È stata siglata, tra l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, una convenzione per l’avvio di un programma di ricerca finalizzato al monitoraggio del contenuto di tetraidrocannabinolo (THC) nelle coltivazioni di canapa (Cannabis sativa L.) a scopo agro-industriale della Basilicata, nonché allo sviluppo di nuovi metodi per il profiling dei metaboliti.
La convenzione è stata sottoscritta alla presenza del Magnifico Rettore, Santo Marcello Zimbone, il direttore Giuseppe Zimbalatti, il comandante della Regione Carabinieri Forestale Basilicata, Colonnello Angelo Vita ed il Dipartimento di Agraria rappresentato dal Direttore, prof. Giovanni Agosteo e dal Responsabile Scientifico del Focuss Lab (Food Chemistry, Authentication, Safety and Sensoromic Laboratory) Prof.ssa Mariateresa Russo, la quale coordinerà la ricerca.
La legge n. 242/2016 – che consente la coltivazione, senza autorizzazione, della canapa industriale a basso contenuto di THC, per la produzione di alimenti, cosmetici, materie prime biodegradabili, semilavorati innovativi – ha suscitato un grande interesse da parte degli imprenditori agricoli tanto che, negli ultimi cinque anni, gli ettari investiti a canapa industriale sono aumentati di dieci volte.
La finalità, nell’ottica della quale sono state siglate le convenzioni, è quindi quella di tutelare la filiera.
I Carabinieri Forestali della Basilicata, unitamente a quelli di Calabria e Sicilia, assolvendo ai compiti di controllo loro affidati dalla legge 2 dicembre 2016 n. 242, provvederanno a realizzare prelievi di campioni presso le aziende agricole per poi conferirli al Focuss Lab del Dipartimento di Agraria dove saranno sottoposti a specifiche analisi per l’identificazione e quantificazione del contenuto di THC e per la determinazione del profiling dei metaboliti primari e secondari a scopo di ricerca.
In prospettiva, quindi, le due convenzioni rappresentano la base per la definizione di un sistema di controllo di qualità che tuteli tutta la filiera della canapa legale. La pubblicazione dei risultati delle ricerche consentirà agli imprenditori agricoli di acquisire nuove conoscenze utili alla migliore gestione degli impianti.
In ultimo, la collaborazione avviata sarà un’occasione importante per sviluppare studi, ricerche e progetti congiunti volti ad approfondire la tematica sotto diversi aspetti, nel più ampio contesto di un modello di sviluppo sostenibile, considerato che la canapa presenta crescita rapida, con un’alta capacità di assorbimento dell’anidride carbonica e, riducendo i tempi di utilizzo del suolo, contribuisce a migliorarne la fertilità.
Questi temi saranno, pertanto, approfonditi anche attraverso tesi di laurea e di dottorato di ricerca, come bagaglio condiviso di conoscenze e competenze dei futuri dottori agronomi o tecnologi alimentari, formati dall’Università Mediterranea. Tecnici capaci di promuovere, in interazione con il mondo imprenditoriale, lo sviluppo di un settore strategico per l’intera economia italiana quale è quello agro-industriale. (rrc)