Festival unico è rappresentato dall’osmosi che si crea fra l’ambiente, gli artisti e le compagnie. Un insieme di persone uniche che hanno reso il cartellone di quest’anno una poesia in movimento. Alessandra Cristiani in primis, che a causa di una forzata assenza si è trasformata in  natura primordiale, in una marea di lacrime che scendevano dal cielo per quello che è solo un appuntamento rimandato con la sua straordinaria espressività. Magnifico nel suo carisma dominante Roberto Latini che ha recitato con tutto il suo corpo i versi scolpiti nell’aria di Mariangela Gualtieri, nel tramite di uno strumento che evoca parole urgenti e struggenti.

«E poi Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich – ha spiegato Carchidi –  che anche se li hai appena incontrati ti sembra che li conosci da una vita. Luisa Borini e la sua iconica leggerezza nel giocare con le ferite del suo passato. Michele Losi e Campsirago, residenza capace di traslare il festival dalle mura del giardino del Museo Diocesano, per spostarlo in ogni angolo della città. A Pakkyone, tenero e inquietante, accogliente e perturbante. E ancora ai Quotidianacom e alla loro cinica ironia che mentre ridi ti devasta dentro».

Il festival si è chiuso con una performance musicale delle Tarab Ensamble, con una selezione di musiche dal mondo rielaborate con grande intensità e partecipazione emotiva.

«E poi – conclude la Teramo – varie ciliegine sulla torta, con la polverina magica della fatina B interpretata da Elisa Trapuzzano, la materia in movimento di Caterina Stillitano, le rughe delle sagge sculture di Nadia Riotto e la comunicatività della pietra scolpita da Meduso, ovvero Gerardo Mazzitelli. A rendere uniche le notti del festival poi ci ha pensato anche il nostro staff organizzativo e tecnico. Insieme a loro siamo diventati una famiglia. Al termine di questa esperienza ci sentiamo indubbiamente stanchi ma allo stesso tempo fieri per ciò che abbiamo messo in piedi. Ma soprattutto siamo commossi. Ci scende una lacrima perché sappiamo che questi pazzi quattro giorni resteranno sempre nel nostro cuore». (rvv)

SANTO STEFANO IN ASPROMONTE (RC) – A Mario Taverriti il Premio “Poesia per la Pace”

Prestigioso riconoscimento per il musicista e compositore reggino Mario Taverriti, che è stato insignito del Premio Poesia per la Pace, promosso dal Comune di Santo Stefano in Aspromonte, guidato dal sindacoFrancesco Malara e dagli organizzatori della “Giornata della pace”.

Taverriti è impegnato, come tanti altri poeti e artisti reggini, a cantare – spesso inascoltati – inni di pace. Gli intellettuali e il mondo della cultura non riescono a fare squadra, si alza sporadicamente qualche appello isolato e a volte strumentale di qualche autore, ma poi buio assoluto.  Solo il Papa costantemente affronta il drammatico problema che affligge l’umanità, ma l’ignavia e l’assoluta rassegnazione la fanno da padrona. Il maestro Taverriti ha partecipato con le sue musiche a tanti eventi che si appellano alla pace, ma il percorso è difficile in quanto il mondo culturale calabrese, terra d’amore e d’accoglienza, ha una atavica sudditanza psicologica nei confronti degli intellettuali delle altre zone del Paese. Si aspettano sempre gli indirizzi che dettano i grandi gruppi editoriali e gli scrittori di tendenza.

Non è così che il Mezzogiorno può farsi sentire! Venuto a mancare Camilleri e scomparsa prematuramente Michela Murgia, si aspetta con ansia deleteria l’arrivo di qualche cavallo di razza per sentirsi dire costantemente: “non pensavamo che a Reggio Calabria foste così”.  E allora, anche il maestro Taverriti, che ultimamente ha musicato una poesia di padre Giuseppe Sinopoli, sostiene “che sicuramente la responsabilità è soprattutto nostra, in quanto evidentemente non sappiamo narrare correttamente la realtà nella quale viviamo con i tanti fermenti culturali che quotidianamente ci avvolgono”. Un gruppo di artisti e poeti di Reggio con le loro continue azioni intendono smuovere le coscienze del mondo della cultura, oggi inspiegabilmente assente nel dibattito sul drammatico tema della pace e intendono invitare gli intellettuali ad uscire allo scoperto e assumersi la responsabilità per un impegno civile.

«La musica è una via aperta per la pace», ha detto Taverriti, ed è proprio così: l’hanno dimostrato l’israeliana Noa e la palestinese Miriam Toukan che insieme stanno facendo dei concerti per urlare al mondo “Pace”, lo stesso urlo che con la sua magnifica musica il maestro Taverriti, eccellenza di Reggio Calabria, divulga nei suoi magnifici concerti che non hanno nulla da invidiare a tanti blasonati musicisti che si fanno spazio solo con insulti e provocazioni diffondendo messaggi divisivi e altamente diseducativi. (rrc)

CAMPO CALABRO (RC) – La Biennale dello Stretto si chiude tra dibattiti, installazioni e spettacoli

La prima rassegna di dibattiti e confronto della seconda edizione della Biennale dello Stretto si chiuderà domani, a Campo Calabro, a Forte Batteria Siacci.

I lavori si avvieranno, alle 10, con il panel Atto IV – Baricentri delle Città / Design non in senso Stretto, con il talk “Design e Cultura d’impresa” che vedrà i contributi di Luciano Galimberti, architetto presidente ADI e Giorgio Tartaro, giornalista design e architettura.

Seguirà il talk “Dal cucchiaio al condominio. Il Design come Esplorazione tra forma, relazione e territorio”, con il contributo della designer Sara Ricciardi, Creative Director e docente di Social design Naba e, subito dopo il talk dedicato al Laboratorio di Progettazione Urbana “La Città e il mare”, esposto anche in mostra, che vedrà protagonisti gli studenti under 14 della Scuola Media Pirandello, intervistati da Giorgio Tartaro, con la loro Dirigente scolastica, Serafina Corrado e la Referente del progetto, Santina Dattola, segretario del Consiglio dell’OAPPC di Reggio Calabria. 

Chiuderà il panel il dibattito “Imprese e Territorio”, moderato da Giorgio Tartaro con i contributi di Francesco Alati, delegato territoriale Adi Calabria, Vince Castellana, coordinatore scientifico ADI Sicilia, in dialogo con Nino Scarcella, Ego Italiano, Dante Cariboni, Cariboni Group, Marco Predari, Universal Selecta e Giuseppe Capicotto, eFM.

La mattinata si concluderà con il primo talk del Atto IV – Baricentri delle Città / Imprese – Imprese, Giovani e Futuro. “Fare impresa con il design”, moderato da Giorgio Tartaro, con Francesco Alati, delegato territoriale Adi Calabria, Annalisa Spadola, delegato territoriale ADI Sicilia, in dialogo con gli imprenditori Irene Tranchina, Orografie, Daniele Morabito, Karpeta + Texturae e Salvatore Mistretta, Domus laboratorio d’arredo.

Nella sessione pomeridiana, i lavori riprenderanno alle 15.00 con il “Report Laboratorio Design”, moderato da Alfonso Femia, con protagonisti gli studenti del master con il direttore del master Vince Castellana e la coordinatrice e docente del master Caterina Scandurra. Seguirà il “Report Laboratorio Urbanistica Tattica”, con Gaia Sgaramella della Fondazione Mobilità in città, Federico Parolotto, MIC-HUB, Mariangela Cama, direttrice Biennale dello Stretto, Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni e con Alessia Mendichi e Chiara Pezzano, team di Urbanistica tattica per Fondazione Mobilità in città.

La seconda metà del pomeriggio con l’atto IV – Baricentri delle città / cultura, antropologia contemporanea, narrativa, accoglierà il talk “Immaginare” con i contributi dell’antropologo Benoit Carbone, PhD, University College London e dell’antropologa Giuliana Sanò, docente Università degli Studi di Messina in dialogo con Mauro Francesco Minervino, scrittore e antropologo, Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

A seguire saliranno sul palco gli artisti con le installazioni della mostra permanente. Alle 17.00 “L’arte e le installazioni in Biennale dello Stretto” – Arte e Architettura a cura di Angela Pellicanò e gli artisti. Introdurrà Mariangela Cama con Irene Calabrò dell’Associazione Culturale Nike con Marco Bassan, Spazio Taverna, Diorama e Demetrio Megalizzi, Gobo Service, che illustreranno le loro installazioni.

Alle 17.45 si concluderanno i lavori con il Finissage, nel corso del quale i direttori della Biennale Mariangela Cama, Alfonso Femia, Francesca Moraci con il sindaco di Campo Calabro, Rocco Alessandro Repaci, concluderanno sul significato della Biennale per il territorio e a seguire presenteranno le prossime sessioni di ottobre e di dicembre, la Biennale diffusa.

Il programma si concluderà con il Concerto al Forte di Sara Berni Blues Band(rrc)

COSENZA – Si presenta il progetto “Smash the Violence”

Lunedì 23 settembre, a Codenza, alle 11, nella sede di Sport e salute, sarà presentato Smash the Violence, il progetto innovativo dellaFederazione Italiana Tennis e Padel (FITP) Calabria, in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” e con il patrocinio dell’associazione nazionale D.i.Re  – Donne in Rete contro la violenza che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza sulle donne, utilizzando lo sport come veicolo di messaggi positivi e di cambiamento sociale.

“Smash the Violence” prevede l’organizzazione di tornei di tennis di quarta categoria, sia maschili che femminili, che si terranno nei circoli dell’area urbana di Cosenza. Questi tornei non solo offriranno un’opportunità di competizione sportiva, ma serviranno anche come piattaforma per promuovere i valori del rispetto, della parità di genere e della non violenza.

Durante l’evento, i rappresentanti della FITP Calabria, del Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” e dell’associazione D.i.Re illustreranno i dettagli del progetto ed i tornei previsti. Il primo torneo di questo mini-circuito si disputerà dal 27 al 29 settembre allo Sporting Club di Mendicino. (rcs)

LAMEZIA – Al via il Memorial Paolo Serrato

È con un quadrangolare di calcio a 5 tra una rappresentanza della Guardia di Finanza, dell’Associazione Arbitri, dell’Ente Sordomuti e dei mister dell’Oratorio Frassati, che ieri, a Lamezia, hanno avuto inizio i festeggiamenti per il 25esimo anniversario della fondazione del medesimo Oratorio, che opera nella Parrocchia San Raffaele Arcangelo della città, con lo scopo di favorire l’educazione e la crescita umana e spirituale delle nuove generazioni, attraverso il gioco del calcio.

Si sono fatti coincidere i festeggiamenti con la celebrazione della VII edizione del Memorial Paolo Giuseppe Serrato, che del medesimo Oratorio è stato animatore, fino alla sua scomparsa in seguito ad un incidente stradale.

Il programma prevede, oltre al quadrangolare di giovedì sera, il coinvolgimento dei ragazzi (settore pulcini) di diverse scuole calcio del comprensorio lametino, che disputeranno un torneo nella giornata di domenica 22 nel campo parrocchiale di calcetto. Anche l’Associazione Lucky Friends sarà coinvolta per una partita amichevole. Nella stessa giornata il cortile sarà aperto a bambini e ragazzi che, accompagnati dalle famiglie, vorranno divertirsi con Gonfiabili e altri giochi. Il tutto si concluderà con la S. Messa alle ore 18.30 presieduta dal Vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi, cui seguirà la premiazione di tutti i partecipanti al Memorial.

L’inserimento dell’anniversario nel contesto della novena della festa patronale di San Raffale mette in risalto l’affetto di tutta la parrocchia nei confronti dell’Oratorio Frassati calcio.

Il parroco don Giuseppe Montano ha espresso gratitudine a tutti i mister dell’Oratorio Frassati che in tanti anni hanno generosamente e gratuitamente contribuito a far sì che l’Oratorio fosse uno spazio educativo significativo per tantissimi bambini, ragazzi e giovani. Gratitudine viene espressa per la collaborazione anche all’Associazione Italiana Arbitri (sezione di Lamezia), alla Guardia di Finanza (Gruppo di Lamezia e Comando Provinciale), ai dirigenti regionali, provinciali e locali della Figc, ai partecipanti e a tutti coloro che in vari modi hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. Un grazie speciale alla famiglia di Paolo. (rcz)

COSENZA – Al via domani la stagione concertistica Autunno Musicale

Prende il via domani, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, la 25esima edizione della Stagione Concertistica Autunno Musicale, promossa dall’Associazione “The Brass Collection e patrocinata dal Comune di Cosenza.

Ad aprire la stagione, il concerto, alle 20, dal titolo Despues de tango che vedrà protagonista una formazione molto particolare, composta dal violino di Francesco Peverini e dalla fisarmonica di Massimo Santostefano, che proporranno un repertorio dedicato ad Astor Piazzolla.

Quella di quest’anno è una Stagione che attraversa i diversi generi musicali passando con disinvoltura dalla classica musica da camera alla musica pop, senza riserve ad oltrepassare confini e retaggi obsoleti, ma preoccupandosi anzitutto di offrire al pubblico un ampio e diversificato panorama di musica colta di altissima qualità.

Sono in tutto 13 quest’anno, distribuiti in 4 mesi, gli appuntamenti proposti dal Maestro Luigi Santo, direttore artistico dell’Autunno Musicale, in una edizione che si preannuncia particolarmente interessante proprio perché si tratta di celebrare il venticinquennale di una manifestazione che è diventata nel tempo un vero e proprio must autunnale del sabato, sempre alle ore 18,00, fatta eccezione per il concerto inaugurale, previsto alle ore 20,00. 27 i musicisti impegnati nella stagione e che provengono da diverse parti d’Italia, ma anche dall’estero, con una rappresentanza da Serbia, Russia e Repubblica Ceca.

Altri nomi importanti della musica da camera italiana che si esibiranno nel corso della stagione sono, inoltre, il violinista Silvano Minella che ha sviluppato una significativa carriera nell’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e il pianista Pierluigi Camicia, uno dei musicisti più importanti della scuola pianistica italiana. Tra le altre autentiche perle, la presenza a Cosenza del pianista Maurizio Mastrini con il suo “Ghost International Tour 2024/2025”, la pop music di Francesco Tizianel, con la sua chitarra a 7 corde, la presenza straordinaria di Slava Grochovski, pianista di scuola russa di enorme talento, col soprano serbo Pavlína Senić, e tanti altri, fino al latin-jazz del “Maurizio Di Fulvio Trio”. La stagione concertistica dell’Autunno Musicale andrà avanti fino al 14 dicembre. (rcs)

Da Lunedì a Rosarno al via il servizio di trasporto scolastico

Da lunedì a Rosarno parte il servizio di trasporto scolastico. Lo ha reso noto il vicesindaco con delega ai Trasporti, Teodoro De Maria, che ha promosso una riunione a Palazzo San Giovanni Battista per discutere e pianificare il servizio scuolabus con la Responsabile della Pubblica Istruzione d.ssa Concettina Colarco e l’assistente sociale d.ssa Angelica Giovinazzo e gli addetti ai lavori.

dall’incontro era emersa l’esigenza del trasporto per i bambini che sono residenti nelle zone periferiche di Rosarno. Per loro, l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Pasquale Cutrì, il vicesindaco con i responsabili degli uffici comunali preposti hanno deciso di attivare un percorso stradale specifico che permetta ai bambini e agli adolescenti di raggiungere le scuole elementari e medie.

Gli alunni saranno prelevati in un punto preciso vicino alle loro abitazioni e saranno riportati alla stessa fermata.  Inoltre, da quest’anno ogni pulmino comunale avrà a bordo gli assistenti i quali aiuteranno ogni alunno a sistemarsi sul pulmino. A questo proposito, attualmente, sono state impiegate quattro unità le quali sono state selezionate in base al reddito più basso e verranno retribuite  attraverso i Puc. 

«Siamo riusciti ad assegnare gli assistenti sui pulmini – ha detto il vicesindaco forzista De Maria –  così il servizio di scuola – bus avrà una doppia valenza sociale, non solo faciliterà il raggiungimento delle scuole di molti alunni residenti in zone extraurbane ma andrà incontro alle diverse esigenze delle fasci più deboli del territorio».  (rrc)