La Regione seleziona laureandi e laureati in Scienze turistiche dell’Unical per “Calabria Straordinaria”

La Regione Calabria è alla ricerca di laureati e laureandi triennali in Scienze Turistiche e magistrali in Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali dell’Università della Calabria, da impegnare nel progetto Calabria Straordinaria.

Si tratta del passo successivo alla firma dell’accordo di collaborazione del 14 giugno scorso fra l’assessore al Turismo della Regione Calabria, il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, la Fondazione Calabria Film Commission ed il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche (DiScAG) dell’Università della Calabria, diretto dal professor Alfio Cariola.

I soggetti attuatori dell’accordo di collaborazione, sono la Regione Calabria-Assessorato al Turismo, la Fondazione Calabria Film Commission e l’Università della Calabria le cui attività saranno coordinate dal professor Tullio Romita, responsabile scientifico del Centro ricerche e Studi sul Turismo (CReST) e coordinatore dei Corsi di Laurea in Turismo dell’Ateneo calabrese.

Si tratta di un bando per la selezione di venti fra laureati e laureandi in “Scienze Turistiche (L-15)” ed in “Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali (LM-49)” dell’Università della Calabria, interessati ad effettuare un periodo di stage formativo nel progetto-quadro “Calabria straordinaria”.

L’assessore al Turismo, Fausto Orsomarso, ha evidenziato l’importanza dell’azione messa in campo, visto che gli stagisti potranno prestare le loro competenze ed allo stesso tempo acquisirne ulteriori nei diversi ambiti in cui si articola il progetto-quadro “Calabria Straordinaria” (tra l’altro nella collaborazione al Portale Web e social network più diffusi, nella promozione delle azioni e delle iniziative da realizzarsi, realizzazione di materiali audio e video, attività di promozione territoriale, attività di studio e ricerca, ecc.), ed anche nella realizzazione dell’azione “Marcatori Identitari Distintivi (MID)” (mappatura, valorizzazione e promozione di marcatori identitari distintivi calabresi). I venti stagisti saranno selezionati entro il mese di settembre 2022 e partiranno con le attività dal mese di ottobre 2022. (rcz)

Tavernise (M5S): Istituire registro regionale per valorizzare i cammini di interesse regionale

Il consigliere regionale e capogruppo del M5SDavide Tavernise, ha chiesto di istituire un registro regionale per riconoscere, promuovere e valorizzare i cammini di interesse regionale.

Il consigliere, infatti, ha presentato una proposta di legge che punta proprio alla realizzazione del registro e che ha raccolto l’apprezzamento del Dipartimento Turismo, Marketing Territoriale e Mobilità della Regione.

«Negli ultimi anni – ha detto Tavernise – si è diffuso sempre più l’interesse verso il turismo eco-sostenibile, teso a favorire la riscoperta delle bellezze naturalistiche, storiche e culturali. Sono numerosi in Calabria gli appassionati che propongono escursioni in modalità lenta, cui partecipano quanti sono attratti da una nuova modalità turistica. Da ultimo va ricordato, poi, l’incoronamento del settimanale statunitense Time del cammino Kalabria Coast-to-Coast, che “porta gli escursionisti attraverso uliveti, pascoli di montagna, foreste profonde e piccoli villaggi, con soste in città famose per il loro vino, la ricotta affumicata e una salsiccia spalmabile piccante conosciuta localmente come ‘nduja”».

«La valorizzazione dei cammini regionali – ha proseguito – va, quindi, nella direzione di incentivare una nuova dimensione turistica e attrarre nuove tipologie di visitatori e curiosi del territorio, nella prospettiva di migliorare e far crescere l’offerta turistica territoriale e favorirne la destagionalizzazione. Inoltre, il riconoscimento di tali itinerari determinerebbe, come effetto riflesso, la migliore manutenzione dei luoghi coinvolti, con conseguenti ricadute positive sull’ambiente».

«Negli ultimi anni – ha detto ancora – il turismo dei cammini ha conosciuto una significativa crescita producendo un sensibile aumento dei frequentatori di questi percorsi, per cui diverse regioni hanno già ritenuto necessario inquadrare normativamente i cammini presenti sui loro territori. Anche per la Calabria è arrivato il momento di inserire i cammini regionali in una cornice istituzionale che li riconosce formalmente, individuando gli strumenti utili alla loro valorizzazione, con l’obiettivo, poi, di accrescere il loro potenziale e aumentare l’attrattività turistica regionale, mantenendo, comunque, un’attenzione elevata al rispetto dell’ambiente».

«La proposta di legge – ha concluso Tavernise – mira, dunque, al potenziamento del turismo regionale, e a creare le condizioni per favorire lo sviluppo, e il miglioramento, di questo segmento, aumentando così l’attrattività dei territori». (rrc)

Lo Schiavo a Occhiuto: Modello turistico “Kalabria Coast to Coast” da valorizzare

Il consigliere regionale di De Magistris PresidenteAntonio Lo Schiavo, si è rivolto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, evidenziando come sia fondamentale valorizzare modello turistico Kalabria Coast to Coast, che è stato incoronato dal Time tra le migliori 50 destinazioni al mondo.

Si tratta «di un risultato di estrema rilevanza che, oltre al richiamo delle bellezze naturali e paesaggistiche della nostra regione, restituisce un dato inoppugnabile: il lavoro svolto da realtà attive e appassionate, che operano dal basso e spesso (come in questo caso) senza alcun sostegno pubblico, non solo premia ma riesce anche a colmare le mancanze di una politica talvolta incapace di cogliere le straordinarie opportunità esistenti andando oltre le tradizionali mete turistiche balneari», ha detto Lo Schiavo.

«Il presidente Occhiuto, che ha segnalato con giustificato orgoglio questa inaspettata visibilità globale – ha proseguito – non lo dimentichi e anzi tenga nella giusta considerazione tutte quelle realtà che si spendono in maniera volontaristica per dare lustro alla nostra terra. “Kalabria Trekking” è certamente tra queste ed ha il merito di aver creduto e investito energie e tempo per la cura di questo cammino, coinvolgendo amministrazioni locali, strutture ricettive e tour operator».

«Il risultato – ha proseguito – è quello di aver dato il “la” ad un circolo virtuoso, economico e sociale, che ha rivitalizzato quei borghi dell’entroterra di due province attraversati, in appena due anni, da oltre duemila camminatori di tutto il mondo. Il tutto, è utile ribadirlo, senza alcun contributo pubblico e senza aver potuto giovare dei contributi di cui hanno goduto progetti simili in altre province né delle imponenti campagne che ogni anno si realizzano per la promozione del turismo balneare. È, quello del turismo lento, certamente un modo diverso e non massivo di conoscere la nostra regione ma non per questo non meritevole di considerazione».

«Anzi, proprio la sostenibilità di un modello ricettivo che consente di soffermarsi per godere in pieno delle bellezze paesaggistiche, della vita dei piccoli borghi e dell’enogastronomia locale, che il Time ha ora portato all’attenzione globale, può rappresentare un’offerta turistica innovativa e caratterizzante della Calabria. Anche da qui, presidente Occhiuto – ha concluso Lo Schiavo – passa un’immagine diversa della nostra regione, più rispettosa della sua storia e cultura. Per questo simili realtà meritano di essere valorizzate».

Lo Papa (Fisascat Cisl): Serve tavolo istituzionale per carenza personale

Il segretario generale della Fisascat Cisl CalabriaFortunato Lo Papa, ha chiesto un tavolo istituzionale per la carenza di personale, per «costruire le condizioni per cui il settore possa offrire un impiego stabile con prospettive di crescita professionale ed economica».

Il segretario infatti, ha ribadito che «è necessario lavorare ad un patto tra forze sindacali dei lavoratori e delle aziende per trovare soluzione al problema. Servono condizioni di lavoro più dignitose, contrattazione di secondo livello per migliorare le retribuzioni, politiche attive e formazione per i lavoratori per migliorarne i profili professionali».

Lo Papa, poi, ha spiegato che «le motivazioni che hanno reso il settore meno appetibile per i lavoratori sono tante, a partire dalla necessità spesso di convertirsi  ad altre attività  perché in cerca di maggiore stabilità economica e migliori condizioni di vita e di lavoro».

«Dopo il Jobs Act gli stagionali del turismo si sono ritrovati persino l’indennità di disoccupazione dimezzata, ed è chiaro che non si può trascorrere l’anno attendendo due/tre mesi di lavoro. Bisognerebbe piuttosto ragionare su una stagionalizzazione prolungata così come avviene in altre regioni», ha commentato il cislino, aggiungendo poi che a pesare sono anche «il crollo demografico complessivo che prosciuga il bacino dei potenziali lavoratori stagionali e le condizioni lavorative nel settore, spesso insostenibili, con grandi carichi di lavoro concentrati in pochi mesi e salari mediamente bassi».
«Inutile perdersi attorno a frasi fatte e polemiche inutili – ha concluso il sindacalista – che torna a proporre il Patto per Lavoro nei settori stagionali ma non solo. La regione Liguria, ad esempio, che lo ha adottato ha erogato bonus assunzionali per incentivare le aziende turistiche affinché garantiscano l’apertura dell’attività per periodi più lunghi, con un aumento sia in termini numerici che di durata dell’occupazione degli addetti». (rcz)

Lo Papa (Fisascat Cisl): Sia reso noto cronoprogramma dei cantieri in Calabria

Il segretario generale di Fisascat Cisl CalabriaFortunato Lo Papa, ribadendo che a causa dei cantieri stradali ovunque si scoraggia il turismo, ha chiesto che «venga reso noto il cronoprogramma dei lavori e che ci sia un’autorità deputata a vigilare affinché questo venga rispettato».

«Le autostrade e superstrade calabresi continuano a non trovare pace. Il rischio è che, come lo scorso anno, i lavori si prolunghino fino alla stagione estiva andando ad incidere sugli spostamenti dei turisti» ha spiegato Lo Papa, preoccupato per il rischio concreto che l’estate 2022 replichi quella precedente in cui in tutta la Calabria da Nord a Sud, code chilometriche sotto a temperature decisamente sopra la media hanno inciso pesantemente su un settore che cercava di ripartire.

Il segretario, inoltre, ha chiesto che «si tenga conto del fatto che i mesi estivi sono l’unica opportunità di crescita per un settore che impiega migliaia di lavoratori e che nonostante i proclami e gli slogan della Regione fa fatica a ripartire e a recuperare i ritmi del pre pandemia».

«É paradossale  – ha proseguito – che in un territorio in cui non mancano le risorse naturali per vivere di turismo tutto l’anno e ci si deve, invece, accontentare di concentrare tutto in pochi mesi per le scarse capacità fino a qui dimostrate di mettere a regime il sistema, ci si ritrovi a fare i conti anche con strade impraticabili che scoraggiano i turisti».

«Le spiagge e i lidi iniziano ad affollarsi, si iniziano a vedere i primi arrivi di turisti. Non possiamo permettere che una politica cieca e ottusa diventi un ostacolo per un settore che aspetta da tanto, troppo tempo, di potere vivere il suo momento», ha aggiunto Lo Papa.

«Ci sono cantieri aperti da mesi – ha concluso – in cui non si vedono i lavori proseguire o operai lavorare, mi chiedo come sia possibile e cosa significhi questo in termini di tempi».

Turismo, dalla Regione oltre 12 mln per finanziare 12 progetti

Sono oltre 12 milioni d euro la somma con cui la Regione Calabria finanzierà 12 progetti finalizzati ad azioni di sistema per infrastrutture materiali e immateriali, che saranno parte integrante di una Apq Turismo da sottoscrivere con il Ministero dello Sviluppo economico.

Questi gli interventi finanziati:  Provincia di Catanzaro “Parco della Biodiversità” 1.2 milioni di euro; Comune di Catanzaro “Riqualificazione e arredo urbano Galleria Mancuso” – 500.000,00 euro; Longobardi “Restyling del Borgo San Nicola” – 1.165.200,00 euro; Melissa “Abbattimento struttura e realizzazione area camper” – 700.000,00 euro; Terranova da Sibari “Restauro Conservativo del Castello di Terranova” – 1.200.000,00 euro; Tropea “Completamento museo del Mare palazzo Santa Chiara” – 500.000,00euro; Acquappesa “ Valorizzazione turistica compendio Termale” – 700.000,00euro; Cassano “Riqualificazione Urbanistica Laghi di Sibari” – 800.000,00 euro; Mileto “Attrattività del Territorio” – 959.614,00 euro; Locri “Completamento Teatro – Centro cultura e arte scenica” – 1.500.000,00 euro; Lamezia Terme “Calabria Food & Tourism Accademy” – 1.459.000,00 euro.

A questi si aggiunge un altro intervento di 1.892.786,00 euro, a regia regionale in collaborazione con Il Mibact, per la realizzazione del “Hub Design Calabria”, collocato all’interno di Palazzo dei Principi Lanza di Trabia nel Comune di San Nicola Arcella per un investimento.

Intanto, domani, lunedì 16 maggio, alle ore 11, a Lamezia Terme, al Centro servizi aziendali Lamezia Europa – area Papa Benedetto XVI, l’assessore Orsomarso terrà una conferenza stampa per presentare il progetto “Calabria Food & Tourism Accademy”. All’incontro con la stampa interverranno il sindaco di Lamezia terme, Paolo Mascaro, il presidente di Federalberghi, Fabrizio Dagostino, e il presidente di Confindustria Calabria-sezione turismo.

«Con il presidente Occhiuto e la Giunta – ha spiegato l’assessore al Turismo, Fausto Orsomarso – crediamo che la futura programmazione regionale, per come abbiamo evidenziato anche durante gli Stati Generali del Turismo, debba prevedere un progressivo miglioramento del decoro urbano e delle funzioni strategiche dei nostri territori, attraverso l’individuazione delle naturali dimore turistiche della Calabria. E questi 12 milioni di investimento rappresentano un ottimo punto di partenza». (rcz)

Turismo, Coldiretti Calabria: Dopo il ponte pasquale si confermano segnali di ripresa

Coldiretti Calabria ha riferito che, «dopo il ponte pasquale, con questo fine settimana, che comprende la festa della Liberazione del 25 aprile, si confermano segnali di ripresa con quasi il 50% dei calabresi che trascorreranno la festa del 25 aprile fuori casa».

«Questo week-end dopotutto – ha confermato Coldiretti Calabria – segna il ritorno dopo due anni di festività primaverili rese difficili dall’emergenza sanitaria. Si segnalano anche – prosegue Coldiretti – un parziale ritorno di comitive di stranieri, in particolare nei borghi marini, la cui mancanza era stata uno degli elementi di maggiore criticità. Certamente questo è un buon aiuto per il turismo che ha avuto una forte contrazione nel 2020 e 2021 rispetto a prima della pandemia».

«A beneficiarne è l’intera filiera agroalimentare – ha spiegato – a partire dai consumi di cibi e bevande ai quali è destinato secondo la Coldiretti circa 1/3 della spesa turistica. Dopo le limitazioni legate alla pandemia, si registra peraltro anche a tavola – riferisce Coldiretti – il ritorno della convivialità con la voglia di stare insieme a parenti e amici nelle case, al ristorante, nei picnic all’aria aperta o negli  agriturismi  dove si registra una discreta presenza nelle circa  350 strutture calabresi operanti con 12200 posti a tavola e circa 1500 posti letto».

«Un sistema, quello agrituristico – ha proseguito Coldiretti – che alimenta e sorregge anche l’economia di altri settori soprattutto nelle aree rurali e zone interne, si pensi solo alla vendita dei prodotti tipici, e che svolge anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità..Dopotutto questa è una spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne che porta  le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre a suggerire e valorizzare attività culturali».

Con l’occasione – informa Coldiretti – riparte “La Domenica del Villaggio”nel borgo dei borghi a  Tropea (VV) dove farà tappa nuovamente il mercato di Campagna Amica dal 24 aprile e poi ancora il 1° maggio  nell’ambito del Festival della Cipolla Rossa “La Tropea Experience”.

Per due domeniche consecutive, nel contesto di Largo San Michele, nel centro storico di Tropea, dalle 10 del mattino gli stand delle aziende agricole di Campagna Amica riempiranno la strada con i loro prodotti cento per cento 100% made in Calabria. (rcz)

L’OPINIONE / Artistide Bava: Per il grande turismo nella Locride servono più posti letto

di ARISTIDE BAVA – Il recente incontro che gli Operatori turistici della Locride hanno avuto alla Borsa Internazionale di Milano con numerosi Tour operator italiani e stranieri è stato, secondo le valutazioni dei rappresentanti locali dell’importante categoria turistica, guidati la presidente della Cooperativa Ionica Holidays, Maurizio Baggetta, fortemente positivo.

Però ancora una volta è emersa una necessità, per il territorio, non più trascurabile, ovvero la necessità di un maggior numero di posti letto. Il “grande” turismo non può approdare nella fascia ionica reggina sino a quando non sarà sanato questo handicap. C’è, quindi, la necessità che vengano intensificati gli sforzi che si stanno facendo per potenziare la disponibilità di posti letto in tutta la fascia ionica e nell’entroterra ricco di borghi antichi che ormai sono mete molto ambite dai turisti. In questa direzione negli ultimi tempi si sta creando un certo movimento con la riscoperta delle case villaggio e dei B&B che in qualche modo sono anche elementi attrattivi per un certo tipo di turismo.

Resta sempre, però, la necessità di un maggior numero di posti letto alberghieri, cosa che, per il momento, non è facile colmare. Purtroppo anche i centri più importanti come Siderno e Locri sono molto avari di posti letto alberghieri e cittadine turisticamente all’avanguardia come Roccella e/o Marina di Gioiosa spesso durante il periodo estivo , pur avendo alcune strutture abbastanza importanti registrano il tutto esaurito. D’altra parte la situazione, in particolare per Locri e Siderno, deriva dal fatto che dopo il boom turistico degli anni ’60/’70 si è via via degradata e molti alberghi sono stati costretti a chiudere perché l’afflusso di turisti è andato scemando e le presenze seppure ottimali del mese di agosto non riuscivano più a far coprire le spese.

Per Siderno, che anche in questo campo a quei tempi era la vera capitale dell’economia e del turismo dell’intera fascia ionica reggina, la situazione è stata dolorosa quanto disastrosa. Un brutto amarcord in un momento in cui, oggi più che mai, si parla del turismo come unica possibilità per creare economia sul territorio della Locride che rimane ancora molto avaro di altre prospettive di sviluppo.. Molti ricordano con nostalgia il prestigioso Hotel dei Gelsomini collocato proprio nel cuore della città, nella zona residenziale di Randazzo, che per parecchi anni è stato un vero punto di riferimento anche per convegni e attività congressuali. Faceva il paio con l’Hotel Efgal ubicato nella stessa via ad un centinaio di metri, altra struttura di notevole peso turistico. Oggi l’ allora Hotel dei Gelsomini la lasciato posto al locale Commissariato di Pubblica sicurezza.

Per fortuna parte dell’ ex Hotel Efgal è adesso diventata un residence che nel periodo estivo in qualche modo sopperisce alle necessità, seppure temporanee , di poche decine di posti letto. Ma a Siderno c’erano anche altre strutture alberghiere molto ben tenute come l’Hotel Aster in zona ancora più centrale, lungo il Corso della Repubblica, oggi diventato sede di uffici e di qualche appartamento, oppure la locanda pensione “Gentiluomo” che, soprattutto nel periodo estivo, per la sua vicinanza al lungomare faceva da perfetto concentrato tra qualità e prezzo, per i turisti.

E molti ricordano anche l’ albergo Centrale – a memoria del cronista il primo vero albergo esistente, con le giuste caratteristiche dell’ospitalità di certo stile, in città. Ed ancora, l’ albergo Diano che sorgeva nella cosiddetta Piazza dei Leoni nella parte terminale del Corso della Repubblica, oggi tramutato in attività commerciale. E c’era, poi, la Stella del Ionico, che ha retto sino a pochi anni addietro e adesso è inesorabilmente chiuso. Tutte strutture di certo prestigio che con il passare degli anni sono state inghiottite dalla crisi.

Adesso la città può contare solo sull’ Hotel President, struttura di prestigio tenuta in piedi e anche rimodernata grazie alle capacità intuitive dei fratelli Diano che sono riusciti a superare i momenti più bui, puntando, precursori dei tempi, su un turismo di qualità decisamente più professionale ed aperto ai gruppi stranieri e rimanendo, per fortuna, un importante punto di riferimento per l’intera Locride. E sull’altro unico albergo presente sul territorio comunale, l’Hoel Gourmet. Ma il primo è ubicato lungo la SS. 106 tra Siderno e Locri e l’altro nella Contrada Mirto a 3 chilometri dal centro abitato. E poi c’è la grande incompiuta, il mastodontico albergo sul lungomare che aspetta da 50 anni di vedere la luce. Quanto è successo a Siderno, d’altra parte, non è stato una caso isolato.

Ci sono altri esempi di questo tipo a Locri, a Bovalino, a Bianco, a Brancaleone per ricordare i centri dove un tempo esistevano importanti strutture alberghiere che adesso non ci sono più. C’è, adesso, da chiedersi se le ceneri di questo positivo passato serviranno a dare gli stimoli per creare, in campo turistico, il nuovo futuro. Un compito decisamente difficile, ma certamente, se si vuole veramente il grande turismo, necessario; e forse non impossibile. (ab)

Riviera e Borghi degli Angeli rilancia la stagione con lo yoga nei suoi territori

Dall’1 al 5 giugno l’Associazione Riviera e Borghi degli Angeli promuove una vacanza con un corso di Yoga presso lo splendido Resort sul mare Torre Sant’Antonio insieme ad una serie di partner.

l corso, che sarà tenuto dal  maestro Luciano Tsumaropulos della scuola Panta Rei di Catanzaro, sarà l’occasione per i turisti di visitare il nostro territorio.

Durante la vacanza sarà infatti possibile visitare alcune eccellenze del nostro territorio tra cui la Masseria Torre Zuvinu e il museo dell’acquedotto e dell’arte contadina di Villa Vittoria in Guardavalle, il bellissimo borgo di Badolato, il borgo e i calanchi di Santa Caterina dello Ionio.

L’iniziativa che sarà riproposta ciclicamente in varie strutture dell’area e che è stata già accolta con entusiasmo dai turisti permetterà di trascorrere 5 giorni in compagnia tra yoga e visita di un territorio sconosciuto a molti.

L’Associazione, infatti, è già al lavoro per immaginare nuovi paradigmi da capovolgere, proposte innovative da concretizzare, storie da raccontare, luoghi da svelare, tradizioni storiche da tutelare, patrimonio umano da salvaguardare e valorizzare in processi comunitari virtuosi, sempre mettendo al centro le persone, i luoghi ed il contesto naturalistico. In quest’ottica partiranno una serie di iniziative, che accompagneranno il classico turismo balneare, con lo scopo di estendere la stagione turistica sia in termini temporali che di diversificazione dell’offerta.

Una campagna di iniziative con proposte di soggiorno e di vacanze serene e tranquille che propone la Calabria e la Costa Ionica come destinazione post-covid, tra mare blu e cristallino e ampie e lunghe spiagge, borghi dai ritmi lenti e mediterranei immersi nel verde di campagne e colline silenziose con viste panoramiche mozzafiato, montagna con percorsi salutari e naturalistici anti-stress, tra luoghi autentici e non caotici dove vivere esperienze di turismo lento e sostenibile anche con un’enogastronomia di qualità e tanta bellezza ed accoglienza tipica del Sud Italia. (rcz)

 

TURISMO, COSENZA È LA CITTÀ PIÙ VISITATA
E IL 60% DEI TURISTI SCEGLIE LA CALABRIA

Qual è la città più turistica della Calabria? Secondo il report di analisi turistico-territoriale della Calabria, realizzato sulla base degli ecosistemi digitali creati da Isnart e Unioncamere Italiana, a supporto dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, è Cosenza, che ha la maggiore presenza turistica nella regione, con il 40% del totale.

Seguono Reggio Calabria (24%) e Catanzaro (18%). Chiudono Crotone e Vibo Valentia che, insieme, contano 3200 imprese, costituendo il 20% dell’offerta turistica regionale.

Il Report, a cura di Flavia Maria Coccia, è stato presentato nel corso dell’incontro di approfondimento sui fenomeni turistici per supportare le imprese ad orientarsi tra i tanti elementi di incertezza determinati dalla crisi economica e sociale. L’importanza dei dati al servizio del turismo”, organizzato da Unioncamere Calabria, in collaborazione con le Camere di Commercio di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, e con il supporto operativo di ISNART.

In particolare, sono stati esposti i principali dati che riguardano analisi dell’offerta turistica regionale, tra cui trend e caratteristiche della filiera, andamento delle performance, analisi del mercato alternativo, passando per il Sentiment dei turisti per chiudere sugli scenari previsivi.

La Calabria, infatti, ospita una filiera turistica di oltre 18 mila imprese registrate al quarto trimestre del 2021 (quasi il 3% dell’offerta complessiva del comparto nazionale), per un totale di circa 56 mila addetti impiegati in regione. L’offerta turistica in regione è dominata dalle attività ristorative, le cui imprese compongono il 69% dell’intera filiera regionale; media superata dalle province di Crotone e Reggio Calabria laddove le imprese di ristorazione sono oltre il 72%.

Scarna, invece, la presenza di imprese di trasporto, il cui dato è al 5% (inferiore a quello nazionale, che è del 9%) e, per il rapporto, «è un sintomo di tangibile di criticità relativa alla mancanza di una struttura integrata d’offerta turistica in regione».

La Calabria registra l’1,7% degli arrivi turistici sul totale dell’incoming Italia. I rapporti sono diversi se si calcola il peso specifico sul mercato domestico italiano (2,3%) e sul mercato turistico internazionale (0,4%) denotando un indice di bassa specializzazione internazionale 0,22%.

La distribuzione dei flussi turistici all’interno della regione vede il sistema ricettivo della provincia di Cosenza accogliere più del 40% degli arrivi in regione, in prevalenza turismo domestico, seguita poi dalle presenze nella provincia Vibo Valentia al 23%, Catanzaro al 16% e a seguire Reggio Calabria e Crotone rispettivamente con 10% e 8% delle presenze regionali.

Vibo Valentia denota una particolare incidenza delle proprie presenze dal mercato estero (43%), dato che più che raddoppia il dato domestico stabile al 21%.

Dall’indagine diretta svolta da Isnart circa la provenienza dei turisti giunti in regione, la Calabria viene fuori come regione ad elevato tasso di specializzazione turistica nazionale, con il 60% dei turisti provenienti da altre regioni italiane, il 21% proveniente dalla stessa Calabria ed il restante 19% di arrivi dall’estero.

Si tratta di turismo di prossimità, fenomeno che ha permesso alla Calabria di far fronte alla crisi degli anni 2020 e 2021 poiché la regione è raggiungibile con l’automobile, evitando quindi i rischi da mezzi di trasporto e, allo stesso tempo, perché le imprese hanno indetto politiche di acquisto/ri-acquisto attraverso la disintermediazione (31% dei flussi) recuperando ricavi riducendo le commissioni d’agenzia.

L’andamento dei flussi turistici: mercato registrato e mercato parallelo

Nel 2020 in Calabria si sono registrate flessioni del 50% negli arrivi turistici e dell’86% nelle presenze complessive; a diminuire in misura significativa è la componente domestica: il turismo italiano in regione infatti è calato per l’83% circa degli arrivi, oltre media nazionale che vede gli arrivi domestici collocarsi ad un -74% rispetto all’anno precedente.

La domanda straniera ha registrato una flessione perfettamente in media con l’andamento nazionale ed interamente dipendente dalle restrizioni alla mobilità internazionale occorse nell’intero 2020.

Il mercato parallelo, rappresentato dagli appartamenti e dalle stanze non censite dalle Camere di Commercio poiché non iscritte al registro delle imprese, ammontano a 14 mila strutture in Calabria. L’andamento dei flussi in questo mercato sommerso riflette la forte stagionalità presente in regione tra maggio e ottobre con un’estate 2021 che chiude in leggera ripresa sul 2020 ma ancora lontana, -22%, dai livelli 2019.

Il dato sensibilmente positivo da far emergere si riferisce alla crescita della destagionalizzazione, un incremento nelle stagioni spalla 2021 rispetto al 2019 che, seppur contenuto in termini di volumi, è stimabile in percentuale con un +25%. Questo fenomeno va senza dubbio ricondotto alla delocalizzazione del lavoro staycation in cui si ricerca una maggiore qualità della vita e la Calabria è riuscita ad accogliere questo nuovo segmento clienti nato post-pandemia.

Turismo balneare e vacanza tradizionale: quali opportunità?

L’indagine svolta sui turisti nel pieno della loro vacanza in regione, conferma che il driver principale nella scelta della Calabria come destinazione turistica sia il mare ed il suo turismo balneare (45%). Segue a ruota una grossa fetta di turisti che ha scelto la Calabria per i luoghi e le sue bellezze naturali (28%).

L’intervista condotta sulle attività svolte dai turisti in vacanza mette in rilievo la netta linea di confine tra le dominanti attività relative alla natura del mare e dei suoi paesaggi (balneare 87% + escursioni70%) e le attrazioni accessorie legate ad acquisti (14%), eventi (10%), prodotti (9%), fattori motivazionali questi ultimi che rappresentano nelle priorità del turista posizioni marginali.

Ciò deve essere interpretato come tema di opportunità per l’intera visione turistica della Calabria, integrando all’aspetto naturale e già vincente di un mare ed entroterra che ne caratterizza l’aspetto tradizionale, con una filiera integrata di prodotto che va dall’artigianato locale all’enogastronomia e che necessita di strutturarsi definitivamente per puntare a bacini d’utenza che oggi prediligono altre regioni. (rrm)