IL POTENZIALE INESPRESSO DELLA LINEA
JONICA, PREZIOSO PER L’ITALIA E L’EUROPA

di ROBERTO DI MARIA – Dal 25 marzo sono in servizio tra Reggio Calabria a Taranto i nuovi treni Intercity. Si tratta di convogli del tipo “Blues” della Hitachi, ad alimentazione ibrida, che montano sia motori elettrici, alimentati da linea aerea o da batterie, che motori diesel a basse emissioni. Si prevedono inizialmente sette treni ibridi Intercity, destinati a collegare la Calabria, la Basilicata e la Puglia, composti da 4 carrozze per un totale di 200 posti, in parte dedicati ai passeggeri con disabilità o mobilità ridotta; ci sarà posto anche per 8 posti bici. Dal 9 giugno, questi treni arriveranno anche a Bari e Lecce.

I treni sono caratterizzati dal nuovo brand presentato da Trenitalia il 22 marzo scorso nella stazione centrale di Reggio Calabria. Una cerimonia in pompa magna durante la quale è stato sottolineato che l’investimento complessivo è di 60 milioni di euro, con fondi PNRR assegnati a Trenitalia, e consentirà di ridurre le emissioni di CO2 dell’83% rispetto agli attuali treni a trazione diesel.

Un indubbio passo avanti sia per la sostenibilità dei trasporti che per le condizioni di viaggio in Calabria. Peccato che questi treni continueranno a viaggiare su una linea ferroviaria, la Jonica, che mantiene intatto il tracciato che le diedero nella seconda metà del 1800, ad Italia appena unificata, ma soltanto politicamente.

Tale è rimasto il Paese tuttora, se è vero, come è vero, che sono ben altri i treni che percorrono la rete Rfi al nord, anche su tratte molto meno importanti della Reggio C.- Taranto, che sui suoi 472 km vede ricadere 3 capoluoghi di provincia ed uno di regione. Anche i treni a lunga percorrenza, come gli Intercity, a quelle latitudini hanno tutt’altra composizione. In Alta Italia, infatti, nessuno si sognerebbe di utilizzare per servizi di questo tipo treni come i Blues, progettati per le relazioni di tipo regionale.

Meglio non lamentarsi troppo, però. Nonostante permangano, sia nelle infrastrutture che nel materiale rotabile, le evidenti arretratezze a cui abbiamo accennato, ci lasciamo dietro molto peggio. I calabresi della fascia Jonica, infatti, sanno benissimo quale fosse la tipologia di convoglio utilizzati per le relazioni Intercity fino a pochi giorni fa.

Sulla Jonica, per anni, la stessa presenza degli Intercity è stata un rebus per Trenitalia, costretta a comporre i treni sulla Reggio Calabria Centrale–Taranto, con vagoni che risalgono agli anni ’80, anche se sottoposti a “revampizzazione” ovvero riqualificazione funzionale che li ha resi un pò più consoni al comfort richiesto da questi servizi. Le locomotive utilizzate sono state per decenni le vecchie D445, che risalgono agli anni ’70 (le prime entrarono in esercizio nel 1975), anche perché da allora, in Italia, non si sono più prodotte locomotive diesel: la più “giovane” in circolazione risale al 1988.

Ma si è riusciti a fare di peggio, esercendo il servizio con vecchie “littorine” ALn668, con soli 68 posti a sedere.  Automotrici rumorose, inquinanti e spesso prive di aria condizionata, regolarmente guasta. Una situazione che farebbe rabbrividire il Terzo mondo: basti pensare che sia le mitiche 445 che le Aln 668 sono normalmente utilizzate per i treni storici, nell’Italia che conta. Non in Calabria, almeno fino a qualche giorno fa, dove oltre agli Intercity servivano anche le relazioni regionali.

Adesso ci sarebbe da aspettarsi qualcosa in più che la semplice sostituzione del materiale rotabile, ormai resa obbligatoria dalle normative UE in fatto di comfort, accessibilità e sicurezza. Non si può più prescindere da un riammodernamento dell’infrastruttura, per la quale l’elettrificazione, da sola, non basta. La vicenda della galleria di Cutro, nei pressi di Crotone, inadatta persino all’installazione della catenaria e, probabilmente, da ricostruire ex-novo, dovrebbe insegnare qualcosa a chi programma la riqualificazione della rete ferroviaria nel Gruppo FS. Con un minimo di lungimiranza, si può guardare alla Jonica come ad un corridoio importante per la regione, ma non solo.

La realizzazione del Ponte sullo stretto, infatti, porrà la linea al centro di nuove relazioni, oggi impensabili. Il collegamento con la rete siciliana consentirebbe nuove relazioni tra l’isola ed il continente, collegandola non soltanto con la Calabria Jonica ma anche con la Basilicata e la Puglia. Si renderebbe possibile, ad esempio, prolungare gli stessi treni Intercity Reggio C.-Taranto alle due estremità, consentendo di raggiungere, per esempio, Bari da Palermo. O instradare su questa linea gli Intercity notte provenienti dalla Sicilia e diretti al nord. Una prospettiva non da poco, se si considera che il ruolo dei treni notturni viene rivalutato da anni in tutta Europa, come alternativa sostenibile all’aereo che, come è noto, inquina 20 volte più del treno per passeggero trasportato.

Ma non solo: se si pensa allo scopo originario delle ferrovie, quello di trasportare le merci, è innegabile l’importanza di questa linea in un sistema logistico che vede un porto come Gioia Tauro al centro di un futuro sistema portuale interconnesso con i porti di Augusta e Taranto. Senza dimenticare che lungo il suo tracciato troviamo almeno un altro potenziale porto di grandi prospettive, quello di Corigliano-Rossano.

Un sistema portuale che può e deve diventare fondamentale per l’intero continente europeo, e che non può concretizzarsi senza collegamenti ad elevata capacità che soltanto un sistema ferroviario moderno può assicurare. Il Meridione d’Italia potrebbe finalmente mettere a frutto la sua collocazione geografica: un prezioso affaccio del continente europeo sul Mar Mediterraneo, in cui transitano un quarto dei containers in circolazione in tutto il mondo.

Ben vanga, quindi, la presenza di treni moderni e sostenibili sulla rete calabrese, purchè sia la premessa di un consistente impegno per la sua riqualificazione infrastrutturale. Occorre, in sintesi, smetterla di pensare alla Calabria come ad una pittoresca e remota appendice dello stivale, buona solo per le vacanze e basta, e cominciare a considerarla il centro di un sistema logistico vitale per l’intera Europa. (rdm)

[Roberto Di Maria è dottore di ricerca in Infrastrutture dei Trasporti e Amministratore di Sicilia in progress]

Il presidente Mancuso: Dal ministro Salvini un forte impegno per far crescere la Calabria

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato come con la presentazione del nuovo treno ibrido alla stazione centrale di Reggio, «l’attenzione del ministro Matteo Salvini, per il Sud e la Calabria, si sostanzia in azioni concrete e risorse mai viste prima, nonché in progettualità come il Ponte sullo Stretto che ridarà centralità in chiave euromediterranea a questa parte del Paese».

«La Regione sta mobilitando ogni energia – ha detto ancora – per assicurare alla Calabria realistiche prospettive di sviluppo e restituirle autorevolezza nello scenario nazionale ed europeo, dove sei credibile se non ti presenti rassegnato e con il cappello in mano, come spesso è avvenuto nel passato, ma con idee puntuali e performanti».

«Oggi la Calabria che dialoga con i ministri, il Governo e il Parlamento – ha concluso – con un protagonismo dinamico e lungimirante, ha l’occasione di dare risposte ai suoi  vecchi e nuovi problemi». (rrc)

A Reggio Calabria presentati i nuovi treni ibridi intercity

È stato presentato, alla Stazione Centrale di Reggio Calabria, il primo dei sette treni ibridi intercity che collegheranno Calabria, Basilicata e Puglia. Sono i primi treni acquistati con fondi Pnrr direttamente assegnati a Trenitalia: 60 milioni di euro.

Presenti il vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, l’assessore al Turismo della Regione Calabria, Emma Staine e l’Amministratore Delegato di Trenitalia, Luigi Corradi

Il primo Intercity ibrido partirà il 25 marzo e collegherà Reggio Calabria a Taranto. Successivamente inizieranno a circolare, gradualmente, gli altri treni che, a partire dal 9 giugno, arriveranno fino a Bari e Lecce. Il nuovo ibrido di casa Trenitalia è prodotto da Hitachi e unisce alla tecnologia dei convogli di ultima generazione, l’esperienza di viaggio tipica dell’Intercity. I nuovi mezzi saranno sostenibili, innovativi e in grado di garantire un servizio più confortevole ed ecologico grazie a ridotti consumi e alla tripla alimentazione – elettrica, diesel e a batteria – che consentirà di abbassare le emissioni di CO2 dell’83% rispetto agli attuali treni a motore diesel.  

«Oggi presentiamo il primo dei treni acquistati con fondi Pnrr direttamente assegnati a Trenitalia – ha detto Corradi –. Sono particolarmente orgoglioso di questo Intercity Ibrido che rappresenta un importante passo avanti per garantire, ai viaggiatori e a tutti i nostri stakeholder, una mobilità più sostenibile ed efficiente. I treni ibridi che collegheranno Calabria, Basilicata e Puglia sono mezzi di ultima generazione, più confortevoli e che consumano meno. La tripla alimentazione, elettrica a batterie e diesel, inoltre, consente di percorrere anche le linee non elettrificate, con maggiori benefici per l’ambiente rispetto ai treni di vecchia generazione».

«L’investimento si inserisce in un piano più ampio per il Sud, sempre finanziato con fondi Pnrr, che include altri 140 milioni per 70 carrozze notte che viaggeranno da e per la Sicilia».

Per il vicesindaco Brutti «è un bel segnale per l’utenza, per per la città, per l’area metropolitana e ovviamente per tutta la Calabria. Questi nuovi treni, innovativi e più confortevoli, ci permettono di soddisfare al meglio le esigenze di mobilità nei nostri concittadini e di chi vorrà trascorrere qualche giorno di vacanza nel nostro territorio».

«Ovviamente – ha aggiunto Brunetti – mi preme evidenziare che non bastano i nuovi treni, servono le infrastrutture, ad esempio ci stiamo concentrando sul trasporto ferroviario regionale verso la linea ionica, già sono attivi i nuovi Blues per la fascia ionica, ma proprio per quell’area chiediamo maggiore attenzione per la strada SS106».

«L’occasione oggi della presenza del ministro Matteo Salvini – ha evidenziato – ci è stata utile per sottolineargli questa esigenza. Vanno bene i nuovi treni, ma occorre mantenere alta l’attenzione e continuare a dire che occorre di più per colmare il ritardo infrastrutturale e di dotazione per il nostro territorio. Siamo in attesa di vedere realizzata l’alta velocità e l’alta capacità ferroviaria, occorre definire – ha concluso Brunetti – se c’è l’intenzione di farla e soprattutto su quale tracciato».

Il nuovo treno Intercity ibrido è composto da 4 carrozze per un totale di 200 posti con sedili rivestiti in tessuto 100% ricavato da plastiche riciclate; posti dedicati ai passeggeri con disabilità o mobilità ridotta e 8 posti bici. 

La presentazione del nuovo treno ibrido coincide con il lancio di una nuova immagine del brand Intercity: un nuovo logo, una livrea rinnovata e nuovi naming dei livelli di servizio, che diventano “Plus” per la prima classe e “Easy” per la seconda del prodotto Giorno; “Easy”, “Comfort”, “Relax” e “Superior” per il Notte.

Lo scorso anno, a bordo dei treni Intercity e Intercity notte hanno viaggiato oltre 16 milioni di persone. (rrc)

Venerdì a Reggio si presenta il nuovo treno ibrido intercity

Venerdì 22 marzo, alla Stazione Centrale di Reggio, alle 15.30, sarà presentato il nuovo treno ibrido intercity di Trenitalia.

Saranno presenti Matteo SalviniVicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dei Trasporti e delle InfrastruttureEmma Staine, Assessore ai Trasporti Regione Calabria delegata dal Presidente Roberto Occhiuto, Giuseppe Falcomatà, Sindaco Città di Reggio Calabria; e Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia. (rrc)

Ferrovie, modifiche alla circolazione Reggio Calabria Pellaro-Melito Porto Salvo per lavori

Trenitalia comunica che ci saranno modifiche alla circolazione fra Reggio Calabria Pellaro e Melito Porto Salvo per lavori. Si tratta di lavori di manutenzione programmata che saranno realizzati fra il 4 marzo e l’8 giugno.

Le linee interessate sono: Reggio Calabria Centrale-Catanzaro Lido, Reggio Calabria Centrale-Lamezia Terme/Cosenza e Melito Porto Salvo-Villa San Giovanni.

I canali di acquisto di Trenitalia sono aggiornati con le riprogrammazioni necessarie. E’ possibile trovare informazioni di dettaglio su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e modifiche al servizio) e tramite Smart Caring personalizzato su App di Trenitalia. Attivo il call center gratuito 800 89 20 21. (rrc)

In Calabria arriva un nuovo treno blues e uno pop

Da qualche giorno sono in circolazione, sui binari della Calabria, un nuovo treno Blues e un nuovo treno Pop di Trenitalia.

L’arrivo dei nuovi treni rientra nell’ampio piano di investimenti complessivi previsti dal Contratto di Servizio con la Regione Calabria e ArtCal, finalizzato a migliorare l’offerta di servizi a favore di pendolari e viaggiatori, pari a oltre 300 milioni di euro, di cui 210 milioni per il rinnovo della flotta (circa 140 milioni a carico della Regione Calabria). Parte integrante del piano di investimenti la consegna di 27 nuovi treni: 14 Pop a 4 carrozze e 13 Blues a 4 carrozze; un rinnovamento della flotta che porterà l’età media dei treni calabresi dai 29 anni del 2018 ai 9 nel 2026.

Il treno Blues, il quinto sui binari calabresi, circola sulla linea ionica, da Reggio Calabria a Sibari e sulla linea trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale. Progettato e costruito da Hitachi Rail, rappresenta un salto generazionale perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Una tecnologia di nuova generazione che si traduce in massima flessibilità nell’utilizzo del treno e nel più efficace impiego dei convogli sulle linee. Il Blues dispone di circa 300 posti a sedere e un massimo di 12 postazioni per le biciclette; il treno è, inoltre, dotato di un innovativo sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati. Grazie a queste caratteristiche, il comfort di viaggio ne risulta notevolmente migliorato.

Il treno Pop, l’ottavo per la Calabria, circola sulle linee elettrificate Cosenza – Reggio Calabria, Cosenza – Sapri, Sibari – Cosenza e Melito Porto Salvo – Villa San Giovanni.

Riciclabile fino al 97% con una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai treni precedenti, il Pop vanta elevati standard di affidabilità e sicurezza, con telecamere e monitor di bordo che effettuano riprese live. Tecnologicamente avanzati ed ecologici, i nuovi Pop a 4 carrozze consentono di far viaggiare 500 persone con circa 300 posti a sedere, con livelli di comfort senza precedenti. Inoltre, sono dotati di prese di alimentazione per pc, tablet e cellulari e un’illuminazione Led ottimizzata grazie ai grandi finestrini, che consentono un maggiore ingresso di luce naturale. Livello di rumore e vibrazioni sono ridotti al minimo per garantire un viaggio sempre più confortevole. (rrm)

La consigliera Straface incontra i vertici di Trenitalia per AV Sibaritide-Taranto-Milano

La consigliera regionale Pasqualina Straface, su delega del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha incontrato i vertici di Trenitalia per discutere del collegamento dell’alta velocità tra la Sibaritide, Taranto e Milano.

All’incontro erano presenti il presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla, il direttore della direzione Business Alta velocità, Pietro Diamantini, il commissario di ArtCal, Francesco Cribari.

«La soluzione su cui si sta lavorando – ha spiegato Straface – è la creazione di un collegamento dalla stazione di Sibari alle linee del Frecciarossa Taranto-Milano attraverso uno dei nuovi treni performativi che stanno per arrivare sulla linea jonica, di fatto rendendo disponibile il servizio per tutta l’utenza della Calabria del nord. Soluzione, questa, che sarebbe ottimale e permetterebbe al territorio di uscire dall’isolamento e di generare nuove e maggiori occasioni di sviluppo per un’area che si dimostra sempre più strategica per l’intero meridione».

«Dall’interlocuzione con i vertici di Trenitalia – ha concluso – è emerso inoltre come la rete ferroviaria attualmente non sia strutturalmente adeguata a permettere il transito del Frecciarossa, e che sono allo studio soluzioni tecniche che permetteranno in un prossimo futuro di sopperire a questa carenza». (rrm)

Un passo necessario per agganciare quella che è a tutti gli effetti l’area economicamente più sviluppata della regione e con prospettive di crescita ancora maggiori soprattutto nel settore del turismo all’alta velocità recuperando così un gap che in questo momento penalizza fortemente un territorio”.

L’olio calabrese scelto da Trenitalia per i Frecciarossa

L’olio calabrese scelto per i passeggeri dei Frecciarossa. L’olio extravergine iGreco della linea “Tommy-Monodosi di qualità” in formato Mignon è stato infatti scelto per l’esclusiva ristorazione stellata dell’Executive Class, la classe di viaggio più prestigiosa del Frecciarossa di Trenitalia.

Oltre a vagoni dal comfort importante e sala meeting per incontri di lavoro, prevede un menù stellato, firmato dallo chef Carlo Cracco. Ricette preparate con ingredienti locali, di stagione e creatività tutta italiana. Piatti che valorizzano il meglio della produzione agroalimentare del nostro Paese in un’atmosfera unica e ricercata, in cui la scelta dei prodotti è orientata ai massimi livelli delle eccellenze agroalimentari italiane.

I viaggiatori dell’Executive Class potranno condire le portate proposte dal ristorante di bordo del Frecciarossa con olio extravergine iGreco. Un riconoscimento importante per l’altissima qualità dell’Evo calabrese.

«È un orgoglio essere parte di un progetto così importante che promuove il meglio dell’agroalimentare italiano tra i viaggiatori dell’Executive Class – spiega Tommaso Greco – Il nostro Evo, 100% calabrese, contribuirà a raccontare l’Italia delle mille ricchezze enogastronomiche regionali». (rrm)

Trasporti, dalla Regione 25 mln per acquistare 103 nuovi autobus

Sono 25 milioni di euro la somma che la Regione ha liquidato, nel mese di dicembre, per assicurare l’acquisto di 103 nuovi autobus che, nell’arco di circa un anno, andranno a sostituire altrettanti mezzi vetusti e più inquinanti. Un risultato reso possibile grazie all’intesa con l’Autorità di gestione del Pon “Infrastrutture e Reti” 2014-2020 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha permesso di accelerare l’utilizzo degli investimenti destinati ai trasporti.

È quanto emerso dall’incontro avvenuto in Regione tra l’assessore regionale ai Trasporti, Emma Staine, e il nuovo direttore regionale di Trenitalia, Francesco Berardi.

«Con Trenitalia è stata avviata una proficua collaborazione che sono certa proseguirà nella volontà di migliorare il servizio di trasporto pubblico. È mia ferma volontà – ha detto l’assessore Emma Staine – utilizzare tutte le risorse disponibili e intercettare nuovi investimenti per rinnovare la flotta di treni e bus per renderli sempre più efficienti e sostenibile».

Nello stesso mese di dicembre sono stati completati gli investimenti previsti sul Por Calabria 2014/2020, liquidando 15,7 milioni a Trenitalia per l’arrivo di tre nuovi treni elettrici Pop già in servizio da alcuni mesi, e ulteriori 12,7 milioni di euro per l’acquisto di due treni ibridi Blues, già operativi sulle linee non elettrificate.

Complessivamente, nel solo mese di dicembre 2023, sono state trasferite a Trenitalia più risorse di quante siano state erogate in passato nell’intero arco del contratto di servizio firmato nel dicembre 2019.

A questa accelerazione sugli investimenti programmati si affiancano nuovi investimenti. Infatti, con il Dipartimento programmazione, è stata avviata la valutazione dell’acquisto di ulteriori treni sul Programma regionale 2021-2027, oltre il numero già previsto dal contratto di servizio. (rcz)

 

Alla scoperta del gusto della Calabria con i treni regionali

Viaggiare in treno sulla costa tirrenica calabrese per scoprire il piacere dei gusti della regione. Si chiama “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno”, il nuovo viaggio su rotaia capace di fotografare le bellezze italiane dal finestrino di un treno: viste privilegiate dai treni del Regionale di Trenitalia, che ogni giorno collegano capillarmente i piccoli e grandi centri italiani, in un viaggio alla scoperta delle bellezze enogastronomiche dei dintorni di ogni regione.

Il viaggio in Calabria di “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno” segnala Ristoranti, Trattorie, Wine Bar e gelaterie migliori, tutte con la distanza a piedi dalla stazione.

La punta del nostro stivale si rivela in tutto il suo splendore e la sua generosità: panorami che incantano da godere assaporando piatti unici basati su ingredienti locali e prodotti agricoli che danno origine a un paniere ricco di varietà, biodiversità e tradizioni.

Sorprendente per le caleidoscopiche soste che attendono il viaggiatore, il primo itinerario inizia da Paola, città di San Francesco da Paola e meta turistica per le sue magnifiche spiagge e il suo notevole patrimonio storico e religioso, per poi proseguire costeggiando l’ampio tratto tirrenico e attraversando la meravigliosa Riviera dei Cedri che ospita: l’incantevole e antico borgo marinaro di Cetraro; Belvedere Marittimo, un altro suggestivo centro storico medievale conosciuto come la città dell’Amore della Calabria per le reliquie di San Valentino conservate all’interno del Convento dei Cappuccini; Diamante nota per essere la città dei murales e del peperoncino e dove la parte nuova si fonde con la moltitudine di colori dei vicoli che caratterizzano il centro storico; Scalea con le sue meravigliose scogliere e Praia a Mare, città dell’Isola di Dino e del Santuario della Madonna della Grotta.

Le ultime due tappe ci spingono un po’ più in su sconfinando prima nella rinomata Maratea, la Perla del Tirreno o Città delle 44 Chiese che offre spiagge da sogno, scorci indimenticabili, grotte da esplorare e infinite possibilità per respirare la sua arte sacra; per poi terminare scoprendo Sapri, la perla del Cilento situata tra lo splendido golfo di Policastro e il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e meta ideale per gli amanti del mare, della natura, dello sport e del relax.

Altrettanto suggestivo il viaggio che da Lamezia Terme porta a Rosarno dove, anche qui, le diverse le località sono accumunate dall’identità della materia: il peperoncino, elemento essenziale della cucina calabrese, la cipolla rossa di Tropea, le eccellenze casearie ma anche la produzione di liquori, amari e distillati che esprimono al meglio l’espressione del territorio. Lamezia Terme con il suo nome e antico e le sue origini più moderne è la terza città più popolosa e importante della Calabria e snodo nevralgico per visitare questa regione. Il golfo di Sant’Eufemia e la sua spiaggia, i numerosi punti di interesse del centro e il castello normanno di Nicastro, arroccato a strapiombo sul Colle di San Teodoro la rendono una meta imperdibile e indimenticabile. Pizzo, detto anche Pizzo Calabro, la fermata successiva di questo itinerario, è un antico borgo capace di evocare la storia e le leggende di un tempo che fu.

Ancorato a un promontorio di tufo, contribuisce a rendere unica la rinomata Costa degli Dei che impreziosisce tutta la provincia di Vibo-Valentia, insieme al piccolo borgo di Briatico, un susseguirsi di spiagge, baie e scogliere costellate dai resti delle antiche torri costruite a difesa dei Saraceni, e a Tropea, fiore all’occhiello balneare indiscusso della Calabria con il magnificente Santuario benedettino di Santa Maria dell’Isola che sorge proprio su uno scoglio davanti al paese.

A concludere questo strabiliante viaggio, Rosarno, l’antica città di Medma adagiata sulla collina affacciata sul porto di Gioia Tauro, il cui centro storico ospita la sorprendente Torre dell’Orologio, sopravvissuta a ben due terremoti. (rcz)