Successo alla Mediterranea per il convegno “Applied Intelligence and Informatics”

All’Università Mediterranea di Reggio Calabria si è concluso, con successo, il secondo Convegno Internazionale Applied Intelligence and Informatics 2022” (AII2022) diretto dal Dr. Cosimo Ieracitano (Università Mediterranea di Reggio Calabria) e Prof. Mufti Mahmud (Nottingham Trent University) e organizzato da membri dei laboratori NeuroLab e AI_Lab del Dipartimento Diceam, Dr. Cosimo Ieracitano, Dr. Nadia Mammone, Dr. Maurizio Campolo, Prof. Mario Versaci, Prof. Carlo Morabito.

L’ottima riuscita dell’evento AII2022 ha confermato l’Università Mediterranea di Reggio Calabria come principale polo di Innovazione e Ricerca internazionale. A seguito del convegno verranno infatti stipulate convenzioni di ricerca con University of Arizona, Agenzia Spaziale Europea – ESA Φ-lab, Thales Alenia Space Italia.”

Tre giorni all’insegna dell’innovazione e alla scoperta delle moderne tecniche di Intelligenza Artificiale (IA) per applicazioni in diversi contesti (bioingegneria, neuroscienze, sicurezza informatica, spazio) attraverso presentazioni di elevata qualità da parte di ricercatori provenienti da tutto il mondo (Stati Uniti, Brasile, Oman, Regno Unito, Olanda) e Keynote Speaker di prim’ordine. Il Prof. Alfonso Farina (già CTO di Selex ES oggi Leonardo SpA) ha presentato la proprio visione sull’ intelligenza artificiale e tecniche di fusione dei dati applicate alla sorveglianza marittima globale basata sullo spazio. Il Dr. Pierre Philippe Mathieu (Responsabile di Explore Office in ESA Φ-lab) ha proposto la propria visione riguardo l’ascesa dell’IA nello spazio; il Prof. Francesco Buccafurri (Professore Ordinario, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha discusso la “resistenza” alla censura di Internet, mentre il Prof. Carlos A. Coello Coello (Center for Research and Advanced Studies del National Polytechnic Institute, Mexico) ha esaminato nuove tecniche di ottimizzazione evolutiva multi-obiettivo e ricerca della riproducibilità.

Di grande successo il Workshop “The use of Artificial Intelligence for Space Applications” durante il quale relatori d’eccezione Prof. Roberto Furfaro (University of Arizona), Dr. Sabrina Ricci (Agenzia Spaziale Europea – ESA Φ-lab), Dr. Marco Di Clemente (Agenzia Spaziale Italiana), Dr. Andrea Pietropaolo (Thales Alenia Space Italia), Dr. Pietro Ferraro (CNR-ISASI), sono stati i protagonisti di un interessante dibattito circa lo stato dell’arte e le prospettive future dell’utilizzo dell’IA per missioni spaziali.

Referenti di Aubay (Dr. Stefano De Rossi) ST Microelectronics (Dr. Valeria Tomaselli), Tim (Dr. Giuseppe Morabito), Thales Alenia Space Italia (Dr. Giovanni Morabito), Goboservice (Dr. Corrado Felini), hanno invece discusso le grandi sfide dell’IA nei processi aziendali durante una stimolante Sessione Industria.

AII2022 si è conclusa con la cerimonia di assegnazione dei Best Paper Awards e con un’emozionante concerto al piano eseguito dal Maestro Mario Versaci.

Gli organizzatori ringraziano il Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, il Prof. Giuseppe Zimbalatti, il Direttore del Dipartimento DICEAM Prof. Giovanni Leonardi, il Direttore del Dipartimento DIIES Prof. Tommaso Isernia, gli sponsor industriali PosytronDr. Alberto MuritanoAubayDr. Marta Savino, per aver sostenuto il Convegno e tutti i partecipanti per aver reso AII2022 un evento di successo. (rrc)

 

Alla Mediterranea in corso il convegno Nazione di Idraulica e Costruzioni Idrauliche

È in corso, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, 38esimo Convegno Nazione di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, in programma fino al 7 settembre.

Il Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche è il tradizionale appuntamento che riunisce, con cadenza biennale, la comunità scientifica nazionale ed internazionale per discutere le principali ricerche nel campo dell’Idraulica teorica ed applicata, delle Costruzioni Idrauliche, dell’Ingegneria Marittima e dell’Idrologia.

Il convegno è uno dei più importanti a livello nazionale, con una lunga e consolidata tradizione: la prima edizione fu organizzata nel mese di ottobre del 1947, presso l’Università di Padova. Le successive edizioni, con cadenza biennale, furono organizzate nelle più importanti università italiane tra cui Milano, Bologna, Napoli, Roma, Torino.

Dopo il periodo emergenziale durante il quale il Convegno è stato tenuto in modalità online, il prossimo appuntamento, la trentottesima edizione, sarà organizzato in presenza presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria con il patrocinio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Sono programmate quattro sessioni parallele nelle quali verranno presentate le memorie ed i contributi da parte dei partecipanti. Si prevede la partecipazione di circa 300 ricercatori, professionisti, rappresentanti di società e studenti.

Il prof. Felice Arena, Chair della Conferenza IDRA2022, ha dichiarato che «La Mediterranea ospiterà in queste 4 giornate  il più prestigioso convegno con cadenza biennale, la comunità scientifica in ambito nazionale sulla Ingegneria delle Acque Saranno presenti a Reggio Calabria i più qualificati ricercatori nei settori di legati alla meccanica dei fluidi, alla ingegneria fluviale, alla idrologia, alle costrizioni idrauliche e alla ingegneria marittima».

«Si tratta – ha concluso – di un importante riconoscimento per il gruppo di ricerca di Costruzioni Marittime dell’Università Mediterranea fondato dal professore Paolo Boccotti emerito della nostra Università. Aprirà i lavori il prof. Giuseppe Zimbalatti Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria». (rrc)

Alla Mediterranea la conferenza internationale “Applied Intelligence and Informatics 2022”

Dal 1° al 3 settembre, all’Università Mediterranea è in programma la seconda edizione della Conferenza Internazionale “Applied Intelligence and Informatics 2022“.

La conferenza è promossa dal Prof. Carlo Morabito (Honorary co-Chair), dal Dott. Cosimo Ieracitano (General co-Chair), dalla Dott.ssa Nadia Mammone (Program co-Chair) e dal Prof. Mario Versaci (Local Organising co-Chair)del Dipartimento Diceam, fornisce un forum internazionale di primo piano per riunire ricercatori/professionisti di diversi settori e condividere i risultati ottenuti attraverso moderne tecniche di Intelligenza Artificiale (IA) e/o informatica.

Il Comitato Tecnico Scientifico vanta la presenza di Scienziati rinomati a livello internazionale nel settore, come il Prof Hojjat Adeli, il Prof Nikola Kasabov e il prof Amir Hussain.

L’obiettivo della conferenza AII2022 è quello di incentivare lo scambio e la diffusione di metodologie e tecnologie all’avanguardia, soprattutto basate su tecniche di Intelligenza Artificiale, che hanno un riscontro pratico nel mondo reale. Infatti, ampio spazio sarà dato ad approcci incentrati sul “Deep Learning” per lo sviluppo di sistemi “intelligenti” a supporto della decisione umana in diversi contesti, quali la biomedicina, le nanotecnologie, la sicurezza informatica e il riconoscimento automatico di oggetti.

La conferenza sarà un’occasione di incontro tra scienziati di fama internazionale provenienti da università e aziende italiane e straniere che presenteranno la loro visione sulle grandi sfide dell’Intelligenza Artificiale con un linguaggio accessibile anche ai non esperti. Keynote Speaker confermati della conferenza saranno: il Prof. Francesco Buccafurri, Ordinario di Sicurezza Informatica presso il dipartimento DIIES dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Dr. Alfonso Farina, già Chief Technology Officer (CTO) di Selex ES (oggi Leonardo SpA), il Dr. Pierre Philippe Mathieu, Direttore del Φ-lab Explore Office, European Space Agency (ESA).

AII2022 è articolata in Special Session, Workshop e prevede anche una sessione alle industrie che vedrà coinvolte importanti aziende come Aubay, ST Microelectronic, TIM, Goboservice. Inoltre, di notevole interesse è il Workshop “The use of Artificial Intelligence for Space Applications“, dedicato all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per applicazioni spaziali, in cui l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’European Space Agency (ESA)-ESRIN, l’University of Arizona Thales Alenia Space, sono attivamente coinvolte.

Si stima la partecipazione di circa 100 persone da tutte le parti del mondo: Italia, Stati Uniti, Bangladesh, Regno Unito, Brasile. Sono pervenuti otre 130 lavori scientifici, con il coinvolgimento di più di 400 co-autori. Gli articoli accettati verranno pubblicati da Springer e, in aggiunta, verranno selezionati gli articoli migliori con l’opportunità di sottomettere una versione estesa in Special Issue (SI) di riviste di elevato prestigio internazionale: The International Journal of Neural Systems (IF: 5.86), The Integrated Computer-Aided Engineering (4.86), Cognitive Computation (IF: 5.4 – SI dedicata al Workshop Spazio). (rrc)

Zimbalatti Rettore, Princi: Lavoreremo in sinergia per scongiurare fuga dei nostri cervelli

«Scongiurare la fuga dei nostri cervelli». È l’obiettivo che si è prefissata la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, che intende  lavorare non solo con il neo Rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, ma con tutti i Rettori per creare una sinergia «importante con le scuole secondarie di secondo grado e con il mondo produttivo nel suo complesso».

«L’obiettivo – ha spiegato Princi – è promuovere sempre più l’orientamento, far conoscere i nostri atenei, creare importanti sinergie e qualificare i percorsi universitari affinché siano attinenti alle richieste del mercato produttivo calabrese, finalizzando al meglio le risorse del PNRR. Solo così potremo rendere sempre più competitivi i nostri atenei, scongiurando la fuga dei nostri cervelli».

La vicepresidente, poi, ha formulato i suoi auguri al Rettore Zimbalatti, «di cui conosco le grandi doti professionali e umane. Sono certa che aprirà una stagione densa di novità e saprà dare ancora lustro ad un ateneo che si colloca già tra le realtà più virtuose del Paese. Inconfutabili dati nazionali attestano la Mediterranea ad alti livelli di qualità ormai da diversi anni. E questo deve essere per Zimbalatti motivo di stimolo ad alzare ulteriormente l’asticella. La Mediterranea rappresenta quella linfa di cui ha estremo bisogno il nostro territorio per potersi sempre più elevare culturalmente, è il cuore culturale pulsante di Reggio Calabria, sta quindi a tutti, ciascuno per la propria parte, preservarlo e qualificarlo maggiormente».

«Ancora auguri al prof. Zimbalatti, con cui si aprirà una stagione densa di opportunità, per il bene di Reggio Calabria e dell’intera Regione», ha concluso. (rcz)

Zimbalatti è il nuovo Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio

Elezioni al primo turno: il prof. Giuseppe Zimbalatti, docente alla Facoltà di Agraria, è il nuovo Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Molto forte la partecipazione al voto, ben oltre le aspettative, segno evidente dell’esigenza di imprimere un’accelerazione all’Università, sfiancata dalla bufera giudiziaria dei mesi scorsi che ave sospeso rettore, vicerettore e diversi docenti. Voglia di cambiamento, dunque, ma nel segno della continuità (il prof. Zimbalatti era direttore generale dell’Ateneo). A contendersi il titolo di Rettore erano tre candidati: il prof Claudio De Capua, ordinario di Misure elettriche ed elettroniche del Dipartimento Dies; il prof Nicola Moraci, ordinario di Geotecnica del Dipartimento Diceam e ill prof Giuseppe Zimbalatti, ordinario di Meccanica Agraria presso il Dipartimento di Agraria e attuale direttore generale dell’ateneo. Zimbalatti ha raccolto 257 voti su 491 elettori assoluti, quindi è risultato eletto al primo turno.  (rrc)

UNIMEDITERRANEA: SI SCEGLIE IL RETTORE
MA A VOTARE SONO SOLTANTO I DOCENTI

di AMELIA CANALEGIUSEPPE TOSCANODa oggi, lunedì 18, a mercoledì 20 luglio si svolgeranno le elezioni per la nomina del nuovo Rettore dell’Università Mediterranea, ma ancora una volta sarà appannaggio del solo personale docente, alla faccia di chi si aspettava una ventata di rinnovamento dopo i recenti scandali che hanno sconvolto l’Ateneo reggino.

Lo stesso corpo docente, o almeno una sua consistente parte, che per troppi anni ha vissuto rinchiuso in una sorta di fortino, arroccato nella strenua difesa di interessi di gruppo e di privilegi ingiustificati, continua ad escludere la componente studentesca e quella tecnico-amministrativa dalla più primigenia e naturale forma di partecipazione democratica: il diritto di voto per l’elezione del Rettore, la più alta carica politica dell’ateneo.

Infatti, una antidemocratica norma dello Statuto della Mediterranea (il comma 8 dell’art. 17), varata circa 11 anni fa, priva di fatto studenti e personale tecnico-amministrativo e bibliotecario (PTAB) del diritto di esprimersi sull’elezione del Rettore fino alla terza votazione di ballottaggio (sesta votazione generale!), trasformando l’occasione di massimo coinvolgimento nella vita politica della Mediterranea, in una “cosa per pochi eletti”: i docenti e i ricercatori.

I “Magnifici” eletti da quando la “casta” ha varato questa norma statutaria illiberale e aberrante, nel 2012 e nel 2018, hanno avuto il discutibile merito di consegnare l’Università di Reggio Calabria agli onori (sarebbe più corretto parlare di disonori) della cronaca con l’inchiesta “Magnifica” condotta dalla Guardia di Finanza. 

Come spesso accade nella pubblica amministrazione, quando si devono ampliare gli ambiti soggettivi di partecipazione, si utilizza spesso lo strumento delle “Burocrazia”, nella sua accezione peggiore, con la quale si tende a percorrere  strade contorte e ad utilizzare banali escamotage, come le richieste di “pareri”, l’attesa di chiarimenti, il ricorso a “consulenze” e altre simili amenità, tutte tendenti a far trascorrere inutilmente il poco tempo che resta per cambiare le cose e quindi senza arrivare a nessuna reale forma di cambiamento. 

Il rischio di smarrirsi in “boschi bui” è alto.

“Buio” è certamente sembrato, ad esempio, il silenzio consociativo e smarrito di quasi tutte le istituzioni del territorio calabrese, di fronte allo stato di preoccupante degrado raggiunto dal nostro Ateneo, così come portato alla luce dall’inchiesta “Magnifica”.

Un’università come la Mediterranea, che si era aperta ad ampi orizzonti strategici di lungo periodo, partecipativi e democratici, ha finito miseramente, nel corso dell’ultimo decennio, per assumere quelle caratteristiche culturali connotate dall’esclusiva attenzione verso interessi personalistici, ristretti e localistici; il tutto a fronte di un Ministero, sempre più distante, distratto e accomodante, consentendo il perpetuarsi di atteggiamenti, anacronistici e padronali.

Il quadro desolante che ne risulta ci racconta della gestione piramidale, nella quale il gotha ha acquisito una posizione di dominanza esclusiva e indiscutibile che ha di fatto trasformato la nostra Università da “Mediterranea” a “Riggitana”, anemico esemplare di accademia chiusa in un bacino (di interessi) molto ristretto.

I docenti più poliedrici, sottratti in tutto o in parte alla didattica ed alla ricerca scientifica, svolgono in modo prepotente e spesso incompetente, anche ruoli propri del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, improvvisandosi dirigenti nei ruoli amministrativi e tecnici finendo per presiedere una miriade di commissioni e dirigere tutte le funzioni amministrative dell’Ateneo, in barba alle innumerevoli norme sulla separazione della politica dall’amministrazione e della gestione. 

Questo sicuramente non rispecchia, purtroppo, un percorso di democrazia, ma di sopraffazione e di perpetuazione di interessi di parte e non pubblici e di comunità.

I docenti, così organizzati, seguono di fatto tutte le attività e finiscono ovviamente anche per decidere lo sviluppo delle carriere di tutto il personale tecnico e non, attraverso, addirittura, l’inopportuna presenza di un docente che ha svolto le funzioni di presidente dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD) . Tale ultima anomalia, più volte contestata da USB, dalla UIL e dalla RSU di ateneo è stata di recente “sanata” con il decreto di ricostituzione dell’organismo con cui l’università ha dovuto “provvedere alla ricostituzione dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari a seguito di impedimenti intervenuti che riguardano alcuni componenti dell’UPD precedentemente nominato”.

La mancata modifica dello Statuto e tutti gli ipocriti tecnicismi che sono frapposti per ostacolare l’abrogazione del famigerato illiberale comma 8 art. 17, porteranno ancora una volta alla scelta del nuovo Rettore della Mediterranea con le vecchie modalità di voto, dimostrando ampiamente, se ce ne fosse ancora bisogno, come il rinnovamento democratico e partecipativo e il rispetto della pari dignità tra tutte le componenti di Ateneo, è ancora lontano dal diventare una realtà.

Un sistema chiuso al cambiamento, incapace di rinnovarsi, ostile a comprendere le regole del vivere e del codice penale. Un parassita che pretende e vive di risorse pubbliche ma vuole regole proprie autodeterminate.

Le patologie del sistema universitario italiano, alla Mediterranea sono presenti in tutte le varianti. La diagnosi è certa ma il paziente rifiuta le cure mentre la malattia avanza. Il personale amministrativo, tecnico e bibliotecario e gli studenti sono l’unica difesa immunitaria che può, dall’interno, mantenere viva la speranza di guarigione. Per questo, il prossimo Rettore non democraticamente eletto, dovrà subito fare i conti che la pesante eredità dei predecessori non democraticamente eletti e decidere se iniziare le cure o praticare l’eutanasia di un ateneo gravemente malato. Eutanasia a cui non assisteremo passivi. (ac e gt)

Alla Mediterranea il mini simposio “Green, Suistinable and CircularChemistry&Engineering”

Domani, alla Residenza Universitaria di Eccellenza di via Roma dell’Università Mediterranea di Reggio, è in programma il mini simposio Green, Sustainable and Circular Chemistry&Engineering che vedrà coinvolti i professori Rafael Luque (Università di Cordoba) e Joseph Samec (Università di Stoccolma).

L’iniziativa sarà un’importante occasione di confronto ed approfondimento sui temi della chimica verde e l’economia circolare per gli studenti magistrali e di dottorato delle discipline attinenti l’ingegneria ambientale ed agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Ordinario presso l’Università di Cordoba, il Prof. Rafael Luque è uno degli scienziati più influenti nel campo dei processi chimici ed ingegneristici sostenibili con particolare riferiremo alla valorizzazione di scarti agro-industriali per la produzione di chemicals, materiali e biocombustibili.
Il prof. Luque, a partire dal 2019, è stabilmente nella lista WOS-clarivate “Highly Cited Researchers” ovvero degli scienziati che si collocano nella top 1% di citazioni per campo e anno in Web of Science.

Il Prof. Joseph Samec è professore ordinario presso l’Università di Stoccolma ed è da anni un punto di riferimento per le attività di ricerca incentrate sulla chimica verde per la trasformazione di biomasse lignocellulosiche. Nel 2012 ha fondato RenFuel, una start-up che produce biocarburanti da lignina. (rrc)

 

Si è insediato il Consiglio d’amministrazione dell’Hub dell’Ecosistema dell’Innovazione di Calabria e Basilicata

Si è insediato il Consiglio d’amministrazione dell’Hub dell’Ecosistema dell’Innovazione di Calabria e Basilicata, soggetto attuatore del progetto Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement”, coordinato dal prof. Maurizio Muzzupappa.

A comporlo, due componenti designati dall’Università della Calabria, alla quale è riservata da statuto la Presidenza, prof. Roberto Musmanno e Maurizio Muzzupappa, un componente designato dalla Magna Graecia di Catanzaro, prof. Gianni Cuda e un membro designato dalla Università della Basilicata, prof.ssa Patrizia Falabella e la prof.ssa Mariateresa Russo, quale rappresentante dell’Università Mediterranea.

Il progetto ha consentito di dare vita ad una progettualità di alto profilo scientifico e di ampio respiro che ha coniugato diversi ambiti di ricerca – dall’energia pulita, al patrimonio culturale, dall’ambiente alla tutela della salute, all’agrifood – con le sfide della transizione digitale nel solco della sostenibilità. Tech4You è articolato nei seguenti 6 Spoke (Soggetti Realizzatori)  tematici,  coordinati, ognuno, da università ed enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR che attueranno i progetti pilota.

Tech4You, nell’ambito dell’ampia progettualità sostenuta dal PNRR, acquisita una eccellente valutazione scientifica e un finanziamento totale di 119 milioni di euro, con l’endorsement delle due Regioni ed il supporto della rete dei soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto, metterà al servizio dei territori le competenze dell’intero sistema della ricerca al fine promuovere la nascita di un  modello di sviluppo basato sull’economia sostenibile, in grado di valorizzare le specificità di Calabria e Basilicata conferendo all’intero Mezzogiorno d’Italia una nuova centralità.

L’impatto del progetto riguarderà, altresì, un consistente incremento occupazionale per figure professionali dell’area del management dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico, il potenziamento del tessuto di start-up e spin-off con l’auspicio che queste possano diventare l’ossatura del sistema economico delle due regioni nei prossimi decenni.

L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, ha designato la prof.ssa Mariateresa Russo quale rappresentante dell’Ateneo nel CDA dell’HUB Tech4you, in considerazione del suo profilo scientifico, della grande esperienza maturata nella gestione di progetti di ricerca complessi nonché del lavoro svolto nella fasi di progettazione dell’Ecosistema stesso e nel coordinamento del tavolo di lavoro dello Spoke 3 incentrato sulle tecnologie digitali per la sostenibilità delle filiere agroalimentari e delle foreste – di cui il Dipartimento di Agraria è soggetto attuatore – ed al quale hanno partecipato docenti e ricercatori di UNIRC che del Consiglio Nazionale  delle Ricerche, del CREA e di Unical.

La prof.ssa Mariateresa Russo si è detta onorata di rappresentare la Mediterranea in questa sfida ed ha inteso ringraziare il Rettore prof. Feliciantonio Costabile e gli organi accademici per la fiducia.

«L’eccellente risultato ottenuto nella valutazione da parte di esperti anonimi sia italiani che stranieri – ha dichiarato – che ha collocato il progettoTech4you al secondo posto nella graduatoria nazionale generale ed il migliore in assoluto per il punteggio relativo al  criterio della qualità scientifica, è un segnale forte e chiaro che va sottolineato. Il dato dimostra inequivocabilmente ed oggettivamente che nelle nostre università opera un capitale umano di altissimo profilo scientifico e in grado di mettere in campo idee e modelli vincenti, in grado di competere ad armi pari con il resto di Italia e del mondo soprattutto quando la competizione è oggettivamente basata sul merito e libera da ogni condizionamento e/o pregiudizio. E dimostra che, nel rispetto di tutte le specificità che caratterizzano le diverse università, l’unica strategia vincente è quella di mettere a sistema tutte le energie su obiettivi comuni  che, nel caso di specie è quello di concorrere con spirito di servizio, a dare alle due regioni Calabria e Basilicata,  strumenti in grado di supportare un nuovo modello di sviluppo che abbia quali pilastri la sostenibilità nel paradigma delle Key Enabling Technologies (KETs)».

«In ultimo, mi auguro – ha concluso – e con questo so di interpretare il pensiero della nostra accademia, che tale risultato con le potenziali ricadute, possa dare fiducia alle famiglie ed ai giovani contribuendo a porre un freno al costante esodo verso altre mete universitarie nella consapevolezza che la qualità della ricerca e formazione delle nostre università è in grado di esprimere i migliori  livelli di qualità». (rrm)

In copertina, la prof.ssa Russo

Successo a Serra San Bruno per il seminario “Biodiversity Management and Conservation

Grande successo, a Serra San Bruno, per il 14esimo International Seminar “Biodiversity Management and Conservation” che quest’anno ha avuto come tematica Biodiversity and Sustainability: two important keywords for the future, organizzato da Carmelo Maria Musarella e Giovanni Spampinato, docenti del Corso di Studio in Scienze Forestali e Ambientali presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Sono intervenuti relatori provenienti da quattro paesi europei (Italia, Portogallo, Spagna e Francia), appartenenti a quattordici gruppi di ricerca. Il Seminario Internazionale si è articolato in dieci sessioni tematiche, di cui due speciali: una celebrativa in onore del Prof. Eusebio Cano dell’Università di Jaén (Spagna), padre fondatore del Seminario Internazionale, nel suo ultimo anno di attività accademica, e una sulle specie aliene invasive, tematica trasversale alle altre otto e di estrema attualità. Ben dodici relatori invitati hanno presentato le loro ricerche che hanno ricevuto enorme interesse da parte di tutti gli uditori, oltre alle altre ventisette short communications, altrettanto partecipate e dibattute dall’assemblea.

In totale, dunque, ben 39 interventi: il numero più alto tra quelli registrati nelle precedenti edizioni. Tra i relatori invitati, tre in particolare sono state le figure di spicco presenti, che rappresentano i vertici di altrettante prestigiose società scientifiche: il Prof. Alessandro Chiarucci dell’Università di Bologna, Presidente della Società Botanica Italiana, la Prof.ssa Simonetta Bagella dell’Università di Sassari, Presidente della Società Italiana di Scienza della Vegetazione, e il Prof. Carlos Pinto Gomes dell’Università di Évora (Portogallo), membro del Consiglio Direttivo della Società Portoghese di Fitosociologia.

Il XIV International Seminar è stato patrocinato dalla Regione Calabria, dal Comune di Serra San Bruno, dal Parco Naturale Regionale delle Serre, dalla Società Botanica Italiana onlus e dalla sua sezione interregionale Campana-Lucana-Calabrese, dalla Società Italiana di Scienza della Vegetazione onlus, dall’Arma dei Carabinieri Forestale, dall’Ordine Nazionale dei Biologi, dalla Federazione dei Dottori Agronomi e Forestali della Calabria, dalla Pro-Loco di Mongiana e dall’Associazione Italiana Biologi.

Grazie ai diversi simposi tematici e alle numerose relazioni è stato possibile analizzare la biodiversità sotto tanti aspetti: il paesaggio, la vegetazione, la flora, l’etnobotanica, le produzioni tipiche, la fisiologia delle piante e l’educazione ambientale. Il tutto è stato facilitato dalla formula residenziale, tipica di questo Seminario, in cui ricercatori junior e ricercatori senior possono confrontarsi durante tutte le giornate, anche nei momenti di pausa o durante una serata conviviale.

In questo modo si è affrontato il tema della gestione e conservazione della biodiversità direttamente in un territorio che si trova immerso in essa, quale il comune di Serra San Bruno e il Parco Naturale Regionale delle Serre, grazie anche a due escursioni durante le quali è stato possibile visitare le due Riserve Naturali Biogenetiche “Cropani Micone” e “Marchesale”, oltre al bosco di Archiforo, a Villa Vittoria di Mongiana e al Museo e Orto Botanico di Serra San Bruno.

Ma certamente, la presenza di ricercatori sul territorio è stata importante perché ha rappresentato il contributo che la scienza può offrire al territorio stesso, ossia un contributo di conoscenza e di supporto nelle attività di gestione del territorio. Le prossime edizioni di questo Seminario internazionale si svolgeranno in Sicilia nel 2023 e in Portogallo nel 2024. (rvv)

REGGIO – Indette per il 18 luglio le elezioni per il Rettore della Mediterranea

Il decano prof. Feliciantonio Costabile, ha indetto le elezioni per il 18 luglio per le elezioni del nuovo Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Una eventuale seconda votazione si terrà il 19 luglio, e una terza il 20. Il ballottaggio, se ci sarà, è per il 22 luglio.

Il mandato ha la durata di sei anni e decorrerà dalla data della nomina da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca.

«Il senato accademico e il consiglio di amministrazione di Ateneo – ha detto Costabile – hanno lavorato in questo mese e mezzo, sotto la mia presidenza, per portare alla normalità tutte le attività interrotte in conseguenza delle interdizioni e hanno subito adottato all’unanimità alcuni provvedimenti in conformità alle sentenze del Tar in materia di funzionamento degli organi e alle disposizioni della c. d. Legge Gelmini sull’esercizio delle cariche accademiche, sentenze e disposizioni inattuate da un decennio».

«Al di là del merito dei provvedimenti – ha concluso – essi sono un chiaro segnale del ritorno ai principi di legalità, ai quali si è sempre attenuta e ispirata la stragrande maggioranza dei docenti e del personale tecnico e amministrativo e bibliotecario. La Mediterranea torna così a presentare alla città e alla Calabria quell’offerta didattica, di cui il Ministero ha riconosciuto l’alta qualità, e quella eccellenza nella ricerca, che è stata sancita per il nostro Ateneo dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università». (rrc)